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[TdG] Il Santuario di Ecclesiae


Huriel

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Vaereera

Sentendo le critiche del piccolo Gungrom, un pochettino dentrodi me sorrido. Questi qua tengono alla vita della loro compagna, a quanto sembra. Mi rivolgo a loro ancora un poco scossa dalla mia visione.

"Non so bene COSA ci sia. Ma vi assicuro che mi ha inseguito una creatura molto pericolosa. L'ho notata solo quando ormai stavo per andarmene dal luogo dove abbiamo ritrovato Clarisse... Ed era definitivamente più veloce di me. Troppo, a dire il vero. Spero che l'unico motivo che la tenga lontana da qui, sia che non può entrarvi. Perchè se mi avesse lasciato perdere ma poteva benissimo inseguirmi, allora avremmo a che fare con una creatura intelligente."

Con qualche secondo di pausa, rifletto bene come proseguire il discorso.

"So che vi siete riposati, ma vi chiederei un attimo di tregua. Ho corso veramente tanto... il tempo di sistemarmi, di fasciarmi i lividi... e poi possiamo andare.

Ah, nano, per la tua ascia niente da fare. Mi dispiace"

Spoiler

Sto chiedendo un riposo breve per poter soendere due DV

 

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Alle parole dell'elfa vedete immediatamente Clarisse mettersi in agitazione. 

Cosa ti hai seguito? L'hai visto? Ti sei assicurata che non ti stesse ancora seguendo?

Comincia a camminare avanti e indietro.

Potrebbe essere uno dei selvaggi della foresta. Se ti avesse seguito qui saremmo in grossi guai. Non vedo altri motivi per cui non ti avrebbe attaccato: sanno che ci muoviamo in gruppi. quindi avrebbe potuto aspettare che tu tornassi dal tuo.

Si rimette l'elmo, assumendo una posa quasi marziale, come se il solo atto di rivestirsi l'abbia resa un altra persona. 

In ogni caso non è sicuro rimanere fermi. Selvaggi o no qualcuno avrebbe potuto grazie a lei trovare la nostra posizione. Direi almeno di spostarci di almeno un oretta di marcia prima di considerarci di nuovo al sicuro.

Si sistema l'ascia sulla schiena con delle cinghie di cuoio.

Se non ce la fai elfa ti conviene farti aiutare da qualcuno. Ah e se non volete lasciare il nano qui vi conviene portare anche lui. Basta che vi sbrigate.

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Gungrom

Sollevo un sopracciglio alle parole dure di Clarisse: Scusaci, signorina. Certo che porteremo con noi il fiero membro del popolo barbuto, con la stessa sollecitudine con cui ci siamo messi in pericolo per salvare te. Il tono è abbastanza infastidito, e pianto i pugni sui fianchi... Va bene ridere e scherzare, ma abbandonare un compagno è qualcosa che non si può proprio sentire. Nero sottolinea il mio discorso con un forte CRAAAA, prima di svolazzare fuori e posarsi su una sporgenza controllando i paraggi.

In ogni caso sono pronto a muovermi se gli altri se la sentissero di alzarsi, ma sono anche pronto a rimettermi seduto se si decidesse di rimanere.

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Vaereera

"A quel che ne so, e sono stata attenta a cercare di capire chi fosse, si è dileguata rapidamente. Ha smesso di seguirmi appena mi sono accorta di lei."

Rispondo io rapidamente a Clarisse. Mi dispiacerebbe muovermi senza poter riposare un poco... vorrà dire che proverò a riposare bene altrove.

"Comunque per sicurezza possiamo andare altrove, se così reputi. L'esperta di questo posto sei te. E stai pure sicura che non sarò un peso, posso muovermi senza problemi. Magari nel percorso ci narri anche della tua storia?"

 

 

 

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Aaron

Le parole della guerriera sono sensate, ma mi irritano un poco vista la fatica che abbiamo fatto per salvarla. *Forse ho fatto male a tirarle su il morale*

"Restare qui ad aspettarla può aver favorito i nemici che potrebbero conoscere la nostra posizione, tuttavia credo che almeno un quarto d'ora per farle riprendere fiato le sia dovuto. Se voi altri preferite mettervi in marcia, beh.. sono pronto"

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Non riuscite a discernere l'espressione della guerriera a causa dell'elmo, ma il tono sembra parecchio piatto 

Non fraintendetemi, non vi stavo suggerendo di abbandonarlo, era solo per ricordarvi che forse non riesce a muoversi da solo. E si, il suggerimento è quello di toglierci da qui il prima possibile. Non intendo abbandonarvi, ho ancora un debito nei vostri confronti, ma a poco servirà riposarci qui se dovremo affrontare un altro scontro.

Sospira pesantemente sotto la corazza

E solo che voi non siete abituati a stare qui dentro. Io ho perso il conto dei giorni che ho passato a fuggire da una parte all'altra qui dentro, so quanto può essere crudele questo posto. Quindi se volete accettare il mio consiglio muoviamoci, altrimenti riposiamo, ma tenete a portata di mano le vostre armi

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Giacomo Vinci

sbuffo mettendo via la borraccia, le domande che ho posto alla donna non ancora risposte

va bene...

slaccio unslacciando un po' i ganci centrali per essere meno stretto ai fianchi e metto la pistola in portata per essere estratta.

Poi rimetto il nano in spalle

avanti vecchio soldato...hai sentito no ? ce ne andiamo...

faccio attenzione a caricarlo bene come prima per poterlo trasportare

muoviamoci...risponderai mentre camminiamo però...se dovessero attaccarci e tu morissi non avremmo sennò informazioni 'per proseguire...

sono diretto e schietto,ma sopratutto pratico

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Vaereera Ventolesto

Guardo l'armatura "ripiena" di quella orchessa. Il suo ragionamento fila, anche se il tono poteva essere dei migliori, perciò mi sento anche io del suo parere.

"Bene, guidaci pure al prossimo punto dove nasconderci."

Esorto Clarisse. Vorrei al più presto mettermi seduta. Magari darmi una sciacquata se possibile, cambiare le bende che ho addosso. Insomma, mettere le classiche pezze.

"Sono curiosa di sapere tutto su di questo posto e su di te."

Aggiungo, abbozzando un sorriso di cortesia all'altra donna del gruppo.

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Dopo esservi assicurati di potervi tutti muovervi cominciate a spostarvi tra le gigantesche radici, Clarisse in testa e voi dietro che tentate di tenere il suo passo.
Nonostante l'armatura pesante la guerriera si muove agilmente, saltando ostacoli e falciando a mani nude arbusti troppo ingombranti per permettere il passaggio di tutti. Avanza come se fosse una macchina: efficiente, senza proferire parola, ma ad un occhio attento capite che dentro di se sta ancora pensando all'accaduto e alle vostre parole.

Dopo un oretta di marcia la vostra guida si ritiene soddisfatta e vi guida dentro un altra apertura nelle radici simile a quella che avete lasciato, con la differenza che questa presenta diverse vie di fuga e diverse rientranze dove potersi togliere dalla vista.

Qui dovrebbe andare bene. Certo, siamo più esposti, ma abbiamo anche la possibilità di allontanarci al primo cenno di pericolo.

Vi sistemate come potete sul terreno asciutto, mentre Clarisse ancora una volta si sfila l'elmo e i guanti , ma non il resto dell'armatura.

Credo che sia arrivato il momento di parlare un po di me, anche se sono curiosa di sapere come avete recuperato gli anelli e come siete arrivati qui.

Notate che sulle mani porta entrambi gli anelli, uno in ogni mano. Quello di Jerome è sull'anulare sinistro.

Dovete sapere che io ho sempre combattuto: quando avevo ancora una tribù eravamo mercenari, anche discretamente di successo. Svolgevamo lavoretti ... discutibili per ingenti somme senza fare domande. Beh questo ovviamente prima che il morbo spazzasse via tutto.

Notate che mentre parla sfrega nervosamente le mani. Chissà da quant'è che non parla con qualcuno di "umano".

Dopo mi trovai da vivere in un enclave come guardia in cambio di cibo, acqua e un riparo. Cacciavo bestie distorte dalla malattia e in cambio i locali facevano in modo che non mi mancasse nulla. Fu li che conobbi Jerome. Lui mi offri di lavorare per la Fratellanza e io rifiutai... mi trovavo bene li, e l'idea di ricominciare a spostarmi per aiutare chissà chi non mi attraeva per niente. Cercò di convincermi per un po , poi si arrese e se ne andò. 
Pensavo che non lo avrei più rivisto. 
Invece dopo qualche giorno venimmo attaccati dai Cultisti. Non fu una battaglia, fu un vero e proprio massacro. Ci sguinzagliarono contro ...

volge la testa verso il terreno, l'aria dubbiosa
Non so come descriverli. Erano creature di carne, ma sembravano usciti fuori da un incubo. Ho visto persone essere dilaniate e sbranate in  pochi secondi, ad alcuni andò molto peggio. Sarei morta li se un gruppo della Fratellanza non fosse intervenuto in nostro soccorso. Tra di loro c'era anche lui. Ancora me lo ricordo: sporco di sangue, pugnali alla mano, a combattere spalla a spalla. Nonostante il mio rifiuto era tornato per difenderci, senza chiedere nulla in cambio. 
Un singhiozzo spezza il filo del discorso. Vedete una lacrima farsi strada sulla guancia già scavata della mezz'orca, subito asciugata con il torso della mano.

Alla fine del combattimento eravamo vivi solo noi due, e lui era gravemente ferito. Senza un posto dove andare cercai per giorni un posto dove poterlo curare in pace. Dopo giorni di marcia in cui pensavo non ce l'avrebbe fatta trovai una fattoria, vicino alla Foresta Silente.

Stavolta è un mezzo sorriso che le appare in volto

Passò un  mese in cui mi presi cura di lui. Il giorno io cacciavo e procuravo erbe per le fasciature, la sera lui mi raccontava della Fratellanza e dei suoi compagni, e delle mille avventure che aveva vissuto. Prima che ce ne fossimo resi conto eravamo perdutamente innamorati l'uno dell'altro.

Stavolta la voce si spezza in gola. Si porta la mano alla bocca per trattenere un secondo, forte singhiozzo e per qualche secondo rimane li, immobile, gli occhi chiusi e il volto nascosto tra le mani.

Ci sposammo secondo i riti della sua gente.... per un po vivemmo li, felici. Rimasi incinta e diedi alla luce nostro figlio.  Non ci mancava niente, non avevamo bisogno di nessuno. Per un po ebbi l'illusione che avremmo vissuto cosi per sempre.
Poi un giorno si presentò a casa nostra un viandante. Era un membro della Fratellanza, ferito e con gli abiti a brandelli. Era fuggito da un imboscata dei cultisti e cercava asilo prima di ripartire. Con se portò la notizia del Santuario, e cercò di convincerci a trovare un quarto e partire con lui alla sua ricerca. 
Io e Jerome litigammo duramente quella sera. Lui voleva partire, aiutare in qualche modo. Io gli ricordai i suoi doveri di padre, di marito. Andammo avanti cosi, e alla fine lui cedette. Il viandante se ne andò deluso e noi continuammo la nostra vita.

Cambia posizione da seduta, guardandovi uno ad uno negli occhi

Ma la vita non è mai giusta, non è vero? Nostro figlio si ammalò poco dopo. Avevamo visto tutti e due i sintomi troppe volte per non sapere cosa fosse. A quel punto Jerome si convinse della necessità di partire per il Santuario: se c'era una cura ora c'era più urgenza che mai di trovarla. Non volendo lasciare mio figlio alle cure di qualcuno decidemmo di separarci. Prima però facemmo forgiare questi anelli, facendoceli incantare in modo da poterci ritrovare dovunque noi fossimo. 

Alza le mani e chiude gli occhi. Vedete che effettivamente lei riesce a far partire il raggio rosso da un solo anello, che si ricongiunge immediatamente con l'altro.

Lui parti, e io rimasi col piccolo. Fu tutto inutile: dopo pochi mesi il piccolo morì. Bruciai il suo corpo su una pira funebre, come gli antichi eroi delle ballate. A quel punto non c'era più nulla che mi trattenesse li, e decisi di raggiungere il mio amato.

Sputa per terra un grumo di bile

Purtroppo gli anelli da soli hanno una portata molto limitata. Provai con lo scrutare, ma non riusci mai a capire dove fosse. Cosi un giorno presi una decisione. Nascosi l'anello in modo che lui lo potesse trovare. Da soli la loro magia è debole, ma insieme mi avrebbe potuto rintracciare da ogni parte del mondo. 
Presi le mie cose e partii, decisa che ci saremmo trovati al Santuario. Trovare un gruppo di esplorazione fu facile, il dopo un po meno. Fu nella Foresta che incontrammo Tedragos in persona. 

Aspetta qualche secondo, lasciandovi assimilare la cosa, poi prosegue

Io non credevo neanche nella sua esistenza. Pensavo fosse solo una delle storie che la Fratellanza si raccontava per darsi coraggio. Invece lui era li, a tenere testa ad un Alto Prete di Orgoroth. Fu una battaglia gloriosa, e alla fine avemmo la meglio.

Nel raccontare ciò vedete gli occhi della guerriera quasi brillare di gioia e di ammirazione

Vedendo le nostre capacità il Tetrarca ci dono una delle sue pergamene. Utilizzandola ci trovammo in questa dimensione. 
Immagino che la nostra sorpresa nel trovare la città d'oro non sia a voi sconosciuta. Venimmo accolti come dei re. I miei compagni si fecero abbindolare dalle promesse di felicità infinita e gioia. Io non feci altro che cercare Jerome. Quando capì che non era li chiesi ai miei compagni di avanzare verso la catena

Batte un pugno per terra, con rabbia

Quei maledetti b********i figli di p*******a mi risero in faccia. "A che serve andare se qui abbiamo tutto quello che ci serve?" Questa fu la loro risposta. Spaccai qualche muso e fui chiusa in una prigione. Non pensavo neanche ce le avessero, delle prigioni. Tentarono di farmi cambiare idea, di farmi rimanere, ma fui inamovibile. Alla fine li convinsi a ridarmi la mia roba e da sola mi incamminai verso il santuario. 

Da quel momento ho vagato per questa foresta. Non so quanto tempo sia passato. Ho conosciuto persone, ho perso persone. Ho ucciso creature, ho rischiato di essere uccisa da delle creature. 

Si mette diritta e afferra un pezzo di corteccia da una radice, disegnando sul terreno

Quello che ho scoperto ha dell'incredibile. Me lo disse un vecchio druido che incontrai molto tempo fa. Quell'elfo aveva passato non so quanto tempo a meditare e aveva scoperto una cosa clamorosa: questa foresta è legata a quell'essere che avete visto prima, il guardiano della foresta. Niente di quello che vedete qui sarebbe vivo senza il suo potere. Secondo lui si tratta di uno spirito di un piano diverso da questo che è stato intrappolato con la magia in quel "involucro" mostruoso. E qui viene il bello.

Disegna per terra quella che sembra una pietra con delle rune sopra

C'è un tempio, da qualche parte nella foresta. Io l'ho visto, ci sono anche stata dentro. Solo che questo dannato edificio si muove: non è mai due volte nello stesso punto. Dentro il tempio vi è questa pietra: essa è l'Ancora, un artefatto che vincola lo spirito della natura in questo piano. La mia supposizione è che rompendo l'artefatto, lo spirito sarà libero e l'intera foresta scomparirà, permettendoci di avanzare. 

Poi fa spallucce

In realtà per avanzare  ci basterebbe raggiungere la grande porta al limite interno, però pensateci: se anche ci riuscissimo passeremmo solo noi. Pensate invece a tutti i guerrieri straordinari che ora ci sono nella foresta: se la foresta scomparisse avremmo un esercito pronto ad avanzare assieme a noi. Arriveremmo in fondo in men che non si dica.

Vi guarda entusiasta, annuendo con la testa

Quando mi avete trovata ero così vicina a capire dove fosse ora il tempio. Mi sono distratta e il Guardiano mi ha attaccato con i suoi viticci. Ma ora che siamo in molti abbiamo molte più possibilità di riuscita.

Si risiede, incrociando le braccia

Questo è tutto quello che so. Spero davvero che mi aiuterete, altrimenti proseguirò da sola. So che è una decisione difficile, quindi tranquilli , riposate  e pensateci. Nel frattempo parlatemi di voi. 

Vaereera

Spoiler

Recuperi 5 + 3 + 2 = 10 pf con i dv da riposo

 

Gungrom

Spoiler

Nero non vede nulla che lo allarmi, e quando entrate nella grotta si appoggia sulla tua spalla, visibilmente provato. 

 

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Vaereera

Ascolto con avidità, se così posso definire la mia interiorità in questo momento. Non so bene come poter descrivere la cosa, mi sento come se avessi vissuto io stessa la situazione dell'orca e fossi stata tradita dal mondo. Sarà che viviamo in un mondo pieno di persone con storie simili fra loro, sarà che anche io non ho mai capito come essere altruisti fosse prioritario anche sulla propria vita...

"Capisco. Condivido il tuo dolore, e non capirò mai cosa spinga la gente a sacrificare se stessa per gli sconosciuti, per quelle persone che la venderebbero al nemico senza pensarci. Condivido le tue perdite, condivido le tue emozioni e le lacrime soffocate..."

Stringo forte la mano in un pugno, prima di proseguire

"Per questo, seppure io nutra odio nei confronti di quelli della tua razza, aiuterò te. Non fraintendermi, non cambierò idea su tutti quei barbari, meschini, insensibili dalla pelle verde."

Distendo la mano, per eliminare ogni traccia della mia emotività e tornare alla calma distaccata che mi si confà

"Ma solo su di un membro del loro gruppo, che ha vissuto nella civiltà quanto basta da capire il significato della vita. Cosa che i tuoi simili ignorano, e la povera gente paga... Per questo, e per uscire da questo posto maledetto, avrai il mio arco e le mie lame. Se bisognerà scacciare quell'essere, così sia. Tutto, pur di far finire questo incubo, la peste, e riportare l' equilibrio."

Mi sistemo gli stivali, finisco le fasciature e gli impacchi alle ferite, e poi dopo guardo i miei compagni. Un viso fiero e risoluto, che arde di queste nuove notizie e di una speranza maggiore.

"Ho solo un dubbio prima di partire. Per quale motivo Tedragos, la leggenda, non è venuto di persona qua a scongiurare la minaccia? Se è vero quel che si dice sulla sua forza, lui avrebbe potuto farcela, molto più facilmente di noi..."

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Aaron

Ascolto le parole di Clarisse con attenzione, ripensando ai miei amici e alla mia famiglia tutti morti a causa dei cultisti. Ciò che dice Vareera in effetti mi dà da pensare.

*Certo, avendo un ruolo importante non potrà esporsi troppo per certe missioni, ma è vero anche che una mano al fronte avrebbe potuto darla...*

Tengo tutti questi pensieri per me, spesso mi dimentico che non sono da solo nella foresta come prima e certe cose potrei anche dirle ad alta voce. Mi carico armi e bagagli sulla schiena: "Beh, dobbiamo trovare questo tempio semovente, che aspettiamo?"

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Gungrom

Ascolto interessato il racconto di Clarisse, con il corpo che emana curiosità da ogni dove, in un modo che solo gli gnomi riescono a fare.

Ad ogni modo, quando giunge la conclusione, sono un po' scettico. Se qualcuno ha messo qui questa foresta, probabilmente non è perché degli sprovveduti qualunque la liberino. Rimango comunque in silenzio, mantenendo per me queste perplessità e concentrandomi sul raggiungere questo tempio. Deciderò li, in base alla situazione!

Resta comunque il fatto di trovare questo tempio, cosa che non mi risparmio di chiedere con il mio solito tatto: Ehm, signora Clarissa. Molte belle parole e tutto, ma non mi è chiara una cosa: come lo troviamo questo tempio? Allargo un braccio ad indicare l'enorme ed intricatissima foresta che ci circonda: Hai degli anelli speciali anche per quello, o dobbiamo semplicemente vagare per questo posto finché non lo troviamo?

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Giacomo Vinci

 

ascolto la storia respirando ritmicamente per sopportare il lavoro di portare sia la mia armatura che il nano

non dover girare per la foresta così appesantito in cerca di questo posto magari sarebbe auspicabile...

faccio ironico mentre penso che sia un po' una perdita di tempo se non sappiamo dove sia

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Clarisse osserva calma la reazione di Vaereera, per poi rispondere.

Non ho scelto io i miei natali, ne ho scelto la strada che mi è stata posta davanti. Metà del mio sangue è ciò che tu detesti, ma ho visto molti elfi compiere atrocità paragonabili, ma non ho mai giudicato un intera razza per questo. Apprezzo le tue parole nei miei confronti elfa, e sappi che lo stesso vale per te.

Alla domanda su Tedragos, sembra titubante

Non conosco le motivazioni dei suoi gesti, ne ho mai avuto l'occasione di comprenderli. Penso che abbia avuto le sue buone motivazioni per farlo.... altrimenti non saprei che rispondervi.

Quando Gungrom espone i suoi dubbi la guerriera appare più decisa

In realtà è molto semplice. Il tempio si trova sempre vicino al Guardiano della Foresta. Trovato lui il tempio non è mai più distante di 200 metri. Questo è il motivo per cui quando mi avete trovato stavo  combattendo con i suoi rampicanti. Mi sono distratta un secondo di troppo e lui ha percepito la mia presenza. E si, dobbiamo tenerci pronti a tutto. Teoricamente il guardiano non può accedere al tempio, ma non sappiamo cosa ci sia all'interno dell'edificio.

Si alza in piedi togliendosi la polvere di dosso. 

Penso che ora anche il nostro amico nano possa muoversi con le sue gambe, quindi ci mettiamo in marcia appena volete. Abbiamo l'ultima posizione del Guardiano nel punto in cui lo abbiamo incontrato. Se non si è allontanato troppo la nostra meta potrebbe essere anche più vicino di quanto pensiamo.

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Vaereera
Ascolto con attenzione le parole della mezz'orca ed infine mi decido a chiederlo

"Questa creatura, su che sensi basa la sua percezione? Perchè se usa solamente la vista, ho il modo di aggirarla"

In mente il piano si dipinge e prende forma, lentamente ed inesorabilmente. Inoltre aggiungo:

"Per trovarlo nessun problema, a meno che si muova teletrasportandosi, dovrei poterlo tracciare con facilità. Non è il solo a sapere come muoversi nelle foreste."

 

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Direi sugli occhi e olfatto, ma da quanto ho capito dal nostro "ultimo incontro" direi che può percepire quello che ha intorno anche grazie ai suoi viticci. Quindi immagino che usi quelli per trovare le prede. E no, non credo si teletrasporti, altrimenti non credo che saremmo ancora vivi.

Si rivolge poi ad Aaron, Giacomo e al nano

Voi siete pronti? Avete già in mente un piano?

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Aaron

"Un piano preciso no, ma se questo tempio si muove allora deve lasciare delle tracce, in più hai detto che è vicino. In che direzione si stava spostando quando lo stavi inseguendo qualche ora fa? La nostra elfa è più brava di me a seguire le tracce, io mi arrampicherò sui rami più alti per avere una visione più ampia."

Controllo che tutto il mio equipaggiamento sia ben legato, non vorrei perdere qualcosa durante l'arrampicata.

"Una volta localizzato penseremo a un piano preciso in base alla zona in cui ci troveremo. Temo che qualcuno dovrà fare da esca... e mi propongo io"

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