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I Frammenti dell'Anima-L'Ultimo Lupo


DedeLord

Messaggio consigliato

I FRAMMENTI DELL’ANIMA
(PROLOGO)
L’Ultimo Lupo
 

 

Taverna Ultimo Lupo 1.png

 

Soledì, Rova 24.(Autunno)

 

 

Un uomo di mezza età e  bassa statura, troppo ben in carne e di chiare origini Taldane, si trova seduto davanti a voi, su una seggiola di legno di quercia così grande da sembrare un trono, dando le spalle all'ampio caminetto dai capitelli di ottone finemente intarsiati, nel quale crepita un vivace fuoco.
Gli alari raffigurano due angeli dall'aspetto sofferente, come se dovessero chiedere perdono per aver commesso il peggiore dei peccati,  mentre le fiamme rossastre emanano una debole luce che si riflette sui costosi abiti da mercante indossati dall'uomo; deve trattarsi di qualcuno di importante, o che sicuramente ritiene di esserlo.
Le guance flaccide e il doppio mento che scende fino quasi a toccare la base del collo, simile alla pappagorgia  di un tacchino troppo ben nutrito, dicono invece che sicuramente ama  indugiare nei piaceri terreni.

Una solo cosa stona con l’aspetto da arrogante e borioso figlio di mercanti arricchiti che ben conoscete. Gli occhi profondi, piccoli ma fin troppo espressivi, di una tonalità difficile da individuare, come se in un attimo passassero da un verde opaco ad un grigio spento, con deboli bagliori simili ai riflessi di una pietra immersa sul fondo di un limpido torrente.  Vi osserva di sfuggita, socchiudendo le pigre palpebre e sollevando lo sguardo  solo per pochi attimi dal costoso piatto di porcellana, nel quale giace una succulenta bistecca troppo grossa e condita per un solo uomo.

Spoiler

Gobradon Haister.png


Vi ha offerto una piccola somma di 30 monete d’oro, solamente per viaggiare fin qui, una locanda nel bel mezzo del nulla nell’Andoran sud occidentale, per discutere un’offerta di lavoro che non solo vi arricchirà, ma sarà anche di grande aiuto per i liberi cittadini della grande e giovane democrazia. O almeno così recita la lettera che ciascuno di voi ha nella tasca.

La curiosità, la possibilità di un affare vantaggioso o il desiderio di cambiare il corso della propria vita vi hanno spinto ad accettare e avete trascorso gli ultimi giorni sulla strada polverosa, in viaggio verso questa strana locanda di cui ignoravate l’esistenza, sperduta in mezzo al nulla.
“L’ultimo Lupo”, così recita l’insegna arrugginita che pende fuori dall'ingresso principale, appesa a cardini così consunti dal tempo che scricchiolano pericolosamente, quando il freddo vento proveniente dalla Valle a nord,  investe a folate il fin troppo ampio cartello.

Avete mangiato bene e trascorso la notte in una bella camera da letto, più pulita e confortevole di quanto siate abituati, dove avete potuto riposare fino al sorgere del sole, quando un ragazzo è venuto a bussare alla  porta e gentilmente vi ha chiesto di partecipare ad un incontro con il vostro anfitrione.
Dopo una rapida rinfrescata, servita ad allontanare malvolentieri gli ultimi residui del sonno ristoratore, vi siete recati, uno dopo l’altro, nella piccola sala riunioni con il suo fuoco caldo e l'odore di vin brulé e accenni di cannella e chiodi di garofano ed altre spezie diffusi nell'aria. Una vero lusso, che nessuno di voi avrebbe mai associato ad una taverna come questa, almeno vedendola dall’esterno.

L’uomo davanti a voi si presenta come Gobardon Haister e porge verso ciascuno di voi un sacchetto di cuoio contenente le monete d’oro pattuite, che fate sparire rapidamente nelle vostre tasche, vi offre una bicchiere di sidro o vino, formaggio e marmellata e frutti di bosco. Aspetta che ciascuno di voi si metta a proprio agio nella stanza privata e che le cameriere si allontanino, dopo aver servito la colazione. Quando l’ultima inserviente esce e si sente la serratura della porta che scatta, il suono vi rende stranamente nervosi
un topo preso in trappola….anche se…. una trappola di lusso
è il pensiero che vi sfiora, mentre un brivido freddo sale lungo la schiena.

L’uomo finisce di masticare un grosso boccone di carne, prende un lungo sorso dal bicchiere di cristallo contenente quello che sembra vino o più probabilmente  succo di mirtilli denso e corposo e si alza in piedi, passando lo sguardo lentamente su ciascuno di voi:

“Bene, bene, direi che possiamo iniziare…..se siete qui, probabilmente già sapete qualcosa di ciò di cui la nostra Compagnia ha bisogno….ma preferisco essere chiaro fin da subito, dopo le debite presentazioni...ovviamente...”

conclude, mentre lo sguardo incerto,torna  e indugia su un  piccolo boccone  di carne rimasto sul piatto.

La sera prima.

Duror

Spoiler

Arrivi alla locanda quando il sole sta ormai pigramente calando dietro le basse colline ad ovest e i deboli raggi del tramonto illuminano sempre meno la stretta, tortuosa strada sterrata che sale fino ad un  basso edificio di legno, di cui intravedi un comignolo fumante.

Il mulo ansima e sbuffa, un leggero filo di schiuma si è formato sulle labbra del povero animale, costretto a “portare” più di quanto avrebbe dovuto.

È stato un lungo viaggio, lungo, noioso e scomodo, anche per chi come te è abituato a sopportare le avversità ambientali, con  un freddo vento  che fastidiosamente ti ha accompagnato per le ultime miglia, vento che non lascia dubbi. L’inverno è stranamente in anticipo da queste parti.

Quando sei a pochi metri dall’edificio, un giovane ragazzo (forse anche troppo giovane), ti viene in contro e si offre di occuparsi della tua cavalcatura e del tuo equipaggiamento, invitandoti ad entrare in quella che ha tutto l’aspetto di una taverna come tante ne hai viste nei tuoi viaggi, anche se costruire una taverna in un luogo così isolato non deve essere stato un grande affare.

Il locale, ben tenuto è stranamente vuoto ..ma và? ad eccezione delle due cameriere e dei tre tizi dall’aspetto particolare, ognuno seduto ad un tavolo diverso. Tutti consumano silenziosamente l’ottima cena che viene servita anche a te, cervo ben cotto e condito; divori tutto senza quasi alzare la testa, incredulo dell’ottima qualità della birra scura che ti viene servita, prima di andare a dormire, senza scambiare una parola con nessuno.

Gwill di Altapietrta

Spoiler

Pensieroso, consumi l’ottima carne che ti viene servita in questa strana locanda, di cui non avevi mai sentito neanche il nome nella Valle.
L’ampia sala da pranzo, pulita e ottimamente rifinita, è praticamente deserta, ad eccezione dello strano uomo tatuato che mangia in silenzio al tavolo vicino e del piccolo Halfling, che ride e scherza con una delle giovani cameriere, evidentemente riluttante a portare avanti la conversazione.

Alzi lo sguardo un istante dall’ottima carne di cervo insaporita con foglie di mela selvatica e pesh (erbe non proprio facili da reperire e sicuramente non economiche) per osservare il nano che fa il suo ingresso dalla porta principale. È estremamente appesantito da  un’eccessiva quantità di equipaggiamento che porta sulla schiena, un fabbro forse,  un carpentiere o un maniscalco, a giudicare dagli arnesi che si intravedono sbucare dallo zaino e dalla sacca; abbassi la testa sul piatto e torni quasi subito ai tuoi pensieri.

Le cose non vanno bene nella Valle, non sono mai andate bene a dirla tutta, ma adesso è anche peggio. Deciso a saperne di più, bevi un breve sorso di sidro e ti ritiri nella stanza del primo piano, per riposare dal lungo viaggio. Le cose non vanno bene… e forse tu puoi fare qualcosa.

 

Fundron Wardroxan

Spoiler

Strano posto per costruire una locanda, isolato e praticamente irraggiungibile.
Questi i tuoi pensieri mentre consumi la sorprendentemente ottima cena in questa remota taverna, seduto di spalle all’ampio camino.

Di tanto in tanto lanci uno sguardo incuriosito al solitario uomo che mangia al tavolo vicino, c’è qualcosa  di diverso, di mistico nei suoi occhi e senti quasi il bisogno di scambiare due parole, ma sembra completamente assorto nei suoi pensieri.
Anche tu hai le tuoi preoccupazioni e non sono poche, torni a sorseggiare un goccio di vino, ripensando alla lettera che porti in tasca,  ma il gusto del succo d'uva è ancora più sorprendente di quello del cibo e il piccolo Halfling che di tanto in tanto attacca bottone con una delle cameriere finisce tuo malgrado con il distrarti.
Il viaggio è stato lungo e faticoso, e la stanchezza prende il sopravvento, forse è meglio ritirarsi, rimandando a domani i convenevoli e sperando che gli strani sogni che ultimamente turbano il tuo riposo, non tornino a farti visita anche stanotte.

 

Milo Bracegirdle of Hardbottle

Spoiler

Il viaggio è stato lungo fino a questa remota taverna, ma quello che non ti aspettavi è che all'nterno ci fosse  un tale mortorio da scoraggiare perfino il buon umore di uno come te…beh…quasi.
I due tizi che mangiano da soli, a tavoli vuoti,  non sembrano facili da avvicinare, hanno l’aria di chi se la tira senza motivo e le poche occhiate che ti hanno rivolto non hanno incoraggiato il tuo buon umore. Hai avuto un briciolo di speranza di trovare un po di compagnia quando la porta della taverna si è spalancata, ma il tarchiato nano che ha fatto capolino sembra anche peggio degli altri due.

…Pazienza…

La cena è stata ottima, ma la conversazione langue e quindi finisci con l’attaccare discorso con una delle giovani cameriere, ma la cosa è poco gratificante, la ragazza trotterella da una parte all’altra del locale come se avesse mille cose da fare, nonostante la taverna sia praticamente deserta e alla fini rinunci anche se, quando decidi di coricarti, nell’ampio salone non c’è rimasto nessuno.

…Pazienza…

 

X TUTTI
 

Spoiler

Benvenuti, spero ci divertiremo assieme. Il primo post è un po lungo e spero non vi dispiaccia, volevo solo creare un po di atmosfera.

Bene, le regole le conoscete, am se avete dubbi, dite pure.
Un giro di presentazioni, con il dovuto rispetto, e partiamo. 

 

 

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Milo Bracegirdle of Hardbottle

La sera prima era stata probabilmente la serata piu' noiosa di tutta la sua vita. Forse anche di tutte le sue vite passate ( ne aveva piu' di 50 fino ad ora e ognuna piu' eroica delle altre e piu' avventurose ogni volta che le raccontava)! Non aveva mai visto una locanda piu' vuota e triste di quella. L'ultimo lupo si era sentito lui. Ebbe dieci secondi emozionanti quando si immagino' di potersi trasformare in lupo...un giorno forse...magari qualche mago distratto (lo erano quasi sempre...) avrebbe perso uno di quegli anelli che fanno trasformare! Forse forse...la sberla della cameriera lo riporto' velocemente alla realta'! Gli disse di rimettere sul tavolo il bicchiere e il piatto che, chissa' come, erano scivolati nella sua borsa! E Milo si offese enormemente quando la cameriera non gli credette! Roba da non credere...deluso raggiunse la sua camera. Comoda , ma con niente di interessante all'interno. Decise di dormire, sicuramente i suoi sogni sarebbero stati divertenti...lo erano sempre!

Si sveglio' la mattina ben riposato e con il sorriso sulla bocca. Un nuovo giorno di incredibili avventure! Questo viaggio era caduto proprio a pennello. Dopo la sua ultima...ehmm..visita alle carceri della Valle, era rimasto senza molto in tasca, a parte qualche moneta di rame che le guardie che lo sorvegliavano avevano fatto distrattamente cadere. Per cui...30 menete d'oro! Wow...niente male. Giustificavano anche la brutta locanda!

Scese le scale e raggiunse la stanza della riunione. C'erano gia' altre persone all'interno e lui assunse la Posizione Importante: testa in alto, mento in fuori, ciuffo sbarazzino sull'attenti e passo militaresco. Era sicuro di aver impressionato tutti quelli che erano dentro. Indossava una leggera maglia di ferro come protezione sul suo bel vestito verde da viaggio. Aveva i capelli castano chiari con ciuffi che partivano in tutte le direzioni e una specie di codino dietro. Le orecchie erano pieni di orecchini di varie forme e colori. Alla cintura portava una piccola spada e una fionda con le sue pietre. Varie borse e sacchetti pendevano appesi, pronti a essere riempiti. Le 30 monete d'oro sparirono immediatamente all'interno di uno di essi e i suoi occhi seguirono, quasi che avessero vita propria, anche gli altri sacchetti. Non sia mai che qualcuno li perdesse! Meno male che c'era lui....

Fece un inchino al tipo che aveva parlato. Non aveva assolutamente idea di quello che stava dicendo, pero' sua madre lo aveva educato bene, per cui si inchino' profondamente, con il ciuffo principale che spazzava il pavimento della stanza. Poi sorrise e si presento': Milo Bracegirdle of Hardbottle per servirvi signore. Grazie per questo viaggio, per le monete e la colazione. Ottima davvero. Disse gia' con la bocca piena di pane e marmellata, con le briciole che sprizzavano fuori dalla sua bocca. Il piacere e' tutto mio!

 

 

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Fundron Wardroxan

Un viaggio lungo, lento e faticoso, perso in mezzo al nulla e da solo, si conclude in una taverna ancora più assurda: ridicolmente isolata, eccessivamente di qualità. Questi non devono fare tanti soldi eh! Passo la serata da solo, perso nei miei pensieri... Di tanto in tanto alzo lo sguardo, puntandolo sul piccolo e fin troppo ciarliero halfling o sul giovane dallo sguardo serio. Vorrei fare conversazione, ma l'assurdità della situazione mi fa ritenere che in qualche modo dovrò passare molto tempo con queste persone, in futuro... In fondo, è un posto troppo assurdo perché tre persone vi si trovino di passaggio... Quattro, all'ingresso del massiccio nano. 

Di certo una strana compagnia. 

La notte trascorre piacevole, il letto è comodo e incredibilmente il mio sonno non è turbato da incubi strani. Prima di coricarmi, libero Rico e gli racconto tutto quel che è successo, le mie impressioni e le mie speranze. Non so perché lo faccio, non può rispondere in fondo... Però le sensazioni che provo quando gli racconto le cose sono reali, e credo vengano da lui! Poi mi addormento, sapendo che Rico farà la guardia per me. 

La mattina dopo mi trova sveglio e riposato già all'alba. La colazione non fa che migliorare la mia sveglia, perciò non appena ci viene concesso afferro un grosso pezzo di pane. Al momento delle presentazioni, osservo incuriosito l'uomo, mentre ascolto il tono pomposo del piccolo halfling che, se non fossi troppo concentrato a pensare alla parola compagnia, mi avrebbe strappato un sorriso. Quindi, prendo la parola io stesso, dicendo: Effettivamente il piacere è nostro, la cena era ottima! Il mio nome, signore, è Fundron, il baciato dal Sole. Non mi chieda il perché di questo soprannome, non ne ho idea! Ma, se non sono scortese, le chiederei non solo le motivazioni della sua Compagnia, ma anche quale sia la Compagnia stessa. Temo che nessuno me l'abbia detto! Il tono è leggero, ma le orecchie si sono drizzate dal sospetto, e il tatuaggio sulla spalla sembra agitarsi. 

Descrizione

Spoiler

Fundron è un giovane ragazzo imberbe dai tratti decisamente Cheliaxani: capelli scuri portati ad una media lunghezza, occhi chiari e carnagione pallida. Due dettagli però stonano con il suo aspetto altrimenti nobile: un ciuffo di capelli rossi proprio al centro della testa e il gran numero di tatuaggi che ricoprono le spalle, le braccia, la schiena ed il petto. Due in particolare attirano l'attenzione: un sole che sorge (simbolo di Sarenrae) sulla sommità del braccio destro, attorno alla spalla, e uno strano uccello-rettile sulla scapola sinistra. Il primo, simbolo di fede, sembra fuori luogo su un ragazzo del genere. Il secondo, potreste giurare di averlo visto muoversi. Porta pantaloni comodi, neri, e una casacca di stoffa nera senza maniche sopra ad una fascia in cuoio rigido a coprire la pancia. Gli abiti sono tutti rifiniti con dettagli rossi e motivi di fiamme, anche se non pacchiani.

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Lei, soltanto in versione maschile. Comunque è imberbe e ha il volto delicato, quindi non è troppo diverso.

 

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Gwil

Per quanto mi stia sforzando, è dal mio arrivo che non riesco fare a meno di considerare la locanda come uno dei tanti avamposti isolati. La situazione che sto vivendo mi lascia apparentemente indifferente anche se a tratti mi sono scoperto a fissare un imprecisato particolare dell'arredo. L'eccesso che esprime è per me sinonimo di spreco; materiali impiegati in inutili abbellimenti che sarebbero potuti esser utilizzati dalla brava gente, magari per costruire una staccionata o forgiare dei ferri per gli gli zoccoli dei cavalli... Ciò, ovviamente, si ripercuote sul mio umore facendomi sprofondare in un taciturno stato meditativo che come prima impressione è il peggior modo di presentarsi. Solo all'ingresso di quello che ha l'aria di essere un fabbro di razza nanica, le cose sembrano prendere una piega diversa, ma il tutto si riduce a un impersonale cenno del capo in segno di saluto ai vari astanti.

Il giorno dopo, senza esser da meno, anche io intasco l'oro che ci viene dato, rivelando di possedere (fortunatamente) una natura più che umana. E' abbastanza palese a quale ordine io appartenga e vuoi per le dicerie o le speculazioni che le menti semplici ci hanno ricamato sopra, il fatto di dimostrare a tutti quanti che anche un sacerdote del verdefuoco conosca il valore del denaro è decisamente rincuorante, ottenendo così la giusta dimensione di comune ragazzo quale sono.

Io sono Altapietra... e basta. Il nome di famiglia è più che sufficiente da far conoscere ad un burroso mercante che sembra aver dimenticato il senso della moderazione. Il fatto che abbia con me una sua lettera rimane effettivamente un mistero, ma tutto, probabilmente, potrà esser giustificato con qualcosa che attualmente ci sfugge.

Descrizione

Spoiler

Gwil è un giovane adulto, che a dispetto della vita che ha fatto sin ora, dimostra decisamente meno anni di quanti realmente ne abbia. I suoi tratti sono rimasti morbidi e per quanto si ostini a evitare di radersi, la barba fatica a spuntare, lasciando il ragazzo in uno strano limbo tra l'adolescenza e l'età adulta. Uno dei suoi maestri, scherzando cinicamente, ha sempre associato questa caratteristica all'ascendente che Gwil è in grado di avere sul fuoco, paragonando la sua manifesta giovinezza ad una fiamma molto lucente che presto o tardi si spegnerà...
Tra i vari adepti del circolo del verde fuoco, Gwil è facilmente riconoscibile, perché è uno dei pochi che veste abiti da ranger pur non appartenendo a nessun ordine militare. Un vezzo che, al di là dell'atto pratico di indossare indumenti studiati appositamente per la vita all'aperto, richiama il suo retaggio di figlio di soldato del Reggimento Diamante.

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Duror

Mi sveglio carico come al solito, anche se un po frastornato e leggermente irritato: la notte non è andato benissimo, nonostante la qualità dell'alloggio. Sarà per la birra, bella forte come quella che distillavano a casa mia, o per la carne di cervo, buona come la cucinava mia madre, ma una leggera malinconia inizia pervadermi, come una patina sottile e difficile da rimuovere. Casa mia... Sussurro piano, rivolto verso la finestra ancora chiusa della mia stanza. Lentamente, un sentimento opprimente e fin troppo conosciuto risale dallo stomaco fino al collo, come un nodo alla gola. BURP! Un rutto dal frastuono madornale scuote l'aria della stanza: finalmente ho buttato fuori quella stramaledettissima aria che m'ha fatto rivoltare nel letto per tutta la notte. <<..al diavolo i sentimentalismi da donnicciola senza spina dorsale! Sono arrivato fin qui, ora col ***** che torno indietro!..>> Mi vesto alla buona, mi lavo ancora più alla buona, e mi presento nella stanza, con un'aspetto a metà fra il trasandato e l'irrecuperabilmente sudicio. Alla cintola tengo il mio fidatissimo martello da fabbro, e con passo spavaldo, testa alta e la barba ben in mostra, esorto appena entrato con un fragoroso saluto Buon giorno a tutti! Poi fisso ognuno negli occhi, con sguardo indagatore, tentando di inquadrare ogni volto per imprimermelo ben a fuoco nella mia testa <<..ho idea che passerò con loro un bel po' di tempo... Spero che sappiano il fatto loro. Non abbia a rammollirmi a furia di frequentare pusillanimi...>>. Mi dirigo al mio posto e manco il tempo di mettermi seduto che sono già con le mani sul formaggio e sulle marmellate, grufolando nel piatto come un cinghiale. Solo dopo mi ricordo che esistono le buone maniere: mi stacco quindi dalle cibarie, e con voce forte e chiara mi presento Sono Duror, figlio di Thraor. Piacere di conoscervi! Riesco però a mantenere l'aspetto composto solo per 2 secondi, perché subito dopo mi fiondo nuovamente sul cibo con rinnovata ferocia e scarsa concezione della capienza reale del mio stomaco.

Descrizione

Spoiler

Duror è uno di quei nani massicci e tarchiati, dall'aspetto solido e compatto. Porta una folta barba scura, rilegata in treccine, così come i capelli, legati anch'essi in una treccia che ricade sulla schiena. Il volto sembra quello di un cavernicolo, con una fronte rugosa, gli occhi infossati ed il naso simile ad un tubero preso a cazzotti. la pelle, tendente al color mattone, è perennemente ricoperta da uno strato di polvere mista a fuliggine, indice di una scarsa igiene che però lo ricopre con un'insolita fierezza.

 

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Gobardon vi ascolta camminando avanti e indietro mentre vi presentate, annuendo lentamente ogni volta che qualcuno pronuncia il suo nome e nell'attimo successivo si estranea, come se cercasse di imprimersi bene in mente le vostre generalità, un'esercizio evidentemente difficile per lui.
Terminate le presentazioni, si ferma e sorseggia di nuovo dal bicchiere prima di posarlo sul tavolo. Nonostante la stazza, i movimenti sono precisi, quasi eleganti e c’è qualcosa nel suo tono di voce che vi fa sentire a vostro agio. Una cosa che risalta mentre parla, è l’estremo pallore della sua pelle, bianca, quasi candida, simile a quella di un bambino in fasce, nonostante abbia sicuramente passato la quarantina, come testimoniano i radi capelli che ricoprono il capo.

“Bene, piacere mio..piacere mio...."

Sussurra, poi fa una lunga pausa, passando i suoi strani occhi cangianti su ognuno di voi, sapendo che nessuno lo interromperà e soffermando infine lo sguardo sullo stregone.

“La nostra è una piccola organizzazione, i Sognatori d’Argento, che si occupa principalmente di commerciare in risorse che sono….come dire… difficili da reperire.
Siamo piccoli è vero e non mi stupisce che non abbiate mai sentito parlare di noi, ma l'organizzazione è  ben ramificata in tutto l’Avistan e proprio perché piccola molto efficiente. Ultimamente però, io e miei soci abbiamo avuto degli inconvenienti."

"Avevamo deciso di espandere i nostri ambiti commerciali qui nella regione, e precisamente a Valle del Falco, ma si sono verificati...dei piccoli problemi. 

L'uomo sembra sorridere per un istante

“Non temete, capisco che detto così possa sembrare equivoco, ma non si tratta di niente di illegale.”

Altra pausa

“Vedete,ora  io e mie soci preferiremmo contattare gente del posto, o che perlomeno abbia dei legami con la zona, gente come voi per intenderci, in modo da stabilire i primi contatti, con la popolazione poi…..cercheremo di consolidare un nostro punto di ritrovo.
Quello che vi chiedo, è di raggiungere Valle del Falco, trovare un alloggio ed iniziare a sondare il terreno. Fatevi amica la popolazione, date una mano allo sceriffo Baleson, al giudice Harg, o perfino a lady Chirtana, esplorate il territorio e rendetevi utili. Semplici avventurieri, ecco cosa dovrete sembrare, non sarete i primi e non sarete gli ultimi a visitare quel buco dimenticato dagli Dei, ma mostratevi ben disposti a dare una mano alla gente  che vi vive.
Provvederemo noi alle spese di mantenimento e al vostro...salario.. ma una cosa è importante….non ostacolate apertamente il Consorzio del Legname, i nostri competitori sul territorio e…in particolare…evitate di infastidire il loro sovrintendente, Thaldrin Kreed.”

È un uomo pericoloso.

 

Le ultime parole suonano distanti, come se nella mente di Gobardon non avessero alcun significato e come se non si fosse accorto di averle pronunciate.

 

Altra pausa, stavolta breve, mentre vi osserva come se stesse campionando della merce deteriorabile.

Ovviamente, siete liberi di rifiutare…e potete comunque tenervi le monete d’oro che vi ho offerto per essere venuti fin qui.”

 

X Milo

Spoiler

Conoscenze Locali: Roll(1d20)+7:14+7, Total:21.
Qualcosa sai di questi Sognatori d'Argento, ma solo dicerie di un amico di un cugino di un ex-compagno di avventura. Sembrerebbe  trattarsi di una piccola e discreta organizzazione dedita alla ricerca di antichi manufatti e reperti storici. Si dice abbiano fatto fortuna, ma potrebbero essere solo fandonie.

 Hai sentito parlare anche di Valle del Falco durante il tuo girovagare; si tratta di un piccolo insediamento di poco più di mille anime, nel nord della regione alle pendici del monte Droskar. 
Praticamente di proprietà della Consorzio del Legname (in senso letterale), una potente lobby di mercanti che commercia principalmente nel pregiato Legnoscuro che i suoi boscaioli ricavano dal vicino Bosco della Lunascura.
Baleson, Harg e Chirtana sono tra i membri più influenti della piccola comunità, ma il racconto del compagno di cella che ti ha parlato del luogo, lo ha descritto come freddo e inospitale e conferma in tutto e per tutto le parole di Gobardon, Thaldrin Kreed è il sovraintendente del Consorzio in paese e, in un modo o nell'altro, tutto appartiene a lui.
A sentire il tuo ex-compagno, si tratta di un uomo spietato, con cui è bene non avere contrasti, ne soprattutto debiti, circondato da un vero e proprio gruppo di guardie private al soldo della Compagnia.

x Tutti

Spoiler

Conoscenze (Geografia): bene o male sapete tutti qualcosa su Valle del Falco, anche se nessuno ci è mai stato di persona:
Si tratta di un piccolo insediamento di poco più di mille anime, nel nord della regione alle pendici del monte Droskar e ai limiti del Bosco della Lunascura.
Un luogo inospitale, dove la vita è particolarmente dura e i conflitti con i membri del popolo fatato abbastanza frequenti.

PS. Intascatevi pure le 30 mo.:D

 

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Milo

Ascolto tutto piu' o meno attentamente, mentre continuo a mangiare pane e marmellata. I nuovi arrivati sono un po' lugubri, meno il nano, che sembra un tipo allegro. Anche se un po' sporco per i suoi gusti. Alle parole del tipo grasso, annuisco saggiamente un paio di volte: Bene bene, meno male che non c'e' niente di losco! Non mi unirei mai a una compagnia di ladri! Quindi quindi...da quel che ne so, la gente di quel posto non e' molto ospitale e il uogo e molto freddo! Non il posto che io sceglierei per una vacanza! Pero', che diamine, stiamo parlando di lavoro! E io so rendermi simpatico alla gente. Beh, a quasi tutta. A volte, non so perche', si arrabbiano con me senza la minima ragione! Bevo un po' di succo prima di continuare il mio monologo: E non parlatemi di quei mercanti di legno! Sono i tipi piu' arrabbiosi che ci sono! Una volta ho trovato per caso un pezzo un pezzo di quel loro legno tanto bello. Apriti cielo, sembrava che volessero impiccarmi! Poi pero', sicuramente riconoscendo la mia innocenza, hanno lasciato una finestra aperta di quel posto dove ero ospite. E cosi' me ne sono potuto andare. Gente brutta, pero'! Ma sicuramente la sapremo trattare! Vero amici? Chiedo a quelli che saranno i miei compagni. E a proposito di lavoro...a quanto ammontarebbe il nostro salario?

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Fundron

Il monologo del piccolo halfling mi strappa una risata, perché viene immediatamente sovrapposto all'immagine di lui che tenta di intascarsi il bicchiere della locanda! Mentre ridacchio, con un riflesso involontario controllo che il mio borsello sia ancora al suo posto,

In ogni caso, rispondo alle parole del nostro committente, che in qualche modo mi tranquillizzano, anche se i modi dell'uomo sembrano fare di tutto per togliermi questa tranquillità: Onorato signore. Vi ringrazio per la illuminante spiegazione e per la fiducia che sembrate nutrire in noi. Credo proprio che accetterò: affari personali mi spingono comunque verso la ridente Valle del Falco, dunque indipendentemente dal salario che sembra preoccupare tanto il prode Milo, io sono della partita. Concludo, con un affabile sorriso all'uomo ed un occhiolino a Milo.

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Gwil

Sentire il nome del Consorzio non mi sorprende affatto e inizio a comprendere parte del reale motivo per cui mi trovo qui ora. A prescindere dalla simpatia che trasmette Milo, mi cruccio al pensiero che una così delicata questione sia stata affidata proprio a me che sono un semplice adepto (e nemmeno troppo devoto per alcuni). Di certo non passeremo inosservato... commento caustico, sottolineando le peculiari caratteristiche estetiche di ognuno di noi. Però potrebbe essere un vantaggio. Concludo con questa piccola riflessione, intuendo che a modo nostro tutti quanti possediamo capacità che trascendono l'ordinario. Quando possiamo partire? Domando infine, assumendo una posa vagamente marziale.

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Duror

Resto, in silenzio, sguardo vacuo di chi per riflettere ci mette gli eoni <<..incarico a tempo indeterminato... Anche molto lungo sembra... Non ero intenzionato a trattenermi qui, ma il lavoro sembra buono...>> La voce dell'Halfling mi desta dai miei rimuginamenti, con la sua parlantina martellante ma tutto sommato divertente. Io non ho problemi. Anche se a vederci, la gente potrebbe averne con noi... Ahahah! <<..li conosco i mercanti... La fa passare come una gita tranquilla e quando meno ce l'aspettiamo ci becchiamo un'accettata tra capo e collo da quelli della compagnia! Vabbè, sentiamo almeno quant'è  la paga...>> Tuttavia concordo con i miei compari, prima voglio sapere a quanto ammonta il gruzzolo, che potrebbe anche salire, per quanto riguarda quel "non ostacolate apertamente"... E cambio atteggiamento tutto d'un colpo: schiena dritta, braccia incrociate e sguardo serio che punta gli occhi del mio interlocutore. E la barba sporca di marmellata.

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Il mercante ascolta le vostre parole, annuendo di tanto in tanto. Appare soddisfatto anche se la sua espressione sorniona non  mostra molto, le parole di Milo sembrano in parte sfuggirgli e sembra apprezzare le discrete maniere di Fundron, storce il naso alle esternazioni di Duror e torna  a distrarsi, ad eccezione di un lampo  che per un brevissimo istante attraversa  i suoi occhi alle considerazioni di Gwill sul passare inosservati.
Incrociate le mani dietro la schiena, riprende a parlare con aria distaccata.

"Il compenso...si... dipenderà un po dai...risultati...Uno dei nostri....ambulanti?.... passerà di tanto in tanto in paese...e sarà il nostro...contatto?...dovrete riferire a lui che a sua volta potrebbe avere incarichi?....per voi...diciamo..diversi...a secondo di..e per quanto il partire..io direi.."

Mentre parla Gobardon inizia a tergiversare, mostrando poca praticità. Sembra voler scegliere parole che non si affacciano alla sua mente ma per fortuna le sue oscure spiegazioni vengono interrotte da pochi decisi colpi alla porta, che un attimo dopo si apre consentendo l'ingresso ad un uomo sulla trentina.

"Vincent, vieni… accomodati pure, amico mio."

si interrompe con un sospiro, evidentemente sollevato.

L’uomo che entra, si avvicina  lentamente al tavolo fino a portarsi al fianco di Gobardon a cui rivolge un breve cenno di saluto.Vi  appare decisamente diverso da quest’ultimo.
Anche lui indossa abiti eleganti, una lunga giacca di sottile lino verde su cui risaltano splendidi bottoni d’argento fascia un fisico snello ed asciutto. Aderenti pantaloni neri che terminano infilati in lunghi stivali da cavallerizzo con grosse fibbie, anch’esse di lucido argento, gli conferiscono un’apparenza al contempo di efficienza ed eleganza. Non ha l’aspetto di un mercante, come sottolinea la mano posata distrattamente sul pomo che sbuca dallo splendido sottile fodero dello stocco, che pende dal suo fianco, rivestito di piccole pietre dorate. Baffi ben curati, cappello alla moda che copre i corti capelli neri, sguardo intelligente e penetrante, ha più l’aria di un damerino di corte, o di un giovane nobile, che quella di un venditore.

Spoiler

Vincent Nisky.png

“Questi sono gli uomini che hanno risposto al nostro appello. Sembrano interessati e in gamba...vuoi pensare tu a dar loro i dettagli…io…lo sai…non sono bravo in queste cose.”

Vincent guarda ciascuno di voi rivolgendo un cenno con il capo, poi si schiarisce la voce con un suono sommesso e accenna un sorriso ricco di paziente significato nei confronti del socio, prima di presentarsi.

“Vincent Nisky. Piacere di conoscervi...e...scusate il ritardo. "

Esordisce, allungando la mano per afferrare la caraffa di sidro al centro del tavolo. Versa il liquido ambrato fin quasi all’orlo del calice di cristallo, che poi solleva nella vostra direzione come per brindare. Bevuto un rapido sorso, inizia a parlare con fare sbrigativo e sicuro.

"...... è tutto sistemato. Le merci sono state imbarcate e gli uomini sono già in viaggio."
dice rivolto al socio, cambiando per un attimo discorso

"Ora veniamo a voi.
Ci sono dei cavalli che vi aspettano nelle scuderie, dovete raggiungere L'ultima Fermata del Viaggiatore, la taverna ai limiti della foresta Arthfell ad una ventina di miglia ad ovest ed una volta li aspettare un convoglio di provviste dirette a Valle del Falco. Ho preso accordi con una certa 
Ayda Vorshin, il capocarovana, garantendogli degli uomini per la scorta delle merci. Questo vi consentirà di raggiungere il paese senza destare sospetti e una volta li...beh, sono sicuro che Gobardon vi ha già detto qualcosa?"

dice rabbuiandosi un istante, con fare dubbioso
"Se le cose vanno bene, riceverete un compenso mensile di 100 mo ciascuno"

Il fiume di parole esce senza esitazioni, a differenza del socio Vincent sembra essere estremamente pratico, e parla come se ogni istante fosse prezioso.

"Avete domande?"

 

 

 

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Milo

Guardo il nuovo arrivato e uno strano prurito si impadronisce delle mia mani mentre i miei occhi si fissano sulle pietre preziose del fodero. Quel tipo sprizzava ricchezza da tutti i pori. Meno male che lui era li' per lavoro. Obbligo' gli occhi a staccarsi da quella vista (fu una dura lotta per 5 secondi) e li alzo' sul volto del suo interlocutore: Molto piacere. 100 monete d'oro al mese eh? Beh, non sono poche...ma neanche molte! Mi immagino che per...lavoretti extra, ci saranno ricompense extra! Sono sicuro di si! L'ultima Fermata del Viaggiatore? Suona a lugubre come questa locanda! E potro' andare a cavallo, bene bene! Scorta di una carovana, ben pensato amico mio, ben pensato! Beh, cosa aspettiamo? Andiamo su! La voglia di riprendere la strada era forte in lui. Quando stava troppo tempo in un posto senza fare niente si annoiava. E Milo annoiato era un gran pericolo potenziale. Salto' giu' dalla sedia, con del pane imburrato in mano e comincio' a saltellare verso la porta...

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Gwil

Vincent si rivela molto più loquace del suo compare, decisamente inadeguato per introdurci al compito che ci stanno assegnando. Per me la vostra offerta è sufficiente, anche se in realtà, sapendo i possibili risolvi l'oro è appena diventato l'ultimo dei miei interessi. Sono d'accordo con l'halfling entusiasta... Partiamo subito, avremo il tempo di conoscerci e discutere degli eventuali dettagli durante il viaggio, faccio sbrigativo rivolto ai compagni di lavoro, come se ormai lo stare dentro questo locanda mi fosse diventato stretto tutto un tratto.

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Fundron

Il nuovo arrivato prende rapidamente la situazione in punto, fortunatamente... Pur essendo gentile, il nostro anfitrione stava cominciando a diventare insopportabile! 

Ad ogni modo il piano di Vincent sembra ben fatto, e anch'io come gli altri sto diventando impaziente in questo posto, perciò mi accodo ai miei futuri compagni di viaggio alzandomi e, dopo aver dato un'occhiata a Milos, controllando nuovamente la scarsella delle monete: Pronto a partire quando volete! 

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Duror

Beh, allora... Mi rabbuio all'improvviso, come se l'improvvisa comparsa di questo oratore misterioso mi avesse messo in allerta. Diffido sempre dagli uomini dal volto piacente e dalla lingua fin troppo sciolta, ma questa comparsa mi mette davvero sull'attenti. <<..il tizio a capo qui sembra fin troppo lento, mentre il suo subordinato, al contrario... Qualcosa non mi quadra...>> resto sovrappensiero per un po', per poi alzare le spalle con fare leggero e tranquillo. La paga è buona ed il compito tutto sommato lineare. Che aspettiamo? E con un movimento brusco e disordinato mi alzo dalla sedia, portandomi dietro un bel tocco di formaggio che continuo ad azzannare rumorosamente.

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"Ottimo"
esclama Vincent, guardandovi con un minimo di ammirazione, 
"solo un attimo di pazienza"
Agilmente, sfila da sotto la costosa veste un sottile tubo di cuoio rigido, Svita rapidamente il tappo e con due piccoli colpi sul fondo ne estrae una pergamena che stende sul tavolo.  Fissa i bordi che capricciosamente tentano di arricciarsi con bicchieri e posate, poi vi guarda soddisfatto.

Spoiler

Mappa 1 Ultimo Lupo-fermata del Viaggiatore..png

Nessuno di voi ha gradi in conoscenze geografia, quindi posso darvi poche altre informazioni, legate alle conoscenze comuni di chi conosce un minimo la regione (questa è la parte sud).
La zona, a causa della presenza di un enorme vulcano a Nord, è estremamente sismica e col tempo si sono venute a formare delle aree in cui sorgenti termali sotterranee e gayser possono creare diversi problemi. Come spiegato da Vincet, sono quelle segnate in arancione, o meglio, queste sono quelle che conosce lui:D

x Gwill

Spoiler

Adamas è la torre quartier generale del reggimento Diamante; ospita  388 soldati semplici e 12 cavalieri dell'aquila (tra cui il comandante Ingrid Obeder) quando non sono in perlustrazione. Compito di questi soldati è tenere al sicuro la rotta commerciale che collega il nord della regione con la zona portuale a sud, dove ci sono cantieri navali che costruiscono la flotta Andoriana e che hanno grande necessità del pregiato legnoscuro proveniente dalle foreste a nord.

Se c'è altro che volete sapere, chiedetemi i tiri su ciò che vi interessa nel topic di servizio.

"Ecco, noi siamo qui...e qui c'è la taverna che dovete raggiungere."
dice contrassegnando dei punti sulla mappa
"Probabilmente vi conviene raggiungere la grande strada commerciale per Olfden, nella contea di Elberwick e da li, risalire verso nord. 
Se invece preferite la via più breve, potete tagliare attraverso la Valle, ma fate attenzione alle zone segnate in arancione. Le macchie indicano le aree dove recentemente si sono verificate attività geotermali."

L'uomo solleva gli occhi dalla mappa, 

"ma forse ne sapete più di me. Comunque tenete pure la mappa, potrebbe farvi comodo."
conclude sorridendo, come se sperasse di poter risparmiare qualche altro istante.
"I cavalli vi aspettano nelle scuderie. Li lascerete al punto stabilito quando vi unirete alla carovana di  Ayda Vorshin. Buona Fortuna."

Conclude con un tono che quasi non ammette replica, mentre Gobardon si siede di nuovo sull'enorme seggiola di legno rivolgendovi solo un distratto cenno di saluto.
Appena fuori dalla stanza, un attimo prima che la porta si chiuda alle vostre spalle, percepite come i due abbiano già iniziato a discutere di affari, o meglio, come Vincent abbia già ripreso ad aggiornare il socio su qualche altra spedizione.

Raggiunte facilmente le scuderie sul retro, un giovane ragazzo vi indica alcuni cavalli legati al palo, e scompare un'attimo dopo come se avesse chissà quali altre faccende da svolgere nella taverna praticamente vuota, mentre un gelido vendo invernale inizia a soffiare a folate, costringendovi minimamente a rimpiangere la confortevole stanza che avete appena lasciato.
 

Spoiler

Scambiatevi pure qualche indicazione, poi indicatemi la direzione che vorreste prendere. Siete a cavallo.

PS. indicatemi chi tiene la mappa.

 

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Duror

Prima di partire torno nella mia stanza a recuperare tutto ciò che vi avevo lasciato, rimettendomi addosso l'armatura ed equipaggiandomi come di consueto. Un volta arrivato alla cavalcatura, sospiro rassegnato: <<..si prospetta un viaggio noioso e scomodo... A fine giornata avrò il sedere più piatto della testa di un incudine!..>> Salgo goffamente sul cavallo, imprecando per via della mia bassa statura. Guardo poi assai perplesso l'orizzonte, cercando di raccapezzarmi in queste terre nuove e sconosciute Allora... Dico, grattandomi la barba Io direi di riallacciarci quanto prima alla strada principale, per poi proseguire verso Olfden. Contando che siamo a cavallo, dovremmo arrivare alla cittadina verso il tramonto, e lì passare la notte... Do due colpetti di tosse per schiarirmi la voce, poi mi rivolgo, sempre col solito sguardo indagatore, ai volti dei miei nuovi compagni di viaggio Che ne pensate? Non abbiamo limiti di tempo troppo serrati e, a mio parere, preferirei non tagliare per territori insidiosi... Rischierebbe di intralciarci più che di agevolarci il percorso. E per quanto riguarda la mappa, io di queste cose non ci capisco un tubo. Qualcuno che è di queste parti e se la vuole tenere?

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Fundron

Salutati con un cortese cenno del capo i due uomini, mi dirigo alla stanza, dove recupero rapidamente il mio bagaglio (non chissà quanto ampio), e alle cucine, dove chiedo un bel pezzo di pane e del formaggio per il viaggio. A quel punto, raggiungo la scuderia e sistemo il bagaglio sul cavallo, prendendoci confidenza mentre attendo l'arrivo degli altri. Alle parole del nano, rispondo con un sorriso: Credo lei abbia ragione, mastro Duror! Direi proprio che non c'è fretta, anche perché è stato Victor stesso a consigliarci la strada maestra. E poi, non so cosa sia questa geotermica, ma non sono del tutto ansioso di scoprirlo. Per quanto riguarda la mappa, se vorrete potrò tenerla io, anche se le mie competenze al riguardo si limitano al saperla srotolare. Concludo con un sorriso, porgendola poi a Gwil, che dall'atteggiamento quasi militare sembra senza dubbio il più affidabile della compagnia.

Appena pronti a partire, accarezzo il tatuaggio sulla spalla sinistra, che nel frattempo si è leggermente spostato più in avanti, e questo comincia ad animarsi, per poi sollevarsi dalla pelle, staccandosene come se fuoriuscisse da un liquido melmoso. A quel punto, rapidamente, sbatte sgraziatamente le ali, librandosi in volo in circoli sempre più ampi e levando un paio di acute grida stridenti. Con un nuovo sorriso, gli occhi illuminati di affetto mentre lo guardo, lo presento agli altri: Vi presento Rico, è con me da circa un anno. Non chiedetemi come sia possibile ciò che avete appena visto o che tipo di animale sia, perché non ne ho idea! Ad ogni modo, è un simpatico alleato, o quanto meno è bravo a fare la guardia.

@tutti

Spoiler

In pratica Rico è un piccolo pterodattilo, non credo che su Golarion se ne vedano molti in giro :D

@master

Spoiler

Cerco di scroccare in cucina il resto della razione di oggi, in modo da non intaccare le mie 10.

Questa è una cosa che non ho capito del famiglio tatuato: ha bisogno di mangiare e dormire? Gli basta un po' della mia razione e morta li o devo prendere delle razioni anche per lui?

 

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Milo

Recuperate le mie cose, raggiungo gli altri nelle scuderie. La mappa lo aveva incuriosito, amava le mappe, lo facevano sognare a occhi aperti su viaggi e scperte. E quelle cose geotermiqualcosa sicuramente saranno interessantissime da vedere! Ma i suoi compagni sembravano volessero evitarle. Bah. Si avvicino' a quello chiamato Fundron e disse: Se permetti, la mappa la tengo io. Ho viaggiato tantissimo e ho una conoscenza in mappologia decisamente alta, messere. Quindi meglio che stia nelle mani di un esperto. Allungo la mia manina verso di lui, aspettando che gli venga data la mappa. Poi continuo: Per me va bene la strada piu' facile, anche se di solito, per esperienza, e' quella piu' noiosa. Questi fenomeni geotermicicosi sicuramente sono interessanti da vedere. Spero di vederne qualcuno anche dalla strada! Andiamo?

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Gwil

Senza commentare accetto la mappa passatami da Fundron, malcelando stupore quando dalla sua pelle si distacca l'esserino. Milo, ancora una volta, con le sue parole bizzarre mi riporta alla realtà, anche se non smetto di seguire con gli occhi il piccolo dinosauro alato. Mappologia? Ripeto in tono vagamente sarcastico. Dopo questa, amico mio dai piedi scalzi, credo tu abbia perso ogni diritto di farci da guida. Concludo infilandomi la tracolla del portamappe.

Sono convinto anche io che passare per la via maestra ci assicura protezione e inoltre potremo far visita alla torre di Adamas, sede del Reggimento Diamante. Se c'è qualche guaio da li a Valle del Falco, loro potranno informarci.

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