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Attacchi mirati e mutilazioni


Old_Jack

Messaggio consigliato

Ma non è una HR...sennò la applicherei sempre...è una modifica che io farei in determinate situazioni particolari...

Rispondo a questo, ma in qualche modo è anche un'obiezione a SIRE.

Va bene essere improntati verso la storia e la narrazione, anzi, credo che quello sia il miglior modo di giocare... Ed è anche il mio modo di giocare. Per esperienza però posso dire che bisogna stare attenti ad introdurre soluzioni al volo... Una volta trovata una soluzione, si crea un precedente su cui i PG si baseranno per le loro giocate future. Ed è ingiusto poi privare i giocatori di queste possibilità se a qualcuno è stato concesso... Ci sono anche i casi in cui questo non succede, ma secondo me sono molto di più quelli in cui succede...

Anatra di Gomma, come te la caveresti con un giocatore che vuole prendere in ostaggio un png quando secondo te il "momento narrativo" non lo richiede?

Voglio dire, saresti molto ingiusto verso i tuoi personaggi se ad alcuni permettessi un'azione del genere e ad altri no... Non puoi dire ad un giocatore "no te niente ostaggio perchè l'altra volta era più bello". E' sempre la solita arma alla gola...

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Rispondo a questo, ma in qualche modo è anche un'obiezione a SIRE.

Va bene essere improntati verso la storia e la narrazione, anzi, credo che quello sia il miglior modo di giocare... Ed è anche il mio modo di giocare. Per esperienza però posso dire che bisogna stare attenti ad introdurre soluzioni al volo... Una volta trovata una soluzione, si crea un precedente su cui i PG si baseranno per le loro giocate future. Ed è ingiusto poi privare i giocatori di queste possibilità se a qualcuno è stato concesso... Ci sono anche i casi in cui questo non succede, ma secondo me sono molto di più quelli in cui succede...

Anatra di Gomma, come te la caveresti con un giocatore che vuole prendere in ostaggio un png quando secondo te il "momento narrativo" non lo richiede?

Voglio dire, saresti molto ingiusto verso i tuoi personaggi se ad alcuni permettessi un'azione del genere e ad altri no... Non puoi dire ad un giocatore "no te niente ostaggio perchè l'altra volta era più bello". E' sempre la solita arma alla gola...

mmm...provo a rispondere io anche se, in realtà, essendo questa la sezione "regole" sprofonderò nell'OT più abissale...

Potrei risponderti così: Il "precedente" su cui i giocatori si baseranno sono il buonsenso del master. nonostante gli strappi alle regole il DM avrà comunque una sua coerenza con cui dispone di questo potere, questa coerenza aiuta i giocatori a capire quando un'azione, per esempio prendere in ostaggio una sentinella, può essere tentata, e quando invece non ne vale la pena, per esempio cercare di sgozzare il Signore della Guerra. Il DM a sua volta, in base a come i PG pretendono di agire in questi casi particolari, cerca di andare incontro ai loro gusti. In tal modo, dopo un po' di gioco DM e giocatori tacitamente si "allineano" su quali scene narrativamente giustificano un piccolo strappo alle regole...e quali no.

Ma una risposta più efficace forse è: la base a cui rifarsi per il proprio comportamento è il regolamento. Tuttavia questo non deve bloccare il giocatore se intravvede la possibilità di fare un'azione particolarmente bella e scenica magari non contemplata dalle regole. Nel farla però è conscio che si mette nelle mani del DM, se l'azione è veramente bellissima (e non incontra altri ostacoli) è probabile che il DM cospiri a suo favore, altrimenti probabilmente rimarrà all'interno del regolamento (e comunque una spiegazione narrativa la si trova senza fatica).

Ribadisco che questo è il mio particolare stile di gioco: personale, opinabile, narrativo.

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Quello che dici è in parte giusto...

Però vedi, ti faccio un esempio pratico. I PG devono entrare di soppiatto in una torre, uno di loro dice di voler prendere in ostaggio una delle guardie alla porta per prenderle le chiavi dell'ingresso (oopure sgozzarla direttamente, non cambia nulla). In una situazione del genere per esempio potresti risolvere con la regola da te citata... Bene, e se dopo per tutto il tempo il pg va avanti con questa tattica visto che te hai permesso di farla che fai? Gli dici "ora no, basta, non puoi farlo sempre!"

Mi pare ingiusto nei confronti del giocatore. Alcune cose o si possono fare o non si possono fare...

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...e che ne dite di questa proposta? Un colpo in mischia che sia un critico confermato e che porti i PF dell'avversario a -9 di colpo...può causare, se l'attaccante lo desidera, l'amputazione di un braccio/gamba.

...

Guarda il mio ultimo post alla pagina precedente, l'idea è un qualcosa di simile a quanto da te prodotto, anche se un po' + elaborato.

Io già l'ho adottato come sistema, e mi ci trovo più che bene, anche se per ora nessuno dei miei PG è rimasto monco o senza parti del corpo.

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nonostante gli strappi alle regole il DM avrà comunque una sua coerenza con cui dispone di questo potere, questa coerenza aiuta i giocatori a capire quando un'azione, per esempio prendere in ostaggio una sentinella, può essere tentata, e quando invece non ne vale la pena, per esempio cercare di sgozzare il Signore della Guerra.

La storia viene scritta dai pg, non dal DM.

Per un assassino (o cose del genere) è più che coerente uccidere i propri nemici sgozzandoli. Signore della guerra comprerso. Anzi sopratutto visto che non potrebbe affrontarlo frontalmente (immagino una classe furtiva).

Inoltre se qualcuno mi prende in ostaggio e ci rimetto la vita dopo mi aspetto di poter fare altrettanto. Ho sempre trovato frustante quando a parita di condizioni il dm a volte permette un'azione a volte no.

La mia posizione è più sbilanciata verso la storia: se un PG vuole prendere in ostaggio un carceriere per evadere dalla cella perchè non farglielo fare anche se le regole non lo contemplano?

Non vedo quale sia il problema con le regole attuali: il pg si avvicina nascosto ed in silenzio. Con una prova di lotta entra nella casella avversaria, gli punta l'arma alla gola e dice"fermo o sei morto". Il DM valuta che l'avversario ha paura e risponde "va bene non uccidermi".

Oppure continua la lotta normalmente come da regolamento. Non hai il tuo critico, e allora? tanto non lo facevi per la "sfida" ma per la "storia" e la storia c'è comunque.

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Potresti spiegare meglio ?

Vorresti dire che è meglio per il DM decidere l'esito del colpo a secondo di come il giocatore me lo racconta ?

No ma se proprio vuoi che possa accadere un'amputazione falla accadere nel momento in cui vuoi tu e a chi vuoi tu. Per esempio se un colpo del pg uccede il goblin tu narra che gli stacca un braccio (e il goblin resta vivo o meno a scelta tua).

Mi dici che non è possibile colpire nell'occhio, eppure è una tattica banale

impossibile da un punto di vista regolistico, banale dal punto di vista narrativo.

eppure il mio esempio era per mostrare che era sicuramente piu' intelligente che di tirare e ritirare sempre il dado con "semplici TxC"

Non intelligente, efficace. Anzi: sgravo.

I semplici TxC spetta alla tua interpretazione farli diventare colpi mirabolanti di straordinaria fantasia e varietà descrittiva.

(usati per fare perdere PF, e basta)

Il sistema si basa su essi, cambia questo e cambierai tutto.

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Per un assassino (o cose del genere) è più che coerente uccidere i propri nemici sgozzandoli. Signore della guerra comprerso. Anzi sopratutto visto che non potrebbe affrontarlo frontalmente (immagino una classe furtiva).

Ma un assassino ha già il suo attacco mortale...non gli serve una variante, o hr che sia...quindi perchè mai chiamarlo in causa? Poi, l'esempio che ti abbiamo fatto, riguarda l'eventuale presa in ostaggio...a me non sembra che gli assassini si divertano prima a prendere in ostaggio e poi a sgozzare...:cool:

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Attacco mortale che è più debole della regola che hai esposto tu. E neanche di poco.

Dipende...comunque l'attacco mortale, è un TS contro morte...mentre la mia variante è solo un critico...certo, se compari le 2 cose verso una guardia, ti do ragione, ma automaticamente il tutto cambia quando trovi dei png un po' più forti...:cool:

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Io adotto un altro sistema per queste cose, ma il tutto è incentrato sul fatto che certe cose portino letteralmente alla morte, quindi queste eventualità accadono solo quando un colpo ti porta sotto gli 0 PF.

Quando un colpo ti porta sotto 0 PF ed il colpo inflitto è superiore al 15% dei tuoi PF totali, si tira un d% per vedere l'esito, in base a quanti PF sei andato sotto 0. (tutto questo per evitare che una coltellata vacante di un coboldo che ti porti a -1, rischi di staccarti la testa)

Se ad esempio un barbaro ti infligge 18 PF con un colpo di ascia e ti porta a -6, ci sarà un 60% che quel colpo ti amputi qualcosa ( una mano se esce tipo 65%, mezzo braccio se esce 80%, l'intero braccio se esce 95% o più).

PS: io adotto questo sistema nella mia campagna

Perbacco me l'ero persa!

Carina! Sì...il concetto è simile a quello che pensavo io. L'idea di base è una regola che preveda l'amputazione/rottura di arti in rari casi e senza sbilanciare troppo i combattimenti (difatto perdi un arto quando verresti già messo fuori combattimento). Una cosa più scenica che altro anche se...non si può dire che sia completamente inutile perchè se il PG sopravvive allo scontro o viene curato (o ha "duro a morire") comunque ha perso l'arto...

La tua regola in effetti è più elaborata...però...forse è un po' complicato quella faccenda del 15% e poi...non avviene troppo spesso?

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La storia viene scritta dai pg, non dal DM.

Per un assassino (o cose del genere) è più che coerente uccidere i propri nemici sgozzandoli. Signore della guerra comprerso. Anzi sopratutto visto che non potrebbe affrontarlo frontalmente (immagino una classe furtiva).

Inoltre se qualcuno mi prende in ostaggio e ci rimetto la vita dopo mi aspetto di poter fare altrettanto. Ho sempre trovato frustante quando a parita di condizioni il dm a volte permette un'azione a volte no.

Sì certo, non volevo dire che i Signori della Guerra sono immuni allo sgozzamento, nè che un assassino non possa fare il suo bravo lavoro su chiunque...dicevo solo che magari il DM che chiude che un occhio sulle regole in una situazione che coinvolge una sentinella qualsiasi probabilmente sarà meno portato a fare lo stesso con un PNG molto più forte e importante.

Nella mia ottica è mooolto difficile che un PNG sgozzi un PG passando sopra alle regole (i PG sono considerati sempre ..."importanti").

Per quanto riguarda la parità...io non credo nella parità...;-) (scusatemi, questa è una mezza provocazione.)

Non vedo quale sia il problema con le regole attuali: il pg si avvicina nascosto ed in silenzio. Con una prova di lotta entra nella casella avversaria, gli punta l'arma alla gola e dice"fermo o sei morto". Il DM valuta che l'avversario ha paura e risponde "va bene non uccidermi".

Oppure continua la lotta normalmente come da regolamento. Non hai il tuo critico, e allora? tanto non lo facevi per la "sfida" ma per la "storia" e la storia c'è comunque.

Bella osservazione! infatti! ti do perfettamente ragione! in effetti è per questo che io per queste cose non invento affatto HR. Finchè si può restare nelle regole (come nel caso da te esposto) è la cosa migliore...io però aggiungo: basta che questo non sia limitante!

(La limitazione in questo caso potrebbe consistere nel PG che pensa: cosa gli punto a fare il pugnale alla gola che quello mi ride in faccia? il mio ridicolo pugnale di per sé fa 1d4 danni e non basta certo a stendere quella grossa sentinella...)

SiRe

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Dipende da come sono i giocatori.

Ovviamente trattandosi del 15% (avevo pensato di estenderlo perlomeno al 20%, ora guardo un po'), non è che ogni colpo che ti arriva e che ti manda a - x sotto lo zero.

D'altro canto, bisogna anche considerare che quando vai a punti ferita negativi, vuol dire che il corpo subisce una specie di shok (perdita di sensi, o coma), il che può essere dovuto anche al fatto di un grosso trauma, come quello della perdita/rottura di un arto.

Da quando ho cominciato la nuova campagna con questa regola, i giocatori sono molto più attenti, e non si espongono più come prima ai rischi, quando i loro PF iniziano a vacillare pericolosamente vicino allo 0, ma cercano di giocarsela come meglio possono per subire meno danni possibili (dovuto anche al fatto che utilizzo anche un altro modo per stabilizzare i morenti, invece del canonico CD 15), per evitare oltre che di morire come di norma, anche di riprendersi senza un braccio, o con un braccio rotto o altre cose ancora.

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da quando ho inziato a masterizzare ho sempre usato delle tabelle dove venivano elencati i danni da colpo in locazione. il colpo in loco avviene solo col critico e in casi veramente estremi amputa. durante la campagna un paio di volte due pg si sono trovati con un braccio e un ginocchio rotti ( riposo e cure e stop ), l'amputazione avviene in casi dove il nemico usa armi molto + grandi ed è forte e fa un critico, quindi rare volte.

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Da quando ho cominciato la nuova campagna con questa regola, i giocatori sono molto più attenti, e non si espongono più come prima ai rischi, quando i loro PF iniziano a vacillare pericolosamente vicino allo 0, ma cercano di giocarsela come meglio possono per subire meno danni possibili (dovuto anche al fatto che utilizzo anche un altro modo per stabilizzare i morenti, invece del canonico CD 15), per evitare oltre che di morire come di norma, anche di riprendersi senza un braccio, o con un braccio rotto o altre cose ancora.

Io gioco in un gruppo dove adottiamo alcune regole del sire (infatti è il master del mio master, e alcune volte ha giocato pure con noi).

Ad esempio, quando un pg arriva a -9, ma riesce a salvarsi, avrà una cicatrice della morte. Io ad esempio, ho la cicatrice di un artigliata di una salamandra che va dal collo fino al petto. E' comunque una cosa molto bella e molto scenica.

Però credo che il tuo ragionamento vada bene...dato che in 3.x non ci sono i colpi mirati, ma solo il sistema pf in generale, si potrebbe decidere un metodo simile al tuo.

Ultimo esempio, sulla perdita di un arto, che vuole esulare dal sistema regolistico delle hr, ma cercare di far capire che le varianti improvvisate al regolamento, servono per creare una maggiore atmosfera e pathos: un mio amico (tu lo conoscerai ben bene, vero sire...) era in sella ad un cavallo con la sua paladina. Davanti a lei, c'era una ragazza, ed insieme stavano scappando. Ad un certo punto, il loro inseguitore si "palesa" (LOL, sire tu capirai perchè ho usato questo termine :-D) davanti a loro, e tira fuori una bacchetta. Il mio amico prepara questa azione: appena la bacchetta sparerà il suo raggio rovente (infatti la suddetta paladina aveva già visto in azione quel tizio), io cerco di parare la ragazza con il mio braccio. Detto fatto, il tizio usa la bacchetta, e lei interpone la sua mano. Da regolamento, lei avrebbe dovuto prendersi i danni e basta, invece il mio master ha tirato un n° irrisorio di dadi, mi sembra solo 2d6 (rispetto al vero n° da tirare che era più alto) e le ha detto: "tu interponi la tua mano tra il raggio, e il povero viso della ragazza. Il raggio si infrange su di essa, e con orrore vedi che la mano comincia a prendere fuoco e a letteralmente sciogliersi. Il dolore è lancinante, subisci tot danni. Dopo pochi istanti il raggio cessa, e tra un odore di carne bruciata, e denso fumo nerastro, scopri brutalmente, che ora, al posto della mano, hai solo un moncherino tutto ustionato. La tua mano non c'è più, e con essa anche parte del braccio, però sei ancora salda, e con l'ultimo sforzo, sproni il cavallo a partire, lasciandovi dietro il traditore."

Come vedete non c'è niente di giusto, se si guarda il regolamento, ma non vorrete non ammettere che la scena è stata di grade effetto? :cool:

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Cioè: contare i danni in un colpo mirato per amputare un braccio è una complicanza eccessiva.

se devo fare una HR per tutte le situazioni che il D&D non gestisce efficacemente ecco che ho creato delle complicanze, e ho reso il gioco pesante. Per questi casi non servono hr, serve solo un po' di occhio. Le HR sono controproducenti in un sistema di gioco flessibile come il d20

Esatto. Non capisco perchè parlando in questo forum (ma generalmente con il giocatore medio di D&D) quando si parla di una regola di questo tipo la risposta è di solito: " Si ma allora sarebbe sempre così". No.

Mai detto questo. E definisci "giocatore medio"

Il fatto che si possa fare un'azione non significa che questa azione debba essere sempre eseguita. In un qualunque combattimento lo scopo è uccidere non amputare. Questo caso, raro, si applica a duelli particolari, momenti eccezionali, punizioni date da un nemico particolarmente sadico.

ah si? e per uccidere un guerriero che combatte con uno spadone a due mani non cercheresti di mettergli un braccio fuori uso per impedirgli di usare l'arma?

inabilitare un arto è una possibilità che un combattente preparato prenderebbe in considerazione il più spesso possibile allo scopo di far pendere le sorti del duello dalla sua.

MODIFICO: Aggiungo che una regola per i colpi mirati, qualora fossero dei casi così rari, rimane superflua. Qualsiasi master con abbastanza occhio potrebbe considerare un'eventualità simile vedendo il caso singolo. Se la vostra domanda è:

vogliamo eliminare del tutto la possibilità di rendere i combattimenti interpretativi in situazioni limite? la risposta è: ovviamente no, non lasciamoci schiacciare da un sistema regolistico che, come tutti, ha i suoi limiti. sfrutttiamolo con intelligenza.

ma se la domanda invece è: vale la pena di elaborare una regola apposita per gestire queste situazioni? la risposta è no. No per il semplice fatto che qualora valesse la pena di sviluppare una regola per questi casi allora non vedo come mai non varrebbe la pena di sviluppare un'altra cinquantina di regole accessorie per gestire l'altra infinità di situazioni che il sistema di gioco di D&D non gestisce efficacemente.

L'impianto di D&D è leggero e morbido, per questo funziona. Riempirsi di HR è mooolto meno performante che non conoscere bene il sistema e saperlo, qualora fosse necessario, gestirlo spaziando appena fuori dalle regole.

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lo sappiamo tutti che esistono i messaggi privati.

ma in molti non rispondono. si vede che non fanno rank.

Se ti riferisci a me ho risposto a tutti i messaggi.

Subito dopo aver risposto ho cancellato il messaggio nella casella posta inviata (e nelal casella posta in arrivo). Forse la casella posta inviata è anche una casella posta in uscita? In questo caso temo di aver cancellato le mie risposte prima che partissero.

Se a te o ad altri interessano ancora le risposte rimandatemi le domande (che ho cancellato pure quelle e non me le ricordo).

PS: non sono qui a fare rank altrimenti userei un pò di spam visto che in molte sezioni del sito è accettato. Dubito troverai un solo mio post di spam.

La limitazione in questo caso potrebbe consistere nel PG che pensa: cosa gli punto a fare il pugnale alla gola che quello mi ride in faccia?

Basta che come DM gli fai presente che nel tuo stile di gioco la mossa può funzionare. Inoltre questo è metagame da parte del giocatore che pur sapendo di non poter fare grossi danni non vedo perchè in certe situazioni non dovrebbe provarci. Con le regole normali è comunque una opzione di attacco valida.

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Oltre al fatto che avevo risolto il problema con i collari anti sgozzamento e che Anatra pare non abbia visto,:snooty: aggiungo che puntare un coltello alla gola di uno con un'armatura completa non significa riuscire poi a perforarla.;-)

Se poi prendi da dietro in ostaggio uno con un'armatura chiodata ti fai più male tu dell'ostaggio. :lol:

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Oltre al fatto che avevo risolto il problema con i collari anti sgozzamento e che Anatra pare non abbia visto,

Che problema scusa?? :confused: Mi pare che l'oggetto del thread sia sgozzamenti, e non come difendersi dagli sgozzamenti...

:snooty: aggiungo che puntare un coltello alla gola di uno con un'armatura completa non significa riuscire poi a perforarla.;-)

Non mi pare che l'armatura completa sia munita di gorgiera...o sbaglio?

Se poi prendi da dietro in ostaggio uno con un'armatura chiodata ti fai più male tu dell'ostaggio. :lol:

Anche se sei di 1° e vai contro un drago rosso ti fai male tu e non il drago rosso...non vedo dove sia il nesso tra quello che hai postato tu, e le considerazioni fatte sinora.

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