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[TdG] Sengoku Basara


Huriel

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Hino

Mi chino assieme a Kagemasa, e aspetto il mio turno per presentarmi.
"Il mio nome, se vi compiace, è Yamaoka Hino. Ero al servizio del precedente Daymio, e sono rimasta senza un padrone e senza una casa alla sua morte. Questo onorevole samurai" indico con un gesto delicato ed elegante Kagemasa "Mi ha protetta dai pericoli di queste terre" accetto il sakè, e lo bevo con grazia "Vi sono molto grata per questa cortesia, nobile signore"

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Terminate le vostre presentazioni prende la parola Heiachiro, gli occhi di tutti puntati su di lui

Il mio nome è Heiachiro , del clan Ota. Ho servito Yamamoto per 20 anni, combattendo al suo fianco e a quello di suo figlio, che entrambi possano riposare in pace. Dopo la morte del nostro signore e della sua discendenza ho radunato i pochi ancora fedeli al nostro signore e ho creato un nucleo di resistenza contro l'invasione degli odiati Oda, capitanati da Katsuie Shibata. Sono mesi ormai che infastidiamo le truppe stanziate con attacchi ai rifornimenti e alle guarnigioni poco protette.  Mi ritengo responsabile del ritrovamento dell'armatura e dell'horagai Takeda, sottratti al bottino di guerra di un guerriero Oda nella provincia di Echizen e all'arruolamento di questi fedeli al mio defunto signore. Per quanto rigurada cio che è accaduto oggi quando i nostri informatori ci hanno avvertito del passaggio della carovana Oda sapevamo di essere troppo pochi per poterli sopraffare, cosi inviammo messaggeri a voi perché interveniste. Quando i nostri esploratori

E indica il monaco

Ci hanno avvisato del cambio di rotta del bersaglio, era cruciale per noi condividere quelle informazioni con voi. Sapendo che non sareste mai usciti allo scoperto se ci fossimo mostrati ci siamo visti costretti a ricorrere al corno degli esploratori. 
Questo è quanto nobile Sanada-sama.  Se vuole rivolgerci qualche domanda saremmo lieti di rispondervi.


. . . . . . .

Durante il discorso di Heiachiro vedete Masayuki farsi sempre più serio, perdendo man a mano il sorriso affabile mantenuto fino a quel momento. L'ultima frase del samurai viene accolta con un sonoro pugno sul tavolo.

Ota-san, ci sono molte categorie di persone che disprezzo e tra esse ci sono sicuramente i bugiardi e coloro che credono di prendermi per stupido. Vi ho accolto nel mio campo, vi ho fatto mangiare il mio cibo e bere il mio liquore quindi ESIGO la più completa onestà da parte vostra. Pensate di essere gli unici ad avere spie e..
qualche secondo di pausa per marcare bene la parola infiltrati?
Ora io non chiedo molto. Chiedo che qualcuno di voi, chiunque di voi mi illumini su un paio di questioni. Si ferma fissandovi uno ad uno Matsuda Yamamoto. E' vivo? Dove si nasconde? E se è ancora vivo, perché continua a nascondersi? poi guarda verso Kobo E perché il monaco ha avvertito Maeda dell'attacco, facendo deviare la carovana? Sapete, il nostro ospite era molto colpito dal fatto che la stessa persona che li aveva aiutati prestasse soccorso in battaglia a qualcuno che li stava combattendo. Non lo trovate folle anche voi?

A queste domande Heiachiro, che stava bevendo del sake per bagnarsi la gola, rischia di strozzarsi con il liquore, e viene soccorso da Ishii , che prontamente lo aiuta a riprendere fiato. Il viso del samurai è panoazzo, gli occhi fuori dalle orbite, e boccheggia come un pesce da acquario, fissando a turno Kobo  e Masayuki come se fossero delle specie di Oni.

Sanada si massaggia le tempie con il pollice e l'anulare, lentamente e in senso orario. Poi guarda voi. 

Ci sono troppe cose che non tornano in questa storia. Ora vi chiedo di rispondere sinceramente a queste domande. Siete ancora miei ospiti dopo tutto, non intendo farvi alcun male sia chiaro. Ma se vi ostinate a nascondermi ciò che sapete sarò costretto a portarvi da Lord Shingen, e lui non è una persona paziente come me. Tutt'altro.

Termina il discorso prendendo una ciotola di riso, gustandosi ogni singolo chicco e fissandovi negli occhi. 

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Kyōraishi Kagemasa

 

Mi volto verso il monaco con sguardo serissimo e in realtà anche piuttosto sorpreso. Vorrei esprimermi subito ma attendo Sanada finisca di parlare e... arrabbiarsi giustamente poi parlo "O farci ammazzare tutti. Il risultato delle tue azioni è stato una strage, nonostante le buone intenzioni." scuoto il capo tristemente, comprendendo bene che per quanto il monaco sia dedito a fare del bene la sua natura e forse il suo credo lo rende ben poco affidabile.
Per il resto rimango silenzioso attendendomi sia lo stesso Heiachiro a rispondere. Non ho dato la mia parola riguardo il segreto di Yamamoto, sono stato ben accorto a non promettere nulla per non essere poi costretto a infrangere il giuramento. Così rimango in attesa, ora quest'uomo ha di fronte a se una scelta. Vita o morte. Takeda o Yamamoto. Se non lui probabilmente parlerà Harada o Ishii o io stesso, per preservare la sua vita e forse anche la nostra.

 

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Chikamatsu

"Brutto figlio di ...."

Dopo che Sanada smette di parlare faccio per inserirmi, ma Kagemasa mi precede. Aspetto finisca di parlare.

"Monaco, tu mi hai soccorso nel momento del bisogno, quindi ho un debito con te. Ma date le circostanze lo considero estinto."

Per quanto riguarda Yamamoto, cerco di eludere la domanda, e aspetto che la discussione si evolva un po' prima di inserirmi. Nel frattempo continuo a mangiare, non si sa mai di questi tempi.

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Hino

Parlo rispettodamente per ultima. "Io credo che le intenzioni del buon monaco fossero buone e giuste. Putroppo le circostanze hanno lavorato contro di lui e del sangue é stato versato. Credo che lui stesso sia tristemente conscio di ciò, e non ritengo sia giusto ritenerlo un traditore...lui non deve fedeltà a nessuno"

Faccio una pausa, e guardo attentamente Sanada

"Ma giustamente voi, mio signore, avete detto il vero. Stiamo abusando della vostra pazienza, e della vostra generosa ospitalitá. Mi chiedo se non sia giusto da parte mia ripagarvi raccontandovi una storia interessante" faccio un'altra pausa di qualche istante, mangiando con grazia un poco di riso, con calma. Poi riprendo "Vi hanno mai narrato quella del figlio del kami della montagna? La ritengo molto istruttiva, racconta di come il kami venne ucciso da un prode samurai, e di come il figlio si sia nascosto sulle montagne...volete sentirla?" concludo con un sorriso enigmatico.

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La situazione si fa sempre più confusa. Heiachiro dopo le ultime rivelazioni ormai è al limite di una crisi nervosa, ed è probabilmente sull'orlo di uno svenimento, mentre Ishii lo sorregge facendogli aria con un panno e fissandovi vacuo.

Harada sembra rassegnato mentre siede con le mani posate sulle ginocchia e lo sguardo fisso sul vostro interlocutore
Purtroppo il nostro giuramento ci vieta di parlare di Yamamoto. Sarebbe un disonore troppo grande da accettare quello di tradire quel patto in ogni circostanza, sebbene non avrei gioia più grande di farlo al momento.  Non avevamo idea del doppio gioco del monaco, e a questo punto non mi meraviglia più di tanto: a quanto pare nessuno è veramente degno di fiducia in queste terre. Ci porti pure dove vuole, ormai siamo vittime del corso del Destino.

Queste parole non entusiasmano particolarmente Masayuki, che per la prima volta sembra stare per perdere decisamente la pazienza, fino a quando non interviene Hino.

Alle parola della fanciulla un guizzo passa negli occhi vispi dell'uomo, che immediatamente si ricompone e riacquista il suo sorriso sorione. 

Yamaoka-san, giusto? Forse avete ragione. Non posso giudicare un uomo sacro per aver cercato di adempiere i suoi voti, sebbene spero che egli sia pronto a subire il peso delle sue azioni, ma di questo potremo parlare in seguito, non credete? Sono molto incuriosito da questa storia. Prego, procedete pure. Ah Momotaro-san voi siete un musicante giusto? Perché non aiutate la vostra compagna nella narrazione?

Il sorriso si allarga ancora, mentre gli occhi si restringono.

Qualcosa mi dice che anche voi conoscete questa storia . . .  .

 

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Hino Yamaoka

Ringrazio con un cenno cortese il nostro ospite per le attenzioni che mi sta prestando, e restando seduta a schiena dritta, comincio a raccontare.
 

"Quello che sto per narrare è conosciuto da pochi. Forse perchè tratta avvenimenti recenti, o forse perchè essi sono avvolti dal mistero. Alcuni dicono che questo racconto abbia un grande insegnamento morale, altri lo prendono per una semplice storia di spiriti malvagi e prodi samurai. Starà a voi, mi nobile signore, decidere come considerarla"

Con la mano, in un gesto elegante, indico la direzione sommaria da cui siamo arrivati "Si narra che nella periferia di Takefu, nei primi giorni di quest'anno, sia avvenuta una portentosa battaglia: da un lato prodi samurai e dall'altro il poderoso Kami della Montagna, Kosukemaru. Per un intero giorno gli uomini affrontarono il dio della Montagna, e alla fine lo sconfissero disperdendo gli spiriti al suo servizio. Tra questi, vi erano senza dubbio yokai e oni, ma anche kami di buon cuore e dall'onore infrangibile. Ma vi era anche una terribile serpe velenosa, una vipera figlia di Kosukemaru e di una contadina dai piedi grossi...Ebbene, questa vipera si chiamava Matsutamaru ed era subdola e malvagia. Per non avere il capo schiacciato dai samurai, fuggì su per la Montagna del padre, nascondendosi negli anfratti delle rocce e covando fiele e veleno. Non era sola, la vipera. Con lei, vi erano alcuni degli oni fedeli al padre: spiriti costretti dalla loro natura a seguire Matsutamaru e a proteggerlo" ancora una breve pausa, per vedere come reagisce il pubblico. Poi, riprendo.

"La vipera però aveva un piano: riprendere le terre del padre e diventarne il daimyo. Ma il malefico serpente non aveva il cuore per regnare sui suoi sudditi, e invece di proteggerli li morse e li stritolò tra le sue spire, saccheggiando le loro case per avidità e follia. Ma un giorno, alcuni degli yokai che un tempo servivano il kami della Montagna si imbatterono nei servitori della vipera, e decisero di seguirli per capire se Matsutamaru fosse davvero vivo, e se fosse diventato un serpente maestoso e giusto e onorevole. Questi spiriti erano una kitsune dal vello candido, un oni rosso e un uomo soprannominato jinja no kami. Insiemea loro, un monaco santi che li aveva aiutati nel momento del bisogno. I quattro compresero subito che gli oni al servizio di Matsumaru erano di buon cuore, ma ingannati dal veleno della vipera. Quando infatti incontrarono il serpente, capirono che si trattava di una bestia immonda...ma non avevano modo di liberarsi dalle sue spire o di trafiggergli la testa con una spada. Perciò decisero di ingannare il figlio del Kami della Montagna e finsero di ubbidire ai suoi ordini, nella speranza di trovare un signore dall'animo puro che potesse liberarli da quella schiavitù. E infatti, incontrarono su un campo di battaglia un samurai non più giovane, ma astuto e di buon cuore. Egli si mostrò generoso, e si avvide subito della loro condizione, e decise di aiutarli...il resto della storia non è molto chiaro, e ci sono diverse versioni. A me piace pensare che il prode samurai abbia posto mano alla sua spada e abbia sconfitto il serpente, per il bene di queste terre"

Sorrido al nostro ospite, concludendo "Se pensate che questa storia sia solo una leggenda, vi sbagliate. Ebbene, molti dicono che la tana di Matsutamaru sia proprio qui vicino, a uno o due giorni di viaggio. Se non credete a me, potete andare a controllare di persona...non da solo. La vipera ha ancora molti oni al suo servizio" 

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Chikamatsu

Alla richiesta di suonare non mi tiro certo indietro. Cerco di evitare di trapelare un po di disappunto quando Masayuki ci provoca in quel modo

"Chissà cosa sa davvero questo vecchio tanuki"

Mi accingo a suonare il mio tamburo per enfatizzare il racconto di Yamaoka-sama, soprattutto la parte relativa alla battaglia. Accompagno la storia anche cantando, senza sovrappormi alla donna.

Nel momento in cui pronuncia il nome "jinja no kami" trasalisco, c'è qualcosa che non va

"Somiglia molto alla nostra storia, un samurai, una kitsune, un monaco e un oni rosso... Questa donna sa qualcosa che io non so, dopo le dovrò fare qualche domanda."

Alla fine della storia dò tre forti colpi al tamburo.

"epiche storie - insegnano all'uomo - come vivere"

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Kyōraishi Kagemasa

 

L'idea di Yamaoka-san appare geniale. Quando finisce rimango un po' perplesso poiché ero certo intendesse essere più sottile ma alla fine aveva descritto chiaramente la situazione e il poco che noi sapevamo. Certo la storia era incompleta considerando che ancora non sapevamo bene cosa fosse accaduto realmente a Kosukemaru e se la vipera avesse avvelenato anche lui prima di andare via.
Questa volta rimango impassibile, evidentemente molto meno sopreso rispetto alla notizia del doppio gioco del monaco. Di certo però rimango colpito dalla performance dei due che evidentemente ho gradito molto dal lato artistico. Sembro quasi tentato di applaudire ma in qualche modo rimango composto. Sono sempre stato molto attratto dalla bellezza e dall'arte e istintivamente ho sempre fatto in modo che non venisse sporcata o macchiata dall'egoismo o dall'egocentrisimo o dalla lussuria ad esempio.

 

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La brezza della sera e le piccole lucciole che vagano per lo spiazzo accompagnano il racconto e la musica del tamburo di Chikamatsu , dando alla storia un aria ancora più misteriosa e leggendaria. Notate tutti come Masayuki apprezzi il tutto, battendo leggermente il tempo con le mani ma non perdendosi una parola. Al termine di questo lo vedete annuire lentamente con la testa, mentre Harada vi osserva evidentemente soddisfatto.  Le ultime parole del bardo vengono accolte da Sanada con un assertivo cenno del capo. Dici bene Momotaro-san. Le belle storie sono sempre portatrici di saggezza e preziosi insegnamenti. Questa in particolare aveva molte sfumature interessanti... certo, sarebbe intrigante visitare ora il luogo dove questa tana si erge.... ma il carico che abbiamo è troppo importante. Inoltre sono convinto che anche il grande Lord Takeda sarebbe curioso di sentire questa storia. 

Batte il palmo sul tavolo, un sorriso raggiante sul volto

Quindi è deciso! Verrete con me a Kai, e da li dipenderà tutto da voi. Mi dispiace solo per voi nobile monaco, ma il vostro credo non può mettere in difficoltà il nostro viaggio. Spero che comprenderete quando vi dico che sarete attentamente sorvegliato, e che al primo passo falso sarò costretto a trattenervi non più come mio ospite ma come prigioniero assieme agli altri. Sarà Takeda-sama a decidere la vostra sorte, in base alle informazioni che gli fornirete. Ti avverto che la tua non è una bella situazione.... aver quasi impedito la nostra imboscata, sebbene per nobili motivi, è considerabile un favoreggiamento degli Oda. Ma stai pur certo che fino al giorno del giudizio, se si comporterà correttamente non le verrà torto un capello.

Masayuki ora è evidentemente di ottimo umore, e si intrattiene a mangiare con voi senza più toccare gli argomenti precedenti. La cena prosegue inaspettatamente piacevole, mentre Sanada vi racconta diversi aneddoti delle sue strategie più riuscite e dei vezzi degli abitanti della corte Takeda. Più volte vi trovate a sorridere delle storie di quello strano personaggio, feroce sul campo di battaglia eppure cosi estroverso  al di fuori. 
Heiachiro, dopo il racconto, sembra essere immerso in se stesso: mangia poco e parla ancora di meno, evitando lo sguardo di tutti. Da una parte sembra evidentemente sollevato, da un altra sembra ancora impensierito. 

Una volta terminato di cenare vi viene data la possibilità di muovervi liberamente sul campo ( anche se notate che Kobo viene perennemente seguito da due samurai armati) e venite informati che ripartirete all'alba. 

Spoiler

Potete girare liberamente per il campo o parlare con chi volete. Se non volete fare nulla scrivete comunque e poi proseguiamo

Hino

Spoiler

All'uscita della tenda noti Heiachiro che ti fa cenno di avvicinarti
Volevo ringraziarti Hino-dono, ci avete tirato fuori da una brutta situazione senza averci fatto perdere il nostro onore. Sono in debito di onore con te, cosi come anche gli altri. Sappiate che quando riterrete opportuno saremo pronti a ripagarlo, statene certa, qualunque cosa accada.

Detto questo, con un deferente inchino, si allontana.

Kagemasa

Spoiler

Appena ti allontana dalla tenda noti che Masayuki sta camminando al tuo fianco, fino a quando raggiungete un punto abbastanza isolato

 Conosco il nome della tua famiglia. Credici o no i nostri avi un tempo combatterono insieme, quando il clan Takeda era ancora agli albori del proprio potere. Un piccolo consiglio Jinja no Kami , quando saremo a Kai ricorda questa cosa a Takeda-sama, e aggiungi anche che hai affrontato in prima persona Maeda. Fidati di me, aiuterà molto la tua causa e quella del tuo "amico" monaco. Anche se non ho ben capito il rapporto tra di voi. Siete un gruppo ben strano, ma mi piacete. E fidati non lo dico a tutti.

 


 

 

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Hino

Spoiler

Quando Heiachiro mi parla e poi si inchina, mi inchino deferente a mia volta.
"Mi ricorderò le vostre parole, Heiachiro-san, e sono lieta che la storia vi sia piaciuta" Sono comunque molto cortese, questi uomini mi hanno comunque trattata con rispetto e potrebbero essere validi aiuti in futuro.

Quando Kagemasa si reca da qualche parte, lo seguo per parlargli.

Kagemasa

Spoiler

"Mio nobile samurai, spero che la mia storia non vi abbia turbato. Non ho trovato altro modo per risolvere lo spiacevole inconveniente. Ora che siamo al sicuro e abbiamo tempo, vi prego di permettermi di ringraziarvi come si deve" mi inginocchio davanti a lui con le mani a terra, davanti al capo chino quasi a sfiorare il suolo "Io e gli altri probabilmente vi dobbiamo la vita, per l'impegno e la determinazione che avete impiegato nel difendere le nostre vite" mi rialzo e lo guardo senza problemi in volto "Kagemasa-san, finiti i giusti convenevoli, voglio chiedervi qualcosa: cosa pensate di fare adesso? O meglio: quale linea di azioni ritenete più corretta?"

 

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Chikamatsu

Ringrazio per i complimenti ricevuti, e vedo Heiachiro assorto nei suoi pensieri. 

"Andiamo a raccogliere qualche informazione"

Prendo qualche cosa da mangiare e da bere, possibilmente alcolico, e mi avvicino. 

"Heiachiro-san, non abbiamo avuto molto tempo per riposare a dovere le membra. Non vi vedo molto in forma, c'è qualcosa che vi affligge?"

Spoiler

Provo a convincerlo a parlare con me, non so se devo tirare un persuasion, nel caso ho un +5

 

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Kyōraishi Kagemasa

Il repentino cambio di umore di Masayuki alleggerisce le mie preoccupazioni, le uniche rimaste riguardano Heachiro ma confido sarà sufficientemente forte da non fare stupidaggini.
Sorrido verso Hino e quando l'atmosfera diventa più piacevole mi inserisco nelle varie conversazioni anche parlando un po' di me, di quel che è successo duranta la battaglia dove ho combattuto. L'atteggiamento dell'uomo di Takeda-sama un po' mi sorprende ma infine, anche se superficialmente, inizio ad apprezzare il suo modo di comportarsi ed essere.
Alla fine quando mi prende da parte lo ascolto in silenzio

Con Masayuki

Spoiler

Annuisco, ripetendo un paio di volte "Hai." e "Wakarimashita."
Un po' mi sorprende il sapere che i suoi antenati combatterono al fianco dei miei "Tutto torna. Spero davvero potremo combattere di nuovo assieme." asserisco "Lo farò senza dubbio se è ciò che mi consigli. Non conosco il Daimyo e ogni consiglio è ben accetto." cammino guardando sempre avanti, la schiena dritta "Non saprei cosa dire. Ci siamo incontrati per caso in quel villaggio e il Monaco non ha fatto altro che ospitarci e darci da mangiare. In questo modo gli uomini di Oda non ci hanno trovato. Dei tre solo la donna conosco poiché era nella corte di Yamamoto. Nulla più. E' stato semplicemente il destino a riunirci."

Con Hino

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"Sei stata brillante." è inutile precisare che sono sincero, come samurai non posso mentire. Quando però si china a terra rimango visibilmente sorpreso e prontamente, le chiedo di rialzarsi porgendole le mie mani "Solo perché ho tagliato la strada di quella furia?" dico sorridendo e guardandola negli occhi "Quello che abbiamo fatto lo abbiamo fatto insieme. Devo a te non meno di quanto tu devi a me e così vale per Chikamatsu-san... un po' meno il monaco." il sorriso si fa più ampio, forse è una battuta.
"Mi unirò al Clan Takeda. E' un clan onorevole, forte e giusto come lo è quello Uesugi, seppur sono acerrimi nemici. Non penso però che per mia natura potrei giurare fedeltà agli Oda, per questo preferisco combatterli. Inoltre prima di tutto dobbiamo pensare a come presentarci al Daimyo e io intendo farlo usando chiarezza e sincerità, niente altro." faccio una breve pausa "Tu?"

 

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Hino

Kagemasa

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"Non vi ringrazio solo per la battaglia, ma per avermi protetta dalla caduta del nostro passato signore. Dubito che con tutta la loro buona volontà un monaco e un musico avrebbero potuto eguagliarvi i valore e forza...ma non voglio mettervi in imbarazzo e capisco che per voi ciò che avete fatto è naturale come respirare o sorridere" indico con un gesto del braccio, quindi con la manica del kimono, l'accampamento dei soldati di Takeda.

"Credo che mi rimetterò al giudizio del Lord dei Takeda. Non intendo certo tornare indietro, non da quella vipera. Non volevo farlo prima e non posso farlo ora...penso che le mie arti possano essere ritenute utili, e spero che mi aiutino a trovare un po' di sicurezza. Non lo nego, io non sono una samurai..il mio Clan era già decaduto quando sono nata. L'onore non circola nelle mie vene e il bushido on è scritto nel mio cuore. Io cerco un posto sicuro dove vivere con alcune comodità..."

 

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Chikamatsu

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Riesci a raggiungere Heiachiro dopo che noti si è appartato un secondo con Hino. Non riesci a capire cosa si siano detti i due, ma lui sembra pensieroso, e lei ha uno strano sorriso sulle labbra. Appena ti vede avvicinare e rivolgerti la parola sobbalza leggermente. Era evidente che non si aspettava fossi li.

Oh Momotaro-san. Dire che qualcosa mi affligge è riduttivo. Ho paura, suonatore. L'unica paura che un guerriero può provare. Non temo la morte, l'ho affrontata troppe volte per poterla temere. Quello che mi affligge è cosa farò se anche Takeda- sama si rifiutasse di farsi servire da uno come me.

Si morde il labbro, consapevole di aver espresso a qualcuno che conosce poco qualcosa di molto interiore

Scusatemi, non dovrei affliggervi con le mie preoccupazioni. Piuttosto voi cosa intendete fare? Una volta raggiunto Kai, intendo.

Kagemasa

Spoiler

(Masayuki)

Sapete samurai, io non credo molto nel destino. Ho anche molti dubbi se i kami si preoccupino davvero delle nostre piccole vite. Credo invece in cose più tangibili, come l'onore, il valore, il coraggio, la saggezza. E voi sembrate possedere queste doti, per questo, sarei onorato di combattere ancora al vostro fianco. Ti devo chiedere però un favore. Quel monaco è troppo imprevedibile. Siamo in guerra, e in guerra animi nobili come il suo rischiano di fare più danni che altro. 

Ti guarda serio negli occhi

Se, nel vostro animo, deciderete di servire il mio signore, dovete promettermi che se quell'uomo si frapporrà tra voi e la vittoria, non esiterete. So di starvi chiedendo moltissimo, ma non lo farei se non avessi intravisto in voi qualcosa

 

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Kyōraishi Kagemasa

 

Hino

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"Troppa modestia." lascio la mano di Hino dopo averla aiutata a rialzarsi "Così come per Momotaro-san e Kobo-Daishi. Io sono più abile con la spada ma le loro qualità sono indubbie." dopo qualche attimo di silenzio "Sarà bene continuare a rimanere uniti."

Masayuki

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Sorrido "Io invece ho assistito a eventi incredibili, ho prove tangibili che essi ci osservano. A volte si interessano a noi, altre assistono con distacco o semplice divertimento. Questo certo non significa che non siamo noi stessi fautori della storia passata e futura, soprattutto ognuno della propria. Dubito fortemente che senza l'intervento dai kami di mia spontanea volontà mi sarei avvicinato a quella ragazza, Yamaoka-san, ma ciò che succederà da ora in avanti dipende solo da noi. Per quanto riguarda il Monaco, ho già preso la mia decisione e se il Daimyo mi concederà l'onore di tornere al servizio del Clan non è pensabile che non mi opporrò agli ostacoli che ci si pareranno davanti. Siano anche essi mossi da nobili ideali, pur preservando la mia integrità."

Quindi alle sue parole successive chino il capo profondamente piegando il busto fino a 90° e rimango in quella posizione per il tempo necessario a mostrare il giusto rispetto "Sarà un onore cavalcare ancora al vostro fianco e incrociare le spade contro nemici comuni. Così come sarà un onore sedere al vostro stesso desco. Spero davvero di averne l'opportunità."

 

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