Zaorn Inviato 28 Giugno 2016 Segnala Inviato 28 Giugno 2016 Icedew Aspettate, prima vediamo se arrivano, cogliere impreparati dei lupi non è facile. Intanto voglio capire da che parte soffia il vento per gli odori. Nervi saldi, non parliamo di lupi, ma di mostri a forma di lupo.
Hicks Inviato 28 Giugno 2016 Segnala Inviato 28 Giugno 2016 13 minuti fa, Zaorn ha scritto: Nervi saldi, non parliamo di lupi, ma di mostri a forma di lupo. Che cosa vuoi dire? chiedo, iniziando a sentirmi impaziente. Spoiler Ma "Antani" perché ci stai tirando la supercazzola? ^^
Zaorn Inviato 28 Giugno 2016 Segnala Inviato 28 Giugno 2016 Icedew Lupi grandi come cavalli. Cacciatori pure loro, come noi, l'arguzia deve fare la differenza. Spoiler Ahahahah! In realtà qui faccio lo shamano saggio, non tiro supercazzole come Antani, il master ha detto che sono lupi enormi prima, te lo sei perso! @Hicks
Servus Fati Inviato 28 Giugno 2016 Segnala Inviato 28 Giugno 2016 Balthazar Agron Scatola dell'acciarino. Scintille. Fuoco. Lascio in terra, come se dalla terra fosse nato, il cofano. Prendo velocemente l'acciarino e accendo una torcia. «I lupi, piccoli o grossi che siano, temono il fuoco.» Raccolgo quanta più legna posso, dando la precedenza a rami piccoli e secchi; la spargo a qualche metro da noi, in direzione degli ululati. Verso sulle fascine un'intera boccetta di olio per lanterne, poi mi appoggio a un albero vicino ai compagni - pronto a immergere la torcia sul combustibile. Di nuovo il sorriso randagio, stavolta convinto; adrenalina che pompa nelle vene, ritmica, come tamburi da guerra. «Una barriera, ruggente, divorante. Pronti a calare un sipario di fuoco.»
Huriel Inviato 28 Giugno 2016 Autore Segnala Inviato 28 Giugno 2016 Icedew Spoiler Guardando come siete attualmente (in termini di forza combattiva) probabilmente potreste farcela se fossero uno o due con la giusta strategia. Se fossero di più probabilmente ci scapperebbe il morto. Nel caso il branco fosse uguale o maggiore del vostro numero vi converrà darvela a gambe: I metalupi sono avversari terribilmente letali e solo in rarissime occasioni visti in branco. @Randall Spoiler La nebbia blocca completamente la tua visuale nella direzione degli ululati , ma se dovessi discernere dal suono diresti che sono ancora molto lontani @Drake Spoiler Diverse file di impronte si allontanano verso la nebbia. Dovrebbero essere più di un paio di metalupi, ma le impronte dei corvi e il fango secco non ti fanno capire di più Mentre vi sistemate per accogliere il pericolo in arrivo, gli ululati riprendono, più vicini. Stavolta sentite nettamente 3 ululati avvicinarsi a voi. E' come se con quell'urlo primordiale essi stiano cercando di comunicare fra di loro. Ma che sciocchezza giusto? Le bestie non si parlano.....
Zaorn Inviato 28 Giugno 2016 Segnala Inviato 28 Giugno 2016 Icedew Mi concentro qualche momento, appollaiato sull'albero in alto quanto basta, ridesto gli occhi come se illuminato da un'idea. Balthazar, ottima idea, ma non penso basterà. Consiglio con vibrante persuasione di salire tutti sugli alberi, più in alto possibile, qualora qualcuno starà sotto si armi di fuoco, ma non credo li farà demordere. Non appena qualcuno di essi si accorgerà di una presenza con lo sguardo, che il primo scocchi o dia il segnale, se non abbiamo vantaggio l'impresa sarà ardua, sarebbe meglio evitare lo scontro, ma se ci hanno sentito da così lontano di certo senza equini sarebbe improbo scappare. Il tono è calmo, anche se i miei compagni sanno che è difficile che mi scomponga più di tanto, il "vibrante" la potrebbe dire già lunga... Rimango nascosto e armato di arco. Concentriamo gli attacchi sul primo colpito. Spoiler Sempre azione preparata: scocco sul primo che mi guarda o che attacca il mio compagno.
Servus Fati Inviato 29 Giugno 2016 Segnala Inviato 29 Giugno 2016 Balthazar Agron Alzo la torcia per illuminarmi il volto. «D'accordo, prete. Sul primo, o ancora meglio sul più grosso - ammazzare il capobranco potrebbe far fuggire gli altri. Cerchiamo di colpire sul muso: cani, lupi e quant'altro sono vulnerabili sul naso e sul collo più che in ogni altro punto.» Gli ululati mi scuotono, riverberano nel cuore e nel cervello. Soli e persi nella nebbia. Gli ululati sono la voce dell’isolamento, di un mare cieco, di una notte fredda, della distanza. Gli occhi brillano alla luce, arrossati dal fumo e dalle lacrime trattenute. Il cadavere, i suoni di qualcuno (o qualcosa) che si avvicina per uccidere, risvegliano un ricordo, il peggiore di tutti. Un ricordo che spiega la mia vocazione, la solitudine e l'attrazione per il sangue. Stringo la torcia in mano fino a sbiancarmi le nocche e mi preparo ad affrontare il passato. Hoar sa che sono pronto.
Pippomaster92 Inviato 29 Giugno 2016 Segnala Inviato 29 Giugno 2016 Cander "Naso, testa, petto, fianco...qualche spanna di buon metallo in corpo e muoiono come tutte le bestie. Del resto non possiamo lasciare i vita delle creature così pericolose. Non vicine ad un villaggio; che ci paghino o meno" Sollevo lo scudo e impugno la spada con la lama puntata davanti a me, pronto a combattere contro i lupi.
Huriel Inviato 29 Giugno 2016 Autore Segnala Inviato 29 Giugno 2016 Gli ululati risuonano nella notte facendo fuggire alcuni uccelli notturni. La nebbia vi compre completamente la visuale, ma sentite nettamente un quarto ululato più lontano provenire dal sentiero nella direzione da cui siete venuti, subito seguito dagli altri tre provenienti dalla foresta. Sono vicini e tra una manciata di minuti vi saranno addosso. Un brivido freddo vi corre lungo la schiena inavvertitamente, facendovi fremere. All'improvviso la nebbia verso ovest si sposta, come un grande sipario grigio mosso da un invisibile mano , rivelando a circa 800 metri da voi un muretto di mattoni con un cancello in metallo, che si apre cigolando. Una voce stentorea da dietro al cancello urla qualcosa nella vostra direzione <<STRANIERI! PRESTO DA QUESTA PARTE!>>
Pippomaster92 Inviato 29 Giugno 2016 Segnala Inviato 29 Giugno 2016 Cander Osservo il muretto e il cancello...è abbastanza robusto e offre sicuramente una difesa maggiore di un albero. Con cautela mi scosto dal tronco per lasciar scendere chi vi è salito, e sempre fronteggiando la direzione degli ululati faccio un cenno con lo scudo verso il cancello."Andiamo, con calma e ordine, senza abbassare la guardia. Randall, con me! noi chiudiamo la fila" Spoiler Se gli altri si spostano verso il cancello, li seguo tenendo d'occhio assieme a Randall (spero) la foresta e dando a tutti il tempo di ritirarsi in sicurezza.
Kelemvor Inviato 29 Giugno 2016 Segnala Inviato 29 Giugno 2016 drake mi muovo cauto seguendo gli altri vigilando l'area circostante . " cautela ragazzi , potrebbe trattarsi di una trappola " Dm Spoiler Percezione : 0 . Per scorgere, quando possibile , l'identità che si cela dietro alla voce
Zaorn Inviato 29 Giugno 2016 Segnala Inviato 29 Giugno 2016 Icedew Dico niente, mi limito a muovermi veloce verso il cancello. Non è plausibile che attiriamo lupi da tutte le direzioni, quella lettera potrebbe contenere un sacrilegio od un richiamo arcano. E' l'unica cosa che aveva in comune quel cadavere con noi. Presto perché se la fuga è la scelta, che sia celere o verremo raggiunti!
Servus Fati Inviato 29 Giugno 2016 Segnala Inviato 29 Giugno 2016 Balthazar Agron Ripongo il cofanetto nello zaino e lo rimetto in spalla. Alzo la torcia intrisa d’olio e mi avvio, con cautela, per non lasciar uscire nessuno dal cerchio di luce della fiamma. Il cancello si è aperto da solo.
Hicks Inviato 29 Giugno 2016 Segnala Inviato 29 Giugno 2016 Randall Chord Quando sentiamo il quarto ululato vengo assalito dal fetore della morte. Stringo con forza la mia spada, pronto ad affrontare il mio destino con coraggio, quando una stregoneria (o forse gli dei?) spazza via una porzione della nebbia, abbastanza da farci notare un rifugio in lontananza. Come dall'oltretomba, una voce ci richiama verso il cancello. Riluttante, faccio un cenno alle parole di Cander, e mi affianco a lui per coprire la nostra ritirata.
Huriel Inviato 29 Giugno 2016 Autore Segnala Inviato 29 Giugno 2016 Vi muovete velocemente verso il cancello, rimanendo in formazione e coprendovi le spalle a vicenda. Appena tornate sul sentiero gli ululati cessano improvvisamente, lasciando spazio ad un silenzio sepolcrale. La nebbia continua a vorticare intorno a voi, diradandosi sempre di più mente vi avvicinate al cancello. All'altezza del cancello notate diverse cose -Il sentiero di terra viene rimpiazzato da un sentiero di ghiaia che prosegue verso ovest - Intorno al cancello non c'è nessuno, per quanto vi sforziate di vedere e controllare non un anima sembra palesarsi al vostro arrivo - Il cancello sembra non avere lucchetti o serrature o altri meccanismi di chiusura di sorta, come se rimanesse sempre aperto. Eppure voi avete udito distintamente il cigolio... La strada di ghiaia porta a un villaggio, le sue altre case scure come pietre tombali. Incastrate tra queste solenni dimore notate una manciata di negozi sbarrati. Persino la taverna è barricata. Un lamento ovattato attira i vostri sguardi su un paio di bambini fermi in mezzo a una strada altrimenti senza vita
Servus Fati Inviato 30 Giugno 2016 Segnala Inviato 30 Giugno 2016 Balthazar Agron Sudore freddo lungo la spina dorsale. Sudore che scorre sul collo, che imperla il labbro superiore. Passo la torcia da una mano all'altra, mi asciugo i palmi sulle cosce. Indico, a braccio teso, tra le case, fino a soffermarmi sulla coppia di bambini. Quando parlo, quasi non riconosco la mia voce: un sussurro pieno di presagi, basso e strisciante. «Sembra che siamo arrivati a destinazione, qualunque sia il significato di destinazione.» Frugo con lo sguardo dietro di noi, il cancello, la nebbia - poi studio il villaggio. Alzo la torcia, cerco di scacciare con la luce il senso di oppressione che questo posto mi provoca. Quando guardo di nuovo verso i piccoli sorrido, e per la prima volta i miei occhi si addolciscono. @dm Spoiler Percezione 0, Investigazione +7: cerco di cogliere indizi per capire se il villaggio sia completamente disabitato o meno, e nel caso lo sia da quanto tempo, almeno approssimativamente. I bambini di che sesso e età sono?
Huriel Inviato 30 Giugno 2016 Autore Segnala Inviato 30 Giugno 2016 @Balthazar Spoiler Il villaggio non sembra disabitato, anzi. Noti che le strade sono tutto sommato pulite e la vegetazione è curata, per quanto appaia scura e deprimente. L'impressione è quella di un villaggio sotto assedio che tenta di difendersi. Inoltre le lampade a olio che illuminano le strade sono accese, sebbene fioche. Tutto ciò ti fa arrivare alla conclusione che probabilmente gli abitanti si siano rinchiusi nelle loro case da meno di un giorno. I fanciulli che noti sulla strada sono un maschio di circa 7/8 anni e una femmina di 11/12 anni. Il bambino sta piangendo, mentre la sorella tenta di consolarlo e farlo stare in silenzio.
Pippomaster92 Inviato 30 Giugno 2016 Segnala Inviato 30 Giugno 2016 Cander "chiudiamo il cancello, prima di tutto" Dico una volta che siamo tutti dentro. Guardo poi i due bambini, e sirrido sinceramente in loro direzione. Mi ricordano tanto i miei. Specialmente il maschio.
Zaorn Inviato 30 Giugno 2016 Segnala Inviato 30 Giugno 2016 Icedew Faccio un sorriso e mi avvicino ai bambini, lasciando un cenno di assenso verso Cander. Allargo le braccia, come segno di disponibilità, in fondo sono soltanto uno smilzo ragazzo in cerca di informazioni. Buongiorno fanciulli, veniamo in pace, siete voi che ci avete invitato ad entrare fra le vostre mura?
Huriel Inviato 30 Giugno 2016 Autore Segnala Inviato 30 Giugno 2016 Appena Icedew si avvicinala ragazza si pone davanti al bambino, le braccia aperte in segno di protezione. Poi appena capisce che non siete ostili abbandona le braccia lungo i fianchi. <<Oh siete gli stranieri. Non dovreste stare fuori dal villaggio la notte. Cose brutte succedono a chi lo fa.>> Dice con un sussurro , mentre il bambino si aggrappa al suo vestito singhiozzante. La sua voce è incredibilmente bassa e melodiosa, e stona decisamente con la cupezza dell'ambiente circostante. <<Io sono Rosavalda Durst, e questo è mio fratello Thornboldt. Vi abbiamo visto e abbiamo pensato poteste aiutarci. Tutti gli abitanti del villaggio si sono barricati in casa... ma noi non possiamo. C' è un mostro in casa nostra!>> Alla parola "mostro" il bambino ricomincia a piangere, tormentando la bambola di pezza che tiene nella mano libera. Subito Rosavalda si china a consolare il piccolo prendendolo in braccio. Poi indica una alta casa di mattoni, che di certo ha visto giorni migliori. Le finestre sono scure, ed è circondata da un portico con cancello al pano terra, e il cancello sembra sia stato abbattuto. Le case su entrambi i lati sembrano abbandonate da molto tempo, con fili d'edera che si arrampicano fino ai soffitti. <<Quella è casa nostra. Non è rimasto nessuno qui fuori, e temo che se anche noi vi rimanessimo troppo a lungo ci succederebbe qualcosa. Abbiamo sentito dei lupi ululare e ci stavamo nascondendo quando vi abbiamo sentito parlare. Vi prego, aiutateci a rientrare a casa prima che torni anche la nebbia>> Il bambino vi guarda speranzoso, con gli occhioni ancora lucidi per le lacrime. Ora tiene la bambola stretta al petto, come un ultima ancora di salvezza. <<Ci aiuteranno sorellona? Io ho sonno, voglio dormire>>
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