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Inviato

Il fatto è che la WotC finora è stata abbastanza pessima con gli esperimenti sul digitale. Tutti i tool rilasciati finora sono stati inferiori ai tool prodotti da terze parti (tool spesso prodotti nel tempo libero e forniti gratuitamente); finora l'unica cosa che la WotC ha saputo fare con questi prodotti di terze parti è stato schiacciarli con letterine C&D (dndtools anyone?). Inoltre, spesso tool di questo tipo fanno uso di tecnologie proprietarie (es. D&D insider usava microsoft silverlight), con tutti i problemi che ne seguono. Io per esempio uso Linux e penso sia difficile rilascino un tool cross platform. Senza contare che sei dipendente dalla disponibilità dell'applicazione per il tuo sistema operativo/piattaforma di scelta; un PDF lo vedi dovunque. Se un giorno la compagnia produttrice discontinua il software, molto semplicemente vieni privato di qualcosa per cui hai pagato.

Un altro motivo per cui non sono molto entusiasta è proprio dato dall'esperienza di D&D 4e. Alla fine del ciclo vitale dell'edizione possedere i manuali era sostanzialmente inutile, perché il regolamento era cambiato talmente tanto che di fatto non c'era verso di avere il regolamento aggiornato senza D&D insider.

Insomma, sta cosa dei prodotti digitali è sicuramente interessante, ma le esperienze passate mi fanno essere pessimista. In ogni caso giudicherò se e quando verrà fuori qualcosa.

 


Inviato (modificato)

Il fatto è che la WotC finora è stata abbastanza pessima con gli esperimenti sul digitale. Tutti i tool rilasciati finora sono stati inferiori ai tool prodotti da terze parti (tool spesso prodotti nel tempo libero e forniti gratuitamente); finora l'unica cosa che la WotC ha saputo fare con questi prodotti di terze parti è stato schiacciarli con letterine C&D (dndtools anyone?). Inoltre, spesso tool di questo tipo fanno uso di tecnologie proprietarie (es. D&D insider usava microsoft silverlight), con tutti i problemi che ne seguono. Io per esempio uso Linux e penso sia difficile rilascino un tool cross platform. Senza contare che sei dipendente dalla disponibilità dell'applicazione per il tuo sistema operativo/piattaforma di scelta; un PDF lo vedi dovunque. Se un giorno la compagnia produttrice discontinua il software, molto semplicemente vieni privato di qualcosa per cui hai pagato.

Questo è successo, a mio avviso, per due motivi:

  • Da 10-15 anni siamo in un periodo si transizione, causato dalla disintegrazione dei vecchi metodi di comunicazione, distribuzione e produzione imposti dal Web 2.0 e dai suoi servizi (nuovo corso dell'e-commerce, streaming video/audio, digitalizzazione dei prodotti e delle notizie, ecc.). Nei momenti di transizione come questo tutto cambia velocemente, tutto ciò che è pertinente viene messo in discussione e la concorrenza diventa spietata, fino a quando non si ritrova l'assestamento su un nuovo equilibrio (e ancora non ci siamo arrivati). In periodi come questo è normale che le aziende tentino la fortuna con alcune speriomentazione, le quali possono avere successo o fallire. Non è strano, quindi, che la WotC abbia provato e cannato alla grande. Quando tutto cambia così drasticamente, nessuno può essre sicuro di avere la risposta giusta. Sto sul serio pensando di aprire un topic sull'argomento nel topic sul Gdr generale, così da discutere più approfonditamente la situazione che stiamo vivendo attualmente e gli effetti che sta avendo sul settore Gdr in particolare....
     
  • La WotC si è sempe ostinata a gestire tutto internamente, da quel che so, anche quando non è specializzata in un campo. Ora finalmente l'ha capita: se non hai le risorse e le conoscenze per gestire una cosa, paga una azienda esterna di professionisti per creare il servizio che t'interessa.

 

In ogni caso giudicherò se e quando verrà fuori qualcosa.

E fai bene. ;-)
E' quello che faremo tutti.  ^ ^

Modificato da SilentWolf
  • Mi piace 2
  • 2 settimane dopo...
Inviato

Mi permetto solo una precisazione; non ho letto in modo esauriente le risposte, ma e' solo una considerazione. Chi ha cominciato a giocare di ruolo negli anni 80 doveva quasi per forza imparare l'inglese, dato che se uno voleva spaziare i propri orizzonti di gioco oltre ai pochi classici (D&D, Uno sguardo nel Buio, Kata Kumbas, Figli dell'Olocausto etc...) l'unica alternativa era imparare l'inglese. Benedico la prima copia di Star Wars Rpg che ebbi in mano nel 1991 alle medie...

Adesso secondo me le nuove generazioni dovrebbero avere maggiore conoscenza della lingua straniera, nella fattispecie l'inglese.

Certo e' che una traduzione almeno online aiuterebbe non poco la diffusione del gioco

  • Mi piace 2
Inviato

Mi permetto solo una precisazione; non ho letto in modo esauriente le risposte, ma e' solo una considerazione. Chi ha cominciato a giocare di ruolo negli anni 80 doveva quasi per forza imparare l'inglese, dato che se uno voleva spaziare i propri orizzonti di gioco oltre ai pochi classici (D&D, Uno sguardo nel Buio, Kata Kumbas, Figli dell'Olocausto etc...) l'unica alternativa era imparare l'inglese. Benedico la prima copia di Star Wars Rpg che ebbi in mano nel 1991 alle medie...

Adesso secondo me le nuove generazioni dovrebbero avere maggiore conoscenza della lingua straniera, nella fattispecie l'inglese.

Certo e' che una traduzione almeno online aiuterebbe non poco la diffusione del gioco

Esatto. Secondo me è una follia che qualcuno oggi sappia l'inglese a un livello che non gli consenta di poter leggere (o leggere con fatica) un gdr. E se qualcuno si trova in questa situazione... imparatelo quanto prima! Oggi è essenziale per un sacco di cose, non ultimo per svolgere molte professioni qualificate. D&D può essere un ottimo modo per migliorarlo. Pur riconoscendo che questo è quello che *dovrebbe* accadere, devo allo stesso tempo riconoscere che la realtà delle cose è diversa, e di fatto senza una traduzione la diffusione del gioco è azzoppata.

Inviato

Comunque a parte tutta la disquisizione inglese sì, inglese no, che non tiene conto di una miriade di fattori, tra cui il fatto che anche una persona che conosce benissimo l'inglese avrà fatica a leggere i termini tecnici di D&D che noi diamo per scontati, a parte questo, la WotC ha autorizzatto la traduzione francese delle regole Basic di D&D5. Per l'Italia, dico solo, se son rose fioriranno...

e poi mal che vada c'è NEXT.

  • Mi piace 4
Inviato

Comunque a parte tutta la disquisizione inglese sì, inglese no, che non tiene conto di una miriade di fattori, tra cui il fatto che anche una persona che conosce benissimo l'inglese avrà fatica a leggere i termini tecnici di D&D che noi diamo per scontati, a parte questo, la WotC ha autorizzatto la traduzione francese delle regole Basic di D&D5. Per l'Italia, dico solo, se son rose fioriranno...

e poi mal che vada c'è NEXT.

Notizia super interessante! :)

Qualche tempo fa la WotC ha autorizzato la traduzione giapponese del Basic. Se adesso ha autorizzato anche la traduzione francese, è possibile che in effetti stia iniziando a muoversi qualcosa. Da tenere d'occhio la situazione, per vedere se - oltre a una eventuale traduzione italiana ufficiale del Basic - vengono consentite le traduzioni quantomeno tedesca e spagnola.

Se qualcuno di voi individua qualche informazione di questo tipo, posti pure in questo topic.

Inviato

In realtà la versione francese è disponibile da giugno, ed è stata la prima ad essere autorizzata. Tra l'altro fu anche la prima versione disponibile al mondo a luglio 2015 che si prese pure il cease and desist perchè sfruttava nomi e loghi di proprietà intellettuale di wotc.

ho parlato con l'autore nei mesi passati e mi ha detto come si sono evolute le cose. Detto questo, ora, se son rose fioriranno, e lo vedrete su www.editorifolli.it

Inviato

In realtà la versione francese è disponibile da giugno, ed è stata la prima ad essere autorizzata. Tra l'altro fu anche la prima versione disponibile al mondo a luglio 2015 che si prese pure il cease and desist perchè sfruttava nomi e loghi di proprietà intellettuale di wotc.

ho parlato con l'autore nei mesi passati e mi ha detto come si sono evolute le cose. Detto questo, ora, se son rose fioriranno, e lo vedrete su www.editorifolli.it

Aspetta, vuoi dire che avevano fatto più o meno quello che stai facendo tu, ma senza autorizzazione da parte della Wiz e usando termini "proibiti" (esempio cretino: "Mindflyer" invece di "Succhiacervelli")?

Inviato

non proprio. loro avevano tradotto le Basic Rules lasciando tutto as is. La WotC inizialmente gliel'ha fatto togliere, e poi sono arrivati ad un accordo per cui la loro versione è autorizzata, ma non ufficiale. Inoltre han dovuto cedere gratuitamente tutti i diritti di traduzione a WotC.
Però in questo modo, ora D&D 5a esiste sia in francese che giapponese. ok, esiste anche in italiano, ma non si chiama D&D, per ovvi motivi.

ma come dicevo, se son rose, fioriranno.

ah, ovviamente il permesso conferito ai francesi è limitato ESCLUSIVAMENTE alle Basic Rules del Giocatore e del Master, non comprende NULLA di tutto il resto, compreso gli Unearthed Arcana o le preview rilasciate dalla WotC e anche le grafiche!

Inviato

ah, ovviamente il permesso conferito ai francesi è limitato ESCLUSIVAMENTE alle Basic Rules del Giocatore e del Master, non comprende NULLA di tutto il resto, compreso gli Unearthed Arcana o le preview rilasciate dalla WotC e anche le grafiche!

Meglio quello che hai fatto tu (più completo)! :yes:

 

non proprio. loro avevano tradotto le Basic Rules lasciando tutto as is. La WotC inizialmente gliel'ha fatto togliere, e poi sono arrivati ad un accordo per cui la loro versione è autorizzata, ma non ufficiale. Inoltre han dovuto cedere gratuitamente tutti i diritti di traduzione a WotC.

Qual'è la differenza, scusa? :sorry:

Inviato
Qual'è la differenza, scusa? :sorry:

Se posso immaginare: non rischiano pene legali (è autorizzata), ma la loro versione non è sponsorizzata dalla WotC (non è ufficiale), dunque non può essere spacciata come la traduzione ufficiale di D&D Basic.

  • Mi piace 1
Inviato

Quello che ho fatto io, non si può fare, propriamente. Se non con accorgimenti. E si chiama NEXT, non D&D5 e per quanto una rielaborazione, è un prodotto originale a tutti gli effetti. Prendete le descrizioni dei mostri, sono quelle di pathfinder o della 3a, non della 5a.

ufficiale e autorizzato all'atto pratico, nessuno.

semplicemente la wotc ti dà il permesso di farlo, ma non ne riconosce l'identità come prodotto ufficiale.

all'utente, ovviamente, frega zero.

  • Mi piace 1
Inviato

Se posso immaginare: non rischiano pene legali (è autorizzata), ma la loro versione non è sponsorizzata dalla WotC (non è ufficiale), dunque non può essere spacciata come la traduzione ufficiale di D&D Basic.

Quello che ho fatto io, non si può fare, propriamente. Se non con accorgimenti. E si chiama NEXT, non D&D5 e per quanto una rielaborazione, è un prodotto originale a tutti gli effetti. Prendete le descrizioni dei mostri, sono quelle di pathfinder o della 3a, non della 5a.

ufficiale e autorizzato all'atto pratico, nessuno.

semplicemente la wotc ti dà il permesso di farlo, ma non ne riconosce l'identità come prodotto ufficiale.

all'utente, ovviamente, frega zero.

Grazie ad entrambi per la spiegazione. ;)

  • Mi piace 1
  • 4 settimane dopo...
Inviato (modificato)

Gioco solo da pochi mesi, ma vorrei comunque dire la mia.

La prima cosa che mi sento di dire è che, indipendentemente dalla capacità di leggere in inglese, tradurre velodemente, e via dicendo, noi stiamo pagando un prodotto, e non c'è nulla di male nel chiederne la traduzione. E' fra i diritti del consumatore; l'azienda deciderà se ha un vantaggio economico e di fidelizzazione rispetto all'entità della richiesta.

Non c'è alcun motivo per bacchettare chi l'inglese non lo sa, per i più svariati motivi, tra cui, perché no, il fatto di essere pigri.

Se vado al ristorante voglio un cameriere che mi porta i piatti, non devo andare io in cucina a prendermeli, per paura di essere accusato di pigrizia. Sto pagando un servizio.

 

La seconda cosa: la fate facile, voi, con la fruizione in inglese. Io e tutti i giocatori del mio gruppo conosciamo l'inglese perfettamente. Il master lo usa anche per lavoro. Ciò non significa che non sia: a) uno sforzo aggiuntivo per lui quello di leggere e preparare l'avventura su testi in inglese, per poi condurre il gioco in italiano; b ) un appesantimento a livello di narrazione. Mentre narra le cose, si deve fermare a pensare a come tradurre i termini tecnici, fermarsi per cercare parole (nessuno è un dizionario vivente). Ci si perde molto in termini di divertimento, considerando che è un gioco in gran parte basato sull'estetica. Non è come giocare a scacchi, per cui mi posso leggere le regole nella lingua che mi pare e poi procedo a fare la mia mossa in silenzio.

Le carte magic, per esempio, sono tutte tradotte, e direi anche molto bene, evitando anglismi (ricordatevi che è più difficile tradurre bene con parole italiane che usare anglismi a sproposito, maggiormente a sproposito se si tratta di mondi immaginari in cui l'inglese NON ESISTE).

Ora, senza voler essere polemico, ma il discorso su russi, cinesi e giapponesi non sta in piedi, lo dico da slavista. Il problema delle lingue non è l'alfabeto, perlomeno se stiamo parlando degli alfabeti fonetici, i più semplici del mondo. Provate a imparare a leggere il cirillico: ci metterete un paio di giorni senza sforzi. E magari vi divertirete anche.

Aggiungiamo che chiunque, dico chiunque, in Russia, conosce i caratteri latini fin dalla scuola primaria; sono sicuro che valga anche per il Giappone. Per la Cina non lo so, ma non so quanto giochino a D&D in Cina.

Non sta in piedi neanche il discorso numerico. Gli italiano sono 60 milioni, vi pare poco? Confrontate pure con altre nazioni d'Europa.

 

Per concludere: indipendentemente dalla conoscenza dell'inglese e dalle abilità d'uso e di traduzione veloce, chiedere una traduzione si può, così come l'azienda può prendere in considerazione l'idea e decidere secondo le proprie logiche; fare i saccenti perché "io me lo leggo inglese, che bravo che sono" si può anche, ma è piuttosto sterile.

Modificato da Mario
  • Mi piace 4
  • 7 mesi dopo...
Inviato (modificato)

Ho trovato questa petizione che richiede alla Wizards of the Coast di tradurre D&D Next in varie lingue. Meriterebbe più attenzione. Se facciamo vedere che ci interessa, probabilmente saranno più spinti nel tradurla, tentar non nuoce... cercate di farla conoscere a più persone possibile, che magari riusciamo a fare qualcosa
https://www.change.org/p/wizards-of-the-coast-translate-dungeons-and-dragons-5th-edition

Modificato da The Stroy
Inviato

Non è assolutamente la stessa cosa di avere il manuale originale tradotto in italiano, compreso di immagini, ecc...
E poi quello è tradotto dalle regole open source

Inviato
Il 29/10/2015 alle 15:50, MBdS ha scritto:

non proprio. loro avevano tradotto le Basic Rules lasciando tutto as is. La WotC inizialmente gliel'ha fatto togliere, e poi sono arrivati ad un accordo per cui la loro versione è autorizzata, ma non ufficiale. Inoltre han dovuto cedere gratuitamente tutti i diritti di traduzione a WotC.
Però in questo modo, ora D&D 5a esiste sia in francese che giapponese. ok, esiste anche in italiano, ma non si chiama D&D, per ovvi motivi.

ma come dicevo, se son rose, fioriranno.

ah, ovviamente il permesso conferito ai francesi è limitato ESCLUSIVAMENTE alle Basic Rules del Giocatore e del Master, non comprende NULLA di tutto il resto, compreso gli Unearthed Arcana o le preview rilasciate dalla WotC e anche le grafiche!

Che ce famo della srd ufficiale della wotfk, noi c'avemo @MBdS!

Diamogli tutti una mano così almeno corregge e che si chiami next o 5e o 3 pipe fa lo stesso.

La cosa importante è che chi non sa l'inglese abbia la possibilità di giocare.

  • Mi piace 2
Inviato
On 2/7/2016 at 7:46 PM, SheetUnv said:

Non è assolutamente la stessa cosa di avere il manuale originale tradotto in italiano, compreso di immagini, ecc...
E poi quello è tradotto dalle regole open source

l'SRD è la traduzione delle regole open source.

NEXT no.

  • Mi piace 1

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