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Zeruan: cartografia e difficoltà [TdG]

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La birra scorre a fiumi, boccale dopo boccale dopo boccale. Tutti i contendenti sembravano non voler cedere, non voler mollare e la loro tempra eclissava ampiamente quella della catfolk, che resse a malapena un solo bicchiere prima di cedere velocemente. 
La tempra dei tre partecipanti era incredibile: Conri si era adattato dopo aver inizialmente ceduto all'alcol e nonostante fosse palesemente ubriaco non cedeva minimamente. Arszlan invece rendeva pieno onore alla sua razza, cedendo ben poco agli effetti dell'alcol progressivamente ma non certo velocemente. 

La gara prosegui' fino a quando un bicchiere diede alla testa a Blackjack e nel giro di tre bicchieri la testa gli girava troppo: un bicchiere se lo rovescia direttamente addosso tra le risate di tutti i presenti. Evie stessa ride fino a cadere all'indietro dalla sedia, in maniera sguaiata anche al suolo. 

A fronteggiarsi rimanevano solo il Leo ed il Kelph, entrambi sul punto di cedere. Arrivati alla parte piu' intensa della sfida, incitati dai presenti, bevvero un altro boccale e per un secondo sembrava che Arszlan stesse per cedere... ma si fece forza e guardo' l'avversario dritto negli occhi. Entrambi erano determinati a vincere ad ogni costo e così, servito quello che sarebbe stato l'ultimo boccale viste le condizioni degli sfidanti, guardandosi negli occhi alzarono i boccali per bere. 

Il Kelph come butto' giu' due sorsi venne colpito da un conato e corse alla finestra senza pensarci. Allo stesso tempo, il Leo che non poteva vederlo, bevve appena un paio di sorsi dal boccale mentre se ne rovescio' addosso tutto il resto senza accorgersene e si sedette sulla sedia cadendo all'indietro perdendo l'equilibrio e il boccale abbandonato sul muso mentre cercava di far smettere di girare il mondo. 

Una risata sguaiata da parte di Blackjack ed Evie vedendo i due cedere esattamente allo stesso momento. 
Aaaaaaaaah! Non ha viiinto nessshunooh! urla la catfolk a volume un po' troppo alto. Ora Ars... no, io... ashpettateh, avevamo deshisho chi pagava pegngo a chi? chiede confusa mentre Blackjack ridacchiando continua a tirare carte ed incastrarle nel boccale sulla fronte del povero Arszlan mentre questo cerca ancora di riprendersi. 

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Ko'ash

"Nessun vincitore equivale anche a nessuno sconfitto. O meglio: tutti, ma nessuno a dettar legge sui pegni." rispondo serio a Evie, bevendo un boccale per schiarirmi la gola "Spero che nel presso siano comprese delle benedizioni dell'alchimista... non vorrei essere voi domani mattina!"

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Nifall Jak

Con un sorriso sornione aiuto i meno robusti a rimettersi in piedi, per evitare che trascorrano la notte sotto il tavolo.
"In realtà, vecchio mio" dico rivolto a Ko'ash "Il vincitore sarà quello che riuscirà a bare un ultimo boccale prima di cadere svenuto!"

Prendo un boccale vuoto e vado al bancone.

Master

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Dopo di che lo metto sul tavolo tra Blackjack e Arszlan.

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Ko'ash

Vedendo il trucchetto di Nitfall sorrido e disegno una piccola runa a mezz'aria, che diviene fisica e luminosa lancio nel boccale "
Kae'roban-fu". L'acqua sembra inalterata anche dopo che la runa vi si è sciolta dentro.
"Per rendergli l'acqua più... invitante."



GM

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Conri

resisto a lungo, anche se dopo ogni boccale sento la testa sempre più pesante e lo stomaco in subbuglio. Per i duali...mormoro prima di alzarmi e andare a rimettere sei un osso duro...aggiunse biascicando mentre tornava al tavolo

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Kevan "BlackJack"

Continuo a ridere e lanciare carte, senza dare peso al mio compagno. Quando vedo il boccale davanti a me, istintivamente cerco di prenderlo e buttarne giù il contenuto. Una volta finito mi metto in ginocchio, mentre barcollo e continuo a ridere, e con le mani congiunte con il Fante di Picche nel mezzo dico a Evie Eviesh, mi vuoi shposare? Subito dopo crollo per terra e inizio a rigettare la cena. 

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Ko'ash

Vedendo il casino che stanno facendo i miei compari ubriachi prendo delicatamente Evie tra le braccia e la metto a letto, rimboccandole anche le coperte, per poi iniziare a lanciare piccoli incantesimi per sistemare un pò, rimanendo vicino ad Evie e cantandole una ninna-nanna dolce e lenta.

GM

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Arszlàn

Mi ritrovo a affrontare una gara di bevute, ma la affronto nel mero tentativo di vincere, perchè in realtà non provo gusto a bere.

Non capisco l'ilarità generale e voglio solo trangugiare in fretta un altro boccale, perciò appena qualcuno, che non riconosco, mi posa due boccali accanto provo a afferarne uno, ma capisco che si tratta solo di uno sdoppiato, quando lo beve un altro.

Con l'ultimo barlume di coscenza mi rendo conto che sia meglio smettere, perchè domani bisogna partire.

 

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Il parapiglia ed il casino usciti dalla bevuta rallegra a modo suo la serata. Evie riceve una proposta da un ubriachissimo blackjack per ridere e rispondergli Certo: quando schopriremo un continente nuuvo! ride cadendo a terra sulla schiena nuovamente. Quando il Leo sobrio prova a metterla a letto questa prova a ribellarsi infantilmente per poi improvvisamente lanciare un incantesimo. Un paio di voi, Blackjack e Ko'ash, cadono addormentati di colpo e lei ride. Poco dopo, comunque, tutti vanno a dormire e la notte si perde per metà in fumi di alcol. 

Nifall Jak

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La mattina vi ritrovate quasi tutti piu' o meno dove siete caduti addormentati la sera prima, metà di voi con un mal di testa incredibile e la stanza sottosopra. Evie non è presente e il vostro druido, svegliatosi ben prima del resto di voi, viene informata dalla stessa uscita la mattina all'alba che sarebbe tornata. 
Avete appena il tempo di fare colazione prima che due energumeni arrivino in locanda con Evie, tutta soddisfatta nonostante abbia palesemente un mal di testa incredibile. 

Buongiorno mammolette! Mentre tutti quanti dormivano io sono andata a chiedere per l'imbarcazione. Ebbene, ci hanno gia' dato la nostra nave! dice soddisfatta facendo segno di seguirla. Paga il conto e i due marinai prendono la vostra cassa trasportandola. 
Al porto fuori dalla locanda camminate sfilando tutte le navi presenti. La strada è ben breve e nemmeno un minuto dopo la gatta bianca mi mostra una nave soddisfatta. Ta-daaah!

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Una nave mercantile di modeste dimensioni  si para davanti a voi, mentre i due marinai portano su' la cassa. Evie vi fa salire per una robusta passerella in modo da mostrarvi la nave soddisfatta. La Essence. 

Ci hanno dato prima la nave perchè così se facciamo casini perdono una nave che volevano comunque vendere a mio padre, quindi ci perdono meno... ma torniamo al punto. 
E' una vecchia nave mercantile, posseduta dalla marina di Altatorre per trasportare risorse con meno equipaggio possibile e piu' velocemente possibile. Ha 7 uomini di equipaggio piu' il capitano. Abbiamo quattro stanze per noi, ho trovato un posticino per il nostro bel druido ed ha una stiva capiente per rifornimenti e merce da trasportare. Lo scafo e' spesso ed è studiato per non ribaltarsi nemmeno nella peggiore mareggiata. 


Soddisfatta vi mostra la nave. Come salite vedete qualcuno essere chiaramente il capitano dare direttive a quelli che sembrano essere i sette marinai di cui vi parlavano: Quattro catfolk, due dogfolk ed una Nyx a rapporto davanti a, cosa inusuale, un grosso Tauren che da' proprio l'idea di essere il capitano. Inusuale, visto il loro scarso equilibrio.  Stanno parlando e a quanto pare il capitano sta' spiegando loro la rotta verso l'isola matriarca. 

Evie vi fa' visitare la nave scendendo e visitandola con voi. 
La cabina sul ponte principale è del capitano, e i letti nella stanza a prua sono per l'equipaggio.  Il ponte inferiore è un po' un casino ma se lo sistemiamo possiamo ricavarci spazio. Per te, bel bestione dice poi rivolgendosi al grosso druido Mi sa' che dovremo riadattare una stanza. apposta. Per gli altri: al momento ci sono cinque stanze per sei persone, escluso il nostro grande druido. 
 

 

Fatto un giro della nave, appoggiate le vostre cose, il capitano vi avvisa che siete pronti a partire. Sul ponte vedete il porto piano piano allontanarsi fino a disegnare il profilo della enorme capitale in lontananza in una bella giornata. 
Una bella cornice per il vostro primo viaggio. 

Facendovi cenno, Evie vi richiama in una delle stanze del ponte principale, dove vi sono sedie per tutti ed un tavolo con varie cartine, libri ed una planimetria. 

Ho parlato col capitano. Tre giorni di viaggio e saremo la', il vento è completamente a favore e arriveremo per il tramonto di dopodomani se le condizioni meteo non saranno piu' favorevoli come prima. Intanto... buttiamo giu' un piano per come sbarcare. Allora, dobbiamo andarci vestiti di sorrisi e speranze o abbiamo un piano migliore? Vi prego, ditemi la seconda. 

Io nel dubbio prenderei la scialuppa e sbarcherei armati fino ai denti e al massimo senza armature. 


Tutti

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Ko'ash

Evie ubriaca mi ha fatto addormentare sul posto, e la mattina dopo, quando mi sveglia lei, trattengo a stento una bestemmia ai Duali.

Donna... se non fossi stata ubriaca ti scuoierei con queste mani!!!!

Quando, ben più tardi, ci chiede se abbiamo un piano rispondo "Nulla di specifico... sappiamo ben poco. A dire il vero... io ho abitato per quasi la totalità della mia vita in un clan nel bel mezzo dei Regni Anarchici, gente forte e vicina alla Natura... tanto vicina da non avere nemmeno i tempi dei Duali in città, e da saperne ben poco. Ed attorno a noi era pieno di tribù di selvaggi, con cui toccava avere a che fare praticamente ogni giorno dell'anno. Posso provare a fare da mediatore e diplomatico... lo faccio da una vita."

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Betead Dyr

impegnato nella meditazione mattutina inizia a pregare in druidrico attirando l'attenzione di gabbiani e topolini, anche Orso lo accompagna cercando di ripeterne i suoni usando i suoi versi. interrotto dalla cartografa la ascolta per poi dare il suo addio alla luna e lodare il nuovo sole del giorno, ogni tanto deve fermarsi per il forte russare dalla sala che giunge fino a lui.

arrivata la gatta inizia a seguirla come tutti ma rimanendo leggermente più indietro, un po' per non ingrombare la strada, un po' per non infastidire il gruppo e in ultimo perchè troppo impegnato a osservare il cielo cercando di capirne il meteo. salito sulla nave si comporta normalmente quasi fosse a suo agio, ovviamente non per le dimensioni di porte e botole.

Grazie per esserti preoccupata di me, starò tranquillo in stiva, preferisco la prua, non ho bisogno di così tanto spazio e il rumore delle onde che si scontrano con la barca è perfetto per addormentarsi.

subito dopo le parole di Evie inizia a riflettere su un paio di cose:

Ho chiesto ai druidi, secondo loro dovremmo andare completamente senza armi o armature, o comunque senza metalli, io intendo muovermi normalmente, ma non ho nulla di davvero metallico se non le mie armi, porterò solo il falcetto ben nascosto tra corteccia e foglie. altra cosa riguarda la notte, non dovremmo nemmeno pensare a partire durante la notte e anzi dovremmo proteggerci particolarmente bene, le notte di luna piena potrebbero interrompere qualsiasi tentativo di diplomazia. infine per non dilungarmi troppo, dovremmo stare uniti.

Nakaretim samanara kolar

DM

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Nifall Jak

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Passeggio per la nave osservandola con attenzione, lo sguardo acuto ed esperto. Soddisfatto, mi infilo nella discussione sulla meta "Disarmati...non so, la cosa mi pare poco saggia. Non uso indossare armature di metallo, ma almeno la spada. Se proprio è necessario, posso impugnare un ramo gagliardo come un bastone. Posso aiutare Ko'ash, non ho grande esperienza con i selvaggi ma sono un gatto ragionevole e paziente. Nessuna mediazione é troppo dura per me.

Per quanto riguarda le stanze, possiamo pure dormire in due per locale"

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Arszlàn

Sulla nave mi sistemo nel primo alloggiamento libero, constatando che è già una fortuna non dover dormire sul ponte di una nave, poi affronto il tema dell'esplorazione dell'isola matriarca, rispondendo, mentre soppeso la nuova mazza d'argento.

"Se vuoi la pace, preparati alla guerra: per quel che mi riguarda credo che andare armati di tutto punto con la migliore armatura sia la mossa migliore, mentre la scialuppa sarà meglio nasconderla una volta a terra, per evitare che venga rubata o danneggiata."

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Kevan "BlackJack"

La mattina ho un leggero mal di testa, il minimo per la mia prima sbronza. Concordo con le parole del Leo e del Catfolk non più giovane, mi sembrano decisamente la scelta più saggia. Mi dispiace Betead, ma senza frecce, che han la punta di metallo, posso fare ben poco. Per l'armatura posso anche adattarmi, ma suppongo che i selvaggi intendano tornare completamente allo stato brado, dove anche una lancia potrebbe essere troppo elaborata. Direi anche io di andare completamente armati e provare a parlamentare. Non sono la persona più adatta per il compito, ma sono fiducioso in Ko e Nifall. E per quanto mi riguarda posso anche condividere la stanza.

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conri

osservo la nave in silenzio e quando si arriva a parlare di come abarcare faccio una smorfia.  Non andrò senza armi e armature. Forse loro saranno abituati a combattere senza, ma noi no. Tanto vale tagliarci la gola ora

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La discussione fra i compagni di avventura verteva intorno ad un importante punto chiave: se andare armati o no. Se affidarsi a fortuna e alla propria forza, o affidarsi alle deduzioni e allo studio sperando in una responso positivo dalla popolazione locale. 
Il gruppo per lo piu' fortemente scettico di fronte all'idea di spogliarsi delle proprie armi ed armature, preferisce seguire generalmente la via piu' cauta. 
Bene, non mi entusiasmava l'idea di andarci disarmati. Anche perchè non posso separarmi dalla mia spada. Piu' che altro, mi chiedo, sbarchiamo con la scialuppa immagino? La corrente è abbastanza forte intorno all'isola, ma forse con una scialuppa con un pescaggio scarso dovremmo farcela a passare. 

Betead

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Tutti 

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Ko'ash

"Disarmati sarebbe, consentitemelo, da folli suicidi. Con le armi nascoste sul fondo della scialuppa e pronte per essere prese in caso di necessita? Si.
Stessa cosa: le armature metalliche teniamole negli zaini, pronte per essere indossate se servirà."

Detto questo guardo la disposizione delle stanze "Per me questa disposizione va bene."
Anche se ambisco al letto di Evie... no, non come stà succedendo ora. Quanto è dura trattenersi...

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Kevan "BlackJack"

Potremmo provare ad andare con la scialuppa descritta a forza di remi. Anche se devo ammettere che il mare non è proprio la mia area di competenza dico rivolto a tutti i miei compagni. Poi inizio a condurre il cavallo con la mia roba verso la stiva, mentre accetto la disposizione delle camere con un cenno positivo

 

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Arszlàn

"Le imbarcazioni a remi vanno benissimo per superare brevi tratti con qualsiasi corrente, direi che la scialuppa sia proprio quel che fa al nostro caso.

Un'armatura nascosta nello zaino è ancora più ingombrante che addosso, poi non è detto che al momento del bisogno ci sia il tempo necessario per indossarla. Per quanto riguarda nascondere le armi nella scialuppa, o ci portiamo sempre dietro la scialuppa a braccia, oppure nel migliore dei casi non avremo le armi a portata di mano, mentre nel peggiore rischiamo di non trovare più nè le armi nè l'imbarcazione. Per me bisogna partire dall'idea che ci dovremo aprire la strada con le armi, poi, se troviamo qualcuno amichevole, tanto meglio. In ogni caso un guerriero senza armatura è come una pecora senza lana, quindi non intendo levarla per l'esplorazione in nessun caso."

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Betead Dyr

capisco temiate di risultare troppo deboli o indifesi nei confronti di così tanti nemici senza alcun'armatura. per me va bene tutto, solo due accorgimenti in particolare, non siate mai i primi a sguainare la spada...coff coff...e durante le notti di luna piena sappiate che non bisognerà stare sull'isola, troppo pericoloso, abbiamo cinque giorni per dare una prima esplorazione, massimo sei, poi dovremmo tornare alla nave. Dovremmo iniziare a capire i nostri compiti arrivati sull'isola: Ko'ash, Nifall, voi probabilmente sarete i nostri diplomatici, il vigore nelle vostre parole è possente; Kevan, Arszlan a voi il compito di fare da guardia e difenderci in caso di attacco nemico, dalla distanza dovreste essere imbattibili e infine io e Conri ci occuperemo di cacciare, esplorare e sopravvivere, lei mia cara Evie dovrà continuare nel suo lavoro, in poco tempo potremmo disegnare i confini di tutti i territori dell'isola e sperando nei duali forse tornare a casa. per quanto riguarda l'imbarcazione potrebbe andare bene, anche se non so quanto reggerebbe al mio peso.

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