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T.N.T.

I miei compagni acconsentono a dividere le spese dell'informazione datami dal mio contatto. Bene.

Alluora, potriemmo andare alla paliestra subito, ma come vi dicievo fuorse è meglio aspiettare che ci vada Hafez e beccarlo quando esce. Per quanto riguarda Rufina sono le dieci di mattina... Night club non credo sia apierto. Quindi dovriemmo andare in suo appartamiento di cui abbiamo indirizzo? Chiedo dubbioso ai miei compari.

Per quanto riguarda Aravat pienso che sia muorto. Il mio contatto mi ha detto che i furguoni della Xavi sono stati assualtati da giente con i cuontrocazzi. A loro non intieressava carico di furguone, solo fare fuori corriere. Lavuoro rapido e prieciso da veri pruofessionisti. Pallottole perfuoranti, armi d'assaltuo, vuolti coperti da caschi integriali. Uno dei due, molto pruobabilmiente di madrielingua araba, ha criviellato furguone con palluottole perfuoranti. L'altro, eniergumeno con quattro bruaccia ha sruadicato portiera di furguone, fatto volare cuorriere staccando lui braccio di netto. Fuorse colleziuona braccia e ora ne ha cinque... Dico per spezzare il tono drammatico del racconto. Il tutto è stato fatto in zuona vicino allo sprowl, dove ci sono palazzi marruoni. E' arrivata Medicruoss a priendere cadavere e puortarlo via. Suppuongo che cadavere sia Aravat.

Piccola pausa per poi riprendere Per quanto riguarda invece l'assuoldare killier per eliminare Suora Milena, la Petruochem molto pruobabilmiente si affideriebbe a killier venuti da fuori. Quindi su questo fruonte non abbiamo niente in mano.

Incrocio le braccia appoggiandomi allo schienale del sedile attendendo di sapere cosa ne pensano i miei compagni.

Edited by Fiore di Loto

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Jonathan Hekmatyar

«Beh, prima di oggi non sapevo neanche della sua esistenza quindi no, non so dove viva...» faccio spallucce poi resto in silenzio mentre parla dell'attacco.

«Mh, forse è davvero collegato con l'assalto alla SovOil dell'altro giorno. Arsen, Aravat e la SovOil sono connessi e non credo alle coincidenze...» mi gratto il mento prima di rivolgermi al computer di bordo «Stellina, vedi se Aravat risulta alla Medicross».

  • Author
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Stella risponde immediatamente alla vostra richiesta: «Consultazione dei database della Medicross accessibili al pubblico.» alcuni secondi di silenzio «Nessun risultato per Gevorg Aravat.»

Jonathan:

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Jonathan - Tiri di dado:

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Daniel

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Daniel - Tiri di dado:

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TNT 

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TNT - Tiri di dado:

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Jonathan Hekmatyar

Al risultato della ricerca mi gratto il mento per qualche secondo Ancora troppo presto quindi... poi faccio spallucce tra me e me. Mi volto verso Nick quando mi apostrofa «Nessuno di questi. Vediamo se ci riesce di diventare dei ladri di appartamento!» poi mi rivolgo al computer di bordo «Stellina portaci a casa di Aravat, trova il parcheggio più vicino e meno sorvegliato possibile!».

Prendo il cellulare e scrivo un rapido messaggio prima di tornare a posarlo.

«A proposito!» esclamo di scatto voltandomi verso il russo «Quasi mi dimenticavo! Sarebbe il caso di mettere almeno una giacca sopra la divisa. Fuori dalla zona bianca se qualcuno ci da fastidio possiamo riempirlo di piombo e via ma, lì no. Se dai nell'occhio e ci ferma la guardia sono c@zzi amari...» faccio una piccola pausa, parlo con un tono a metà tra il serio ed il faceto «Dicevi che anche senza la divisi spicchi comunque ma... col c@zzo! Da queste parti è pieno di russi e non sei nemmeno l'uomo più grosso che io abbia visto. Il casco fa capire che stai andando ad una sparatoria mentre la divisa ti fa spiccare. Ti identifica e fa capire che non te ne fotte nulla di passare inosservato. Brutta cosa. I russi stanno sul c@zzo a molta gente, andare in giro con la divisa è una provocazione bella e buona!»

- Master

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- Tutti

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Edited by Latarius
Sono un idiota e avevo confuso zona bianca/verde tra di loro.

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T.N.T.

Jonathan mi dà ordini sul vestiario. In fondo lui è qui da molto più tempo di me. Poi lui è un militare... Ed io un tecnico. Forse ha ragione... Anche se...

Stellina bella, appartamiento di Aravat è in zona ruossa?

Poi mi torna in mente che Jonathan ambisce a diventare ladro di appartamento... Con quei grimaldielli primitivi puoi solo fare da palo. Ma ogniuno ha sue cuompetienze, tu sa sparare, io so scassinare, stellina sa stellare e Guad per un po' starà a Guardare. E tutto fila liscio come olio di olive di San Pietruoburgo.

  • Author
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«No. Secondo i miei database l'appartamento di Aravat si trova in una zona non rivendicata da nessuna delle sei bande principali. A otto chilometri a S-SE c'è piccolo sindacato della confederazione degli agricoltori, la quale è protetta da uomini della fratellanza operaia.» risponde Stella

«Individuato parcheggio privato a dieci minuti di cammino dal vostro obiettivo. Zona verde. Parcheggio a due piani gestito da Omar abd. Timur con piccolo spazio sul tetto destinato agli aerodynes. Tariffa un eurodollaro ogni ora. Confermo l'addebito al Dottor Vogel? Livello di sicurezza del parcheggio minimo, quasi inesistente» dice quasi disgustata il vostro computer di bordo «Appena atterrati consiglio attivazione di tutti i sistemi difensivi. ETA: tredici minuti.» conclude Stella.

Jonathan prende i comandi del veicolo e vi conduce fuori dal parcheggio. Durante il vostro tragitto Stella fa comparire sui vostri schermi una mappa e diverse fotografie del palazzo, nel quale dovrebbe risiedere Aravat. Un palazzotto di cinque piani con sessanta piccoli appartamenti, che si trova in un piccola piazzetta, circondato da altri palazzoni alti quattro - cinque piani. L'appartamento del vostro obiettivo è il numero quattordici e si trova al terzo piano. La zona secondo i database non è abbastanza sicura: le ronde della guardia monarchica e addirittura i loro droni difficilmente la pattugliano, benché sia presente un sistema di videosorveglianza con telecamere e sensori. Alto il numero di atti vandalici, di furti e di aggressioni, però sembra essere frequentato principalmente da piccoli booster locali, lontani dalle sei bande principali.

Ore 10.28

Arrivate al parcheggio indicato da Stella e potete immediatamente constatare le differenze rispetto al parcheggio gestito dall'Arasaka. Tanta sporcizia, tanta polvere, tanta spazzatura, nessun aerodyne e tante vecchie utilitarie o pick-up arrugginiti; nessuna telecamera o sensore made in Japan, la sicurezza è formata esclusivamente da un mingherlino in canottiera che sonnecchia su una sedia a dondolo con tra le mani un vecchio fucile a canne mozze arrugginito, e dal suo piccolo chihuahua ai suoi piedi, che vi guarda e vi ringhia pure.

Jonathan (Parte I):

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Uscite dal parcheggio e dopo un paio di minuti nelle affollate strade della zona verde, entrate in un piccolo vicoletto largo abbastanza per far passare un veicolo. Un altro paio di minuti a piedi e vi trovate nella piccola piazzetta

Ore 10.38

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Appena entrate nello spiazzale vi rendete conto che non c'è un' anima viva. Non c'è nessun brusio, nessun chiacchiericcio, nessun parlottio! Solo silenzio! Alla vostra sinistra è parcheggiato un vecchio pick-up color crema: sembra essere in buone condizioni a parte il finestrino del lato del guidatore distrutto. Al centro c'è quello che sembra essere un chiosco delle bevande con al centro un gigantesco monitor che ruota e che proietta continuamente la stessa immagine psichedelica e un po' inquietante. Nell'angolo a destra c'è un piccolo vicoletto, chissà dove conduce? Alzate il capo e osservate i grigi palazzoni: le finestre della maggior parte di loro, quasi l'ottanta percento sono chiuse; non c'è nessuna persona affacciata, nessuna che cammina, nessuna che vi osserva, manco il proprietario del chiosco c'è. Avete una brutta sensazione, questa dovrebbe essere una zona densamente popolata dai locali, dove sono andati tutti? Vi domandate mentre osservate il portone chiuso del palazzo dinnanzi a voi.

 

Jonathan (Parte II):

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 Jonathan - Tiri di dado:

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Daniel

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Daniel - Tiri di dado:

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TNT

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TNT - Tiri di dado:

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Mappa:

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Edited by Stregonazzo
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Jonathan Hekmatyar

Rido sinceramente alle parole del russo per essere stato rimbeccato a mia volta «Hai ragione... ma sai come funziona, no? Se non riesci ad aprirla la fai saltare!» ridacchio ancora un po' prima di rispondere al computer di bordo «Certo, appena scendiamo attiva tutti i sistemi di sicurezza e se qualcuno ti disturba trasformalo in groviera e poi alzati in volo»

Appena atterriamo scendo dal velivolo commentando «Meglio sostituire i miei lamellari con qualcosa di meno appariscente...» dico prendendo il borsone dal retro per cambiarmi. Quando finisco di cambiarmi ho cambiato quasi totalmente stile.

Al posto dei lamellari ho un paio di jeans grigi dal tessuto molto denso, porto due fondine con me. La prima, alla cintura dietro la schiena ospita il taser mentre la seconda, che è di tipo cosciale ospita la mia fedele calibro nove. Ho sfilato il gilet tattico, tirato il cursore della zip della giacca fino a sopra e l'ho coperta con il secondo gilet tattico, quello in mimetica urbana correlato ad una bandoliera per granate da venticinque millimetri. Ho coperto il tutto con un lungo trench in cuoio nero che cela il mio aspetto dal collo fino alle caviglie. Lascio la tozza mitraglietta nel bagagliaio del velivolo e porto con me il mio borsone.

Quando scendo insieme agli altri dal velivolo scrivo un rapido messaggio e poi torno a posare il cellulare.

- Master (1) - Chat

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- Master (2) - Equipaggiamento

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Quando capisco la situazione trovo il riparo più vicino per noi tre e poi apro il borsone, caccio fuori il mio casco integrale in metallo e polimeri ultraleggeri. Lo indosso per poi infilare una mano dentro il borsone «Non c'è campo e qualcosa interferisce leggermente con il mio occhio. Forse un disturbatore...» commento mentre cerco di sfruttare il definitore di immagini del casco unito al telescopio oculare del mio casco per riesaminare la zona.

- Master (3) - Prove

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Lancio un'occhiata sia al russo sia all'inglese «Dieci eurodollari che stiamo per ficcarci in un altro O.K. Corral

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T.N.T

Jonathan e Daniel si preparano per scendere cambiandosi d'abito. Questi inglesi... Non li capirò mai.

La zona in cui dobbiamo andare non è comandata dai rossi. Non è comandata da nessuno. Probabile quindi che questo Aravat non faccia affari direttamente con i russi ma solo con i locali oltre che con Arsen. Poco male comunque.

Infilo il casco nel borsone, tolgo la divisa e resto con i pantaloni lamellari scuri e la mia giacca corazzata nera. Al suo interno nella fondina estraggo la mia pesante Colt e le applico il silenziatore. In un altro scomparto della giacca infilo la Pistola Taser gentilmente fornitami dalle Red Foxes. Dietro la schiena, sul cinturone ma sempre coperti dalla giacca corazzata il mio vecchio Taser e il monopugnale. Tutto il resto della mia roba è nel borsone.

Giuro che se mi sparano in testa perché non ho messo il casco e miracolosamente sopravvivo, faccio saltare in aria tutto il palazzo delle Red Foxes.

Scendo, dietro gli altri due e ciò che incontriamo è solo desolazione, sporcizia e inquietudine. Un posto spettrale.

Jonathan si ripara e tira fuori il casco, lo seguo e mentre se lo mette gli dico canzonandolo Cosa tu fa Jonny? Tu mette casco? Brutta cosa. L'interpuol sta sul kazzo a muoltissima giente. Andare in giro con casco è pruovocaziuone bella e buona !!! Sorrido mentre infilo il mio di casco.

Non c'è campo e tuo occhio disturbato tu dice? Mmmh... Rifletto mentre mi allaccio il caschetto Telecamere sono di alta qualità, sono staccate ma non spente. Che dici, fuorse è la stessa cosa che ha fatto Guadalupe in albergo di alluoggio di Hafez?

Poi Jonathan ha la sparata della scommessa Dieci euroduollari? Nononononono... Cinque euroduollari più carcassa di ragnietto cibiernetico fulminato di nome Drago Giallo!

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Vi preparate al "peggio". Attorno a voi solo silenzio, finestre e portoni chiusi o socchiusi.

Jonathan

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Jonathan Hekmatyar

Alla battuta del russo sul casco non riesco a non ridere scuotendo il capo «Oh, no! Questa è una provocazione!» esclamo serrando la presa sull'impugnatura dell'arma estraendola dal borsone. Definire il mio Militech MAR26 come un semplice fucile d'assalto sarebbe a dir poco riduttivo. Sebbene il fucile sia in metallo ed in polimeri leggeri così conciato è dannatamente lungo e pesante. L'arma è equipaggiata con un caricatore aumentato da sessanta colpi, un mirino laser ed addirittura un silenziatore. Inoltre, quasi a ridicolizzare il silenziatore un lanciagranate a tamburo da venticinque millimetri è agganciato sottocanna. 

«Lei è MARy...» dico presento l'arma ai due «È molto contenta di conoscervi e promette di non spararvi alle spalle per errore!» esclamo strizzando loro un occhio, per poi tornare serio.

«Hai ragione, qualcuno ha addormentato le telecamere e non è stata di certo Guadalupe. Scommetto il mignolo della mano sinistra che siamo sotto un jammer. L'area sembra sicura ma, io al posto vostro toglierei la sicura alle armi. Le strade non sono così deserte nemmeno per il salat!» commento imbracciando l'arma e appoggiando il calcio nell'incavo della spalla destra.

«Se ti copro dai un'occhiata al furgone? Sia dentro sia sotto...» glielo chiedo direttamente, senza stargli a spiegare che lo avrei fatto io in prima persona se non fossi quello più pesantemente armato tra noi tre.

Se Nick accetta mi metto in posizione per poi fargli cenno di avanzare.

- Master

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T.N.T.

Estraggo la mia pesante Colt dotata di silenziatore. Se veramente ci sarà, sarà il mio primo combattimento vero e proprio. Sono un tecnico, non un soldato.

Tiro fuori dal borsone le mutandine di Sheryl e le annuso. Potrebbe essere l'ultima volta che lo faccio.

Jonathan mi chiede di andare in avanscoperta verso il furgone. Non mi piace come cosa, ma lui sa il fatto suo... In teoria.

Ripongo rapidamente le mutandine nel borsone, faccio un cenno di assenso a Jonathan e mi muovo furtivo verso il furgone pistola in mano.

Master

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  • Author
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Sempre il silenzio. Nessuno osserva, anzi percepisce, i vostri movimenti o le più semplici azioni

TNT

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T.N.T.

Mi avvicino al Pick-up in tutta sicurezza e furtività. Nel cassone posteriore nulla mi attrae, così come sotto il furgone nessuna anomalia.

Poi sbircio attentamente dentro la cabina. Una smorfia di disgusto e disapprovazione si dipingono sul mio volto.

Raccolgo il preistorico walkie talkie e lo osservo. Faccio cenni per far capire ai miei due compagni cosa ho trovato.

Prima alzo l'indice ad indicare un "uno", poi prendo la mia pistola pesante e la indico.

Dopo aver fatto ciò me la punto alla tempia e simulo un colpo di pistola. Per concludere passo il pollice sulla gola da sinistra a destra.

Ah si, mostro il walkie talkie facendo spallucce.

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Jonathan Hekmatyar

Faccio segno al russo di aver capito alzando la mano destra, indice e pollice sono uniti a formare un cerchio mentre le altre tre dita sono tese verso l'alto. Poi faccio segno a Daniel di avanzare fino al chiosco andando in copertura. Lo copro mentre si muove ed anche dopo che raggiunge la posizione, quando e se nessuno salta fuori a farci la pelle è il mio turno di avanzare sicuro che sarà l'inglese a coprire me ora.

Avanzo allo scoperto fino all'altro lato del chiosco, mi volto e controllo che non ci sia nessuno ai piani superiori degli edifici alle nostre spalle. Poi riprendo ad avanzare verso il nostro obiettivo. Cammino con la schiena dritta ed il calcio del fucile contro la spalla, l'indice destro sfiora il grilletto pronto a fare fuoco contro il primo ostile che vedo.

- Master & Dalamar

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- Master 

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Agilmente e silenziosamente Jonathan e Daniel prendono posizione.

TNT
 

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Jonathan

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Tiri di dado - Jonathan (e Daniel):

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Mappa:

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Edited by Stregonazzo
Inserita Mappa

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Jonathan Hekmatyar

Continuo a guardarmi intorno mentre la cicatrice sotto l'occhio inizia a prudermi in modo indicibile. Brutto segno. Lo fa solo quando è in arrivo qualche temporale o quando 'sto per rimetterci la pelle. Dalla mia posizione osservo il vicolo in fondo per assicurarmi che non ci sia nessun tiratore o curioso nascosto, poi torno a fissare nuovamente gli edifici circostanti. Solo dopo una trentina di secondi abbondanti rivolgo nuovamente la mia attenzione al portone, mi assicuro che non ci sia nulla di pericoloso e cerco di sbirciare attraverso la porta socchiusa per cercare di scorgere qualcosa. In particolare qualcosa di preoccupante.

Poi passo ad osservare il pezzo di stoffa a terra assicurandomi che non sia una trappola anche esso, mi assicuro che non sia collegato a nessun filo trasparente di nylon o simile. Se è sicuro lo attiro a me con il piede sporgendomi leggermente ma restando al sicuro dietro la muratura dell'edificio.

Alla fine se non succede nulla faccio segno ai due che possono raggiungermi. Per non muoversi troppo allo scoperto come ho fatto io faccio segno al russo di affiancarsi a me mentre a Daniel di appostarsi dall'altro lato del portone.

Torno in posizione di tiro pronto a coprire i due.

- Master (Prove)

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T.N.T.

Che robaccia sto Walkie Talkie... Però potrebbe essere in contatto con qualcuno. Ammesso che io ne capisca la lingua...

Estraggo il mio kit di attrezzi, lego con il filo di nylon il Walkie Talkie al mio elmetto di modo che resti saldamente sospeso vicino al mio orecchio destro.

Ma prima di fare ciò abbasso il volume di un ipotetica ricezione al minimo. Di modo che se qualcuno parla, lo possa sentire solo io all'orecchio.

Quando Jonathan mi fa segno di raggiungerlo mi muovo sempre furtivo, pistola in pugno.

Master

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  • Author
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Jonathan

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TNT

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Jonathan - Tiri di dado:

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Jonathan - Mappa e sbirciatina:

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Note - Jonathan

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Edited by Stregonazzo

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Jonathan Hekmatyar

Potrei tagliare con un coltello la tensione aleggia nell'aria. Odio situazioni simili, sono troppo impaziente per sopportarle ma, vi sono abituato. Da dove vengo potevi restare giorni e giorni nell'attesa che saltare fuori qualcuno da assaltare. Preferirei decisamente che chiunque sia si palesasse in modo da mettere fine a tutto. 

Mi sporgo oltre la porta per poi ritirarmi dietro il muro, Nick mi ha già raggiungo ma Daniel no quindi gli faccio segno di avvicinarsi. Quando sono entrambi qui faccio loro segno che è libero e che c'è un altro cadavere. 

Poi passo ad osservare il pezzo di stoffa a terra assicurandomi che non sia una trappola anche esso, mi assicuro che non sia collegato a nessun filo trasparente di nylon o simile. Se è sicuro lo attiro a me con il piede sporgendomi leggermente ma restando al sicuro dietro la muratura dell'edificio. Lo raccolgo facendo in modo che anche Nick possa vederlo.

- Master

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