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Capitolo 3 - Night’s Dark Terror (parte 1)


AndreaP

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Tserdain 17 Flaurmont 992, tramonto [parzialmente nuvoloso]

Illius fu molto veloce e l’orso, indebolito da stenti e ferite, cadde sotto la magia del giovane incantatore a terra ai piedi di un Arn già pronto da affrontarlo.

Improvvisamente la calma tornò nella radura dove sorgeva il capanno.

La sera avanzava e i compagni dovevano decidere cosa fare.

@Dalamar

Spoiler

Grande idea lo sleep!

 

Modificato da AndreaP
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Tserdain 17 Flaurmont 992, tramonto [parzialmente nuvoloso]

Arn diede una violenta spallata alla porta che si aprì. Dentro il capanno era composto da un’unica stanza con un focolare, un tavolo piccolo con due sedie su cui era appoggiata una candela, un cassone riempito di paglia a funzione di letto ai cui piedi vi era una cassa e  alcuni scaffali con piatti e altri suppellettili disposti sulle pareti. Vi era un’unica finestra chiusa da ante.

Tutto era nella penombra e non vi era nessuno. La stanza pareva in ordine.
L’ambiente era sufficientemente grande per permettere ai compagni, qualora l’avessero voluto, di appoggiarvisi per passare la notte.

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Tserdain 17 Flaurmont 992, tramonto avanzato [parzialmente nuvoloso]

I compagni lasciata la capanna iniziarono a cercare Misha seguendo, come aveva suggerito Arn, le tracce lasciate dall’orso.

Queste si inoltravano nella foresta senza mai allontanarsi dal fiume. Non era facile trovare tracce nel bosco, con l’oscurità che avanzava sempre più.

Presto gli amici si resero conto che fosse necessaria una fonte di luce: la Dymark Forest, con la sua fitta vegetazione ravvivata dalla primavera avanzata non permetteva di aggirarvisi liberamente soprattutto nella sera incipiente.

@all

Spoiler

Per proseguire le ricerche è necessaria una fonte di luce.

 

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Tserdain 17 Flaurmont 992, tramonto avanzato [parzialmente nuvoloso]

Guidati da Arn il gruppo si mise alla ricerca di Misha nella foresta. Non fu difficile seguendo le tracce lasciate dall’orso ora ben visibili arrivare ad una radura nei pressi del fiume. Qui vi erano altre tracce di sangue

Cercando intorno ad essa l’occhio di Xeno cadde sul profilo del fiume: li nell’acqua bassa nei pressi incastrato fra le radici di una pianta che entravano nell’acqua vi era il corpo di una donna.

Il buio aumentava sempre di più

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Vel

Vedendo il corpo della donna accorro velocemente indagandone le condizioni, cercando anche solo un minimo di polso o di battito per poterle salvare la vita con la magia curativa. Raggiunta, appoggio l'arma al suolo e chinata nell'acqua mi bagno completamente ma senza darci peso. Sorreggendola, cerco tracce di vita sperando di trovanre anche la minima. 

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Tserdain 17 Flaurmont 992, tramonto avanzato [parzialmente nuvoloso]

Vassilij e Vel accorsero subito dalla donna estraendola dall’acqua e portandola sulla riva. Era morta, probabilmente da molte ore.

Presentava segni di piccoli morsi di denti acuminati sul viso, sulle mani e sul corpo. Era vestita in abiti semplici e portava al fianco un’accetta. In una borsa aveva del cibo, orami consunto, un’otre d’acqua e alcuni pezzi d’argento. Alla cintura aveva legato il cadavere di una lepre.

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