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[TdG] WFRP Slave to Darkness (Chapter I) - A Judgement in Stone


AndreaP

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Kull

"E sia... in fretta anche. Fate tutti quello che dovete fare e confidate nel vostro dio che i pelleverde non si presentino, io chiederò al mio di far accadere il contrario."
Montò di nuovo in groppa e tenendo la spada con la destra e le redini con la sinistra si mise sul sentiero almeno fino a quando gli fu possibile rimanere in sella. Sarebbero arrivati a destinazione zuppi e pesanti, così aveva sentenziato il fratello di sangue. Poco male, i bestigor almeno per un paio di ore avrebbero puzzato meno.

AdG

Spoiler

chiedo perdono, non ricordavo fosse come un neon rosso. coatto o tamarro per i nordici.
Le ferite erano quelle? mi scordo sempre quante se ne recuperano con una notte completa di riposo.

 

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Akhorakil

Osservo le nuvole con una smorfia.

Piovera' oggi … muoviamoci … 

Lascio passare tutti i miei compagni e chiudo la fila controllando che qualcuno non ci segua.

Rimango io nelle retrovie

AdG

Perception, outdoor survival, stealth

Modificato da OcramGandish
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Bathorax

Osservo a lungo la statuetta.

Orrore Rosa....avevo sentito questo nome, ma non conoscevo molto di questi demoni. O meglio, non li avevo mai visti di persona, e la cosa mi turbava non poco. La sete di sapere mi aveva sempre contraddistinto dal resto del branco, e ne facevo un motivo di orgoglio, anche se molto spesso venivo deriso o scansato per questo.

Ma Bathorax sa.....sa che sapere è potere! Lo sa bene....

Kull ed Akhorakil si piazzano, come il giorno precedente, alle due estremità del gruppo, lasciando a me, Mpzgov e Wilhelm il centro. La cosa continua a non dispiacermi, e lascio fare con noncuranza; l'episodio della morte di Anja durante la notte mi aveva confermato che dovevo dormire con un occhio aperto la prossima volta. Alla menzione della pioggia, mi stringo maggiormente la Pelle di Shargu sulla schiena; se avevamo superato l'acquazzone del giorno prima, potevamo superare qualsiasi tipo di pioggia.

Mi incammino quindi dietro Mozgov, affiancandomi a Wilhelm

Wilhelm

Spoiler

Mi avvicino all'imperiale, parlando sottovoce

"Era una mutaforma, anche tu hai visto...cangiante come il nostro Dio, ma in un modo selvaggio....non controllato...."

Master

Spoiler

Se possibile prendo Sfera Oscura (Caos) e +5% WP. Se non è possibile prendere il talento Sfera Oscura (Caos), direi di optare per un +5% INT. Come mutazioni io ho Volto Bestiale, Braccio aggiuntivo (che comq mantengo quasi sempre nascosto sotto la pesante pelliccia), Corna e Zampe Caprine

 

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Mozgov

La frustrazione dovuta ai lunghi giorni di cammino senza uno scontro degno di essere chiamato tale iniziava a farsi sentire. I due barbari montarono sui loro piccoli e robusti cavalli e si prepararono a partire, i due servi del Dio del mutamento continuavano a parlottare tra di loro senza fornire troppe informazioni circa la loro prossima meta.

Il Gor era a sua volta impaziente, sapeva che piu' si sarebbero inoltrati nelle terre del chaos piu' le possibilita' di lodare il suo Dio sarebbero aumentate ma questo non migliorava il suo umore, senza contare che il continuo lagnarsi dei due barbari iniziava a dargli sui nervi e la voglia di spaccargli la faccia a testate iniziava ad insinuarsi nella sua mente.

Fu con questi pensieri che silenziosamente si mise di nuovo a lato del gruppo pronto a proseguire

Modificato da Pentolino
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4 Nachgeheim 2518 i.c. mattina [nuvoloso]

Tornati al monolite il gruppo riiniziò la salita lungo la valle. Presto i Kurgan dovettero smontare e trascinare i cavalli a mano: la pendenza e l’acciottolato rendevano difficile il procedere.

Il freddo vento da nord spirava sempre più intenso e le nubi si accumulavano sopra di loro.
Nel primo pomeriggio una pioggia fredda e sferzante iniziò a cadere dall’alto

Fu verso quello che doveva essere il tramonto che i compagni intravidero a lato del sentiero un monolite levigato come quello in precedenza visto. La pioggia scendeva su di esso rendendolo viscido

@Bathorax e Wilhelm

Spoiler

Anche questa volta i due capirono che il monolite non era liscio ma completamente ricoperto di rune

Da li un piccolo sentiero deviava entrando in una stretta valle laterale e diventando presto una ferrata che scendeva zigzagando sulla costa della montagna verso una fondo valle nascosto dalle nubi basse.

@i Kurgan

Spoiler

I due Kurgan capirono subito che i cavalli non sarebbero potuti scendere dalla ferrata.

@Mozgov e Akhorakil

Spoiler

I due compagni si resero subito conto che sulla parete della montagna, che dava verso la valle nascosta vi erano delle incisioni fatte ad un altezza più bassa di quella di un umano normale. Il vento aveva consunto i tratti ma parevano scritte vere e prorie.

@Landar

Spoiler

Le ferite sono quelle sulla scheda: in questo caso non hai fatto una notte intera di riposo.

 

Modificato da AndreaP
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Wilhelm

"I vostri cavalli riescono a passare da lì?", chiese l'Imperiale ai Kurgan, mentre indicava col dito la stradina.

Si avvicinò poi al monolite e vi passò sopra la mano,  cercandovi qualcosa... di indefinito.

"Sarà forse bene cercare un riparo per la notte... non che io speri di trovare qualcosa di asciutto e caldo, in questa desolazione selvaggia".

Modificato da Ghal Maraz
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Akhorakil

Osservo il cielo e poi la strada con una smorfia mentre scendo da cavallo. 

Il sentiero non consente di usare i cavalli e soprattutto osservate quelle iscrizioni sulla parete della montagna

Le indico mentre la pioggia scende su di me

Sembrano essere state fatte da qualcuno più' piccolo della normale taglia umana.

Faccio una pausa guardandomi attorno

Dobbiamo trovare un riparo … ed in fretta … 

Mi guardo attorno cercando un posto dove potersi fermare, un anfratto, uno spuntone di roccia che ci dia un minimo di riparo.

AdG

Spoiler

Perception, Outdoor Survival, 

 

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Kull

La consapevolezza di dover lasciare il cavallo rese l'umore del Kurgan ancora peggiore se possibile anche perché si sarebbe dovuto caricare tutta la roba della sacca da sella o la sacca stessa visto che la tenda era piuttosto ingombrante.
Akhorakil aveva già risposto all'imperiale e lui proprio non aveva voglia di sprecare fiato. La spada era nel fodero, la grande ascia alle spalle, lo scudo sistemato a dovere con un laccio fissato alla cotta di maglia, si infilò di forza l'ascia più piccola nella cinghia, poi guardò il flagello che per altro ancora non aveva imparato ad usare a dovere, un peso inutile. L'ultimo giavellotto rimastogli lo usò a mo di bastone, lo avrebbe certo aiutato nella discesa. Presa la sacca da sella e se la tirò dietro la spalla libera.
Poi con un ordine secco lasciò andare il cavallo, la speranza era che si sarebbe fermato nella valle o fosse tornato all'ultimo punto dove aveva bivaccato, il capanno di Anya.
Un kurgan senza un cavallo non si poteva più definire tale. La pioggia era proprio l'ultimo dei problemi.
Guardò gli altri, pronto a procedere sul maledetto sentierino e poi trovare un posto dove accamparsi nel caso in cui non avessero raggiunto la destinazione in tempo.

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Mozgov

Nubi scure cariche d acqua preannunciarono l arrivo di un violento acquazzone. Pioggia scrosciante accompagnata da un vento gelido iniziarono a martellare i 5 sinistri compagni di viaggio.

Camminarono per tutto il pomeriggio, il maltempo non fece altro che aumentare il malumore, quando anche la poca luce che aveva illuminato i loro passi stava per svanire giunsero ad un altro monolite del tutto simile a quello lasciato alle loro spalle la mattina. Da li un piccolo ripido sentiero si tuffava nella valle sottostante.

"Con la roccia viscida ed il buio rischiamo di morire sfracellati come pecore"

disse mentre gli occhi si posavano sulle scritte ormai irriconoscibili incise nella roccia

Modificato da Pentolino
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4 Nachgeheim 2518 i.c. tramonto [pioggia intensa]

La guida Kurgan si guardò intorno ma la zona era desolatamente senza protezione per la notte. Un piccolo boschetto denso di pini o un anfratto nel lato della montagna che avrebbe permesso di sistemarsi a non più di due o tre di loro erano gli unici ripari che riuscì ad individuare

Il sentiero più avanti continuava a salire verso quello che poteva essere un passo, ora non visibile. La vegetazione proseguendo si assottigliava sempre più.

La valle laterale era invece invisibile per via delle nubi ed il buio incipiente ancora più evidente essendo questa particolarmente chiusa.

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Kull

Quando Akhorakil indicò l'anfratto Kull annuì "Io ho una tenda, non avrò problemi con questa pioggia."
Mozgov aveva ragione, scendere in quelle condizioni poteva essere pericoloso e ci esponeva a qualsiasi genere di agguato. Buio, pioggia, sentiero stretto e viscido, c'erano tutte le condizioni migliori per consegnarci alle creature di piccola taglia indicate del fratello di sangue, forse goblin.

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Wilhelm

"Non escluderei che il nostro destino ci attenda lungo il sentiero principale... non allontanate ancora le vostre cavalcature, Kurgan... il percorso lungo il sentierino potrebbe anche essere una semplice deviazione", suggerì Wilhelm ai suoi irrequieti compagni.

Modificato da Ghal Maraz
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Bathorax

Il tempo e le condizioni geografiche del terreno non aiutavano di certo ad essere di buon umore. La parete scoscesa era davvero pericolosa da scalare, mentre il sentiero ero sempre più stretto. E come se non bastasse la pioggia continuava a cadere incessante, infradiciandomi la già pesante pelliccia di Sharggu.

Cerco di focalizzarmi nella ricerca di una soluzione, ma il nervosismo è ormai preponderante, e mi appoggio al costone di roccia, sbuffando e appoggiando la logora bisaccia a terra. Passo una delle mie mani sul viso, fermandomi tra l'incavo tra le due corna, per poi scendere di nuovo, tergendomi l'acqua mista a sudore dagli occhi

"Bathorax non scenderà di certo lungo quella parete. Non siamo mica delle capre, anche se qualcuno potrebbe pensarlo..." mi volto verso i kurgan, evitando però di guardarli direttamente negli occhi

"Bathorax prenderà posto in quell'afratto" indico il piccolo rifugio sul lato della montagna "almeno siamo protetti e si può guardare in avanti. Il bosco è troppo aperto"

 

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4 Nachgeheim 2518 i.c. notte [pioggia intensa]

I compagni si appoggiarono alla parete montuosa sfruttando l’anfratto e la tenda del Kurgan per ripararsi.

La pioggia cadeva forte e insieme al buio impediva di percepire cosa accadesse attorno a loro. Il rosso fuoco di Kull illuminava l’aria
Come la notte precedente i cinque organizzarono turni di guardia. 

Verso il cambio del turno di guardia la pioggia finalmente smise, lasciando il posto alla nebbia.

5 Nachgeheim 2518 i.c. mattina [nebbia]

Una fredda mattina montana accolse il risveglio dei compagni. La notte era passata tranquilla e, seppur con l’umidità entrata fin nelle ossa, la malagenia era riuscita a riposare. Una foschia intensa riempiva il passo montano impedendo di vedere la continuazione del sentiero. 

Anche la valle laterale era nascosta dalla nebbia: la mancanza del rumore della pioggia permetteva ora di udire il rumore di una cascata

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Kull

La tenda del kurgan, nonostante questo avesse avuto cura di coprire gran parte del corpo, nel buio della notte sembrava una debole ed enorme lanterna rossa. Svolse il turno di guardia diligentemente, rivestendosi dell'armatura ma questa volta purtroppo non accadde nulla. Quantomeno ebbe modo di riposare realmente.

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Il cavallo era ancora lì, l'avvertimento dell'imperiale aveva fermato Kull dal mandare via il destriero. Era però tempo di decidere, certo la foschia non aiutava affatto e allo stesso tempo era un'ulteriore motivazione ad evitare la ripida discesa.
Fece quindi come suggerito dal fratello di sangue e dopo esser tornato piantò lo sguardo su Wilhelm, era sempre lui la loro guida. Lui che conosceva la strada, lui che poteva in qualche modo comprendere i monoliti e seguirne il percorso.

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Wilhelm

"Non pensate che io abbia tutte le risposte... Gli Dei vogliono che ce la sudiamo, questa reliquia... Io comunque consiglio di legare quei cavalli e dare un'occhiata alla valle laterale... 

Credo che potremmo almeno trovare degli altri ridicoli goblinoidi da rispedire al Regno del Caos...", suggerì Wilhelm, concludendo il suo pensiero con un malcelato sogghigno.

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Ospite
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