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[TdG] WFRP Slave to Darkness (Chapter I) - A Judgement in Stone


AndreaP

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6 Nachgeheim 2518 i.c. mattina [nubi basse]

Il bestino non perse tempo e fece calare la sua rabbia sul guerriero, ma ancora inutilmente. Nonostante il colpo preciso e violento questo passò intorno alla forma senza sentire che la minima resistenza. Per ora solo Kull e Bathorax speravano essere stati efficaci.

Fu all or ache arrivò il belato di Bathorax ad annunciare un nuovo incanto, ma dalle mani del gor non uscì alcun raggio mortale


@all

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Nuovo round

 

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Kull

'Non sanguinano' pensò nella foga della battaglia preso da un profano furore "Ma crepano... ancora!" l'ascia roteò più volte prima di calare ancora pesantemente sulla diafana essenza capace a quanto pare di ferire anche le essenze altrui. Sapeva di star attirando l'attenzione su di se ma a quanto pare lo sciamano belante aveva necessità di più tempo per recuperare le energie e scagliare altre di quelle sue distorte magie. Buono a sapersi, dovesse essere necessario in futuro abbatterlo.

AdG

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swift attack, quindi 2 attacchi con impact come prima e Dodge a 40

 

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6 Nachgeheim 2518 i.c. mattina [nubi basse]

Fu Kull di Kurgan a decidere le sorti della battaglia: con due rapidi colpi consecutivi la sua arma colpì violentemente il nemico. La lama sentiva chiaramente la consistenza dell’avversario e lasciava dei tagli profondi sul corpo. Il secondo colpo arrivò a quello che doveva essere il capo mozzandolo di netto. La creatura scomparve nell’aria lasciando i compagni da soli.

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Kull di Kul Kurgan

 

Quando l'ultimo colpo dell'ascia decapitò letteralmente il non-morto che poco prima sembrava essere fatto di sola aria una fragorosa risata eruppe profonda e gutturale dal petto del giovane Kurgan. L'eco delle risa riverberò all'interno dell'ambiente quasi facendo tremare le pareti.
Un colpo di tosse violento e improvviso la interruppe. Con la manica si pulì le labbra e il mento sporchi di sangue.
Poi fu silenzio, sperò di non dover sentire come prima cosa il belare di Bathorax visto che la sua furia si era appena placata. Si girò ancora ansimante e pallido verso i 'compagni'.

Modificato da Landar
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Wilhelm

"Lui ti ha ferito, Kull di Kull Kurgan, e facendolo si è reso vulnerabile, di rimando, ai tuoi colpi...", ragionò l'Imperiale. "Khorne ti ha veramente benedetto attraverso il sangue, Barbaro del Nord, ma in una maniera imprevedibile ed imprevista. La forza del nostro nemico si è rivelata, in ultima, la sua debolezza".

E, senza por tempo in mezzo, tornò al punto da cui si era allontanato prima, davanti alla porta che conduceva oltre la stanza, per dedicare la sua mente - che reputava sempre più affilata ed analitica - ad altro.

Come il Kurgan si sentiva benedetto dal suo patrono guerrafondaio, Wilhelm si sentiva superbamente baciato da Tzeentch. Restava da vedersi se la sensazione dell'ex mercenario fosse fondata o meno...

AdG

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Studia la porta: Perception e Search 61%.

 

Modificato da Ghal Maraz
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6 Nachgeheim 2518 i.c. mattina [nubi basse]

I compagni stavano riprendendosi dopo lo scontro.

Wilhelm intanto girando intorno alla stanza raggiunse la porta: questa era ad un anta di legno rinforzata.

Il lucchetto, che un tempo la chiudeva, giaceva aperto a terra. Non si vedeva in giro la chiava.

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Kull

Ancora preso dal furore della battaglia, mentre lentamente riprendeva colore, si avvicinò alla porta esaminata dall'imperiale.
"Cosa aspettiamo?" chiese spingendola con la testa della grande ascia senza però accennare a fare un solo passo oltre ad essa. D'altronde quel che doveva fare lui l'aveva fatta, il compito di trovare e disarmare eventuali trappole spettava ad altri. Era un invito a lui o a Bathorax di procedere. Era troppo buio probabilmente, nonostante la luminosità prodotta dalla sua pelle.

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Bathorax

Guardo il kurgan che palesa la sua irruenza ed impazienza,propria della sua schiatta,incurante della possibilità di un'altra trappola,come la porta precedente.

Mi sposto quindi verso lo.stipite della.porta, in previsione di un possibile trabocchetto.

Meglio essere previdenti....

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6 Nachgeheim 2518 i.c. mattina [nubi basse]

Impulsiva la grande ascia del Kurgan aprì la porta e la torcia portata da Akhorakil illuminò la stanza seguente.

Era una camera molto grossa con il soffitto a volta decorata interamente da affreschi per lo più intatti. Vi era rappresentata Verena con gli occhi bendati ed una spada in pugno, una scena di discussione accademica con civette che volavano nel cielo, giudici intenti a studiare tomi.

La stanza era dominata da una statua della Dea alta quasi tre metri. sul fondo della camera vi era una predella, rialzata poco più di mezzo metro e raggiungibile da due scale, su cui vi era un trono con affianco due colonne intarsiate con voli di civette. Sul trono stava lo scheletro di un guerriero che ancora indossava un’armatura.

@all

 

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Kull

Anche il Kurgan non si fece pregare più di tanto. Avanzò ma con prudenza come richiesto. Guardò a terra evitando di calpestare qualsiasi cosa potesse sembrare un disegno, un gradino, una pietra o una piastra rialzata.
Era inesorabilmente attratto da quella figura, da quell'armatura. Come un re caduto in rovina e collassato sul suo stesso regno. Tutto il resto era noia, inutili raffigurazioni di una divinità destinata all'oblio.
Riprese lo scudo e la spada, certamente più utili contro gli agguati. Doveva capire se quello scheletro, o meglio quell'armatura e qualsiasi altra cosa appartenuta a quel re di nulla era ciò che cercava. Gradivok, il campione, o i suoi resti considerati forse una reliquia per il suo dio del mutamento era invece l'obiettivo dell'imperiale e probabilmente dello sciamano stesso. Kull però bramava altro.

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6 Nachgeheim 2518 i.c. mattina [nubi basse]

I due grossi guerrieri avanzarono nella stanza illuminata dalla torcia del Kurgan

Una voce improvvisa li bloccò. Era tenue come il frusciare delle pagine di un libro ma si udiva chiaramente.

“Chi osa disturbare Gaetano Carnera?” chiese 

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Wilhelm

Wilhelm si bloccò sul posto, quasi impietrito.

Senza avanzare ancora nella stanza, la studiò con attenzione attraverso la porta aperta, mentre rifletteva che quello strano nome - il quale doveva suonare assurdamente improbabile ai suoi compagni di sventura -, alle sue orecchie reiklandiane di mercenario, dava impressioni delle calde terre meridionali del Vecchio Mondo: Estalia o, più probabilmente,  Tilea. Il che pareva peraltro sposarsi adeguatamente con la struttura vereniana del sepolcro. 

AdG

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Perception 61%, dedicando progressivamente l'attenzione alla stanza, ai suoi dettagli ed al cadavere. 

 

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Kull

Anche il Kurgan si pietrificò all'udire quella voce. Avrebbe voluto dire che stavano cercando Gradivok, che non poteva essere altro che questo Gaetano dopo essersi giustamente convertito al caos ma... aveva imparato qualche cosa durante quel viaggio: era meglio lasciar parlare chi sapeva farlo meglio di lui. Tuttavia si preparò al peggio, sollevando lo scudo e guardando il Berciante come a suggerirgli di preparare uno dei suoi strani e potenti trucchi.
Un altro non-morto, quelli di prima erano solo un assaggio quindi. Forse un colpo d'ascia avrebbe eliminato il problema, spazzate via quelle ossa sarebbe rimasta solo polvere. La cosa che proprio voleva evitare però era essere rimproverato da Bathorax.

Tutti

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con quel cognome ci fa un sedere come un paiolo

 

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Mozgov

La voce giunse alle orecchie del Gor come un sibilo sinistro che gli fece rizzare il pelo sul collo. 

Immediatamente alzo' scudo ed ascia pronto a fronteggiare un ennesimo avversario ma per ora nulla sembrava muoversi. Tutto il gruppo era in allerta, i barbari delle steppe stringevano le armi guardandosi attorno in attesa, come lui daltro canto, che i due seguaci del dio del mutamento prendessero l iniziativa.

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Ospite
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