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Barovia's Mists [TdG]


Aurelio90

Messaggio consigliato

Inviato

Ivan "Drake" Dragulescu

Abbasso l'arma quando la bestia crepa e fischio per lo stupore Hey, gnomo... non vorrai mica fare sul serio? Gli sorrido a metà tra il divertito e l'impressionato.
Poi mi avvicino alla carcassa dell'animale appena abbattuto e gli sparo un dardo nella testa. Mi volto verso l ragazzino Tanto per essere sicuri... Gli faccio un ghigno sadico e un occhiolino.
Poi lascio precipitare nell'erba la balestra ed estraggo il pugnale ricurvo dal fodero dietro la cintola e comincio ad aprire un lungo squarcio orizzontale lungo la pancia. La puzza non mi disgusta, l'ho fatto altre volte. Anzi, adesso quasi mi piace...
Infilo dentro lo squarcio un braccio armato per strappare via un polmone e ritrarlo tutto sporco di sangue fino alla spalla. Mi alzo, raggiungo il ragazzino con passi pesanti e mi ci accovaccio davanti. Gli porgo il polmone con un sorrisetto di finta gentilezza Hai fame? Lo guardo con occhi del tutto aperti, come se la vista del sangue mi eccitasse e le mie parole sembrano deriderlo e volutamente spaventarlo.


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Inviato

Olmo

Mi asciugo la fronte con un fazzoletto lordo ma che ho cura di tenere da tempo immemore. Ivan! Rimbecco il balestriere quando si cimenta in questa specie di rito da cacciatore nel tentativo di impressionare il ragazzino. Scuoto il capo io per primo infastidito da questa turpe manifestazione assolutamente superflua. E' una fortuna che passassimo di qua... Io sono Olmo e loro: Ivan, appunto, Fel e Mel. Come ti chiami? Domando al nostro protetto cercando di metterlo a suo agio frapponendomi tra lui e il balestriere imbrattato di sangue.

Inviato

Il ragazzo avanza timidamente di qualche passo... ma balza all'indietro come vede Ivan infierire sul ghiottone appena abbattuto, e di nuovo urla e guarda con orrore il guerriero corazzato sezionare l'animale bruciato. Sembra non fare caso a quanto dice Olmo: il suo sguardo va da Ivan a lui, con gli occhi ancora sbarrati.

<Misha! Mishaaa!>

Sentite una voce urlare nella radura, alla vostra destra. Il ragazzo si volta in quella direzione, ed urla di rimando in una lingua che pare non conosciate. Qualche secondo dopo, un uomo sbuca fra i cespugli.

 

Avanza con il sudore che gli copre la fronte, e fra le mani impugna un'ascia tipica da boscaioli. Si ferma sbigottito, guardando gli animali morti, voi (ed Ivan con le mani zezze di sangue) e il ragazzo. Quest'ultimo pare illuminarsi. <Papa!>, e corre verso di lui. L'uomo lo abbraccia, ma lo pone poi dietro alle sue spalle guardandovi un pò diffidente. Apre la bocca e dice qualcosa.... ma, ancora, parla in una lingua che vi pare sconosciuta...

Inviato

Ivan "Drake" Dragulescu

Mi sollevo piano quando il ragazzo si allontana e rimango dove sono con un sorrisetto compiaciuto stringendo ancora nella destra il coltello insanguinato e nella sinistra l'organo putrescente.
Sembro una statua che sorride sinistra mentre senza scompormi fisso l'uomo negli occhi. Non capisco quello che dice e per questo non dico nulla. Non mi muovo. I miei occhi stranamente fissano solo lui, quasi come se fossi "attratto" da chi mi sta davanti con un'arma in mano.

Inviato

Olmo

Salve brav'uomo... faccio con le mani basse in chiaro segno di pace. E tuo figlio? So già che non riceverò una risposta data la barriera linguistica, ma uno ci prova sempre. Ragazzino, tu capisci le nostre parole, vero? Incalzo, intenzionato a evitare che per qualche sciocca incomprensione siamo costretti a dover ingaggiare un combattimento.

Inviato

Fal'A'Fel

 

Prima di intervenire nella discussione, Fal'A'Fel inizia a impastricciare con composti e strane materie prime presenti nel suo zaino. Con occhio clinico passa i liquidi fra le varie fiale, li agita, li mescola con cura e, alla fine, si ritrova con due ampolle in mano: una verdognola, l'altra rossa come la sua barba. Le beve entrambe e inizia a parlare con i due sconosciuti: <Ah ecco qui! Ora va di certo molto meglio!>, dice sorridendo ai due, <il mio nome è Fal'A'Fel e non abbiamo intenzioni ostili! Signore, abbiamo appena salvato suo figlio da quelle fiere immonde! Sentito le esplosioni? Opera mia modestamente! Eh eh… Su avanti dica qualcosa!>, continua iniziando ad avvicinarsi lentamente a padre e figlio.

 

Spoiler

Fal'A'Fel prepara 2 estratti di livello 1: Cura Ferite leggere e Comprensione dei linguaggi, bevendole entrambe.

Entrambi gli estratti richiedono un minuto di preparazione, quindi tutto ciò avviene in 2 minuti di tempo complessivamente 

 

Inviato

L'uomo guarda quasi torvo Ivan, che non fa nulla per sembrare affidabile e che anzi si attegga con fare sinistro. Rimane in silenzio per un pò, ascoltando prima Olmo e poi adocchiando il gesticolare dello gnomo con le sue fiale.

Si rivolge poi al figlio, e i due parlano nuovamente nella lingua straniera. Alla fine, con voce roca, si rivolge a voi parlandovi in Comune con un accento che vi pare non abbiate mai udito: <Avete salvato mio figlio. Noi... grazie. Io sono Hanzi, e lui è mio figlio Misha.> Poi vi pare che vi guardi un pò curioso ed aggiunge: <Di dove siete?>

 

TUTTI

Spoiler

Sentitevi di rispondergli come volete: ho appositamente lasciato stare i dettagli del mondo di gioco "di partenza" (cioè da dove era iniziato il PbF). Citate pure nomi di nobili, città e regni che vi pare :P

 

Inviato

Fal'A'Fel

 

<Piacere di conoscervi! Il mio nome è Fal'A'Fel! Sono un grande alchimista il cui sogno è riuscire a creare un giorno la mitica pietra filosofale! Per far ciò, ho viaggiato in lungo e in largo per il Faerun: ho attraversato il deserto dell'Anauroch, ho visitato la Grande Fossa, sono stato persino vicino ad essere catturato come schiavo nel regno di Thai, da un tremendo mago rosso. Ho visto le orde barbariche…>, Fal'A'Fel inizia un flusso ininterrotto di parole, senza quasi respirare, cantando delle sue mirabolanti gesta e avventure… che siano tutte vere o no, quello non lo sa nemmeno lui… e continua e continua a parlare, sempre più veloce, con voce sempre più enfatica, arrivando fin quasi a dimenticarsi di respirare

 

Spoiler

Ho parlato del Faerun perché è l'ambientazione che conosco meglio. Se gli altri hanno preferenze diverse provvedo a modificare nomi e luoghi all'occorrenza.

 

Inviato

Ivan "Drake" Dragulescu

Il mio sguardo magnetico si trasforma in una smorfia quando il fiume di parole dello gnomo straripa in un turpiloquio martellante che farebbe perdere le staffe anche all'uomo più saggio. Così mi avvicino a lui e lo fermo con un cazzotto sul cranio E sta zitto... Gli impero a metà tra l'ammonitore e l'ironico.
Sembrerebbero un padre e un figlio e nient'altro, ma non fido di nessuno. L'inganno e il pericolo si nascondono con grande maestria anche nei volti più innocenti e per tal motivo preferisco rivelare sempre il minimo indispensabile su di me e i miei progetti.
Ritorno a sorridere facendo saltellare il polmone nella mano come fosse una palla e mi avvicino a Hanzi Perdonate il mio amico gnomo... Siamo solo dei viaggiatori smarriti Getto l'organo lontano con non curanza senza smettere di guardare il boscaiolo Io mi chiamo Ivan Metto una mano armata sul petto metallico che lascia un'impronta rossa di sangue Sono un cacciatore. Un cacciatore di... Mmmmmm... Un cacciatore. Io e i miei compagni veniamo da molto lontano. Stavamo inseguendo dei banditi ma ci siamo persi. Sapete dirci se ci sono villaggi o città nei paraggi, di grazia? Incrocio le braccia rosse costruendo un'espressione di falsa cortesia e da uno dei guanti armati spunta ancora il coltello che non ho rinfoderato e che sembra quasi io voglia mettere in mostra ai due sventurati.

Inviato

Fal'A'Fel

 

<Ahi!>, esclama Fal'A'Fel piccato massaggiandosi la testa con entrambe le mani. Mentre Ivan parla con i due, lo gnomo, da dietro, comincia a fargli il verso imitando parodicamente le sue gestualità.

Inviato

Olmo

Malcelo un sorriso vedendo la scenetta che si va a creare tra Ivan e Fel. Vi hanno detto tutto loro, faccio alla fine con un sorriso, più rilassato di quanto in realtà dovrei essere. Comunque... stiamo cercando un posto dove passare la notte e temo che il castello, indico la rocca abbarbicata sul monte, non sia il luogo più indicato per degli stranieri, dico bene?

Inviato

L'uomo annuisce. <Capisco... voi venite da fuori. Fuori dalle nebbie. Noi siamo Vistani - zingari per gli abitanti di Barovia. Ma voi avete salvato mio figlio: avete la mia riconoscenza e la mia amicizia. Venite con me> e, facendovi cenno di seguirlo, vi dirigete inoltrandovi nella radura

 

***

 

Camminate per un pò, le armi sguainate per timore di altri incontri poco amichevoli. Ma ecco che, ad un certo punto, vi pare di udire risate e musica di violino - sembra che qualcuno stia dando una festa in questo luogo lugubre.

Ed ecco che,dopo aver superato un paio di cespugli fitti, trovate quello chesembra essere un accampamento. In uno sprazzo di radura spoglia di vegetazione, ci sono due carri dai colori talmente vivaci che pare facciano a pugni con la desolazione del luogo. Un falò è acceso,e in giro ci sono uomini, donne e bambini vestiti come Misha ed Hanzi. Un gruppo di bambini giocano a rincorrersi; un uomo, sulla ventina e dalla barba appena pronunciata, suona un violino con bravura quasi eguale a Mel.

Un gruppo di uomini, come vi vedono arrivare, smettono di chiacchierare fradi loro e vi guardano sospettosi; ma Hanzi ed il figlio vanno verso di loro, e questi parlano fra di loro nella loro lingua. Dopodiché, l'uomo si voltae dice <Non avete nulla da temere: ho spiegato cos'è successo... avete la protezione e l'amicizia del mio clan. E, forse, stasera Madame Bey vi concederà udienza>

Inviato

Ivan "Drake" Dragulescu

Seguo il gruppo fino alla radura. Mi guardo attorno circospetto con la balestra in braccio. Quando vedo i carri abbasso l'arma Toh... Sembra che qualcuna stia dando una festa Ritorno a sorridere come una ragazzina lasciva.

Inviato

Fal'A'Fel

 

<Amici Vistani! Salute a tutti voi! È un piacere fare la vostra conoscenza!>, esclama Fal'A'Fel saltellando allegramente, quasi non riuscisse a trattenere l'entusiasmo di ritrovarsi fra così tanta gente e così tanti colori sgargianti. <C'è una festa qui? E del cibo e del vino per degli stanchi viandanti?>, continua a chiedere iniziando a dare di gomito agli zingari che si trovano alla sua portata.

Inviato

Ivan "Drake" Dragulescu

Avanzo verso il centro della radura con la maschera sollevata sulla testa rivolgendo il mio sorriso verso gli astanti. Ma è un sorriso di superiorità. Presto o tardi moriranno tutti uccisi o divorati da quella terra malvagia e io sorriderò guardando i loro cadaveri.
Non dico nulla mentre appoggio la balestra e lo zaino contro la ruota di un carro. Mi ci siedo in mezzo e il mio sorriso falso sembra ormai indissolubile. Ma in realtà sto pensando alla mia prossima mossa. Queste persone sono insignificanti per me. Li userò per i miei scopi e poi li abbandonerò... o ucciderò.
Tuttavia è più forte di me. Non riesco a smettere di cercare elfi. Per questo li squadro tutti cercando orecchie a punta o glifi elfici sui loro vestiti e oggetti.
Infine estraggo il coltello e comincio a giocherellarci fissando il vuoto senza smettere di sorridere. Mentre lo faccio roteare nella mano destra parlo tra me e me in elfico ...Col tempo la fiamma morirà. E solo buio rimarrà...

Inviato

Fal'A'Fel

 

<Dai, Ivan! Smettila un po' di isolarti per una volta! Guardati intorno: musica, cibo, vino e tutta queste gente con cui parlare!>, dice Fal'A'Fel avvicinandosi al cacciatore e dandogli calorose pacche sulle spalle. <Ehi, signor Vistano! Ha del buon vino per il mio amico qui? E, perché no, anche per me! Ah, e del cibo lo avevo già chiesto? In cambio potrei parlare di come e perché nel Faerun io sia un'autorità riconosciuta nel campo dell'alchimia… ho fatto alcune scoperte molto interessanti nei miei anni di studio. Sa cosa sono le bombe esplosive?>, Fal'A'Fel continua a parlare con chiunque gli capiti a tiro, di qualsiasi cosa gli venga in mente, senza smettere di dare distrattamente pacche sulla spalla a Ivan, quasi dimentico della sua presenza, in un movimento divenuto automatico e ripetitivo. E coglie ogni spunto per rinnovare la richiesta di cibo e di vino.

Inviato

Olmo

L'arrivo al campo dei nomadi riesce a sorprendermi. Quello che per alcuni potrebbe essere incoerente con il grigiore delle terre che ci circondano, a me i colori dei carri rilassano concedendomi un barlume di pace nel lungo mare dell'inquietudine che da sempre mi perseguita.
Per quanto il mio aspetto me lo permetta, cerco di instaurare un contatto, raccontando le nostre disavventure con una nota comica nella speranza di strappare qualche risata. Questa mi sembra gente di mentalità chiusa, ma con un alto senso dell'ospitalità. Dobbiamo approfittare il più possibile del colpo di fortuna che ci è capitato incontrando il piccolo Misha.
Madame chi? Domando incuriosito dal modo in cui ci hanno parlato di questa donna.

Inviato

Ivan "Drake" Dragulescu

Stavo godendo della vista del sangue raggrumato lungo la lama del mio coltello kukri, quasi mi... nutrisse... Quando ecco Fal che mi colpisce sulla spalla armata strappandomi ai miei pensieri sanguinari per riportarmi alla realtà. Strabuzzo gli occhi e il mio volto viene attraversato a una smorfia di ribrezzo e rabbia insieme. Ruoto il capo lentamente verso di lui e serro la mascella. La sua vocina mi sta martellando il cervello, sembra che non respiri neanche quando vomita nella radura le sue amenità. Lo guardo con occhi di ghiaccio, zitto, muto immobile, come un cane che avverte uno scocciatore. Ma lui non se ne accorge. Anzi, mi ignora completamente riprendendo a colpirmi come se fossi una statua. Lo afferro da dietro per il colletto e me lo tiro addosso portando bruscamente il suo visino a pochissimi centimetri dal mio Prova a toccarmi un'altra volta e... La lama insanguinata del kukri spunta dal basso frapponendosi tra le nostre facce. Gli sorrido sadico ...Te lo ricordi il lupo di prima, vero? Alludo a quando lo ho sventrato.

Inviato

Fal'A'Fel

 

<…per non parlare di quella volta in cui l'avatar di Tiamat in persona mi chiese di preparargli uno dei miei famosissimi estratti contro il mal di stomaco che ormai da giorni… uoh!>, il discorso di Fal'A'Fel viene bruscamente interrotto quando, strattonato per il colletto, si ritrova faccia a faccia col bel viso di Ivan deformato dalla rabbia, il coltello puntato alla gola dello gnomo. <Gulp>, deglutisce rumorosamente, guardando il sangue raggrumato sulla lama che gli sfiora la giugulare. <Ok… ok… concetto afferrato… non ami le mie calorose e innocenti dimostrazioni di affetto!>, un sorriso forzato appare sulle sue labbra, <Che ne dici di un po' di vino per rilassarci, eh? Il brav'uomo qui>, dice indicando il Vistano che aveva fermato a parlare, <potrà sicuramente procurarcene quanto ne vogliamo! Vero? E, perché no, del cibo? Non avevo ancora chiesto del cibo?>, mentre parla, si divincola pian piano dalla morsa dell'uomo e comincia ad allontanarsi a piccoli passi all'indietro, senza togliere gli occhi dalla lama che Ivan stringe ancora in mano con fare malevolo.

Inviato

Ivan "Drake" Dragulescu

Lascio la presa per permettergli di andarsene e mentre lo faccio ritorno a sorridergli da lontano come farebbe un lupo nero mezzo nascosto nella penombra di un fuoco da campo che sorride alla preda prima di saltarle addosso. Ma non abbasso il coltello che rimane li fermo dov'è. Gli avvicino la faccia e tiro una lunga leccata lavandolo di un bel po di sangue mentre guardo perverso Fel ad occhi sbarrati.
Dopo che se ne sarà andato, rinfodererò l'arma e mi metterò lo zaino in mezzo alle gambe. Tirerò fuori l'ultimo biscotto ai mirtilli rimasto nel fazzoletto e lo sgranocchierò fissando un punto nel buio lontano, oltre l'accampamento... perdendomi in ricordi lontani, con occhi vuoti e mezzi chiusi.

Spoiler

Niente segni di elfi nei paraggi?

 

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