Aurelio90 Inviato 16 Settembre 2016 Autore Segnala Inviato 16 Settembre 2016 Mel ed Olmo Spoiler <Come ho detto, acquisire certe conoscenze comporta certi vantaggi...>, ed eccola nuovamente a sventolarsi. <Oh, non guardatemi in quel modo. Non so tutto tutto sul Conte e sulle Nebbie, ma posso assicurarvi che il signore di Barovia è più esperto di me in materia. Dopotutto è lui il signore oscuro di Barovia...> Guarda poi per un attimo la finestra. <Sta arrivando la sera, direi che è il momento di ritirarmi... ma ho ancora alcune cose da dirvi: nel corso del suo dominio, il Conte Strahd ha sempre mostrato un certo interesse per quelli come voi. Non li odia, non gli vuole fare del male. Anzi, un paio di volte li ha arruolati per cercare insieme un modo per abbandonare Barovia. Perché lui, Strahd, è maledetto. E queste labbra non aggiungeranno altro> mormora ora a bassa voce, alzandosi. <La mia pietà per voi è finita. Vi ho già rivelato fin troppo delle mie conoscenze... uscite! Ora devo riposarmi> Dal suo tono imperioso capite che si è improvvisamente chiusa a riccio; constatate che non Madame Bey non avrà altro da dirvi, e non senza un certo senso di smarrimento vi alzate ed uscite La luna è alta nel cielo. La comitiva ha acceso un gran falò, ed Hanzi vi ha invitato di sedervi vicino a lui - anche se Misha, e alcuni dei Vistani, guardano a malapena Ivan e si mettono a distanza da lui. Nonostante il tetro fato che pare aleggiare sopra di voi sulle sue ali oscure, questa notte sembra particolarmente tranquilla e gioiosa. Questa è la prastonata, un rituale Vistani di danza e canti. Un gruppo di uomini si armeggiano con violini, liuti e tamburi. Alcune ragazze danzano a pochi passi dal falò, con le gonne variopinte che sembrano quasi prendere il volo. E molti dei Vistani, nella loro lingua natia, battono le mani e cantano a ritmo. Non avete la più pallida idea di quali canti o ballate stiano facendo, ma il clima vi ha rasserenato gli animi... almeno per questa notte. *** Impiegate circa due giorni di viaggio con i vostri nuovi compagni. Pochi degli uomini sono armati (un paio di asce, dei coltelli e qualche balestra), ma nessuno di loro pare così ben equipaggiato ed attrezzato di voi. Avanzate con fare cauto in questa landa che potrebbe nascondere chissà quali orrori pronti a sbranarvi (o peggio), ma l'unica minaccia costante sembrano alcuni banchi di nebbia che di tanto in tanto si alzano fino a ricoprirvi le ginocchia. Non che la cosa possa darvi pace, e per buoni motivi... È il pomeriggio inoltrato del secondo giorno di viaggio quando, sbucando da alcuni alberi, avete questa visuale. I Vistani vi indicano che il paesino a fondovalle è il villaggio di Barovia, che porta lo stesso nome della regione. Ma per il castello non c'è bisogno di spiegazioni: è lo stesso maniero che avevate visto ergersi dalle nebbie al vostro primo giorno. Sussurrando, i Vistani indicano che quello è il maniero del Conte Strahd, conosciuto come "Castel Ravenloft". <Qui le nostre strade si dividono> Madame Bey è uscita dal suo carro. I Vistani, vedendola, si lasciano andare in mormorii e quasi si piegano come segno di rispetto - quasi fosse una regina. Ma Madame Bey borbotta qualcosa nella sua lingua e agita frettolosamente le mani. <Noi rimarremo per qualche giorno nei pressi del villaggio... non dentro; se vogliono venire da noi saranno i benvenuti, ma i giorgio di Barovia non nutrono per noi grande amore. Ci considerano ladri e truffatori, e che la malasorte accompagna i nostri carri... che si tengano le loro convinzioni; non voglio sprecare tempo in divergenze d'opinioni. <E per quanto riguarda voi: nel villaggio potreste trovare qualche modo per andare al castello... o celare la vostra provenienza e comportarvi come se niente fosse. I giorgio dicono che un invito da parte del Conte equivalga come una sentenza di morte, perché alcuni degli ospiti non fanno più ritorno. E una volta tanto hanno ragione... ma immagino sappiate come badare a voi stessi>, e vi rivolge un sorriso. Poi si rivolge ad Ivan: <Se mai dovresti avere l'onore - o la sfortuna - d'incontrare il Conte, il mio consiglio è tenere a freno il sangue caldo che ti ha reso così impertinente con me... perché lui non perderà tempo in chiacchiere se gli mancherai di rispetto!>
Ospite Inviato 16 Settembre 2016 Segnala Inviato 16 Settembre 2016 Ivan "Drake" Dragulescu Durante i festeggiamenti me ne sto in disparte. Non ho fame, dubbi e tormenti mi stringono in una morsa letale e sudo abbracciandomi come per rassicurarmi Maledizione... Sussurro mentre prendo copiose boccate d'aria. Il sonno viene facile, sono stanco e provato da tutto ciò che mi circonda e quando mi sveglio il giorno dopo mi sento un po' meglio. Mi rimetto l'armatura e vengo a sapere che Madame Bey vende attrezzatura da viaggio e mercanzia varia. Mi avvicino a lei e cercando di non guardarla negli occhi scelgo quello che mi serve. Prendo i soldi da un sacchetto che pende dalla cintura e pago senza dire nulla. Mi ammiro nello specchietto che ho appena acquistato lanciandomi bacetti mentre cammino verso il mio piccolo accampamento. Il fuoco si è tramutato in cenere ormai da tempo. Raccolgo lo zaino e la belestra e raggiungo gli altri. Il viaggio è snervante, sono ansioso di uccidere qualcuno, dato che ho avuto poche opportunità finora... Quando intravedo il castello, un sorriso gioioso mi deforma il viso su due grandi occhi azzurri aperti del tutto. Salto giù dal carro e muovo qualche passo verso il paesino sotto Castle Ravenloft, fermandomi poi ad ammirare il suggestivo paesaggio Barovia... Mi dico come un bambino eccitato. Ritorno dai miei compagni di sventura. La nebbia torna a manifestarsi sotto un cielo grigio, ma la cosa non mi tange. Tutto ciò che voglio è uccidere e guadagnare soldi per uccidere ancora... Ma dove diavolo sono finiti gli elfi!? La chiromante mi avverte circa l'ospitalità del Conte. La guardo con occhi semi chiusi, a metà tra la sfida e la beffa e tengo questo sguardo fin quando non si leva dai piedi. Poi ritorno a voltarmi verso Barovia e mi spunta un sorriso Si... Sarà divertente Mi dico mentre annuisco sorridendo.
Cronos89 Inviato 16 Settembre 2016 Segnala Inviato 16 Settembre 2016 Mel Durante la serata e il viaggio intrattengo i Vistani con canzoni e racconti della nostra terra e ascolto ogni loro storia in modo da avere più informazioni possibili Grazie molte Madame Bey, faremo tesoro delle vostre parole dico, mentre osservo la città, cercando di capire da dove iniziare la nostra ricerca Direi di tenere un profilo basso e andare verso la locanda della città, occhi e orecchie ben aperti e bocca ben chiusa, cerchiamo di capire come possiamo confonderci con loro.
Aboeufs Inviato 16 Settembre 2016 Segnala Inviato 16 Settembre 2016 Fal'A'Fel Durante la serata, Fal'A'Fel conversa amichevolmente con tutti, ride, scherza e cerca persino di ballare insieme alle donne vistane durante il loro rituale, anche se con scarsi risultati: non possiede la loro grazia, né soprattutto le loro gonne svolazzanti. Si rifocilla con piacere nel corso del viaggio, quando non è impegnato ad ammorbare qualcuno con le sue solite dissertazioni astruse. L'unica persona che cerca di evitare quanto più possibile è la vecchia: dopo aver trattato con lei per una pietra magica di suo interesse, si è sempre tenuto a debita distanza da lei, neanche fosse affetta da un morbo contagioso e letale. SE MEL E/O OLMO CI HANNO RIFERITO LE PAROLE DELLA VECCHIA: <Siamo sicuri di voler seguire il suo consiglio?>, chiede ai suoi compagni una volta scesi dal carro, <Quella vecchia non mi piace per niente… e se andassimo invece alla ricerca dei confini delle nebbie? Ricordo che, prima di uscire dal carro, lei avesse parlato proprio della possibilità di trasportarsi in altri mondi attraversando quelle nebbie! Sarà anche pericoloso, ma per me vale la pena tentare. Che ne pensate?> ALTRIMENTI: Chiede spiegazioni ai compagni su dove si stiano dirigendo e, una volta che le abbia ricevute, agisce come riportato sopra. Se non riceve spiegazioni di sorta, si rifiuta di proseguire completamente alla cieca.
Ospite Inviato 16 Settembre 2016 Segnala Inviato 16 Settembre 2016 Ivan "Drake" Dragulescu Mi volto per ascoltare Mel e Fal. Indosso la maschera Io voglio andare a Barovia... Sono proprio curioso di conoscere il conte Dico con voce metallica e una vena di follia.
Hobbes Inviato 17 Settembre 2016 Segnala Inviato 17 Settembre 2016 Olmo Il viaggio è stato piuttosto gradevole. Per quanto abbia cercato di instaurare qualche legame con i vistani, ho incontrato le solite difficoltà, ma almeno sono riuscito a tirare un sospiro di sollievo, dimenticandomi per un po di tempo della miseria in cui sia tutti quanti incappati. L'idea di tornare a casa mi tormenta ogni volta che abbasso la guardia e difficilmente mi lascerà in pace nei giorni a venire. Informati gli altri due colleghi di quanto riferito dalla matriarca, i dubbio di Fel li liquido con una scrollata di capo. Dopo tutto quello che è successo, non fatico a credere a ciò che l'anziana ci ha spiegato. Fatti i saluti, scompiglio i capelli di Misha e stringo al mano del padre, vigorosamente. Senza di loro staremmo ancora brancolando nel grigiore della foresta. Rimasti soli, poggio una mano sulla spalla di Ivan. Il tempo dei giochi è finito. Commetti altre altre s*ronzate e puoi considerarti solo. Chiaro? Non ammetto risposta, do per assodato che il messaggio sia arrivato chiaro e limpido al compagno tanto problematico. Solitamente non uso un linguaggio così gretto, ma sta voltaa non intendo commettere errori. Volutamente, mantengo la presa per un attimo di troppo, bloccando sul posto e facendo assaggiare a Ivan la stretta della mia mano.
Ospite Inviato 17 Settembre 2016 Segnala Inviato 17 Settembre 2016 Ivan "Drake" Dragulescu Muovo i primi passi verso Barovia, quando sento un peso sullo spallaccio rallentarni. Mi fermo di scatto e ruoto il capo lentamente. Olmo vedrà una maschera metallica contornata da lunghi capelli biondi che gli fa una smorfia orribile. Non gli rispondo e i secondi passano. Poi strattono via il corpo e ritorno a camminare guardando in avanti.
Aurelio90 Inviato 17 Settembre 2016 Autore Segnala Inviato 17 Settembre 2016 Dopo aver organizzato gli ultimi preparativi e fatto i vostri acquisti (fra cui la pietra svolazzante dello gnomo), raccomandate l'anima ai vostri dèi e decidete di muovervi verso il sentiero in discesa per arrivare al villaggio. Anche perché, beh, Hanzi vi ha detto che questi giorgio -termine per definire chi non è un Vistani - hanno l'abitudine di serrare porte e finestre al calar della notte: gli abitanti del villaggio sono tremendamente supertiziosi e facili nell'essere irritati ed atterriti da eventi soprannaturali. Vivere proprio sotto il castello dle Conte non deve essere facile. Accellerate quindi il passo improvvisamdo una marcia. Dopo un pò le ginocchia cominciano a dolervi e i polmoni hanno qualche fitta, ma fate in modo di raggiungere il villaggio prima che effettivamente il sole cala al di là della collina a sinistra del villaggio. *** È quasi buio quando, alla fine, arrivate al villaggio di Barovia. Il posto sembra lugubre... e lo è effettivamente: ci sono a malapena strade con un selciato trascurato e soaccato in vari punti. Vedete una fontana che zampilla acqua ma il cui fondo è ricolmo di fango. Vedete di sfuggita alcuni abitanti - umani con abbigliamenti simili a quelli della gente comune del vostro mondo - che mostrano una certa fretta nell'entrare in casa: non si fermano a salutarsi, e sembra non accorgersi di voi. Camminate un pò in giro e alla fine trovate, in uno spiazzo disadordono, quella che sembrerebbe essere una locanda. La fanciulla bianca, una insegna cigolante appesa sopra al tetto.
Ospite Inviato 18 Settembre 2016 Segnala Inviato 18 Settembre 2016 Ivan "Drake" Dragulescu Stavo immaginando di torturare Olmo con della pece e della piuma d'oca, quando ecco che le gambe mi portano fino a valle, dove sta Barovia. Mi fermo davanti allo spiazzo centrale, i due fori nella maschera mi permettono di vedere non completamente ciò che mi circonda. Per questo ruoto piano il capo verso destra e sinistra in cerca di dettagli. Mi volto verso i miei compagni per individuarli e assicurarmi che ci siano ancora. Questo mondo è più nero di un patacchio nero su un manzo nero in una notte senza luna e stelle. Dalla fessura della bocca fuoriescono flebili vampate di calore, mentre il cuoio che separa le lastre metalliche dell'armatura dalle carni si è irrigidito e mi sembra di essere diventato più pesante. Onestamente non so più cosa pensare. Al diavolo tutto, gli elfi sono scomparsi e la mia terra è lontana chissà quanto da me. Ora voglio solo bere qualcosa di forte che mi stordisca. Poi voglio imbracciare la mia balestra e bucherellare qualcuno. Alzo la testa al cielo Che notte gelida... Dico in elfico con voce metallica.
Aboeufs Inviato 18 Settembre 2016 Segnala Inviato 18 Settembre 2016 Fal'A'Fel <Toh! Una locanda!>, esclama Fal'A'Fel senza quasi curarsi di tutto lo squallore e la malinconia trasandata che lo circondano. <Entriamo senza indugio, dico io! Di me ci si può fidare: sono un alchimista!>, continua, con un'allegria in netto contrasto con l'atmosfera. <Un pasto caldo da mangiare e un tetto sotto cui dormire son tutto quel che ci vuole per lasciarci alle spalle la brutta esperienza con quella vecchiaccia infame!>, sentenzia, appropinquandosi alla porta della taverna, la sfera rossoblù in costante moto rotatorio intorno alla sua testa.
Ospite Inviato 18 Settembre 2016 Segnala Inviato 18 Settembre 2016 Ivan "Drake" Dragulescu Mi spieghi che accidenti è quell'affare che hai in testa? Chiedo allo gnomo rimanendo dove sono.
Aboeufs Inviato 18 Settembre 2016 Segnala Inviato 18 Settembre 2016 Fal'A'Fel <Hai visto che spettacolo? Una sfera colorata che ti ruota sopra la testa! In tutta onestà non potevo certo esimermi dal comprarla! Le ottomila monete d'oro meglio spese della mia vita!>, risponde Fal'A'Fel con un ampio sorriso sul volto, mentre si avvia verso la taverna.
Cronos89 Inviato 18 Settembre 2016 Segnala Inviato 18 Settembre 2016 Mel Fermi! dico scuotendo il capo evitiamo di attirare troppo l'attenzione? Magari entriamo uno alla volta ad una decina di minuti l'uno dall'altro? Dico con un sopracciglio inarcato e magari spegniamo eventuali segnali, togliamo eventuali masxhere e cerchiamo almeno di sembrare normali? Sennò tanto vale andare direttamente ad urlare in giro che siamo stranieri
Ospite Inviato 18 Settembre 2016 Segnala Inviato 18 Settembre 2016 Ivan "Drake" Dragulescu Senza smettere di camminare e voltarmi rispondo a Mel da lontano Si, certo, e magari ci ficchiamo un sacco di patate in testa per non farci riconoscere e strisciamo contro i muri come dei topi... BWAHAHAHAHAHA Rido da lontano Su, venite. Non ho tutto il fo###to giorno...
Cronos89 Inviato 18 Settembre 2016 Segnala Inviato 18 Settembre 2016 Mel Sbaglio o l'ultima volta il tuo modo di fare cinha fatti quasi uccidere? Libero di non seguire il mio consiglio, ma non pensi sia meglio analizzare la situazione prima di buttarcisi a capofitto? Così per fare una cosa diversa dal menare le mani, poi magari va male comunque, ma almeno ci abbiamo provato
Hobbes Inviato 18 Settembre 2016 Segnala Inviato 18 Settembre 2016 Olmo Guardo Mel, è evidente che Ivan sta tirando troppo la corda con il suo comportamento inutilmente infantile. Con tacita intesa, tento di rassicurare il bardo che al prossimo passo falso, Ivan non sarà più un problema per nessuno. Entrato lui, aspetto qualche minuto prima di accedere alla locanda.
Aurelio90 Inviato 18 Settembre 2016 Autore Segnala Inviato 18 Settembre 2016 Chi entra per primo (che non ho capito molto bene se Mel o Ivan) Spoiler Aprendo la porta, la prima cosa che noti è aglio. Tanto, ma tanto aglio. Molti mazzi di aglio appesi per il soffitto. Ah, già, senti anche odore di zuppa d'aglio. Devono andarci particolarmente matto. Così come all'esterno, l'intero della locanda appare alquanto misero e disadorno: un paio di sgabelli rozzamente lavorati, tavoli privi di tovaglia od ornamenti vari. Ci sono ben pochi avventori che stanno mangiando: sono tutti umani, per la maggior parte uomini adulti. Indossano casacce larghe con maniche rigirate e un paio di pantaloni alla zuava, con tanto di scarpe e stivali consunti. Solo un paio di loro portano un copricapo, il tipo cappello da contadino. E gli avventori mangiano con ciotole e posate di legno. Al tuo arrivo solo qualcuno si degna di voltarsi e vedere il nuovo arrivato, per poi tornare a mangiare il suo piatto. Noti però due cose: la prima, che quello che sembrerebbe essere l'oste (un omone pelato con il grembiule unto e bisunto) che, a ridosso dell'ingresso, ti squadra per qualche attimo e poi ti fa cenno con la mano di chiudere subito la porta; il secondo, un gruppo di uomini stanno bisticciando con uno che sembra essere ben vestito rispetto agli altri ospiti della locanda. <Che cosa te le paghiamo a fare i tributi? Non possiamo gestire da soli questa cosa, o chiami lo Sceriffo o ti ci mandiamo noi a stanare quei maledetti lupi!> Per gli altri Spoiler Quando il vostro compagno entra, vedete per un momento l'ambiente illuminato dalle lanterne appese alla locanda. Un forte odore di aglio bollito vi tappa il naso, e scorgete una moltitudine di mazzi d'aglio appesi sul soffitto. Ma è solo per qualche attimo, poi la porta si richiude e rimanete fuori in attesa... per vedere se la situazione alla locanda sia abbastanza tranquilla per accedervi e trovare vitto ed alloggio. Sempre che i baroviani non si rivelino inospitali o esosi per le vostre tasche. In lontananza, udite l'ululato di un lupo.
Ospite Inviato 18 Settembre 2016 Segnala Inviato 18 Settembre 2016 Ivan "Drake" Dragulescu Nella locanda Spoiler Entro spedito e la puzza d'aglio filtra attraverso la maschera costringendomi a toglierla subito. Compare una faccia disgustata e metto una mano davanti alla bocca. Guardo tutti con ribrezzo, poi mi ricompongo e costruisco un'espressione disinvolta Che c###o di posto... Mi dico a bassa voce. L'oste mi fa cenno di entrare. Lo assecondo con movimenti posati e richiudo la porta dietro di me. Avanzo a passi pesanti e il metallo degli stivali armati rimbomba sul legno vuoto del pavimento, scatenando il tintinnio flebile ma costante dei vari componenti dell'armatura. Il calcio della balestra spunta da dietro le spalle e so come fare per imbracciarla subito. La mia unica compagna... Noto il drappello d'uomini bisticciare, ma degno loro solo di uno sguardo fugace. Mi avvicino al bancone, mi tolgo lo zaino in cui ripongo la maschera e lo poggio sulla lunga lastra di legno consunto. Costruisco un'espressione strafottente mentre mi tiro indietro i lunghi e lisci capelli biondi Del vino... Dico all'oste senza guardarlo Novità...? Gli chiedo stavolta guardandolo appena dopo che mi avrà servito. Nel mentre incrocio le braccia sul bancone e mi stropiccio la faccia fingendo di aver avuto una brutta giornata... Che poi è vero. Accidenti se è vero...
Aboeufs Inviato 18 Settembre 2016 Segnala Inviato 18 Settembre 2016 Fal'A'Fel <Mmm aglio! Io adoro l'aglio! Ho già l'acquolina in bocca! Questi baroviani hanno ottimi gusti in fatto di cucina, parola di gnomo. Chi è il prossimo a entrare?>, dice Fal'A'Fel saltellando sul posto, impaziente di gustare una graditissima cena a base d'aglio.
Cronos89 Inviato 18 Settembre 2016 Segnala Inviato 18 Settembre 2016 Mel Tanto bravo in combattimento, tanto testardo fuori...mormoro mentre Ivan entra in taverna Signori, se permettete vado io dico mentre mi avventuro verso la taverna Nagini fai attenzione anche tu, ok? dico alla mia vipera x tutti Spoiler Mi ero dimenticato di avvisarvi, ma ho un famiglio viperoso, probabilmente altri due livelli e prendo qualcosa di più performante come famiglio
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