Cronos89 Inviato 26 Settembre 2016 Segnala Inviato 26 Settembre 2016 Mel in effetti, dopo la prematura dipartita del nostro caro Ivan direi di essere un po' più cauti suggerisco mentre seguo olmo dentro la chiesa, guardandomi attorno
Aurelio90 Inviato 26 Settembre 2016 Autore Segnala Inviato 26 Settembre 2016 Non senza un certo presentimento, decidete di sospendere per il momento la vostra missione e vi dirigete la costruzione in pietra... *** Le porte di legno sono aperte, e non c'è nessuno posto all'ingresso. Vi trovate quindi in un breve corridoio dove, per ogni lato, ci sono due porte di legno. E davanti a voi la breve navata dell'edificio di culto Così come l'esterno, l'interno della cappella appare priva di una qualsiasi decorazione: non ci sono statue o mosaici: solo un logoro tappeto che percorre quasi tutta la piccola navata principale, e varie panche e sedie di legno dismesse sparse qua e là. L'unico elemento che pare mantenere una parvenza di sacralità e rispetto è l'altare, un unico blocco di pietra coperto da un drappo giallo. Sopra di esso, una effigie dello stesso simbolo che avete visto in cima al tetto, che ricorda molto un sole. All'interno della cappella sentite qualcuno canticchiare un motivetto, ma come Olmo si mette a parlare sentite una voce rispondere: <Eccomi, arrivo!> L'uomo, che pare avere una sessantina d'anni, indossa un abito scuro di pelle che pare tirato a lucido. Sotto la barba vedete che porta un medaglione, che ha lo stesso simbolo sull'altare. Ha in mano una scopa, e come vi vede vi rivolge un sorriso raggiante: <Dominus vobiscum, figlioli, cosa vi porta qui?>
Aboeufs Inviato 26 Settembre 2016 Segnala Inviato 26 Settembre 2016 Fal'A'Fel «Et quoque apud te!», esclama Fal'A'Fel ritrovando subito la fiducia. Il vecchietto non gli sembra lugubre e malevolo come tutto il resto del mondo, quindi inizia a fidarsi e a parlare a ruota libera… forse anche troppo. «Sua eccellente eminenza, padre santissimo, reverenda grazia, piacere di fare la sua conoscenza! Noi siamo avventurieri assoldati dal boiardo di Barovia per stanare qualche lupetto che dà fastidio al villaggio. Niente di cui preoccuparsi insomma… se però dopo che ci siamo occupati di questa quisquilia di poco conto lei volesse contattare il suo Dio Onnipotente, eterno, glorioso, magnanimo e quant'altro e chiederGli un passaggio extra-planare, gliene saremmo molto grati! Sa, noi in realtà non siamo di qui e…», continua in questo modo, a ruota libera, finché non viene interrotto da qualcuno.
Cronos89 Inviato 26 Settembre 2016 Segnala Inviato 26 Settembre 2016 Mel trattengo a stento un moto di stizza quando Fal inizia a parlare Come ha detto il mio piccolo amico siamo qui per i lupi dico, dando un leggero colpo con la gamba allo gnomo Fal evita di prendere in giro il buon signore con queste tue storie, sono buone per spaventare i nostri nemici mi volto verso il prete, sorridendo Sa, è sempre bene mettere in giroq ualche voce in cui si diventa delle potente creature provenienti da un'altro mondo, ma non siamo altro che semplici uomini
Hobbes Inviato 26 Settembre 2016 Segnala Inviato 26 Settembre 2016 Olmo Accodandomi alle parole di Mel, proprio per evitare che il sant'uomo si perda dietro la fiumara dello gnomo, tento di indirizzare la sua attenzione sull'argomento delle bestie. Dicono che gli ululati provengano da questa zona e le aggressioni siano avvenute proprio sulla strada del soldato. Sapete dirci nulla al riguardo? Spesso mi cade l'occhio sul sole, domandandomi se sia una rappresentazione del Signore del Mattino. Così fosse, sarebbe un sollievo. Un barlume di luce in questa oscurità perenne.
Aurelio90 Inviato 26 Settembre 2016 Autore Segnala Inviato 26 Settembre 2016 La luce che entra dalla vetrata della navata principale illumina l'interno, e vedete chiaramente che l'uomo sorride ancora.. e i suoi occhi paiono fissi. Lo sguardo vi pare un pò assente, e scruta qualcosa che pare voi non vediate. Sempre con la scopa in mano, agita la mano destra come segno di scongiuro. <Ego te absolvi pecate tua, carnae master e pancetta mua, cuccagna magna et salsiccia grassa...> Poi rivolge lo sguardo verso Olmo. <Oh, salve! Martyn Pelkar per servirla! Uomini e mostri fanno lo stesso ballo, un giro intorno che inizia con la vita e finisce con la morte. Filosofi e draghi, pure loro non ballano per sempre... ma la danza dei morti, oh no, non avrà mai requie...> Si rabbuia, aggrotta le sopracciglia e borbotta a voce bassissima, quasi come se non ci foste voi davanti a parlarci. Poi sbatte le palpebre, vi guarda ancora e torna a sorridere. <Ah, lupi! Sì, io e mia figlia abbiamo prestato soccorso ai feriti. Brutti morsi! I lupi non hanno motivo di...ehi, aspettate unmomento, e voi chi siete?>
Hobbes Inviato 26 Settembre 2016 Segnala Inviato 26 Settembre 2016 Olmo Ahhhh benissimo! Esclamo terribilmente sconsolato di esser stato così sciocco nel pensare che qualcuno potesse ancora trasmettere il sentimento di fede in queste terre, letteralmente dimenticate dagli dei. Padre, abbiamo sbagliato... senza dare corda al vecchio ovviamente divorato dalla demenza senile. Dove si trova tua figlia? Dritto al punto, almeno cerco di capire se effettivamente viva da solo o qualcuno si prende cura di lui. E' il boiardo che ci manda... ripeto per rassicurarlo sulla nostra ufficialità. Lo prendo con decisione per una spalla dissimulando un gesto amichevole, per evitare che possa in qualche maniera nuocere a noi o a se stesso.
Aurelio90 Inviato 26 Settembre 2016 Autore Segnala Inviato 26 Settembre 2016 Martyn batte allegramente la mano sul braccio di Olmo. <No no, nessuno sbaglio! Questa> e indica la cappella alzando la scopa e puntandola sul soffitto <è la cappella dedicata al Signore del Mattino. Ove c'è il sole c'è anche lui - luce misericordiosa e gloriosa che infiamma gli animi. E qua non avrete nulla da temere dentro le sante mura: questo posto è sacro. Sacro!>, ed alza la voce, battendo la punta della scopa ora sul terreno. <Non di sola pietra, ma questo luogo è protetto dalla fede! Gli abomini che hanno rifiutato il sole e abbracciato la notte maledetta non sono i benvenuti.. tranne la terra>, e si appoggia sconsolato sulla scopa. Rimane in silenzio, con il sorriso spento e ancora scrutando chissà cosa con i suoi occhi. <Il boiardo, eh? Povero diavolo, si è sentito ieri notte l'emissario che cavalca le tenebre annunciare la sua... come si dice? Ah, destituzione.> Riflette per un pò sulla parola, poi annuisce. <Sì, ehm, destituzione. Il demone non nutre amore se non per se stesso; non ha misericordia con chi vive sotto il sole. E ha mandato lo Sceriffo a ricordare chi comanda da queste parti. Brutta, brutta faccenda... suo padre mi ha aiutato a rimettere in sesto la cappella sapete? La fede è santa, ma ahimè senza quattrini e senza carpentieri è impossibile riparare il tetto> Torna quindi a spazzare per terra. <Mia figlia sta prendendo cura dei feriti di qualche giorno fa. Brava ragazza, lei cammina sul sentiero radioso...>
Aboeufs Inviato 26 Settembre 2016 Segnala Inviato 26 Settembre 2016 Fal'A'Fel «Brava donna di sicuro… quindi è qui nelle vicinanze? Ad ogni modo, se possiamo fare qualcosa per aiutarla, non esiti a chiedere: sarò felice di fornirle tutto ciò di cui ha bisogno!», esclama lo gnomo, commosso dalla costanza di quell’uomo, dalla sua forza d’animo che lo porta ad andare avanti come una luce solitaria nell’oscurità.
Cronos89 Inviato 28 Settembre 2016 Segnala Inviato 28 Settembre 2016 Mel inarco un sopracciglio osservando il prete Bene, grazie mille, può indicarci il luogo? domando sperando che il vecchio ci dia una risposta precisa
Aurelio90 Inviato 1 Ottobre 2016 Autore Segnala Inviato 1 Ottobre 2016 Padre Martyn annuisce distrattamente... ormai avete capito che questo tizio alterna momenti di lucidità a vaneggiamenti fuorvianti. <La trovate in fondo al corridoio, prima porta a destra. E quando uscite fate attenzione: la terra ha occhi ed orecchie, e anche gli alberi fanno parte della terra. Due, quattro, sei zampe, non importa il male attira altro male....> e torna a spazzare a terra fischiettando allegramente. Seguendo le sue indicazioni entrate nella porta indicata... vi appare una sorta di ambulatorio: un paio di letti e giacigli sono sparsi nella stanza, e sentite un foret odore di alcool disinfettante. Ci sono cinque individui nella stanza: due uomini, una donna, un'elfa e un uomo che sembra mortalmente pallido. La ragazza, con fasciature e spugna a portata di mano, si volta a guardarvi. <Oh, salve> esordisce prima di fare un'altra passata di spugna sul braccio di uno dei feriti. <No, Brian, devi stare fermo...> <Ma brucia!> brontola l'uomo. <Fidati, è meglio questo che farti tagliare il braccio per una infezione>, e passa un paio di volte la spugna sulla ferita dell'uomo, che stringe i denti e cerca di non sibilare. Dopodiché passa le bende sul suo braccio. <Ecco, ora dovrebbe essere tutto a posto... ripassa fra due giorni per controllare la ferita, e non sporcare le bende> Poi si volta verso di voi. <Scusatemi, ma sono l'unica che si occupa dei feriti... posso aiutarvi in qualche modo?> Gaelan ed Hans Spoiler Fino a tre giorni fa vi andava tutto a meraviglia. Una coppia di avventurieri dediti all'investigazione e alle materie occulte, finora non avevate avuto alcun problema nella vostra carriera e avevate racimolato un pò di fama e denaro. Poi vi ha contattati quel mercante che aveva acquistato un terreno con tanto di torre abbandonata; aveva mandato un paio dei suoi uomini per demolire la struttura, ma i suoi non avevano più fatto ritorno. Inviando una seconda spedizione, in pochi sono tornati e, fra un urlo ed un altro, avevano giurato di aver visto la morte e il male in quel posto. Volendo vederci chiaro, vi ha assoldati per vedere se c'era qualcosa di malefico in quel posto. Ed effettivamente c'era qualcosa. Nelle profondità della torre vi era un vampiro che avrebbe dormito per un altro paio di secoli, se gli operai non l'avessero inavvertitamente risvegliato dal suo sonno. Ha sopraffatto la prima spedizione uccidendone alcuni e trasformando gli altri in creature non morte. Come avete messo piede lì dentro, si sentiva nell'aria la presenza soverchiante del male ma voi avete sfidato la sorte e avete fronteggiato il vampiro con la sua orda. Sarebbe forse stata la fine, nel pieno della battaglia contro esseri assetati di sangue, se una nebbia non forse apparsa e avesse avvolto l'intera stanza. Siete rimasti disorientati e avete avanzato alla cieca... e vi siete ritrovati in una radura all'aperto. Un posto totalmente sconosciuto, dove la geografia e la conformazione del terreno erano totalmente diversi dal posto in cui eravate. Non solo, feriti e provati dalla battaglia contro il vampiro siete stati poco dopo raggiunti ed attaccati da quelli che sembravano essere un branco di lupi... qualcosa è successo in quell'attacco, vi era forse parso di vedere degli uomini in mezzo a quelle fiere. E qualcosa deve essere intervenuto a sottrarvi da morte certa, perché i lupi si sono improvvisamente dileguati in preda al panico... Vi siete quindi risvegliati qualche giorno dopo in questo ambulatorio, dove siete stati assistiti da due persone: Martyn, un chierico di un non meglio specificato dio del sole (e l'uomo pare pure essere non del tutto sano di mente), e sua figlia Sasha. Parlando con la ragazza che ha sistemato buoan parte delle vostre ferite, avete capito di trovarvi in un paese chiamato "Barovia", di cui però non avete la più pallida idea di cosa sia né dove si trovi... e che non siete stati gli unici ad essere stati aggrediti: l'altra sera un paio di uomini residenti nell'omonimo villaggio sono stati aggrediti da questi animali, e ieri notte vi è sembrato di aver udito una voce terribile tuonare nella notte... ora, vedete che nell'ambulatorio sono entrati due uomini e uno gnomo, il quale ha una pietruzza volante che gli vortica attorno alla testa
GammaRayBurst Inviato 2 Ottobre 2016 Segnala Inviato 2 Ottobre 2016 Gaelan Delwenn Descrizione: Spoiler Gaelan è un'elfa affascinante ed elegante, decisamente fuori posto in un ambulatorio. Indossa un abito blu di raffinata seta elfica che termina in una comoda gonna lunga, insieme a diversi gioielli di oro e argento incastonati con agate, tormaline, granati e lapislazzuli. Una cascata di capelli biondi ricade su un curioso mantello ricamato con scaglie d'argento, cinti sulla testa da una fascia di rame lucidato e incastonato con un limpido cristallo di rocca al centro della fronte. Due penetranti occhi azzurri tendenti al viola scrutano periodicamente ogni angolo dell'ambulatorio, sempre alla ricerca di qualcosa che sembra sfuggire a tutti gli altri. Sbuffo spazientita a causa del tempo che sembra non passare mai. "Questo posto mi è venuto a noia." mi lamento con Hans. "Abbiamo lasciato un lavoro in sospeso e in genere questo non fa molto bene agli affari." Quante volte avrò ripetuto questa frase dal nostro arrivo? Forse Hans le ha contate, ma in realtà mi interessa poco. L'importante è che io abbia ragione. L'arrivo dei tre avventurieri interrompe il filo dei miei pensieri, che non ho lesinato ad esprimere ad alta voce a beneficio del mio compagno. "Interessante, finalmente una novità in questa monotonia." Mi alzo in piedi dal bordo del letto su cui sono seduta e avanzo a lunghi passi verso i nuovi arrivati con un caldo sorriso sulle labbra, ignorando i lamenti di Brian. "Signori, bentrovati! È un vero piacere per me trovare finalmente degli uomini di mondo in questo posto, persone abituate a viaggiare e a cavarsela con le proprie forze. Mi presento, io sono Lady Gaelan Delwenn, signora del Piccolo Faggeto. Purtroppo io e il mio compagno siamo giunti qui in circostanze piuttosto misteriose." aggiungo indicando Hans. "Sareste così gentili da spiegarci dove siamo finiti, in modo da poterci organizzare per un ritorno a casa?"
Hobbes Inviato 2 Ottobre 2016 Segnala Inviato 2 Ottobre 2016 Olmo Alla domanda della fascinosa elfa, tiro un lungo sospiro, lasciando l'onere di una spiegazione a Mel o magari a Fel (che sicuramente non mancherà della voglia di parlare). Concentrandomi sulla figlia del sacerdote, le domando diretta: Stiamo cercando di risolvere il problema dei Lupi. Il boiardo ci ha mandati... quest'ultima specifica mi sta venendo a noia ripeterla e quasi mi provoca un vago fastidio dato che non ho ancora ben compreso il suo ruolo all'interno di questa comunità di povera gente. Descrizione Spoiler Uno alto schiavo deperito la cui pelle ha assaggiato fin troppo il sapore della frusta, mosso ancora dal fuoco della vita. Così si può riassumere Olmo che a ricordo della sua volontaria prigionia, indossa ancora i bracciali delle catene con cui era costretto. La verità nascosta su questo sfregiato individuo è intuibile dal marchio impresso sulla sua tempia: Un simbolo per indicare coloro afflitti da una maledizione del corpo e dello spirito.
Ulfedhnar Inviato 2 Ottobre 2016 Segnala Inviato 2 Ottobre 2016 Häns "Skygge" Erkeengelen Spoiler Come vedo apparire gli sconosciuti, con una mano sollevo la sciarpa logora a coprire il volto: è un gesto automatico, un riflesso condizionato per celare la mia identità e il colore quasi cadaverico della mia carnagione. Tuttavia, in questo luogo mi sento tranquillo, forse anche solo in rapporto agli eventi angoscianti delle ultime ore. Getto un'occhiata alle mie armi, adagiate in un angolo della sala, ma evito di fare movimenti bruschi, e dopo un ultimo attimo di esitazione decido lascio abbassare la guardia. Decido comunque di lasciare parlare l'elfa, ma riflettendoci un attimo reputo sia per lo meno cortese presentarmi a mia volta: "Il mio nome è Häns Erkeengelen, agente per conto dell'Ordine. Ma in molti mi chiamano Skygge per via... be', per via della mia tendenza a passare inosservato." Sospiro, intuendo che nessuno dei presenti ha colto il gioco di parole: "È un'antica parola, che nella lingua della mia terra significa ombra".
Cronos89 Inviato 2 Ottobre 2016 Segnala Inviato 2 Ottobre 2016 Mel osservo la figlia dell'uomo di chiesa e sto per dire qualcosa, quando un'elfa si avvicina presentandosi come una non di questo mondo Stiamo cercando informazioni sui lupi, dove attaccano e come. Sai se c'è qualche sopravvissuto che può darci una mano? dopodichè mi volto verso Gaelan Arwen en amin faccio un lieve inchino verso Gaelan usando la sua lingua Il mio nome è Mel Rekrez, cantastorie e all'occorrenza avventuriero. Se avete la pazienza di aspettare qualche istante sono sicuro che potremmo confrontarci su molti dubbi che attanagliano le menti di tutti. Spoiler Che conoscenze servono per sapere qualcosa di più sulal provenienza dei due?
Ulfedhnar Inviato 2 Ottobre 2016 Segnala Inviato 2 Ottobre 2016 Häns "Skygge" Erkeengelen "Be', noi siamo sopravvissuti, e noi potremmo darvi una mano" rispondo alla domanda di quello che da come si è presentato dovrebbe essere un bardo o qualcosa del genere "Ma prima vorremmo capire dove siamo, come siamo arrivati qui, cosa sta succedendo e soprattutto come facciamo ad andarcene". Concludo tutto d'un fiato, ma dopo averci pensato giù aggiungo "Anche se da quel poco che ho visto, ci sarà da rimboccarsi le maniche per ripulire questo crogiolo di creature della notte".
Cronos89 Inviato 2 Ottobre 2016 Segnala Inviato 2 Ottobre 2016 Mel Come ho già detto, ci sarà tempo dopo per parlare di fatti strani dico sperando che questa volta il mio invito al silenzio venga colto Se voi siete stati attaccati dai lupi possiamo parlare con voi, sapete invece dirci se le ferite presentavano qualcosa di particolare? domando alla ragazza sèerando di avere più informazioni possibile
Aboeufs Inviato 2 Ottobre 2016 Segnala Inviato 2 Ottobre 2016 Fal'A'Fel «Buongiorno a tutti!», Fal'A'Fel vede talmente tanta gente intorno a sé che non sa a chi prestare attenzione. Inizia a stringere le mani a tutti i presenti con entrambe le sue, un sorriso smagliante stampato in volto. «E così anche voi non siete di queste parti, eh? Anche se la cosa mi sorprende, non si tratta di un dispositivo di cui io possa capire il funzionamento e repricarlo. Stando alle parole di una vecchia antipatica, capita e basta! Ma lasciando stare queste quisquilie di poco conto…piuttosto voi da dove venite? Anche voi avevate i creditori alle calcagna come me e vi siete gettati fra le nebbie? Eheheh». Lo gnomo inizia a tempestarli di domande, passando da un argomento all’altro, senza apparente soluzione di causa. Gira per la stanza parlando prima con l’elfa, poi con il suo amico, poi con la figlia del pastore e, senza quasi aspettare le loro risposte, ricomincia il giro instancabile.
GammaRayBurst Inviato 2 Ottobre 2016 Segnala Inviato 2 Ottobre 2016 Gaelan Delwenn Il saluto in elfico di Mel mi mette di buon umore, nonostante i lievi difetti di pronuncia, ma è una sensazione che dura molto poco, perché dopo poche parole vengo subito messa a tacere. Incrocio le braccia, decisamente insoddisfatta per la mancanza di rispetto che questi uomini rozzi riservano a persone del mio rango e ascolto con ostentato disinteresse lo scambio di battute fra l'umano che si è presentato come Mel e la donna che si è presa cura di noi in questi giorni, mentre lo gnomo... si comporta da gnomo. "Ti ricordo che noi abbiamo già un lavoro da portare a termine." sibilo ad Häns, in modo che tutti mi sentano, quando noto un entusiasmo che non condivido.
Aurelio90 Inviato 3 Ottobre 2016 Autore Segnala Inviato 3 Ottobre 2016 Mel Spoiler Nessuna prova in particolare. Ti sembra di ricordare che, in una regione lontana dal quale vi trovavate voi, esiste questo tipo di linguaggio... quindi probabilmente anche loro provengono dal vostro mondo. La ragazza squadra l'elfa che, a dispetto dei bendaggi e delle ferite riportate, mantiene un contegno quasi aristocratico (e certamente altezzoso). Poi si rivolge verso Mel. <Se potete aiutarci a respingere quelle fiere ve ne saremmo grati! Sono io che mi occupo dell'ambulatorio. Faccio quello che posso.. per fortuna non ci sono stati morti, ma uno degli aggrediti ha riportato una brutta ferita ad una caviglia... no Olaf> aggiunge, puntando l'indice con fare minaccioso verso uno degli uomini sdraiati sulla brandina, <se tu osi alzarti ti si riaprono le ferite, e dovrò passare tutta la mattinata a ricucirti!> <Andiamo, sto bene> mugugna l'uomo, che si gratta la fasciatura sulla gamba sinistra. <Non posso mica stare tutto il giorno qui> <Sì che puoi> afferma Sasha, facendogli segno di rimanere sdraiato. L'uomo sbuffa e rimane al suo posto. <E' stata una brutta serata, l'altra notte: i lupi sembra si siano introdotti al villaggio e assalito alcuni degli abitanti... hanno aggredito e morso un paio di persone prima di dileguarsi. E chiedo venia a sua signoria> e torna a guardare Gaelan <se i servigi resi da questa umile infermiera non sono di suo gradimento. Ma la salute è importante, e sembra che le mie cure abbiano fatto effetto. E dovreste ringraziare il vostro amico che vi ha condotti qui, a lei e al suo amico feriti e privi di sensi, a trarvi in salvo dai lupi... andarsene in giro da soli per le Foreste di Svalich di notte!>
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