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Qualcuno ci gioca (ancora)?

Sospetto che essendo essi in una certa misura affini al gioco via foro o via ciatte, ci possano essere altri giocatori qua. Infatti ritengo che il medium testuale offra maggior possibilità all'immaginazione, ottenendo un effetto piú simile a quello di un libro interattivo che di un videogioco grafico.

Parlo di giochi tipo TheGate o Isylea, che hanno qualche piccolo supporto grafico come icone o una minimappa grafica, oppure roba piú "old-school" alla Clessidra, almeno per quanto concerne il tutt'altro che piccolo panorama dei giochi testuali in italiano.

Per quanto mi riguarda ultimamente ho cominciato a provare giochi di questo tipo in inglese, trovando ambienti interessanti e avendo allo stesso tempo possibilità di praticar tale idioma.


Inviato (modificato)

Ma... ma... ma... non ci posso credere... proprio nessuno? O_O

Beh, visto che nell'altro filone un po' di storia videoludica è stata apprezzata ho pensato di far lo stesso anche qua.

Tanto tempo fa, addirittura andiamo indietro alla fine degli anni '70, i computer erano macchinari ingombranti e ultratecnologici, per quegli anni, che si trovavano solo nelle università e spesso occupavano stanze intere, sebbene avessero una potenza inferiore a un moderno cellulare.

Un bel giorno Will Crowther, un programmatore appassionato di D&d e speleologia, decise di fare qualcosa di mai tentato prima, cioè di realizzare un videogioco d'avventura. Giacché i calcolatori di allora erano assai limitati, come detto sopra, l'avventura era per necessità testuale. Successivamente uno studente dell'università di Stanford appasionato dei libri di Tolkien scroprí il gioco e lo espanse. Nacque cosí Colossal Cave la prima avventura interattiva. Il collegamento al sito ufficiale permette di scaricare il gioco e poterlo usare, sorprendentemente dopo ben 40 anni è ancora un gioco piacevole e divertente.

Dopo alcuni anni tale primo gioco ispirò alcuni programmatori del MIT che decisero di sviluppare quell'idea ulteriormente. Mentre Colossal Cave aveva meccaniche per lo piú esplorative, essendo ispirato a un complesso di caverne del Kentucky, Zork fu creato con in mente una maggiore estensione, meccaniche e comandi piú lunghi e complessi, nonché una presenza cospicua di enigmi e rompicapi da risolvere. Il termine Zork era un termine del gergo dei programmatori del MIT che indicava un programma incompleto. Quando venne terminato gli sviluppatori decisero di chiamarlo Dungeon ma per evitare problemi coi diritti d'autore, giacché il gioco prendeva alquanto smaccatamente ispirazione da D&d, decisero per la commercializzazione di chiamarlo nuovamente Zork. La versione originale era stata realizzata sul mainframe del MIT, ma il gioco era cosí vasto che fu diviso in tre parti: Zork I, Zork II e Zork III. Il gioco, nelle sue tre parti, è oggi disponibile gratuitamente per chiunque su alcuni siti come thearchive.org, nei collegamenti in questione.

E dopo le avventure testuali a giocatore singolo il passo successivo furono quelle multi-utente. Negli stessi anni infatti, dopo aver visto Zork, due dottorandi dell'università di Essex decisero di fare un altro gioco testuale ispirato ai giochi di ruoli cartacei come D&d, ma stavolta multi-utente. E lo chiamarono multi-user dungeon abbreviato in MUD. E cosí nacque il primo mud, giacché il termine diventò cosí popolare da identificare tutti i giochi testuali multiutente da lí in poi.

Cogli anni naturalmente fiorirono moltissimi di questi giochi, alcuni a pagamento e molti di piú amatoriali e quindi gratuiti. Negli anni novanta quando le connessioni alla rete erano lente e i computer stessi, comunque, non erano in grado di supportare grandi effetti grafici, perciò quello era lo standard del gioco multi-utente. Col tempo poi i mud si evolsero, prima apportando alcune migliorie grafiche, come fece l'italiano The Gate poco prima del 2000, e poi si passò direttamente a giochi con supporto grafico come Ultima Online, Neverwinter Nights (il primo in 2d) o persino Diablo.

Nonostante ciò i mud non sparirono coll'avvento dei giochi grafici, sebbene ovviamente il numero dei loro utenti lentamente declinò a causa dell'aumento delle opzioni. Forse perché il mezzo testuale rappresenta qualcosa di diverso, come un leggere un libro è oggettivamente qualcosa di diverso dal vedere un film, o forse per semplice nostalgia, i mud sopravvivono ancor oggi, e hanno avuto molteplici e interessanti evoluzioni.

Per rendere l'idea di cosa significasse, e significhi tutt'ora, giocare a un gioco testuale un programmatore di videogiochi con una solida esperienza, che, pur avendo lavorato a titoli di serie A per delle case videoludiche di prestigio, rimane un nostalgico dei vecchi tempi, ha deciso qualche giorno fa di registrare degli streaming durante i quali gioca, e in particolare gioca di ruolo, sul mud The Burning Post 2, un gioco con un'ambientazione ispirata al medioevo piú tetro e gotico e all'epoca della caccia alle streghe.

Tali sessioni permettono di vedere in maniera eccellente il tipo di dinamismo e la sottigliezza che comportano immettere elaborate linee di testo e comandi da inviare al gioco e come essi interagiscono cogli utenti, tuttavia è allo stesso tempo difficile leggere tutto quello che avviene.

Per avere un'idea piú statica, o per cosí dire fotografica di com'è un mud nel 2016 ho salvato questi tre screenshots che mostrano come appaiono rispettivamente un personaggio, un combattimento e un insediamento tratti dal mud Forgotten Kingdoms, particolarmente degno di nota non solo per essere ambientato nel Faerun ma anche per implementare in maniera virtuosa il sistema di gioco di D&d 3.5.

Molti di questi giochi, infatti, essendo gratuiti ed amatoriali si possono basare su D&d, Star Wars, Final Fantasy o addirittura i Pokemon. Quelli da me citati non son altro che un paio di esempi che non mostrano che una briciola dell'enorme varietà di giochi testuali presenti oggi. C'è un sito, The Mud Connector, il punto di riferimento per tutti i giocatori di mud, che li elenca praticamente tutti, dividendoli per caratteristiche e ambientazione.

Spero che questa disamina sia stata interessante. :)

Modificato da Itikar
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Ad essere sincero, quella dei giochi testuali è un'area del reame videoludico in cui ho molto raramente messo piede (parliamo di una o due esperienze al massimo), e secondo me per gli stessi motivi per cui molti giocatori di questa generazione non si avvicinano al genere.
Le avventure testuali hanno un che di...Eccentrico, un'atmosfera che nei giochi del ventunesimo secolo si respira raramente. E questa atmosfera è data in buona parte dal fatto che le avventure testuali sono nate in un periodo in cui non si aveva un'idea chiara di come un videogioco doveva venire fuori. Era un periodo ancora...Oscuro, per questo media, un periodo in cui nessuno aveva idea di quello che diamine stava facendo mentre programmava qualcosa al computer. I giochi nati in questo periodo, infatti, per quanto molto diversi tra loro (c'era forse molta più varietà che adesso) erano videogiochi senza regole, senza un'idea precisa, senza un filo conduttore che il giocatore potesse seguire dall'inizio alla fine. I titoli mancavano completamente di linee guida, un giocatore che si trovasse a provarne uno adesso si ritroverebbe catapultato in qualche schermata complessa e piena di dettagli senza capire che cosa deve fare, quali sono i comandi, qual è il suo obiettivo, quali le cose che può fare e quelle che non può fare. 
Sebbene si potrebbe controbattere che questo è solamente un altro modo di giocare, questo viene considerato ad oggi un pessimo level design, poiché pare molto stupido che un giocatore smetta di giocare un determinato titolo solo perché gli sviluppatori non sono stati abbastanza chiari sul come deve usarlo. In sostanza, è tutta questione di abitudine: le nuove leve non sono abituate ad un sistema di giocare che è a suo modo (per quanto discutibilmente divertente) primitivo e spesso insoddisfacente. 
Una buona parodia di questo l'ha fatta recentemente Saints Row 3, in cui il protagonista si trova improvvisamente a dover affrontare un'avventura testuale e viene catapultato dentro ad una grotta con un unicorno senza esattamente capire che cosa fare. Alla fine, per quante alternative tu possa provare, l'unica soluzione per vincere è quella di avvicinarsi all'unicorno ed ucciderlo. è tecnicamente una cosa molto semplice da fare, ma nessuno ti ha detto che devi farla, nè ti ha detto come. Quindi in sostanza, come titoli possono essere molto divertenti (ricordo ad esempio la serie su smartphone di Lifeline, che ho apprezzato parecchio), ma devono essere rimodernati: nessuno penserà davvero che vale la pena di tornare a provare un titolo del 1980 in cui amalapena si capisce come interagire con la console. 

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Ciao, KoriKeiji, leggo con grande interesse le tue osservazioni in merito.

Quote

 

Sebbene si potrebbe controbattere che questo è solamente un altro modo di giocare, questo viene considerato ad oggi un pessimo level design, poiché pare molto stupido che un giocatore smetta di giocare un determinato titolo solo perché gli sviluppatori non sono stati abbastanza chiari sul come deve usarlo.

Piuttosto reputo piú pertinente controbatterti che il cattivo design in un videogioco è pressoché indipendente dal comparto grafico del medesimo. Infatti, quantunque per necessità i giochi testuali richiedano comandi piú laboriosi, ciò non implica che fossero realizzati male. Ovviamente, se si prende un gioco del 1980, è comprensibile che il livello della giocabilità sia quello che rifletteva lo state dell'arte di allora. Allo stesso modo basta aprire una qualsiasi rivista di videogiochi per vedere che il cattivo design è qualcosa che affligge ancora oggi moltissimi giochi tridimensionali.


A riprova della mia tesi ti posso citare giochi come Nethack e Dwarf Fortress, che, pur essendo realizzati con caratteri ASCII ed estremamente difficili, hanno ricevuto il plauso per la loro giocabilità. Un altro esempio sono gli rpg della Spiderweb Software che hanno una grafica da primi anni 90, ma una giocabilità che non ha nulla da invidiare ai giochi di questa decade, come la recensione nel collegamento constata. Ma restando in tema di giochi testuali mi sento di citare la prima avventura che giocai circa quindici anni fa. Parlo dell'avventura "Il drago delle caverne" di Enrico Colombini, scaricabile qui. Essa è perfettamente giocabile anche dalle nuove generazioni come dimostrato in questo e quest'altro video (occhio agli spoiler se qualcuno volesse giocare l'avventura). Essenzialmente si può commentare che a 20 anni dal rilascio l'unico problema che ha è che non si riesce ad eseguire sui sistemi operativi a 64 bit e serve un emulatore del DOS per giocarci; ma la sua giocabilità e il suo design sono eccellenti, soprattutto per l'anno in cui è stata realizzata.


In secondo luogo ti devo controbattere che quello delle avventure è solo uno dei tanti generi di giochi testuali presenti. Per esempio io ho avuto molta piú esperienza con giochi multiutente di questo tipo. Se vuoi li puoi considerare gli antenati di World of Warcraft, Guild Wars o Overwatch. O magari solo i cugini piú anziani, in quanto seppur con un numero d'utenti nemmeno lontanamente paragonabile ai giochi grafici essi sono ancora ben vivi e vegeti. I giochi multiutente, al contrario delle avventure testuali, sono un esempio piú pertinente per discutere di giocabilità, giacché essi vengono aggiornati in continuazione, almeno finché non chiudono. Guarda caso c'è stato un critico di videogiochi, che scrive curiosamente su Playboy (!?), che ha consigliato ai gestori di World of Warcraft di guardare ai giochi testuali per trovare modi di aggiornare la loro giocabilità ed evitare di perdere utenti. Ecco qui l'articolo che qualche mese fa suscitò non poco scalpore. How come? Un gioco in 3d con milioni d'utenti che deve prendere lezioni da un gioco testuale con solo qualche centinaia? E chi l'avrebbe mai detto! :)

 

Modificato da Itikar
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Io ho giocato per molti anni, a cavallo tra la seconda metà dei '90 e i primi anni 2000 a MUD online e devo dire che è stata un'esperienza di gioco particolarmente intensa ed appagante. I MUD, proprio per la loro natura essenziale, costruiti intorno all'ASCII o poco più, sebbene avessero in taluni casi dei sistemi di livellaggio da far impallidire WOW o altri MMORPG moderni, spingevano quasi naturalmente all'interpretazione, alla recita, alla descrizione.

Molti di questi avevano di sera centinaia di giocatori online contemporaneamente negli anni d'oro il che rendeva tutto molto vivo e intrigante.

Devo dire che ho riprovato, da più adulto e molti anni dopo, a giocarci nuovamente in quelli che sono sopravvissuti fino ad oggi, senza ritrovare l'entusiasmo di tanti anni fa.

E' vero che presumibilmente in quell'esperienza si fondeva, oltre alla spettacolarità di poter giocare di ruolo in un contesto così nuovo, la scoperta tout court di internet.

E' comunque qualcosa che ricordo con estremo piacere e che ha senz'altro contribuito a tenere alta la mia soglia d'attenzione verso il mondo dei GDR in generale, quelli da tavolo compresi.

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L'età d'Oro dei mud è passata e dubito seriamente che mai tornerà. Hanno fatto la loro epoca ed ora la maggior parte dei giocatori hanno scelte piú attraenti, se non altro sotto il punto di vista visivo. Di conseguenza è anche assai diverso l'ambiente di gioco che i mud, sopravvissuti, hanno.

Eppure la sopravvivenza dei mud è qualcosa allo stesso tempo di sorprendente e di non sorprendente, come ho letto oggi in un commento su reddit. Mentre sotto certi punti di vista sono stati indubbiamente sorpassati dai giochi piú moderni, sotto altri alcuni aspetti dei mud rimarranno indubbiamente un loro appannaggio esclusivo. Certo la magia di una volta non c'è piú, ma, come dice bene Albert Rosenfield, la spinta all'interpretazione e alla narrazione, nel contesto del mezzo esclusivamente testuale, rimane un loro indubbio punto di forza.

Sono lieto di esser riuscito finalmente a trovare dei video di qualità che possano davvero rendere l'idea dell'immersione che questi giochi davano. Fra l'altro in un paio ho anche collaborato alle "riprese" il che mi rende particolarmente orgoglioso. :)

In ogni caso eccoli qua:

- Il primo è un esempio di com'era l'interazione tra personaggi. È ambientato in una locanda di Zhentil Keep dove il protagonista va a salutare la locandiera dopo una notte di bagordi. Parlano di un po' d'argomenti e si abbandonano alla classica filosofia da bar, però in salsa fantasy. Da notare il momento in cui sia la locandiera sia il protagonista avvertono l'odore di letame e dicono all'avventore colpevole di tali esalazioni di andare a lavarsi gli stivali. Quello dell'odore è in effetti un senso che molto di rado riesce ad essere reso in un videogioco e solo i mud, che io sappia, son riusciti in parte in tale impresa.

- Il secondo è invece puro hack 'n slash con un pochino di gioco di ruolo, dove il nostro ben poco ortodosso avventuriero elfico si reca con la diavolessa conosciuta nella locanda ad affrontare un gruppo di pirati sull'isola di Maos nel mar della Luna, sempre in Faerun.

- Nel terzo infine i nostri eroi si cimentano nel compito di scoprire la verità che si cela dietro delle misteriosi morti in un altrimenti normalissimo villaggio montano della Costa della Spada. Si tratta di un buon esempio di quest investigativa in un mud, ma ci sono anche un paio di combattimenti.

Spero che i video siano interessanti e divertenti, la qualità dovrebbe essere sufficientemente buona per seguire il filo di quello che accade. Non serve tuttavia seguirli dall'inizio, visto che non sono brevissimi, anzi consiglio di saltare un po' qua e un po' là.

Inoltre, faccio la stessa offerta di Leoric per Ultima, se qualcuno fosse curioso di provare un mud, non ha che da chiedere e sarò lieto di assistere.

 

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  • 1 mese dopo...
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Salve @Itikar,

io sono un ragazzo nati negli anni 90, quindi non conoscevo per nulla i giochi testuali, ma negli ultimi mesi sto giocando ad un bot di telegram, che mi sembra essere un MUD, incredibilmente credevo fosse una cosa mai vista, invece c'è sotto una storia molto intereressante! Di sicuro vorrei provare un MUD, ma non saprei con quale cominciare!;)

Qua trovi il mio topic!

Modificato da Ilnarratorebarbuto
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Ciao @Ilnarratorebarbuto :)

Non avevo mai sentito parlare di Dragon Islands, ma essenzialmente mi sembra uno dei cosiddetti MUD-like, ossia un gioco con minimo supporto grafico e una giocabilità basata sull'aspetto testuale. Almeno fino a un certo punto. Una volta si era molto selettivi nel dire cos'era un MUD e cosa no, con visioni anche molto ristrette che tacciavano come non-MUD qualsiasi gioco che usasse un supporto grafico. In Italia specialmente questo ebbe la curiosa conseguenza che i MUD piú popolari venivano spesso deprecati come "eretici" che si erano allontanati dalla retta via compromettendosi colla grafica. Oggi per fortuna si è molto piú rilassati in questo senso, e anche i MUD piú popolati spesso offrono un supporto grafico opzionale, o se non altro l'hanno introdotto da poco, per attirare piú utenti.

Detto ciò ci sono veramente tanti MUD a cui si può giocare ed ogni giocatore finisce, dopo averne provati diversi, per trovare il gioco che è piú adatto per loro e con le caratteristiche che piú gli piacciono. Se ti fa piacere ti posso portare volentieri a fare un giro guidato nel MUD a cui gioco al momento. Questo certamente ti può dare un'idea e ti posso aiutare ad alleviare l'impatto con un gioco totalmente testuale, che per chi non è abituato può essere non facile.

Piú in generale, ci sono alcuni elementi che possono restringere il numero dei giochi che ti possono interessare.

1) Preferisci provare un MUD italiano?

In tal caso le opzioni si suddividono ulteriormente nei giochi con supporto grafico e in quelli piú tradizionali completamente testuali. Tra i MUD grafici spiccano senza dubbio Isylea o The Gate, a cui ho giocato per diversi anni. Essi hanno un sistema di gioco senza classi basato su molteplici abilità spesso non visibili, un comparto di creazione oggetti molto sviluppato e un'ambientazione dove la magia è rara e preziosa. Al contrario, per i MUD piú tradizionali ci sono Clessidra e Lumen et Umbra, che hanno un sistema basato sulle classi e dove si devono guadagnare livelli coi punti esperienza, in modo piú simile ad un moderno MMORPG.

2) Quanti utenti in linea gradiresti avere?

Questo è uno dei fattori piú discriminanti, perché essendo i MUD oggi relativamente poco popolati l'utenza non è alta. In realtà è un falso problema perché molti di questi giochi sono godibilissimi anche in solitario, e la differenza tra avere due utenti in linea o cinquanta non è cosí enorme come potrebbe sembrare, giacché anche quando sei in linea con molti utenti parlerai al piú con non piú di due o tre alla volta. Per cui in pratica cambia di poco. In ogni caso, se vuoi avere tanta gente con cui interagire i giochi da provare non sono molti. Il piú popolato tra i giochi totalmente gratuiti è Aardwolf, che è un ottimo hack n' slash. Francamente, però, ti suggerisco di non farti limitare da questo fattore, perché appunto ci sono giochi fantastici ma poco popolati che è un peccato perdere.

3) Quanto è importante per te il gioco di ruolo?

Mi riferisco al fatto che i personaggi che incontri agiscano e si comportino in ruolo nei confronti del tuo personaggio. In tal caso il campo si restringe ancora, ma resta comunque piuttosto ampio. In questo caso la grande distinzione è tra giochi in cui il giocare di ruolo è prevalente rispetto all'aspetto meccanico, e quindi dovresti orientarti verso i cosiddetti MUSH, oppure giochi in cui le meccaniche sono importanti e complementano il giocare di ruolo. I secondi si suddividono a loro volta in quelli piú hardcore che generalmente hanno morte permanente per il tuo personaggio, e tra questi posso citare Armageddon, Inquisition e Sindome, oppure quelli un po' piú rilassati dove si gioca di ruolo ma al contempo c'è un'esperienza meccanica piú affine a un rpg classico. Tra questi ultimi ti posso raccomandare indubbiamente Forgotten Kingdoms, che è appunto il MUD a cui gioco al momento.

Queste son le grandi categorie utili per orientarti ma se mi sai dire cosa cerchi piú in particolare posso anche essere piú specifico. Dimmi pure qui, mandami un messaggio privato oppure se vuoi aggiungimi su Trillian dove il mio nome utente è appunto Itikar.

 

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Inviato (modificato)

@Itikar ti rispondo qua per semplicità, e anche perchè, forse, le mie domande e le tue risposte, possano essere un contributo per tutti gli altri utenti. 

Allora, prima ti dico cosa mi potrebbe interessare, utilizzando i tuoi 3 punti :-)

  1. Dammi pure del patriottico, ma sono per i MUD italiani.
  2. Sarebbe veramente figo poter percorrere l'avventura\e con gli altri giocatori, ancora meglio se sono amici o persone conosciute off game.
  3. Nel mio piccolo spazio da giocatore di GDR, ho sempre fatto il DM ( lo so è anomalo, ma nessuno lo voleva fare tra i miei amici:dizzy:), e penso che meccnica e interpretazione devono andare a braccetto, quindi una via di mezzo sarebbe l'ideale.

Ora avrei da farti alcune domande, la prima è: se io mi assento per alcuni giorni, cosa succede al mio personaggio, si "addormenta" dove l'ho lasciato, in balia dei ladri di passaggio?

seconda: sono tutte gratuite o ci sono dei MUD a pagamento?

PS: pensando ci bene, io ho un amico di vecchia data, che ai tempi del liceo giocava ad VRBE, anche esso è da considerare un MUD?

Modificato da Ilnarratorebarbuto
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@Ilnarratorebarbuto Allora ti rispondo in ordine. :)

Essendo un purista trovo lodevole il voler giocare ad un gioco in italiano, sebbene di fatto questo restringa il numero dei MUD a cui puoi giocare considerevolmente. D'altro canto i MUD italiani sono molto sviluppati e non hanno nulla da invidiare a quelli anglosassoni, anzi oserei dire che avrebbero diverse cose da insegnargli. Essenzialmente puoi orientarti verso quei 4 che ho nominato. Tra di essi penso che quello colle meccaniche piú realistiche, l'ambientazione piú coerente e la gestione piú trasparente e dedicata. Inoltre in tal gioco v'è l'obbligo di interpretare il proprio personaggio sempre, e non come in altri MUD dove questo è incoraggiato ma opzionale. Su Isylea ti consiglio di giocare un barbaro dryma, specialmente della tribú Thrangar. Da quanto ricordo è il gruppo collo stile di gioco piú libero e che consente la maggior libertà d'esplorazione. Come alternativa altre ottime razze sono goblin e nani. Naturalmente puoi far avventure insieme coi tuoi amici conosciuti nella via reale, ma questo è molto piú semplice se create personaggi della stessa razza, giacché esse vivono in luoghi separati anche da grandi distanze, oppure sono ostili l'una all'altra.

Venendo alle domande:

1) Quando esci dal gioco coll'opportuno il tuo personaggio scompare dal mondo di gioco e tornerà solo quando accederai di nuovo al gioco, quindi non c'è pericolo che il tuo personaggio cada vittima di ladri o briganti. Questo in tutti i MUD. In alcuni tuttavia il tempo passerà lo stesso, per cui il calendario andrà avanti anche quando non sei connesso, e, in alcuni giochi, gli effetti del tempo si potrebbero far sentire. Per esempio se esci dal gioco con un cesto di mele fresche e accedi di nuovo dopo molto tempo potresti trovarle marcite.

2) Ci sono dei MUD a pagamento, ma non in Italia. In lingua inglese ce ne sono alcuni, e in generale gli unici che funzionano sono quelli col modello pay-to-win o P2W. Ce ne sono anche con modelli ad iscrizione ma quelli di cui sono a conoscenza sono alquanto trascurati. Piú in generale diversi giochi offrono l'opportunità con alcuni dollari di avere qualche aggeggino aggiuntivo o qualche vantaggio per il tuo personaggio. Sinceramente ti consiglio di evitare qualsiasi MUD a pagamento a prescindere. Ci sono MUD colle stesse caratteristiche, se non migliori, che sono totalmente gratuiti. Che senso ha pagare dunque? In ogni caso la stragrande maggioranza dei MUD, e tutti i MUD italiani, sono gratuiti.

Infine ho dato un'occhiata ad VRBE, e fra l'altro mi ricorda un gioco che avevo fatto anni e anni fa. Non credo sia esattamente un mud, ma ha molti aspetti che vi rassomigliano. In generale un MUD è un vero e proprio MMORPG, solo testuale. E in quest'affermazione c'è probabilmente piú vero di quanto non possa sembrare. Sembra infatti che il codice di molti MMORPG moderni abbia in comune moltissimo con quello dei MUD.

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Dando un occhiata a the Gate ed isylea, direi che mi intriga la seconda, mi piacerebbe fare il nano forgiatore, e forgiare asce che pure dio Mudrok ne vorrà una!! ahahahaha!! ora cercherò di convicere qualche mio amico a giocare! oppure inizierò da solo!!:-)@Itikar tu che ci hai già giocato secondo te, è un buon pg per un neofita? o è meglio che inizio con un pg diverso?? quali sono i pg per chi inizia a giocare ad un MUD?

ti ringrazio per le tue risposte! sei stato preciso e chiaro nelle risposte!

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Inviato

Quando ho visto la tua immagine @Ilnarratorebarbuto ho subito pensato che avresti optato per fare il nano. :D Sí, secondo me la razza va abbastanza bene per uno che comincia, poiché la loro comunità è molto affiatata e i ruoli non sono ultra-specializzati. Inoltre hanno molte aree a loro dedicate, come un'intero mondo sotterraneo pieno di orribili creature, oppure antiche rovine naniche piene di misteri, trappole e passaggi segreti. Hanno anche meccaniche specifiche per la razza che sono molto originali, come numerose leghe speciali accessibili solo a loro, che vanno dal banale acciaio al leggendario glavorn, oppure altre tecnologie come preparati alchemici o addirittura la possibilità di riparare e equipaggiare i golem, una razza loro alleata e dipendente dagli artigiani nani.

L'unico problema può essere un po', almeno quando ci giocavo io, lo scarso numero di nani giocanti. Ma anche lí, meglio la qualità della quantità, nonché un'ulteriore ragione per convincere i tuoi amici a giocarci. :) L'ideale è che magari cominci da solo, prendi pratica e poi gli mostri il gioco come si deve quando riesci a muovertici bene.

Di solito le razze piú popolate e consigliate sono umani o dryma. Ti ho consigliato i secondi in quanto hanno una giocabilità abbastanza semplice e una grande libertà di esplorare il mondo. Gli umani, al contrario, te li sconsiglio, perché hanno delle meccaniche ed un'organizzazione un po' complicate a mio avviso. Io iniziai con un goblin personalmente, e nonostante la razza fosse molto particolare, mi trovai benissimo, potendo soggiornare ora con una razza, ora con un'altra a  piacimento. In ogni caso, tuttavia, la razza migliore con cui cominciare è quella che piú ti piace, e se nel tuo caso son i nani secondo me fai bene a cominciare con quelli.

Se hai altre domande son a tua disposizione.

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  • 9 mesi dopo...
  • 2 mesi dopo...

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