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la traccia dell'eternità TDG


Velka

Messaggio consigliato

aperto il topic di gioco della campagna la traccia dell'eternità.

importante: post.

per postare vorrei per comodità di lettura imporre delle regole specifiche di come postare. in grassetto le discussioni tra i pg, ciò che i personaggi dicono in gioco.  in sottolineato le cose che i personaggi pensano (quest'ultima vedete voi se usufruirne facendo sapere ad altri il vostro pensiero o meno, altrimenti sempre sotto spoiler. sotto spoiler andrà ogni azione segreta o azioni che avverranno in caso il gruppo si fosse spezzato gestendo così situazioni che l'altra parte del gruppo non conosce. sotto spoiler con il tag @ FG andranno tutte le questioni di regolamento, vostre azioni dichiarate (attacco l'avversario in mischia, lancio la spell x o uso l'abilità y) e ovviamente le mie risposte alle vostre azioni o risultati delle prove. in scrittura normale tutta la narrazione delle azioni visibili in gioco da tutti gli altri giocatori.

seguiranno sotto spoiler le intro dei vari pg. dai che si comincia, stay tuned!

PS. ricordatevi di scrivere una descrizione dell'aspetto del vostro pg nel vostro primo post per ora scriverò solo un intro personale per ciascuno, aspettate il mio segnale per iniziare a postare.

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@Pandelume

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sono passati solo pochi giorni dal tuo annuale dono al patrono, il verdeggiante re Oberon, quest'anno in particolare gli portasti un piccolo osso bianchissimo e levigato completamente inciso di strani simboli, avevi dopo anni iniziato a capire il suo strano e volubile senso del bello e, stavolta, credevi proprio di aver indovinato. mai cosa fu più sbagliata, Oberon ti apparve come sempre nei sogni, luogo dove ti era permesso raggiungerlo anche senza entrare nella selva fatata, tu mostrasti lui un fagotto con dentro il dono. quando il re delle fate vide ciò in cui consisteva il suo regalo ritrasse la mano con un espressione di paura e disgusto in viso, non ti disse nulla e ti svegliasti di soprassalto con quell'osso ancora in mano. cos'era quell'oggetto che così tanto aveva indignato una creatura così potente? 

passarono i giorni da allora e iniziasti ad essere sempre più confuso, in alcuni momenti i tuoi poteri venivano meno improvvisamente mentre in altri si manifestavano con una forza selvaggia, ben più difficile da controllare rispetto a quel che pensavi. una miriade di voci ti riempiva la testa come uno sciame procurandoti forti emicranie, il prezzo di un rapporto così intimo con una forza così potente forse? era quello a cui andava incontro chi non soddisfaceva il re verde? credevi di impazzire ma ad un certo punto tutte le voci si spensero, mute, all'improvviso fu il silenzio e solo allora ti fu chiara una sensazione, come una premonizione. ora sapevi cosa il Oberon voleva da te e in quel momento Oberon voleva che tu fossi i suoi occhi nella Reaching woods A est di Scornubel.

così ti sei messo in viaggio e ti sei informato dai guardastrada della zona, la foresta sembra un luogo tranquillo e pacifico. eppure il tuo re ti ha voluto là. lungo la via tra Beredusk e Scornubel hai trovato a metà strada una locanda dove hai cercato riparo trovandola stranamente molto affollata.

 

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@Huriel 

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durante il tuo vagare nelle zone selvagge ti sei trovato nei pressi della Reaching Woods, ad est di Scornubel, il vento quella sera era particolarmente silenzioso, sembrava proprio la calma prima della tempesta eppure il cielo era limpido nel suo tramonto. una sensazione indecifrabile ti colse e non ti sentivi affatto sicuro. purtroppo però Scornubel era ancora distante ed avevi superato Beredusk da un pezzo per cui ti trovasti a metà strada tra i due paesi, dove vi era soltanto una piccola taverna sul limitare della foresta.

quella sensazione non ti piaceva e decidesti di stare più al sicuro in taverna questa notte, nonostante l'interesse che la tua morfologia avrebbe creato nell'oste. a peggiorare la situazione vi era pure il fatto che la taverna fosse stranamente piena di avventori ma qualsiasi cosa dovesse succedere quella notte era meglio avere 4 mura intorno.

 

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@Pippomaster92 

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la tua vita errante ti ha portato fino all'estremo sud della costa della spada fino alla Reaching woods ad est di Scornubel. hai da giorni superato la cittadina di Beredusk ed ora sei esattamente tra le due città e la notte sta arrivando rapida in questa giornata di primavera. la foresta però ha un che di strano, è muta, silenziosa, un silenzio che non ti piace.

spinto da una strana sensazione ti sei ridotto ad entrare nella taverna di strada che era poco lontana, meglio avere 4 mura intorno se la foresta voleva giocare un brutto tiro, probabilmente gli avventori non si erano nemmeno accorti della cosa... la locanda era stranamente piena quella notte, riempiendla dei rumori che il bosco invece continuava a negare.

 

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Galaeron

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Entro nella locanda con aria scontrosa, infastidito dalla strana sensazione di poco fa. Il bosco non mi è piaciuto, il suo silenzio era carico di pericolo. In altre condizioni avrei forse indagato, ma questa sera preferisco acclimatarmi al luogo. Controllare il bosco con maggiore attenzione sarà la prima cosa che farò domani.

La calca mi mette a disagio, vorrei quasi farmi largo a spintoni per far capire a questi contadini, mercanti e viaggiatori che non desidero stare vicino a loro. Puzzano. Certo, anche io ho sudato marciando rapidamente e senza sosta per tutto il giorno, ma come Or-tel-quessir non produco certo l'acre odore animale di questi uomini. Rassegnato, cerco un angolo dove stare in pace con le spalle al muro e poter al contempo guardare tutta la stanza. 
Prima però mi reco al bancone.
"Gentil uomo, per prima cosa metto in chiaro che non dormirò in questa stamberga, perciò vi esimo dal chiedermi un pagamento per il mio soggiorno. Invece, desidero un pasto e dell'acqua di vite per accompagnarlo. Pago in denaro, se questo pensiero può avervi sfiorato la mente. Con denaro umano"

So di essere scorbutico, ma l'importante è far capire che il mio aspetto non deve trarli in inganno. Non sono un selvaggio da imbrogliare, nè un mendicante da scacciare. Ho poco denaro, inoltre. Devo usarne il meno possibile. Dovrei forse rinunciare all'alcol e prendere dell'acqua...ma l'ultima volta mi hanno portato acqua di un pozzo, rimasta chiusa in un barile per un giorno. L'acquavite quanto meno è scadente ma forte il punto giusto. E io non ne abuso.

 

 

 

 

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@Random Graph 

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la tua attitudine a viaggiare ti porta spesso a ricevere informazioni piuttosto interessanti, specie dopo un paio di bicchieri di troppo in una taverna affollata, è proprio così che hai ottenuto la tua ultima dritta. l'associazione di cui tanto ti sei interessato negli ultimi tempi, gli arpisti, sembra che stia combinando qualcosa. hai sentito dire il nome di una locanda e una data, a quelle coordinate si recherà uno degli agenti della associazione segreta per un misterioso incontro. forse la cosa è un pò azzardata ma ehi, dovranno pure accorgersi di te e delle te capacità no?

con questa idea in mente hai seguito la strada fino alle giuste coordinate, non sai di preciso chi sia ne l'agente degli arpisti ne tanto meno con chi si debba incontrare ma sembra ci sia qualcosa di grosso ed urgente sotto... le informazioni ti portano ad una piola bettola sulla strada che da Beredusk porta  Scornubel lungo la Reaching woods, anzi, proprio sul limitare della foresta. la locanda è piccola e sembra essere molto affollata, forse a causa del mercato della festa di primavera a Scornubel? bah, sai solo che per te con tutta quella gente sarà ancora più difficile trovare chi cerchi ed origliare le sue conversazioni...

 

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@Alatar

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sei alla ricerca di informazioni su quel gruppo di orchi che ha massacrato la tua famiglia, hai perso le sue tracce ma sai che sono stati visti nei dintorni della Reaching woods ad est di Scornubel. a Sconrubel si sta per tenere la festa i primavera e il suo enorme mercato per cui la città è affolltissima e blindata. ti sei quindi diretto in una zona più rurale dove forse un gruppo di orchi sarebbe passato meno inosservato, volevi andare verso Beredusk e coteggiare la foresta ma il viaggio è lungo e hai dovuto fermarti in una locanda di strada lungo la via a circa metà strada tra le due città.

hai provato a immergerti nella foresta prima di andare alla locanda e subito ti sei accorto del silenzio che regnava in quel luogo, mai una foresta era stata così silenziosa, c'era qualcosa quella notte, qualcosa che non andava. uno strano misto di inquietudine e paura ti fece propendere per l'idea di dormire con 4 mura attorno così ti fiondasti in taverna che trovasti però molto affollata.

 

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Alcalanar

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Descrizione

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Alcalanar.jpg 

Alcalanar è Aarakocra  di 23 anni, dal fisico asciutto e robusto, temprato da anni di allenamenti e vita all'aria aperta.Il piumaggio è di colore marrone scuro, mentre il becco e gli occhi lo fanno assomigliare ad un'aquila troppo cresciuta. La sua apertura alare completa è di 2 m, anche se a terra le ali si ripiegano facendole occupare molto meno spazio. La sua espressione è quasi sempre di curioso interesse, e non è raro vedere gli occhi che esaminano ogni angolo di ciò che lo circonda per comprenderlo meglio. Indossa un semplice pantalone da viaggio e nient'altro, a parte il lungo bastone che è fissato alla sua schiena.

Attribuisco la strana sensazione che percepisco al mio sesto senso, come se ci fosse qualche pericolo in agguato.  L'idea di passare la notte in una locanda mi disturba su tantissimi livelli: primo, la gente, che sicuramente comincerà a fare discorsi sul mio aspetto. Secondo i luoghi chiusi, che io detesto. Terzo gli odori. Posso solo immaginare quale tanfo immondo si stipi dentro quell'edificio di legno, ma alla fine decido di farmi coraggio: passare questa notte all'aperto potrebbe essere più pericoloso di qualche fastidio. 
Entro cercando di dare meno nell'occhio possibile, sapendo comunque che non è possibile. Mi muovo lentamente verso il bancone aspettando che lo scontroso elfo finisca di parlare. Anche lui sembra più avezzo alla vita selvaggia che alla locanda ... che anche lui abbia avuto lo stesso mio presentimento?

Quando termina la discussione tra i due mi inserisco io Salve buonuomo. La prego di non alterarsi a quello che per lei è uno strano aspetto. Desidererei dell'acqua possibilmente fresca e sapere quanto costi l'alloggio più economico per la notte. Mi accontenterò anche di una trave sul soffitto.

Piego leggermente la testa di lato in attesa di una risposta. Odio Odio Odio tutta questa faccenda. Prima questa notte finisce, prima potrò tornare ad esplorare.

 

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Corrin Tosscobble

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Descrizione:

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Corrin è giovane e pieno di energie, un halfling sulla soglia della ventina. Alto poco meno di un metro, guadagna qualche centimetro grazie alla sua zazzera riccioluta di capelli castani, che scendono sul volto a formare delle acerbe basette. Queste incorniciano un volto dalla carnagione chiara ma abituata al sole, con una spruzzata di lentiggini e grandi occhi nocciola che guizzano su tutta le scena. Vestito con abiti da viaggio, si è però concesso il lusso di un cappello piumato per richiamare l'attenzione; non si separa mai dal liuto materno e dall'enorme (per lui) zaino, da cui spunta una cornamusa e vari rotoli di pergamena.

"Ahi... La faccenda si fa spinosa" penso con aria corrucciata guardando tutta la gente presente nella locanda "Vediamo però cosa offre la casa!" mi rincuoro, cominciando a vagare tra folla in cerca di qualche dettaglio che possa aiutarmi a riconoscere l'Arpista "Mettiamo a vantaggio il mio punto di vista in mezzo a tutti questi spilungoni!" scherzo tra me e me.

Conclusa la mia ricognizione, decido che è arrivato il momento di dare una scossa e mettermi in mostra. Salto su un tavolo con il liuto in mano, mi inchino facendo volteggiare il cappello e intono una melodia popolare ma accattivante: "Madame e messeri! Radunatevi! Ché vado a raccontarvi di come quattro valorosi eroi abbiano spodestato il verde drago da Thundertree e sventato le trame di un malvagio elfo scuro..." intono, tenendo d'occhio gli avventori della sala.

@FG

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Vorrei fare una prova di Investigare (+4) o Percezione (+2) per capire se nella sala c'è qualcuno che possa corrispondere alle informazioni che ho. Mentre canto tengo d'occhio i sospettati (nel caso serva, Intrattenere +6).

 

 

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Jarek Mace

Entro nella taverna e vedo un gran numero di persone che la affollano. Senza abbassare il cappuccio del mantello verde bosco che mi copre la testa e scende fino alle caviglie, cerco di avvicinarmi al bancone con passi lenti e tranquilli. Non voglio dare nell'occhio.  Appena riesco ad avvicinarmi alla mia meta ordino all'oste un boccale di birra scura, pane e  carne salata. Poi mi guardo intorno cercando un tavolo libero se possibile vicino al fuoco. Altrimenti mi accontento di un tavolo libero qualsiasi. 

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Mi guardo intorno per capire chi possa darmi informazioni rispetto agli orchi.

 

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Mazirian 

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Un mezz'elfo alto e sottile dai lineamenti spigolosi i capelli bianchi e gli occhi castani. Veste abiti eleganti verdi con ricami dorati.

Mi siedo al bancone della locanda e ordino qualcosa di forte all'oste. Nel frattempo osservo con attenzione il regalo che avevo fatto al mio re, un oggetto strano. Infine rivolgo la mia attenzione alle conversazioni degli altri clienti.

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+0 in perception.

 

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la locanda era piena e la notte iniziava a farsi buia. nella taverna vi era già un'accozzaglia di persone molto diverse tra loro, alcuni cacciatori che si godevano un pò di riposo, molti mercanti, alcuni viaggiatori occasionali, un paio di guardaboschi... nel caos generale nessuno aveva notato nulla di insolito all'arrivo degli ultimi avventori o almeno a non tutti loro.  

l'oste, un umano di mezz'età dai capelli biondi striati di grigio e dall'occhio azzurro e un pò spento venne prima scosso dall'elfo che seppur con modi bruschi si fece capire, subito dopo al bancone arrivò anche una sorta di metà uomo e metà uccello che già aveva attirato l'attenzione dei clienti più pettegoli. mentre il proprietario stava segnando le ordinazioni dell'elfo venne interrotto dalla strana richiesta dell'uomo pennuto che aveva chiesto lui un giaciglio su di una trave del soffitto, cosa assai insolita u... una trave? aveva bofonchiato l'umano con sguardo perplesso per poi ccorgersi che vi era un ennesimo avventore al bancone, la sua figura era quasi completamente nascosta ma si trattava di un halfling che dal canto suo voleva ordinare ma in quel caos era assai difficile per lui anche solo il farsi notare e a complicare le cose altri due clienti si stavano avvicinando al bancone. il vecchio prese le ordinazioni di tutti loro e si diresse verso il tavolo meno affollato visto che tutti erano occupati, sussurrò qualcosa ai tre individui che erano riversi mezzi ubriachi sul tavolo e questi si alzarono barcollando imboccando la via d'uscita. prego, sedetevi, purtroppo questo è l'unico tavolo che abbiamo libero e se volete una stanza... beh credo che vi toccherà usare qualche coperta e dormire qui per terra, siamo al completo... ovviamente il prezzo sarà scontato. disse l'oste prima di ritirarsi veloce come il vento nelle cucine per star dietro alle ordinazioni.

il gruppo degli ultimi avventori è quindi costretto a stare sulla stessa tavolata per esigenze di posto ed in barba a queste ultime l'halfling si mise in piedi sulla larga panca che costeggiava la tavola ancora ingombra dei boccali dei precedenti clienti e si mise a raccontare una storia come era solito fare nelle terre della sua razza, sembrava sempre che giocassero, in fin dei conti, a chi la sparava più grossa... ma tra il pubblico c'era chi apprezzava una buona storiella, chi ubriaco, chi meno.

il loro tavolo dava un fianco verso il bancone e il centro della sala mentre l'altro era attiguo al camino acceso per eliminare l'umidità di quella mite notte di primavera, uno spesso e lungo tappeto era steso davanti al camino acceso tanto da essere tenuto fermo dalle gambe dei tavoli che erano sui lati dello stesso mentre dalla cucina uscivano buoni aromi che a stento però coprivano l'odore dell'ubriachezza molesta che aleggiava. data la quantità di clienti ci sarebbe stato molto da attendere prima di poter assaggiare le portate e questo dava agli avventori il tempo di scambiare quattro chiacchere e di ispezionare l'ambiente.

la taverna era bene illuminata e dai soffitti alti che permettevano l'accensione di alcune torce all'interno del locale senza paura di bruciare l'intero edificio, alle pareti vi erano trofei di caccia inchiodati sulle assi e alcune esposizioni di frecce dalle punte particolari o di boccali dalle strane forme. gli avventori sembravano derivare da ogni luogo della costa della spada, alcuni dalla carnagione scura provenienti dal sud, altri vestiti di abiti molto pesanti e fuori stagione lasciati però su un lato della panca in onor di camicie leggere, evidentemente uomini del nord abituati a temperature più rigide, alcuni erano poco più che straccioni mentre altri dimostravano anelli d'argento alle dita e altri segnali che facevano bene intendere il loro tenore di vita e qualche persona armata.

l'atmosfera era tutto sommato piacevole nonostante l'affollamento.

@Alatar

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l'oste sembra oberato di lavoro e gli altri sembrano tutti viaggiatori occasionali, probabilmente la tua occasione migliore di sapere qualcosa su quel gruppo di orchi sono le persone con cui sei seduto o i cacciatori che se ne sono andati ma erano palesemente ubriachi e dubiti fortemente che avrebbero saputo esserti d'aiuto.

 

@pandelume:

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la taverna è in pieno caos, nella cacofonia generale non ti è possibile recuperare informazioni in quanto tutti i discorsi si mischiano, inoltre sembra siano tuttti mercanti che parlano di affari e viaggiatori in attesa della festa di primavera

 

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@Random Graph

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non ti sembra di vedere nessuno in zona che si possa definire uno degli arpisti fino a quando in locanda non entra un mezz'elfo dai capelli neri vestito di blu con un corpetto di cuoio nero borchiato in argento che si siede senza dire nulla ne presentarsi al bancone proprio al tavolo sull'altro lato del camino a fianco di altre 4 persone che lo fanno sedere intorno a loro. le altre 4 persone sono a volto scoperto tranne una ma tutti loro indossano dei mantelli verdi o marroni che coprono le loro vesti, sono due elfi, un mezzorco ed un umano più la figura incappucciata che sta nell'angolo più lontano dalle finestre e dalla luce.

 

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Galaeron

Aspetto

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Galaeron è un elfo selvaggio, e si vede. Indossa solo dei pantaloni di pelle conciata e stivali, e gira a torso nudo. I capelli castani sono lungi, ma rasati ai lati della testa per comodità e raccolti in una coda. Il volto è severo, scolpito come nel legno, ed i due occhi color dell'edera sono guardinghi e acuti. Sebbene sia alto come la maggior parte degli elfi è molto più massiccio, con un fisico quasi da mezz'elfo e tutt'altro che delicato e fragile. La carnagione è abbronzata, ma comunque liscia e priva di imperfezioni come quella di tutti i membri della sua specie.
Porta al collo tre artigli d'orso, un piccolo bagaglio in una sacca di cuoio cui è assicurato uno scudo di legno e sulla schiena porta una spada dall'elsa di bronzo.

Odora di sottobosco, erba e foglie umide. 

Mi siedo al tavolo assieme agli altri stranieri, bevendo l'acquavite a piccoli sorsi per per godermela. Osservo gli altri seduti al tavolo, e ovviamente la mia attenzione viene attirata dall'halfling che si mette a cantare o declamare. Forse ad altri sta dando fastidio, ma come tutti gli Or-tel-quessir ho una grande passione per le ballate e per l'arte orale, quindi ascolto con attenzione e cortesia, aspettando che finisca prima di interromperlo.

"Ragazzino, una bella storia. Dimmi, l'hai vista accadere di persona?"

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Corrin

Mentre recito la mia ballata suonando il liuto, tengo d'occhio la compagnia nell'angolo: "Beh, questo sì che è interessante, quantomeno merita un approfondimento... chissà se si copre per non farsi riconoscere o per evitare la luce...." prendo nota nella mia mente, concludendo la mia performance e raccogliendo qualche applauso tra gli sguardi annoiati. "La ringrazio messere!" faccio rivolgendomi al gentile elfo "le posso assicurare che questa ballata è fedele alle mie esperienze a Phandalin, su a nord! Ma se devo essere completamente sincero..." continuo abbassando la voce "...ho abbellito qualche particolare sul drago. Sa, per... esigenze di metrica!" concludo con un sorriso a mo' di scuse. "Ma ora sono in cerca di nuove avventure da raccontare! E lei, cosa la porta in questa locanda, se posso chiederle?" continuo, senza perdere d'occhio il gruppetto.

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Galaeron

I mie complimenti sono stati fraintesi. Mentre io mi riferivo esclusivamente alla storia, il narratore ha pensato che potessi avere un interesse a parlare con lui. In genere, le persone "civili" pensano sempre che si voglia dialogare o scambiare informazioni. Sono invadenti. Quindi metto in chiaro le cose. 
"No, non potete chiederlo. I miei affari non riguardano gli stranieri, sono spiacente" dico quindi, mostrandomi comunque tutt'altro che ostile. 

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Jarek Mace

Apprezzo la musica del bardo. Storie e musica mi svagano dai pensieri. 

Sono vestito con un lungo mantello verde bosco che arriva fino alle caviglie coperta da stivali di pelle. Un giaco di maglia scintilla alla luce delle candele coperto da un sottile corpetto di cuoio.  La pelle è scura; i capelli scuri e lunghi incorniciano un viso temprato dalle intemperie della continua vita all'aperto. Sotto le sopracciglia anch'esse nere splendono due occhi grigio ghiaccio. Ai fianchi pendono due spade corte e una spada lunga. A tracolla un arco e vicino alla sedia è posato uno zaino.

Appena finita la musica cerco con lo sguardo il bardo e gli lancio una moneta d'argento. Grazie per questa ballata. Era tempo che non sentivo storie sui draghi. E a me i draghi piacciono.

@Velka

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Lascio per il momento perdere la  raccolta di informazioni e mi rilasso ad ascoltare musica e cerco di capire se si potrebbe rimediare un lavoro ascoltando le conversazioni.

Percezione +4 (tiro 15). "fuori gioco: ho preso la libertà di tirare per alleggerirti la masterizzazione. Se non va bene dimmelo pure."

 

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Alcalanar

Il fatto che mi costringano a stare seduto con altra gente in uno spazio ristretto mi infastidisce non poco, come il fatto che non abbia neanche provato a capire le mie necessità. E' davvero cosi assurdo chiedere un posto dove appollaiarsi? Ah... umani
Impiego i primi momenti in cui sono seduto a lisciarmi le penne quando l'halfling comincia a cantare.  Mi piacciono le storie che parlano di luoghi che non conosco e seguo con interesse tutta la storia, per poi applaudire lentamente al termine. Lancio anche io una moneta d'argento all'indirizzo del suonatore lanciando un leggero verso compiaciuto al suo indirizzo. Molto bello messere! Conoscete altre storie cosi?
La reazione del canuto mezz'elfo mi lascia leggermente stranito. Perché aggredire cosi un povero avventore che cerca solo di guadagnarsi da vivere con le sue arti?
 

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Corrin

Non mi faccio troppo scoraggiare dalla risposta dell'elfo: "Ma certo, chi saremmo noi senza i nostri misteri? Sono il sale della vita!" Ridacchio e mi sfilo il cappello per prendere al volo le due monete lanciatemi dagli altri avventori "Troppo gentili! Chi non è affascinato dai draghi! Che maestosità! Che potenza! Non si preoccupi, di storie ne conosco per settimane, ma le migliori sono quelle che si vivono, e sono qui per ampliare il mio repertorio" concludo con un occhiolino al mio peculiare mecenate. 

Mi volto infine verso il mezz'elfo: " Chiedo scusa se mi sono dilungato! Forse preferisce una composizione più breve? Un sonetto? Un limerick?... un haiku?" Chiedo con ben celata ironia

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