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Inviata

Ho apprezzato lo stile asciutto della narrazione, ruvido ed essenziale come il mare dell'ambientazione nordica cui mi sembra sia chiaramente ispirato. In questo intreccio che soltanto parte dal rendere conto di grandi accadimenti storici per poi piegarsi sulle storie piccole di diversi personaggi, emergono uno dopo l'altro i diversi tratti essenziali di ognuno: la brama di potere, la vanità, la meschinità, la generosità, la paura, l'audacia come l'inestinguibile attaccamento alla vita.
Ma ancora più importante del già meritevole spessore psicologico dei personaggi, c'è un altro aspetto che io ho visto sotteso dalla prima all'ultima pagina, che l'autore arrangia e dispiega in diversi declinazioni col susseguirsi degli eventi: che cosa è "la libertà"? E domanda ancora più importante: è davvero la libertà il dono più importante della vita, oppure lo è avere una vita agiata, comoda, o fosse anche solo sicura?
Nell'affrontare insieme al protagonista queste considerazioni, le possibili risposte a questa domanda fondamentale di ogni uomo, è cresciuto il mio attaccamento a quest'opera e posso solo sperare che nei successivi volumi della trilogia, che certo non mancherò di leggere, non si esauriscano mai questi spunti di riflessione che ha offerto.

Voto: 5/5


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