Aboeufs Inviato 4 Ottobre 2016 Autore Segnala Inviato 4 Ottobre 2016 «Sì, faccio strada io… sempre che i tuoi compagni vognano degnarsi di seguirmi…», dice Olaf spalancando la porta verso l’esterno, un esplicito invito ad evitare ulteriori e inopportuni cincischi e dilazionamenti.
Latarius Inviato 4 Ottobre 2016 Segnala Inviato 4 Ottobre 2016 Revontulet Frangiteschio «E allora andiamo!» esclamo schizzando in piedi. I miei abiti non sono di certo asciutti ma tra il pasto caldo ed il poco tempo vicino al fuoco hanno di certo fatto magie. Non rischio più di trasformarmi in una statua di ghiaccio. Mentre seguo Olaf faccio qualche segno con le mani a Targon. - Targon (Segni) Spoiler Ma non è che magro-come-un-palo è uno di quei soprannomi tipo come li danno sulle navi o nelle truppe? Che chiamano stecchi quelli grassi e palle di lardo quelli magri?
Gio the best Inviato 4 Ottobre 2016 Segnala Inviato 4 Ottobre 2016 Derfel Cadarn Mi accomiato da Bard e la sua famiglia: Grazie ancora per l'ospitalità. Poi mi accingo a seguire Olaf, con tutta la calma del mondo. In fondo sono un povero vecchio no?
Ian Morgenvelt Inviato 4 Ottobre 2016 Segnala Inviato 4 Ottobre 2016 Syrius Aeler Raccolgo la bottiglia e la infilo nello zaino, maneggiandola con cura. Chissà quanti sforzi simboleggia per loro. Persone come loro si meritano doni anche superiori. Ancora un pò bagnaticcio e con della neve tra i capelli dico Certo Olaf, non vogliamo sembrare maleducati a Re Hrólfr. Già il nostro stato non è dei migliori, spero proprio non si scandalizzi concludo cercando di smorzare la tensione. E non si è ancora presentato. Che sia la pecora nera del villaggio? Penso prima di iniziare a camminare e riflettere sul dono da fare al re.
Aboeufs Inviato 4 Ottobre 2016 Autore Segnala Inviato 4 Ottobre 2016 Olaf vi conduce per la strada principale, salendo sulla collina che vi porta alla Casa Lunga, la dimora del re. Apre la porta e vi precede dentro. Appena entrati, si fa silenzio attorno a voi. Avete difficoltà a vedere bene a causa del repentino cambio di luce dal bianco candido della neve al buio della sala, appena rischiarata dalla tremolante luce del fuoco. Non vi sono finestre e il focolare che arde al centro della sala riscalda l’ambiente, ma non lo illumina più di tanto. Malgrado il tetto alto circa sei metri e il buco nel soffitto, la sala è piena di fumo. Quando i vostri occhi si sono abituati, vedete che al suo interno la Casa Lunga presenta un unico, grande ambiente, in cui sono radunate una cinquantina di persone, tra uomini e donne. Stanno tutti guardando voi, gli uomini davanti, seduti su lunghe panche di legno, le donne dietro di loro. Alcuni reggono boccali di birra, altri tengono la mano sulla spada. Alcuni vi guardando con diffidenza, altri vi sorridono, altri ancora scambiano fra di loro battute a bassa voce, ridendo poi forte. Dalla parte opposta della sala a quella dove siete entrati, su di un alto scranno di legno, è seduto il re: un uomo anziano, magro ma ancora prestante, con barba e capelli grigi, avvolto in una pelliccia d’orso. I suoi penetranti occhi grigi si fissano su di voi. Al fianco del re, in piedi, vedete un giovane guerriero dalla corporatura massiccia e i lineamenti squadrati, con i biondi capelli e la barba raccolti in trecce. Indossa una pelliccia bianca come la neve e vi guarda con malcelato disprezzo.
Latarius Inviato 4 Ottobre 2016 Segnala Inviato 4 Ottobre 2016 Revontulet Frangiteschio Nell'entrare nell'edificio le pupille feline dei miei occhi si dilatano immediatamente per assorbire il maggior quantitativo di luce possibile, adattandosi così quasi all'istante alla nuova situazione. Faccio un paio di passi addentrandomi nella sala fumosa, con una scrollata di spalle rivelo la mia figura scoprendola dal mantello che mi avvolgeva. In questo modo rivelo anche le armi che reco con me. Mi fermo scrutando per alcuni lunghi secondi gli uomini e le donne sedute prima di spostare la mia attenzione sul re. Notando lo sguardo sprezzante dell'uomo faccio in modo di non posare neanche un occhio su di lui, non dandogli alcuna attenzione. Inizio a camminare lentamente verso il centro della sala «Revontulet Rossacoda Scaccialupi Calcasabbia Nonspezzata Squarciaocchio Fendifiamme Mezzataglia Spellawyrm Frangiteschio...» parlo mentre cammino, gestendo i tempi e le pause tra un nome e l'altro in modo da finire la lista nell'arrivare al centro della sala, a qualche passo dal fuoco «... porge i suoi omaggi a re Hròlfr...» dico parlando in terza persona e facendo un mezzo inchino «... ed a tutti i presenti!» termino unendo le mani dietro la schiena e cacciando quel mio solito sorriso misto di allegria, entusiasmo ed arroganza malcelata.
Huriel Inviato 5 Ottobre 2016 Segnala Inviato 5 Ottobre 2016 Targon Appena entrato nella sala mi guardo intorno, cercando un qualsiasi segno di pericolo. Non trovandone torno a rilassarmi e a farmi strada. Guardo divertito la piccola tibbit fare la sua presentazione. E' incredibile come ogni volta riesca ad arricchire la lista con nuovi nomi. Tra un po di tempo bisognerà prendersi una giornata solo per le presentazioni. Io non ho bisogno di tutte quelle parole. Mi avvicino al fuoco in modo da essere ben visibile al regnante. La pelle segnata dalle cicatrici, l'armatura usurata e la catena chiodata che scintilla di rimando allo scoppiettare del fuoco. Rimango ritto in piedi per qualche secondo, per poi battermi il pugno sul petto con un leggero inchino, mai interrompendo il contatto visivo. Io sono Targon, guerriero del sud e cacciatore di mostri. Mi rimetto dritto e incrocio le braccia attendendo che anche gli altri si presentino. Nel frattempo fisso il guerriero vicino al re, ricambiando con un sorrisetto il suo sguardo di disprezzo.
Ian Morgenvelt Inviato 5 Ottobre 2016 Segnala Inviato 5 Ottobre 2016 Syrius Aeler Guardo sconsolato il guerriero vicino al re, che pare anche lui disprezzarci per nessun motivo in particolare. Ma è normale che persone tanto diverse riescano a convivere? Questo re Hrólfr deve essere un buon capo per poter governare con saggezza su persone del genere. La presentazione della spadaccina mi fa per un momento dimenticare i problemi, facendomi spuntare un leggero sorriso in volto. Mi avvicino al sovrano come Targon, lasciandolo parlare, e aggiungo Syrius Aeler, fedele del Signore degli elfi. Che la benedizione del Protettore della vita possa scendere su questa comunità e sul suo sovrano concludo inchinandomi. Dopodiché inizio a studiare l'aspetto del re e del guerriero, per valutare dettagli che potevano essermi sfuggiti ad una prima indagine. Master Spoiler Osservare +8 su guerriero e re
Aboeufs Inviato 5 Ottobre 2016 Autore Segnala Inviato 5 Ottobre 2016 @Syrius Aeler Spoiler (11+8=19) – Il re ha occhi grigi e penetranti. È molto magro e parecchio avanti con gli anni, ma ha ancora un fisico prestante. Indossa una pelliccia d’orso a coprire un gioco di maglia e tiene stretta in una mano una grossa ascia bipenne intarsiata di motivi particolari. Il treno di legno su cui siede è anch’esso decorato con strani intarsi e due facce di uomini barbuti sono scolpite sui braccioli. Il guerriero al suo fianco ha capelli biondi e lunghi, raccolti in trecce, è muscoloso e porta un lungo mantello di lupo che gli copre la pesante armatura. Il suo sguardo è sprezzante, arrogante e colmo di disprezzo. Sulla sua cintura noti gli stessi motivi decorativi del trono e dell’ascia del re.
Gio the best Inviato 5 Ottobre 2016 Segnala Inviato 5 Ottobre 2016 Derfel Cadarn Resto sorpreso dal fatto che nessuno si presenti, ne tanto meno ci dia il benvenuto. Che strano posto dove sono gli ospiti a presentarsi per primi... Sembra che siamo arrivati a rovinare una festa! Il mio nome è Derfel Cadarn, il viaggiatore. Scandisco con una voce inaspettatamente forte e vigorosa, per poi proseguire in modo appena più delicato rivolgendomi al quello con la corona in testa: E voi dovete essere Re magro-come-un-palo Hròfr.... Lascio cadere il tono della frase, come ad indicare che è il momento che parlino loro.
Aboeufs Inviato 5 Ottobre 2016 Autore Segnala Inviato 5 Ottobre 2016 «Benvenuti stranieri!», tuona il re con una voce che non avreste mai detto sarebbe potuta uscire da un corpo così magro, «Il mio nome è Hròlfr Halfdanarson, detto “magro-come-un-palo”, re di queste genti del nord. Lui è mio figlio: Einar Hròlfrson, primogenito ed erede al trono. Uno dei migliori guerrieri del villaggio, anche se forse un po’ troppo arrogante! Eheheh!», il re ridacchia e vi guarda con aria gentile, cercando di mettervi quanto più a vostro agio possibile. «Sappiate che qui al nostro villaggio siete e sarete sempre i benvenuti! Mi hanno narrato delle vostre disavventure col leggendario Balawar, il Custode dei Flutti… sappiate che mi dispiace profondamente che abbiate perso il vostro Cavallo del Mare. Purtroppo nemmeno noi sappiamo cosa abbia infastidito il drago, il grande pascolo delle balene è al momento precluso anche a noi! Quindi, con mio rammarico, vi dico che non potrò aiutarvi a tornare da dove siete venuti, se questo è il vostro desiderio, ma posso offrirvi la nostra accoglienza!», così dicendo, allarga le braccia in un gesto di benevolenza e vi sorride genuinamente. Einar, suo figlio, gira gli occhi con rassegnazione, in palese disaccordo con le parole del re suo padre. Ma non osa aprir bocca per contraddirlo. «Purtroppo siete arrivati in uno dei momenti più bui che il nostro villaggio stia vivendo e financo la nostra accoglienza sarà, per forza di cose, parca e parsimoniosa. Ma vi offriremo con piacere tutto ciò che è nelle nostre possibilità!», il re termina il discorso guardandovi negli occhi uno ad uno, col suo sguardo penetrante, ma non con fare inquisitorio, quanto piuttosto con aperta gentilezza e mascolina fermezza.
Gio the best Inviato 6 Ottobre 2016 Segnala Inviato 6 Ottobre 2016 Derfel Cadarn Ah benedetta arroganza, una merce che ci si può certo permettere quando si è giovani, non è vero Einar? Faccio del mio meglio per sembrare accondiscendente, in fondo meglio essere gentili. Il tono della mia voce si fa più grave cambiando argomento: Comprendo, la rabbia di Balawar è nociva per tutti, preclude il vostro sostentamento e impedisce a noi di proseguire il viaggio. Comprendiamo il momento di difficoltà e penso che il minimo che noi possiamo fare per ricambiare l'ospitalità che ci avete così generosamente offerto è offrirci per provare ad aiutarvi con i vostri problemi.
Aboeufs Inviato 6 Ottobre 2016 Autore Segnala Inviato 6 Ottobre 2016 Einar guarda dritto negli occhi di Derferl e sbotta: «Sei bravo con le parole, vecchio. Parli come un uomo: ma lo sei anche? Ogni uomo qui dentro è un guerriero. I vostri vestiti da buffoni e i vostri modi da foche parlano per voi. Il vostro posto non è qui, ma fuori con i bambini! Dici che volete aiutarci? Tzè! Offrite la luna e regalate il vento! Siete giunti da noi in fuga, senza nemmeno riuscire a badare al vostro cavallo del mare, che aiuto pensate di poterci offrire? La vostra casa crolla e volete insegnare agli altri a costruire. Il vostro aiuto vale quanto quello dei bambini!». Molti attorno a voi ridono alle parole del figlio del sovrano. Re Hròlfr però lo rimprovera in modo severo: «Basta, Einar. Non offendere i nostri ospiti!». Il guerriero si placa, ma aggiunge un’ultima frecciata: «Sapete fare anche qualcos’altro, oltre a scappare in terre lontane e a parlare come donne?», un ghigno sprezzante appare sul suo volto mentre vi guarda uno ad uno con aperta sufficienza.
Ian Morgenvelt Inviato 6 Ottobre 2016 Segnala Inviato 6 Ottobre 2016 Syrius Aeler Quando il guerriero arrogante sbotta verso Derfel, lo guardo indignato. Se prima il comportamento di Olaf mi aveva lasciato esterrefatto, le sue frasi mi fanno arrabbiare nel profondo. Un arrogante insulto alle leggi sacre dell'ospitalità e del soccorso. Chi si crede di essere per calpestarle? E in tal modo poi! Non si accorge che se lo batteremo nella sfida lanciata sfigurerà di fronte a tutti? Sentendomi preso in causa, cerco prima di tutto di controllare la respirazione, come mi è stato insegnato da Oward, per poi fare un passo avanti. Tenendo il mio libro aperto davanti ai miei occhi "Corellon Larethian disse agli elfi: onorate l'ospite, perché anche lui è una creatura di questo mondo." Direi che il salmo è abbastanza chiaro. In quanto sacerdote porterò fede ai precetti del mio dio fino all'ultimo: non è ancora giunto il tempo delle sfide, Einar figlio di Hrólfr, ma siamo ancora nel momento dell'accoglienza e del soccorso. Così recitano le leggi sacre degli dei, stolto è chi si oppone a queste. Concludo serio, guardando Einar. Attendo una parola dal re per dare inizio allo scambio dei doni, come da tradizione. Master Spoiler Faccio anche un bel Conoscenze Storia +9 e Lore +8 sui motivi delle cinture, così per curiosità. Per il discorso non saprei cosa usare, nel caso tiro per colpire... ah, no, vero aspetto ancora l'intervento della tibbit per quello. Carisma +1
Aboeufs Inviato 6 Ottobre 2016 Autore Segnala Inviato 6 Ottobre 2016 Einar ridacchia divertito alle parole di Syrius: «Mi dai dello stolto, elfo, perché pensi che stia violando le leggi dell’ospitalità? Ahahah! Ho sempre pensato che voi del sud foste delle donnicciole, ma non sapevo foste anche lenti di comprendonio! L’ospitalità è sacra e a voi non verrà mai negato nulla: lì c’è del cibo, prendetene in quantità! Lì c’è la birra: bevetene quanta ne desiderate! Avete freddo? Vi farò scaldare al focolare! Avete sonno? Vi preparerò dei giacigli per dormire! Avete bisogno di assistenza? Curerò le vostre ferite! Ma non venite a dirmi che ci offrite il vostro aiuto! Ahaha! Non abbiamo bisogno di quattro deboli… uomini… del sud che urlano e scappano davanti ai nostri nemici!», ribatte Einar alle parole di Syrius, esitando di proposito e calcando con un certo sarcasmo la parola “uomini”, come a voler lasciare intendere che non pensa affatto di star discutendo con veri uomini. @Syrius Spoiler (9+5=14) – Sai che quei motivi decorativi sono tipici della tradizione nordica. ~ La tua bravura con le parole non è tale da colpire nessuno nella sala.
Latarius Inviato 6 Ottobre 2016 Segnala Inviato 6 Ottobre 2016 Revontulet Frangiteschio Lascio parlare l'elfo per poi fare qualche passo in avanti, un pelo davanti a lui, con zero interesse per il suo tentativo di appianare la discussione. «Ti riempi la bocca di aria e parole arroganti Einar, figlio di Hròlfr. Parli di uomini e di guerrieri, ma a me le tue parole sembrano quelle di una vecchia zitella rachitica!» sposto lo sguardo furioso prima sul re e poi nuovamente sul figlio «Sei l'erede al trono e sono addolorata per la tua gente. Non conosci ne l'educazione, ne l'umiltà. Hai infranto le regole dell'ospitalità e hai offeso degli ospiti, ospiti che hanno offerto persino il loro aiuto». Faccio una pausa ma poi riprendo subito a parlare «Dici che noi siamo in fuga, ma non ti vedo correre in sella al tuo cavallo del mare per affrontare il Custode dei Flutti. Sei seduto qui al caldo ed al sicuro a prenderti gioco di chi si avventura per mare. E questo sarebbe il comportamento di un guerriero?!» mi volto di lato e sputo nel fuoco mettendo nell'ultima parola tutto il sarcasmo di cui sono capace. Faccio un altro passo in avanti in direzione di Einar «Sono una donna... e sono un guerriero» dico appositamente la parola al maschile per enfatizzarne il significato, mentre mi batto un pugno sul petto «Ho gettato ai pesci mezza ciurma pirata, sono sopravvissuta al custode dei flutti e ho passato il resto della fottuta notte aggrappata ad un fottuto pezzo di legno. Sono stanca, ma non abbastanza da tollerare le tue parole!»
Aboeufs Inviato 6 Ottobre 2016 Autore Segnala Inviato 6 Ottobre 2016 Alle parole della tibbit, Einar non riesce a trattenersi e scoppia in una risata sguaiata, seguito a ruota da alcuni, meno di prima, dei presenti che lo imitano. «Cosa vi dicevo, fratelli?», dice rivolto alla gente del villaggio presente in sala, «Questi buffoni del sud fanno combattere le loro donne, le loro bambine anzi, data la statura di questa qui, perché sono troppo codardi per farlo di persona! Fate bene a ridere di loro: le genti del sud sono molli e deboli, ma giocano tutta la vita a fare i grandi guerrieri agitando le loro spade di legno. Abbaiano e non hanno i denti. I popoli del nord guardano e ridono!», il suo tono è più arrogante e presuntuoso che mai, ma vi cominciate a rendere conto che, tra i presenti in sala, non ha più tutti i sostenitori che aveva prima. Forse, state cominciando a raccogliere consensi.
Gio the best Inviato 6 Ottobre 2016 Segnala Inviato 6 Ottobre 2016 Derfel Cadarn Vedi Einar una spada, può essere usata per fare una cosa sola: uccidere. Ma le parole, sono uno strumento assai più interessante: esse possono divertire, rincuorare, minacciare, deprimere, spaventare, uccidere! Mentre parlo mi avvicino a lui, modulando il tono della voce, abbassandolo fino a pronunciare l'ultima parola in modo che solo lui possa sentirla. Spoiler Intimidire +16 Mi allontano poi con un mezzo inchino e proseguo: Detto questo, le parole contano fino ad un certo punto. Dopo servono i fatti: qual'è il problema che più affligge il vostro villaggio? Io e i miei compagni lo risolveremo prima di te e tre dei tuoi migliori guerrieri!
Aboeufs Inviato 6 Ottobre 2016 Autore Segnala Inviato 6 Ottobre 2016 Alle parole di Derferl, Einar esita un attimo, deglutendo preoccupato, incapace di rispondere a tono all’uomo. È solo un momento prima di ricomporsi come meglio può, ma tutti nella sala lo hanno notato: la sfida è conclusa. Avete azzittito il figlio del re in modo magistrale, guadagnando il rispetto della maggior parte della gente presente nella Casa Lunga. Il giovane non può far altro che arrossire imbarazzato e tacere. Re Hròlfr interviene ridendo allegramente mentre batte il palmo di una mano sulla coscia e con la sua voce tonante esclama: «Ahahah! Questo sì che è parlare, vecchio! Non vedevo Einar così imbarazzato da quando era solo un bambinetto. Spero che la conversazione coi nostri ospiti ti abbia insegnato qualcosa, figlio! Un po’ di umiltà magari! Ahahah! O è forse chiedere troppo?», dice battendo due pacche sulla schiena di Einar, un po’ per consolarlo, un po’ per deriderlo bonariamente. Il suo tono si fa più grave e serio quando prosegue: «La vostra sfida è accettata, signori! Voi contro i quattro più valorosi guerrieri del nostro villaggio, sperando che riuscirete a liberarlo dalla piaga che lo sta affliggendo: il mostro d’ombra che ogni notte cala su di noi rubando le nostre stelle e le nostre vite! Neppure i nostri più bravi cacciatori riescono a trovare le tracce del suo passaggio. Non sappiamo chi sia, né da dove venga, ma già in troppi sono morti a causa sua! Einar voleva partire proprio in questi giorni per andare alla sua ricerca nelle lande desolate che ci circondano. Se riuscirete a sgominare la minaccia prima di lui, tutti noi ve ne saremo immensamente grati ed eternamente riconoscenti!», conclude con tono solenne. Poi, dopo una breve pausa, riprende in modo più allegro, allargando le braccia e facendo cenno ad una donna di portargli un fagotto di velluto: «Vi prego di accettare questi miseri doni come segno della nostra benevolenza e della nostra ospitalità, nella speranza che possano essere l’inizio di una lunga e duratura amicizia!», esclama, porgendo a ciascuno di voi formalmente, guardandovi dritto negli occhi, quattro anelli d’oro di ottima fattura. @Derferl Spoiler (5+16=21) - L'attimo di intimorimento che riesci a provocare in lui gli è fatale e grazie alla tua abilità concludete la sfida di offese magistralmente a vostro vantaggio.
Huriel Inviato 6 Ottobre 2016 Segnala Inviato 6 Ottobre 2016 Targon Osservo la sfida in silenzio, convinto che un pallone gonfiato del genere non possa che sgonfiarsi da solo a causa della sua stupidità. Come infatti succede. Devo ammettere che il vecchio ha una capacità oratoria notevole. Dote che a me manca parecchio. Se fossi abbastanza ricco gli chiederei di lavorare per me. Chissà la sua parlantina dove potrebbe portarmi. Prendo l'anello che mi porgono infilandomelo al dito con immenso rispetto. Quel re è un uomo pieno d'onore, e si è guadagnato il mio rispetto. Cerco nella tasca qualcosa che spero sia ancora li. Estraggo un monile strappato al tesoro dei pirati e lo porgo al re. Questo è oro proveniente da una battaglia combattuto contro dei pirati del mare, che neanche il Custode dei flutti è riuscito a strapparmi. Ora lo dono a voi, Re Hròlfr, che sia segno della nostra amicizia e della vostra tenacia contro le avversità più schiaccianti. Spoiler Mi sono sottratto 125 mo per fare questo dono come ha fatto prima Ian. Spero che vada bene, altrimenti modifico Mi rimetto poi vicino al fuoco, un po per scaldarmi un po per saggiare la reazione del re. Un mostro d'ombra che ruba le stelle... potrebbe essere il destino che mi ha portato qui? Sconfiggere un essere del genere...
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