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Inviato

Il possesso della causa implica il possesso dell'effetto, ma non è vero il viceversa.

A parte che questo non è comunque esatto, non vedo implicazioni di sorta nel caso in esame.

Inviato

A parte che questo non è comunque esatto

Dipende dagli ambiti.

non vedo implicazioni di sorta nel caso in esame.

Io faccio riferimento al possesso della causa (la verga, il talento ecc.) tu fai riferimento al possesso degli effetti che da questi ne deriva.

Per me conta avere la disponibilità di fatto della causa.

Che nel caso del talento viene garantita soltanto dall'avere scritto tale talento sulla scheda del PG.

Inviato

Che nel caso del talento viene garantita soltanto dall'avere scritto tale talento sulla scheda del PG.

Ma se il possesso è una situzione di fatto, la disponibilità di fatto di tale talento è ciò che conta.

E' evidente.

Inviato

Ma se il possesso è una situzione di fatto, la disponibilità di fatto di tale talento è ciò che conta.

E' evidente.

E il fatto di avere scritto il talento sulla scheda tu come lo chiami?

Inviato

E il fatto di avere scritto il talento sulla scheda tu come lo chiami?

Proprietà del talento.

Immagino tu non sappia che il proprietario è di regola possessore, ma il possessore può non essere proprietario.

Anche un ladro possiede un bene.

Inviato

Proprietà del talento.

Immagino tu non sappia che il proprietario è di regola possessore, ma il possessore può non essere proprietario.

Anche un ladro possiede un bene.

Sarei curioso di sapere se anche alla wizard abbiano studiato legge per avere una proprietà del linguaggio legale, pari alla tua. :-D

Io certamente non ce l'ho, quindi mi appello al comune senso, che nel caso mi fa coincidere i due concetti.

Ti darò un dolore, ma non ho mai pensato che dietro la legge ci fosse la verità (e neanche la giustizia, ma questo è un altro discorso).

Ciò non toglie che la tua visione sia argomentata in modo corretto e quindi non confutata, solo mi sembra che lo stesso si possa dire della mia.

Ci vorrebbe il giudizio di un giudice con la competenza e l'autorità necessaria. :lol:

Inviato

Sarei curioso di sapere se anche alla wizard abbiano studiato legge per avere una proprietà del linguaggio legale, pari alla tua. :-D

Io certamente non ce l'ho, quindi mi appello al comune senso, che nel caso mi fa coincidere i due concetti.

Veramente anche nel tuo caso non puoi farli coincidere, come ho già dimostrato.

Se, infatti, pretendi che "possedere" significhi "avere", tu non potrai usare una verga che ti sia stata prestata.

Il tuo grassetto, quale polemica incidentale sulla molteplicità di significati, è fuori luogo, per il semplice fatto che qui si tratta di logica semantica, ancor prima che di esegesi.

O scegli di usare il termine possedere, riferito a delle risorse dei pg, con lo stesso significato, oppure ammetti che cambi utilizzo del termine quando più ti fa comodo.

Inviato

O scegli di usare il termine possedere, riferito a delle risorse dei pg, con lo stesso significato, oppure ammetti che cambi utilizzo del termine quando più ti fa comodo.

Mi sembra troppo pretendere da D&D la coerenza lessicale che tu ricerchi.

E considerando la diversità di ambiti di cui parliamo, significati diversi sono più che plausibili; lo dimostra il fatto che se qualcuno mi presta una verga della metamagia posso tenere traccia del suo "possesso" scrivendola fra gli oggetti del mio equipaggiamento, ma non posso fare altrettanto con l'uso dei talenti che essa mi concede.

Il tuo grassetto, quale polemica incidentale sulla molteplicità di significati, è fuori luogo, per il semplice fatto che qui si tratta di logica semantica, ancor prima che di esegesi.

La semantica studia proprio i significati delle parole, che possono essere molteplici per l'appunto, in inerenza all'ambito.

Purtroppo la discussione si è (per forza di cose) spostata su un terreno troppo opinabile.

Abbiamo argomentato due opinioni discordanti e questo è il massimo che si può raggiungere in questo caso, a meno di contributi ulteriori.

Dedalo potrebbe ancora dare un contributo importante alla sua interpretazione se spiegasse come lui applicherebbe i due talenti nei casi portati ad esempio. In particolare, visto che l'azione spesa per utilizzare entrambi è chiara (una swift action) mancherebbe di quantificare quante sono le cariche extra consumate.

Inviato

Mi sembra troppo pretendere da D&D la coerenza lessicale che tu ricerchi.

E considerando la diversità di ambiti di cui parliamo, significati diversi sono più che plausibili; lo dimostra il fatto che se qualcuno mi presta una verga della metamagia posso tenere traccia del suo "possesso" scrivendola fra gli oggetti del mio equipaggiamento, ma non posso fare altrettanto con l'uso dei talenti che essa mi concede.

No, perchè se te la presta tu la detieni, non la possiedi.

La semantica studia proprio i significati delle parole, che possono essere molteplici per l'appunto, in inerenza all'ambito.

Questo è un ambito tecnico, perchè tu l'hai voluto così inquadrare, non io, individuando nel termine "possess" qualcosa di più di quanto non vi sia realmente.

Infatti, sei a tu a dargli una connotazione più ampia di quanto non vi si possa ravvisare.

Dedalo potrebbe ancora dare un contributo importante alla sua interpretazione se spiegasse come lui applicherebbe i due talenti nei casi portati ad esempio. In particolare, visto che l'azione spesa per utilizzare entrambi è chiara (una swift action) mancherebbe di quantificare quante sono le cariche extra consumate.

In che modo aggiungerei a quanto detto?

Inviato

Mi sembra che difficilmente potrete raggiungere un comune accordo, pur avendo ambedue esposto dettagliatamente il vostro pensiero in merito alla questione....:think:

Attenzione a non scivolare verso quei toni che per ora avete meritevolmente evitato ( in queste discussioni così animate il rischio è tutt'altro che trascurabile...)

Inviato

No, perchè se te la presta tu la detieni, non la possiedi.

Distinzione inifluente ai fini della regolistica di D&D. Ho già portato l'esempio del voto di povertà.

Questo è un ambito tecnico, perchè tu l'hai voluto così inquadrare, non io, individuando nel termine "possess" qualcosa di più di quanto non vi sia realmente.

Infatti, sei a tu a dargli una connotazione più ampia di quanto non vi si possa ravvisare.

Veramente do una connotazione ad un vocabolo presente in una descrizione di una capacità di classe, che altrimenti non ne avrebbe alcuna, risultanto totalmente pleonastico.

In che modo aggiungerei a quanto detto?

Mi basta per ritenere che anche tu consumeresti 9 cariche extra in entrambi gli esempi descritti, a tesi assunta.

Vorrei chiarire che il mio insistere non è legato ad uno sterile incaponimento su una posizione presa.

Ho dimostrato più di una volta di saper cambiare opinione se convinto.

E' che nel caso in esame non ritengo le argomentazioni così inconfutabili e, preferendo la mia interpretazione, mi mantengo sulla stessa.

Ho molto ben capito l'opinione e l'argomentazione di Dedalo e ne ammetto la validità, una volta di più, ma al momento ritengo ancora che di opinione si tratti.

Inoltre ritengo che il riempire pagine e pagine di forum su interpretazioni linguistiche sia uno sforzo intellettuale inutile, quindi a meno che la discussioni si sposti su un altro aspetto, ritengo esaurito il mio contributo, sempre pronto ad ammettere di aver sbagliato qualora venissero portate ulteriori e valide argomentazioni.

Dedalo mi dispiacerebbe dovermi dire d'accordo con te solo per sfinimento: non mi piace molto mentire.

Inviato

Distinzione inifluente ai fini della regolistica di D&D. Ho già portato l'esempio del voto di povertà.

Così ininfluente che, guarda caso, conxente o meno l'utilizzo di una capacità di classe che tu neghi.

Scusa se è poco.

Veramente do una connotazione ad un vocabolo presente in una descrizione di una capacità di classe, che altrimenti non ne avrebbe alcuna, risultanto totalmente pleonastico.

Una connotazione che porta a risultati bislacchi, contraddittori, e implausibili.

Non mi pare un grande esempio di interpretazione sistematica.

E' che nel caso in esame non ritengo le argomentazioni così inconfutabili e, preferendo la mia interpretazione, mi mantengo sulla stessa.

Così non posso usare la verga prestatami.

Ho molto ben capito l'opinione e l'argomentazione di Dedalo e ne ammetto la validità, una volta di più, ma al momento ritengo ancora che di opinione si tratti.

Tutte sono opinioni, anche quelle della Cassazione.

Ciò non toglie che ve ne siano di più argomentate, come, se mi consenti, la mia, che non porta ad alcuna contraddizione interna al sistema.

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