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Volpe Nera

L'attesa, il riposo, il recupero dalle ferite... forse valeva la pena ritardare quel poco per affrontare la parte restante del viaggio con più energie.

Accettò tutto di buon grado, senza fare complimenti ma anche evitando di chiedere più di quel che veniva lui offerto. Si concentrò sul recupero delle forze, meditò e pregò. Non parlò molto. Durante la cena fu piuttosto lieto di sapere che anche il Maresciallo si sarebbe unito a loro assieme ad altri tre cavalieri. Accolse la notizia con un sorriso e con un profondo cenno di assenso e ringraziamento quando disse loro che all'alba del giorno seguente avrebbero ripreso il viaggio.

Edited by Landar

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Midvoka 15 Berkano, Sera [Nuvoloso]

La cena terminò con la libagione di un alcolico proveniente dalle terre tormentate. 

"Bene amici miei, se non c'è altro direi di ritirarci a riposare. Ci aspetta un viaggio importante" disse il maresciallo 
 

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Tiberius

Alle parole del Maresciallo rimango sorpreso positivamente. Avere un così valido aiuto era insperato,ma dopo tanti tormenti forse si cominciava a vedere un esito positivo per la missione. 

Alla fine della cena rimango per un attimo al tavolo

Sono a disposizione signora se mi deve parlare.

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Volpe Nera

Anche il Kai Lord sembrava non vedere l'ora di riposare.

Quando fu il tempo augurò la buona notte e la benedizione di Ishir quindi andò a sistemarsi e coricarsi.

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Melanopanthereus

Finalmente riempio lo stomaco con un pranzo degno di tale nome, poi le cure del medico mi rimettono definitivamente in sesto, così nel pomeriggio posso dedicarmi a stendere la missiva da inviare con la carta e penna gentilmente fornitami all'ambasciata.

"Magnifici Maghi Anziani,

                                              chi vi scrive è il vakeros Melanopanthereus, giunto al seguito di Redermolipoileus nel Sommerlund, dove ho assistito all'attacco dei signori delle tenebre.

Giunto a Toran, come da programma, Redermolipoileus, di cui non ho più notizie da allora, consultatosi brevemente con la confraternita della stella di cristallo, mi ha inviato con alcuni dispacci urgenti al monastero ramas, dove sono giunto il giorno precedente Fehmarn.

Questa festività è stata usata dai signori delle tenebre per sferare un attacco a sorpresa, che ha distrutto il monastero stesso, sicchè le terre di Sommerlund tutto sono state invase da orde di giak e drakkar con una presenza capillare di helghast e l'appoggio di druidi ceneresi, che preparavano il terreno nascosti, fino a mettere sotto assedio la capitale Holmgard.

Sono sfuggito al massacro del monastero insieme all'unico ramas sopravvissuto incaricato di avvisare della situazione il re, che, a sua volta, gli ha affidato la missione di recuperare la spada del sole a Hammerdal e tornare per combattere con l'arma sacra. Bisognerebbe che si realizzi in questi giorni la profezia dei koura tas kai e che il lupo si erga contro l'oscurità incombente, almeno questa è la mia preghiera al cielo.

Vi scrivo da Port Bax, tappa del viaggio a Durenor, e per il mio dovere giurato a favore della libertà dal male intendo proseguire nel supporto a questa missione vitale per il futuro del Magnamund settentrionale stesso, poi, a Ramas e Ishir piacendo, tornato a Sommerlund e rintracciato Redermolipoileus o avute sue notizie, tornerò a Dessi a riprendere servizio.

Con osservanza,

                               Melanopanthereus" 

A cena il maresciallo mi informa di aver trovato un messo fidato, quindi gli consegno la lettera chiusa e sigillata.

"La ringrazio ancora per la sua disponibilità, maresciallo.

Questa è la mia lettera per il consiglio dei maghi anziani di Dessi."

 

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Midvoka 15 Berkano, Sera [Nuvoloso]

Il Maresciallo prese il messaggio sigillato e lo pose su un vassoio "Avete la mia parola che farò in modo che il vostro messaggio venga recapitato"

Poi il Maresciallo congedò i compagni, intrattenendosi con Tiberius

@Non Tiberius

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@Tiberius

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Tiberius

Alone

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Urkadag 16 Berkano, Alba [Nuvoloso]

@PhilippeE

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Un'alba uggioso accolse i quattro amici. Nel cortile dell'ambasciata tre armigeri avevano preparato le cavalcature. 
Insieme a loro vi era un ragazzo tenuto per un braccio da quella che pareva una guardia carceraria.

La porta si aprì e il Maresciallo fece la sua comparsa. Indossava abiti da viaggio. "Eccovi qui" disse "con noi, insieme alle nostre guardie ho deciso che verrà il giovane Gaston" aggiunse indicando il ragazzo. Poi indicando Tiberius aggiunse "Come d'accordo sarà affidato a te"

Quindi "Siamo pronti? Ci sono domande?"

@all

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Tiberius

Controllo la sella e tutto il resto. Poi Mi avvicino a Gaston porgendogli la mano.

Eccoti. Mi chiamo Tiberius e da oggi sarai sotto la mia custodia. Sai cavalcare?

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Melanopanthereus

Guardo il maresciallo e la scorta di guardie, con l'aggiunta di un ragazzo dall'aspetto di civile.

"Signor maresciallo, nessuna obiezione, ma, se posso, perchè il ragazzo è in compagnia di un secondino, giusto per informazione?"

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Philippe

Aveva speso l intera giornata a cercare di scappare da quel carcere umido e maleodorante. Aveva provato ad infilarsi in ogni buco, tastato con cura ogni mattone ma niente, ogni suo tentativo si era dimostarto vano, la fama di quelle carceri era ben meritata.

Non sapeva quale fosse la pena applicata ai ladri, Port Bax era un posto pieno di malfattori, quando si era spostato li lo aveva fatto certo che nessuno avrebbe notato un ladruncolo di strada, chiaramente si sbagliava, la sera stessa venne tradotto in un altro edificio, meno umido e maleodorante delle carceri cittadine ma ugualmente sicuro. Tra uno strattone ed un ceffone dovuti alla sua lingua lunga riusci a sapere che lo stesso maresciallo aveva richiesto che fosse spostato in quelle celle.

Che ne volessero fare un esempio e giustiziarlo in pompa magna? Che il Maresciallo fosse stato mosso a compassione dalla sua giovane eta' e deciso di concedergli la grazia dopo una tirata d'orecchi? Che una vecchia megera piena di grano si fosse innamorata di lui ed avesse deciso di farne suo marito ed unico erede? Non gli era dato saperlo... decise che qualche ora di riposo gli avrebbe sicuramene fatto bene e schiarito le idee.

Venne svegliato di buon ora da una sonora pedata sulla schiena, il carceriere, un uomo di mezza eta' tarchiato e dal costante puzzo di sudore ed alcol di bassa qualita' gli disse di racimolare le sue cose e seguirlo.

Dopo alcuni minuti di anticamera venne fatto uscire in un cortile dove il Maresciallo stava parlando con alcuni individui ed a sentire le parole dell alto ufficiale lo stava affidando alle ...cure..di un tale Tiberius.

A quanto pareva non si trattava di una vecchia ereditiera ma di un vecchio porco...si guardo' attorno stupito, ne aveva sentite di cotte e di crude sui vizi perversi della gente di citta' ma di sicuro nessuno si sarebbe messo sulla strada del suo deretano senza che lui si ribellasse!

"Hei..hei...io non cavalco proprio nessuno! Chi siete voi e che volete da me? Me ne stavo comodo comodo a godermi la gentile ospitalita' delle carceri quando il mio maggiordomo qui mi e' venuto a buttare giu' dal letto"

disse indicando il carceriere

@ Tutti - Descrizione

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Edited by Pentolino

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Volpe Nera

Un altro giovane ragazzo faceva parte di quella compagnia, forse era di uno o massimo un paio di anni più grande ma l'espressione era completamente diversa, come quella di uno che aveva visto solo morte fino a quel momento. Gli occhi nerissimi, la carnagione anche scura, forse di suo forse anche un po' cotta dal sole; anche i capelli erano molto scuri ma non neri.
Guardò senza particolare entusiasmo Gaston, quasi con apatia a dir la verità. Guardò poi Tiberius, avrebbe certamente spiegato loro cosa significava tutto questo. Come se già non avevano un sacco di preoccupazioni a cui pensare.
"Io sono Volpe Nera." non aveva domande, né era interessato alla risposta avrebbero dato al Vakeros. Forse si volevano solo togliere una rogna da in mezzo ai piedi e loro quattro di certo lo avrebbero portato piuttosto lontano... o magari era figlio di qualche nobilotto e aveva combinato un pasticcio.

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Tiberius

Alzo' lo sguardo verso il cielo, per ricordarsi della promessa fatta ad un amico di suo nonno e la sua parola non poteva essere smentita. 

Si avvicino' al ragazzo lentamente

Senti ragazzo, non mi interessa cosa stavi facendo prima, mase non fosse per l'intervento del Maresciallo la tua vita sarebbe continuata per chissa' quanto. Ha deciso di graziarti, affidandoti a me. Ora vedi di salutare la servitu' e soprattutto monta a cavallo e comincia a muoverti. Ci sono solo due possibilita': puoi rimanere qui sotto le amorevoli cure delle carceri e del suo personale e visto che rifiuti una possibile grazia non credo ci metteranno molto a metterti in una cella buia per il resto dei tuoi giorni.... Oppure puoi venire con noi e farci vedere quanto vali...

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Tobias

Un giovane impertinente, ecco cosa mancava a questa compagnia. L'accoppiata con il rigido soldato potrebbe essere esplosiva, ma in fondo il Vakeros e il Kai sono persone abbastanza equilibrate e potranno buttare acqua sui futuri incendi.

Mi limito a salutare il nuovo arrivato con un cenno del capo e a rivolgermi con discrezione al maresciallo.

Per quanto riguarda la nostra necessità di fondi per continuare il viaggio...

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Philippe

Non ci aveva capito molto del discorso fatto dallo strano individuo in armatura ma sicuramente aveva capito abbastanza da vedere un opportunita' di fuga a costo zero, il resto lo avrebbe valutato strada facendo . Si volto' verso il carceriere alzando i polsi e mostrando le catene con un sorriso sornione

"Esco a fare un giro con gli amici cara, non essere troppo in pensiero per me"

Tolti i ferri ando' verso il cavallo che gli era stato indicato dal viandante di nome Tiberius

"Non so cosa vi abbiano detto su di me eccellenza, il mio nome e' Philippe e non so ne un grande eroe ne un esperto viaggiatore...a dire la verita' non ho mai cavalcato in vita mia ma dovrei essere in grado di reggermi sulla sella...se la cavallina sotto di me non e' troppo focosa"

disse per la prima volta mostrando un po di imbarazzo

"Cerchero' di non farvi perdere tempo ed alla prima occasione se ne avrete voglia mi direte di quale servizi avete bisogno."

Edited by Pentolino

  • Author
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Urkadag 16 Berkano, Alba [Nuvoloso]

"Il ragazzo ha commesso qualche errore di troppo" disse il Maresciallo ad Melanopentharues; poi rivoltosi al giovane aggiunse "Scelta saggia Gaston. O accompagni questi uomini, o ti aspetta la forca."
Il maresciallo pareva molto freddo con il ragazzo. 

Prese quindi un sacchetto e lo passò a Tobias "Più che giusto. Eccoli"

"E ora a cavallo presto." aggiunse conducendo i compagni fuori dall'ambasciata e dalla città

Kaidag 19 Berkano, Alba [Soleggiato]

Per tre giorni e tre notti il gruppo aveva cavalcato lungo la strada che correva nella valle del fiume Duren. Sullo sfondo si stagliavano le vette dei monti Hammerdal, entro la cui cerchia si trovava la capitale.

La mattina del quarto giorno, ormai in prossimità di Tarnalin, i compagni si svegliò nei pressi di una cascata dove le acque del Duren precipitavano per oltre 40 metri. I compagni stavano preparando a partire quando un gruppo di nove cavalieri incappucciati comparve sulla strada bloccando il passaggio.

"Cedete il passo" intimò subito il Gran Maresciallo Rygar "questi sono messaggeri per il Re. Ostacolare un messaggero del Re costituisce reato di alto tradimento punibile con la morte."
Alle parole dell'ambasciatore i nove non parvero minimamente voler lasciare il passo 

@Eru

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Volpe Nera

Non aveva alcun diritto di prendere la parola prima di altri ma non si trattenne, già troppe volte erano stati ingannati dagli agenti delle tenebre ma oramai confidava di poter riconoscere una spia guardandola negli occhi. Trasmettevano freddezza, spesso il loro sguardo era spento, privo di vita.
"Signori per favore, abbassate i vostri cappucci."

Master

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Tobias

Il viaggio era trascorso tranquillo e quasi mi stavo illudendo di essermi lasciato alle spalle le insensatezze della guerra, quando veniamo fermati da un gruppo dall'aspetto poco amichevole.

Rimanendo nelle retrovie,  al coperto dagli altri, invoco i poteri appresi in anni di studio per studiare gli stranieri.

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Philippe

Avevano cavalcato per tre giorni. Il povero Philippe era esausto, la schiena ed i lombi gli dolevano e quando scendeva a terra riusciva a malapena a stare in piedi tuttavia non si tiro' mai indietro quando c era da preparare il campo per la notte o cucinare un pasto caldo per la compagnia.

I viggiatori a cui si erano unito sembravano brave persone, di certo non le piu' allegre o festaiole che aveva conosciuto ma lo trattavano con gentilezza e questa per lui era gia' una novita' non da poco.

Non aveva ancora ben chiaro il motivo della sua presenza in quella compagnia di eroi ma pocomale, aveva un pasto caldo ed un letto dove coricarsi ogni sera senza il rischio di risvegliarsi la mattina dopo nudo in un fosso con la gola tagliata.

La mattina del quarto giorno era intento a smontare l accampamento e far abbeverare le cavalcature prima di riprendere il viaggio quando un gruppo di nove cavalieri incappucciati giunse e blocco' la strada. La situazione era in stallo ma la tensione nell aria era palpabile. La mano ando' sulla daga mentre silenzioso come un topo cerco' di portarsi alle spalle o sul fianco dei cavalieri senza dare troppo nell occhio.

- Narratore

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Melanopanthereus

Il viaggio da Port Bax sembra procedere fin troppo bene, come se l'aura di sventura fosse dispersa, e scherzando ne do il merito a Gaston, che ha la tipica fortuna delle canaglie. Però, al quarto giorno, quando ormai siamo in vista della grande galleria di Tarnalin, nove cavalieri incappucciati ci sbarrano la strada.

"Gaston, forse non porti fortuna davvero."

Detto ciò, sprono il cavallo a uscire dalla strada e proseguire parallelamente per aggirare i nove cavalieri.

 

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