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[TdG] Dies Sanguinis [GURPSlite]


Mezzanotte

Messaggio consigliato

Inviato

Vibio

Master
 

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Qualcosa non va.. E se fosse una trappola?

Non so come ma un senso di inquietudine mi mette in allarme; osservo ancora la casa del mercante di perle per qualche minuto ma poi desisto e, muovendomi di ombra in ombra mi allontano per tornare alla mia misera abitazione

Mi rifarò in un'altra occasione.. E poi ho sempre le monete rubate dallo strano conio.. Domani le cambierò..

 

 


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Inviato

Vibio - tugurio

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Seguendo il tuo istinto decidi di lasciar perdere, anche se probabilmente Livia Potestas sarà alquanto contrariata dal mancato guadagno.

Visti i termini dell'accordo ti riterrà sicuramente in debito con lei per una somma considerevole.

Farai bene a trovare altri soldi, ed in fretta, se non vuoi finire a fare la troia in un suo postribolo come eunuco, i tuoi attributi aggiunti all'allegra collana di Corace.

Tetri pensieri ti riportano a casa, un misero cubicolo senza finestre nella zona più sovraffollata della Suburra.

Con tua grande sorpresa, e allarme, scopri un uomo corpulento ad aspettarti nella tua stanza, vestito da plebeo.

Ti ritieni bravo a giudicare le persone con un'occhiata e questo, capisci, anche senza sfarzo ed insegne è un uomo di potere.

"Dove ho sbagliato?" ti chiede "Forse la posta in gioco era troppo bassa o difficile da raggiungere?"

 

 

Ospite Boendal
Inviato

Caio Giulio Camilio - Circo Massimo

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Osservo il malcapitato auriga. La mia attenzione si focalizza ad una diagnosi visiva. Le risposte del giovane fanno capire che non è messo poi così tanto male.

Se lo spirito e la forza per fare qualche battuta non lo ha abbandonato, allora può anche raggiungere l'ospedale

"Vedrò di rimetterlo in piedi al meglio. " rispondo al Principes. Mi giro alla ricerca del mio apprendista "Ezio, va avanti e prepara una stanza per il nostro nuovo amico ed ospite. Alarico mi sembra abbastanza in forze per poterlo accompagnare fin la. E tu, speculatores, cerca di essere "dolce" con questo povero disgraziato, meglio andar piano piuttosto che per la fretta arrecargli ulteriori danni"

 

Inviato

Caio Giulio Camilio, Alarico e Gneo Felix Domitianus - Circo Massimo

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Ezio, lo schiavo di Camilio, un giovane greco di bell'aspetto dai grandi occhi castani, si allontana assicurando che farà venire una portantina dall'ospedale per il trasporto dell'auriga ferito.

 

Inviato

Alarico al circo massimo

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Sostengo Gneo Domiziano nel suo tragitto fino alla portantina e mi chiedo quale sarà la prossima mossa dei Tito Erpice, perchè ha messo insieme tre persone per formare una squadra, ma poi è sparito senza dare ulteriori direttive. Mi convinco che probabilmente non inizieremo prima della guarigione dell'auriga e, comunque, il princeps sa bene dove trovarci, quindi ha la situazione sotto controllo.

"Ovviamente, vengo con voi all'ospedale per sincerarmi delle condizioni di Gneo Domiziano e della sua guarigione."

 

Inviato

Vibio

Master
 

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Osservo con un misto di stupore e allarme l'uomo corpulento che si trova in casa mia

E tu chi sei? dico mentre mi sposto dalla porta e frappongo tra me e lui il tavolo E a cosa ti riferisci?

 

 

Inviato

Vibio - tugurio

Spoiler

"Mi riferisco all'accordo che hai stretto con Livia Potestas, ovviamente" dice l'uomo come se fosse sorpreso di dovertelo ricordare

"Si aspetta una parte dei profitti del furto... che non hai commesso stanotte"

"Non credo la prenderà bene, mio caro Vibio. Hai tradito la sua fiducia e quella femmina è terribilmente seria quando si parla di affari"

Tira fuori un fico da una manica della toga ed inizia a sbucciarlo, molto lentamente.

"Ti taglierà le palle e finirai il resto dei tuoi giorni a fare il catamita in uno dei suoi bordelli, ragazzo".

 

Inviato

Vibio - tugurio

Spoiler

"Non mi sembri molto preoccupato, ragazzo" fa l'uomo iniziando a mangiare molto rumorosamente il fico.

"Perciò la farò breve: ti faccio controllare da mesi. So tutto di te; gli omicidi, i furti, cosa mangi e persino quante volte vai al cesso"

"Ora posso lasciare che Livia abbia le tue palle, spedirti a marcire nel tulliano, a morire di fatica in miniera o a farti fare a pezzi nell'arena"

si lecca le dita e sorride

"Oppure, puoi permettermi di aiutarti".

 

Inviato

Vibio

Master
 

Spoiler

 

Osservo l'uomo mangiare il fico mentre i miei occhi saettano intorno

Sono abituato ad affrontare i problemi quando mi si pongono di fronte replico In ogni caso sentiamo quello che hai da dire

 

 

Inviato

Vibio - tugurio

Spoiler

"Bene!" esclama l'uomo alzandosi e lasciando cadere a terra i brandelli di buccia.

"Io sono Tito Vero Erpice, mi occupo di sfamare le legioni dell'Impero più di altri piccoli affari, qui e lì"

Si rassetta le pieghe della toga con fare puntiglioso e poi aggiunge con assoluta noncuranza

"Finché farai quello che ti chiedo, vivrai."

Si avvicina e ti dà una piccola pacca sulla spalla, come se foste amici di vecchia data

"Ti faccio chiamare quando mi servi"

Spoiler

la stanza è piccola, ti devi spostare per farlo uscire.

 

 

 

Inviato

Vibio

Master
 

Spoiler

 

Fintanto che mi servi vivrai? Attento grassone che gli incidenti capitano...

Tutto qui? dico mentre l'uomo si presenta e mi spiega, per modo di dire, quello che vuole da me Dovrei solo aspettare una tua chiamata?

 

 

Inviato

Vibio - tugurio

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L'uomo si stringe nelle spalle

"Esatto. E mi apetto che tu non ti ficchi nei guai nel frattempo. Con Livia ci metto una parola io. Le dirò di tenere quel suo cagnaccio di Corace al guinzaglio: non farà i salti di gioia, ma sei sotto la mia protezione ora"

 

Inviato

Vibio, Alarico, Gneo e Camilio

Spoiler

Guadagnate tutti 2 punti esperienza.

Passa del tempo dal vostro primo incontro con Erpice. 

Gneo, grazie alle esperte cure di Camilio, si è rimesso abbastanza bene dal terribile incidente che ha subito in gara e vorrebbe tornare a correre ma si è ritrovato senza scuderia e con pochi quattrini in tasca, perciò ormai vive nella casa-ospedale alle pendici del Palatino a spese del buon patrizio, millantando di tanto in tanto fantomatici disturbi, tanto per giustificare la sua presenza lì.

Anche Alarico ha lasciato le baracche del Castra Peregrina sul Celio stabilendosi da Camilio per poterlo meglio proteggere, dice, fedele agli ordini ricevuti.

Camilio non è proprio felice di avere uno zotico barbaro ed uno scroccone in casa ma pare rassegnato alla sorte toccatagli e si consola studiando delle erbe esotiche con cui spera di rendere gli interventi chirurgici meno dolorosi.

Vibio continua a guardarsi alle spalle, convinto di essere perennemente osservato dagli uomini del princeps. Una volta ha sognato di trovarsi in un lupanare e che Livia gli chiedeva delle perle, mentre Corace si accarezzava la collana di testicoli: fortunatamente non ricorda il resto dell'incubo.

La ferita alla gamba di Marcus è guarita bene, ma da allora il Carnifex non ha più combattuto e si sente un leone in gabbia.

Poi, finalmente, accade qualcosa.

I nostri eroi non possono ancora saperlo ma nella notte è successo un...

GROSSO GUAIO AL PALATINO

Alarico Gneo e Camilio

Spoiler

Di prima mattina uno schiavo trafelato consegna ad Alarico un messaggio con il sigillo del princeps. Il testo è molto semplice: vi invita a recarvi tutti e tre immediatamente e con la massima urgenza sul Palatino, al tempio della Magna Mater.

Marcus

Spoiler

All'alba ti vengono a prelevare due soldati. Dicono di essere lì su ordine di Erpice e che devono scortarti sul Palatino.

Sei di pessimo umore per l'ora e la forzata inattività, però il nervosismo che aleggia nell'aria è promettente. Forse l'astinenza per te è finita.

Vibio

Spoiler

Vieni svegliato all'alba da un pestone. Il tuo tugurio è pieno di soldati che ti riempiono di ceffoni, ti legano e trascinano via.

Quando cerchi di chiedere informazioni ricevi solo altre botte, perciò alla fine ti limiti a seguirli in silenzio finché non giungete davanti al tempio della Magna Mater Cibele, sul Palatino.

Molto abilmente sei riuscito ad infilarti sotto alla veste un pugnale, ma hai dovuto lasciare tutti gli altri tuoi averi in camera.

 

 

Inviato

Marcus Tertius - Verso il Palatino

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Quando vengo svegliato rispondo con un grugnito e con un cenno assertivo della testa. Non è di certo la prima volta che vengo buttato giù dal letto a quell'ora, ma di certo non è piacevole.
Il mio sguardo pieno di speranza viene immediatamente rimpiazzato da un espressione terrorizzata

Soldati? Per me? Oh Grande Giove non dirmi che vogliono farmi fuori!

Rimango nell'angolo della cella come un cane in trappola, i muscoli tesi pronto a scattare. Se mi vogliono dovranno sudare ogni secondo. 

Almeno morirò combattendo e non dimenticato da tutti in questo buco di m****a

Invece, con mia somma sorpresa, sono stato convocato al Palatino. Non ci sono neanche mai stato sul Palatino, sebbene lo abbia visto migliaia di volte da lontano. Quel luogo è solo per dei e imperatori, non per gli animali come me. 
Grugnisco in segno di assenso e mi faccio guidare docilmente verso la meta.

Appena sono all'esterno espiro a pieni polmoni, e mi godo l'aria fresca della mattina che mi accarezza la pelle. E' bello essere fuori.

Se sono stato convocato da Eripce può esserci un solo motivo Sorrido tra me e me Al grand uomo serve un carnefice 

 

 

 

Inviato

Gneo Felix Domitianus

 

Spoiler

Le giornate dopo la mia ultima gara sono state strane, le ferite sono guarite abbastanza rapidamente, le parole di Erpice su Camillo erano fondate, ma vista la mia precaria situazione economica la cosa migliore mi è sembrata continuare ad affidarmi alle cure del buon patrizio in fondo è quello che ha ordinato il princeps e da quello che ho capito non bisogna contraddirlo

 

Fino a che una mattina, un servo ci consegna un messaggio, convocazione urgente del princeps nientemeno che sul colle palatino
"Credo non sia il caso di far aspettare il nostro gentile amico... e credo che vista la nostra destinazione sia inappropriato portare armi et simila con noi, o sbaglio nobile Camillo?" 

Attendo una risposta dal patrizio, per poi recuperare le mie poche cose attendendo gli altri per uscire

 

Ospite Boendal
Inviato

Camilio

Per Alarico, Gneo e Master

Spoiler

Sono come sempre immerso nei miei studi e nei miei appunti, il modo con cui trascorro principalmente le giornate.

Quando arriva lo schiavo con il messaggio, sbuffo. "Proprio ora?" con modi attenti ripiego i miei appunti e sistemo le foglie che stavo studiando in una piccola urna, accertandomi di chiuderla con un grosso tappo di sughero.

"Certamente! Chi è lo stolto che è disposto ad entrare armato in un tempio? Giusto i soldati per causa di forza maggiore.

Avanti muovetevi, la pacchia è finita" 

Non sono ansioso di iniziare un lavoro per Erpice, ma sinceramente non vedo l'ora di liberare la mia casa dalla presenza di questi nuovi inquilini fannulloni e scrocconi.

"EZIOOOO PREPARA LA MIA BORSA!"

 

Inviato

Palatino - mattina - tempio della Magna Mater Cibele

Vi trovate poco dopo l'alba nella piazza antistante al tempio. Diversi edifici di culto sono stati costruiti quasi uno sull'altro per sfruttare lo spazio tiranno, ma quello prostilo consacrato a Cibele è fra i più importanti e prestigiosi.

Come è tipico dei templi romani l'edificio sorge su di uno zoccolo rialzato e per raggiungere l'entrata dovete salire una gradinata sorvegliata da due imponenti leoni di marmo.

Capite subito che qualcosa di grave deve essere accaduto durante la notte perché la struttura è completamente circondata da soldati in assetto da guerra. E non si tratta dei militari della coorte urbana, come ci si aspetterebbe, ma di frumentarii e speculatores provenienti dal loro castra peregrina, sul Celio.

Fra questi Alarico nota qualche collega, qui e lì.

Sul posto è già presente Erpice intento a parlare sommessamente con uno dei suoi uomini. Appena vi vede fa cenno impaziente di avvicinarvi. Il princeps è accompagnato da un gigante: un barbaro impressionante dal volto sfigurato con un pettorale di bronzo e due spade assicurate a dei foderi sulla schiena.

In lui riconoscete un famigerato gladiatore che si dice si sia recentemente ritirato dall'arena.

Un altro strano individuo fa parte del gruppo: un giovane uomo dall'aspetto banale e trasandato, circondato da guardie e con i polsi legati.

Decisamente non sembra essere venuto lì di sua spontanea volontà.

Prima di raggiungere Erpice, un cencioso mendicante si stacca dall'ombra di un tempio vicino e porge una tazza tutta sbrecciata a Camilio, chiedendo la carità.

 

Inviato

Alarico

@ ospedale

Spoiler

Quando arriva la missiva del princeps, vo subito da Gneo Domiziano e Giulio Camilio per informarli, interrompendone ogni attività.

"Erpice ci ha convocato, prepararsi in poco tempo e muoversi!"

Arriviamo al tempio della Magna Mater sul Palatino e vedo truppe fedeli a Erpice schierate in assetto da guerra. Improvvisamente un mendicante si avvicina a Giulio Camilio per chiedere carità, tuttavia istintivamente mi frappongo tra i due, tenendogli davanti lo scudo con l'altra mano che afferra l'ascia alla cintura per sfilarla.

"Non ora, vattene!"

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