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@Michele

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@Vittorio

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Edited by darteo

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Vittorio Manfredi

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Michele Della Torre

I nomi, Minetti. Voglio i loro nomi. lo lascio andare spingendolo indietro. Hai due minuti per ricordarteli. 

Mi allontano e prendo Sonia in disparte: Ho notato che ti sei impensierita... non era mia intenzione metterti in difficoltà o costringerti. 

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@Vittorio

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@Michele

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Massimo

Guardo il templare, bene porterò un paio di persone con me allora

Spina e Chris faranno al caso mio, forse dovrei portare anche Alice, potrebbe aiutarmi a parlare con Chris

Al suono dell'allarme scatto subito e vado a cercare gli altri

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Vittorio Manfredi

La discussione si interrompe bruscamente al suono dell'allarme. 

Una volta soli cerco gli occhi della cacciatrice. Vorrei dirle mille cose...  che non sarà diverso da tutte le altre volte che abbiamo combattuto... che io sono sempre io... a prescindere a tutto... ma dal suo sguardo traspare tutta la paura che prova. 

Potresti lasciarla andare... potresti sciogliere il patto... lei continuerà a fare la sua vita... e noi finalmente la nostra. 

Vorrei ma non ci riesco. Abbasso lo sguardo ed esco dalla stanza senza neppure proferire parola. Ci penserò dopo... scendo nell'armeria. 

Prendo il pugnale a lama lunga e lo infilo nello stivale, la beretta dietro la schiena, il fucile in spalla incrociato con la cartucciera ed infine la spada al mio fianco.

Estraggo la spada ed osservo le incisioni sulla lama. Sorrido. Sono pronto.

Siamo pronti. 

Esco dalla villa, preparo i cavalli. In attesa delle due donne.

Sbrighiamoci... dobbiamo raggiungere l'Ivrea Perduta...

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Guardo il frate con disprezzo, quindici uomini dunque... Quindici uomini patetici e vigliacchi. Davvero gente come voi pensava di ingannare l'Inquisizione?

Ascolto la risposta della ragazza e scuoto la testa. In realtà non mi riferivo alla tortura, mi riferivo all'interrogatorio verbale. Perdonami, non ho specificato. Non ti avrei mai proposto una cosa tanto gravosa così su due piedi.

All'improvviso sento l'allarme. A quanto pare oggi non staremo comunque lontani dal sangue. Prendiamo le armi e andiamo a vedere.

Edited by Carrie.4794

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Raggiungete la sommità delle mura meridionali… poiché il problema giunge dall’Ivrea perduta (che si trova oltre quel muro). I lavoratori intenti a liberare le strade di quella porzione di città abbandonata sono stati travolti da un’orda di morti.
Li vedete correre e arrancare tra la neve e le macerie. Alcuni di loro sono già stati catturati e i morti li stanno mangiando sotto i vostri occhi. Le loro grida disumane raggiungono il cielo carico di nuvole grigie. Altri lavoratori cercano di nascondersi negli edifici abbandonati ma sapete che quella mossa equivale a una condanna a morte.

Un excubitor si rivolge a un altro: spara con il mitragliatore (quello di Gorilla Kurt).
Aprire il fuoco sulla folla?
Sono già condannati!
Aprite il cancello… una voce alle vostra spalle attira l’attenzione dei presenti. E’ Raffaele. Il fiorentino non si è ancora ripreso. E’ magro, con profonde occhiaie, barba incolta e sguardo spento. Il braccio ferito è legato al collo. Aprite il cancello!
Miriam dice: Raf… cosa vuoi fare?
Andrò a combattere.
Ma non hai un braccio.
Userò l’altro.
Gli excubitor cercano di farlo ragionare ma lui risponde: è Dio la mia prima arma. Convince tutti quanti… l’uomo alza lo sguardo al cielo e pensa: ha sempre funzionato questa scusa.

Spina, Iorio, Laura, cagnazzo, Alessandro e Yuri vi raggiungono.
Tutti attendono gli ordini di Massimo.

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Vittorio Manfredi

Saluto tutti i presenti ma quando il mio sguardo si posa su Alessandro cambia leggermente.

E come non poteva mancare... il colosso di Alessandro... Guardo l'uomo e poi il mio sguardo si sposta su Miriam.

Vittorio... avrai pure il controllo su di lei...ma non hai conquistato il suo cuore. Mai... neppure quando ti credeva vivo... ti ha detto che ti amava... questa storia non porterà nulla di buono. 

Avvicino il mio cavallo a quello di Miriam e mi fermo ad osservare quanto sta accadendo. 

Mi volto verso la ragazza ma quando i miei occhi incontrano i suoi perdo la parola. Distolgo velocemente lo sguardo e mi butto nella mischia con la spada sguainata.

 

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Massimo

Guardo gli excubitores non so chi crediate di essere ma vi ricordo che il comando è dei templari quando ci sono dei morti, se ci saranno Delle vittime innocenti ne risponderete a me in persona.

Non abbiamo tempo da perdere dobbiamo cercare di salvare le persone negli edifici diciamoci in due squadre

 

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@Vittorio

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Edited by darteo

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Vittorio Manfredi

Prima di perdere di vista gli uomini che sono giunti a proteggere Ivrea, i miei occhi incrociano quelli di Alessandro e gli dico.

Non ti preoccupare, Alessandro. Non è da sola... sta con me. E poi mi rivolgo a Massimo, provo a distrarli... e a farli muovere verso l'Ivrea perduta.

Sorrido a Miriam una volta soli e svelo il mio piano alla ragazza mentre corriamo verso i morti. Dato che oggi ti senti così coraggiosa... 

Adesso farai da esca... sentendo te come essere umano più vicino tenderanno a seguirci e quindi lasceranno in pace gli altri.

Per far sì che il nostro piano funzioni dobbiamo passargli vicino, molto vicino.... quindi sta attenta... 

Dobbiamo portarli lì... ed indico un grande edificio tra i resti dell'Ivrea Perduta. Daremo abbastanza tempo a quei sacchi di carne di salvarsi.

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Uscite nell’Ivrea perduta superando il ponte sul Dora Baltea.
Fa freddo e inizia a nevicare.
Alcune vie della città abbandonata sono state liberate per i lavori quindi potete muoversi liberamente, anche con i cavalli e con i veicoli a motori… purtroppo però le varie macerie offrono molti nascondigli per i morti.
Avete contato almeno un centinaio di cadaveri che corrono verso di voi.
La vostra priorità è salvare più vite possibili.
Gli excubitores sanno di rispondere agli ordini di Massimo… per questo motivo uno di loro chiede cosa bisogna fare. E’ possibile combattere i morti in campo aperto restando uniti… oppure si può raggiungere uno dei palazzi per attirarli in un quel luogo chiuso… ma non sapete cosa potreste trovare durante il tragitto.

Vittorio e Miriam si separano dal resto del gruppo per creare un diversivo.

@Vittorio

Miriam ti guarda con aria da sfida (per nascondere sorpresa e timore) mentre le proponi di fare da esca.
Accetta questo ruolo e te lo comunica caricando il fucile di fronte a te.
Raggiungete un grande edificio rovinato dalla guerra e dallo scorrere del tempo.
Tre morti vi hanno già circondati mentre scendete a terra.
Due cadaveri sono troppo lenti mentre il terzo viene atterrato da Miriam con un colpo del calcio del fucile.

Entrate nell’edificio attraverso l’ingresso principale.
La porta è rotta ma Miriam inizia a trascinare un grande mobile per bloccarla. I morti stanno all'esterno per raggiungerla così sei costretto a prenderla per farla allontanare. Lei intuisce i pericolo e inizia correre con te.
Sul pavimento incontrate un grade buco ma riuscite a saltarlo.
I morti corrono da voi generando versi rabbiosi e di disperazione. Vi voltate e vi fermate per vederli… sicuri che non salteranno il buco ma cadranno di sotto.
Oh mio Dio! Esclama Miriam quando vede cadaveri fermarsi sull’orlo del buco.
Dopo qualche secondo di stallo, quei morti (sono almeno una ventina) si voltano e iniziano a varcare una porta. Stanno cercando un’altra via per raggiungervi.
Corri! Sta volta è Miriam che ti afferra per una manica.
Aprite una porta a due ante e vedete che sul muro è affissa una grande locandina del film “L’angelo azzurro” con tanto di cornice.
Ma che posto è questo?
Capite solo ora che siete entrati in un cinema.

 

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Vittorio Manfredi

Un cinema... Mi volto intorno per vedere quanti ingressi ha la sala principale.

Sono abbastanza intelligenti da non cadere in una trappola semplice come un buco... ma... e questa dovrebbe essere una buona notizia non sembrano essere controllati da qualcuno. Poi guardo la ragazza. Ti hanno percepito... quindi non provengono da Ivrea, cioè non sono cittadini di Ivrea ma probabilmente vivevano in un paese qui vicino. 

Salgo le scale e una volta raggiunta la zona dei palchetti sprango la porta alle mi spalle. Vieni troviamoci un palchetto di nostro gusto. Una volta entrato nel palchetto un senso di eccitazione mi pervade ricordandomi delle sensazioni che la donna mi ha regalato in quel teatro di Roma. Mi mordo il labbro e cerco di non guardare la ragazza. Bene. Tieni. Questo è il mio fucile e questa è la cartucciera. Gli ingressi sono bloccati dall'interno. Appena i morti arriveranno io scendo e tu mi coprirai le spalle. Dico con lo sguardo rivolto verso la platea. 

 

  • Autore
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Massimo

Dobbiamo salvare quelle persone se perdiamo tempo a combattere non arriveremo mai da loro

Io Iorio e Raf ci occuperemo di salvare più gente possibile, evitiamo di scontrarci con i morti se ci riusciamo, voi dovete cercare di attirarli per poi abbatterli , cercate di liberarci la strada, la cosa migliore sarebbe non sprecare troppi colpi, se riuscite semplicemente a distrarli va bene

guardo Alessandro e gli porgo l arcangelo, hai il mio permesso, poi gli faccio un cenno con il capo

Il comando passa a Spina, restate uniti.

Edited by Darakan

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ci serve una copertura perché se ci circondano e ci vengono addosso tutti insieme la nostra distrazione dura poco. Tutti i vivi vengono mangiati e io non distraggo un bel niente visto che non mi percepiscono.

Mi guardo intorno in cerca di qualcosa che possa darci un po' di copertura come un edificio o delle macerie che facciano da strettoia per non farceli venire addosso tutti contemporaneamente.

Edited by Carrie.4794

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@Michele – Massimo

Non appena Massimo fa per allontanarsi, un morto balza fuori da dietro una maceria lo agguanta.
Entrambi cadono a terra ma Spina li separa colpendo il cadavere con il calcio del suo fucile.
Afferra poi Massimo e lo riporta tra le line di difesa.
I veicoli militari si sono fermati alle vostre spalle poiché i morti iniziano a circondarvi.

Vi stringete l’un l’altro e aprite il fuoco in diverse direzioni.
Se qualche morto riesce ad avvicinarsi a voi, Michele, Massimo e Alessandro li fermano con le armi bianche o a motore. Raffaele invece è incerto… senza la sua motosega e con la mano ferita non sa come comportarsi… ma getta via ogni preoccupazione quando vede un cadavere correre verso un excubitor distratto. Colpisce il morto con una spallata gettandolo a terra, alcuni excubitores lo finiscono.

L’ennesimo cadavere stava per raggiungere Michele ma viene colpito a una gamba un cecchino.
L’inquisitore si volta e scopre che due tiratori si trovano sulle mura della città ma non riesce vederli bene (sono troppo lontani da lui).

I veicoli militari sono dietro di voi per bloccare le retrovie dato che i morti iniziano ad accerchiarvi.
Una massa di cadaveri sta per caricarvi frontalmente ma un ultimo veicolo si unisce a voi.
Si tratta del vostro m39, un raro blindato a quattro ruote.
E’ piccolo ma incredibilmente veloce.
Colui alla guida sfreccia al vostro fianco e sterza investendo tre morti per poi aprire il fuoco con un mitragliatore che sporge dal veicolo.

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@Vittorio

Controllati da qualcuno?! Urla Miriam sull’orlo di una crisi isterica.
La porti nel palchetto e ti assicuri di chiudere le porte.
Lei indietreggia fino a quando non tocca il muro con la schiena per poi scivolare a terra. Stringe il fucile e fissa il nulla: che ci faccio qui? Che ci faccio qui?
Tu non respiri! I morti possono essere controllati! Le bolle papali sono una bugia… tutto quanto è una fottuta bugia. Vivo in un mondo di menzogne? Non so più cos’è reale e cos’è finto… cosa ci faccio qui?

Un morto stava per sorprendervi scavalcando il balcone ma Miriam gli spara in testa per farlo cadere di sotto.
Vi affacciate per controllare la zona ed è in quel momento che scoprite che almeno una ventina di morti vi stanno fissando, immobili, al piano terra (tra le poltrone).

 

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Vittorio Manfredi

Fisso la ragazza. Questa sera, ti dirò tutto quello che vorrai sapere. Risponderò ad ogni tua domanda. Così una volta per tutte capisci come funziona questo maledetto mondo... che ti fa desiderare tutto quello che non puoi avere. Alzo la mano per sfiorarle il volto ma il mio gesto rimane a metà. 

Vorrei baciarla. La mia mano torna al mio fianco. 

Sei qui... perchè volevi salvare quei sacchi di carne che lavoravano qui per conto di quel p.orco. E io... perchè... finiamo di parlare più tardi. Mon cherì.

Prendo uno dei cordoni delle tende del palchetto e la uso per scivolare di sotto.

 

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Guardo i morti iniziare a circondarci e stringo la doppia corona spinarum pronto a respingerli se si avvicinano troppo al gruppo e in particolare a Sonia.

Dobbiamo spostarci da qui prima che finiscono di circondarci!

Edited by Carrie.4794

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@Vittorio

Non appena alzi la mano per accarezzare Miriam, lei “devia” con la canna della sua pistola.
Ti guarda con occhi freddi e fieri per poi puntarti l’arma sul volto.
La canna della pistola preme sul tuo naso: pensa ai morti, cowboy.

Scendi in platea sorprendendo Miriam.
I suoi occhi sono spalancati. Si sporge dal corrimano poiché è incredula.
Ti vede mentre corri verso i morti, troppo lenti e goffi per te. Quello è pazzo! Commenta la donna.
Un rumore attira poi l’attenzione della donna.
Si volta verso la porta del palchetto.
Qualcuno dall’altra parte fa esplodere un colpo di fucile. I pallettoni sbriciolano il legno della porta e colpiscono Miriam al ventre.
La forza dell’impatto è tale che la donna scivola oltre il corrimano. Si aggrappa a una tenda che inizia a lacerarsi.

Vedi Miriam cadere al piano terra per poi essere sommersa dalla grande tenda impolverata su cui si era aggrappata. Un istante dopo un gruppo di dieci morti è su di lei.

@Massimo – Michele

I veicoli militari dietro di voi concentrano il fuoco contro le masse di morti alle vostre spalle.
Il loro obiettivo è quello di garantire al resto di voi una possibile via fuga.
I cadaveri di fronte a voi sono parecchi e non riuscite a decimarli in fretta. Comprendete che quella massa di cadaveri vi raggiungerà a breve.
Gli excubitor iniziano ad arretrare.
Alessandro afferra da terra un’asta d’acciaio e la pianta nel ventre di un morto per bloccarlo poi tra le macerie. Sonia apre la pancia di un cadavere con un colpo di fucile mentre Iorio si allontana dalle prime linee per poter ricaricare.
Non si è reso conto che un morto stava per sorprenderlo alle spalle… ma cagnazzo colpisce quel cadavere con il calcio del fucile, buttandolo a terra. Il Gambali lancia in aria la sua arma per riprenderla “dal verso giusto”, la punta sul morto e gli fa saltare la testa.

Continuate ad arretrare ma l’uomo nel veicolo m39 non vuole andarsene.
Scarica tutte le munizioni del mitragliatore del carrarmato… dopo un momento di silenzio fa fuoco con il cannone smembrando quattro cadaveri.
Solo in questo momento quell’uomo decide di uscire dal veicolo attraverso il tettuccio.
Lo vedete.
Fa scattare la testa all’indietro per spostare una ciocca di capelli che le davano fastidio sul volto. Vedete la sua lunga chioma rossa agitarsi nell’aria come una fiamma impazzita.
Alice Soli resta sul tettuccio dell’m39.
Ha con se con un pesante mitragliatore che adagia sul veicolo, lo carica e preme il grilletto.
L’arma riversa sui morti una cascata di piombo fuso.

Iorio e altri uomini urlano ad Alice di ritirarsi con loro ma la ragazzina non li ascolta.
Dei morti si avvicinano ai lati dell’m39.
La giovane lascia il mitragliatore e sfodera una colt e un piccolo mitra tedesco.
Spara con la pistola ai nemici più vicini mentre scivola dal veicolo per raggiungere il suolo. Invece di indietreggiare, Alice avanza senza mai smettere di sparare.
Perfora una rotula di un morto con il mitra, facendolo cadere… inizia a poi ad occuparsi di altri morti mentre punta la colt contro quello a terra e gli fa esplodere il cranio senza guardarlo.
La pistola a terminato i colpi… così Alice la lancia contro un cadavere.
I due cecchini appostati sulle mura di Ivrea le danno una mano.
I proiettili dei due tiratori passano molto vicini alla ragazzina. Quest’ultima ricarica velocemente il mitra... le sue mani sembrano scivolare su quell’arma, come fosse un prestigiatore.
Prende poi da una fondina dentro la giacca una beretta per poi tornare a sparare con entrambe le mani.

Sonia posa una mano su quella di Michele: dobbiamo aiutarla! Esclama… anche se in realtà è una supplica.
L’intervento di Alice infatti ha reso incerta la vittoria dei morti nei vostri confronti.