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Inviato

Vittorio Manfredi

Non la riconosco più.

Guardo la ragazza mentre inizia a girarmi intorno.

LaFayette... non stiamo più dallo stesso lato della trincea... Il mio sguardo verso la donna cambia ed assume un tono più aggressivo, ma proprio per questo motivo chino il mio capo verso terra in modo tale che lei non lo percepisca. Non posso confrontarmi con lei... non posso...

Cita

Fa per parlare ma qualcosa attira la sua attenzione, qualcosa appena apparsa alle tue spalle. Ti volti: devi impiegare un paio di secondi per capire che si tratta di Miriam. Il suo volto è coperto da bende e altre medicazioni.
Vi lascio soli... dice LaFayette sussurrandoti in un orecchio.
Miriam si avvicina a te solo dopo che la cacciatrice si è allontanata.
Mi sembra di aver già visto quella donna da qualche parte... commenta Astore mentre la segue con lo sguardo ...vuoi dirmi chi è? E come fa a conoscerti?

Inzio a guardare le medicazioni fatte a Miriam. Credi di aver visto LaFayette? Sorrido verso la ragazza. Non credo proprio... scuoto leggermente la testa. Il suo nome è Marie LaFayette ed è di origine francese. Il mio sguardo si posa sugli occhi della ragazza sancendo come al solito la mia sconfitta.  Era..ecco si ricomincia...cioè è... cioè era nel gruppo di partigiani di cui facevo parte. Sai quando stavo in Francia... quando... quando... sono...  ecco... Miriam... ecco... sai... in Francia... io... sposto lo sguardo verso terra per riprendere un po' il controllo di me stesso. Quando sto vicino a te... perdo completamente il controllo di me stesso. Alzo lo sguardo e mi avvicino a lei. Percepisco il suo odore mischiato a quello dei medicinali, e mi accosto al suo orecchio, Mia dolce Miriam... sei tu la cacciatrice più pericolosa. Nel ritrarmi le sfioro con le labbra la guancia, dandole un rapido bacio. Poi mi guardo intorno con fare distratto e infine, le rubo un bacio sulle labbra.  non posso sempre essere io a preda.... signorina Astore.

Vittorio, almeno siamo sicuri che la malattia di Felice non è contagiosa... buon per noi... buon per Massimo.

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Una volta sceso dal treno, vedo due templari attenderci con un cartello in mano. Furio e Spartaco... che tipi... sorrido e li saluto non appena scendo dal treno lasciandomi scortare verso la Santa Sapienza.

 


Inviato

Felice Montinari

ti capisco, anche io non sopporto gli ospedali, ma perché devo stare fermo...

rimango a parlare con lui fino a che non sono più permesse visite, dopodiché vado a dormire, sorriso in volto

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Rimango insieme agli altri, aspettando che ci portino a destinazione

Inviato (modificato)

Effetto film

Spoiler

Li vedi?
Non più. E tu riesci a vederli?
Nemmeno io.
A dire il vero... non riesco ad avvertire neanche te!
Oh diamine! Non ci avevo fatto caso! Neanche io riesco ad avvertirti! Cosa vuol dire?
Io credo che uno di loro sia maledetto.
E pensi che la maledizione si sia estesa anche a noi?
Esatto.
E' permanente?
Spero di no.
Ma chi tra loro può avere questa maledizione? Ammesso sempre che sia una maledizione.
Io penso che sia il prete.
Della Torre?
Esatto.
Perchè lo pensi?
Non ho alcuna prova per i miei sospetti... ma i nostri fratelli della Culla stanno danno la caccia a lui, è possibile quindi che lo hanno maledetto per indebolirlo un .
E poi la maledizione si è estesa ai suoi compangi...ha seno. Ora però come facciamo a vedere chi sono gli altri cinque?
Bhè... sappiamo che due di loro sono templari.
Ma quali? Sono scesi in quattro.
Mmmm... è un bel problema.
E se li chiamiamo tutti?
Pfff ma questa è... ... ...è un'idea geniale!
Non mi facevi così furbo, dì la verità.
Mi hai sorpreso.
Un momento... si stanno muovendo dalla stazione.
Andiamo via anche noi.

Dico al cocchiere di partire.



Furio vi scorta fuori dalla stazione.
Ora potete vedere bene la sua motosega: sembra un prolungamento della sua armatura, poichè le decorazioni sono cupe e complesse come quelle sulle sue protezioni. L'arma si chiama Caronte e non ha alcuna scritta sulla lama o da altre parti.
Fuori da Termini vi sono delle carrozze che vi stavano già aspettando... oltre che a delle ambulanze per i feriti.
Qui vi separate: Fosciani deve restare vicino al suo Serafino. Voi quattro (pg) e LaFayette verrete portati alla Divina Sapienza. Il dottore e la sua famiglia vi salutano e si allontanano da voi. Il resto dei passeggeri sul treno sono scortati all'ospedale più vicino.
Una carrozza nera, non molto lontana da voi, si allontana in questo momento.

La Divina Sapienza era, fino a tredici anni fa, l'università Sapienza.
Con l'ascesa del Santo Impero, la scuola è stata trasformata in un complesso di strutture in mano al Vaticano: ci sono dei dormitori, dei tribunali, degli archivi, conventi e altre strutture. Si tratta di un luogo incredibilmente vasto. Al suo interno infatti si ha l'impressione di trovarsi in una città all'interno di Roma.
Per entrare nella Divina, dovete superare degli imponenti archi squadrati.
Raggiungete subito una grande (grandissima) piazza.
Al suo centro, dove un tempo sorgeva una fontana, ora è stata istallata una grande croce di metallo. Alla sua base si trovano delle tavole di marmo su cui sono state incise delle frasi in latino. Raccontano del grande falò che è stato appiccato circa dieci anni fa, in cui furono date alle fiamme tutti i libri della scuola, poichè solo la parola di Dio è la sola e unica vera sapienza.
Svoltate verso sinistra e venite fatti accomodare nel dormitorio che un tempo era l'istituto di fisica.
Nella sala d'ingresso si trova conservata, una teca di vetro, l'acquasantiera che è stata usata dal papa (quando era ancora un cardinale) per benedire questo luogo. La struttura infatti accoglieva lo studio di Enrico Fermi... giudicato dall'inquisizione come la nuova figura dell'alchimista del ventesimo secolo.

Avete poco più di un'ora prima di incontrare il papa.
Vi sbrigate a prepararvi e uscite dai dormitori. Le carrozze, Furio e Spartaco non si sono mai allontanati dall'ingresso della Divina Sapienza. Venite quindi scortati fino all'interno delle mura vaticane... passando per il Colosseo, o meglio, l'arena per l'addestramento dei templari.
Sulle sue mura è stata affissa una targa dorata in cui vi è stata incisa una preghiera per i martiri cristiani uccisi dagli antichi romani per il puro divertimento della plebe.

Le carrozze si fermano all'ombra dell'obelisco del Vaticano (in piazza San Pietro). Alcuni templari vi aprono le porte e vi fanno scendere.
La Basilica è un vero spettacolo: imponente e meravigliosa.
Ha mezzo millennio di vita ma avete l'impressione che una tale opera è destinata a durare nei secoli dei secoli.
Entrate al suo interno.

La navata è colma di gente, tutti stanno prendendo posto su un gran numero di panche imbottite con cuscini di velluto.
L'interno è illuminato dalla corrente elettrica... poichè il Vaticano sfrutta l'energia che è stata condannata in quasi tutte le altre città del regno.

La meraviglia che vi ha suscitato l'esterno della chiesa ora si rinnova e accresce nella navata: a stento si crede che questo luogo è stato creato dalla mano dell'uomo. Si potrebbe quasi sospettare che una mente superiore abbia ispirato i costruttori della Basilica.
Come il più fulgido gioiello in una corona ne esalta la bellezza... la Pietà del Michelangelo accresce il lustro e la meraviglia della navata.
Per i templari e padre Della Torre sono stati riservati dei posti tra le prime fila, subito dopo quelle dedicate ai cardinali e ad altri elementi di spicco del Vaticano.
Vittorio e LaFayette hanno trovato dei posti a metà della navata.

D'un tratto si eleva un canto gregoriano.
Quasi tutti i presenti si uniscono all'ode. Una fila ordinata di cardinali, vescovi e prelati precedono l'arrivo del santo padre, seduto su un trono dorato che a sua volta è sostenuto e portato a mano da una serie di servitori della chiesa.
Verso la fine del corteo si trovano il gran maestro templare, Renato da Chianciano, e al suo fianco il grande inquisitore e cardinal Gregorio Santarosa.

La messa si svolge normalmente.
Ci sono delle letture, seguite dai canti e altri rituali solenni.
Verso la fine della funzione, scoprite che Michele e Felice non sono i soli che attendono la benedizione delle armi a motore.
Prima di loro infatti ci sono altri tre templari che attendono questo momento.

Il papa si alza e raggiunge un leggio.
Chianciano e Santarosa sono dietro di lui.
Chiama uno alla volta i tre templari. Costoro raggiungono la navata e si mettono vicino al pontefice. Mentre il papa inizia a recitare la benedizione per un templare, dei vescovi portano la sua arma a motore al suo fianco. Il pontefice non guarda mai negli occhi nessun templare ma si limita a leggere, unicamente in latino, una benedizione tratta dalla Bibbia.
Santarosa "mima" il suo labiale, mentre ha la mani congiunte e le dita intrecciate vicino al petto.
Sta ripetendo a voce bassissima tutto quello che dice il papa. Una volta ogni tanto gli gira le pagine e/o gli sistema il segnalibro.
Chianciano non smette mai di fissare l'inquisitore. Lo scruta con uno sguardo arcigno.
Quella piccola e semplice scena (tra i tre protagonisti dell'attuale chiesa cristiana) riassume perfettamente la condizione di tutto il Santo Impero.
Il papa recita la stessa benedizione per ogni templare, cambiando (ovviamente) ogni volta il nome del templare e della sua arma.
Quando una benedizione è conclusa, il templare accende la propria motosega per far riecheggiare il suono della catena che scorre sulla barra metallica.
Seguono poi degli applausi da parte di tutti i presenti.
I fedeli sono contenti nel vedere che degli adepti sono stati appena elevati a templari. Le loro bocche sorridono... ma nei loro occhi c'è solo terrore.
L'immagine degli expiator e il loro suono infatti è come un monito... un modo per ricordare che questa terra appartiene ai morti.

Giunge poi il momento di Felice e Michele.
Il papa li chiama uno alla volta (prima il templare e poi l'inquisitore) e recita la stessa benedizione pronunciata già fino ad'ora.
Anche nel loro caso le armi a motore vengono portate vicino a loro solo dopo che il papa ha iniziato a recitare la benedizione.
Ovviamente le armi (come i tre precedenti expiator) sono state lavate e lucidate a dovere.


 

Modificato da darteo
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Inviato

Michele Della Torre

Osservo la meravigliosa Basilica poi il mio sguardo si sposta sulla folla e sui tre reggenti del Santo Impero: si illudono che questo mondo appartenga ancora ai vivi...

Attendo il mio turno e quando vengo chiamato raggiungo il pontefice facendo rombare il motore dell'arma quando la benedizione è terminata.

Inviato

Felice Montinari

di già? Non si perde tempo qui... tanto meglio!

dico quando scopro che tra meno di un'ora andremo all'incontro per la pagliacciata della benedizione, ma passando vicino al Colosseo rimango estasiato dalla possibilità di allenarmi e fare pratica in questo viaggio noioso.

entrato nel vaticano e poi nella basilica non posso evitare di ammirare l'arte al suo interno, tristemente oscurata dall'ignoranza di coloro che la abitano, ma presto la cerimonia inizia, e devo portare un minimo di attenzione per capire quando è il mio turno di salire.

raggiunto l'altare guardo intensamente i tre apici della chiesa, attendendo la fine della funzione, per poi girarmi e accendere Deus in Machina, sollevandola verso l'alto e aumentando la rotazione delle due lame al massimo, per produrre il suono più acuto e potente possibile

Inviato

Vittorio Manfredi

Ma come hanno ridotto Sapienza... come... hanno potuto...

Mi faccio accompagnare alla mia stanza, sconvolto più che mai. Appoggio i bagagli ed inizio a prepararmi. I miei occhi si spostano sullo specchio di fronte a me e ricadono sul mio volto. E poi sulle labbra, involontariamente mi trovo a sfiorarle con le dita.

Ha un sapore dolce. Anzi dolcissimo... irresistibile...

Vittorio devo darti ragione... il suo sapore ha qualcosa... che piace molto anche a me...

Ne vorrei un altro... e ne vorrei di più...

Sento la salivazione aumentare.

Quella donna... ha qualcosa... ha qualcosa di irresistibile... che tu sia maledetta signorina Astore... che tu sia maledetta...

Distolgo lo sguardo dallo specchio e mi sbrigo ad indossare il cappotto per recarmi alla cerimonia prima di cambiare idea.

Raggiungo velocemente la basilica e mentre mi siedo su una delle panche centrali, LaFayette si avvicina .

La donna resta in silenzio e anche io per un paio di minuti resto in silenzio, poi vedo l'inquisitore e Felice alzarsi per battezzare le loro armi.

A quel punto mi volto verso LaFayette e le sussurro all'orecchio...

Veramente le armi sono state già battezzate... ci vorranno litri di acqua santa per purificarle da quell'odore di piscio stantio....

Guardo la ragazza. E tu dovresti sapercelo visto che ci hai incontrato là.

Dai LaFayette, quanto hai riso per questa sciocchezza.

 

 

Inviato (modificato)

@tutti

I fedeli applaudono anche per Michele e Felice.
Prima di finire al celebrazione, il pontefice richiama loro due e i tre templari che hanno ricevuto, quest'oggi, la benedizione delle armi.
Tutti loro vengono presentati una seconda volta al popolo di Roma. E' una sorta di "saluto finale", un come fanno gli attori di un teatro quando la commedia è finita.

@Felice

Senti una mano sulla tua spalla.
Il gran maestro Chianciano si è avvicinato a te. A debita distanza, Santarosa osserva la scenda. Il capo dei templari sussurra: incontriamoci a Castel Sant'Angelo tra un'ora, porta con te il tuo amico.

@Vittorio

LaFayette applaude come gli altri fedeli.
Si volta verso di te per poterti guardare negli occhi. Non sai il perchè ma un brivido ti scorre lungo la schiena.
Il suo sguardo è cambiato, ora è malefico e minaccioso.
Mi era mancato quel particolare... risponde ...ma dimmi, Vittorio, a te non dispiace se uccido Della Torre alla prima occasione?
Da quando hai rincontrato la tua compagna, non riesci più a riconoscerla.
E' cambiata e ora ti chiedi se sta scherzando o vuole solo provocarti. Una vocina nella tua testa ti suggerisce che dalla tua risposta dipenderà anche il tuo futuro.
D'un tratto smette di guardarti in quel modo.
Sorride, ti dà una pacca sul ginocchio e torna ad ascoltare la messa... come se avesse deciso di voler accantonare quel discorso.

@tutti

La messa è finita e il papa sta per andar via... poi però si volta e torna al leggio.
E' un comportamento anomalo e tutti i presenti nella chiesa rimangono colpiti. Il santo padre ha avuto un'ispirazione e ha deciso di recitare un ultimo passo della bibbia: siate temperanti, vigilate. Il vostro nemico, il diavolo, come leone ruggente va in giro, cercando chi divorare.

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Fino a poco tempo , il cielo di Roma era coperto da nuvoloni grigi. Ora è spuntato il sole.
Siete ancora nella piazza e, in lontananza, riuscite a scorgere la figura di Aldapaci. L'uomo veste un costoso abito bianco con un mantello dello stesso colore. Il modo in cui si muove vi fa capire che il Vaticano è proprio il suo "habitat naturale".
Lo vedete circondato da uomini che indossano completi di lusso. Stanno parlando con lui.
Alberto stringe la mano, in questo momento, a uno di questi signori.

Le vostre carrozze sono pronte per portarvi ovunque voi vogliate... ma al loro fianco si trova un'altra carrozza: è nera, con borchie dorate e stalloni d'avanti a se. Un cocchiere è al fianco del mezzo, in attesa di qualcuno.
Quando vi vede arrivare, si sfila il cilindro dal capo e apre lo sportello: padre Della Torre, suppongo. La mia padrona ha espresso il desiderio di vederla.

Effetto film
 

Spoiler

Dov'è Ale? Chiede Miriam entrando nella sua stanza.
Il templare non c'è... ma in un altro letto si trova Raffaele e una suora che gli sta cambiando le fasciature.
Risponde il fiorentino: sta ammazzando il tempo andando in giro per l'ospedale sulla sedia a rotelle!
Pff... Miriam sbuffa.
Ti serve qualcosa?
La suora si allontana da loro, restando comunque nella stanza.
Nulla, nulla! Volevo solo vedere come stava. Vedo che riesci finalmente a parlare.
Raffaele ha una mascherina per l'ossigeno e una vistosa fascia che gli copre l'addome. Ci sono ancora delle macchie di sangue su quelle bende.
Il fiorentino fa segno a Miriam di avvicinarsi e gli sussurra: ascolta... dov'è la donna? Quella con la maschera antigas?
Ti riferisci a LaFayette?
Come sai che si chiama così?
Prima rispondimi.
No!

Miriam è riuscita a vedere il terrore negli occhi di Raffaele, nonostante quest'ultimo tentasse di nasconderlo. Si volta per controllare se la suora li stesse spiando, poi afferra il tubicino dell'ossigeno di Raffaele: non costringermi a farlo.
Non fare la stro.nza!
Miriam schiaccia il tubicino e Raffaele confessa subito: è il cacciatore! LaFayette è il cacciatore.
Astore fissa negli occhi il suo compagno mentre inizia ad annaspare. Lascia poi andare la presa dal tubicino, si alza e dice: devo andare. Il suo umore è mutato all'istante.
Mentre sta per lasciare la stanza, Raffaele si sforza e dice: non fare cretinate! Se ti dovesse accadere qualcosa... Alessandro mi ucciderebbe!
Miriam si pietrifica sull'uscio della porta. Sa tutto di noi?! Si chiede. E' sorpresa quanto irritata.
Facendo fondo a tutte le sue energie, la donna si volta ancora verso Raffaele. Il suo volto ora è rilassato e sulle sue labbra c'è un sorriso raggiante.
Tranquillo, Raf, non ho intenzioni di fare nulla.
Il templare si rilassa.
Miriam esce del tutto dalla stanza. Ha uno sguardo omicida sul volto.

 

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Felice Montinari

la cerimonia sta andando liscia, quando verso la fine Chianciano si avvicina a me e mi sussurra di incontrarci tra non molto a Castel Sant'Angelo, ma è la frase dopo che mi scombussola e confonde. Senza cambiare espressione annuisco leggermente con la testa sussurrando a mia volta semplicemente, notando Santarosa che ci spia a breve distanza

sarà fatto...

appena si allontana e alla funzione finisce mi dirigo verso gli altri, rimuginando sulla richiesta del Gran Maestro Templare

"Che ca**o avrà voluto dire? Perché non essere più specifici? Per non far capire nulla ad altri? Po**a pu**ana! Ok, Michele non ha senso: è un inquisitore e non è che siamo pappa e ciccia... Ale è ancora in ospedale... Massimo potrebbe essere, ma che vorrebbe da lui che non può dire solo a me... oh... vuoi vedere che parlava di Deus in Machina? L'"amico" è il mio expiator? Ooh, se è così ho scoperto un nuovo rispetto per Chianciano... comunque non posso rischiare... chiedo a Massimo di accompagnarmi, e se dice ok posso sempre chiedergli di aspettare se non serve, ma dato gli ultimi eventi potrebbe dirmi di no, e andrebbe comunque bene perché avrei una giustificazione... sei un genio Felice!"

insieme agli altri mi avvicino alle carrozze, fermando Massimo per strada

Senti Massimo, io devo andare ad incontrare una persona... non posso darti troppi dettagli, ma mi accompagneresti?

che mi segua o no salgo su una carrozza e vado verso l'incontro con Chianciano

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Inviato (modificato)

Massimo

Mi alzo a fine della benedizione e sto per andarmene quando Felice mi ferma

Cosa c'è , la malattia ti fà diventare fifone? No, puoi andare anche da solo, grande come sei.

Mi giro e vado verso l arena

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Inviato

Vittorio Manfredi

Vittorio, non è più lei... non è più lei...

Lo sguardo della donna mi gela il sangue nelle vene e un brivido mi corre lungo tutta la spina dorsale. Non si tratta solo di paura... è molto di più... eccitazione e terrore... LaFayette, siamo diventati troppo diversi.

I miei pensieri vengono interrotti dalle parole della donna.

Cita

Ma dimmi, Vittorio, a te non dispiace se uccido Della Torre alla prima occasione?

Vittorio, adesso  che gli diciamo...

Oh c.azzo.

Vittorio... sa quello che hai combinato... e di certo non puoi impedirle di fare quello che tu hai fatto, strafatto e continui a fare costantemente... quanti ne hai impalati cinquanta, sessanta... un centinaio... con il loro sangue avresti potuto ridipingere l'intera basilica... e di certo... non puoi metterti a difendere un inquisitore, non dopo quello che avete subito.

Guardo la donna. Proviamo a giocare d'astuzia.

E' già morto e comunque, puoi fare quello che vuoi... LaFayette... non posso di certo io dire a te quello che puoi o non puoi fare.

Ad un certo punto LaFayette cambia sguardo e torna ad essere la donna di un tempo. Meglio... si è calmata, penso mentre con la coda dell'occhio guardo la donna.

LaFayette... io ritorno verso l'ospedale... vado a vedere come sta quella ragazza, quella del treno... se vuoi facciamo un pezzo di strada insieme  e magari ci fermiamo a prendere un bicchiere di vino se ti va.

 

 

 

Inviato

@Massimo

Furio e Spartaco ti portano all'interno del Colosseo.
Un pugno di templari si stanno allenando sulla sabbia dell'antica area, rievocando in qualche modo le immagini dei gladiatori romani che lottavano qui duemila anni fa.

I templari sono divisi in vari gruppi e stanno eseguendo diversi esercizi.
Ci sono anche degli uomini che si allenano da soli.
Alcuni corrono, altri si esercinato di fronte a dei pali di legno, altri duellano tra di loro.

Ci sono tecniche che non avevi mai immaginato.
Sei convinto che nell'area puoi migliorare parecchio le tue abilità di guerriero. Furio saluta alcuni templari (è un uomo molto conosciuto, specialmente in questo ambiente) poi ti rivolge la parola: oggi all'Arena ci sono solo allenamenti... è una giornata tranquilla, come tutte le altre.

@Michele

Il cocchiere risponde: la mia padrona è madame Melissa Borgia (mai sentita nominare). Mi ha detto di esaudire ogni vostra richiesta ma devo portarla nella sua villa. Credo che voglia confessarsi.

@Felice

Castel Sant'Angelo è un organo complesso messo al servizio per la burocrazia del Santo Impero. Al suo interno ci sono tribunali, prigioni e gli uffici di alcuni membri appartenenti alla cerchia più ristretta del Vaticano.
E' un luogo frequentato sia da templari che da inquisitori. Non esiste in tutto il mondo un posto come questo.
Chianciano ti stava aspettando alle porte del castello.
Passeggi con lui in un giardino interno. Dopo un paio di minuti, il gran maestro inizia a parlare: conosco tutto quello che è accaduto a Ivrea, anche se la città è piccola e lontana da Roma. L'ordine templare è sempre vigile su ogni suo membro. Ho compreso i vostri bisogni e le vostre debolezze... e sto facendo di tutto per inviarvi degli aiuti: munizioni, medicine, viveri...
Mi è giunto inoltre all'orecchio che voi, templari di Ivrea, state pensando di eleggere un capo, una sorta di voce che possa rappresentarvi tutti quanti.
Questa è una cosa insolita che non posso tollerare... ma voglio venirvi incontro. Il primo di voi che ucciderà il cacciatore, io lo farò diventare maestro templare e ordinerò l'immediata costruzione di una rocca a Ivrea. Si... conosco le storie riguardanti il cacciatore.
Vi prego di farmi un ultimo piccolo favore: dite agli altri templari di Ivrea della mia decisione... anche se presto invierò una lettera in città.
Purtroppo, con voi non vedo il vostro amico ma non ho tempo per andarlo a conoscere... il processo su padre Angelo Carducci sta per iniziare e io devo essere presente. E' un peccato... avrei anche voluto andare a visitare la signorina D'Aquino all'ospedale. E' una mia protetta e spero che non veda la mia assenza come una mancanza di rispetto nei suoi confronti.
Vogliate scusarmi.


@Vittorio

Miriam... Vittorio ...Miriam.
Quella ragazza si chiama Miriam.
LaFayette sorride.

Decidete di passare per la Divina Sapienza e cambiarvi prima di visitare Roma.
Arrivate nella tua stanza e, dopo qualche minuto, LaFayette si rivolge di nuovo verso di te: sai, Vittorio, non mi sono ancora abituata a stare di nuovo con te. A dire il vero trovo stano l'idea di stare qui, a Roma, in mezzo a così tanta gente... ma devo ammettere che è piacevole.
Alle sue spalle, Miriam la colpisce alla testa con la mazza templare.
Astore è apparsa dal nulla, aprendo la porta della stanza e piombando veloce e silente.
LaFayette cade a terra: agita le mani e spalanca la bocca. Sembra in preda alle convulsioni.
Miriam avanza e le blocca il torace a terra con un piede: allontanati... urla nei tuoi confronti ...lei è il cacciatore!
LaFayette fissa Astore con occhi color rosso fuoco.
Miriam sfila dalla spalla un fucile, mira alla testa del cacciatore e spara un colpo.

Non hai fatto in tempo a muoverti.
Il suono dello sparo sta ancora riecheggiando nella stanza e nei corridoio. Miriam fissa inorridita il suolo e il foro che ha provocato... LaFayette è scomparsa.

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Inviato

Massimo

Questo sembra il posto adatto a me, dico sorridendo a Furio

Vorrei imparare a usare la lancia, qualcuno è in grado di insegnarmi?

Faccio un paio di passi avanti

Hai detto che oggi ci sono solo allenamenti, ci sono altre cose che vengono fatte ? Sfide? Tornei?

Appena mi risponde vorrei cercare qualcuno che mi insegni ad usare la lancia

Inviato

Vittorio Manfredi

Contemplo la folle azione di Miriam nei confronti di LaFayette. La mazza templare, il piede sulla schiena il fucile alla testa della preda...

Sento il cuore arrivarmi in gola.  Sei bella... ferocemente bella.

Vittorio, non ho nulla da obiettare fuorchè ora dovrai contenere LaFayette...  e non la vedo semplice. Penso vedendo la cacciatrice scomparire sorprendentemente nel nulla.

C.azzo. Prendo Miriam e la schiaccio all'angolo del muro dove non ci sono mensole, armadi o quant'altro. La schiena di lei aderisce al muro bianco della camera.

Guardo la ragazza negli occhi. LaFayette l'ammazzerà...

Vittorio, non potrai proteggerla sempre. Lei la sbranerà...

Che diavolo ti è passato per la testa... prendo la ragazza per le spalle. A che ca.zzo pensavi mentre agivi?... No, no...lo so, a che pensavi.... Avignone!... hai sempre quella città per la testa... sei morta ad Avignone? E' morto qualcuno dei tuoi compagni ad Avignone?Non mi pare proprio! Che sarà successo ad Avignone di così diverso da quello che è successo ad Ivrea qualche mese fa? Se si potesse la raderei ancora al suolo quella città e lo farei personalmente... e invece, di agitare quella mazza hai pensato a quanto hai rischiato oggi? A quanto stai rischiando? Mi volto per vedere le intenzioini  di LaFayette.  E per cosa poi... a te il cacciatore non ha sottratto nulla... perchè lo odi così tanto? Lo odi a tal punto da gettarti nelle braccia della morte, dico indicando in una direzione imprecisata verso il centro della stanza. 

I miei occhi si fissano in quelli verdi di lei e anche il pensiero più nascosto si libera nell'aria come acqua nel deserto. Non mi sembra che il cacciatore ti sia stato a guardare mentre la tua gola, i tuoi polmoni si riempivano d'acqua e le tue urla... si confondevano come un canto tra le onde.. perchè odi tanto una creatura che non ti ha mai torto neppure un capello?

Strappo la mazza templare dalle mani della ragazza e la metto fuori dalla sua portata. Poi mentre mi rivolgo alla donna dagli occhi rossi  schiaccio al muro Miriam in modo tale che le sue spalle tocchino la parete bianca e le mie il suo petto così da farle da scudo contro una sicuramente furente LaFayette: LaFayette... LaFayette.... mi guardo intorno cercando dove si può essere nascosta la donna. E' soltanto una ragazzina impertinente... non ha niente a che fare con noi... non sa niente... ha agito senza pensare... devo restare concentrato ma il profumo di Miriam mi inebria, LaFayette... calamati... anzi calmiamoci... Vieni fuori e chiariamo questa situazione...

 

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Inviato

Michele Della Torre

Il nome della donna non mi dice niente, nemmeno di fama. Anche a Termini c'era una carrozza nera... forse non è la stessa.Vediamo cosa vuole.

Verrò. rispondo all'uomo col cilindro e salgo.

Inviato

Felice Montinari

peggio per te

dico a Massimo facendo spallucce mentre vado all'appuntamento con Chianciano. una volta arrivato gli stringo la mano quando lo vedo, passeggiando brevemente prima che mi esponga le sue domande. non riesco a trattenere una mezza smorfia sentendo che effettivamente voleva incontrare anche Massimo

tsk, peccato... aveva una possibilità di piacermi, ma l'ha buttata così... vabbè, c'è altro di cui discutere...

il mio amico ha rifiutato l'invito a venire a questo incontro, ma non la prenda sul personale: recentemente abbiamo avuto un brutto alterco, e da allora non vuole dare ascolto a nulla di quello che gli dico...

faccio una mezza risata sospirata prima di continuare ad ascoltarlo e farmi serio prendendo la parola

non dubitavo sapesse delle nostre recenti disavventure, anzi: mi sarei stupito se avessi dovuto spiegarle anche solo un dettaglio della questione... non per niente è il Gran Maestro Templare: porta sulle spalle non solo un grande potere ma anche una enorme reponsabilità... tornando al problema che abbiamo tra le mani... se vuole interrompere la votazione allora appena torneremo la disdirrò: ero stato io a programmarla prima di partire per quando saremmo tornati, ma la posso cancellare tranquillamente con queste premesse... cercheremo di arrangiarci senza un potere centrale fino a che il cacciatore non sarà morto...

ma lui lo sa che ce ne sono più di uno? questo si che è comodo... beh... per quanto "comodo" possa essere uccidere una specie di morto stregone che controlla i morti... almeno ci sono più opzioni sul banco mentre cerchiamo di uccidere quello di Ivrea...

dopo un pò di pausa mi dice che deve andare al processo, al che lo fermo, rivolgendomi a lui

senta Gran Maestro... so che sta già facendo tanto per Ivrea e sicuramente sto oltrepassando i confini, ma è così che funziona il mio carattere e non posso rimanere in silenzio quando posso fare qualcosa per qualcuno... le devo chiedere di ascoltare una mia richiesta: il templare che Carducci ha ucciso era compagno di viaggio di alcuni nuovi membri della comunità di Ivrea, che ora sono all'ospedale e non in grado di muoversi... fossero stati in salute la mia richiesta sarebbe stata di far assistere al processo almeno uno di loro, per dargli conforto per il compagno perduto, cosa che ancora adesso li tormenta, ma in questo momento il mio desiderio è agire da tramite e assistere al processo io stesso per portare loro una notizia concreta... so che la mia richiesta può sembrare fuori posto, dopotutto lei è la massima carica del nostro ordine, ma se c'è qualcuno che può concedermi questo desiderio in questa situazione è proprio lei, e spero di averle trasmesso con tutte le mie forze quanto questo sia importante per i compagni del deceduto... vorrebbero una rassicurazione, e per quanto mi è possibile è mio dovere tentare di dargli pace, anche se questo significasse inimicarmi Lei, Maestro Chianciano, per la mia... "irriverenza" se così possiamo chiamarla...

faccio una pausa rendendomi conto di aver parlato molto, e mi gratto la nuca sorridendo

inoltre se vuole posso andare io a dire alla signorina D'Aquino quello che vuole, anche se sarebbe sicuramente più gradito da lei se riuscisse a trovare il tempo... non nego che anche io vorrei conoscere meglio l'uomo in cima ai templari, ma questo è irrilevante ora per la mia richiesta... non serve neanche che debba parlare o intervenire, ascoltare basterà, ma nel caso sarebbe sicuramente un bonus

Inviato

@Massimo

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Hai detto che oggi ci sono solo allenamenti, ci sono altre cose che vengono fatte ? Sfide? Tornei?

Furio risponde: si... qualche volta facciamo anche degli eventi. Detto tra noi: non di solo pane vive l'uomo! Ci vuole qualche svago di tanto in tanto.
Un templare nell'arena alza lo sguardo e dice: hey, Furio, lo lasci a noi il "lupo"? Da come ti guarda, capisci che si sta riferendo a te.
Furio risponde: un di rispetto, ah burino! E comunque il "lupo" ha altro da fare... si rivolge a te ...seguimi.
Nelle prossime due ore scoprirai che Furio è un maestro di lancia.

@Felice

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il mio amico ha rifiutato l'invito a venire a questo incontro, ma non la prenda sul personale: recentemente abbiamo avuto un brutto alterco, e da allora non vuole dare ascolto a nulla di quello che gli dico..


Un espressione contrariata si forma sullo sguardo del gran maestro. Non commenta nulla però, preferisce tralasciare tutto ciò e concentrarsi su argomenti più importanti.

Aspetta che finisci di parlare e poi risponde: entrambi i templari, compagni della vittima, sono impossibilitati? La cosa non mi piace per niente. Dovrò comunque inviare qualcuno per controllare come stanno.
Ascoltate, fratello Felice, io proverò a farvi partecipare al processo ma... se dovesse accadere ...dovrete prima passare nel mio ufficio così che io possa istruirvi sulle regole del tribunale.
Per quanto riguarda la signorina D'Aquino, non si preoccupi, troverò un momento per lei... glielo devo.


@Michele

Il cocchiere ti fa accomodare sulla carrozza.
Il viaggio dura più di quello che pensavi. Sei stato condotto su una sfarzosa villa nella zona meridionale della periferia di Roma. E' un luogo tranquillo e la villa sembra isolata dal "resto del mondo".
Attorno alla casa si trova un grandissimo giardino ben curato.

Il cocchiere ti fa accomodare nell'abitazione.
Lì un maggiordomo ti accoglie, ti chiede se ti può prendere il soprabito e poi ti conduce al primo piano.
Entri in una grande sala: è arredata con librerie, busti, colonne, quadri e altri oggetto di lusso. Proprio di fronte ad una grande finestra, si trova una donna.
Si volta ora verso di te.
E' giovane, alta e magra. Possiede una straordinaria bellezza, esaltata da trucco e profumo (vere rarità di questi tempi).
La donna sembra esser uscita fuori da un altro pianeta.
Ha capelli dorati e soffici come una nuvola: sono leggermente mossi e coprono uno dei suoi occhi azzurri.
Veste un abito di seta lungo e dorato, ravvivato con una cinta anch'essa di seta. La donna stringe tra le mani una sigaretta (non ancora accesa) in un bocchino nero. Regge delicatamente l'estremità di quell'asta con l'indice e il medio della mano destra.
Padre Della Torre?! La sua voce è calda e ammaliante.
Con passi sinuosi, la donna si avvicina al divano: speravo che accettasse il mio invito. Posso tentarla con un brandy? O magari... con qualcos'altro?
Si siede sul divano, accavalla le gambe e si porta in bocca la sigaretta: non le dispiace se fumo, vero?

@Vittorio

Miriam è ancora sconvolta nel non vedere più LaFayette... a tal punto che non riesce più a pensare.
Le tue parole però la fanno risvegliare.
Ti guarda e dice: i tuoi polmoni si riempivano d'acqua? Ma che stai dicendo? Vitt... quella è il cacciatore! Sta attento!
A forza, Miriam si libera dalla tua presa.
LaFayette è riapparsa dal nulla. Si trova a pochi passi da voi. Miriam sobbalza quando la vede, fa un passo indietro e torna con le spalle al muro.
Il cacciatore vi fissa entrambi mentre perde sangue dalla testa.

Vittorio... dice LaFayette conto tono calmo.
Si è rivolta a te ma sta fissando Miriam ...ti dispiace uscire un attimo dalla stanza e lasciarci da sole?
Miriam è spaventata ma risponde a tale provocazione ringhiando: si, Vittorio, ci vorrà solo un minuto! Parla mentre si muove dietro di te, cercando riparo dietro la tua schiena.
Capisci che Miriam ha paura e non vuole allontanarsi un solo millimetro da te.
Ti rivolge poi la parola: quella... indica LaFayette ...stava per uccidermi ad Avignone! E' vero, parlo sempre di quella città, questo ti fa capire il trauma che subito per colpa sua! Indica di nuovo il cacciatore.

LaFayette dà ancora prova delle sue capacità.
Si fionda contro di voi. E' così veloce che ti sorprende: istintivamente ti muovi all'indietro e premi Miriam tra te e le parete della stanza. LaFayette allunga le mani e sbatte i palmi sul muro, bloccando te e Miriam tra le sue braccia.
Lei è vicinissima a voi due.
Ha un sorriso malefico sul volto e ignora il fatto che sta sanguinando copiosamente dalla testa: dimmi, Vittorio... non credi anche tu che questa ragazzina impertinente abbia un ottimo sapore?
Fanc.ulo! Miriam inizia a tremare, la senti mentre la tua schiena preme sul suo corpo.
Comunque non sono mai stata ad Avignone.
Bugiarda!

Non mi credere, non mi aspetto che tu lo faccia. Ma credi a Vittorio, lui stesso ti ha detto che non ti ho mai torno un capello.
Come fa a saperlo?!
LaFayette si stacca dal muro e si allontana di qualche passo: chiedilo a lui.

Miriam ha il fiato corto per la paura.
Lentamente si volta verso di te. Ti guarda in attesa di una spiegazione. E' confusa e agitata.

Inviato

Vittorio Manfredi

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Vittorio... dice LaFayette conto tono calmo.
Si è rivolta a te ma sta fissando Miriam ...ti dispiace uscire un attimo dalla stanza e lasciarci da sole?
Miriam è spaventata ma risponde a tale provocazione ringhiando: si, Vittorio, ci vorrà solo un minuto! Parla mentre si muove dietro di te, cercando riparo dietro la tua schiena.
Capisci che Miriam ha paura e non vuole allontanarsi un solo millimetro da te.

Miriam... dico prendendo una mano alla ragazza, non posso vederla, ma percepisco la sua paura nonostante le parole cercano di mascherarla.

Vittorio, le tremano le gambe e la paura la divora... ma nonostante tutto continua a provocare LaFayette... è pazza da legare. Vittorio, andiamocene come consigliato dalla francesina questo è il momento buono... La signorina Astore non è pane per i nostri denti....

Le due donne continuano a battibeccare tra loro fin quando LaFayette da voce ai miei pensieri più profondi.

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dimmi, Vittorio... non credi anche tu che questa ragazzina impertinente abbia un ottimo sapore?

Riesco a sostenere lo sguardo di LaFayette solo per qualche secondo. 

Adoro il suo odore. Adoro il suo sapore... da quando la conosco, da quel maledetto giorno in cui l'ho incontrata il suo profumo mi avvolge e mi calma... ogni volta che mi è vicino,  non sono un predatore... un mostro famelico... mi sento vulnerabile... e sfuggirle è inutile... Sento la mano libera della ragazza appoggiata sulla mia schiena se non ci fosse LaFayette...

La discussione torna su quella maledetta città

Ancora Avignone...

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Comunque non sono mai stata ad Avignone.
Bugiarda!

Non mi credere, non mi aspetto che tu lo faccia. Ma credi a Vittorio, lui stesso ti ha detto che non ti ho mai torno un capello.
Come fa a saperlo?!
LaFayette si stacca dal muro e si allontana di qualche passo: chiedilo a lui.

Miriam ha il fiato corto per la paura.
Lentamente si volta verso di te. Ti guarda in attesa di una spiegazione. E' confusa e agitata.

Il mio sguardo ritorna su quello di LaFayette e stavolta non è nemmeno un po' intimorito anzi... Mi volto verso Miriam.

Vedo lo sguardo confuso della donna. Gli occhi verdi agitati ed impauriti.

Miriam... fortunatamente sono dotato di una certa intelligenza, l'ho dedotto mostro la schiena a LaFayette mentre prendo per le spalle Miriam, quasi per assicurarmi la sua presenza per tutta la durata della conversazione. Dai tuoi racconti... Non fai altro che raccontare di Avignone... non hai mai detto che il cacciatore ti ha fatto del male. Hai detto che controlla orde di non morti... ma... mi sembra che tu e il tuo gruppo siate riusciti a cavarvela... e comunque... ti faccio notare una cosa: se LaFayette lo avesse desiderato davvero, tu oggi saresti morta... 

Adesso smettila di guardarmi così...

 

 

Inviato

Massimo

Lupo eh? sarebbe a dire novellino? mi piacerebbe allenarmi anche con lui una volta.

Mentre mi alleno con Furio gli parlo.

Furio, ti vorrei chiedere se sei dispoto ad allenarmi per tutta la mia permanenza a Roma.

E dimmi , c'è qualche evento in programma nei prossimi giorni?


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