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Inviato

Massimo

Mi fido di quello che dice Vittorio, non uccidiamola, non per ora almeno, cerchiamo di prendere tutte le informazioni che ci servono e vediamo come si svolge la situazione.

Guardo Michele e faccio si con la testa per rinforzare le sue parole riguardanti il processo


Inviato

Felice Montinari

cosa? non c'è solo un cacciatore? questo cambia le cose! in più Massimo ha detto che non la ucciderà, ma non so se è ancora il caso di parlare dell'accordo... meglio tenere ancora segreta la cosa...

rimango stupito alle parole di Vittorio, e subito rispondo

se quello che dici è vero ci può essere molto utile se fosse possibile collaborare, ma questo non cambia chi è, e l'opinione che ho di lei... se davvero ci sono altri cacciatori oltre a lei e non è apertamente ostile con noi si merita il beneficio del dubbio, ma quando il nostro cacciatore sarà spero eliminato lei dovrà darci una fo**uta buona ragione per non fare di lei il prossimo obbiettivo... non è cattiveria nè pregiudizio ora, ma solo sopravvivenza: hai detto tu stesso che potrebbe ucciderci tutti se volesse... fino a che non vuole si può pensare ad un patto di non violenza, ma le gentilezze finiscono qui... che ne pensate voialtri?

passo poi a rispondere a Michele e agli altri

è esattamente perchè non si tratta solo di me che ho deciso di andare in prima linea: non è più una questione solo nostra, ma di tutto l'equilibrio di potere tra Inquisizione e Templari, e se il mio intervento può anche solo far vibrare la bilancia allora ne vale completamente la pena... il rischio vale il premio... so perfettamente di cosa è capace l'inquisizione, e anche se non ho paura di affrontare l'impresa non posso sottovalutare Santarosa e il suo potere... questo di certo non mi fermerà, spero che lo sappiate... ora che mi avete avvertito dei pericoli ovvi, avete aggiunte costruttive da darmi?

faccio un paio di passi avanti e indietro continuando

Non dimenticate poi che c'è anche il Gran Maestro Chianciano, e sarò preparato da lui per il processo... se non siamo su un piano pari ci siamo almeno vicini con un'uomo della sua statura. che mi colpisca! farò vedere a tutti di cosa è capace Felice Montinari! Non rischio mai la vita d'altri, solo la mia... non permetterò che vi mettano in pericolo!

dico guardando tutti, ma in particolare Massimo e Alessandro

se vi sembro così sicuro non è perchè so che vincerò, ma perchè ho una chance per fare la differenza... su un campo di battaglia completamente diverso, ed è tutto quello che mi serve per affrontare la questione...

Inviato

Miriam si trova al fianco di Felice.
Cercando di non farsi vedere dagli altri, Astore tira un colpetto con il gomito (abbastanza energetico) al fianco di Felice. La donna fissa in avanti, cercando di non incrociare lo sguardo con il templare. Il suo gesto infatti deve restare furtivo.

Alessandro intanto scambia due battute con Raffaele, poi dice a tutti: bene... presumo che, per il momento, abbiamo risolto la questione di LaFayette.
Miriam interviene: risolto... non esattamente! Diciamo che abbiamo capito come comportarci prima di prendere una decisione finale.
La donna guarda ora a Michele: padre Della Torre, non odiatemi per quello che sto per dire... si rivolge ora a tutti ...ho avuto modo di scambiare alcune parole con LaFayette, non è una persona comune.
Non posso dirvi se... mmm ...il trapasso l'ha trasformata o forse era così anche quando era in vita.

Spiegati meglio.
E' una donna complessa, ha pensieri profondi e una filosofia molto affascinante. Inizio a pensare che il mondo dei morti è più vasto di come lo hanno sempre descritto.
LaFayette merita di essere conosciuta meglio... prima di emanare una sentenza su di lei.
Per un istante, gli occhi di Miriam cercano e trovano quelli di Vittorio.
Ad Alessandro non piace quello scambio di sguardi ma cerca di ignorare i suoi sentimenti e si rivolge a Vittorio: LaFayette era una tua compagna d'arme, questo mi spinge a rispettarla... e i tuoi pareri sulla cacciatrice saranno sempre ascoltati attentamente.

La porta della stanza si apre lentamente.
Entrano così Sonia e Andrea.
Raffaele si toglie (per un ) la mascherina dell'ossigeno: Sonia! Non dovresti riposare?... poi si volta verso l'altra donna con un sorriso ammiccante ...mi scusi, signorina ma non può stare qui.
L'incendiaria reagisce con sorpresa mista a tristezza: Raf! Sono io!
Solo ora Raffaele riconosce Andrea (dalla voce).
La donna è cambiata parecchio in questi pochi giorni: ha perso peso, la sua pelle è pallida, non indossa le fasce sul seno... inoltre questa è la prima volta che si presenta ai suoi compagni (e a tutti voi) con i capelli scompigliati. Raffaele spalanca occhi e bocca fino al limite.
Tutti voi aspettavate di vedere la sua reazione.
Alessandro dice: Raf, abbiamo scoperto il suo segreto sul treno, appena dopo l'attentato. Volevamo dirtelo tutti insieme ma non abbiamo mai trovato un momento per radunarci... fino a questo momento, intendo.
Raffaele ha solo sentito metà delle sue parole. E' ancora sotto shock.
Per attimo, sul suo volto, appare un sorriso di meraviglia... ma un attimo dopo ha uno sguardo triste.
La sorpresa lo costringe al silenzio.
Andrea si avvicina a lui e gli prende una mano: mi chiamo sul serio Andrea Vera. Sono sempre io.

Miriam intanto si avvicina a Sonia: ma non dovevate restare a letto?
Lo so... risponde lei ...io sto bene ma Andrea ha voluto venire qui a tutti i costi. Abbiamo preso l'ascensore per muoverci, anche se è contro il regolamento.

Perchè hai tenuto nascosto questo segreto? Finalmente Raffaele inizia a parlare.
Inizia così una discussione.
Andrea spiega ai suoi compagni che Vittorio e Miriam furono i primi a scoprire la sua vera natura... seguito poi da Michele e, infine, da tutti voi.
L'incendiaria dice che, con la sua falsa identità, si sentiva sicura da tutti i pericoli che avrebbe incontrato durante le sue avventure (dentro e fuori il Santo Impero). Infine conclude: mi ero così immedesimata nel mio "personaggio maschile" che non sono riuscita ad uscire allo scoperto con voi.
Lo sguardo di Alessandro non può essere non notato. E' adirato.
Cos'hai? Gli chiede Miriam.
Sono incazzato! Risponde lui semplicemente.
Con chi?
Con lui... cioè ...lei. Indica con la testa Andrea.
Perchè?
E mi chiedi perchè? Doveva dircelo che era una femmina. Dopo tutto quello che abbiamo passato, meritiamo o no la fiducia di Andrea? A quanto pare, per lei, non ne siamo degni.
La discussione continua ma Alessandro resta fermo sulle sue idee. Miriam invece comprende la sua compagna, Andrea, e per questo ha deciso di perdonarla.
Raffaele invece non ha ancora espresso un suo parere, si limita solo a dire all'incendiaria: non dovevi avere segreti con me, come potevi vedermi come una minaccia? E' triste e rammaricato.

Anche Andrea è avvilita.
Si siede su una sedia e non fa altro che chiedere scusa, supportata da una Miriam sempre più incalzante.
Raffaele infine solleva una domanda rivolta a tutti (in particolar modo a Michele): che cosa ne sarà di Andrea una volta tornati a Ivrea? Sarà per caso nei guai? Dovrà continuare a spacciarsi per uomo?

Inviato

Vittorio Manfredi

Miriam, Alessandro e Raffaele si scambiano qualche battuta fin quando all'improvvio Miriam se ne esce dicendo:

Cita

(LaFayette) E' una donna complessa, ha pensieri profondi e una filosofia molto affascinante. Inizio a pensare che il mondo dei morti è più vasto di come lo hanno sempre descritto.
LaFayette merita di essere conosciuta meglio... prima di emanare una sentenza su di lei.
Per un istante, gli occhi di Miriam cercano e trovano quelli di Vittorio.

Miriam... il nome della ragazza mi  sfugge dalle labbra in un sussurro.

I miei  occhi si perdono in quelli verdi di Miriam. Ha detto che è affascinante... c'è una possibilità che...

Vittorio, ricordati quello che ha fatto a LaFayette... l'ha presa a mazzate con una mazza templare... LaFayette ha ora una commozione celebrale. Con il colpo della signorina Astore può dire sicuramente di aver passato per due volte la linea che separa la vita dalla  morte.

Cita

Ad Alessandro non piace quello scambio di sguardi ma cerca di ignorare i suoi sentimenti e si rivolge a Vittorio: LaFayette era una tua compagna d'arme, questo mi spinge a rispettarla... e i tuoi pareri sulla cacciatrice saranno sempre ascoltati attentamente.

Grazie Alessandro.

Quando entrano Andrea e Sonia, saluto entrambe le donne ma mi avvicino ad Andrea una volta che Raffaele fa la sua bella figura, mentre Alessandro ruggisce il suo disappunto per la mancata confessione dell'incendiario.

Andrea è e resterà sempre Andrea. Qualunque cosa accada... E riguardo allo spacciarsi per uomo... mi volto verso Andrea. Secondo me era più un meccanismo di difesa per sopravvivere piuttosto che una vera e propria scelta... ora Andrea puoi scegliere come vivere... perchè... indico i suoi compagni hai degli amici che possono sostenerti e che ti appoggeranno sempre... anche io... ecco... starò dalla tua parte... perchè io e te ultimamente abbiamo molte cose in comune, Riferendomi alla sbornza di Firenze.

Per quanto riguarda la vita ad Ivrea non ti preoccupare... se vuoi ricominciare da zero ed essere una persona nuova, cioè... cambiare nome... non c'è problema... se vuoi mantenere il tuo vecchio nome... non è neppure questo un problema... dobbiamo solo pensare ad un valido motivo per cui hai dovuto falsificare la tua identità e notificarlo alle autorità.

Questa che ti ho appena detto è la parte facile del ricominciare... ma ad Ivrea... possono esserci dei problemi non tanto dal punto di vista dell'autorità... quanto dal punto di vista della popolazione... quindi mi raccomando tieni la guardia sempre alta.

Appoggio la mano sulla sua spalla delicatamente e poi abbraccio la ragazza.

Anche io avrei voluto che qualcuno mi dicesse così... anche io volevo qualcuno che mi prendesse le difese così...

Vittoro... forse... chissà.. forse hai ragione tu... e c'è una possibilità... hai visto come hanno accettato di non uccidere subito LaFayette?

Sì... però LaFayette al contrario mio... ha una morale... uccide le persone malvage... io invece... l'ultima ragazza che ho mangiato... si chiamava Miriam ca.zzo e somigliava pure a lei... e non era neppure una prostituta... dovrò cambiare alimentazione...

Non esiste... Io non mangio uomini, vecchi e rifiuti della società... che la signorina Astore mangi solo bietole allora e poi vediamo che fa quando una torta panna e fragole le svolazza davanti... non ha mai avuto pietà per i dolci che le portavi...

 

 

Inviato

Massimo

Ti capisco perfettamente dico guardando Raffaele e poi Felice

In ogni caso, Andrea non avrà problemi ad Ivrea, e se si dovessero presentare ha 4 templari e 1 inquisitore su cui può far affidamento, giusto? guardando tutti

Per quanto rigaurda LaFayette abbiamo deciso giusto? Vittorio tu sei il più vicino a lei , cerca di non farla scappare.

Ora speriamo che Felice qui non faccia errori durante il processo.

 

 

Inviato (modificato)

Michele Della Torre

Saluto Sonia quando entra e mi accorgo che Raffaele sembra piuttosto sollecito nei suoi confronti... stai attento templare. Lei è mia.

22 ore fa, darteo ha scritto:

Lo so... risponde Sonia ...io sto bene ma Andrea ha voluto venire qui a tutti i costi. Abbiamo preso l'ascensore per muoverci, anche se è contro il regolamento.

Ti riaccompagno io al ritorno, così non vi daranno troppe noie per l'ascensore. dico a Sonia. 

22 ore fa, darteo ha scritto:

Raffaele infine solleva una domanda rivolta a tutti (in particolar modo a Michele): che cosa ne sarà di Andrea una volta tornati a Ivrea? Sarà per caso nei guai? Dovrà continuare a spacciarsi per uomo?

Siamo nella capitale del Santo Impero e tutti sanno che è una donna travestita da uomo, sarà già tanto se ci torna viva ad Ivrea...

Ivrea non è un problema. rispondo seccamente.

Modificato da Carrie.4794
Inviato

Felice Montinari

Farò del mio meglio e oltre Massimo

dico al templare per poi rispondere agli altri

Per quello che mi riguarda questa scoperta non cambia quello che penso di Andrea, però se ci fossero problemi confermo quello che ha detto Massimo: ci siamo noi a coprirti le spalle... nel caso magari qualcuno diventasse Maestro Templare sarebbe anche leggermente più facile gestire grane simili... dopo che saremo tornati ad Ivrea non sarà neanche l'impresa più strana che avremo compiuto...

do una pacca sulla spalla a Miriam, come se volesse essere un gesto collettivo, ma in risposta alla sua gomitata, per poi dire

bene... ora che è tutto inquadrato vado a prendermi un caffè al bar più vicino per raccogliere le idee per il processo... a più tardi, e rimettetevi tutti presto... è deprimente essere uno dei pochi in completa salute...

e con questo vado al bar

Inviato

@tutti

Cita

bene... ora che è tutto inquadrato vado a prendermi un caffè al bar più vicino per raccogliere le idee per il processo... a più tardi, e rimettetevi tutti presto... è deprimente essere uno dei pochi in completa salute...

e con questo vado al bar


Aspetta... dice Miriam ...non andar via, qui non abbiamo ancora finito.
Alessandro e Raffaele ascoltano le sue parole e si scambiano uno sguardo di complicità.

Non appena finite di commentare il fatto che Andrea è in realtà una donna, qualcuno bussa alla porta. Alessandro si sbraccia: ma insomma! Avevamo detto che non dovevano disturbarci! Credevo che la presenza di padre Della Torre era più che sufficiente per intimorite tutto il personale dell'ospedale.
Miriam va ad aprire la porta.
E' così che si ritrova di fronte a se un inquisitore. E' un uomo di mezz'età, alto e dai capelli brizzolati. Dopo aver squadrato Miriam, si rivolge ai presenti: padre Michele Della Torre?
Alessandro e Raffaele, ancora storditi da questo inaspettato incontro, indicano all'unisono Michele.
L'inquisitore si rivolge a lui: venga con me, è stato convocato al Vaticano.

Della Torre abbandona così la stanza.
Sonia ne approfitta per salutarlo e per ritornare nella propria camera.

@Felice - Massimo - Vittorio

Dopo che Michele e Sonia lasciano la stanza, Miriam, Alessandro e Raffaele si rivolgono contemporaneamente a Felice. Sembrano agitati e le loro parole si confondono tra loro. Alla fine Astore azzittisce i due templari e ripete il suo discorso a Felice: non puoi parlare del processo in presenza di un inquisitore, abbiamo provato a lanciarti dei messaggi.
Raffaele non resiste e torna a parlare: Felice, io non so in che rapporti sei con Della Torre... se è un tuo amico o solo un conoscente. Se è una persona corretta o meschina... ma non puoi dire in sua presenza che "è tutta una questione di templari contro inquisitori"... che "non ti farai fermare da Santarosa".... o che "Santarosa elimina tutti i testimoni per lui scomodi".
Miriam ritorna a parlare: e ricorda che ogni tua affermazione sul caso, espressa in un luogo che non sia il tribunale, potrebbe invalidare la tua testimonianza.
Raffaele la zittisce di nuovo: magari Michele è uno str.onzo e ci mette i bastoni tra le ruote o magari è un tuo amico e non vorrà danneggiarti... ma se l'inquisizione gli ordina di farlo allora lui è costretto a ripetere a Santarosa quello che ti ha sentito dire.
Quindi, ripeto, non parlare più del processo in sua presenza.
Anche Alessandro vuole intervenire: fatti furbo, Felì, anche perchè al processo non sarai interrogato da un sotium... non sarai interrogato da un inquisitore... e neanche da un magister. Al processo sarai interrogato da Santarosa!... pausa di qualche secondo ...Santarosa! L'uomo che ha fatto dell'interrogatorio l'arma più terrificante del Santo Impero.

@Michele

Con un carrozza vieni condotto alla Balisica di San Pietro.
Una volta lì, altri uomini ti scortano nei giardini privati della chiesa. Si tratta di un luogo ben curato in cui regna un gran silenzio: dei sentieri di pietre bianche e delle siepi squadrare scorrono per tutto il giardino, disegnando forme geometriche perfette.
Fiori rari sono stati coltivati con grande maestria.
In questo luogo vedi, di tanto in tanto, qualche cardinale passeggiare tra le siepi... hai anche avuto l'impressione di aver scorto, per un istante, il papa.
Vieni condotto da due uomini in un punto del giardino.
Lì, a qualche metro da te, trovi il magister Ruina parlare con il grande inquisitore Santarosa.
I tuoi "accompagnatori" ti fermano. Dovrai aspettare di essere chiamato da Santarosa.

I due inquisitori parlano tra loro per un .
Ruina infine bacia l'anello di Santarosa per poi andar via.
Il cardinale si mette ora ad osservare dei fiori. Sembra assorto nei suoi pensieri... dopo qualche secondo ti rivolge finalmente lo sguardo e ti fa segno di avvicinarti. I tuoi accompagnatori e ti lasciano da solo.
Ti metti al fianco di Santarosa. L'uomo spende altri secondi per contemplare i fiori, poi inizia a camminare per il giardino... stando bene attendo a non avvicinarsi troppo agli altri cardinali che si trovano in questo luogo. Tu sei al suo fianco e aspetti che lui inizi a parlare.
Dopo un , Santarosa esordisce dicendo: padre Michele Della Torre, vero?... ti elenca alcuni tuoi dati (la tua età, il tuo luogo di nascita, il nome dei tuoi genitori e i tuoi "successi" nella carriera di inquisitore) giusto per farti capire che ti conosce bene ...tra poco più di una settimana inizierà il caso Carducci, oramai tutti lo chiamano così. Non posso non ammettere che si tratta di un caso molto chiacchierato nel nostro santo regno... anche troppo chiacchierato, per i miei gusti. Presumo che vuoi siete un uomo intelligente e quindi avrete capito che nel processo non si giudicheranno solo le azioni del sotium... ma si misureranno le due più grandi forze della chiesa.
Vi ho chiamato perchè voglio che sappiate di dovervi tenere pronto: non so se avrò bisogno del vostro aiuto durante il processo... e se dovesse accadere, voi dovrete immediatamente rispondere alla mia chiamata.
Credo inoltre sia ovvio che se avete delle informazioni che possano, in qualche modo, danneggiare la credibilità dei testimoni di Chianciano... allora vi prego di confessarmele.


@Felice - Massimo - Vittorio

State ancora parlando del fatto che Andrea è una donna.
Lei è ancora seduta alla sedia, in silenzio, a fissare il pavimento.
Alessandro è ancora arrabbiato con lei... nonostante Miriam gli abbia detto più volte che sta esagerando.
Raffaele, dopo lo shock iniziale, sembra essersi ripreso e inizia a tempestare di domande l'incendiaria: ecco perchè non volevi mai farti curare da noi! Ecco perchè ti comportavi in modo strano quando dovevi andare in bagno... spalanca poi gli occhi ...oh mio Dio! E tutte quelle volte che hai visto me e Ale nudi?! Oh mio Dio! E quella volta che ti ho sculacciato per scherzo?! Oh mio Dio! E quelle tutte volte che parlavamo di ragazze prima di addormentarci.
Oh mio Dio! E quella volta che eravamo a Marsiglia e cercavamo di combinare "qualcosa" con le cameriere dei quella locanda insieme a Alessandro?

Miriam è vicina al templare romano, si sporge verso di lui e gli sussurra: che avete fatto a Marsiglia?
Niente! Taglia corto Alessandro evitando di gurdarla negli occhi.
Oh mio Dio!... continua Raffale.
Raf, calmati o vai in iperventilazione.

Dopo un , Raffaele si rivolge ad Andrea: comunque sia... noi siamo un gruppo! Ti vogliamo bene e sempre te ne vorremo, ora e per sempre.
Andrea annuisce e abbassa ancora di più la testa verso il pavimento, nascondendo il volto tra le spalle.
Miriam si intenerisce e abbraccia la donna, cercando di imitare le stesse mosse di Vittorio (poichè, con il suo abbraccio, è riuscito a tranquillizzare parecchio l'incendiaria).
Raffaele continua: ma basta con i segreti.
Quest'ultima frase fa scoppiare in lacrime Andrea.
All'inizio credevate che la ragazza si fosse commossa (esagerando nella reazione) sentendo Raffaele... poi però capite che qualcosa non quadra.
Andrea sembra disperata e non sollevata.
Vi scambiate occhiate cariche di incomprensione.
Andrea?... chiede Miriam confusa e preoccupata.
Come tutta risposta, l'incendiaria prende una mano di Astore e l'appoggia sul suo petto.
Miriam sorride per l'imbarazzo e il nervosismo: Andrea! Cos... cambia poi sguardo. Non avete mai visto in tutta la vostra vita quell'espressione che ha Miriam in questo momento. E' terrore misto a sorpresa.
Andrea, singhiozzando, riesce a parlare: sono morta su quel treno.

Inviato

Massimo

Morta? no no no questo non và bene, non può far capire così apertamente che i morti possono sembrare persone, è vero che noi templari siamo "informati" di questa cosa ... ma meglio non dare credibilità a questa voce!

Mi limito a guardare la ragazza con aria preoccupata

Poi il mio sguardo si volta verso Raffaele e Alessandro

Questi due ovviamente non mi permetteranno mai di farla sparire... ma potrebbe compromettere la nostra copertura...

Mi avvicino alla porta e mi assicuro che non ci sia nessuno dall'altra parte per poi chiuderla a chiave (se possibile)

 

Inviato

Felice Montinari

vengo trattenuto da Miriam, e dopo che Michele viene chiamato fuori mi dicono che tutto questo tempo stavano tentando di farmi smettere di parlare così apertamente davanti all'inquisitore nostro compagno. Sentire Ale dirmi di svegliarmi mi innervosisce, ma cerco di trattenere le emozioni e rispondere a tutti e tre

Voi siete arrivati ad Ivrea solo dopo, quindi non potete saperlo, ma ho dei lunghi trascorsi con Michele, e per un motivo o per un'altro siamo collaboratori oltre le barriere dei nostri ordini... non posso dire che i suoi metodi mi piacciano, e a dire la verità non siamo neanche proprio amici, ma quando si tratta del benessere del gruppo sopra il singolo fa quanto in suo potere per preservarlo... per questo ero così aperto accanto a lui: fosse stato chiunque altro mi sarei trattenuto, ma ho piena fiducia nel suo giudizio su cosa è giusto o sbagliato per la comunità... non ci tradirà... tutto quello che ho detto in questa stanza rimarrà segreto, perché Michele sa cosa è meglio per tutti

faccip uno sbuffo per poi continuare

comunque ho capito, non menzionerò più il processo davanti a Michele... e Alessandro... so di sembrare stupido e ripetitivo, ma io non ho paura di quello che sto per affrontare, e lo farei mille volte se fosse per voi e per Ivrea e perché posso... se lascio andare questa opportunità di fare qualcosa, con che faccia posso guardare nel viso chiunque, soprattutto voi? se svegliarmi significa rinunciare ad agire quando posso allora è meglio dormire per sempre!

Questa battaglia è per tutti noi, per il vostro gruppo... per te Alessandro... siete parte della comunità ora, e questo è il minimo che posso fare...

"oddio, cosa ho detto? Sono stato troppo esplicito? Ho esagerato perché mi ha detto di svegliarmi e mi sono offeso ca**o! Questa di che è una grana... la posso dissimulare, ma sono appena entrato in un mare di guai!"

rimango fermo immobile ad aspettare una loro risposta quando Andrea rivela di essere un morto anche lei. Rimango di sasso, guardandola fissa, mentre penso a tutt'altro

"colpo di fortuna... forse così si dimenticano che ho praticamente detto che lo faccio per Alessandro... ca**! Maledetto me e i miei impulsi!"

Inviato

Vittorio Manfredi

Cita

Andrea, singhiozzando, riesce a parlare: sono morta su quel treno.

Andrea... i miei occhi si sbarrano alla confessione della ragazza. Andrea... è come se lo avessi confessato io stesso.

Le parole della ragazza mi fanno ritornare indietro di alcuni anni. I miei ricordi tornano al momento in cui lo confessai a Selene.

Mi sono sentito così solo... Ancora ricordo gli occhi azzurri di lei velarsi di lacrime, inorriditi e spaventati...

Quegli occhi azzurri che non sapevano darmi pace... Selene...

Ritorno presente a me stesso. Non voglio che qualcun altro soffra come ho sofferto io...

Andrea... vieni qui. Prendo la ragazza per mano con un movimento veloce del polso la trascino accanto a me e la abbraccio più forte di quanto ho fatto prima. Voglio che le prime parole che senta... siano quelle che avrei voluto sentire... 

Sono contento... che sei ancora qui con noi... sono contento... che tu sei ancora tu... asciugo le lacrime della ragazza.

Il mio sguardo si sposta su tutti i presenti fino a cadere su Miriam.

Miriam... ti prego... ti prego... i miei occhi si abbassano verso il pavimento in attesa delle parole di condanna della giovane donna. Abbi pietà di me.

 

 

 

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Inviato

Michele Della Torre

Vengo convocato da Santarosa e come temevo mi ordina di tenermi pronto ad una eventuale testimonianza al processo: caz.zo.... CAZZ.O.

Cristo Felice sei un idiota.... un povero idiota...in che caz.zo di posizione mi hai messo... in che caz.zo di posizione CI hai messo!

Rispondo al cardinale cercando di accontentarlo.

 

Inviato

@Michele

Santarosa ascolta le tue parole.
Resta poi in silenzio, capisci che sta ragionando. Riesci a vedere, per un istante, la delusione nei suoi occhi. Scambia altre battute con te prima di farti andar via.

Ti senti sollevato nel lasciare il Vaticano... anche se l'adrenalina ti scorre ancora nel corpo. Torni nell'ospedale per vedere come sta Sonia.
La trovi nella sua stanza, da sola, sul letto. Miriam e Andrea non sono ancora tornate.
Sonia, quando ti vede arrivare, ti sorride e dice: grazie per i fiori.
Al suo fianco, su un mobiletto, si trova un vaso colmo di rose.
Gli stessi fiori si trovano anche vicino ai letti di Andrea e Miriam. Nei tre mazzi c'è un biglietto anonimo con su scritto un messaggio: auguri di pronta guarigione.

@Felice - Massimo - Vittorio

Miriam sente che deve vomitare.
Ritrae la mano dal petto di Andrea: non ho sentito alcun battito, pensa. Nella stanza è calato il silenzio.
 

Spoiler

Sono contento... che sei ancora qui con noi... sono contento... che tu sei ancora tu...


Miriam, sentendo la frase di Vittorio, ragiona: è vero! E' una fortuna che ha ancora una volontà... non si è ancora resa conto di quello è accaduto.
Solo in questo momento realizza che Andrea è morta.
Miriam scoppia in un pianto sempre intenso. La sua reazione intristisce i suoi compagni. Alessandro cerca a sento di trattenere le lacrime, Raffaele invece non ci riesce.
Astore abbraccia prima Vittorio, poi però cade a terra e si trascina vicino ad Andrea: scusa... è tutto quello che riesce a ripetere.
L'incendiaria non sa cosa fare.
Miriam inizia a esagerare nella sua reazione e, in men che non si dica, comincia a urlare e a tirarsi i capelli.
Ha una crisi isterica.
Francescani e suore vengono attirati dal baccano nella vostra stanza.
Miriam è inconsolabile.
Cosa gli avete detto? Dice un frate.
Raffaele, ormai in lacrime anche lui, risponde: a Ivrea è morta una sua amica (indica Miriam) e gliel'abbiamo detto proprio adesso.
Oramai anche Alessandro piange e si copre gli occhi con l'avambraccio.
I francescani sono costretti a portare Miriam in un'altra stanza e a sedarla.
Raffaele chiede a Vittorio di stare con lei.
Andrò anch'io con lui, dice Andrea alzandosi e cercando di smettere di piangere.

@Felice

Durante questa baraonda, fratello Furio e Spartaco vengono a prenderti: ti ha convocato er grande capo. Dicono riferendosi a Chianciano.
I due templari ti scortano fin nell'ufficio della rocca romana.
Durante il viaggio, Furio ti parla: er grande capo ci ha nominato le tue guardie del corpo, sei un testimone dei templari e non devi essere avvicinato da alcuni individui... specialmente dai giornalisti. Non devi rilasciare alcuna dichiarazione alla stampa.

Raggiungi Renato da Chianciano nella rocca.
Si tratta di una struttura imponente, edificata appena fuori dalle mura di Roma.
Il gran maestro si trova in un ufficio poco illuminato e arredato con diversi elementi di legno pregiato. L'uomo ti fa accomodare e arriva subito al dunque: il processo inizierà tra poco più di una settimana. Purtroppo, poichè sei un testimone, non potrai assistere al processo prima della tua convocazione... a dire il vero non sappiamo neanche se sarà un processo aperto al pubblico o no. Io vorrei che fosse così... ma dovrei prima convincere il Santo padre e scontrarmi con Santarosa. Sono sicuro che lui vorrà un processo a porte chiuse.

Renato ti chiede se vuoi bere qualcosa, poi continua: ad ogni modo... Angelo Carducci ha ucciso un templare, questo è appurato. Il processo si dividerà in due parti: bisogna prima per stabilire lo stato mentale e sul carattere del templare ucciso: era un uomo stressato? Era un tipo violento? Impulsivo?... oppure era un nuovo calmo?
Nella seconda parte del processo si discuterà se il comportamento del sotium è stata una strategia corretta, cioè se ha fatto bene a non aprire le porte del castel Sabaudo per aiutare gli uomini inseguiti dai morti.
Tu sarai chiamato per descrivere il carattere e la personalità del templare Castaldelli. Dovrai parlarci della sua affidabilità.
Per questo ti suggerisco di parlare il più possibile con i membri della sua squadra... e di riferirmi poi tutto.
Quando sarai chiamato alla sbarra, inizierò io a farti le domande. Dovrò chiederti anche cose spiacevoli e scomode... ma è un bene, perchè se non le porrò io allora lo farà Santarosa.
Quando ho finito con te, il grande inquisitore inizierà il suo contro interrogatorio: dovrai mantenere la calma.
Santarosa è furbo: ti farà domande inaspettate, cambierà il ritmo del discorso, cercherà di farti innervosire. Cerca di rispondergli nella maniera più rapida e precisa possibile, questo alle giurie piace molto. Non parlargli sopra e se interromperà un tuo discorso resta in silenzio e lascia scorrere.
Non rispondere alle provocazioni. Quando è possibile, rispondi solo con "si" o "no".
Guarda solo lui e la giuria.
Io potrò aiutarti sollevando delle obiezioni.
Sii chiaro e conciso. Discorsi lunghi annoiano le giure.
Non dire più di quanto ti si chiede. Non aggiungere delle tue riflessioni... a meno che non te lo si chiede.
Non mancargli di rispetto. E soprattutto... non mentire ...abbiamo visto che non sei bravo a mentire.


Il suo sguardo diventa più intenso: ora... tu non sei sotto processo ...ma Santarosa farà di tutto per screditarti. Quindi io devo sapere in anticipo se hai degli scheletri nell'armadio. Sei un testimone inaspettato per me, quindi non ho avuto il tempo di indagare sulla tua persona. Dovrò fidarmi della tua parola.

Inviato (modificato)

Michele Della Torre

Le mie parole non interessano il grande inquisitore, anzi, lo deludono e mi viene in mente un'unica spiegazione per la sua reazione:

Sapeva già tutto... non mi sorprende, del resto è il capo dell'Inquisizione.

Mi congedo da Santarosa e mi incammino verso l'uscita senza riuscire comunque a liberarmi dell'inquietudine. Soltanto quando sono fuori dal Vaticano inizio a sentirmi un po' sollevato anche se molti pensieri mi affollano la mente: Questo processo è un rischio enorme e Felice ci si è volontariamente buttato a capofitto nonostante gli avvertimenti… Santarosa ormai ha indagato e può usare le sue informazioni in ogni momento a prescindere dal processo... se però Felice si ritira forse possiamo limitare i danni.

Sono molto contrariato quindi mi dirigo all'ospedale per vedere Sonia e ritrovare così un attimo di pace, oltre che per avvertirla che forse dovrò testimoniare e che perciò io e lei dobbiamo tenere un profilo più basso possibile.

Quando arrivo sono ancora immerso nella mia collera e nei miei pensieri quindi la frase della donna mi coglie alla sprovvista.

Perdonami ma… non è opera mia. ...anche se avrei potuto pensarci... le rispondo un po' imbarazzato abbassando lo sguardo che sposto subito sui fiori, assumendo un'aria sospettosa e gelosa. Osservo il biglietto e il vaso in cerca di qualche spiegazione e mi rivolgo a Sonia: Chi li ha consegnati?

Modificato da Carrie.4794
Inviato

Vittorio Manfredi

Quando Miriam mi abbraccia e poi crolla sul pavimento, ogni mio pensiero svanisce. Il mio cervello si spegne completamente.

Seguo Miriam mentre viene sedata e portata in un'altra stanza senza rendermi conto che c'è anche Andrea con noi. Mi avvicino al letto dove la ragazza riposa tranquilla.

I capelli castani sparsi sul letto. I miei occhi corrono sulla sua figura. 

Quella volta... già quella volta quando ti vidi mi innamorai di te... hai stravolto tutti i miei piani... tutti i miei propositi... sei la mia croce e la mia delizia...

Gli occhi tornano sul volto della ragazza e sulle sue labbra socchiuse. Invitanti.

Mi avvicino al volto della ragazza per rubarle un casto bacio appoggiando le mani al bordo del letto.

Vittorio... c'è anche l'incendiario...

Mi blocco ad un paio di centimetri dalle labbra della ragazza e mi tiro indietro sedendomi sulla sedia.

Andrea... ecco... ecco... insomma... sta bene... starà bene... e tu come stai?

Inviato

Felice Montinari

ma quando mi ha detto se erano feriti pensavo che il processo fosse in poche ore, quindi ho detto la verità: erano entrambi incapacitati e non era possibile per loro venire al processo in quelle condizioni... ovvio che con alcune settimane di riposo si sarebbero ripresi, ma non per questo ho mentito... almeno non volontariamente e...

faccio una pausa rendendomi conto che mi sto infervorando, quindi continuò più calmo

Mi scusi, errore mio... continui pure...

rimango ad ascoltare fino alla fine Chianciano, pesando ogni sua parola, e alla fine mi metto a pensare, nervoso per la sua ultima richiesta

"qui è pericoloso... voglio partecipare al processo, ma c'è ancora quella storia di Dalmasso in ballo... e c'è anche la Gambali al processo... però che senso avrebbe? Anche un'idiota capirebbe che in questa situazione se l'inquisizione guadagna terreno sui templari sarà un inferno per tutti... devo rischiare... sono disposto a sacrificare tutto per vendicare Alessandro... è un azzardo che ho intenzione di giocare fino alla fine..."

dopo qualche momento di pausa dove rimugino mugugnando un po' alzo lo sguardo verso Chianciano e gli rispondo

sarò sincero con lei: io non sono di sicuro un santo, e tendo a buttarmi a testa bassa sui problemi come può vedere ora... di sicuro qualcosa che non mi sovviene di sbagliato avrò fatto, ma non di un'entità grande abbastanza per Santarosa da sfruttare... a meno che non sia disposto ad aggrapparsi anche a piccole cose, come quella volta che ho deciso di tenere l'expiator di un templare morto che ha attaccato Ivrea... ho controllato le regole e non dovevano esserci problemi, ma nel caso lo tengo al sicuro fino a che non posso farlo a chi di dovere

dico sinceramente preoccupato che anche questo possa influire, per poi fare un colpo di tosse e continuare

comunque ho capito: per come lo conoscevo io il templare deceduto era vivace e deciso, con un sacco di energia e avventuroso, ma non ho avuto troppi rapporti con lui... chiederò ai suoi compagni... per il resto è tutto chiaro: non rispondere a provocazioni, dire solo il necessario preciso e riassunto, mantenere la calma ed essere educato... se non fosse che è lui ad interrogarmi sembrerebbe piuttosto lineare...

Inviato (modificato)

@Michele

Non puoi non vedere la delusione negli occhi di Sonia quando le dici che non sei stato tu a portagli i fiori.
Non passa molto tempo e scopri che è stato Fosciani a omaggiare tutte le donne feritesi nel suo treno durante l'assalto.
Vieni anche informato sul fatto che Miriam, durante la tua assenza, ha avuto una crisi (nessuno ha specificato il tipo di crisi) ed è stata trasferita temporaneamente in un'altra stanza.

@Vittorio

Andrea è troppo scossa per notare il tuo movimento nella direzione di Miriam. A dire il vero l'incendiaria non ha neanche udito la tua domanda e sei costretto a ripeterla una seconda volta. Sto bene... dice lei istintivamente. Capisci che sono parole vuote. Una risposta scontata dettata dalla cortesia e dall'abitudine.
Andrea poi abbassa il capo ...no, non sto bene! Non sto bene per niente. Non so neanche come fai a rivolgermi la parola. La mia mente mi suggerisce di provare vergogna nei tuoi confronti. Mi sento come se fossi una ladra. Ogni fibra del mio corpo si è tramutata in qualcosa che non deve esistere, un abominio estraneo ai disegni di Dio.
Mi sento un mostro e tutto quello che mi circonda non mi appartiene più. Non mi puoi capire, ora sono dall'altro lato.
Sono un'estranea in una terra che mi è vagamente familiare... ma non è la mia terra. Sono un pesce che nuota da solo in una boccia.
Un mostro che per continuare a esistere deve spezzare l'esistenza degli esseri umani. In me sento la fame crescere e non ho il coraggio di darmi fuoco.
Non puoi capirmi. Come potresti?
C'era un tempo in cui temevo "il nulla" dopo la morte... ma è tremendamente triste scoprire che dopo la vita sei avvolto da un infinito senso di solitudine.


Miriam inizia a lamentarsi.
Qualche secondo dopo riapre si riprende. Gli occorrono solo un paio di secondi per ricordare cos'è accaduto e per intuire cosa gli sia successo.
I suoi occhi zampillano da te ad Andrea.
Rivedere la sua amica la fa piangere di nuovo: scusami! Riesce a malapena a dire. Andrea gli si avvicina e le stringe una mano tra le sue.
E' stato un semplice gesto ma l'incendiaria ha dovuto raccogliere tutto il suo coraggio per compierlo.
Del resto entrambe sanno che Andrea è morta e questo è stato il loro primo contatto (volontario) dopo il risveglio.
Sto bene... dice Andrea ...sto bene sul serio. Nonostante la maschera di Andrea sia perfetta, riesci a "vedere oltre" e a percepire le sue vere emozioni. La tua empatia è dovuta alla tua natura che, oramai, appartiene anche all'incendiaria.
Quei suoi occhi li hai visti un'infinità di volte al tuo specchio... o riflessi negli occhi di un'altra donna che, in questo momento, cerchi di reprimere nella tua memoria.
Ti chiedi come reagirà Miriam... anche se sai già come andrà a finire questa storia. Si ripeterà quello che hai già vissuto.

Miriam si solleva dal letto, quel tanto che basta per abbracciare Andrea.
Lasciami...dai. Non hai paura di un mio morso? Dice l'incendiaria, trattenendo le lacrime, nel maldestro tentativo di alleggerire l'atmosfera.
Astore, sempre piangendo, dice: non ti lascerò mai.
Mentre lo dice, senti Miriam stringere (anche) la tua mano.

@Felice
 

Cita

ma quando mi ha detto se erano feriti pensavo che il processo fosse in poche ore, quindi ho detto la verità: erano entrambi incapacitati e non era possibile per loro venire al processo in quelle condizioni... ovvio che con alcune settimane di riposo si sarebbero ripresi, ma non per questo ho mentito... almeno non volontariamente e...


Chianciano deve raccogliere tutte le sue energie per non perdere la pazienza: ma secondo te vado a chiamare un testimone a due ore dal processo?
Queste tue lacune in campo giuridico mi lasciano alquanto perplesso. E poi... non provare ad "aggiustare" i fatti.
Alessandro Leoni sta bene anche adesso... e stava bene anche quando mi hai detto che volevi sostituirti a lui. Certo... è ovvio che è rimasto ferito e attualmente si trova all'ospedale, però è anche vero che può muoversi ed è in grado di affrontare un processo.
Cambia atteggiamento altrimenti, nel controinterrogatorio, Santarosa ti massacrerà. Con lui non provare a fare il furbetto.


Il gran maestro ascolta il resto del tuo discorso, per poi rispondere: conservare un expiator non minerà di certo la tua credibilità, credo sai una fatto così irrilevante che l'inquisizione neanche lo menzionerà. Su questo puoi stare tranquillo.Non menzionare però il fatto del templare morto... a  dire il vero questa storia è meglio che non esca da queste quattro mura.

-.-.-.-.-.-.-

04 - 01 - 1958

Effetto film

Spoiler

Nell'aula del tribunale in cui si terrà il processo del caso Carducci, il santo papa ha voluto convocare , per un incontro preventivo, Santarosa, Chianciano e i ventiquattro membri della giuria. Con loro c'è anche il camerlengo, che in questo processo ricoprirà il ruolo di stenografo, alcune guardie per la difesa del papa e diversi uomini e cardinali esperti di diritto.
Prima di ogni altra cosa, il papa ci tiene a ricordare che il caso Carducci riguarda degli eventi avvenuti ad Ivrea, in cui molti cittadini hanno perso la vita. Un pensiero e una preghiera va a tutti loro. Il pontefice siede sulla "sedia del giudice" e legge alcuni atti riguardanti il processo. Il suo intento è quello di iniziare il caso senza dover incontrare alcun tipo di incomprensione: vuole quindi ripassare la lista dei testimoni, leggere ad alta voce i loro nomi, rileggere i verbali che hanno portato all'arresto il sotium Carducci...
Infine, il papa si rivolge a Santarosa e a Chianciano, chiedendo loro se hanno delle richieste da esporre.
Il gran maestro templare ne approfitta per avanza la richiesta di un processo "a porte aperte". Al fianco di Chianciano si trova un altro templare, un uomo molto scaltro che fratello Renato userà come suo consigliere per tutta la durata del caso.
Il papa, sentendo la richiesta di Chianciano, si volta verso il grande inquisitore per ascoltare le sue obiezioni... che non tardano ad arrivare. Santarosa infatti dice: vostra santità, non vedo il motivo di aprire al pubblico questo processo, si tratta di un caso che riguarda esclusivamente l'ordine dei templari e l'ordine dell'inquisizione.
Chianciano però incalza: templari e inquisizione riguardano oramai la quotidianità di ogni uomo del Santo Impero, permettiamo a loro di mostrare come operano le più alte autorità della nazione.
Non vedo alcun senso... se non pleonastico vanto ...lasciar presenziare il gregge di Dio al processo. Del resto i miei interrogatori non sono pubblici e neanche il rispettabilissimo Chianciano apre le porte della sua rocca quando deve emanar sententia ai suoi templari.
E' anche vero, santo padre, che non ho mai giudicato alcun inquisitore... e il rispettabilissimo Santarosa non ha mai interrogato alcun templare. Il caso Carducci non può essere paragonato ai casi citati dal grande inquisitore e per tanto non vi è alcun precedente.
Il papa risponde: devo concordare con il gran maestro Renato, il processo sarà aperto al pubblico.

Una volta fuori dall'aula di tribunale, Chianciano passeggia per i corridoi della Basilica di San Pietro. Ha le mani dietro la schiena e lo sguardo cupo. Il suo "braccio destro" si trova al suo fianco. E' alto quasi quanto la spalla di Chianciano: gran maestro, perchè siete turbato? Chiede.
E' per quello che ci siamo detti in quell'aula.
Ma avete preso una piccola vittoria contro l'inquisitore Santarosa.
E' quello che vuole farci credere. Conosco Santarosa e posso quindi dire che ha solo fatto finta di obiettare. La sua protesta è stata volutamente debole e poco insistente. Credimi... anche lui voleva un processo aperto al pubblico.
Ma allora perchè fingere quell'obiezione?
Perchè Santarosa non vuole che nessuno sappia cosa pensa sul serio.


08 - 01 - 1958

Sono passati quattro giorni da quanto è iniziato il processo più discusso a Roma negli ultimi anni.
Si sta procedendo ad un ritmo davvero impressionante, merito del papa che non vuole allungare troppo i tempi di un caso che, secondo lui, ha preso anche troppa importanza. Si tratta di un processo aperto al pubblico.
I giornali riportano ogni giorno le vicende accadute nell'aula di tribunale.
Fino ad'ora sono stati ascoltati tre testimoni, due dei quali presentati dall'inquisizione: Luisa Gambali e Alberto Aldapaci.
La donna è stata chiamata poichè era presente nel castel Sabaudo durante lo scontro tra Carducci e Castaldelli.
Alberto Aldapaci è stato convocato in qualità di investigatore del caso. E' stato lui infatti che ha raccolto tutte le testimonianze dei presenti nel castello, oltre ad aver svolto diverse ricerche riguardanti il caso.
L'ordine dei templari, d'altro canto, ha chiamato un esperto di tattica e strategia per giudicare gli atti di Carducci e Castaldelli.

Quest'oggi, verrà chiamato alla sbarra il templare Felice.

@tutti
 

Spoiler

Da questo momento in poi dovrà postare solo Felice.
Se volete assistere al suo interrogatorio dovete specificarlo. In quel caso potrete postare i pensieri dei vostri personaggi durante il processo.
Da questo momento in poi, il parlato di Chianciano sarà sempre blu e quello di Santarosa sarà sempre rosso.
Ogni mio futuro post sarà una domanda da parte del gran maestro templare e in seguito da parte del grande inquisitore.
Felice dovrà rispondere ad ogni mio post con una sua risposta.


@Felice

In questi giorni hai parlato con Alessandro e Raffaele.
I due ti hanno raccontato il loro passato: furono incaricati di uscire fuori dai territori del Santo Impero per aiutare i parigini nella loro battaglia contro il Quarto Reich. Durante il loro ritorno a casa però si fermarono nei pressi di Avignone. La città dei papi era stata assediata da un gruppo numeroso di morti comandati dal cacciatore.
Il gruppo di Alessandro non ha mai incontrato questa "creatura". Durante gli scontri con i defunti, lui e i suoi compagni sfiorarono la morte.
In quei giorni, il loro legame si rafforzò come non mai.

Ti dicono inoltre che il vero nome di Miriam è Diana ed è la figlia di un mafioso siciliano che risponde al nome di Vito Astore, nato a Corleone.
Diana ha cambiato il nome di Miriam per ovvie associazioni con la dea romana della caccia.

In questi giorni, inoltre, hai discusso con Chianciano riguardo le vicende legate all'assedio.
Sono stati stimati che, durante lo scontro tra Carducci e Castaldelli, cinquantaquattro persone furono lasciate fuori dal castello e duecentodiciannove uomini si erano rifugiati al loro interno. Tutte gli accessi alla struttura erano stati sigillati e i morti avevano già accerchiato tre quarti del perimetro del castello.

/////////////////

NELL'AULA DEL TRIBUNALE

Felice è stato accompagnato alla Basilica da Alessandro e Raffaele.
Quest'ultimo è ancora debole ed è sempre "legato" alla bombola dell'ossigeno ma ha insistito per essere presente. Una volta nella chiesa, Felice è stato separato dai due templari. Costoro andranno a sedersi nell'aula del tribunale.
Andrea, anche se morta, deve fingere (ovviamente) di esser ancora viva, pertanto è costretta a restare nell'ospedale. Miriam le fa compagnia.
Iolanda non può ancora alzarsi dal letto.
(Non specifico dove si trova Sonia. La donna resterà sempre al fianco di Michele).

Tutti coloro che entrano in quest'area della Basilica vengono perquisiti.
Ogni arma o oggetto ritenuto pericoloso viene loro sottratto.

Felice incontra Chianciano, il quale gli ripete tutti i consigli già detti nel loro incontro nella rocca romana. Infine il gran maestro raggiunge l'aula del tribunale. Felice viene condotto al corridoio che comunica con la stanza ed è sempre affiancato da due templari.
Le porte dell'aula vengono poi aperte, segno che Chianciano ha comunicato la sua intenzione di chiamare alla sbarra Felice. Un usciere accompagna Felice all'interno della stanza.
Si tratta di un'aula immensa.
E' così grande che a stento si crede che sia contenuta nella Basilica. Non vi sono finestre ma la luce elettrica illumina egregiamente questo luogo.
Molti uomini stanno assistendo al processo: Felice riesce a vedere tra loro Alessandro e Raffaele.
Ci sono anche Fratello Furio e Spartaco... ma i due fanno parte delle guardie poste per (quasi) tutto il perimetro della stanza.
Il santo papa è seduto in alto, in quello che un tempo veniva chiamata "sedia del giudice".
Alla sua sinistra, più in basso, si trova la sedia dei testimoni.
Alla sua destra invece c'è lo stenografo.
Ai lati estremi di questa porzione della stanza si trovano i ventiquattro cappuccini che formano la giuria (dodici a destra e dodici a sinistra).
Due tavoli sono stati posti di fronte al papa. Su quello più vicino alla sedia dei testimoni si trova Chianciano e il suo braccio destro, un uomo di trentacinque anni, templare, con capelli castano scuro e occhi verdi.
Al secondo tavolo invece si trovano Santarosa e Carducci.
Quest'ultimo veste un abito prevalentemente bianco.
I tavoli sono separati dalle panche destinate al pubblico da una sorta di corrimano di legno. Le prime file sono occupate principalmente dai giornalisti.
Felice riesce a scorgere in questo momento un uomo seduto tra il pubblico. E' vestito con abiti molto costosi ed eleganti.
Potrà avere circa quarantacinque anni, ha capelli corti, di un biondo molto scuro e stirati all'indietro, i suoi occhi sono chiari e ha il naso aquilino. Un grande anello d'oro adorna il suo mignolo. Non è la prima volta che Felice vede quell'uomo.

Il templare di Ivrea viene condotto alla sbarra, gli viene fatto giurare che dirà solo ed esclusivamente la verità... solo allora viene fatto sedere.
Il papa si rivolge a Chianciano: a lei il test.
Il grand maestro si alza e ringrazia il pontefice.
Inizia così l'interrogatorio.
La prima domanda di Chianciano è (ovviamente) chiedere a Felice le sue generalità.
La sua seconda domanda è: fratello Felice, ci può illustrare i fatti riguardanti la sera del ventotto Novembre dell'anno scorso? (il giorno dell'assedio).

Modificato da darteo
Inviato

Felice Montinari

Fratello Felice Montinari, Templare di Ivrea...

mentre fornisco le mie generalità penso a tutto quello che è successo e quello che sta per succedere, tutte le persone che contano su di me e soprattutto l'avversario: Santarosa.

"ci siamo... volete ballare? E balliamo!"

Al banco dei testimoni guardo un'ultima volta Alessandro prima di concentrarmi sulle domande che mi vengono poste. Con serietà guardo Chianciano e poi la giuria prima di rispondere

certamente Maestro Templare... ero alla Rocca di Ivrea quando è suonato l'allarme. Subito mi sono diretto insieme alle forze armate verso ovest, la direzione dalla quale provenivano forti rumori e la popolazione stava scappando... arrivati sul posto i morti avevano già fatto breccia, quindi abbiamo iniziato a combattere

ridpondo conciso aspettando la prossima domanda o una richiesta di continuare a raccontare la serata

Inviato

Chianciano arretra verso il suo tavolo, prende dei fogli che erano lì sopra e torna da te. Li solleva all'altezza della sua testa, così che tutti possano vederli bene. Ho qui, fratello Felice, le testimonianze dei sopravvissuti presenti nel castel Sabaudo. Sono poco più di duecento anime.
Principalmente erano degli ammalati, a seguire troviamo dei francescani, suore... in altre parole ...il personale dell'ospedale. Fermatemi, fratello Felice, se sto sbagliando qualcosa.
Infine, di quelle duecento anime, vi erano degli uomini che si erano rifugiati nel castello per evitare l'avvento dei morti.

La discussione, tra il sotium Carducci e il fratello Riccardo Castaldelli, che poi degenerò nel famoso scontro mortale, riguardava il fatto se far entrare nel castello cinquantaquattro uomini in fuga dai morti.
Per fare un breve sunto: fratello Castaldelli voleva rischiare la sua vita e quella dei rifugiati e far aprire le porte del castello.
Sotium Carducci, invece, sosteneva che con l'apertura delle porte si mandava a morire i duecento rifugiati.
Quei cinquanta uomini, secondo il sotium, erano già condannati a morte
.

Purtroppo nessuno può dire chi dei due aveva ragione.
I cinquanta uomini potevano essere salvati? Si poteva fare in tempo ad aprire le porte? Oppure il sotium aveva ragione e oggi avremmo pianto duecentocinquanta uomini?
Queste sono domande che Chianciano rivolge a tutti i presenti per invitarli a riflettere.

Quello che oggi possiamo capire è che tipo di uomo era fratello Castaldelli.
Lei, fratello Felice, è stato chiamato per illuminarci su chi era quest'uomo. Potrebbe quindi elencare i successi del fratello Castaldelli? Non deve elencarli tutti, ma solo per darci un'idea delle sue conquiste. Quali sono battaglie ha combattuto? Ci può dire, inoltre, che tipo era? Riflessivo o impulsivo? Scontroso o gentile?

 

Inviato

Felice Montinari

ascolto il discorso di Chianciano annuendo semplicemente quando spiega l'accaduto, senza commentare o prendere parola, fino a che non fa domande rivolte verso a me

è vero, i fatti si sono svolti in questo modo... Fratello Castaldelli aveva un carattere particolare: era ligio al dovere, sempre rispettoso dei suoi superiori e compagni di viaggio, e allo stesso tempo dimostrava intraprendenza, cercando di compiere ogni obbiettivo che si prefissava... detto questo devo esporre i fatti, e molte volte ha peccato di testardaggine ed era difficile... tutti hanno delle pecche... questi difetti però erano dettati dal suo valore più grande, e cioè la fede cieca nella religione e le regole del Sanctum Imperium, che poneva al di sopra di ogni cosa... escludendo tutto questo da quello che ho potuto vedere in prima persona era un'anima gentile con solidi valori.

faccio una pausa guardando la giuria e Chianciano per vedere le loro reazioni prima di passare alla seconda parte

per quanto riguarda i suoi successi posso raccontare alla corte del viaggio di Castaldelli insieme al suo gruppo in Francia, in una missione a Parigi per aiutare nei combatimenti contro il Quarto Reich e di come al ritorno ha protetto con gli altri Avignone da un'orda di morti simile a quella che ha colpito Ivrea nell'attuale caso, rischiando la morte per un soffio... per i fatti più recenti di quello che ho visto ad Ivrea il suo aiuto in varie indagini, combattimenti, perlustrazioni e supporto in generale è stato impagabile, e l'evento che ha infine portato alla sua dipartita è solo un'altra dimostrazione del suo valore e dei suoi precedenti successi... abbiamo subito innumerevoli attacchi a Ivrea, e fino a quello sciagurato giorno ha fatto parte di quasi tutti gli sforzi di difesa... questi sono i successi di Fratello Riccardo... è tutto vostro onore...


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