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Inviato

Vittorio Manfredi

Sorrido vedendo la reazione della ragazza ma il mio umore prende decisamente una piega diversa quando i miei occhi incontrano la figura di Morte.

Vittorio, guarda come è spavaldo... 

Certo da quella posizione e da solo... lo sarei anche io.

Mi alzo.  A quanto pare ci piacciono molto i teatri... prendo la mano di Miriam e me la porto alle labbra mentre l'altra la faccio scivolare dietro la schiena con fare elegante per afferrare la pistola dietro la schiena. L'ultima volta che ci siamo incontrati è stato a Roma. E ora... sei qui, ad Ivrea. Mi piacerebbe sapere per quale motivo sei qui...

 


Inviato

@Vittorio

Il tuo istinto ti suggerisce che Morte sta sorridendo.
Miriam è intimorita dalla presenza di quella figura che continua a fissarvi dall’alto della sua postazione. La donna non smette mai di stringerti la mano e si avvicina a te. Le fa male il costato per via della caduta, per questo si mette una mano sulla schiena all’altezza dei reni mentre contrae il volto in un'espressione di dolore.
Morte risponde alla tua domanda nell’unico modo che conosce… puntando il fucile su di te e Miriam.

@Michele

Anche Sonia si ferma sul pianerottolo.
Le tue parole infatti l’hanno costretta all’immobilità. Ti guarda con fare sorpreso ma scorgi anche del timore nei suoi occhi. Risponde dopo che hai finito di parlare: Signore …a dire il vero, quando ho accettato questo lavoro, non mi sono fatta molte domande su voi. Per questo motivo non posso essere delusa dalla persona che in realtà siete e che mi avete mostrato negli ultimi giorni.
Vi confesso che l’incontro con la Città di Dite mi impensierisce e non poco… ma non mi tiro indietro. Permettetemi almeno di studiare con voi un piano… ecco …”d’emergenza”, nel caso un cui l’incontro dovesse degenerare nella violenza.
Un’altra cosa… non sentitevi in colpa se mi state chiedendo molto. E’ quest’era, non voi, a chiedere a me e agli atri uomini qualcosa che vada oltre delle nostre capacità.

Apri la stanza della strega ed entri… ma ti fermi per la sorpresa dopo aver fatto solo un paio di passi.
Anche Sonia si è bloccata ma si trova ancora sull’uscio della porta.
Di fronte a te non c’è la strega ma un’altra donna. E’ in piedi e stira un delicato sorriso.
Veste abiti neri, con una camicia bianca e un collarino nero. Porta un paio di grandi occhiali da sole. I suoi capelli sono neri, lisci e a caschetto con una folta frangetta che le copre la fronte.
Hai l’impressione che stava aspettando te.

 

Inviato

Michele Della Torre

Sorrido a Sonia. Qualcosa ci inventeremo. Tuttavia... allungo un braccio e cingo la sua vita attirandola al mio petto. Non darmi del voi. Non tu. le dico con voce bassa e roca sfiorando il lobo del suo orecchio con le labbra fino a raggiungere il sensibile incavo tra il collo e la mascella, dove la bacio. 

Apro la porta e non sono nemmeno sicuro di capire chi ho davanti. Isabella?!! Resto saldamente davanti a Sonia e osservo la donna da capo a piedi. Togliti gli occhiali.

Inviato

Vittorio Manfredi

Questo non possiamo sopportarlo. Sparagli!

La mia mano si stringe sul calce dell'arma e in un secondo la punto verso Morte. 

Non osare mai più farmi un affronto del genere, dico mentre sparo alla mano armata dell'uomo.

A prescindere dall'esito spingo via la donna da me per allontanarla dalla direzione di tiro.

Miriam. Corri. Intendendo nella direzione della porta sotto al palchetto.

Inviato

@Michele

Cita

Non darmi del voi. Non tu

Sonia sorride imbarazzata e risponde: si scusatem… scusami. Devo farci ancora l’abitudine.
La sorprendi quando la baci. Un fremito le attraversa tutto il corpo. Posseduta dalla passione, Sonia ti spinge delicatamente la testa al suo collo nel tentativo di prolungare il più possibile quest’attimo.
Ogni suo più piccolo movimento rivela il suo desiderio assopito per molto tempo.

Dopo po' apri la stanza e ordini alla donna di fronte a te di togliersi gli occhiali.
Quest’ultima fa sparire dal suo volto il suo sorriso appena accennato. Ora noti delusione nel suo sguardo poichè non sei riuscito a riconoscerla (non potevi). Lei obbedisce al tuo ordine: si sfila gli occhiali e ti fissa con i suoi occhi rossi come la brace.
Isabella si è mostrata per la donna che è… e non per quel pezzo di carne che hai raccattato nelle prigioni di Agenore.

Dopo un altro paio di secondi però… la donna cambia di nuovo espressione.
E’ stato un movimento facciale quasi impercettibile ma il testimonia tutto il cambiamento del suo stato d’animo. Ora la strega ti comunica la sua ira
Un’istante dopo, lei scatta verso di te.
Senti la porta sbattere alle tue spalle e Sonia, rimasta all'esterno, che inizia a tempestarla di pugni.

La strega sta per raggiungerti ma, un momento prima, avverti una forza sovrannaturale investirti in pieno che ti fa cadere all’indietro schiacciandoti al suolo. Hai sentito come un tonfo sordo far vibrare i timpani delle tue orecchie… la stessa sensazione che hai sperimentato quando, nelle prigioni, la strega aveva dato sfogo ai suoi poteri. Isabella balza e si siede a cavalcioni su di te.
Solleva la manica sinistra e ti mostra il moncherino. Ti colpisce al volto con quella parte del corpo mutilata. Inclini la testa di lato e senti il sapore del sangue in bocca.
Un altro colpo ti fa voltare la testa dall’altra parte. Isabella ringhia con voce carica di rancore e disperazione: non potevi fare a meno di massacrarmi in questo modo? Perché ti sei comportato come un vero inquisitore?
Al terzo colpo sul tuo volto, Isabella spalanca occhi e bocca e si paralizza.
Non riesce nemmeno a respirare. Non essendo ancora guarita, qualcosa nel suo corpo le sta facendo provare dei dolori lancinanti… probabilmente si tratta della schiena.
Si inclina di lato e si sdraia al tuo fianco. Piega i gomiti e si contorce per il dolore. Non gli importa in questo momento di te.
Riesce solo ad emettere qualche straziante gemito di dolore.
Sonia sfonda la porta e punta una pistola a Isabella ma quest’ultima sembra che non si sia accorta della sua presenza. Senti ora i conversi che stanno velocemente salendo le scale per raggiungerti.

@Vittorio

Punti la pistola contro Morte… anche Miriam fa la stessa cosa.
Aveva finto una fitta alla schiena per impugnare una pistola che teneva nascosta sotto i vestiti. I vostri corpi si muovo all’unisono e contemporaneamente aprite il fuoco.
Il suono degli spari riecheggia su tutta la sala come una scarica di tuoni.
Il fucile di Morte cade dalla sua mano e finisce sul palchetto. Miriam invece aveva mirato al corpo.
Vedi apparire i fori di proiettili sul membro della stella di Astarot ma non vedi alcuna traccia di sangue.

Urli a Miriam di correre e lei esegue… ma non ti lascia la mano.
Correte entrambi verso la porta più vicino a voi per poi uscire dal cinema.

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Inviato (modificato)

Michele Della Torre

Sento il fremito del corpo di Sonia sulle mie labbra e la vita palpitante dentro di esso. È inebriante essere attratti da qualcuno sia per il suo corpo sia per la sua carne, contemporaneamente. E anche se non mangerei mai Sonia, sono convinto che ai vivi sia completamente ignota un'attrazione così travolgente. Mi stacco da lei ma prima le sussurro: Hai detto a Spina che stasera avevi un appuntamento... bhe possiamo fare in modo che sia vero.

Quando apro la porta della stanza fatico a realizzare che la persona che ho davanti è Isabella e fatico ancora di più a definire che effetto mi fa questo cambiamento. Per qualche ragione, in fondo, sono fiero di vederla così. 

Si è messa in ghingheri per me. È me che aspettava.... e non ti metti in ghingheri per uno che vorresti soltanto uccidere, no, ti metti in ghingheri per qualcuno che vuoi... compiacereLe rivolgo un sorriso predatorio e trionfante. Ho ottenuto ciò che volevo: in qualche modo l'ho legata a me. Non so quanto sia forte questo legame, non so se reggerà o mi tradirà alla prima occasione, non so nemmeno dove mi porterà, però ho avuto la conferma che esiste... e che è sicuramente qualcosa di profondo, complicato e deforme come il luogo in cui è nato, cioè una sala di tortura. Per questo accolgo la sua rabbia. Ho vinto io Isabella. Ho comunque vinto io.

Appena la strega smette di colpirmi e collassa al mio fianco, tossisco e mi giro di lato per sputare il sangue. Mi tiro su a sedere. Non preoccuparti Sonia. Non è niente. Allontana i conversi per favore. 

Solo adesso mi giro verso la figura che si contorce gemendo e con uno scatto mi metto io sopra di lei. La immobilizzo e le afferro con forza il braccio mutilato e tirandoglielo davanti agli occhi: Sei finita tra le braccia dell'inquisizione e questo è il prezzo che hai pagato. Soltanto questo. Nessuno sopravvive all'inquisizione da secoli... tranne te. Lo sai cosa mi ha fatto la tua gente, E IO AVREI DOVUTO AVERE PIETÀ DI TE?!  la fisso negli occhi e mi avvicino al suo volto lasciando che il mio sangue le goccioli addosso. E pensare che io ero venuto qui per parlarti di come intendo liberarti... di come intendo ridarti la dignità. Non ero io quello che pretendeva che glielo succhiassi insieme ad altri quattordici uomini, oppure te lo sei già scordato?! la mia voce diventa un sibilo basso, rauco e caldo:  Il mio regalo per te era Agenore. Ho avuto la confessione di Minetti. Volevo arrestarlo e portarlo qui da te lasciandoti usare tutti i miei bei giocattoli su di lui... 

@ Master

Spoiler

uso il mio pregio Affascinante

 

Modificato da Carrie.4794
Inviato (modificato)

Vittorio Manfredi

Iniziamo a correre appena usciti dal cinema e solo quando vediamo e mura di Ivrea iniziamo a rallentare. 

Prima di entrare mi chiudo il giubbotto e mi giro la sciarpa sul viso in modo tale da non far notare l'assenza di vapore. Guardo la ragazza. Io devo ritornare a casa per darmi una ricucita... faccio una pausa per poi continuare a parlare. Non nego che mi farebbe molto piacere... ecco... stare con te... rispondere a tutte le domande che vorrai farmi.

Dopotutto un patto è un patto. E io mantengo sempre la parola data.

Mentre entriamo scorgo la figura di Massimo tra la folla.

Un momento... devo inforrmare Massimo di quello che abbiamo visto. 

Mi avvicino al templare. Massimo, ti rubo solo un attimo del tuo tempo. Durante il diversivo per salvare i lavoratori di Ivrea ci siamo imbattuti in uno della Culla: Morte. Lo stesso che era a Roma. Al momento non so dirti di più ma credo che fosse solo... però ancora cammina sulle sue gambe nell'Ivrea perduta. L'ultima volta che era nel teatro. Fai fare doppi turni di guardia. Se sono venuti qui... è perchè c'è qualcosa che vogliono. Il cosa vogliono io... non lo so... ma è la seconda volta che ci imbattiamo in loro. Non è una coincidenza.

Io Vittorio una mezza idea l'avrei...

Eleonora dici?

No, Vittorio quella è la tua idea...

Non so di cosa parli.

Non lo sa nessuno. Non è una novità, ma non parlarne non significa che non esista.

Con una pacca saluto il templare. Devo andare a darmi una sistemata. Mi sono beccato una pallottola. 

Visto l'attacco... il potere è nelle mani dei templari. Organizza una "tavola rotonda". Dobbiamo capire che cosa vogliono da Ivrea. Io al momento non posso espormi troppo... visto che a Roma mi decretano morto... ma farò in modo di ottenere più informazioni possibili. 

 

Modificato da Asteroid
Inviato (modificato)

@Vittorio

Informi Massimo riguardo l’avvistamento di Morte. Sei riuscito ad allarmare il romano che inizia subito ad avvertire tutta la squadra presente nell’Ivrea perduta.
L’uomo inizia a smistare gli uomini, a tracciare un perimetro e a dare altri ordini…
Ma subentra subito Raffaele e prende il comando della situazione. D’Este non si è ancora dimesso dalla carica di templare quindi è ancora ufficialmente un membro dell’ordine… di conseguenza è la più alta autorità di Ivrea in questo momento.
Raffaele non voleva essere scontroso ma ha voluto far prevalere la sua carica per ottenere il massimo della cooperazione tra gli uomini d’arme del paese.
Purtroppo Alessandro non è riuscito a cogliere la strategia del suo amico… e per la prima volta nella sua vita fissa il fiorentino con gelosia e rancore.

-.-.-.-

Sei nella tua casa.
E’ passata un’ora dall’attacco dei morti. La signora Claudia vorrebbe medicare le tue ferite ma glielo impedisci. Non puoi mostrarle.
La donna decide quindi di intervenire su Miriam
Astore infatti ha deciso di seguirti.
Dopo un’altra ora ti ritrovi in una sala, seduto su una poltrona con indosso una vestaglia (Claudia vuole che ti riposi). La camera è ben arredata con poltre in pelle, tappeti, una scrivania e un camino acceso.

Passando alcuni minuti e la porta della stanza si apre timidamente.
Una zoppicante Miriam entra al suo interno.
Ti guarda con i suoi occhi da cerbiatta per poi dirigersi all’armadio degli alcolici. Prende un liquore ambrato e ne versa un po' su un bicchiere di cristallo cercando di ricordare le mosse del padre (dedito agli alcolici costosi).

Si siede su una poltrona vicino alla tua, accavalla le gambe e ti mostra il bicchiere: credo che mi servirà un po' di questo se voglio affrontare una discussione con te.

@Michele

Sonia non vorrebbe lasciarti da solo ma si fida di te.
Esce e chiude la porta. La senti parlare ai conversi, li sta rassicurando.

Sali sulla strega e le devi bloccare i polsi per farla calmare.
Lei però continua ad emettere quei brevi rantolii acuti, dettati dal dolore alla schiena. Per questo motivo hai l’impressione che Isabella non ha potuto ascoltare la tua prima parte del discorso.
Ti ricredi però quando lei corregge un tuo intervento dicendo: ero nelle tue braccia, non più nell’inquisizione. Agenore ha preso la mia dignità perché è un porco e un servo della chiesa.
Ma voi! Voi siete libero dalle bugie del papa, non siete più un cane del vaticano… eppure, con me, vi siete comportato come tale e mi avete portato via un pezzo di me.
In quelle prigioni non siete state diverso da
… si morde il labbro per non finire la frase. Del resto una parte di lei ti è riconoscente per averla salvata.

Si copre il volto quando sente il tuo sangue sulla pelle (le lasci andare le braccia).
Piange mentre finisce di ascoltarti.
Si asciuga poi il sangue da una sua guancia e un po' gli finisce sulle labbra. Ti agguanta per il bavero della camicia per poter poggiare la sua fronte sul tuo torace.
Non hai idea se quel movimento era parte di un ultimo malsano tentativo di attaccarti… o forse voleva essere un segno di resa. La strega stringe i denti e combatte contro il suo pianto per poter sussurrare: sissignore.

 

Modificato da darteo
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Inviato

Michele Della Torre

Sì, eri tra le mie braccia... ma anche adesso lo sei. È questa la mia libertà, Isabella. Io posso decidere se tenere qualcuno tra le mie braccia per distruggerlo... o per proteggerlo. Perché questo sono io. E nessun altro inquisitore può... se non avessi incontrato me ora staresti bruciando viva sul rogo. 

Mi alzo e, passandole le mani sotto le braccia, rimetto in piedi anche lei. La conduco davanti ad uno specchio.

Ti avrò anche portato via un pezzo, ma ti sto ridando tutto il resto. Guardati... avresti mai osato sperare di tornare a fiorire in tutta la tua bellezza? Avresti mai osato sperare che un immortale rischiasse così tanto per salvarti?!

Mi avvicino al catino pieno d'acqua che si trova nel bagno e mi pulisco il viso e la bocca dal sangue. Perciò ascoltami molto bene: il prima possibile emanerò la tua condanna a morte e disporrò la tua esecuzione. Tuttavia sfortunatamente tu sarai morta sotto tortura prima di tutto questo... per un secondo mi godo la paura nel suo sguardo, sorrido e poi aggiungo: Di sotto è già pronta la tua "sostituta": è un cadavere che ho trovato, ti somiglia molto. Dovrò sistemarlo in modo da riprodurre cicatrici simili alle tue poi gli metterò in testa il tuo casco. Grazie ad esso nessuno ti ha mai vista in volto e questo semplifica le cose. Quel cadavere brucerà al posto tuo, così metteremo in pace sia la Chiesa sia la Culla.  

A questo punto la mia espressione si fa più severa. Adesso chiariamo un paio di cose. Primo: io non intendo segregarti qui per sempre, ma è ovvio che prima dell "esecuzione" e anche per un po' dopo, da qui non puoi uscire a meno che non si tratti di estrema necessità... E questa non è una tortura, è una questione di sicurezza per te e per tutti noi. Poi troveremo un modo per camuffare i tuoi occhi, mentre per la mano basterà che indossi dei guanti lunghi: quello vuoto lo riempiremo di stoffa così ad una prima occhiata non si noterà la mancanza dell'arto.             

Secondo: le persone in questa casa stanno tutte quante rischiando la vita per te. Io compreso. Quindi non provare più ad attaccarci, altrimenti io farò altrettanto.

 

Inviato

Vittorio Manfredi

Seduto sulla poltrona inizio a fissare i bagliori delle fiamme nel camino quando Miriam avanza timidamente nella stanza.

Osservo i movimenti della donna fin quando le sue parole non spezzano il silenzio.

Coraggio liquido? Sorrido alla ragazza. Capisco. 

Vittorio digli di ponderare bene le parole... 

Non posso... dobbiamo essere pazienti. E' spaventata. E se le dicessi di moderare le parole, potrebbe spaventarsi di più e restare in silenzio o peggio andarsene. Anzi.. io devo moderare le parole e scegliere le migliori per farla sentire a suo agio.

No, non può andarsene perchè ha stretto un patto con noi. C'era anche LaFayette.

Ma io... a me piacerebbe che lei scegliesse di trascorrere il suo tempo con me... non costretta... 

Ma... tranquilla non mord... cioè ecco... volevo dire... insomma hai capito. Versamene un po' anche a me di quella roba.

Faccio una pausa in attesa del bicchiere. Non sei tu ad aver bisogno di coraggio per parlare con me... ma sono io ad averne bisogno. Tu, Miriam forse non te ne rendi conto... ma è con i tuoi occhi che ora vedo il mondo. 

 

 

Inviato

Massimo

Sono Felice che alla fine avete deciso di venire con me Spina

Mi dispiace per quella sfuriata con Alice.. ma non può fare come vuole, ho visto molta gente morire e non vorrei mai che rischi la sua vita..

Ho visto che anche tu ti sei arrabbiata con lei.. magari ne possiamo parlare alla fine di questa storia , che ne dice?

guardo la donna e accenno un sorriso

Che ottimo profumo

Continuo a guardarla per qualche istante per poi partire con lei 

Inviato

@Vittorio

Cita

Ma... tranquilla non mord... cioè ecco... volevo dire... insomma hai capito.

Miriam ti rivolge un’occhiata di rimprovero, alzando il sopracciglio e bloccando un sospiro.
Sta ancora agitando dolcemente il liquore nel suo bicchiere con movimenti circolari del polso. Tu e lei vi godete qualche sorso in silenzio nel tentativo di prolungare questo attimo di pace.

Le tue ultime parole hanno ispirato Miriam che ora vuole imitarti… ovvero vuole provare a vedere il mondo attraverso i tuoi occhi. Ti rivolge una domanda: com’è morire?

@Massimo

Siete in viaggio verso la zona sud-ovest da Ivrea.
Siete in una strada sterrata e spesso la tua auto fa dei grandi sussulti. Spina vorrebbe abbassare il finestrino perché adora la sensazione del vento tra i capelli… ma siete in inverno e fa freddo.
Indossa un paio di piccoli ed eleganti occhiali da sole dicendo che l’altro suo paio, quelli a mosca, li ha chiesi in prestito Sonia Ferretti.

Parli di Alice e Spina sospira scuotendo la testa… ma non smette mai di sorridere.

Cita

Ho visto che anche tu ti sei arrabbiata con lei

E’ un’adolescente… è il suo lavoro farmi arrabbiare.
Spina affronta con spensieratezza questo argomento. Ma ti rendi subito conto che la donna non ha alcuna intenzione di scherzare quando si parla di Alice: ascolta… Massimo. Diamoci del tu.
Hai presente quella specie di genio della matematica ma che è anche un ribelle? La sua immensa intelligenza lo porta ad avere un indole scontrosa e non riesce a seguire le regole.
Alice è così… solo con i fucili al posto delle equazioni.
Dammi il permesso e libertà per educarla come si deve e io ti prometto che la farò rigare dritta… ti prometto anche che vi farò incontrare per poter fare la pace
… si avvina a te …lei è tutto quello che ho.
Torna a sorridere perché c’è un pizzico di malizia nel suo movimento.

Cita

Che ottimo profumo

Gli fai ora i complimenti. Lei stira ancora il suo sorriso: oh, grazie, la sua voce si è fatta più mielosa.
Tira in giù il bavero della camicia in modo da scoprire il collo e un accenno di petto: è magnolia… almeno credo. Senti!
Si sporge molto a te e ti fa perdere i comandi della guida.
Sbandate un pochino ma nulla di grave… l’unica cosa che causi è solo qualche risatina.
Spina si sta divertendo con te.

Fermate l’auto dopo un po' per una rapida ispezione del territorio.
A Spina non gli hai potuto dire che stai indagando sulla morte di Raoul, così la donna è convinta di aiutare in un semplice caso di omicidio. Lei apre la portiera e si alza pur restare con i piedi dentro la macchina.
Prende un binocolo e si guarda attorno.
Indica poi un punto a sud e dice: lì c’è un edificio abbandonato… mmm …troppo stupido pensare di trovare lì delle informazioni. Ma forse vale la pena tentare.

@Michele

Alzare da terra la strega si rivela una proceduta molto più lunga e delicata del previsto.
Isabella è dolorante e ha paura di provare un’altra fitta alla schiena.
Puoi avvertire tutta la sua tensione dal modo in cui ti afferra con forza il braccio per potersi sostenere.

La conduci davanti allo specchio e le tue parole le fanno un certo effetto perché riesce a smettere di piangere.
Lei resta a guardare la sua immagine riflessa (continuando a rimuginare  sulle tue parole) anche quando ti separi da lei per lavare via il sangue da te.

La strega trema ed è impallidita.
Trova irreale tutto quello che le è capitato ultimamente.
Si volta verso di te e dice: signore… non minaccerò mai i vostri uomini! E non farò mai nulla che possa mettere in pericolo la loro salute o la loro credibilità.
Cosa… cosa dovrò fare una volta che è stata inscenata la mia morte?

Inviato (modificato)

Vittorio Manfredi

Spoiler

 

Dipende da come accade. I miei occhi cercano quelli di lei. Non sono stato molto fortunato... non sono... ecco... trapassato nel sonno. Ci avevano catturati, molto probabilmente qualcuno ha venduto delle informazioni. Qualcuno ci ha tradito... per questo LaFayette era sulle mie tracce... pensava che fossi stato io a vendere i miei compagni. 

Non lo avrei mai fatto. Quando ci presero... per giorni ci torturarono. Infine...  uno alla volta e di fronte agli altri ci ammazzarono. Ciascuno di noi... in un modo "speciale". 

Scrutavano i nostri volti mentre vedevamo i nostri compagni morire. Io ero il penultimo. Erano passati dieci giorni dalla morte di LaFayette e per tre giorni mi hanno tenuto in un pozzo senza cibo. Quando mi tirarono su perchè era giunto secondo il loro piano il mio momento non si aspettavano che avessi ancora le forze per ribellarmi. Saltai fuori dal pozzo ed iniziai a correre verso un boschetto. 

Il battaglione subito si mise sulle mie tracce scaricando interi caricatori e liberando i cani. Iniziò a piovere. Corsi così veloce nonostante il terreno diventasse sempre più fangoso che pensai per un attimo di non avere più peso. Ad un certo punto, scorsi la Senna. Non era la prima volta che vidi quel fiume ma quel giorno era ingrossato e le sue acque erano nere come la pece.  Quell'attimo che mi fermai per raccogliere il coraggio per tuffarmi mi fu fatale. Tre colpi mi  centrarono la schiena e caddi nel fiume. 

Persi immediatamente conoscenza per il dolore e per l'impatto inadeguato con l'acqua. Non so di preciso quanti giorni passarono ma quando aprì gli occhi mi ritorvai in un campo di lavanda. Per un attimo credetti che fosse il paradiso, ma guardando meglio mi resi conto di essere vivo. Appresi della mia condizione solo in seguito.

Distrussi quel campo di lavanda e anche altre cose... un po' tutto quello che incontravo... per vendetta... per rabbia... non potevo tornare da Selene. O forse, non volevo. Non volevo che mi vedesse così... come... sono. Perchè in fondo al mio cuore, sapevo che... l'unica cosa che voleva da me era uno status e che essere sposata a... ecco... ad un trapassato non apre di certo le porte della società.

E allora mi lasciai andare... completamente all'istinto. E avevo anche raggiunto un certo equilibrio con me stesso. Mi sentivo... potente, invincibile... immortale...  avrei potuto conquistare il mondo intero Inoltre, i miei pensieri non si contraddicevano e credimi non è una cosa da poco. Sorrido. 

Tutto andava alla grande.  

Bevo un abbondante sorso dal bicchiere. Spero che la risposta sia esaustiva. Sorrido ancora alla ragazza. 

 

 

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Inviato (modificato)

Michele Della Torre

Sollevo la donna da terra e, nonostante le difficoltà che ancora ha, trovo il su miglioramento davvero sorprendente. 

Sarà merito dei suoi poteri. penso mentre Isabella si scruta allo specchio e io finisco di lavarmi il sangue dal volto e dalla barba. Osservo per un po' il mio riflesso distorto nell'acqua ormai tinta di rosso, c'è qualcosa che non mi torna. C'è stata un'altra guarigione lampo qui ad Ivrea... Sonia, quando fu avvelenata da Bianco... mi sento vagamente in colpa a fare una simile associazione tra loro due. è davvero possibile che Sonia e Isabella si siano già incontrate in passato? mi sembra così strano.

Mi asciugo la faccia e torno a voltarmi verso la strega. cosa dovrai fare? Te l'ho già detto. Per un po' non dovrai farti vedere da nessuno, dovrai restare qui. E dopo, bhe, ti assicuro che con me non ci si annoia mai... come hai potuto notare. ridacchio pensando a tutte le cose che sono capitate. Comunque prima dobbiamo concentrarci a far andare liscia la finta esecuzione e il resoconto che dovrò fare ai miei superiori. Quindi se c'è qualcosa che puoi fare, parla... visto che a quanto pare ogni giorno tiri fuori una nuova capacità. Sei migliorata davvero molto in fretta... la fisso.

C'è anche un'altra questione: cosa sai dirmi del cimitero di Santià? E poi pare che ci sia un ficcanaso qui ad Ivrea che si aggira per il paese di notte ed è un traditore della città di Dite... una volta mi parlasti di una certa Zingara, ma non sono certo che si tratta di lei in questo caso. Ne sai qualcosa?

Modificato da Carrie.4794
Inviato

@Vittorio

Se prima Miriam sorseggia il suo liquore… ora che ha sentito la tua storia lo beve tutto d’un fiato.
Se ne versa un altro po'.
Sei riuscita a sconvolgerla con la tua storia.
Fissa il tappeto sul pavimento e scuote la testa. Vorrebbe dire qualcosa ma le manca il coraggio.
Dal suo sguardo capisci che sta imprecando.
Vittorio… io… non credevo… si blocca perché capisce che ogni commento risulterebbe vano.
Fa uno sforzo e cerca di andare avanti: com’è stato mangiare il tuo primo uomo?
Mangi chi ti capita a tiro o hai dei criteri?

@Michele

Cita


Quindi se c'è qualcosa che puoi fare, parla... visto che a quanto pare ogni giorno tiri fuori una nuova capacità.

 

Signore… io non so come funzionano queste… queste… … voi le chiamate “capacità”. Io non so neanche cosa sono. Io sono solo un tramite per queste cose.
Sono il legno, non la fiamma che arde la torcia.
E’ vero che con il tempo e con la… ehm …”pratica” ho imparato a riconoscere alcune di queste capacità e a usarle a mio piacimento… ma non sono nulla di più spettacolare come un numero da illusionista.
Potrei far levitare qualcosa di piccolo… c’è un cucchiaio laggiù …ma non credo che volete vedere una dimostrazione.

Cita

Sei migliorata davvero molto in fretta...

Non… non mi è mai accaduta una cosa simile.

Cita

cosa sai dirmi del cimitero di Santià?

Signore… mio signore …utilizzatemi come volete ma non chiedetemi di prendere parte alle vostre indagini per conto della chiesa… perché è di questo che si tratta?! Le informazioni che so riguardo al cimitero possono mettere in pericolo la vita di molti uomini… quasi tutti sono uomini violenti ma tra loro c’è anche brava gente.

Cita

una volta mi parlasti di una certa Zingara, ma non sono certo che si tratta di lei in questo caso. Ne sai qualcosa?

Isabella si trascina sul letto per sedervici. Deve far riposare la schiena.
E’ un letto ospedaliero, con un materasso sottile e la barriera per ammanettare i pazienti. La strega sospira e dice: la Zingara era una donna che abitava in questa regione.
Era buona… troppo buona. Durante un inverno di molti anni  fa accolse dei soldati tedeschi in casa sua perché stavano morendo di freddo. Quella fu l’ultima volta che qualcuno la vide viva…
Viene chiamata “Zingara” ma non è gitana.
Lei legge nei tarocchi ed esaudisce desideri. Era la signora della Città di Dite e, se non ricordo male, fu proprio lei che fondò la setta… ma abbandonò il gruppo poiché si era resa conto che non rappresentava più la sua idea. La Zingara voleva una comunità di uomini liberi… e invece si accorse di aver rastrellato solo qualche eretico. Da allora la Città di Dite passò sotto il comando di Umberto Farina e quella setta si fece violenta… ma io credo che già lo era e che senza la Zingara gli eretici poterono dimostrare la loro vera natura.
E’ come un cane violento che viene sguinzagliato.

 

Inviato (modificato)

Michele Della Torre

Mi appoggio allo stipite della porta. 

12 ore fa, darteo ha scritto:

Sono il legno, non la fiamma che arde la torcia.

E la fiamma sono le tue emozioni... Quando sei arrabbiata o spaventata sai fare molto di più che far svolazzare un misero cucchiaio. È come se i tuoi poteri "prendessero la forma" dell'emozione che provi in quel momento. rifletto ad alta voce. Questo significa che ci sono molte più cose che potresti essere in grado di fare, quindi tanto per cominciare prova a nascondere o cambiare il colore dei tuoi occhi. Esercitati. Ci risolverebbe un sacco di problemi.

12 ore fa, darteo ha scritto:

Non… non mi è mai accaduta una cosa simile.

Se è vero allora non c'è nessun legame tra lei e la guarigione di Sonia.

E questo che vuol dire? Ritieni che non sia opera tua? 

Per quanto riguarda Santià, la Chiesa non c'entra. Devo andarci io lì quindi mi serve un piano d'emergenza... E tu sai benissimo che se mi dovesse succedere qualcosa di tremendo, il tuo caso passerebbe ad un altro inquisitore... e visto che la faccenda è così delicata, magari sarebbe proprio il mio maestro, Ruina, a prendere il caso. Dimmi Isabella, ti piacerebbe incontrarlo?!

Ascolto la storia della Zingara e scuoto leggermente la testa. Non so se è lei la spia in questione, ma è l'unica pista che ho. A meno che tu non sia a conoscenza di altre spie qui ad Ivrea... Quindi come si fa a trovare la Zingara? Lavora per qualcuno?

Modificato da Carrie.4794
Inviato

Vittorio Manfredi

Spoiler

Il mio primo pasto non lo ricordo molto bene... 

Buguardo.

Ero molto sconvolto. Non tanto per l'atto... ma per la fame che avevo. Ero morto che avevo fame e quando mi sono svegliato ne avevo ancora... i primi tempi sono stati duri. Vagando da solo per le terre perdute... non avevo parametri di confronto. E poi quando scopri che sei immortale la tua visione del mondo cambia. Il tempo scorre in modo diiverso. Tutto ha un sapore diverso.

Inizialmente non avevo preferenze ma poi... ho iniziato come tutti ad averne. Non sono guidato da principi morali... come LaFayette, ecco... mi faccio meno scrupoli nello scegliere il pasto. Probabilmente... perchè considero il mondo intero in debito con me per quanto mi è accaduto.

Guardo la ragazza, cercando di deviare la sua attenzione da quello spinoso argomento. Una notte, in una cittadella fortificata vidi un uomo dichiararsi ad una donna e baciarla. Desiderai lì per la prima volta di tornare umano. Mi avvicinai furtivo alla coppia loro non si accorsero mai di me. Vegliai su di loro. E più i giorni passavano più io iniziavo a comprendere la gravità della mia situazione. Piansi e ciò che mi sorprese erano le lacrime che scendevano dai miei occhi e in un attimo sentì il mio cuore battere. 

E può farlo ancora... adesso no perchè sono ferito... ma quando guarirà potrà tornare a farlo. 

Non riuscì mai a capire perchè... ma da quel momento in poi il mio cuore cominiciò a battere. Quello che mi lasciò più sconvolto è la sensazione di impotenza che mi avvolse immediatamente dopo... e che da allora stringe come una morsa la mia anima. O quel che ne resta... dividendola da esuberi di onnipotenza e completa impotenza.

Sorseggio il liquore. 

Oramai è diversi mesi che ci conosciamo. I miei capelli sono cresciuti da allora... anzi forse è il momento di tagliarli dico toccandomi una ciocca. 

Poi prendo una mano della ragazza, trattenendola anche un poco se la ritrae e la avvicino al mio viso per farle toccare la mia guancia. Senti, riferendomi al velo di barba che ricopre le guance. Se non la raso tra qualche giorno sarà come quella di Raffaele o Cangazzo. 

Miriam... non pretendo che tu mi capisca. E' davvero incomprensibile la mia situazione. E forse avrei dovuto negare... ma... quando ho saputo che l'inquisizione sa di me... volevo allontanarti... e... sospiro, nel mio inconscio speravo che avresti reagito come con Andrea. 

Distolgo lo sguardo dalla ragazza. Ma non poteva accadere... ci sono ancora tante cose del mio passato che possono ferirti... oltre a quelle dell'attuale presente. 

Comunque ho preso una decisione. Non mi indicherai chi dovrò mangiare e cercherò di cacciare solo se strettamente necessario... 

Guardo Miriam. Per me è un grande sacrificio. Lo stesso che faresti tu di fronte ad un dolce buonissimo di cui puoi prendere soltanto un cucchiaio e poi lasciarlo lì di fronte a te. E prevedendo lo sguardo della ragazza aggiungo: So che la metafora non è la migliore del mondo ma in me si genera lo stesso desiderio. 

Poi quando capirai che a questo mondo o si è prede o si è predatori... allora vedrai che non ti sarà così insopportabile.

 

Inviato

@Vittorio

E’ vero… esclama Miriam …ti ho visto bere e mangiare, ti ho visto respirare, sanguinare, provare dolore e gioia. Il tuo corpo è caldo e roseo. Non sei un cadavere.
Come… come funziona? Perché respiri ancora? Stai simulando o… non so …è come un riflesso involontario?

E inoltre… perché mangi il cibo “degli uomini”? Insomma… è uno spreco.
Lo fai per un senso di nostalgia, per ricordare cosa significa essere un uomo vivo? O magari è tutta una recita per confonderti tra di noi?

Miriam accarezza la tua mano che stringe la sua.
Poi passa alla guancia. Senti i suoi polpastrelli scivolare sulla tua barba incolta. Hai l’impressione che la donna ti stia trattando come se fossi una statua appena scoperta.
Per lei non sei più Vittorio Manfredi… ma un qualcosa di ignoto che deve essere conosciuto e compreso.
Le sue dita passano anche sulle tue labbra con fare dolce.

Mio Dio… sussurra lei …così vivo! Eppure morto.
Ho l’impressione di trovarmi per la prima volta così vicino a un morto… almeno è la prima volta che posso osservarlo in questo modo. E’ come se un leone mi stesse dando il permesso accarezzarlo e contemplarlo.
Ma perché Ivrea? Perché “vivi” in una paesino circondato da esseri umani?
Ti senti solo oppure rifiuti l’idea di essere morto? Ti ribelli alla tua attuale e immutabile condizione e cerchi di ingannare te stesso simulando una vita tra queste persone?
O magari c’è un motivo più oscuro e “remunerativo”? Sei un lupo in mezzo a un gregge senza pastori. E’ questa la verità? Dunque io per te cosa sarei? Una sorta di… di… portata principale?

@Michele

Cita

Esercitati. Ci risolverebbe un sacco di problemi.

Si, signore. Ci proverò.
Se inoltre siete così convinto che io possa “dominare” questi poteri, allora proverò anche a controllarli.

Cita

E questo che vuol dire? Ritieni che non sia opera tua?

No, signore… credo che la mia guarigione sia stata opera di un volere superiore.
Non mi riferisco a Dio… ma magari a qualcuno o qualcosa che cammina tra di noi. Un entità malefica e potente. Ma nonostante tutto quello che ho appena detto, vi do ragione quando dice che potrei controllare questi poteri.

Cita

Per quanto riguarda Santià […] Dimmi Isabella, ti piacerebbe incontrarlo?!

Quando nomini Ruina, la strega ti afferra per un polso e ti fissa con i suoi occhi rossi e spalancati.
Signore… non fate queste minacce, ve ne prego. Voi siete potente e io vi ho giurato la mia anima in cambio della mia salvezza dal rogo. In quel cimitero si trova un passaggio per la Città di Dite… ma vi imploro …portatemi con voi. Posso esservi d’aiuto… anzi …potrei risultare essenziale per voi.

Cita

Quindi come si fa a trovare la Zingara? Lavora per qualcuno?

No, signore. La zingara è una creatura solitaria.
Io non so se è lei la spia o magari in questo paese c’è un infiltrato di qualche setta.
Non è facile trovare la zingara… è una donna molto furba e anche molto potente. Pensate che è in grado di apparire nei sogni di chi dorme e sa fare molte cose.
Ma… ecco… forse potrei provare a scoprire dove si trova…
vedi per un istante il terrore nei suoi occhi di fuoco …no! Nulla! Rimangio quello che ho detto. Non ne sono capace.

Inviato

Vittorio Manfredi

Spoiler

 

Cita

Come… come funziona? Perché respiri ancora? Stai simulando o… non so …è come un riflesso involontario?

Il mio corpo è come il tuo. Posso respirare ma posso anche far a meno di respirare. Il sangue scorre nelle vene e le ferite guariscono. Velocemente. Sono più resistente di un uomo normale della mia corporatura. Sono anche molto più forte. Posso percepire la fatica e sudare... ma posso anche essere infaticabile.
Posso ammalarmi... ma posso anche decidere di guarire.

Cita

E inoltre… perché mangi il cibo “degli uomini”? Insomma… è uno spreco.

Nella parte posteriore della villa nei pressi del boschetto c'è un campo agrigolo, un vigneto e un piccolo allevamento per lo più maiali, galline... Se ne occupa il marito di Claudia. Tutto il raccolto lo gestisce Claudia. Lo dona a chi non ha nulla... e lo fa pagare un modico prezzo a chi ha qualcosa. Io assaggio di tanto in tanto... qualcosa. Nulla in confronto a quello che dono ogni giorno.
Quindi parlare di spreco mi sembra eccessivo... 

Cita

Lo fai per un senso di nostalgia, per ricordare cosa significa essere un uomo vivo? O magari è tutta una recita per confonderti tra di noi?

Miriam ma ti senti quando parli? Le parole che mi stai riservando non le ritengo appropriate. 
Cerco di allontanarmi da lei lasciandole la mano ma proprio in quel momento la ragazza la stringe. Resto fermo.
Le mani della ragazza iniziano a scivolare sul mio viso delicatamente. Quando le sue dita sfiorano le mie labbra chiudo istintivamente gli occhi abbandonandomi al tocco della donna.

Cita

Mio Dio… sussurra lei …così vivo! Eppure morto.

Ed ecco che l'incanto è spezzato. Apro gli occhi per poi abbassare lo sguardo con lo stesso fare di chi è colpevole e si vergogna per ciò che ha fatto. 
Solo in un secondo momento torno a guardare la donna.

Cita

Ho l’impressione di trovarmi per la prima volta così vicino a un morto… almeno è la prima volta che posso osservarlo in questo modo. E’ come se un leone mi stesse dando il permesso accarezzarlo e contemplarlo.
Ma perché Ivrea? Perché “vivi” in una paesino circondato da esseri umani?

Perchè è casa mia. Dico con fare irritato. E io volevo... sentirmi amato. Come lo ero prima. Perchè io sono sempre io. 

Cita

Ti senti solo oppure rifiuti l’idea di essere morto? Ti ribelli alla tua attuale e immutabile condizione e cerchi di ingannare te stesso simulando una vita tra queste persone?
O magari c’è un motivo più oscuro e “remunerativo”? Sei un lupo in mezzo a un gregge senza pastori. E’ questa la verità? Dunque io per te cosa sarei? Una sorta di… di… portata principale?

Po..Portata principale?! Scatto sulla poltrona. I miei occhi fulminano quelli di lei. 
Fin troppo sono stato tollerante con le tue parole, ma questo è troppo! Urlo in faccia alla donna appoggiando le mani sui braccioli della poltrona.
Tu consideri "noi" chi, di grazia? Gli stessi preti, templari... inquisitori che ti hanno imprigionato a Castel Sant'Angelo? O il populino di Ivrea che quando sei arrivata qui ti ha additata come inopportuna per come ti stava bene quella camicia bianca e perchè frequentavi ambienti maschili?
I tuoi compagni che non hanno saputo prendere le difese quando ne avevi bisogno?

Afferro la bottiglia di liquore e la getto nel camino rompendola completamente. Il respiro è affannato. 

Fanno male le tue parole. Una portata principale? E' per te che sono tornato a vivere tra gli uomini. E' per te che continuamente mi dilanio l'anima diviso tra quello che sono e quello che vorrei essere.
Sono peggiore di quanto tu possa anche solo immaginare, lo ammetto. Sono un assassino... un violento... uccido per nutrire la mia stessa esistenza.
Ho ucciso centiania e centinaia di persone. In modi che la tua limitata mente non può neppure immaginare. Accecato dalla rabbia e dalla furia ho... messo a ferro e fuoco il mondo libero, ma da quando ti ho vista... quel maledetto giorno... 

Chiudo gli occhi come per ricordarla. Qualcosa in me è scattato ma solo quando oramai era tardi ho capito quanto ti desideravo.
Batto un pugno sulla sporgenza del camino.
All'ospedale io ti ho svelato la mia natura... qui ti ho svelato gran parte del mio passato. Somme e conclusioni sono facili da trarre. Ma il dubbio che mi sta distruggendo è perchè tu sia venuta qui questa mattina.
Non mi hai risposto. Io ho risposto a tutte le tue domande. E risponderò a tutte quelle che vorrai farmi... ma voglio una risposta sincera a questa mia domanda per te.
Perchè sei venuta qui questa mattina? Nella casa di quello che consideri il più mostruoso essere sulla faccia della terra... Perchè? 

 

 

Inviato

Michele Della Torre

Quando la donna mi afferra il polso, mi abbasso piegandomi sulle ginocchia in modo che i nostri visi siano alla stessa altezza. Lascio che la sua mano resti avvolta intorno al mio braccio e la sfrutto per avvicinarla ancora di più con un leggero strattone. Credi che a me farebbe piacere attirare qui Ruina?! È molto facile immaginare cosa succederebbe a questa intera città, a te e ai tuoi amici se lui dovesse arrivare, perché dopo la batosta subita al processo contro il Tempio l'inquisizione non può permettersi altre sconfitte. Quindi si può dire che finché io resto in piedi, voi siete al sicuro... più o meno al sicuro. Io rappresento l'Inquisizione qui e non vi conviene cambiare "rappresentante"... perché di certo non otterreste un altro uomo di ampie vedute come lo sono io. 

Vuoi venire a Santià? Molto bene. Ma valuta attentamente la tua posizione Isabella. Hai detto che ci sono brave persone lì... quindi le conosci. Se, per caso, il tuo è solo un misero tentativo di tradirmi e di tornare dai tuoi amici, bhe, allora tieni bene a mente quello che ti ho detto poco fa: è molto più conveniente per tutti che io resti sano e vittorioso.

15 ore fa, darteo ha scritto:

credo che la mia guarigione sia stata opera di un volere superiore.
Non mi riferisco a Dio… ma magari a qualcuno o qualcosa che cammina tra di noi. Un entità malefica e potente.

Il mio sguardo si fa piatto e ironico. Sarebbe quindi la tua ricompensa per la fede nel diavolo?! Ma per favore. stringo gli occhi però quando mi tornano in mente un paio di cose. Pensi sia qualcuno della Culla, tipo il Medico? Oppure un altro cacciatore? E perché mai avrebbero dovuto aiutare Sonia?!

15 ore fa, darteo ha scritto:

Ma… ecco… forse potrei provare a scoprire dove si trova… vedi per un istante il terrore nei suoi occhi di fuoco …no! Nulla! Rimangio quello che ho detto. Non ne sono capace.

Credevo che avessimo smesso di giocare al gatto e al topo. Ma se ci tieni, io ricomincio volentieri. Voglio trovare la spia e non mi farò fermare, tu lo sai. Mi alzo in piedi e mi dirigo verso la porta per uscire dalla stanza. Prima di andarmene però mi volto verso Isabella. Ora devo tornare di sotto. Ho da fare e ho anche una certa fame... non di carne. Credo che manderò qualcuno a prendere qualcosa di buono. Vieni anche tu. Tendo una mano verso di lei e faccio leva sia sul significato simbolico che il mangiare ha per la Culla sia sulla probabile fame di Isabella che non deve aver visto un pasto goloso da tempo. Tu e gli altri dovete iniziare ad andare d'accordo. Non è possibile che ogni volta che torno a casa loro sono terrorizzati e tu fai cose strane. La paura è un ottimo incentivo a fare stupidaggini.


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