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I.N.S. - In Nomine Simplex (Parte 2)


Darakan

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Cita

Davvero?... dice quando hai finito di parlare ...non lo stai dicendo solo per fare la figura dell'eroe e conquistare così il cuore della fanciulla?!... Eheh, fanciulla, da anni non mi consideravo una fanciulla. Sono stata per troppo tempo una caz.zo di ammazza-morti, brutta, sporca e cattiva

Quello che ti ho raccontato oggi è tutto vero... e comunque... io un eroe?Mi faccio una bella risata... Piuttosto credo che mi si addica di più il ruolo del "cattivo" delle favole... o del mostro, direbbero alcuni... vuoi dire come direbbe la nostra bella signorina Astrore... non certo un eroe senza macchia e senza paura. Miriam, ho trascorso circa una decina d'anni nelle terre perdute. Lì ho lasciato gran parte di quello che ero...  No, Vittorio c'hai lasciato tutto te stesso, tranne l'involucro... quando tornai ad Ivrea, credetti sperai con tutto me stesso di essere accettato per quello che ero diventato... ma... non è stato così... non lo sarà mai..

Sospiro...

Cita

...e poi cosa hai fatto? Raccontami di più su te! Tu oramai sai tutto di me... come mi chiamo veramente, da dove vengo, la mia famiglia... bhè ...sai quasi tutto di me. 

Ti racconterei tutto, credimi... c'ho anche provato... ti sei alterata... agitata... e senza volerlo mi hai spezzato... però... visto che tutto il giorno che mi provochi e mi lasci costantemente in sospeso...

Il mio sguardo si illumina di un bagliore "malefico", che prontamente cerco di nascondere concentrandomi sul liquido nel bicchiere di fronte a me.

Mi sono innamorato di una ragazza. E' molto bella ma è anche molto crudele. Dice che le metterei  i brividi se la toccassi e mi ha detto più volte tra le righe che sono un mostro... Mi avvicino alla ragazza forse è anche per questo che non mi sento un eroe... poi continuo quasi sussurrando ma sopratutto mi tenta costantemente... dice di aver paura di me ma con i gesti mostra sempre il contrario... mi fa impazzire...

Mi avvicino ancora di più a Miriam quasi i nasi si sfiorano, ma questa volta la voce è normale

Signorina Astore, credo che sia ora di tornare...  Signorina Astore, non puoi sempre essere tu a condurre i giochi...

Ti ho raccontato quasi tutto... manca solo qualche dettaglio, che terrò per me. Sorrido alla ragazza.

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@Vittorio

Tu... un cattivo? Con gli anni ho imparato a non dare giudizi affrettati... lasciate che vi frequenti un altro pò... poi deciderò io che cosa sei per me.
Continui il tuo discorso: dieci? D-dieci anni? Io ne ho trascorsi quattro nelle terre perdute e mi sono sembrati quaranta!
Come avete fatto a sopravvivere? Avevi trovato un gruppo? Chiesto asilo a una comunità? E come facevi con l'acqua?
... Miriam inizia a tempestarti di domande, prolungando la vostra permanenza al bar.
Non parlavi così tanto con una persona da parecchio tempo.
Parola dopo parola senti che si sta creando un rapporto sempre più forte tra te e Miriam.
Quando finisci il tuo racconto però, vedi attraverso gli occhi di Miriam un turbinio di emozioni che si accalcano nel suo animo.
Capisci che vuole travolgerti di domande... ma sono domande così delicate che non possono essere pronunciate. Miriam si odia per il suo silenzio... vorrebbe afferrarti, inchiodarti a quella sedia del bar, spazzare via con un soffio tutti i torinesi e finire con te il discorso, da soli.
Questo però non può farlo.
Ti eri innamorato? No... ha detto "mi sono innamorato" ...si è innamorato ora! Altre domande la travolgono... si è accorta solo ora che state camminando verso la via del ritorno.
Per il viaggio in moto, Miriam ti abbraccia e poggia dolcemente la testa sulla tua schiena.
Non presta attenzione ai (pochi) morti che incontrate e che eviti facilmente... per lei, adesso, non esistono.

@Felice - Michele (tutti)

Magda guarda negli occhi Michele.
La donna non ha paura di lui... del resto è abituata a stare di fronte a un inquisitore.
A prima vista, gli occhi della donna guardano Della Torre con assoluta indifferenza... ma dietro quel volto apparentemente privo di espressione si nasconde un turbinio di emozioni contrastanti e incomprensibili.
Magda risponde: grazie a questa cicatrice voi avete un soprannome piuttosto pittoresco, vero? Volevo vedere con i miei occhi che razza di ferita imprime un soprannome ad un uomo... c'è dell'altro, sapete che Magda sta nascondendo la vera ragione del suo interesse, ne siete sicuri.

Padre De Roveri chiede solo due giorni per permettere ai suoi uomini di riposare. In queste quarantotto ore l'inquisitore e i suoi uomini non danno alcun problema: girano indisturbati per le strade di Ivrea senza dialogare con nessuno.
Molti cittadini vorrebbero avvicinarsi a Magda, poichè è una donna di rara bellezza... ma tutti loro desistono, forse per via del suo sguardo intimidatorio o forse perchè è la protetta di un inquisitore misterioso quanto stravagante.

10 - 12 - 1957

Orldando, come ultima richiesta, chiede che almeno un altro soldato di Ivrea si unisca alla sua compagnia. Ecco perchè fratello Massimo verrà con voi. In un secondo momento si offre volontario anche Vittorio Manfredi.
Siete quindi in dieci a partire: voi quattro, Orlando, Magda e i quattro conversi dell'inquisitore.
Nella prima auto prendono posto tre conversi e i due templari.
Nel secondo veicolo invece ci sono i due inquisitori, Vittorio, Magda e un converso (quest'ultimo è il pilota).
Partite all'alba.

Orlando è seduto dietro (Magda al fianco dell'autista), sulle sue gambe ha un fucile Bren di colore scuro, lo maneggia come se fosse il suo amato gatto. L'inquisitore, per ammazzare il tempo, inizia a raccontare qualche storia del suo passato: vicende in cui ha rischiato di morire per mano dei morti.
Vi racconta di una volta che è stato circondato dai cadaveri in un castello oppure di quella volta in cui era solo con Magda, su una pianura nel cuore della notte, la loro auto aveva appena forato e una mandria di defunti stavano correndo verso di loro.
Probabilmente Orlando esagera nel descrivere alcuni dettagli dei suoi racconti... ma c'è qualcosa di strano ...non sembrano storie di un inquisitore ma di un cacciatore di morti. In nessuna delle sue storie Orlando menziona un eretico o una delle sue indagini.

Dopo quasi due ore di viaggio raggiungete (senza trovare alcun morto) il grande monastero sulle Alpi, dimora del Fabbro.
Si tratta di un enorme edificio squadrato e grigio.
Sembra un enorme blocco di roccia incastonato sui ripidi versati delle montagne. E' un posto lugubre, sembra essere uscito fuori da un libro dell'orrore.
Per raggiungere il monastero bisogna attraversare un ponte levatoio... lo trovate già abbassato.
Brutto.... bruttissimo segno! Esclama il pilota della prima auto.
Ferma il mezzo, abbassa il finestrino e si affaccia verso la seconda macchina. Sta cercando il suo inquisitore.

Orlando sembra turbato.
Non sa cosa fare, guarda negli occhi Magda e l'autista. All'improvviso, come se le loro menti potessero comunicare, i tre prendono una decisione senza dire alcuna parola.
Li vedere controllare sia le armi da fuoco sia tutte le armi bianche in loro possesso, poi scendono dall'auto.
Anche i conversi del primo veicolo fanno la stessa cosa.
Si avvicinano al ponte levatoio... oltre questo enorme complesso di travi di legno massicce si trova l'entrata del monastero, ma una spessa grata di ferro blocca il passaggio.
Attraverso quelle sbarre di metallo potete vedere parte di un giardino interno.
Orlando si guarda attorno, cercando una possibile seconda entrata. Non la trova.
Fabbro!... urla ...Fabbro!
Nessuna risposta proviene dal monastero... poi un grido a metà tra un urlo umano e il ruggito di una bestia. Il suono rimbomba su tutto il monastero fino ad investirvi.

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Massimo

Cosa ci tengono li dentro che può fare questo rumore?

Bhè, non vedo altre vie per accedere, scalerò le mura e aprirò la grata..

Aspettatemi qui.

Sempre tutto il lavoro  a me..

@dm

Spoiler

Arrampicarsi +11 e Intrufolarsi +11 per non fare rumore e non essere notato

 

 

Modificato da Darakan
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Signori, Signora, riferendomi alle persone che devono salire in macchina con me, mi dispiace ma preferirei stare nel posto accanto al conducente. I viaggi in macchina non sono il mio forte.

Mi siedo sul posto davanti. Per tutto il viaggio ho fissato la strada davanti a me, tenendo aperto il più possibile il finestrino... come si fa a viaggiare in una scatola di mettallo? Senza la brezza che ti scompiglia i capelli... ma che ne sanno questi che cosa è la libertà?

Una volta arrivati, Massimo decide di arrampicarsi per aprire la grata dall'interno visto che nessuno si è sporto dalle mura nonostante il ponte levatoio abbassato.

Un brutto segno? Per loro sarà un brutto segno... per me non credo proprio. Accarezzo l'elsa della mia spada.

Vittorio, ci divertiremo molto... ponte levatoio abbassato... nessuna guardia... la città è tutta nostra...

Non avrei mai creduto che seguendo gli ordini della chiesa... mi sarei mai divertito tanto... c'è vantaggio nell'essere morti... i pericoli della vita diventano le gioie del risveglio....

Sei il mio poeta preferito.

Sguaino la spada. Guarda che bella stilografica che ho!

Sorrido eccitato pensando alla battaglia che mi attende. Quando sento il ringhio dall'altra parte della cancellata, un sorriso spunta sul mio volto e mii volto verso i miei compagni. Per come sembra, Massimo aprirà le porte dell'inferno.

Master

Spoiler

Percezione

 

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Rimango indifferente per tutto il viaggio, ma quando arrivando vedo il ponte levatoio abbassato comincio a scurirmi in volto

fatemi scendere, subito...

mi avvicino subito all'ingresso, ma il ruggito mi coglie di sorpresa

no, no, no...

in una fitta di rabbia mi abbasso e afferro le sbarre, tentando di oltrepassare con la forza l'ostacolo, ringhiando furioso

che ne dite di questo come metodo?

["questo posto diventerà un mattatoio! Macellerò ogni singolo morto o vivo che abbia anche solo rallentato la costruzione della mia arma! Non ci sarà uomo o macchina ad impedirmi di creare un bagno di sangue qui! Chiunque tu sia sono in viaggio per farti a pezzi!"]

i miei occhi vagano, iniettati di sangue, mentre ogni mio pensiero è votato alla fine orribile di chiunque possa aver anche solo compromesso la costruzione della mia arma

@DM

Spoiler

Se è come penso io la grata di ferro è come quella dei castelli medievali (in verticale, con un argano che la tira), in quel caso la voglio sollevare, mentre se è una grata a porta (che si apre in orizzontale) allora voglio scardinare semplicemente le sbarre. Fammi fare la prova che serve.

 

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Della Torre

I racconti di De Roveri non mi interessano, al momento mi interessa solo fare in modo che la costruzione della mia nuova Corona proceda senza intoppi. Scendo dalla macchina e intanto che Massimo si arrampica per aprire la grata mi guardo intorno in cerca di qualche indizio su cosa può essere successo.

@ Master

Spoiler

Osservare

 

Modificato da Carrie.4794
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I templari attraversano il ponte e raggiungono il cancello fatto di sbarre. Intanto i conversi continuano ad osservare il monastero, uno di loro sfrutta il mirino del suo fucile come se fosse un cannocchiale. Ha un sussulto.
Cosa c'è? Chiede Orlando.
Nulla, signore, nulla. Mi era parso di vedere  un'ombra lassù. Indica una piccola finestra posta su uno dei piani più alti del convento. Anche padre Della Torre tiene gli occhi puntati verso la struttura, ma non riesce a vedere nulla.
Magda sembra ignorare tutto quello che sta succedendo attorno a lei, si volta verso Michele e chiede: quanti uomini hai condannato al rogo?
Ma Orlando la ammonisce: Magda, ti prego, non è il momento!

Felice intanto si è avvicinato al cancello del monastero.
Il templare si rende conto che è impossibile sollevare a mani nude quel sistema di sbarre spesse come le sue braccia... inoltre l'argano si trova (ovviamente) al di là della porta, nel giardino interno del convento.
Massimo invece si sfrega le mani mentre studia il muro dell'edificio. Cerca di immaginarsi mentre lo scala, valutando i rischi e i possibili punti di appoggio. Nonostante si tratta di una manovra rischiosa, la parete offre molti punti di appoggio: una pietra sporgente, un buco...
Sta attento... gli urla Orlando ...l'arroganza precede la caduta. Pregherò per te!
Massimo deve lasciare le sue armi e la sua armatura per poter scalare.
In questo momento il vento ulula tra le montagne.
Il templare inizia la scalata.
Ma tu guarda, sembra uno stambecco! Esclama Orlando quando vede fratello Massimo arrivare alla cima delle mura.
L'uomo si è arrampicato rapidamente e con estrema facilità... scende dalle mura ed entra nel giardino interno per poi aprire il cancello.

Entrate tutti quanti.
I conversi si muovono come una squadra d'élite di qualche forza speciale. Puntano le armi verso ogni porta o finestra presente di fronte a voi. Nulla però si muove.
Gli uomini sembrano rilassarsi quando capiscono che (almeno per ora) non c'è alcuna minaccia.
Il giardino è rovinato, nessuno se ne prende cura da parecchi giorni.

2s84mxi.jpg

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Una volta entrato mi dirigo subito verso il convento, rivolgendomi agli altri

sono già stato in questo posto, e ho incontrato il Fabbro. Vado verso il suo studio.

con queste parole mi dirigo in fretta verso la zona dove ho parlato con l'uomo

@DM

Spoiler

Vado nel'"ufficio" dove ho parlato con il Fabbro

 

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@Michele - (Tutti)

Per un istante riesci a scorgere qualcosa negli occhi di Magda, qualcosa di diverso dal suo finto disinteresse.
Il suo sguardo si è reso, per un solo fugace momento, intenso. Non voleva perdere alcun particolare della tua espressione mentre pronunciavi "Molti". Per la prima volta il tuo carattere scontroso e intimidatorio ottiene un effetto diverso dal solito: invece di allontanare e di suscitare paura, vedi che la donna è palesemente interessata.
 

@tutti

Felice è già stato in questo convento (insieme a Raffaele).
In quell'occasione però ai due templari è stato concesso solo di visitare un corridoio e un paio di stanze poichè, in base a quello che aveva detto il Fabbro, una malattia gravava su molti benedettini.

Entrate nella struttura.
Si tratta di un luogo claustrofobico, buio e vetusto.
Inizialmente percorrete un complesso di corridoi di pietra, stretti e lunghi. In alcuni casi siete costretti a marciare in fila indiana.
Diverse volte vedete delle porte di legno ma conducono solo in qualche rudimentale stanzetta.
Non sentite alcun rumore... solo i vostri passi e il tintinnio delle vostre armi che urtano contro qualche protezione di metallo. L'altra volta fratello Felice poteva sentire benissimo (anche dall'entrata) i rumori provenienti dalla fucina.
C'è qualcuno? Urla Orlando, nessuna risposta.
Raggiungete una navata. Il pavimento è di marmo bianco con venature scure, massicce colonne di pietra si issano fin sopra a un architrave squadrato e scuro.
Sul soffitto è presente un antico affresco che mostra alcuni angeli in volo e altre figure sacre, il tutto su un vasto cielo blu scuro. Il dipinto è oramai sbiadito. Alcune statue sono state disposte sotto delle nicchie delle pareti laterali. Le panche e l'altare sono coperti da uno spesso strato di polvere.
Attraverso una finestra nascosta penetra un debole fascio di luce solare che si ferma proprio su una vecchia bibbia aperta sull'altare, vicino alla coppa e al piatto per la comunione.
Il crocefisso non c'è più, ma al suo posto si trova una scritta fatto con il sangue. E' recente.

Templare, dovresti sapere che Dio non si manifesta agli uomini, vivi o morti che siano.
Gli strumenti di metallo e motore che riposano in questa tomba, sorvegliata dai miei occhi, sono insulsi e patetici.

Tre porte si trovano dietro l'altare: due di loro sono chiuse e si trovano a destra e a sinistra. La terza porta invece è aperta, dietro il posto in cui si trovava il crocefisso.

 

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Percorro velocemente i corridoi dell'edificio, incedendo per arrivare il più velocemente ad una risposta, ma quando arrivo alla navata mi ritrovo davanti una scritta che mi fa subito gelare sul posto

["Deus in Machina... Vuoi dirmi che tutto questo è a causa del tema fasullo che ho dato per..."]

haha... Non prendermi per il cu*o...

rido parlando a denti stretti, digrignati quasi fino a sanguinare. Vorrei gridare, spaccare ogni oggetto, ma non sono solo, quindi mi limito a estrarre spada e scudo, mentre senza una parola comincio ad incedere verso la porta aperta, mantenendo lo stesso passo di prima, sfogandomi mentalmente

["Codardo! Devi sapere che DIO! NON! ESISTE! Sei solo un idiota che si sta nascondendo dietro ad un nome vuoto e inutile che non vale un ca**o se non per questi str**zi che non hanno niente a cui aggrapparsi se non una bugia!"]

Dove sei? Fatti vedere pagliaccio!

["volevo un'arma, solo quello! Se davvero sei qualcosa di più alto o addirittura uno di quei tre allora sei tu quello insulso e patetico! Sei inutile! Avere un'arma a nome vostro era l'unico rispetto che avreste più avuto! Figurarsi se davvero potevate trovarci rifugio! Più utili di quanto non siate fo**utamente ora, questo è chiaro! Ma queste sono solo idee stupide... Non esiste niente di tutto questo... Non importa chi tu sia! Mi hai ostacolato, e stai tranquillo che sarà uno strumento di metallo a farti a pezzi! Se la mia arma non è stata completata a causa tua non ci sarà fine alle tue sofferenze!"]

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Massimo

A quanto chi controlla i morti con gli occhi rossi ci ha preceduto

Guardo Orlando

E io dovrei rischiare la mia non vita per questo pagliaccio? no non esiste ho altre cose a cui pensare

Continuo guardando il resto del gruppo

Felice sembra già pronto ad entrare, già deve prendere la sua arma, Michele anche deve prendere la sua e Vittorio non penso si tirerà indietro..

Immagino che dietro alla porta non ci sia nulla di buono, troviamo quello che vi serve alla svelta e andiamocene

Prendo in mano l'expiator e apro la porta.

Modificato da Darakan
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Cita

Templare, dovresti sapere che Dio non si manifesta agli uomini, vivi o morti che siano.
Gli strumenti di metallo e motore che riposano in questa tomba, sorvegliata dai miei occhi, sono insulsi e patetici.

La scritta è di un certo impatto. Anche se sono un profano ne resto affascianto, ma la reazione di Felice davanti alla scritta nell'abside, mi sorprende.

Vittorio... Felice è il destinatario?

Già, Fratello Felice è il templare  della scritta... dopotutto l'unica arma che appartiene ad un templare è quella sua... comunque più di quello che c'è  scritto riguardo al expiator, sono al momento preoccupato per quello che c'è scritto dopo... "Vivi o morti che siano"... Di sicuro siamo in quattro ad essere morti... e ora in questa navata della chiesa non c'è nessuno... ma ci sono uomini vivi e morti... speriamo che Orlando e il suo gruppetto... non si interessi troppo ai contenuti di questa scritta.

Vittorio, confermo è lui il destinatario... credo che il messaggio gli  sia arrivato forte e chiaro. Guarda come lo sta provocando e non si preoccupa neppure degli altri presenti.

C.azzi suoi, se Orlando fa due più due... meglio che impari a pensare prima di aprire bocca...

Facciamo come dice Fratello Massimo. Andiamocene prima che sia troppo tardi. 

 

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Orlando inizia a camminare avanti e indietro per la navata: non va bene... dice tra se e se ...non va bene per niente!
Poi si volta verso di voi: che cosa significa questo?... indica la scritta ...che cosa vuol dire?
I suoi occhi si posano su Magda e i suoi conversi. Costoro lo stanno fissando con aria perplessa. Decide di calmarsi, sospira e continua: d'accordo! Andiamo a prendere le armi e poi andiamo via da qui il prima possibile.
Magda gli chiede: e dove le troviamo le armi?
Non lo so... dobbiamo cercarle ...io propongo di iniziare dalla fucina.
Sai dov'è?!
No, maledizione, non so dov'è! Escludiamo che si trova ai piani superiori... la fucina dovrebbe trovarsi o su questo livello del convento o nei sotterranei... il problema è che non abbiamo una mappa di questo luogo ...non sappiamo quando è grande.
Orlando schiocca le dita e indica uno dei suoi conversi.
Quest'ultimo si rimette sulla spalla il fucile mp40 che imbracciava e prende dalle tasche matita e taccuino. Inizia subito a disegnare la mappa dell'edificio (la parte che avete visto fino ad'ora).
L'inquisitore poi posa il suo mitragliatore sull'altare e sospira di nuovo: ragioniamo... ci troviamo in un convento nel bel mezzo del nulla. Un posto isolato dalla società, arroccato sulle Alpi... in questo convento deve esserci tutto quello che serve per sopravvivere: un orto, un infermeria... è come una piccola città.
Non sappiamo neanche quanti monaci ci sono al suo interno.

Magda chiede: e quindi... da questa tua conclusione ...cosa ne abbiamo ricavato?
Un caz.zo di nulla! Possiamo solo intuire che il convento è enorme... sai che bella scoperta?! Vabbè... andiamo!
L'inquisitore prende il fucile e avanza verso la porta aperta. Magda però gli prende una mano e lo ferma: dove vai?
Da questa parte!
No... intentevo ...dove vuoi andare?
Nelle fucine! A prendere l'arma.
Cosa ti dice che si trovano ancora lì?
Bhe perchè i monaci... Orlando si blocca ...Oh santo cielo! Non sappiamo neanche se si trovano ancora lì!
Orlando si volta verso di voi: quella scritta minacciosa è la prova che una creatura intelligente si trova qui! Non sappiamo se ha toccato le armi, se le ha spostate o peggio... distrutte! Inoltre... sembra conoscervi! Prima di andare avanti devo sapere tutto... chi è questa "persona"? Perchè vi conosce? Cosa vi ha fatto?
Nessun segreto, stiamo per infilarci in un luogo che non conosciamo e non so cosa si nasconde tra queste ombre... non voglio avere brutte sorprese.

 

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Guardo Orlando e decido di rispondergli per quanto mi sia concesso fare.

I pochi che lo conoscono lo ricordano come "il riemerso", "sangue di corvo" o anche il "cacciatore".  E' una creatura degli abissi capace di controllare i morti che a quel punto assumono tratti distintivi come gli occhi rossi.
Ad Ivrea è già capitata una cosa simile. Non si è mai manifestato apertamente, anche se probabilmente riesce a prevedere e conoscere le nostre mosse. Durante l'attacco ad Ivrea ha approfittato della debolezza della bambina impossessata per distruggere ulteriormente la città. E' violento e sadico. Non conosce pietà.

Vittorio... dici che è meglio proseguire?

Non abbiamo altra scelta. Loro vogliono le loro armi. Ed è giusto che le prendano. Ognuno ha il proprio destino... ed il mio è scritto nel mio nome.

Vittorio. Fai attenzione.

Una volta che gli altri hanno deciso che percorso seguire mi aggrego a loro.

Modificato da Asteroid
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Sto avanzando verso la porta, ma noto che tutti gli altri si sono fermati, al che mi giro e mi rivolgo a tutti

cosa state aspettando? Nessuno conosce questo posto, neanche io sono andato così in profondità la prima volta, quindi qualsiasi direzione si scelga il risultato è identico! Anzi... Proseguire diritto è forse l'idea più buona considerando questo posto: qui si fabbricano armi, e se io dovessi mettere una fucina qui sarebbe nel cuore di questo edificio, o al suo fondo. In più l'urlo che abbiamo sentito prima e i suoni della fucina che ho sentito io ai tempi venivano entrambi dal cuore di questo posto... Tirando a caso il posto che più probabilmente ospita la fucina è in fondo a questo corridoio!

["più tempo perdiamo più lo str**zo che ha fatto tutto questo può dileguarsi! L'unico che sembra veramente voler finire questa storia sembra Massimo e forse Michele... Che ca**o hanno sti codardi che non va? Sono venuti qui e vogliono già andare via con la coda tra le gambe?"]

faccio nervosamente dei passi avanti e indietro davanti alla porta, per poi sentire Orlando chiedere spiegazioni. Sto per rispondere quando ascolto i miei compagni fare il lavoro per me. Le parole di Vittorio però mi ricordano di qualcosa che avevo apparentemente ignorato

["non ci credo... E se fosse davvero "il cacciatore"? Se davvero è stato lui e mi ha impedito la costruzione di Deus in Machina allora sono quasi contento: sapevo già che dio non esiste, ma se è proprio lui allora mi prenderò tutto il tempo necessario per macinarlo fino a cancellare pure il suo ricordo!"]

mi fermo e rispondo all'uomo

che sia Il Cacciatore o solo un pazzo furioso con manie di grandezza non importa, il punto è che il messaggio è rivolto chiaramente a me, non solo perché sono l'unico templare qui che ha un'arma in costruzione, questo era chiaro, ma anche considerando che cita il tema della mia nuova arma: i cavalieri dell'apocalisse. L'arma si chiamerebbe Deus in Machina, e nella spiegazione che ho fornito per la sua creazione, lo spirito di tre dei cavalieri dell'apocalisse, Morte, Guerra e Conquista, avrebbe potuto risiedere per combattere il loro compagno malvagio Pestilenza, che aveva creato la piaga dei morti, togliendo loro potere. Lo spirito divino sarebbe rimasto nell'arma e mi avrebbe dato forza per combattere senza stancarmi, la capacità di mettere definitivamente a riposo i morti e il coraggio per donarmi sempre la vittoria. Ecco perché dice "dio non si mostra né a vivi né a morti", perché l'arma avrebbe dentro di se spiriti divini. È ovviamente un riassunto molto a grandi linee, ma questo è il punto che interessa ora.

@Tutti

Spoiler

PS: questa è la spiegazione vera dell'arma XD almeno parte di essa.

faccio una pausa, girandomi verso la porta per poi continuare

ora non so perché cel'abbia con me, se perché è Il Cacciatore e vuole colpirmi perché non è ancora riuscito a sconfiggere me e Ivrea e non può danneggiarmi se non così, oppure un pazzoide folle che per nascondere la sua identità ha messo su questo macabro teatro tirando fuori il tema più elaborato tra le armi presenti ora nel convento... Non mi importa oramai... Il punto è che qualcuno ha osato mettere i bastoni fra le ruote alla costruzione delle vostre corone, del mio expiator e probabilmente anche molte altre... In più probabilmente ha ucciso ogni singola anima nel convento, e un'uomo prezioso come Il Fabbro... Questo è più che abbastanza per me per cercare chiunque questo individuo sia e ucciderlo senza pietà. Che le armi siano state toccate, manomesse, rotte o intatte niente lo salverà dall'essere soppresso per sempre! Scoprirà che al contrario della sua piccola poesia è lui quello insulso e patetico di fronte all'acciaio e al motore!

aspetto che tutti siano ok prima di indirizzarli verso la porta aperta e proseguire

Modificato da MetalG
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