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Verso i Picchi del Tuono - Parte 2


Grunt

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Orrik

Come per ogni bottino di guerra, si divide tra i compagni, ma se si trova qualcosa che può essere d'aiuto a qualcuno nello specifico, glielo si concede. Del resto è saggio equipaggiare il gruppo al meglio se dobbiamo affrontare gravi pericoli. Rispondo al goliath, poi mi presento. Benvenuto Ilikan, io sono Orrik, mago dell'Aglarond. Alfhid, continuate a fare il possibile per stabilizzare Edreth. Noi altri invece guardiamoci intorno, ispezioniamo i cadaveri e le stanze, dobbiamo cercare uno scettro, oltre che eliminare questi maledetti grigi.

Modificato da Karsh
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In un gesto di stizza ed ira, il nano inginocchiato a fianco al corpo del uomo scaglia il proprio martello da guerra lontano. L’alma cozza violentemente contro le pietre del pavimento, mentre il chierico scuote la testa con rabbia.

Rukhsul menu! - sbotta il nano - Stupido umano e la tua sciocca vanità… maledizione!

Ci vogliono alcuni istanti prima che Grugno si ricomponga. Poi, con sguardo spento, si volta a guardare Girion. Edreth non è più. Ha combattuto bene e valorosamente ma le ferite dello scontro precedente non erano del tutto guarite, ma non si è risparmiato. Il suo fisico non ha retto. Ora, il suo spirito è in viaggio verso la dimora eterna dei suoi padri.. - il chierico scuote la testa, tristemente - Non c’è null’altro che io, o il mio Signore, possiamo fare… - aggiunge, con un’occhiata obliqua rivolta alla deva.

Berrian scuote la testa, sconsolato a questa notizia. L’eladrin poggia il suo peso sulla spada, puntata contro il pavimento, chiaramente provato dallo scontro. Lathandhel, intanto, recupera il martello da guerra di Grugno, porgendolo al nano che lo accetta con un cenno di ringraziamento. Il mezzelfo cammina zoppicando, la gamba sinistra irrigidita, senza però rinunciare alla sua postura dritta e marziale.

Sono d’accordo con Orrik. - annuncia - Edreth merita una degna sepoltura. Ed il giovanotto qui - indicando Berrian - necessita di adeguate attenzioni, prima di poter sollevare nuovamente la sua lama. Accompagnerò il nostro mago nel viaggio di ritorno verso la Sala, vegliando assieme a lui sui nostri compagni. Lasciare questo luogo ancora in mano agli schiavisti mi brucia l’animo, ma Avandra insegna ad abbracciare il cambiamento ed io sento che il mio sentiero conduce lontano da queste sale...

Ilikan

Spoiler

 

I duergar indossano cotte di maglia, mentre gli orchi delle semplici armature di cuoio. Sparse sul pavimento della sala ci sono varie armi, principalmente martelli e asce da guerra assieme ad alcune balestre.

Sai che i duergar, dopo averti catturato e spogliato dei tuoi beni e del tuo equipaggiamento, li custodivano nell’armeria. La Rocca Cornuta è un complesso di tre fortezze costruito a cavallo di un profondo crepaccio nelle viscere della montagna. Due fortezze si trovano sul lato orientale del crepaccio mentre la terza - più grossa - si trova sul lato occidentale. Subito dopo avert catturato, i duergar ti hanno messo in una caverna assieme ad altri schiavi nella fortezza occidentale. Poi, una volta che hanno cominciato a sfruttarti, sei stato spostato nella fortezza meridionale. L’armeria che contiene le tue cose si trova nella fortezza settentrionale, quella in cui ti trovi ora. Se riuscissi a trovare l'armeria, potresti recuperare tutti i tuoi averi.

 

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Girion

Chissà dove sta veramente andando l'anima del mercenario commento a bassa voce. Dopo qualche breve momento di silenzio, mi chino sul cadavere per dargli una ultima cameratesca pacca sulla spalla, poi lo alleggerisco delle monete e dei tesori raccolti finora nel labirinto.

Non penso le useremo per alcool e donne dico a Edreth in tono di scusa Ma ti prometto un giro di birra alla tua salute quando torneremo alla Sala.

Mi rivolgo quindi al nuovo arrivato, indicandogli la strada per l'armeria.

Per di là c'è una stanza piena di armi e armature, forse troverai qualcosa di utile. Non c'è più anima viva, siamo già passati concludo con una certa spietatezza. 

Detto questo, inizio a perquisire i cadaveri dei nemici.

Rimanete di guardia fino a che non abbiamo finito di controllare i duergar e gli orchi dico ai compagni in partenza.

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Alfhild Souldottir

Edreth è ancora, mastro nano. Il suo spirito è ancora vivo, anche se attualmente si trova in un mondo estraneo a quello di tutti i giorni. Il suo fato è stato scritto ormai, il suo compito su questa terra è concluso. Dico guardando tutti con convinzione, ripetendo le frasi che per anni mi sono state insegnate e che ormai mi appartengono. Possa la Regina delle Anime tenere in vita gli altri suoi agenti su questa terra. Aggiungo alzando il simbolo verso Grugno per chiudere le sue ferite e benedendo il viaggio di Lathandel e Orrik, prima di chinarmi in ginocchio sul corpo del mercenario e iniziare a pregare per la sua anima. Estraggo il mio pugnale e per farmi strada tra gli strati dell'armatura, prima di estrarre dal mio zaino un pezzo di carbone con cui disegno sul suo petto la testa di un corvo.

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Ilikan

Guardo lentamente l'umano spirare, senza dire parola. Loro lo conoscevano io no. Non posso fare altro che pregare per lui. Poi sentendo le parole della deva continuo: A quanto pare è un'agente del fato. Beh la mia ora non giungerà ora ho una promessa da mantenere. Quindi mi dirigo verso l'armeria indicatami da Girino, sperando di ritrovare i miei averi. 

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Ilikan scompare nel corridoio che si allontana dalla forgia, mentre Girion perlustra la stanza palmo a palmo. I duergar indossano cotte di maglia, mentre gli orchi delle semplici armature di cuoio. Sparse sul pavimento della sala ci sono varie armi, principalmente martelli e asce da guerra assieme ad alcune balestre. Su una rastrelliera lungo il muro, trovate una decina di martelli da guerra e altrettante alabarde. Due porte chiuse si affacciano sul ambiente principale della forgia, oltre a quella aperta da Orrik, Alfhild e Berrian per entrare.

La porta a nord-est svela un dormitorio, probabilmente usato dai duergar. L’unico mobilio è composto da un paio di letti ed un baule. Un piccolo focolare riscalda la stanza. A nord-ovest, un’altra porta conduce verso quella che probabilmente era la camera di Urwol. Contiene un unico letto, una scrivania con sedia ed un piccolo baule. Appeso al muro, sopra il letto, pende uno scettro ornato da un teschio.

Dopo alcuni minuti, Ilikan spunta nuovamente nella stanza, con indosso una cotta di maglia di buona fattura, uno zaino in spalla e un’ascia da battaglia stretta in mano.

Ilikan

Spoiler

Seguendo le indicazioni di Girion, trovi rapidamente l’armeria. La porta cede facilmente alla tua pressione, rivelando la stanza colma di armi, armature e altri oggetti. Dopo alcuni minuti passati a frugare, trovi infine quel che stai cercando. Dentro un baule appoggiato contro il muro in fondo alla stanza, trovi la tua cotta di maglia, la tua ascia da guerra ed il resto dei tuoi averi. Alcuni minuti dopo, armato di tutto punto, rientri nella forgia. 

 

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Orrik

Eccolo, lo scettro che cercavamo. Prendo l'oggetto e lo studio qualche attimo per capire se ha proprietà particolari. Voi ragazzi date un occhio in giro, è probabile che il duergar nascondesse qualcosa nella sua stanza.

DM

Spoiler

Faccio una prova di Arcano +11 per provare ad individuarne le proprietà,. La scheda dell'altro PG è pronta, dacci un'occhiata: https://www.myth-weavers.com/sheet.html#id=1150805

 

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Ilikan

Seguendo le indicazioni di Girion trovo l'armeria e dopo minuti di ricerca trova i miei averi. Finalmente! Da troppo tempo ne ero separato. Quindi comincio ad indossare l'armatura, mi metto lo zaino in spalla e impugno ascia e scudo controllando che non siano danneggiati. Ora quei duergar la pagheranno cara per quel che mi hanno fatto. Dopo aver controllato che tutto sia in ordine torno nella stanza di prima dove rispondo con un cenno di ringraziamento a Girion e aspetto di vedere cosa fanno tutti.

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Alfhild Souldottir

Termino i miei riti per accompagnare l'anima di Edreth alla morte, richiamando dell'energia che canalizzo verso Grugno. Annuisco al mago senza sapere di cosa stia parlando, prima di annuire d'approvazione al nuovo venuto quando si presenta equipaggiato di tutto punto. Agenti che partono, agenti che arrivano, ma il fato continua il suo inesorabile corso. Magari ho qualche speranza di convertire questo uomo. Voi raccogliete i bene dei duergar, io controllo le stanze.

Master

Spoiler

Uso Parola Maestosa su Grugno. Usa un impulso e somma 5 ai PF curati. 

Controllo le altre stanze, Percezione +7.

 

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Cercando di non sbilanciarsi troppo, Orrik si sporge per recuperare lo scettro che Gendar vi ha chiesto di recuperare. Il mago rimane per alcuni istanti assorto nei suoi pensieri, usando i propri sensi magici per studiare l’oggetto. 

Orrik

Spoiler

Sei piuttosto sicuro che lo scettro non ha alcuna proprietà magica.

Mentre il mago è intento a studiare lo scettro, Girion si china vicino al baule. Con stupore dell’elfo, non è chiuso a chiave o con un lucchetto - altro segno dell’estremo senso di  sicurezza di cui i Duergar del Clan Grimmerzhul sembrano godere. L’interno del forziere luccica d’oro e d’argento e Girion trasferisce rapidamente i contenuti nella cassa comune del gruppo.

Girion

Spoiler

Trovi 206 monete d’argento e 196 d’oro.

Intanto, Alfhild dopo aver fatto appello ai poteri concessile dalla Regina Corvo per curare le ferite di Grugno, si concentra sulla stanza a nord est. Il dormitorio contiene un paio di letti singoli, sfatti, chiaramente intensi per i due duergar che avete abbattuto nella forgia. Appoggiata al muro, c’è una piccola cassapanca, che contiene però unicamente qualche cambio di vestiti. 

Nella stanza principale, intanto, Lathandhel e Berrian hanno concluso i preparativi per tornare alla Sala: la salma di Edreth è avvolta nel suo mantello, ed adagiata su una portantina fatta combinando alcuni lunghi pezzi di legno presi dalla catasta di fronte al focolare ed i mantelli dei due duergar. Entrambi aspettano pazientemente Orrik mentre Ilikan, incerto sul da farsi, è fermo in piedi ad alcuni passi di distanza.

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Alfhild Souldottir

Niente, neanche pergamene o lettere. Sarebbe bastata qualunque minima traccia a farmi vedere di piú sugli orridi riti condotti qui sotto... Esco dalla stanza dei duergar scuotendo la testa per far capire di non aver trovato nulla, dando una rapida occhiata all'oro. Utile per sconfiggere il male ancorato qui, ma non come un indizio. Guardo risoluta il gruppo in partenza, avvicinandomi a Berrian per parlargli con un sorrisetto indecifrabile, praticamente sussurrando Addio, eroe del Fato. O meglio, arrivederci. La Regina ha ancora molta strada da farti percorrere. Magra speranza, ma meglio di nulla. Magari lui crederà, alla fine. O forse dovró accontentarmi dell'ennesimo agente inconscio. Aspetto che anche il mago si unisca agli altri per dargli un'altra benedizione, piú breve delle precedente, prima di parlare al nuovo arrivato Ilikan, hai detto di essere stato prigioniero dei duergar. Sapresti dirci dove conducono questi corridoi e dove sia il capo del clan? O, per lo meno, indicarci qualunque altro luogo importante?

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Orrik

Bene, non ho trovato nulla di insolito, ma il nostro committente ci pagherà bene. I guadagni in questo momento ci forniscono un valido aiuto alla nostra causa, ed è un aspetto da non sottovalutare. Potrei accompagnare gli altri alla sala e consegnare l'oggetto. A quel punto vi aspetterei alla locanda per la degna ricompensa. Sta bene a tutti dividersi? Contemplo le facce contrite dei miei compagni attendendo una loro risposta.

 

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Ilikan

Sì conosco la pianta della fortezza. Ci sono degli schiavi in delle cucine e in una stanza adibita a prigione nella fortezza settentrionale. Vi ci posso portare, ma ovviamente ci sarà da combattere. Prima però sarà meglio ripulire tutta la zona o qualcuno potrebbe attacchi alle spalle. Non mi esprimo sulla domanda di Orrik non conoscendo il modo di combattere del gruppo e le loro dinamiche.

 

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Alfhild Souldottir

Non vedo molte alternative valide al dividersi. Per quanto riguarda quello scettro, dipende da quanto ritenete importante la nostra presenza al momento della consegna. Se non fosse un compito importante potresti anche risolverlo tu, Orrik. Altri soldi, ma nessun indizio sul nostro futuro. Per lo meno potró armarmi meglio contro il male che muove questo posto. Dico al mago prima di parlare al nuovo arrivato Non ci sono santuari o altari dedicati ad oscuri poteri? Magari tutti questi schiavi sono necessari per un qualche rituale. Questo spiegherebbe perché il Fato continui a metterli sulla mia strada. Estraggo una pergamena che passo al goliath, concludendo il discorso Sapresti disegnare velocemente una mappa della fortezza?

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Ilikan

Prendendo il foglio e lo stilo che mi porge Alfhild comincio a disegnare una rozza mappa della fortezza, basandomi su quello che ho appreso durante la mia prigionia. Una volta finita la faccio vedere a tutti e dico: Ecco noi siamo qui e ci sono degli schiavi nelle cucine e in una prigione nella fortezza occidentale. Non so molto di quella parte della Rocca, ma  dovremo prima liberare quelli nelle cucine e poi passare all'altra fortezza o potremmo trovarci tra due fuochi. Prima però dovremo sgombrare questa zona se non l'avete già fatto. 

PER TUTTI

Spoiler

https://www.dropbox.com/s/nsobztqpf1unws6/HornedHoldMap.jpg?dl=0

Noi siamo nella stanza numero 7. La fortezza Occidentale è quella collegata dai due ponte la prigione degli schiavi è la stanza numero 26. Le cucine sono le stanze 11-12-13.

 

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Orrik, Lathandhel e Berrian si accomiatarono dai loro compagni con poche parole di buon auspicio e amicizia. Poi, alla luce del bastone del mago, la triste comitiva - Orrik davanti, Lathandhel e Berrian dietro di lui con l’improvvisata lettiga su cui riposava il corpo di Edreth - si avviò lungo i corridoi oscuri, diretta nuovamente verso la Sala.

Una volta soli, Alfhild, Girion e Grugno si riunirono attorno a Ilikan. Il Goliath traccio una rapida e sommaria mappa della fortezza, chiara a sufficienza per dare agli avventurieri un’idea di dove dirigersi successivamente. Dopo una breve discussione, con Girion in avanscoperta, il piccolo gruppo di avviò lungo il corridoio oltre il grosso portone meridionale. Il cunicolo si sviluppava dritto per alcuni metri, prima di piegare decisamente a sud. Finestre chiuse da grate in ferro massiccio interrompevano, ad intervalli irregolari, il muro di pietra, mostrando i ballatoi della fortezza occidentale illuminati in diverse sfumature d’arancione, sospesi sull'oscurità profonda del crepaccio.

Circa a metà strada, quando ormai un altro grosso portone si profilava all’orizzonte, Girion notò una cosa curiosa: una finestra priva di grata, salvo due piccoli mozzi di ferro da cui pendevano due spesse catene. Sporgendosi per osservare meglio, l’elfo notò qualcosa attaccato all’altra estremità delle catene, sospeso a mezz’aria sullo strapiombo. Nonostante la scarsa luce, il ranger intuì subito che si trattava di una persona, appesa alle catene da una serie di uncini conficcati nelle carne della sua schiena. Ad una seconda occhiata, l’elfo notò che il petto della vittima di tale barbara tortura sollevarsi lievemente.

Nel frattempo, i compagni di Girion avevano raggiunto lo scout e, incuriositi, si sporgevano per osservare quel che aveva catturato l’attenzione del loro compagno. Sui loro volti si dipinse un’espressione di disgusto, mista a incredulità.

Per l’eterna barba di Moradin. - esclamò Grugno - Tale barbarie… presto, non possiamo lasciarlo laggiù! Tu, ragazzone, afferra l’altra catena! - disse afferrando uno dei due anelli in ferro battuto.

Ilikan

Spoiler

La scena ti è, purtroppo, ben familiare. Questa è una delle punizioni preferite dei duergar, che infliggono a schiavi e prigionieri che tentano di fuggire o che si attirano le ire dei nani grigi.

 

Modificato da Mythrandir
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