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  • Supermoderatore
Inviato

Il Sacerdote rimane interdetto dalla tirata di Caelern Mi avevano detto che eri eloquente figliolo, ma stai attento a non confondere l'eloquenza con la verbosità. Ad ogni modo certo, posso fare in modo di procurarvi due bacchette in grado di curare ferite anche relativamente serie e una dotazione di 20 pozioni per cure più immediate e ridotte, il tutto per 10,000 monete d'oro, tutte con la speciale benedizione di Pelor a renderle più efficaci.

Tutti

Spoiler

vi sta proponendo di vendervi 2 bacchette di cura ferite moderate (2d8+5 a cura) e 20 pozioni di cura ferite leggere (1d8+5 a cura)

 

Inviato

Keaven Faegarradh

L'offerta è fin troppo generosa, padre. E mi pare interessante. Dico guardando i miei compagni, vista la quantità di oro ottenuta dai resti del tempio. Mi consola pensare che i beni di quei folli finiranno per fare del bene a tanta gente. Una magra consolazione, ma meglio che niente.

Inviato

Julian

Ripenso a quando dovevo lottare per qualche moneta d'argento, ed ora invece siamo qui a fare un'offerta di 10mila pezzi d'oro alla chiesa di Pelor. 

Annuisco in segno di assenso, e già immagino di comprare qualche gingillo magico prima di partire in giro per i piani esterni. 

Inviato

Caelern

Saluto il gran sacerdote con un inchino e poi dico agli altri "Bene, quanto abbiamo recuperato ci sarà molto utile e ci permetterà di affrontare la lunga missione che ci aspetta... Adesso però il prossimo passo direi che è quello di andare a trovare Gerbo a Verbobonc per fare visita al suo negozio di oggetti magici così da vedere quali meraviglie ha a disposizione da venderci. E in ogni caso direi di partire il prima possibile per cercare di ottimizzare i tempi."

Inviato

Sir Tiberius Albor

Concordo, mettiamoci in viaggio il prima possibile

L'idea di lasciare il luogo in cui il male devo combattere il Male non mi piace per niente ma, per il momento, è decisamente meglio equipaggiarsi a dovere, quello che ci aspetta è una cosa decisamente fuori dal comune

Inviato

Keaven Faegarradh

Annuisco ai miei compagni e torno alla mia tenda, radunando la mia attrezzatura per mettermi in viaggio verso Verbobonc. Viaggiare tra i piani... Spiriti del cielo e della terra, chi avrebbe mai pensato che mi sarei avvicinato così tanto al mio nemico senza poterlo combattere!

  • Supermoderatore
Inviato

Tornati dagli acquisti dal Gran Sacerdote parlate con Lord Chade che vi propone di procurarvi un passaggio fino a Verbobonc in groppa ai draghi dei Cavalieri della Rugiada.

Inviato

Caelern

Tornati da Chade, questi ci propone di arrivare a Verbobonc viaggiando in volo insieme ai Cavalieri della Rugiada in sella ai loro draghi. La cosa fa esplodere una scintilla di entusiasmo nei miei occhi, il che, a differenza del solito, mi rende particolarmente euforico per l'insolita modalità di viaggio che mi permetterà di osservare il paesaggio in una maniera del tutto nuova ed insolita e, soprattutto, potrebbe essere degna di essere immortalata in una ballata. Senza pensarci due volte, rispondo al lord pregno di interesse "Per me non ci sono obiezioni, sono decisamente curioso di viaggiare in volo in compagnia dei cavalieri. Anzi, le sono grato di averci proposto un'opzione simile!". Era da molto tempo che non sentivo ardere in me un simile fuoco di curiosità per un'esperienza nuova e il solo fatto di poterla anche solo immaginare mi rende particolarmente e curioso. Poi mi rivolgo agli altri e dico "Sicuramente dovremmo ingegnarci per il ritorno, ma questa prospettiva di viagigo è decisamente allettante!"

DM

Spoiler

Prima che lord Chade ci faccia sapere dell'esito sulla ricerca del passaggio, ho tempo per cercare finalmente la soldatessa con la quale avevo parlato della lettera per vedere se è sopravvissuta alla battaglia e vedere se la lettera è stata spedita? [Non è necessaria una lunga conversazione se non lo ritieni opportuno, ma visto che ne ho l'opportunità e Caelern è sopravvissuto alla battaglia, per me abbia senso che la cerchi. Inoltre, qualora lord Chade riuscisse a procurarci il passaggo e il cavaliere insieme al quale volerò si dimostrasse abbastanza loquace, potrei essere messo al corrente di alcune delle imprese passate dell'ordine qualora questi si mostrasse propenso a narrarmele mentre sorvoliamo la regione per arrivare a Verbobonc?]

 

Inviato (modificato)

Julian

Dopo tutta la morte che abbiamo incontrato lungo il nostro cammino, il Fato sembra volerci regalare qualche soddisfazione - gli elfi della foresta con cui sono cresciuto credono che il Destino sia già scritto, ma che ogni mortale può cercare di modellarlo incidendo sul Fato. Ad ogni azione corrisponde una reazione, e le nostre buone azioni stanno dando dei frutti interessanti: oggetti magici di grande valore, viaggio a cavallo di draghi, prospettive di viaggi planari. 
Accetto senza il minimo dubbio quest'offerta, con un sorriso che non può non spuntare sul mio viso.

Modificato da Hennet87
Inviato

Keaven Faegarradh

La proposta che ci viene fatta da Lord Chade è letteralmente unica: quando mai mi ricapiterà di poter viaggiare a cavallo di un drago in compagnia di un ordine di cavalieri le cui tracce si perdono nelle leggende? Sarà un vero onore, mio Lord. Dico facendo una riverenza al consigliere, con un sorriso sul volto come prova dell'entusiasmo generato dalla proposta dell'uomo. 

  • Supermoderatore
Inviato

@Nereas Silverflower

Spoiler

per quanto riguarda il trovare la donna nessun problema. Per le storie dei Cavalieri certamente, anzi sentiti libero di inventare tu qualcosa senza problemi.

Dopo esservi ripresi del tutto vi trovate con i Cavalieri nell'accampamento che hanno eretto tra le colline poco lontane, per avere lo spazio necessario alle manovre delle loro cavalcature, Sono un gruppo di cinque, guidato da Mereolon Vermillion, un parente di Magnus Vrianian re del Gran Marca che ha rinunciato ai suoi titoli e possedimenti nobiliari per perseguire la via del cavaliere errante. Dopo dei brevi saluti venite fatti salire sulle speciali selle dei cavalieri ed assicurati con funi e tiranti. Quando i draghi si innalzano finalmente in volo la sensazione iniziale è di movimento bruschi e secchi, ma nel momento in cui prendono le correnti ascensionali e si librano sopra il terreno ormai rimpicciolito nella distanza venite travolti dall'euforia. La connessione con la possente creatura che batte le sue immense ali sotto di voi è qualcosa di unico, che separa questa esperienza dal volo magico che già altre volte avete sperimentato. Il vento che vi sferza il volto è violento e gelido ma i Cavalieri attivano delle protezioni magiche che rendono il viaggio più confortevole. La velocità delle creature è incredibile e tempo che si fa la sera arrivate sopra Verbobonc e venite lasciati in un campo nei pressi della città.

Inviato

Julian

Incredibile...incredibile! Non riesco a trovare altre parole per descrivere questo viaggio in sella ad un drago. Una sensazione mai provata prima e che, credo, mai riproverò. Non riesco nemmeno a scambiare qualche parola col cavaliere che mi ospita sulla sua cavalcatura; il mio sguardo estasiato si perde sul mondo sottostante, fin quando non si vede una città in lontananza, piccola all'inizio, ma poi diventare sempre più grande man mano che i draghi perdono quota e ci posano in una delle campagne di Verbobonc.

Inviato

Caelern

Di bardi e soldatesse

Spoiler

Mentre Chade concorda per noi il passaggio, io vado in cerca della soldatessa che avevo incontrato la sera prima e le parlo. Inizialmente sono poco speranzoso poiché non riesco a trovarla. Tuttavia, dopo aver passato in rassegna l'accampamento in lungo e in largo, la ritrovo che sta prestando assistenza ai feriti nella tenda medica. A quanto pare, anche lei è sopravvissuta alla battaglia, da cui questo accende in me la speranza che la lettera sia stata spedita e mi lascia con gli occhi sognanti di chi magari un giorno avrà la risposta di qualcuno che non vede da tempo e che forse in un tempo lontano riuscirà a rivedere. Mentre penso a tutta quella storia, la mia mente si disperde in un turbinio di pensieri "Certo, per quella lettera ho dovuto usare uno pseudonimo e ho dovuto farla scrivere da una mano che non fosse la mia affinché non si accorgesse del fatto che fossi stato io a scriverla... Sicuramente è passato molto tempo dall'ultima volta che ci siamo visti... Da quando io scelsi di scappare e lei non scelse di ribellarsi alla volontà della sua famiglia... Ma sono sicuro che il ricordo della mia figura sia ancora impresso nel suo cuore e ancor più certo che se la lettere fosse stata scritta di mio pugno, si sarebbe accorta del fatto che in realtà fossi io a parlarle. Ma dato il suo acume, probabilmente capirà comunque che la mano dietro la lettera in verità è la mia... Ora non mi resta che aspettare... O Elise... Quanto mi manchi... Quanto mi mancano i giorni in cui da ragazzi eravamo così felici insieme... Se solo non fossi rimasto da casa per tutto quel tempo dopo aver seguito mio padre e al mio ritorno ti fossi stato maggiormente vicino... Spero solo che tu sia felice tutt'ora...".  Prima di congedarmi dalla giovane che mi ha dato una mano in tutto questo, le dico sorridente "Non puoi neanche immaginare di quanto ti sia grato per tutto quello che hai fatto per me in quest'occasione... Per il fatto che tu mi abbia aiutato a fare i conti con il mio passato... Un passato che, come un illuso, pensavo di essermi lasciato alle spalle con l'alcool e con i miei viaggi... Ma che negli ultimi giorni è riemerso dirompente, soprattutto dopo aver rischiato la vita più volte ed essere stato molto vicino alla morte... Sai, quando abbiamo esplorato il complesso sotterraneo, sono quasi morto... Però mentre la vita a poco a poco mi stava per abbandonare, grazie a ciò che hai fatto per me, stavo sì per soccombere, ma con il sorriso sulle labbra, questo perché il mio cuore, anche grazie al tuo aiuto, finalmente aveva raggiunto una pace che non viveva da tempo...". Prima di andare guardo la ragazza fisso negli occhi, metto mano allo zaino e ne estraggo alcune monete. Le prendo la mano, le apro il palmo e le ripongo nello stesso per poi richiuderglielo "So che forse non è molto, ma sono un piccolo ringraziamento! Fanne buon uso per aiutare te stessa e coloro che ti sono vicini... E mi raccomando, vedi di sopravvivere a questa guerra! Ci conto e spero di rivederti!". Assolto a ciò, vado via per tornare dai miei compagni.

Dopo essermi ricongiunto con gli altri, scopro che Chade è riuscito a procurarci il passaggio e mi reco con gli altri presso l'accampamento dei cavalieri. Scoperto chi è alla loro guida, lo osservo con occhi pieni di ammirazione e gli dico "Sicuramente grande è la nobiltà del tuo cuore! Rinunciare ad una vita di agi e ai propri privilegi per vivere una vita irta di pericoli sotto lo stendardo del bene non è certo cosa comune... Molti non avrebbero fatto lo stesso... La strada che hai percorso è quella della vera nobiltà, non quella legata ai titoli e dal quale ti sei distaccato... Sono coloro come te e i tuoi compagni che meritano di essere immortalati nelle leggende, nei canti e nella ballete per darci un esempio della strada da seguire, soprattutto in momenti drammatici come questi... La strada dell'eroismo e dell'altruismo che molto spessa viene dimenticata... Forse le leggende oscure meritano allo stesso modo di essere commemorate, ma solo per dirci quale strada non seguire... Io forse non ho la vostra medesima fermezza, il mio spirito infatti è decisamente più libero del vostro e il mio cuore meno incline ai vincolo della legge, ma come voi combatto nel nome di un alto ideale. Essere al vostro cospetto, per me rimane in ogni caso un onore!". Finiti i prepativi seguo le istruzioni che mi vengono date e salgo in sella insieme ad uno dei cavalieri. Mentre il suolo a poco a poco si fa piccolo sotto di me e inizio a godere dell'entusiasmante vista del paesaggio, comincio a parlargli e a chiedergli dell'imprese dell'ordine e di ciò che lo abbia spinto ad unirsi allo stesso. Inizialmente questi appare seccato, forse perché non abitato ad avere con lui una compagnia così loquace, ma poco a poco capisce che nel tumulto delle mie parole non c'è malizia e che sono mosso da un reale interesse e si apre a me. Mi dice del suo passato, mi dice di come sia stato travagliato, di come il suo cuore sia pieno di cicatrici per gli orrori e le colpe che ha commesso in passato e di come unirsi all'ordine per lui sia stato un modo per trovare la redenzione e una possibilità di riscato. Mi rivela che infatti un tempo era un assassino al servizio della malavita. Senza remore aveva più volte ucciso a sangue freddo, anche bersagli indifesi fino al giorno in cui gli dissero che avrebbe dovuto assassinare una bambina come atto di ritorsione, questo perché i suoi genitori erano scomodi ai suoi mandanti e avevano scelto di opporsi fermamente alla loro coercizione, di non lasciarsi sopraffare alle intimidazioni. Quella notte si introdusse nella loro casa, la mano salda sul pugnale che avrebbe dovuto mietere un'altra vita innocente in cambio di denaro sonante. Ma accadde qualcosa che non aveva previso, qualcosa che avrebbe cambiato la sua vita per sempre, nel bene o nel male. Il caso volle che infatti quella notte i genitori stavano ospitando un viante che si era presentato come un messo itinerante della chiesa di Heironeus e che aveva bisogno di asilo e riparo per la notte. Ciò che non sapevano, è che questi non aveva rivelato loro di essere un paladino in incognito. L'uomo aveva sentito i suoi passi e si era svegliato. Preoccupato per quello che stava accadendo, accorse nella camera della piccola brandendo la sua spada proprio nell'attimo in cui questi stava per piantare il suo pugnale nel petto della bambina, nel punto in cui batte il cuore, per infliggerle una ferita fatale. Il paladino riuscì a soggiogarlo giusto in tempo e a fargli cadere il pugnale dalle mani. Lui pensava che fosse giunta la sua ora, che fosse finalmente arrivata la sua fine. Ma l'uomo che lo aveva soggiogato fece qualcosa che non si sarebbe mai aspettato e che lui non avrebbe mai fatto a sua volta. Invece di far scorrere il suo sangue, gli mostrò misericordia e gli disse che lo avrebbe preso con lui per mostrargli una possibilità di redenzione, anche perché reclamando il suo sangue non sarebbe stato meglio di lui. Fu quella notte stessa che il suo apprendistato ebbe inizio. Inizialmente più volte avrebbe voluto che questi lo avesse deprivato della vita invece che sottoporlo ad una vita di privazioni lontano da tutto ciò che aveva amato. Ma con il tempo cominciò a capire gli errori del suo passato, soprattutto dopo che più di una volta fu salvato dal paladino sul campo di battaglia, cosa che non aveva mai visto fare negli ambienti che frequentava. La sua vera redenzione però cominciò quando fu il paladino ad essere in pericolo. Accadde infatti che un giorno mentre stavano indagando sulle incursioni di alcuni orchi, vennero colti in un'imboscata. Il paladino scelse di rimanere indietro per permettergli di fuggire scampando all'agguato. Mentre si allontanava lasciando il paladino al suo ultimo lampo di gloria, il rimorso però cominciò a farsi strada nel suo cuore e tornò indietro a combattere insieme a lui, in fondo forse quell'uomo era diventato la sua vera famiglia. Nonostante le molte difficoltà e la drastica inferiorità numerica, riuscirono a sopravvivere all'agguato. E fu in quel momento che il paladino gli disse che sapeva che sarebbe tornato, sapeva che non prendere la sua vita in quella fatidica notte non sarebbe stato un errore perché il suo cuore, nonostante il male che aveva compiuto in passato, non era ancora perso. Fu allora che gli disse che era pronto per essere iniziato nell'ordine perché aveva finalmente trovato la propria strada. E pochi giorni dopo iniziò il suo vero addestramento nonostante l'iniziale diffidenza degli altri esponenti dell'ordine. La fatica in principio fu insostenibile, anche perché in virtù del pregiudizio che aleggiava su di lui e sul suo passato era difficoltoso accettarlo tra i loro ranghi e appunto per questo gli era dato anche un equipaggiamento decisamente più mediocre per fronteggiare le sfide dell'ordine. Ma il passare del tempo e le sue imprese dimostrarono che il suo cambiamento era effettivamente autentico e la sua fede negli ideali del bene era diventata salda. Ebbe modo di dimostrarlo durante l'incursione in un covo di vampiri. In quell'occasione i suoi compagni erano caduti sotto la malia di uno dei non morti e lui era stato l'unico in grado di resistere, ma sarebbe stato impossibile fronteggiare per lui contemporaneamente sia i suoi compagni che i succhiasangue. Eppure non si diede per vinto, questa volta nonostante le sorti avverse invece di scappare, scelse di vivere lui il suo ultimo lampo di gloria. Fu in quell'esatto momento che la sua redenzione fu pienamente compiuta ed Heironeus gli diede un segno della sua approvazione. Infatti mentre quasi soverchiato stava per soccombere, improvvisamente il suo metaforico lampo di gloria si trasformò in un lampo di gloria letterale. Infatti vi fu una manifestazione del fulmine del dio che con la sua luce dissolse la malia dei vampiri suoi compagni. Fu quello il segno che era riuscito finalmente a soprassedere il suo passato, che era finalmente libero e aveva trovato una nuova strada e fu allora che l'ordine lo accettò pienamente. Dopo quell'episodio, riuscì anche a stringere un legame con la sua cavalcatura Armonyal, una giovane dragonessa d'argento che aveva sentito di quanto aveva fatto per salvare i suoi compagni e ne era rimasta colpita. Da allora persegue saldamente il cammino dell'ordine e non è disposto più a tornare indietro. Ancora oggi è afflitto dal rimorso per il suo passato, ma a poco a poco sta cercando di riscattarsi e da allora tre volte all'anno quando non è in servizio va ancora a trovare la bambina che se non fosse stato per quel paladino che fermò la sua mano quella notte avrebbe ucciso. Bambina che ora è diventata una giovane ragazza poiché sono passati più di sei anni da quel momento. Nel tempo ha cercato di rendere giustizia anche alle precedenti vittime, quelle che aveva mietuto effettivamente, cercando di prestare aiuto nell'ombra a coloro che gli erano stati vicini. Ancora oggi infatti si sentono voci di sacchetti d'oro e beni di prima necessità che compaiono improvvisamente dove ve n'è bisogno accompagnati da una piuma bianca. Molti non lo sanno, ma anche quello è un segno del suo cambiamento, questo perché prima ovunque compiesse un omicidio lasciava una piuma nera. laddove un tempo era stata lasciata la piuma nera simbolo di morte, oggi viene lasciata una piuma bianca simbolo di speranza. La piuma nera però oggi è soltanto un lontano ricordo. Il paladino ha giusto il tempo di finire il suo racconto che stiamo però atterrando a Verbobonc e non ha modo di dirmi altro. Io ispirato dalle sue parole, inizialmente sarei intenzionato a scriverlo, ma so bene che non posso farlo, farlo significherebbe rievocare amari ricordi nelle sue vittime, da cui capisco che forse è meglio trasmutae la sua storia in leggenda e filtrarla attraverso la magia dei racconti ed è così che in questo giorno, una nuova leggenda ha inizio, una leggenda che nasce dove un'orribile storia ha finalmente avuto fine.

DM

Spoiler

Come segno di ringraziamento per l'aiuto che mi ha dato, lascio alla soldatessa 5 monete d'oro

 

 

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