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Messaggio consigliato

  • Supermoderatore
Inviato

Dopo che Rahen si è fatto consigliare da Mordenkainen dove recuperare un martello da guerra in adamantio vi organizzate per il viaggio planare.

Tramite gli studi di Mordenkainen e Carmilla avete individuato come migliore punto di arrivo sul Piano della Terra CavaTonda, una comunità di Galeb Dhur, creature elementali simili a grandi sassi viventi. Una volta sul posto dovrete cercare Grek, un Galeb Dhur stranamente estroverso e curioso verso le altre razze. Lui vi farà da guida verso MelmaRoccia, il semipiano degli Elementali Malvagi della Terra, guidati dal potente Ogremoch.

Quando aprite il passaggio planare sentite come una enorme pressione che cerca di schiacciarvi e comprimervi, tenendovi imprigionati per migliaia e migliaia di anni. Quando riuscite a riprendere fiato vi trovate immersi nella totale oscurità di un anfratto roccioso, l'aria greve e stantia che sembra quasi pastosa mentre vi entra nei polmoni. In lontananza delle fioche luci fosforescenti illuminano una grande caverna.


Inviato

Fratello Elias

Il primo impatto con il Piano della Terra non è di certo dei più piacevoli. Avevo solo letto sui libri di questa..difficoltà respiratoria, ma provarla dal vivo è, come semrpe, un'altra cosa. D'accordo, calma. Mi concentro un istante e riprendo il controllo.

Bene. Dico agli altri senza perdere tempo e volgendo lo sguardo verso le luci. Andiamo a cercare questo Grek verso quelle luci? Per noi faccio luce io? Domando mettendo mano al simbolo sacro pronto, in caso affermativo, a lanciare l'incantesimo di luce sulla mia spada.

@DM

Spoiler

Se sono tutti d'accordo, casto Luce (durata 50 minuti) sulla spada.

Oggetti utili:

- Crystal of Adaptation, Lesser (Armatura): mi protegge dalle temperature estreme come l'incantesimo Endure Elements. Inoltre mi protegge anche dai "alignment traits of any plane".

Inviato

Carmilla

Secondo me se della gente fatta di roccia si fa chiamare Galeb Dhur, deve compensare chiaramente qualcos'altro. Saranno noiosissimi. Commento con un sospiro teatrale mente scuoto il capo rassegnata.

Una volta giunti a destinazione mi ricompongo commentando qualcosa riguardo all'ultima volta che mi sono sentita strapazzata a quel modo. 

Poi mi metto a seguire il portatore di luce del gruppo. 

 

 

  • Supermoderatore
Inviato

Vi dirigete verso le luci, notando come a volte il terreno cambi quasi improvvisamente natura, passando da dura roccia a fango profondo anche 20 cm e poi di nuovo ghiaia e così via. Questo continuo cambiamento di superficie vi rallenta non poco e quando arrivate alla città siete più stanchi del previsto. Fortunatamente la piramide acquistata tempo addietro da Sir Tiberius vi protegge dagli effetti deleteri dell'aria pesante e immobile e riuscite a respirare senza troppi problemi.

Quando arrivate nei pressi delle luci vedete che si tratta di giganteschi funghi che crescono sulle pareti e sul soffitto di una grande caverna, il cui pavimento è coperto da grandi macigni e menhir, alcuni dei quali sembrano essere scavati all'interno per ricavare delle abitazioni. Qua e là notate delle creature che paiono fatti di sassi muoversi, in maniera buffamente simile a delle frane che rotolano in direzioni contrarie alla gravità, lateralmente e verso l'alto.

Quando entrate in città un paio di questi ammassi rocciosi rotolanti si fanno vicino a voi e si ricompongono a formare due Galeb Dhur, che iniziano a parlare in Terran.

Terran

Spoiler

Bene arrivati stranieri-carne, cosa vi porta alla dimora-abitanti-roccia?

 

Inviato

Fratello Elias

Dopo un cammino non propriamente facile, giungiamo infine alla città dei Galeb Dhur. Strane creature... penso osservandole avvicinarsi. Ne avevo solo letto sui libri, ma non ne avevo mai incontrato uno...figurarsi un'intera città.

No, purtroppo. Rispondo a Rahen volgendomi poi anche verso gli altri. E, ahimè, non ho preparato l'incantesimo adatto... Stringo i denti maledicendomi in silenzio.

@DM

Spoiler

Conoscenza Piani +18 (+13 Base +5 x Collector of Stories) sui Galeb Dhur per ricordare quante più cose possibili su di loro.

Inviato

Carmilla

Do una pacca sul sedere a Noora (tanto non è molestia) e la esorto a fare il suo dovere.

"Bene arrivati stranieri-carne, cosa vi porta alla dimora-abitanti-roccia?"

  Traduce a beneficio del gruppo.

Io le lancio un grato sorriso e poi le chiedo di tradurre la seguente frase:

"Stiamo cercando Grek. Dovrebbe essere uno di voi, lo conoscete? Vogliamo chiedergli di farci da guida.
Spero non vi dispiaccia se siamo arrivati in questo modo nel vostro territorio.
"

 

Spoiler

Diplomazia +12, se dovesse servire. 


 

  • Supermoderatore
Inviato

I due Galeb Dhur annuiscono finalmente Venite, vi portiamo da Grek.

Li seguite passando tra i sassi e macigni che sembrano fungere da abitazione per queste creature, fino ad arrivare ad una specie di lago di fango e melma, in cui vari Galeb Dhur sguazzano con fare compiaciuto, per quanto sia possibile capire dalle loro espressioni granitiche.

Uno dei Galeb Dhur nel fango esce quando viene chiamato dagli altri due e quando si tira fuori dal fango vedete che pare essere composto di una roccia dalle molteplici e colorate sfumature Benvenuti vi dice in Comune io sono Grek e sarò la vostra guida.

Inviato

Fratello Elias

Grazie alla succube riusciamo a rompere la barriera linguistica. Non sono molto felice della presenza di un demone in gruppo, ma quanto meno si dimostra utile. Annuisco alle due "guardie" e le seguo.

Salve, Grek. Saluto il Galeb Dhur piegando leggermente il capo. Perfetto! Quando possiamo partire? Domando tagliando corto, desideroso di buttarmi a capofitto nella missione il prima possibile. Hai suggerimenti per prepararci al meglio?

  • Supermoderatore
Inviato

Per me anche subito, noi Galeb Dhur non crediamo molto nei possedimenti fisici. Siete ben equipaggiati per affrontare vapori tossici, sabbie mobili senza fondo e pericolosi passaggi equilibristici sopra un lago di lava?

  • 2 mesi dopo...
  • Supermoderatore
Inviato

Seguendo Grek, che a volte pare più rotolare che camminare, vi mettete in cammino. La vostra guida vi spiega che come prima cosa dovrete attraversare una complessa rete di gallerie e tunnel che si estendono per vari chilometri. La zona è satura di vapori tossici, tossici per voi creature di carne quanto meno commenta Grek con fare poco preoccupato e per attraversarla con un buon passo ci vogliono circa 6 ore. Ci sono anche vari passaggi stretti in cui piegarsi o addirittura strisciare.

Inviato

Soryana

Il passo già incerto si ferma completamente per un attimo alle parole della guida, per poi proseguire ancora più preoccupata.

O-ok...
Cercheremo di farci attenzione, grazie.
Dovrei avere qualcosa per risparmiarci un po' di dolore,
almeno per i vapori.


Dopo una decina di minuti di cammino ritrovo il coraggio di formulare sommessamente una domanda alla nostra guida:

Mi scusi, non vorrei distrarla dalla sua esperta navigazione ma mi potrebbe dire se sa qualcosa riguardo alle creature che abitano quelle zone?
Grazie

Inviato

Gul'Thak Taumatili

Vapori tossici? Voi potete fare qualcosa a riguardo? - Domando interrogativo verso i piccoli usufruitori di magia - Io al massimo posso trattenere il fiato, ma sei ore in apnea non credo di riuscire a farle... 

@descrizione

Spoiler

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Gul'Thak è un enorme dragonborn blu di circa 2 metri e 30, viaggia con armi enormi e armatura pesante. Puro di cuore ma furioso nella battaglia è un araldo di bahamut

 

Inviato

Carmilla

Scuoto la testa, come per scacciare l'immagine che mi passa davanti agli occhi.

Sento come se non ci fosse uniformità nel flusso spaziotemporale...

Io dovrei avere qualcosa di utile. 
Per i passaggi stretti voi che siete davvero grossi
, ammicco con fare provocante, potreste avere problemi e io non vi so rimpicciolire...forse servirebbe qualcosa di...lubrificante! Concludo con un sorriso fintamente innocente. 

Inviato

Fratello Elias

Seguo Grek in silenzio ascoltandolo e annuendo poi ai miei compagni. Molto bene. Mi limito a dire senza inserirmi troppo nella conversazione.

Non sono uno da troppe parole. Preferisco di gran lunga finire in fretta il lavoro che perdermi in chiacchiere.

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