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[Alonewolf87] Uccisori di Giganti - Gruppo 2 - Parte 2


Alonewolf87

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Tariam

Thord si avvicina alla rana con cui mi accompagno, la accarezza.
Io non sono un tipo geloso, Squewk in fondo non è la mia rana, siamo solo grandi amici che hanno piacere di spassarsela insieme e godersi una vita avventurosa.
La sua frase mi costringe a rispondergli, nonostante abbia voglia di starmene tranquillo in silenzio ad ammirare il maestoso spettacolo che questa sera ha regalato ai nostri occhi.

Spoiler

"Mio roccioso amico Thord, dici bene. Io non parlo agli spiriti come te, ma so ascoltarli. In questo momento, mi consigliano di ammirare finché posso riempirmi gli occhi, poiché se tentassi di riempirmi anche le mani rischierei di trovarmene una in meno... appresso alla testa. Quando la pentola bolle, è troppo tardi per metterci il coperchio. E qui di pentole bollenti ce ne sono due. Con un sacco di carne in quel brodo. Non ne assaggeresti una mestolata anche tu?"

Purtroppo, gli animi si scontrano al punto da rimbalzare lontano, lo scontro è evitato. il mio collega nano attribuisce alle due donne meriti che hanno, ma che indubbiamente non sono gli unici. Poi mi tira in mezzo, sono costretto a dare sfoggio ancora una volta del timido eloquio col quale maschero l'imbarazzo di parlare in pubblico.
"Signori miei, Signore, quel che DOVREMMO fare, io penso, è infilare pali su per il retto di ogni orco da qui fino ai monti, poi piantare la base bene del terreno per dar da mangiare ai corvi e per dare un monito a quei puzzoni. Quel che POSSIAMO fare, invece, è risparmiare le energie, farci una dormita finchè le sentinelle ce lo consentono, mendare le ferite, conoscerci meglio, godere della reciproca compagnia e della vita. Almeno per quanto mi riguarda, andrò a riposare nella mia stanza, la seconda porta a sinistra del corridoio del primo piano, senza chiudere a chiave, ben disposto ad ascoltare chi abbia voglia di compagnia e di un buon ascoltatore di peccati propri ed altrui."

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Yayi

Sono nervosa. E non per la discussione avuta con Melissa. Forse per la situazione. Forse per l'attacco. Forse per l'assedio. Forse per altro.

Provo a comprimermi il petto con un pugno, ma non ottengo nulla. Osservo Tariam allontanarsi. Forse dovrei mangiare, ma ho lo stomaco chiuso. Chiudo gli occhi, inspiro profondamente ed espiro altrettanto profondamente. Mi dirigo verso le scale, ad ogni gradino sento il  cuore battere sempre più forte, lo stomaco attorcigliarsi.. perchè? Giunta sul pianerottolo faccio due passi verso la mia stanza, poi mi fermo. Mi giro e vado verso la porta di Tariam.

Appoggio la mano sulla maniglia e resto ad osservarla per qualche secondo. Poi mi decido, la sollevo e do due colpi con le nocche alla porta.

Anche se è una persona di poche parole, sono sicura che saprà ascoltarmi.

Sono Yayi dico tutto d'un fiato senza attendere alcuna domanda, e senza attendere alcuna risposta entro nella camera di Tariam

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Braknak nano predatore

Non conosco bene queste persone... Diceva il nonno che chi bada agli affari suoi campa mille anni, e ho intenzione di seguire il consiglio!

Per fortuna Tariam-parla-coi-rospi pare buttare giù un paio di cose sensate: riposare e magari fare due chiacchiere.

Parla anche di impalare orchi e altri divertimenti simili, e non posso che approvare!

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Thord

Pentole bollenti... Carne in brodo... In effetti ho un po' fame annuisco a Tariam, salvo non riuscire a trovare nè pentole nè brodo. Forse sta parlando della cena che verrà.
Anche perchè il ranger pare deciso a ritirarsi in camera, dove invita tutti per un momento di convivialità. Chissà perchè qui dove siamo non va bene. Sarà l'atmosfera carica di tensione?

Mi scopro nervoso. Ma non per la discussione tra le fanciulle. Forse per la situazione. Forse per lo sguardo inquisitorio di Squewk. Forse altro.

Provo a comprimermi la pancia con una mano... ma non ottengo nulla, solo rumoroso gas in uscita. Forse dovrei mangiare, ma senza pentole nè brodo... Osservo Tariam allontanarsi, seguito da Yayi. Mi dirigo verso le scale, ad ogni gradino sento le giunture delle ginocchia indolenzite, e l'intestino attorcigliarsi... altro gas? Sì.
Giunto sul pianerottolo faccio due passi di danza, mi fermo, giro e rigiro, oplà, quindi vado verso la porta di Tariam.

Appoggio la mano sulla porta e spingo. Chiusa. Decido di bussare come ho già sentito fare da Yayi. Sarà un segnale, o un gesto di rituale cordialità. Facile per loro, non sono cresciuti in una grotta senza porte.
Sono Thord dico tutto gonfiato. Sicuramente è il gas.
Poi mi affretto ad aggiungere Ho lasciato il pendente sul tavolo, accanto alla frutta.

O almeno così avrei fatto se fossi pratico di norme sociali. Invece, preso dai dubbi, raggiungo invece la porta di Melissa. Lei è di città, saprà sicuramente come fare. Busso.
Melissa, Tariam ci ha invitati in camera sua. Vieni?

 

Modificato da Dmitrij
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Melissa Abigail

Chiusa nella mia stanza cerco di rimettermi in sesto come posso. Poi gettata sul letto supina, chiudo gli occhi e lascio che i pensieri si accavallino, fin quando non si delinea quell'immagine odiosa di Yayi. Riapro gli occhi per rigettarla, fissando le assi di legno sulla mia testa. Resto cosi', inerte per un paio di minuti, quando bussano alla mia porta.. e' Thord che mi avverte della cena:

D'accordo arrivo, datemi 5 minuti e saro' da voi.

 

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Tariam

La mia timida esortazione al giusto riposo o alla riservata convivialità pare sortire l'effetto di spegnere la polveriera che stava diventando quella piccola riunione post-bellica. il che va oltre quello che mi aspettavo. Pare che fossero tutti pronti ad acconsentire, e mancasse soltanto qualcuno che mettesse la cosa in parole. Sono lieto di essere stato utile, in questo, ai miei compagni e compagne.

Mi stiracchio, mi dirigo in camera massaggiandomi il collo e, appena dietro la porta socchiusa della mia stanza, mi gratto un po' le scapole e tutto il resto della schiena fino a quello che giustamente viene definito 'fondo', ma che è l'apice della goduria quanto a grattate energiche.

Tendere l'arco a ripetizione, in giornate come questa, per fortuna rare, mi indolenzisce alquanto tutta la parte destra. Squewk lo sa bene. Mi cavo via la giacca e la camicia e mi stendo al suolo sulla coperta, ventre a terra. Il batrace, con la sua mole da gigantesca piccola creatura, pesa quanto una giovane donna e pertanto il suo saltellarmi docilmente sulla schiena ha l'effetto di un energico e rivitalizzante trattamento fisico.

Un tocco leggero alla porta, che aprendosi fa 'squewk' come fosse una emula della mia anfibia massaggiatrice. Tuttavia sono quasi certo di aver capito il nome pronunciato dall'ospite che sta entrando, comunque con una voce che non potrei scambiare affatto. "Prego entra." dico, mentre mi sollevo seduto per poter guardare Yayi con agio mentre si muove nella stanza. La rana saltella di lato e mi guarda infastidita, ho dimenticato di avvisarla che mi stavo sollevando "Grazie, è sufficiente per stavolta." le sussurro. Mantiene lo sguardo corrucciato. Che siano amiche o fidanzate, umane, elfe o anfibie, le femmine non le capirò mai.

Mi rivolgo di nuovo a Yayi, offrendole di sedersi accanto a me sulla coperta. Un alito di vento mi ricorda che sono a petto nudo e l'imbarazzo monta a dismisura, ma tento di far finta di niente, atteggiandomi a uomo di mondo che non si formalizza per una frivolezza come un abbigliamento consono. Penso che in fondo siamo compagni di guerra, prima o poi dovrò curarle una ferita al petto o ad una coscia e non avremo da pensare ai salamelecchi da cortigiani, in quelle occasioni. "Siediti farfallina, sono contento che tu sia qui. Ho visto che te la sei cavata benissimo, oggi, in ogni occasione. Che siano orchi o fanciulle, Yayi la leggiadra non è tipo da farsi mettere sotto, vero? Sei il tipo a cui piace prevalere, stare sopra. E' affascinante. Scheletro di metallo forgiato in un involucro che... beh... ehm... che si muove a passo di danza. Letalità e dolcezza... c'è ossimoro più conturbante?"

Spoiler

Mi è parso di capire dall'integrazione del post di Thord che il nano non si sia ancora affacciato. Se mi sbaglio integro anch'io.

 

Modificato da PietroD
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Yayi

Quando entro nella camera trovo Tariam a petto nudo seduto su una coperta. La sua rana in disparte. Mi accorgo che il mio sguardo si sofferma più del dovuto sul suo torace invece che dirigersi verso gli occhi. Gentilmente mi invita a sedermi accanto a lui.

Acconsento con un gesto della testa ma prima... non posso sedermi accanto a lui così come sono. Mi slaccio il corpetto dell'armatura che lascio cadere a terra e inspiro profondamente gonfiando il petto... tutto il giorno con il seno costretto nell'armatura.. è un sollievo ora toglierla e sentire il tessuto che può muoversi liberamente sulla pelle.

Al termine "farfallina" sorrido lievemente.

Non so esattamente cosa rispondere alle poche e coincise parole di Tariam... piego leggermente il busto fino ad appoggiare la mia spalla sulla sua, poi reclino la testa sulla sua spalla e lascio che i miei capelli gli scivolino sopra.

Purtroppo non per mia scelta. Vengo da una terra in cui la mia gente deve combattere per vivere, e combatto da quando ho la forza di reggere un bastone per difendermi, e lanciare un sasso per colpire... non credo nemmeno di poter immaginare una vita diversa da quella che ho fatto fin'ora... e quando sento idee senza senso dette da chi pensa che una guerra sia poco più che un gioco dove è scontato uscirne vivi e vittorioso non reggo.... 

Sospiro e chiudo gli occhi... che stupida... sto solo parlando di me e non ho ringraziato Tariam per quello che ha fatto durante la battaglia.

E grazie per le tue precise frecce. Hai un ottima mira e sei un eccellente tiratore... e detto da un'elfa... 

Mi sento stranamente al sicuro, poso una mano sul petto di Tariam.

In fondo non siamo molto diversi, i nostri cuori sembrano battere all'unisono.. senti?

Dicendo ciò, istintivamente prendo la mano di Tariam e la sposto per fargli sentire il mio cuore.

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Thord

D'accordo Melissa. Ti aspetto.
Un minuto passa e la pancia brontola per la fame. Spero davvero che Tariam abbia messo le mani su quella pentola. Con i guanti, che se è bollente come dice...
Certo che anche io, arrivare a mani vuote... Ho finito anche la carne di geco mugolo deluso. Quindi busso di nuovo (che strana usanza) a Melissa e le parlo attraverso la porta MELISSA SEI PRONTA? FACCIAMO TARDI! HAI DELLA CARNE SECCA TU PER CASO?

Modificato da Dmitrij
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Melissa Abigail

Seduta sul bordo del letto dopo essermi stiracchiata, mi infilo gli stivali. Raggiungo il piccolo bagno esterno per mezzo di una porta situata nella mia stanza. Da un catino mi verso dell'acqua sulla faccia per rinfrescarla ahhh ci voleva proprio uno specchio incrinato riflette il mio viso madido che gocciola, quando odo provenire dall'interno Thord urlare: MELISSA SEI PRONTA? FACCIAMO TARDI! HAI DELLA CARNE SECCA TU PER CASO?

Ufff Ora mi sentira' Socchiudo la porta asciugandomi il viso con un panno trovato ai servizi. Caro amico le ho chiesto cinque minuti, non una manciata di secondi. Proceda pure arrivero' a momenti, come vede non stavo perdendo del tempo, agitando il pezzo di stoffa davanti ai suoi occhi. Chiedeva della carne secca? Mi faccia guardare nella borsa e stia la' non entri. Fulminandolo sul posto con un'occhiata ed un indice. La sacca e' ai piedi del letto, mi inchino per rovistare nell'interno dando le spalle al mio interlocutore. Proprio in quel momento un timore mi sconvolge, mi tocco il retro della della coscia con le dita della mano sinistra, poi mi guardo sul grembo, e chiudo gli occhi per la vergogna perche' con addosso solo una sottana. Rossa furibonda per la mia indecenza, alzo ed adagio la borsa sul letto, tirando fuori la carne secca. Senza pronunziare alcuna parola gliela metto nelle mani di Thord e chiudo la porta con tutto il peso. Mi copro il viso mentre corro di nuovo ai servizi... Ma che c***o!

Modificato da Blues
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Braknak nano predatore

Uhm. Bene. Riposarsi! Ma sì, perché no.

E poi magari, mangiare.

Magari in compagnia!

Vado timidamente e silenziosamente, sapete, l'abitudine, verso la stanza di Tariam. Dopotutto pare ci abbia invitati.

La porta pare aperta e sbircio un po', il tempo di vedere una situazione un po' strana tra lui e Yayi. In particolare, questa tiene le mani di Tariam sulle sue minne...

Bene...

Forse son di troppo!

Mi allontano silenzioso, sento Thord e Melissa parlare di carne secca!

Potrei unirmi!

Poi però vedo che dalla sua stanza, Melissa quasi caccia via Thord, sbattendogli la porta in faccia.

E pareva avesse addosso solo la sottana!

Uhm.

Bene.

Forse mi sa che vado da qualche altra parte a cercare da mangiare...

Camminando a passo leggero, vado a consumare un po' di avanzi nella mia stanza...

Strano posto, strano posto davvero...

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Thord

Melissa sembra agitata. Forse le occasioni mondane la mettono in ansia come me? Lo stress sembra farla parlare con qualcun altro. Sono io, Thord. Le dico per rassicurarla che con me non c'e' nessun altro.
Quindi, senza alcun preavviso, Melissa si gira, si piega, e fa sfoggio della sua... mercanzia. Gambette esili, fianchi asciutti, natiche striminzite. Nessuna traccia del ben di Moradin che adorna la struttura magnifica di una nana. Dalla posa, comunque, sembra proprio voglia accoppiarsi come molte volte ho visto fare le capre di montagna.
Melissa io... le assicuro un po' imbarazzato dall'apprendere del suo calore ...sono onorato, ma... non e' questa la carne secca che io intendevo.

Quando si volta, la ragazza ha il viso del colore di un verme purpureo. Speriamo non si sia offesa per averle negato il seme di Thord. Non spiccica una parola e mi sbatte la porta in faccia. Mi sa che si e' davvero offesa. Almeno ho della carne secca da portare a Tariam.

Penso sia meglio non mettere pressione a Melissa attendendo sul suo uscio. Lasciamola elaborare il lutto.
Quindi mi dirigo verso la camera di Tariam.
Intravedo la sagoma di Braknak, ma non faccio in tempo ad invitarlo al ritrovo che svanisce in punta di piedi. Mi sa che non ha voglia.
Quindi finalmente raggiungo la porta di Tariam, busso (ormai ho imparato) ed entro esibendo un gran sorriso.
Tariam, ho trovato della carne secca per cena! annuncio soddisfatto. La tua pentola?
 

Modificato da Dmitrij
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Tariam Lave

Sono davvero contento che Yayi abbia accolto la mia proposta di trascorrere la serata in compagnia chiacchierando un po'. La vedo liberarsi del bustino e non posso che provare due diversi sentimenti. Il primo che sento e' una certa lietitudine, quasi una gaiezza adolescente che mi sale della viscere, poiche' sono felice che si senta talmente a suo agio da lasciare andare le corazze di cuoio insieme a quelle mentali in mia presenza, nonostante il breve lasso di tempo da cui ci conosciamo. La seconda cosa che sento, e' la mia timidezza, che non vuole che erompere dalla testa in tutto il corpo, e continua a rendermi impastata la lingua come deve essere quella di Squewk quando asssaggia la polvere da cui un grillo e' saltato via privandola del pasto.

"Sono lieto che tu abbia deciso di farmi compagnia, 'farfallina'. Ma ti assicuro che in questo momento potrebbe accadere di tutto, entrare in sincrono pianeti e stelle, ballare il valzer ippopotami e coccodrilli, scope e spazzole riordinare la cucina di Graazt a suon di marcetta, ma ci sarebbe sicuramente un'unica cosa che rimarrebbe fuori sincrono col resto del creato: di sicuro il mio cuore, perche' in questo momento sembra voler suonare la carica e svegliare l'intera citta' per caricare gli orchi e travolgere i bulette. Non lo senti anche tu? Probabilmente non ti occorre nemmeno la mano per sentirlo, ti basterebbe che io stessi zitto, d'altra parte, con la timidezza che mi ritrovo, le parole non le trovo e non mi escono affatto morbide eppure sode come le ho sempre desiderate. Dannata timidezza, non sono certo di avere il controllo della mia favella piu' di quanto non l'abbia del mio ritmo cardiaco o di altri muscoli sparsi per il corpo. Il tuo invece non lo sento, forse per via del fatto che si trovi sotto questa stoff... SQUEEEEK... ma che ti prende? Yayi perdonami, deve esserci qualcosa di urg... Ciao Thord! La mia pentola? Perche' diamine dovrei avere una pentola nella mia stanza?"

Proprio mentre iniziavo a trovare la pulsazione di Yayi sotto tutta quella morbida 'stoffa' di cui e' ricoperto il petto della mia ospite, la mia amica rana ha l'insana idea di afferrarmi la mano con la lingua e tirare, come quando ha da condurmi in uqalche luogo, per mostrarmi qualcosa. Poi irrompe Thord, la lingua di Squewk si stacca e la mia mano torna d'impeto dove era prima, mentre rivolgo la mia sorpresa domanda al nano.

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Melissa Abigail

Cerco di sbollentare la rabbia mista al turbamento sciacquandomi ripetutamente il viso, ma e' inutile. Fisso il mio viso allo specchio, un pugno lo manda in cocci e frantumi. L'osso del chiodo resta conficcato nel muro a testimonianza del riflettente. Non mi importa di quello che avra' pensato Thord  o tanto meno cosa andra' a dire in giro sul mio conto. E' bene che non si faccia strani pensieri, ne' lui ne' nessun altro... che se lo ficchino in testa, questa e' una guerra, e non c'e' spazio per i sentimentalismi. Ritrovo la calma dopo aver inspirato ed espulso il fiato un paio di volte. Raccolgo i frammenti, e mi rivesto. 

Busso annunciandomi nella stanza di Tariam, entrando. Allora Thord e' abbastanza la carne secca? Sembra ci siano tutti ad esclusione dell'uomo di bassa statura. Prima di prendere posizione al tavolo lo faccio notare ...e Braknak, dov'e'? Non magia? Vado a chiamarlo. Mi pare di aver capito che si parlara' di come tenere un gruppo compatto oltre che desinare.

Detto questo torno nel corridoio per recarmi dal nano... Toc toc, fermandomi sull'uscio Braknak sono Melissa, ti stiamo aspettando. Senza di te non si inizia. E' fondamentale la tua presenza... Avanti su.

Modificato da Blues
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Braknak nano predatore

Sento bussare alla porta della stanza.

Uhm... E adesso? Mi pareva che le coppie si fossero formate, che ci azzecco io?

Apro a Melissa incerto. Si sarà messo qualcosa addosso? Perché un goblin lo so ammazzare, ma le donne...

Per fortuna è vestita...

"Uhm... Ecco... Pensavo di essere in anticipo. Ho visto che eravate impegnati in... preparativi! Preparativi, ecco. Sì.

Allora, andiamo pure... Prego... Va' avanti tu..."

... che a me viene da ridere...

penso senza però parlare ad alta voce.

Queste so' permalose assai!

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Yayi

Tariam.. se solo tu fossi un po' meno timido e un po' più loquace mi renderesti le cose molto più semplici...

Faccio per posare la mia mano su quella di Tariam quando la sua rana mi anticipa con al sua lingua, per poi lasciarla libera nuovamente quando entra Thord, che parla di pentole e cena.

La situazione si è guastata, forse meglio così... non so cosa sarebbe potuto succedere se fossimo rimasti soli ancora un po'. Mi rialzo nel momento in cui entra Melissa, parla di cena e altro e poi esce a chiamare Braknak.

Faccio per rimettermi l'armatura... ma poi decido che è meglio lasciarla per terra per il momento.

Cena? Giusto non abbiamo mangiato. Dico poi dirigendomi verso la finestra... ho voglia di vedere le stelle...

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Thord

Il nostro esploratore si è dimenticato della pentola. La pentola... quella bollente... col brodo... e la carn... E' in quel momento che realizzo tutto, aiutato FORSE dalla visione delle mani di Tariam che repentine lasciano il davanzale di Yayi. Non son padelle quel che Tariam cercava... bensì tegami.
Come in camera di Melissa, anche qui s'è dato il via a rituali di corteggiamento. Sebbene non sia stagione (ma si sa, in città si perde il contatto con il ritmo naturale), non sono affatto ostile al sacro ciclo della vita che fiorisce anche negli ambienti più ostili, incluso quello della guerra.
Epperò...
All'improvviso Melissa ricompare, si siede al tavolo, ma non lo trova. Corre a cercare Braknak, che forse sa costruire tavoli all'occorrenza.
Yayi sgambetta verso la finestra, guarda le stelle, nascondendo agli altri il suo volto che, io immagino, sia ora anch'esso del color dei vermi purpurei.

Epperò, dicevo, tutto ciò da Tariam non me l'aspettavo. Sul mio viso compare il celeberrimo Sguardo di Disapprovazione di Thord (TM), che gli piazzo dritto negli occhi senza mai staccarlo. Mi avvicino a Squewk e con una mano le copro gli umidi occhietti, con l'altra le prendo la zampetta per accompagnarla fuori dalla stanza.
Come ha potuto il nostro ranger? Gli appetiti sessuali son cosa di mondo, chi meglio di un druido lo sa? Ma invitarci tutti ad assistere pubblicamente... Persino l'innocente batrace che Madre Natura gli ha affidato!
Lentamente esco dalla stanza, senza staccare di dosso lo Sguardo di Disapprovazione dall'uomo. Esibizionisti dico soltanto prima di chiudermi la porta alle spalle.

Se dovessi incontrare Melissa o Braknak lungo il corridoio, riferirò loro che la cena è annullata.
Devo prendermi cura di Squewk e dei suoi occhietti offesi.

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Melissa Abigail

Incontro Thord nel corridoio, sembra deluso con un muso che tocca terra. Mi annuncia che la cena e' saltata, gli chiedo come mai? sorpresa. Vedendolo giu' di corda aggiungo ma che ti e' successo? perche' hai quella faccia? comprendo la messa in scena che avevano architettato: E' meglio cosi', buonanotte.
Mi rivolgo a Braknak avvertendolo della novita', e mi congedo della sua compagnia. Ritorno in camera chiudendo la porta a chiave con due mandate. Mi getto sul letto consumando una mela tirata fuori dalla sacca, mi addormento senza rendermene conto.

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Tariam Lave

Con Yayi che si dirige alla finestra, cercando qualche consolazione nelle stelle, e Thord che porta via la rana per curarle gli occhi,  rimango un attimo basito.
Poi  quel che devo fare diventa chiaro come il sole. Stupido io che non mi sono preso cura di lei.

Mi avvicino a Yayi, posandole entrambe le mani sulle spalle scoperte per farle sentire la mia amichevole ed empatica vicinanza.
"Non mi ero accorto che stesse male..."
sospiro
"dici che posso andare da Thord per assistere alle sue cure o mi terrebbe fuori per non avere distrazioni?"

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Braknak nano predatore

E Braknak andiamo a mangiare

E Braknak rientra che qua si devono fare cose

E Braknak esci che mangiamo tutti insieme

E Braknak torna dentro che qua non è cosa

E Braknak un par di pal... Uhm...

Borbotto grattandomi la barba e torno alla mia stanza.

"Bah... Dalle mie parti, se uno voleva da fa' zozzerie, tirava fuori l'arnese e lo sbatteva con violenza sul tavolo!"

dico a voce bassa, più a me stesso che altro.

 

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