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Isola dei Monaci Grigi - TdG


NinjaCow

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Inviata

L'isola dei monaci grigi è un grande appezzamento di terra grande all'incirca quanto le Marche. Geograficamente si trova molto a Nord per cui è una terra fredda ed aspra. La maggior parte della popolazione vive sulla costa meridionale dell'isola perché è collegata, con delle rotte commerciali praticabili sono in determinati periodi dell'anno, ad un più ampio continente. Se escludiamo il commercio qui la gente si occupa di coltivazione (anche se rende poco), caccia, pesca, raccolta di legname, estrazione di metalli, artigianato e guerra. Infatti non esistendo un governo centrale le città e i villaggi sono in continuo conflitto con i vicini per il territorio e le risorse.

L'isola prende il nome dall'antichissimo Ordine dei Monaci Grigi. Vi sono molte leggende sui monaci e sono trattati con grande rispetto, loro vivono nella zona più fretta e selvaggia dell'isola. In un monastero costruito all'interno della montagna più alta dell'isola. E' un luogo praticamente leggendario perché è talmente difficile da raggiungere che solo pochi non-monaci possono vantare di averlo visitato.

L'isola è abitata da 3 razze: Umani, Nani e Orchi/Mezzorchi.

Gli umani sono molto numerosi e vivono quasi tutti lungo la costa meridionale. L'unico insediamento umano degno di nota situato più a nord (ma comunque lungo la costa) è l'esclusiva accademia di magia. Tra umani e nani ci sono buoni rapporti perché vi è un continuo scambio di risorse, gli umani vendono i surplus di pesce e cibo in generale ai nani e i nani vendono il loro surplus in metalli.

I nani vivono sulle montagne più basse che si sviluppano nella parte centrale dell'isola. Specifico le più basse perché sopra una certa altezza vivono delle tribù dei giganti che nessuno si permette di infastidire. Gli unici a poter entrare nell'ordine dei Monaci Grigi sono proprio i nani. Si dice che i Nani dell'ordine siano tutti presi quando sono veramente piccoli, massimo 6 anni da nano (un nulla praticamente) e siano tutti orfani o figli di famiglie troppo numerose che non sono in gradi di crescere altri piccoli e quindi vendono l'ultimo nato per denaro.

Gli orchi e i mezzosangue nati da rapporti violenti con gli umani vivono nella parte ovest dell'isola, sempre lungo la costa. Sono un popolo barbaro e sanguinario organizzato in tribù. In inverno vivono di caccia e pesca, mentre nel periodo più caldo dell'anno scendono per saccheggiare i villaggi degli umani. Molti mezzosangue vengono cresciuti e allevati tra gli umani, questi nascono da donne violentate durante i saccheggi per cui solitamente vengono trattati con disprezzo e odio da tutti sin dalle prime fasi dell'infanzia. Gli umani sono estremamente razzisti con i mezzorchi mentre quando raggiungono un età sufficiente per impugnare un'arma e combattere gli orchi li accolgono a braccia aperte nelle loro tribù.

@Pippomaster92 @John Sheppard @lady Elyza @Voignar @Leonardo98

Come sapete è il momento di scegliere le vostre origini. Che razza sei? Sei nato in una famiglia umile o ricca? Cosa facevano i tuoi genitori? Che classe vuoi giocare?

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Inviato

La storia di Picus ha inizio in una semplice cesta di vimini abbandonata davanti alla porta del Tempio di Irori. La madre, incapace di vivere con la vergogna di avere un figlio mezzorco ma comunque desiderosa di dare al piccolo una possibilità di vivere nonostante fosse figlio di uno stupro, aveva deciso di affidarlo ai seguaci del Maestro dei Maestri, noti per la loro saggezza.

 Questa speranza fu ben riposta.  L’ abate infatti, un vecchio ormai troppo in là nel cammino per l’ illuminazione per curarsi di dettagli come la razza, decise di crescere il frugoletto verde e istruirlo nelle vie di Irori. Così Picus, questo il nome dato dall’ abate al bambino, visse la sua solitaria infanzia nel tempio.  Il tempio di Irori infatti non ospitava altri bambini come lui e l’ atmosfera di calma contemplativa mal si adattava alla sua inesauribile energia infantile.

 Fortunatamente trovò presto delle distrazioni adatte: la prima fu l’ immensa biblioteca del tempio, piena di informazioni di ogni genere che i seguaci di Irori avevano raccolto negli anni. Lì Picus passava giornate intere, saltando da un libro all’ altro affamato di sapere, assorbendo ogni nozione che trovava, non importava quanto triviale.  La seconda fu la musica. Il mezzorco rivelò un talento naturale per il canto, che sembrava l’ unica cosa a cui fosse realmente capace di dedicarsi con costanza, e presto le meditazioni dei confratelli furono allietate dalle sue armonie. Furono totalmente fallimentari invece i tentativi dei superiori di istruirlo verso  i più tradizionali percorsi del chierico e del monaco. La sua mente brillante ma incostante mal sopportava la rigida disciplina e sembrava totalmente incapace della profonda concentrazione richiesta.

Inviato

Picus (parte II)

Dado del destino: 6.

Per la sua natura impaziente, ribelle ma curiosa Picus si rivela un ottimo studente ma non adatto a diventare un chierico. Finché il vecchio abate è in vita lui cresce tra le mura del tempio senza conoscere la crudeltà degli umani. Tutti lo trattano bene e continua a praticare le sue passioni in santa pace. Alla morte del suo protettore però chi prende il suo posto non è ugualemente ben disposto. Non tratta male Picus, ne lo aggredisce ma lo mette di fronte ad una scelta. Rimanere al tempio e diventare un chierico come tutti gli alri o andarsene da quel luogo. A quell'epoca Picus aveva solo 12 anni ma sentiva già dentro di non essere tagliato per prendere i voti. Così anche se a malincuore lascia il tempio. I sacerdoti gli danno l'addio lasciandogli poche monete e un fagotto pieno di cibo.

Inizia per lui un periodo veramente difficile nel quale è costretto a vagabondare, per sopravvivere inizia a rubare cibo dai campi e a guadagnarsi qualche moneta sfruttando il suo talento musicale. Ma in questi anni sperimenta tutto l'odio che gli umani provano nei confronti dei mezzorchi, quasi nessuno è gentile con lui e spesso viene pestato con i pretesti più banali. Durante i suoi viaggi però non perde occasione per visitare quanti più templi e biblioteche le capitino a tiro con lo scopo di aumentare le sue conoscenze.

Ha 16 anni quando una notte viene sbattuto in carcere dalle guardie di una piccola cittadina, era stato beccato in una comune rissa nella taverna di quel posto e lui era reo di essere forestiero e mezzorco. Non era la prima volta e sapeva che lo avrebbero lasciato andare la mattina dopo ma il villaggio, nella notte, viene attaccato e saccheggiato da una tribù di orchi. Quando questi barbari massacratori lo trovano lo liberano subito e uno di loro, un mezzorco poco più grande di lui gli dice Ora sei libero. Anche io ho sofferto per mano degli sporchi umani, unisciti a noi e otterrai il rispetto che meriti.

Cosa sceglie Picus? Vuole continuare la sua vita tra gli umani o vuole vivere tra i suoi simili? In entrabi i casi cosa spera di ottenere?

Nel mentre puoi segnare razza, classe e archetipo. Abiti da viaggiatore e un piccolo bonus di +1 a sopravvivenza (che per te è considerata abilità di classe).

Inviato

Orfano sin dalla nascita, a causa di un'incursione di orchi, durante la quale i genitori vennero brutalmente uccisi, il piccolo venne affidato ad una coppia di loro amici. Il marito era un cacciatore di professione, mentre la moglie conciava le pelli e ricavava piccoli ornamenti e decorazioni dalle ossa degli animali. Il piccolo 
venne chiamato Wolfgang, e dimostrò da subito un grande interesse per l'attività del padre adottivo.

Appena ne fu in grado iniziò ad accompagnarlo nelle sue battute di caccia vivendole come grandi e meravigliose avventure e non appena ebbe l'età per impugnare un arco si dimostrò molto portato per questo mestiere.
Un giorno come tanti altri, dopo una battuta di caccia,i genitori adottivi gli svelarono le funeste sorti dei suoi veri genitori. A causa di ciò decise che la semplice vita da cacciatore non faceva per lui, ergo scelse di cercare ed unirsi a qualche gruppo di ranger, per poter affinare le proprie capacità e magari un giorno vendicare la morte dei genitori naturali.

 

Inviato

Picus osservò il mezzorco che gli tendeva la mano e i rudi guerrieri dietro di lui con la tempesta nel cuore. Il suo primo istinto è quello di rifiutare: una vita violenta, lontano dalla civiltà andava contro tutto ci che il suo maestro e padre gli aveva insegnato. Eppure... aveva visto lui stesso come gli umani cosiddetti civilizzati non erano poi così diversi dai barbari orchi che li avevano massacrati. Forse anche peggio: gli orchi almeno erano genuini nella  loro brutalità, non si nascondevano dietro una facciata di perbenismo come coloro che lo avevano maltrattato sin da quando fu cacciato dal tempio.

Senza contare poi le straordinarie opportunità di conoscenza che quella tribù gli stava offrendo. Picus sapeva che, se si fosse rifiutato sarebbe stata solo questione di tempo prima di finire di nuovo in prigione se fosse rimasto. Ma quel mezzorco rappresentava una vita di inimmaginabili possibilità. Avrebbe potuto vedere dal vivo quel mondo di cui aveva solo letto prima, non come mendicante, ma come un rispettato membro della società. Per non parlare poi delle conoscenze che nessun libro avrebbe mai potuto dargli: l' antica sapienza degli sciamani orchi, i loro canti da guerra, la bellezza di una cultura tanto antica quanto odiata.

Certo, Picus non era ingenuo, non più almeno. Sapeva che quella degli orchi era una vita di sangue e guerra. Probabilmente avrebbe dovuto combattere, addirittura (e le ginocchia cedevano al solo pensiero) uccidere per guadagnarsi il suo posto nella tribù. Ma era un sacrificio che era disposto a fare, in nome della libertà e  del sapere.

Così sfoderò il suo miglior sorriso zannuto e disse "Unirmi a voi sarà un vero piacere".

 

Inviato

Ladro, truffatore, imbroglione, più una lunga serie di insulti sulla moralità della madre e del padre. Questi sono stati per anni i nomi con cui è cresciuto Uzra. Il primo ricordo che possiede è un cielo nuvoloso stretto tra casupole cadenti, con un puzzo d'urina e feci tutto intorno. Per anni non ha avuto altro modo di vivere che rubare ciò che gli serviva dai mercanti, finché non fu notato dal capo di una piccola banda di malviventi che faceva capo ad un pezzo grosso della città. Uzra, complice la stazza ed il cervello abbastanza sveglio, fu messo al recupero crediti. Un modo come un altro per fargli svaligiare negozi e rompere ossa in tranquillità 

Inviato

Wolfgang (parte II)

Dado del destino: 1. Male, mi spiace.

Wolgang cresce in un amorevole famiglia adottiva che lo tratta come se fosse figlio loro e gli danno tutto quello che possono. I due non potevano avere figli ma il piccolo non lo sa, come non sa che la sua famiglia vera è stata massacrata in un incursione quando era neonato. Sin da quando muove i primi passi il padre adottivo lo porta con se in lunghe camminate nei boschi dove impara a distinguere i vari fiori, piante, animali, tipi di terreno e inizia a capire come orientarsi in ogni situazione. A 12 anni la sua prima battuta di caccia, sembra piuttosto abile con l'arco anche se le sue braccia sono ancora un po' deboli per tendere bene le dure corde di quell'arma. A 16 ormai è già un esperto cacciatore. Vive felice con la sua famiglia e i suoi genitori adottivi sono fieri di lui. Ma una sera, al calare del sole, la loro piccola casetta di campagna ai margini della foresta viene assalita da un gruppo di orchi di passaggio. Il padre viene subito ucciso mentre la madre viene immobilizzata e stuprata. Quando tutto questo avviene lui non era in casa, era ancora nei boschi. Si era attardato per seguire le tracce di un animale e al suo ritorno trova la casa in fiamme, il padre adottivo con la pancia completamente aperta e la madre rivesta nel fango con i vestiti strappati e delle profonde ferite sparse per tutto il corpo. Ma la donna resipirava ancora affanossamente e prima di morire riesce a raccontagli la verità sulla sua nascita e su come anche la sua vera famiglia ha subito la stessa sorte.

Adirato e pieno d'odio giura vendetta contro chi ha distrutto la sua vita e inizia a seguire le tracce lasciate dai suoi assalitori. Con coraggio e avventatezza li segue fino al luogo dove si sono fermati per la notte, ma si ferma poco prima di scoccare la prima freccia. Sa che se li attacca in quel momento morirà inutilmente. Cosi rimane nascosto fino ad identificare a che tribù appartengono questi orchi e poi se ne va giurando loro la morte.

Ricapitolando sei un Ranger Umano che odia a morte gli orchi della Tribù del Teschio nero. Li si riconosce con facilità perché si tatuano un teschio nero sulla faccia come a sostituire la loro. Sono famosi per il loro aspetto orribile e la loro ferocia. Tra le tante cose sono uno dei pochi gruppi di Orchi razzisti verso i mezzosangue, per cui tutti i membri sono Orchi puri. Ricorda che se il tuo personaggio vede un Orco del Teschio nero avrà subito un irrefrenabile voglia di ucciderlo e inizierà a schiumare dalla rabbia.

Non potendo avere la tua vendetta subito ti ritiri qualche mese nelle foreste, tendendo agguati a piccoli gruppi di orchi. Ma superata la fase più dolorosa della perdita decidi di costruirti una nuova vita, in attesa del momento giusto per vendicarti. Cosa decidi di fare? Ti stabilisci in un villaggio per difenderlo dagli attacchi degli orchi? Inizi a viaggiare come solitario? Altro?

Viste le tue origini puoi da subito segnare un arco lungo e un armatura di cuoio.

Urza (parte II)

Dado del destino: 3.

Urza ha avuto la grande sfortuna di nascere Mezzorco. Non saprà mai come è stato concepito o chi sono i suoi genitori perché la madre lo abbandonato pochi giorni dalla nascita. Inizialmente il pargolo viene accudito da una premurosa vecchietta umana che ha visto in lui il nipote che non ha mai avuto, è stata lei a dargli quel nome. Trascorre con la donna i primi 4 anni di vita, poi lei muore di vecchiaia. Solo e impaurito in un mondo violento e particolarmente inclemente con lui non ha altra scelta che iniziare a fare piccoli furti per mangiare. Nessun voleva un giovane mezzorco tra i piedi ad esclusione che una banda di briganti. Il loro capo, un umano di mezza età che ha perso il braccio sinistro in battaglia, lo accoglie subito nella sua banda. Urza inizia a "lavorare" come palo o esca per delle truffe/imboscate. Pian piano crescendo però impara tutti i trucchi del mestiere e assolve compiti sempre più complicati. A 16 anni è già piuttosto esperto e ha già ucciso per cui vista la sua mole viene subito impiegato per minacciare debitori, riscuotere crediti e spezzare le ossa di chi fa il furbo.

I problemi arrivano quando il capo dell'organizzazione, ormai vecchio, decide di lasciare il suo posto ad altri. Susseguono giorni duri di lotte interne e spargimenti di sangue per ottenere il potere e alla fine di tutto la banda è in bradelli. Senza più un vero leader ne molti membri ognuno prende la sua strada. Quale sarà quella di Urza? Continuerà a lavorare come solitario? Sceglierà di mettere le sue abilità al servizio del miglior offerente come mercenario? Cercherà un altra banda? Si unirà ad una tribù di orchi in cerca delle sue origini? Altro?

Puoi segnare che sei un mezzorco ladro e ricorda che sei spesso in contatto con due membri della vecchia banda con cui avevi legato molto. Sono fratelli umani e girano in coppia mettendo a punto grossi furti ai danni di nobili e ricchi mercanti. Se devi liberarti di qualcosa di valore che hai rubato sai che puoi fidarti di loro.

Picus (parte III)

Ti unisci a loro e subito vieni accolto con entusiasmo. La sera dopo festeggiano in tuo onore e ti addormenti ubriaco dopo aver allietato la serata di tutti con i racconti della tua vita tra gli umani e la tua stupenda musica. Tutti sembrano impressionati dalla tua infinita conoscenza in quasi tutti gli ambiti, e la cosa è ancora più accentuata dalla tua giovane età. I due giorni seguenti viaggi con loro per portare il bottino raccolto nell'isediamento della tribù alla quale ti sei unito. Si fanno chiamare "Guerrieri della notte" perché sono abituati ad attaccare e saccheggiare durante la notte. Da subito leghi con la guida spirituale della tribù. Ne lui ne tu avete intenzione di perdere quest'occasione per scambiarvi conoscenze. C'è anche una giovane mezzorca poco più grande di te che sembra molto interessata a te per uno strano fascino da intellettuale. Ma il divertimento non dura troppo a lungo, per essere accettato a pieno in questa comunità devi partecipare alla tua prima razzia e dopo una settimana sei già nuovamente in viaggio per attaccare un villaggio umano. Come da prassi attaccate di notte e per i vostri combattenti esperti le guardie del piccolo villaggio di campagna non sono un grosso problema. Quando state ammucchiando il bottino però vieni chiamato dal mezzorco che per primo ti ha chiesto di unirti alla tribù. Come anche io ho dovuto fare, devi dimostrare di poter uccidere un uomo. Prendi questo coltello e taglia la gola di questo contadino, solo allora sarai dei nostri. Cosa fai?

Inviato

Nuovo capo uguale guai. Semplice equazione di tutte le bande. Uzra non si era mai potuto definire un "favorito" del vecchio capo, ma adesso, complice anche la sua natura, si ritrova tra i primi nomi da eliminare. Giocando d'anticipo partecipa ad un raid per eliminare chi lo vuole morto. Ma alla fine si ritrova solo con una banda indebolita ed una grossa taglia sulla testa. Fa calmare un minimo le acque, poi si infila il vestito meno rattoppato che trova, vende le cianfrusaglie radunate in anni di scorribande a due colleghi fidati, e se la fila dalla città nascosto in un carro di fieno.

Destinazione: qualunque posto dove si può rubare, più o meno il mondo intero...

Inviato

Urza (parte III)

Il carro di fieno ti porta in sicurezza fuori dalla città senza essere notato, ma si ferma nelle campagne pochi chilometri dopo. Prosegui a piedi a piedi per qualche giorno fino a giungere in un piccolo villaggio. Sei vestito come un qualsiasi viaggiatore, hai del denaro, hai il tuo fidato pugnale e sei esausto ed affamato. Credi sia sicuro fermarsi qui a riposare e ne hai veramente bisogno. L'unico problema è che non ci sono locande, inizi ad andare di casa in casa a chiedere ospitalità e tutte le porte ti si chiudono in faccia accompagnate da qualche insulto per il fatto che sei mezzorco: mangiabambini, stupratore, assassino e feccia verde sono i più comuni. Ormai ti sei già rassegnato al fatto che dormirai in strada anche questa notte quando bussi all'ultima porta. Ti apre una donna che sembra piuttosto triste e ha gli occhi arrossati da un recente pianto. Ti accoglie in casa sua dandoti del cibo e dissetandoti. Non sembra affatto intimorita dal fatto che sei un mezzorco massiccio e finito il tuo pasto ti offre persino la pipa del suo defunto marito, nel caso tu voglia fumarla. Se le parli capisci subito che è una donna di poche parole. A fine serata, quando state per coricarvi lei viene da te in lacrime Mio figlio, lui è come te... un mezzorco. Lo hanno rapito alcuni uomini del villaggio e lo tengono prigioniero nelle campagne, lo costringono a lavorare tutto il giorno facendogli patire la fame e la sete. I suoi rapitori sono delle bestie senza cuore e il mio piccolo Dan non sopravviverà ancora a lungo in quel modo. Loro odiano me e la mia famiglia perché ho sposato uno come te, anni fa. Ti prego, vai da loro e libera mio figlio così che io possa fuggire con lui. Mi aiuterai? I suoi occhi sono ricolmi di speranza.

Inviato

Deciso a costruirmi una nuova vita, rifletto se continuare una vita da solitario o stabilirmi in un villaggio e difenderlo. L'idea di stabilirmi in un villaggio mi attira, stabilità, una famiglia, una vita felice. Potrei contribuire a difendere il villaggio, e grazie alle mie capacità ci riuscirei bene. Però in questo modo chissà quando riuscirei ad avere la mia vendetta. Inoltre se mi stabilissi in un luogo mi affezionerei  a molte persone, e dopo la morte dei miei genitori naturali e adottivi non credo sia una buona idea, soffrirei troppo altre possibili perdite. Per questi  motivi scelgo di iniziare a viaggiare come solitario, girando di villaggio in villaggio, offrendo aiuto in caso di necessità contro attacchi di orchi o anche per semplici missioni di ricognizione o per altre eventuali missioni. Dopo tutto fino a che ci saranno gli orchi tutti i villaggi sono in pericolo, quindi tutti potrebbero avere bisogno di me.

Inviato

Quando la donna mi fa entrare in casa per poco non le svengo davanti per la stanchezza, ci metto un poco a realizzare che è sola e sta davvero offendo del cibo ad un mezzorco. Più per la stanchezza che per altro non le chiedo il motivo degli occhi arrossati o dell'ospitalità. Quando a fine serata mi confessa che ha un figlio mezzorco mi si blocca il respiro. È la prima volta che vedo una famiglia del genere, ed è la prima volta che qualcuno possa sopra il mio aspetto. Il primo istinto è quello di svignarmela di corsa, ma quando fisso gli occhi in lacrime della donna qualcosa scatta dentro di me Cercherò di aiutare tuo figlio mi sento dire prima di rendermene conto.

Inviato

Boruk

Mezz'orco Barbaro

(Metto sotto spoiler per evitare di allungare con un wall of text, ma ovviamente non é nulla di segreto)

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Inviato

Stava andando tutto troppo bene. Per un' attimo Picus aveva pensato di aver davvero trovato tutto quello che cercava. Rispetto, amicizia, persino interesse romantico anche se decisamente non del tipo che apprezzava. Per un attimo aveva quasi osato sperare che non ci sarebbe stato un prezzo da pagare per questa fortuna. Ovviamente questo non era altro che un sogno e come tutti i sogni doveva svanire a contatto con la dura realtà.  Picus prese il coltello. Sapeva che affondarlo nella gola dell' uomo avrebbe significato abbandonare del tutto gli insegnamenti di suo padre. Poteva vedere il suo sguardo deluso e disgustato sul suo volto anche solo per aver considerato un' azione del genere.  

Eppure avrebbe dovuto odiare gli umani, dopo tutto quello che gli avevano fatto passare. Sapeva che a parti invertite l' altro non si sarebbe fatto il minimo problema a ucciderlo.  Ma lo sguardo del suo maestro continuava pesare sulla sua anima, annullando ogni proposito di vendetta. La sua mano tremò quando alzò il coltello.

D' altra parte rifiutarsi di ucciderlo avrebbe significato perdere tutto, di nuovo. Sarebbe stato cacciato dalla tribù, forse ucciso. Picus non poteva sopportare tutto questo, non di nuovo, non quando era così vicino a trovare persone che lo accettavano per quello che era.

"Perdonami padre" sussurrò prima di abbassare il coltello con decisione,tagliando la carotide dell' uomo. Una morte rapida.

Inviato

Wolfgang (parte III)

Dado del destino: 9. Fortunello.

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Urza (parte IV)

Dado del destino: 3.

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Boruk (parte II)

Dado del destino: 1. Male male.

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Picus (parte IV)

Dado del destino: 4.

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Boruk

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Wolfgang

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Boruk (parte III)

Dado del destino: 4.

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Wolfgang (parte IV)

Dado del destino: 3.

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Inviato

Boruk

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Inviato

Maenvera

@DM:

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Spero sia giusto.

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