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I figli della foresta


Drauen

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Inviato

L'uomo a questo punto appoggia le freccie a terra.
Ti guarda seriamente, ma non con odio.

"Ma sei davvero tu Kaal?
Che cosa ti è successo?
Hai perso la memoria?

Noi non abbiamo relazioni e non ne voglio avere.
Tu sei un cacciatore, un essere della foresta, ma dentro di te sento la furia.
Sembri quasi un uomo comune, ma io so che non lo sei."

Non ti pare stia tentando di raggirarti.


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Inviato

"Le sue parole vanno in linea con ciò che sentivo durante la fuga nella foresta: come una comunione con la natura."

"E se non c'è nessuna relazione tra me e te, come fai a conoscermi...a sapere il mio nome?" - sul mio viso traspare la voglia di conoscere di più su me stesso e su ciò che mi circonda.

"Mi piacerebbe condividere un pasto assieme questa sera. Magari avrò la possibilità di spiegare meglio la situazione e rispondere a molte delle tue domande." - concludendo la mia frase con un innocente sorriso.

Inviato

"Niente da fare.
Ma voglio vedere fin a che punto si è spinta la tua perdita di memoria.

Tu sei comparso in questa città qualche settimana fa.
Nessuno ti conosceva.
Ti sei diretto qua e hai cercato informazioni sugli abitanti delle foreste attorno.
Ti sei mostrato arrogante e individualista, seppur non trasparisse malvagità dalle tue parole.
Ma dentro di te vedo qualcosa che non mi convince e lascio al destino la scelta su di te.

E ora alzati."

L'uomo senza nemmeno guardarti si alza e prende i suoi averi appoggiati in parte.
Dalla faretra estrae un arco piccolo.
La dimensione dell'arco non avrebbe consentito di poterlo riporre lì dentro, pare quasi una magia.

"Tieni.
Andiamo a caccia!"

Inviato

Le sue parole assorbono completamente la mia attenzione, seppur la descrizione di me come "arrogante e individualista" mi feriscono un po'. 

"Perdona il me che hai conosciuto settimane fa, probabilmente la situazione e le circostanze hanno fatto di me ciò che non sono." - porgendogli la mano in segno di amicizia.
Successivamente mi alzo e prendo il suo arco. Con un semplice gesto di capo ringrazio ed osservo il vuoto, come ipnotizzato dal nome da lui detto poco fa: "Kaal...

La mia mente ritorna poi alla realtà non appena pronuncia l'ultima frase - il mio sguardo diventa più serio, quasi come se tutto d'un tratto il vecchio me si fosse re-impossessato di questo crudo corpo, instillando ferocia e determinazione.

"Mi sfugge il tuo nome..." - attendendo la sua risposta, mentre mi avvio all'esterno. 

 

 

Inviato

L'uomo non risponde alla stratta di mano.

"Reylan.
O semplicemente Rey."

Si avvia verso l'uscita del tempio, guardando una volta se lo segui, e poi continuando senza più voltarti.
Esce dalla città e prende il ponte da cui sei arrivato.

Poi prende un sentiero su una colina di fronte.
Per fortuna sei lontano dal sito dove sei fuggito e non trovate anima viva.
Ad un tratto si ferma e si volta a guardarti.

"Su, fammi vedere di che sei capace.
Prova a trovare qualcosa. da mangiare,"

 

Inviato

Sforzo le meningi nella speranza di ricordarmi di lui collegandolo al suo nome, anche se la speranza è poca. 

Lo seguo fino all'esterno ma all'uscire delle mura non provo nulla - "Eppure la mia fuga è successa poche ore fa...queste mura dovrebbero farmi sentire al sicuro, ma come d'un tratto non sento nessun attaccamento ad esse."

Le sue parole pronunciate poco prima nel tempio, mi danno ora forza. Chiudo gli occhi e inspiro profondamente, come a collegarmi con tutta la flora presente nei dintorni. Riaprendo gli occhi prendo l'arco ed osservo come la mia mano sinistra sia perfettamente posizionata su di esso e di come possa quasi chiamare tutto ciò "un'estensione del mio braccio."

Quando finalmente il mio compagno parla, per me sono quasi come parole al vento. Il mio sguardo deciso punta i suoi occhi, la mia mano sull'arco e le mie gambe pronte a correre. 
Mi muovo verso l'interno della foresta mentre cerco delle possibili impronte lasciate sul terreno. I miei occhi scandagliano tutto ciò che mi circonda, alla ricerca di una preda di media taglia. 

"Diamo inizio alla caccia..."

Inviato

Pensi al nome dell'uomo e non ti ricordi nulla.
Provi una sensazione di rispetto e di sfida contemporaneamente.

Prendi in mano l'arco e lo trovi perfettamente a tuo agio, come se fosse sempre stato tuo.
Cominci a metterti in comunione con la natura e ti accorgi di sentire ogni suono.
Senti pure l'odore del bosco e la direzione del vento.
I tuoi occhi guizzano e destra e sinistra e ti accorgi di varie tracce.
Una lepre, un cinghiale, un cerbiatto.
Ti rendi conto di conoscerle tutte perfettamente e di non fare fatica a seguirle.

L'uomo ti segue senza difficoltà attraverso il sottobosco.
Ti osserva e vede cosa sei capace di fare.
Quando ti fermi un attimo per studiare meglio il terreno, ti porge una delle sue frecce.

"Ho visto che hai individuato tre piste diverse.
Quale animale scegli?"

Inviato

Non appena rallento per osservare meglio il terreno intravedo Rey allungare il suo braccio e porgermi una freccia. 
Mi roteo leggermente e mentre la afferro sul mio viso cresce un ghigno, quasi ad essermi dimenticato dell'orrore affrontato ore fa in queste stesse foreste. 
 

"È il più difficile da sorprendere, i suoi movimenti inaspettati e la sua velocità la rendono ottima durante la fuga." - esclamo mentre mi rigiro di spalle - "Quel cerbiatto sarà una preda perfetta." 

Ritorno quindi ad analizzare il terreno e la varietà di tracce, scegliendo scrupolosamente quelle lasciate dal mio obbiettivo designato e iniziandomi a muovere. 
I miei movimenti sono dolci e silenziosi, il mio sguardo si fa strada tra la fitta vegetazione. 

Labbra serrate e con un volto senza emozioni avanzo quindi nella foresta seguendo il mio innato istinto da predatore. 

Inviato

Scegli quindi il cerbiatto.
Riconosci le sue tracce tra le altre e individui la direzione in cui è andato.
Ti muovi nella foresta.
Quando senti la brezza cambiare ti sposti per non farti annusare.
Il tuo sguardo alla fine lo vede.
E' sul bordo di una pozza d'acqua intento ad abbeverarsi.
Riesci anche a scorgere in leggera lontananza la madre, una cerva intenta a brucare l'erba.
Rey ti sta sempre dietro e non favella.

Inviato

"Il momento è giunto!" - penso, fissando la mia preda con lo sguardo di chi sa di non fallire.

Lentamente incocco la freccia nel mio arco e tendo la corda. Il mio arto destro tiene il proiettile ed il gomito arretra, per caricare il colpo della vittoria. 
Improvvisamente sento una sensazione strana, come una familiarità con l'arco sin troppo profonda.

I miei movimenti vengono naturali e prendendo di mira il cerbiatto che si abbevera nella pozza d'acqua.
"Ora!" - I miei occhi si spalancano e scocco la mia unica freccia con un azione rapida e decisa.

Inviato

Ti concentri per scagliare la tua freccia.
Sei sicuro di colpire il bersaglio, ma succede una cosa che non avevi previsto.
Nello stesso istante in cui parte la freccia, Rey mette la lama della sua spada di fronte alla punta.
La freccia viene così deviata a terra.
Il rumore tra i metalli avverte le prede della vostra presenza e scappano nella radura.

"L'avresti sicuramente centrato.
Ora dimmi, perchè hai scelto il cerbiatto?"

Inviato

Rimango qualche secondo a fissare le prede che scappano. Poco dopo sempre dando le spalle a Rey mi alzo e mi accingo a raccogliere la freccia appena deviata.

"Il cerbiatto era la prova perfetta. Un animale allerta, rapido e sinuoso. Non concede una seconda chance ai suoi cacciatori: o si afferra l'opportunità o essa scappa."

Mi giro successivamente verso la sua persona e mentre porgo la freccia chiedo: "Come mai questa prova?." 

Inviato

Rey ti guarda con severità.

"Era per vedere quanto sei cambiato.
Hai un enorme talento nel seguire tracce e nella caccia.
Ciononostante il tuo carattere è sempre egoistico e arrogante.

Per provare le tue capacità, solo per il gusto della caccia, hai tentato di uccidere un animale in gioventù.
Per di più con la madre nei pressi.
Per te è indifferente a chi togli la vita?

Perchè non hai scelto la lepre?
Anche lei è rapida e non complicata da prendere.
Ti avrebbe dato il nutrimento necessario, senza dover lavorare sugli scarti.

Hai capito che intendevo al tempio?
Cominci a renderti conto di come sei fatto?
E io dovrei condividere un pasto con te?"

Inviato

"Capisco..." - annuendo - "Prendere coscienza di come si è, è il primo passo per migliorare, Rey. Qualche settimana fa avrei probabilmente ucciso per me solamente, ma il recente incubo dal quale mi sono svegliato mi ha fatto riflettere." 

Mi giro, dandogli le spalle ed osservando lo specchio d'acqua dove il cerbiatto si abbeverava - "Ho trascorso l'ultimo giorno tra le sbarre ed il sangue, cacciato come una mera preda e trasportato chissà dove, da degli sconosciuti. Con me c'erano molte altre persone, alcune delle quali ho liberato e sono poi riuscite a fuggire nella foresta." - lo sguardo si muove ai miei piedi ora, il mio viso diventa più serio - "Ma molti sono rimasti la dentro, legati come bestie e lasciati chissà a quale destino. Conosco me stesso solo da oggi Rey, ma credimi che farei di tutto pur di poter aiutare il prossimo, e forse cacciare per procurare del cibo a qualche povera anima è l'unica cosa che può attenuare questo mio sconforto nell'aver lasciato molte vite in gabbia. Ecco, perché ero disposto a cacciare quel giovane cerbiatto."

Mi giro lentamente rialzando lo sguardo verso la sua figura, le mie mani gesticolano, stringendosi, come a sfogare qualcosa - "Ho come una remota sensazione d'odio represso, di vendetta incompiuta. È come se cacciare riesca a placare ciò che mi affligge."  

"Non mi aspetto che tu riesca a comprendere. È strano anche per me."

Inviato

Rey ti guarda con uno sguardo diverso.
Meno aggressivo, e più di comprensione e pena.

"Tu non ti rendi nemmeno conto di te stesso, eppure le tue parole dimostrano che la tua natura è fissa.
Come se cacciare riuscisse a placare ciò che ti affligge...
Ricordatele e imprimele bene nella tua memoria.

Non voglio sapere dell'altra gente, ma ti sei chiesto perchè eri in gabbia?
Hai notato qualcosa di strano?
Se mi racconti qualcosa, anche quel poco che ricordi, potrei aiutarti a individuare la pista da seguire.
Ma è una caccia che dovrai compiere te da solo."

Inviato

Mi siedo ai piedi di un albero a me vicino, come per voler riprendere le energie dopo ciò che ho appena rivelato a Rey. 

Mi porto le mani alla testa, precisamente a coprire gli occhi, come se mi stessi lavando la faccia con dell'acqua fredda per ricordare meglio. Il tutto è seguito da un profondo respiro e la mia mente torna in quei terribili minuti, quando ero in gabbia e non potevo far altro che sperare di svegliarmi. 

"Ho un vago ricordo di un paio di soldati elfici picchiarmi, per poi riaprire gli occhi dentro la gabbia, con il mio corpo dolorante e qualche ferita profonda alla testa."  

Istintivamente porto la mano destra all'altezza della ferita appena descritta, come per controllare se sia ancora li - "Insieme a me erano presenti molte altre gabbie e l'intero convoglio era in movimento verso una direzione a tutti sconosciuta; quando ad un tratto ci fu un imboscata da parte di creature con forme animali. Da lì fortunatamente pochi attimi di caos permisero a molti prigionieri di salvarsi e scappare all'interno della foresta. Inutile dire che ci vennero a cercare anche se nel mio caso, invano." 

Ora incrocio lo sguardo di Rey
"Ah si, e inoltre i soldati elfici avevano un qualche tipo di stemma con fantasia arborea sulle loro armature"

Inviato

Rey ti ascolta attentamente.
Tenta di rimanere impassibile, ma ti accorgi di alcune increspature sul suo volto.
Soprattutto quando nomini le creature con forme animali, scorgi una lieve preoccupazione.

"I problemi certe volte ti vengono a cercare anche se tenti di evitarli...
Gli elfi che hai visto sono molto probabilmente i padroni della foresta.
O meglio, della porzione di foresta qui adiacente, grande comunque quanto una nazione.
Difficilmente tollerano intrusi, ma credo che a te abbiano fatto anche di peggio, visto che non ricordi nulla.

Quando ti ho incontrato la prima volta, dicevi di star inseguendo un elfo.
Ti ho avvertito di non entrare nella foresta, ma non mi hai dato ascolto.
Eri spinto da una strana eccitazione, nel sapere che non era tanto distante.
Quell'elfo sapeva qualcosa sulle tue origini.

So che difficilmente mi ascolterai, ma il consiglio che ti do è di dimenticare quel poco che sai e di ricominciare da zero. Vieni ad abitare in città, le tue capacità sarebbero utili.

Ma se per caso decidessi di continuare con la tua ricerca all'intenro del bosco, fa almeno due cose.
Tenta di non esser così spavaldo e nasconditi per non farti trovare dagli elfi, rispetta la natura che ti circonda, diventa una sola cosa con la foresta.
Ma soprattutto, evita ogni contatto con quelle creature dalla forma animale!"

Inviato

I miei occhi rimangono incollati a lui durante tutto il suo parlare.

"Mi sai dire di più sull'elfo che inseguivo? E su quelle creature mutaforma? È strano inoltre come io sia stato ingabbiato con molte altre persone. Ciò mi fa pensare che forse non ero l'unico a seguire qualcuno la dentro, o in ogni caso erano a conoscenza che quel territorio era pericoloso."

"In ogni caso non posso scappare da me stesso e ciò che sono realmente. Non potrei sopportare l'idea di nascondermi e fingere di crearmi una nuova vita da qualche parte. Farò in modo di seguire i tuoi consigli e scoprirò di più sul mio passato."

"...tuttavia ci vorrà un po' prima che mi rimetta in moto; non posso di certo partire di nuovo vestito con quattro stracci e senza neanche l'equipaggiamento adatto..." - facendo spallucce, come ad chiedere l'aiuto di Rey in maniera velata.

"Penso sia ora di tornare in città ora, abbiamo finito qui, no?"

Inviato

Rey ti guarda come sapesse già la tua risposta.

"Hai ragione.
Entriamo in città e rimettiamoti in sesto prima."

Dopodichè estrae dalla sua faretra magica un arco lungo e una faretra piena di frecce.

"Tieni, so che ti torneranno utili.

Per quanto riguarda l'elfo, non ne so nulla.
Penso però potrebbe esser passato attraverso il territorio degli altri elfi.

Per quanto invece riguarda le creature animalesche, son quasi certo fossero mannari.
Creature con una maledizione nel sangue, che le tramuta in animali.
Non tutte son malvage, ma la maggioranza son estramente crudeli e selvagge.
Se in branco, pochi potrebbero riuscire a scappare da loro."

Rientrate con calma in città, non prima di aver cacciato.
Vi mangiate una specie di faraona cotta sul fuoco.
Al ritorno, passate il pomeriggio a rifare il tuo equipaggiamento, mentre alla sera Rey usa delle erbe mediche per lenire il dolore e le ferite che ti ritrovi.

Spoiler

Ti viene dato un arco lungo perfetto e una faretra.
Inoltre puoi rifarti tutto l'equipaggiamento base, ossia ciò che non costa tanto (coperta, otre, corda, ecc.)

 

Inviato

"Pensavo di aver visto male la prima volta, ma quella tua faretra contiene un intero arsenale al suo interno! Immagino non sia facile da reperire un oggetto del genere... "

Mentre gli tendo l'arco corto datomi in precedenza, prendo l'arco lungo appena regalatomi e lo valuto, tendendone la corda e simulando il movimento delle braccia come ad utilizzarlo - "È perfetto... il corpo è robusto e la corda potente; queste rifiniture poi lungo tutto il lato lo rendono ancora più personalizzato" - indicando con la mano il corpo dell'oggetto.

Ascolto poi il suo discorso sulle creature mannare e l'elfo - "Capisco, vedrò di tenermi alla larga da tutto quel casino finché sarà possibile."

Arriviamo poi in città dopo aver cacciato e grazie all'aiuto di Rey mi rimetto in sesto, pronto per partire la mattina dopo.

È durante il medicamento che noto la natura buona di quella buon'anima a me di fronte - "Sai, non ti ho mai ringraziato per tutto quello che stai facendo per me." - dico con voce lieve, continuando poi - "Senza il tuo aiuto sarei arenato da qualche parte, forse per sempre, e non avrei mai avuto la possibilità di indagare su me stesso, una seconda volta. Sono in debito con te e se c'è qualcosa che posso fare per ripagarti, io sono qui."

"Ma qual'è la tua storia? Mi piacerebbe sapere di più su chi si è preso cura di me, e di chi ho convinto a condividere un pasto insieme." - abbozzando un sorriso.

 

Spoiler

Ho modificato l'equipaggiamento nella scheda. Ho inoltre aggiunto un'armatura in Cuoio (una delle più scarse e poco costose). Se hai in mente delle modifiche dimmi pure.

 

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