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Capitolo I - I Confini del Mondo - Ciò che l'erba alta nasconde (Parte 3)


smite4life

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Jormand

Passo la giornata aiutando redigendo alcune lettere e discutendo con i mercanti e gli altri visitatori della stazione, sebbene ogni volta che mi capita di passare nella zona dove Avindel e Svante stanno lavorando non mi risparmio nel dare una mano per quanto possibile.

L'arrivo della carovana di colorati viaggiatori mi lascia per lo più indifferente, sebbene in quanto capo della compagnia io mi diriga comunque a presentarmi al capocarovana: Buongiorno messere, il mio nome è Jormand, soldato di Goldar. Cosa vi porta qui? Queste terre stanno cominciando a tornare alla civiltà solo adesso... Commento, lasciando la domanda su come abbia ricevuto notizia di questo fatto inespressa.

Indosso comunque la giubba di cuoio che abbiamo recuperato dal corpo di Jex sotto all'ampia cappa con il simbolo di Goldar bene evidente, ma non porto armi, avendo lasciato la spada della Rossa (assieme al suo spadone) vicino al mio nuovo arco nel baule vicino al letto.

Se mi capita, cerco di parlare con la Rossa per provare a chiarire: per quanto ieri sera abbia fatto il duro, odio i litigi e i fraintendimenti e sono molto più gentile di così, di solito.

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L'uomo dalla folta barba si trova presto circondato da stranieri che vogliono salutarlo. Senza scomporsi, anzi perfettamente a suo agio, dopo aver scrutato Avindel Nataniel, Jormand e Jonathan, ecco che si prodiga in un cerimonioso inchino, prima di replicare al saluto. Encantado signori, sono Antonio Ramon Chavarria, per servirvi. Ma vi prego, non muorite subito dalla curiosità, dovete ancora pagare il biglieto! Davero veniamo di molto lontano e abiamo molte storie da racontarvi. Ma la note è in arivo e così pensavamo di fermarci qui fino a domatina, magari per uno spetacolino serale, eh? Ma devo parlare con l'hermano del posto, per acasare le tende là fuera. Voi lo conoscete sì?

@Nataniel

Spoiler

L'accento di Antonio Ramon ti è proprio sconosciuto. Di certo non è di questo continente.

@Svante

Spoiler

Niente veleno drow, ma ok per gli altri due e tutto il resto. Dimmi tu cosa e quando vuoi produrre, tienine traccia nel foglio di utilità, per me hai carta bianca.

 

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Aria

Potrebbe solo essere la mia natura diffidente, ma uno straniero che viene da lontano verso una zona di confine pericolosa? O è un po' sprovveduto, o il suo sorriso pieno d'oro nasconde altro.

Resto un po' in disparte ad osservare la scena, senza intarvenire.

@smite4life

Spoiler

All'avvicinarsi di Jormand sto controllando il contenuto di una cassa con le cose di Patricia, sistemandole e adattandole per lei.

Quando mi accorgo del suo arrivo afferro una spada nuova nel suo fodero e gliela lancio. 

Una spada nuova per compensare quella nel fiume, migliore certo di una vecchia. Offro io. Dico in un tono senza tante emozioni. 

Hai degli ordini per me?

 

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Raend

Beh.. no, bravo. I reumatismi non li ho, almeno non ancora, hai però capito cosa mi interessa. pianto una martellata decisa su un chiodo Se mi dici che posso andare a cacciare qualche vipera da solo e poi te la porto e fai tu il resto, lo faccio. Se mi dici che quelli là possono avere quel che ci serve senza nemmeno muovermi da qui, lo faccio doppiamente. Cosa dovrei chiedergli di preciso, vipere morte?

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Nataniel Solokov

Master e @athelorn

Spoiler

Non credo che la legge andrà a perseguire Svante, anzi, potrebbero anche premiarlo per il suo gesto. Ma in ogni caso i tuoi dubbi sono i miei, finire davanti a un tribunale sarebbe la fine per questo gruppo. Corriamo già un enorme rischio a portare con noi il diario di Henk. E la bambina difficilmente ne uscirebbe viva o illesa. Parleró con Jormand, dovrei riuscire a farlo ragionare. Concludo con sicurezza, per farle capire che conosco le argomentazioni adatte a smuovere il paladino. Non devi abbatterti, puoi mettere il buon cuore che volevi in questo lavoro comunque. Ho sempre creduto che il punto forte di una milizia permanente fosse la fede nella causa. Se combatterai per qualcosa, lo farai meglio. Non pensare a Jormand, alla Chiesa e al gruppo, non pensare neanche al nostro contratto, se lo accetterai. Combatti per il futuro di Patricia, anche quando tutto sembra perduto. Un ideale è ció che salva l'uomo dalla rovina. Concludo sinceramente, prima di parlare con tono piú neutro del contratto Non ci sono problemi per quanto mi riguarda, lo devi accettare anche tu in fondo. Le batto una pacca sulla spalla per rassicurarla sulle ultime parole, prima di rientrare soddisfatto. Lei dovrebbe essere dalla mia parte, ormai. E in questo modo ho anche fornito a Patricia ció che volevo, anche se probabilmente continuerà ad odiarmi per la vita. 

Guardo l'uomo incuriosito, volendo capire perché si trovi qui. Viene probabilmente da un altro continente, mi pare molto strano che abbia fatto tutta questa strada solo per uno spettacolo serale. Certo, conosciamo il proprietario. La porto da lui, almeno potrà sedersi e riposare per un momento. E magari iniziare a raccontarci qualcosa della sua terra, signor Chavarria. Faccio strada verso l'interno, facendomi seguire per portarlo da Oleg.

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Jormand

L'accento dell'uomo mi lascia un po' perplesso, ma non mi lascio trascinare troppo dall'entusiasmo, sorridendogli e lasciandolo alle cure di Nataniel: Vedrà che Oleg la soddisferà in pieno! Nel frattempo, però, mi dirigo verso i altri carri e li studio con attenzione, anche se non mi azzardo a fare nulla che possa sembrare invadente.

@athelorn

Spoiler

Quando raggiungo la Rossa, questa mi lancia una spada, chiaramente per poter ottenere indietro la sua alla quale tiene evidentemente molto. Con un sorriso gentile la afferro e la appoggio vicino a me, dicendole: Non appena usciremo dalla stazione la riavrai, insieme a quella tua enorme massa di acciaio con cui combatti... Poi, però, cerca subito di provocarmi con una uscita che avrebbe fatto meglio a risparmiarsi. In ogni caso, mi controllo e rispondo comunque gentilmente: No, ovviamente. Non ho nessun potere su di te... Sei una donna libera, ora. Come avrai letto nel contratto che Avindel doveva portarti, io sto garantendo per la tua libertà a scatola chiusa. Questo vuol dire che mi fido di te, tanto da mettere nelle tue mani anche il mio destino. Come ti avevo promesso, io sto facendo tutto quello che è in mio potere per darti la possibilità di sopravvivere libera e, soprattutto, di dare la possibilità a Patricia di crescere sana e forte.

Detto ciò, mi scuso per le mie parole avventate di ieri sera. Ero nervoso e preoccupato, e ho letto nella tua richiesta una mancanza di fiducia nei miei confronti che mi ha fatto scattare, invece che capire la tua preoccupazione. Non voglio creare contrasti, o farti sentire inferiore a chiunque. Quello che voglio è che tu abbia la possibilità di riabilitare pienamente il tuo nome e di poter vivere la vita tranquilla e soprattutto libera che ti è stata negata fin'ora.

Concludo, guardandola negli occhi con intensità prima di aggiungere: Spero tu possa capirmi e perdonarmi per quanto ho detto o fatto, e che tu possa capire anche quanto tutto questo valga per me.

 

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@smite4life

Spoiler

La mia spada mi serve tra poco. E' per Patricia, non per me. spiego calma a riguardo della spada lunga. 

Poi calca di nuovo il discorso di ieri. Non cambio espressione quando ne accenna, ma smetto di sistemare le armi di Patricia e mi volto a guardarlo negli occhi. Nel mio sguardo non c'è rabbia o nulla. Forse una punta di rassegnazione. Non ho visto alcun contratto io. Ho firmato in bianco e sono uscita, poi non ho piu' visto nulla. gli spiego ascoltando quanto lui ha da dire. Sorrido, leggermente forzata. 
Ti ringrazio per quello che fai, ma devi capire quale sia il problema qua: io ho sacrificato tutto per aiutarvi. Il mio lavoro, la mia carriera, il pugnale pregiato che Svante ha gettato nel fiume, ho rischiato la forca, e, cosa che non ti ho detto, a causa di quello che ho fatto ho probabilmente condannato a morte un mio caro amico buono nel cuore... e ho condannato l'uomo per cui io provo.. Akiros. vado piu' diretta tagliando corto sull'argomento. Nel caso peggiore è morto a causa mia, nel caso migliore gli ho solo rovinato la carriera e dovra' votare la sua esistenza a quella che lo ha tradito. Me. 

Dopo tutto questo, tre persone mi promettono Patricia e la libertà in cambio di combattere, cosa che faccio molto volentieri. E quando provo a mettere su carta questi accordi perchè, siamo onesti, quel pezzo di carta è l'unica cosa che mi terrebbe viva... che succede? Vengo minacciata, e mi viene detto che essere libera e avere Patricia sono solo ''POSSIBILITA'''. Un remoto ''SE'' che si vedra' solo quando avro' rischiato la vita e finito il lavoro... perchè non dipende ne' da te, ne' da me, ma dal volere di un giudice.  

Jormand, lo so' bene che il tuo cuore è al posto giusto e vuoi fare del bene, ma... io non posso che sentirmi in gabbia. Mi era stata promessa libertà e Patricia, in modo che potessi combattere senza pensieri. Ora so' che combatto PER essere libera e che ogni mia azione verrà giudicata se avro' fortuna, quindi... è così che mi sento. Non devo combattere per cio' che è giusto, ma devo combattere per la mia libertà. 

Libertà è un altra cosa, Jormand. E' scegliere.
Io avevo scelto di salvarvi ed essere libera, e sono in attesa di giudizio non per mia scelta. Scegliete voi per me quando indosso l'armatura. Scegliete voi per me quando posso impugnare un arma. Scegliete voi per me cosa ne sara' del mio futuro, quali sono i termini e cosa devo fare. Lo hai detto tu stesso: ''O così, o prigione''. Eri alterato, ma la situazione è proprio questa.

 

Mi alzo stanca di questi discorsi, tornando a sistemare le cinghie e le armi. 
Combattero' al vostro fianco, vi saro' fedele, andro' avanti finchè non moriro' o finiremo questa guerra... ma come è sempre stato in tutta la mia vita, anche stavolta... dovro' farlo per vivere un altro giorno. Evidenzio la poca tranquillità che mi da' l'idea di dover far tutto in previsione di un processo, piuttosto che combattere come donna libera. Gli ideali dovranno attendere. 

Il tono calmo, onesto e sincero cerca di trasmette le sensazioni che provo: di come mi sento messa all'angolo in questa situazione così diversa dalle promesse, una situazione ben piu' grigia e difficile di quanto si era concordata. Davvero, ho capito quel che vuoi dirmi, apprezzo che tu garantisca per me e tutto quanto... ma la situazione in cui mi trovo è questa, e la mia libertà non dipenderà nemmeno da te. Non posso scegliere, non posso trattare. Me ne faro' una ragione: quando avremo sconfitto Stag e SE saro' ancora libera,SE saro' viva e SE avro' Patricia... potro' pensare ad ideali, libertà, bianchi signori o qualunque altra cosa. Forse allora potro' finalmente smettere di combattere per arrivare a domani. cerco di spiegare aprendo come posso il mio cuore. 

@Ian Morgenvelt

Spoiler

Avete il diario di suo padre? chiedo leggermente sorpresa. Posso vederlo? Potrei darglielo? chiedo per conferma all'uomo piu' interessata, prima di affrontare gli altri argomenti. 

Il buon cuore sara' per un altro giorno. Devo combattere per fare bella figura davanti ad un giudice come prima cosa, per avere Patricia. Forse allora potro' metterci degli ideali in quello che faccio. replico diretta mentre si allontana, sollevando le spalle. 

 

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  • Supermoderatore

Avindel

Visto che Nataniel e i due paladini sembrano anche loro interessati al proprietario li lascio fare e vedo cosa stanno facendo gli altri componenti di questo circo itinerante.

Se vedo che hanno bisogno di una mano a scaricare roba dai carri, montare tende o altro mi offro di aiutare.

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Grazie mile Natanièl. Il nostro è stato un viagio muy lungo e faticoso dala lontana Argimiliàr. Pero io non tengo mia tera... posiamo dire che tuta la tera è mia ahah! Poso racontarvi molte storie di tere lontane, e anche vicine, claro. Olèg è l'hermano del posto? Sono felice di incontrarlo sì.
Nataniel e lo straniero entrano quindi in locanda.

Oleg da il benvenuto al nuovo arrivato e lo invita a sedersi ad un tavolo. Il Leventon appare un po' diffidente verso lo straniero, ogni tanto lancia un'occhiata a Nataniel che l'ha accompagnato all'interno, ma Antonio sa come si tratta e preso gli uomini si stringono la mano. I Chavarria si accamperanno per la notte fuori dalla stazione commerciale e organizzeranno il loro spettacolo per tutti quanti.

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Jormand raggiunge uno degli uomini di Garess, Gael, sulla palizzata, da dove può contemplare i due carri arrivati e che vengono parcheggiati l'uno perpendicolarmente all'altro in modo da formare uno spiazzo racchiuso. Diverse persone stanno scendendo dalle vetture e già cominciano a scaricare materiale, casse, grandi teli, pali e borse. L'occhio del paladino viene inevitabilmente attirato dalla presenza di una bellissima ragazza, ma anche due giovani aitanti di bell'aspetto, parrebbe gemelli, una donna di mezz'età, un bambino sulla decina e un'anzianissima signora che viene letteralmente scaricata insieme alla poltrona su cui è seduta. Tutti hanno colorati vestiti dalla foggia esotica che difficilmente sono riconducibili al Filkhar e neppure al continente meridionale. I lavori per montare un grande tendone nello spazio tra i carri partono alacremente, tutti evidentemente convinti che il permesso di Oleg sia solo una formalità che il capofamiglia otterrà presto.

Avindel osa di più e si avvicina ai carri salutando cordialmente e chiede se ci sia bisogno di una mano. In principio sono i due bei giovani a farsi vanti, ma è la donna di mezz'età che li ferma con un cenno della mano e si avvicina all'esploratore. Oltre agli sgargianti vestiti, si fanno subito notare i molti ninnoli e gioielli e anche i tatuaggi che cospargono le mani della donna. Più di tutto, sono i suoi occhi a donarle una presenza magnetica.
Buongiorno signore. Vi ringrazio mucho ma posiamo fare da soli, è il nostro lavoro. Espero che verete a trovarci esta sera, sarete bienvenuto.
 

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  • Supermoderatore

Avindel

Forse la madre penso mentre getto una fugace occhiata alle due donne cercando di compararne l'aspetto. I loro vestiti e gioielli mi appaiono strani ed esotici, accendendo la mia curiosità per nuove e lontane terre, lontane da tutti i casini di questa zona.

Annuisco poi alla donna di mezz'età Verrò sicuramente le dico poi saluto e torno a lavorare con Svante alla tettoia, ma non prima di tentare un sorriso rivolto alla giovane ragazza.

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Nataniel Solokov

@athelorn, Master

Spoiler

Certamente, te lo farò visionare. Ma aspetta di averlo letto prima di consegnarlo a Patricia, potrebbe essere un colpo troppo duro per lei. Lascio comunque la scelta nelle tue mani, per quanto mi riguarda la ragazza è sotto la tua responsabilità, giudice o no. Concludo mettendo in chiaro la mia posizione, prima di prendere congedo definitivamente, stringendo le spalle alle parole della mercenaria. In fondo non sta facendo altro che seguire il mio consiglio, anche se lo nega fermamente.

Guido l'eccentrico uomo all'interno della locanda, dicendo Sono più che altro interessato al luogo dove è nato, dall'accento mi sembra lei venga da molto lontano. Ma sarò lieto di ascoltare qualunque cosa vorrà comunicarmi, da semplici notizie sull'Argimilar a strane storie di luoghi sperduti e dimenticati dall'uomo. Durante il dialogo con Leveton, lancio occhiate rassicuranti all'uomo, facendo capire che ci si possa fidare di costui. Non credo stia programmando qualcosa, sembra solo particolarmente eccentrico. E poi non può che farci bene un po'  di allegria. Magari la piccola Patricia potrebbe gradire lo spettacolo. Proverò a proporglielo.

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Jormand

Spoiler

Quando la Rossa mi risponde, la ascolto attentamente, scuotendo leggermente la testa alla fine: Certo che ti è stata promessa la libertà! E libertà avrai, ma dovrai dimostrare di meritarla! O credi che ti fosse dovuta? Non ti capisco, Rossa... Dico in tono sincero, guardandola: Tu facevi parte dei banditi, a tutti gli effetti. La possibilità di essere libera l'hai perduta tu stessa quando ti sei unita alla banda criminale di Stag. Non mi interessa del motivo che ti ha spinto a farlo aggiungo rapido, prima di essere interrotto: ma questo è il modo in cui vanno le cose. Altri, nella mia posizione, non avrebbero esitato e ti avrebbero giustiziata sul posto. Altri ancora ti avrebbero riportata qui in catene per consegnarti alle autorità. Io invece credo che ognuno debba avere la possibilità di comprendere i propri errori e di combattere per migliorarli. Per questo, ti ho lasciata libera. Se tu avessi voluto, una notte saresti potuta persino fuggire dall'accampamento, potresti fuggire ora oppure ancora potresti aspettare e tradirci tutti nel momento dell'attacco. Ma so che non è questo che vuoi.

Tu vuoi vivere libera, senza il peso dei crimini che hai commesso. Sollevo un sopracciglio, aggiungendo: Capirai che non è qualcosa che puoi ottenere gratis. Altrimenti la giustizia non avrebbe senso.

Però io ti ho promesso la libertà, ed è quello che intendo mantenere: per il momento, dandoti la libertà di poter combattere per redimerti, garantendo per te di fronte alle autorità. Poi, una volta che mi avrai dimostrato con i fatti ciò che leggo nei tuoi occhi, mettendo tutto me stesso e il mio potere per scagionarti. Probabilmente, non servirà nemmeno passare per un giudice e la mia parola basterà. Se però dovesse rivelarsi necessario, io sarò il primo a testimoniare a tuo favore ed a chiedere l'assoluzione completa, mobilitando l'intera gerarchia della chiesa di Goldar se servisse.

Per quanto riguarda Patricia, ti assicuro che voglio il suo bene ed il tuo. Fosse per me, lascerei che passasse tutto il tempo che vuoi con te, anzi. Semplicemente, non credo che il fortino di Stag durante un assedio sia il posto migliore dove stare, quando si hanno poco più di dieci anni.

Rimango insieme a Gael, osservando attentamente i lavori del gruppo di erranti e scambiando un paio di battute alla vista della strana famiglia: Beh, anche la nonna si sono portati via??? E guarda quel volpone di Avindel, subito a tentare di infilarsi sotto qualche gonnella... In ogni caso, il mio umore non è dei migliori e dopo qualche minuto mi allontano, cercando Kesten e dicendogli: A quanto pare questa sera ci sarà una festa. Non sono dell'umore giusto per andarci, quindi direi che potrò darti una mano con i giri di guardia.

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Per l'età che hanno, le tre donne dei Chavarria sembrano effettivamente appartenere a tre generazioni diverse. La ragazza guarda un istante Avindel, poi accenna un sorriso a sua volta, per infine continuare i preparativi con il resto dei suoi.

Antonio Chavarria sembra riflettere un momento alle domande di Nataniel, poi scrolla le spalle e sorride di nuovo La strada è il posto dove sono nato, amigo. Ma Eshmir è il nome dela tera dela mia familia, anche se da molti secoli là non torna. Quel nome esotico non diceva nulla al sapiente storico, che si trovava di fronte quindi ad un vero mistero. O a delle menzogne.

Gael ridacchia divertito alle parole di Jormand Beh fa bene, mi infilerei volentieri anch'io sotto quella gonnella. Credo di essere già innamorato.
Garess invece, che il paladino incontra poco lontano, pare assai stupito della richiesta del paladino Pensavo voleste riposare, almeno finché non state qui alla stazione. Ti farò fare il turno dell'alba, se davvero lo desideri, così che almeno tu possa fare qualche ora di sonno di fila.  Non ti interessa lo spettacolo dei nomadi? Dovrebbe essere un piacevole diversivo.

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Presto la giornata volge al termine e il cielo comincia ad arrossarsi della luce sanguigna del tramonto. I Chavarria hanno terminato i loro preparativi e stanno cucinando qualcosa attorno al grande fuoco acceso all'esterno, rilassandosi un poco prima che inizi il loro spettacolo.
Oleg dal canto suo ha approfittato del clima di festa e del clima tiepido d'inizio estate per preparare qualche tavolo di più all'esterno, dove viene servita la cena.
L'atmosfera è rilassata e piacevole, quando ad un certo punto si ode un brusio che aumenta pian piano: rumore di molto vociare, campanacci e tamburi, trombette e canti sconnessi. Dalla palizzata, Harris avverte che un gruppo di persone di avvicina da ovest. 

Dopo poco tempo, la comitiva giunge di fronte alla stazione commerciale. Il baccano che fanno è sufficiente ad attirare l'attenzione di chiunque nella Stazione di Oleg. Donne e uomini, giovani e vecchi, bellezze e storpi, perfino qualche bambino, il gruppo conta una ventina di individui dei più disparati, quasi tutti vestiti di stracci e vesti strappate e luride. Cantano canzoni, di cui si coglie qualche frammento giocoso, qualche altro osceno, per lo più motteggiando svariati personaggi famosi o sconosciuti. Nella piccola ma rumorosissima calca spicca un uomo, a cavallo di un ciuco, che si distingue sia per la sua compostezza che per l'abbigliamento ricercato e raffinato, sebbene, dopo un po' ci si accorge, assai sgualcito e liso.
Fate largo alla libertàààà ahahaha! Grida sguaiato un panzone dai lunghissimi baffi arruffati. Il gruppo sembra proprio intenzionato a dirigersi nel cortile della stazione. Gael e Harris guardano Kesten, piuttosto perplesso, che si dirige all'ingresso.

 

 

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Jonathan

L'idea dello spettacolo mi stuzzica parecchio, e per tutto il pomeriggio non faccio altro che scrutare da lontano quei carri variopinti, fantasticando sulle terre da cui provengono o sulle storie che si portano alle spalle. La piccola pausa che avevo intenzione di prendere si protrae quindi fino all'ora di cena, dove in tutta tranquillità mi godo l'aria più mite ed il piacere di mangiare ad una bella tavolata. Tuttavia, il veder tornare Svante dal suo lavoro di falegname, mi fa tornare in mente il marchingegno che gli avevo chiesto Per quanto mi scocci parlarne a tavola... dico rivolgendogli la parola di punto in bianco volevo sapere che ne pensavi riguardo a quel piccolo "trabucco portatile", se così si può chiamare. Molto probabilmente pensi che sia presto per parlare di un piano, ma penso che sarebbe utile portarcelo dietro. Se vogliamo tenerci qualche porta in più aperta, direi che  un oggetto del genere ci farebbe molto comodo: potremo lanciargli addosso dell'esplosivo dalla lunga distanza, il che non sarebbe affatto male... Una vantaggio tattico per nulla indifferente! quando mi accorgo che sto straparlando di nuovo, per altro su un argomento non proprio rilassante, abbasso lo sguardo come in segno di scuse mi dispiace, forse non è il momento più adatto per parlarne, rischio di farti andare la cena di traverso. Dimmi cosa ne pensi appena puoi, anche riguardo all'utilizzo del suddetto marchingegno! Quando poi sto per rimettermi a mangiare, le urla e le grida mi colgono di soprassalto, come se tutto d'un tratto ci stessero assediando. Solo dopo un po' di tempo riesco a capire cosa sta succedendo: mi alzo quindi da tavola piuttosto in fretta per dirigermi da Kesten, nel caso avesse bisogno di una mano. La situazione non sembra delle più convenzionali, ed in questo caso una mano in più, soprattutto in caso di pericolo, potrebbe tornare utile.

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@smite4life

Spoiler

La mia espressione rimane parzialmente invariata, ma diventa piu' malmestosa: non concordo appieno, ma non posso certo nemmeno contraddire quanto ha detto. 

''il peso dei miei crimini''. ripeto pensandoci. Onestamente, non sento peso. Non ho ucciso innocenti, massacrato villaggi, distrutto a piacimento come fanno i briganti. Seguivo il contratto, come ho sempre fatto: affronto chi è armato e opposto resistenza, lascio vivo se posso, fine. Io sono una mercenaria, una ''Spada'': le ''spade'' non si danno al saccheggio folle, niente eccesso di violenza oltre a quella di chi la brandisce. L'arma non ha colpa, è chi brandisce la lama all'elsa o il contratto che decide cosa farne.

La giustizia non esiste in questa terra: se vi avessi uccisi seguendo il piano e me ne fossi andata anche alla capitale nessuno, NESSUNO potrebbe mai dire che cosa ho fatto o accusarmi di nulla. In queste terre non esiste legge, purtroppo.

Ho sbagliato a prendere il contratto? Certo. 
Mi sento in colpa? No. I briganti sono feccia, attaccano innocenti e li derubano, ma io combattevo i soldati di scorta se brandivano le armi. Fine. Nulla che una nazione legittima non mi chiedesse su base giornaliera. 

Il regno per cui lavori mi diede... molti ordini ben piu'... schifosi.
Di quelli mi pento
. ammetto ripensandoci. I regni usano i mercenari per fare cio' che non possono ordinare ai soldati a volte.

A 16 anni io volevo arruolarmi nell'esercito, sai? Magari fare una carriera... ma quando sei mercenaria e vedi per cosa le nazioni ed i nobili usano i mercenari a volte... sai che sai ormai troppo per credere alla storiella del farlo per il bene della nazione. Non puoi non vomitare al pensiero dell'ipocrisia dei nobili e dei generali. 
 

Come stanno facendo con voi. dico con un sorriso mesto. 
Voi non siete qui davvero per portare la giustizia e disegnare cartine perchè, lo sai immagino. Non siete nemmeno nel territorio del regno continuo con tono ovvio e deciso. Svante sembrava essersene accorto e Nataniel ne è conscio di che succede, ma non tutti sembrano aver capito la verità dietro a questa compagnia, cosa che ho intuito da Svante e Nataniel mi ha confermato chiaramente.
Voi siete un avanguardia.
Mappate, ripulite dal piu' dei nemici e poi, tra un anno scommetto, l'esercito invaderà queste terre. Legalmente non avreste nemmeno autorità in quei territori scommetto, ma ve li attribuiscono. Vi stanno usando per espandere il regno con la scusa dei briganti, in modo da non allertare altre nazioni e allarmarle per l'espansione futura. 

Sollevo le spalle una volta parlato. 

Ma questo, lo saprai gia'. Se me ne sono accorta io sentendovi parlare, ne sarete tutti ben consci. Ammetto parlando piu' a me stessa, chiedendomi perchè gli staro' dicendo l'ovvio a chi sa' gia' tutto. 

Io credo che il mondo sia marcio personalmente e sia impossibile da cambiare. Gli uomini buoni muoiono per primi lasciando al mondo la feccia. Non sento colpe nei miei gesti se vengo assunta e mi attengo al contratto: il copevole è il mio committente... ma se agisci fuori dal contratto... quello sei tu, non il tuo committente. Mi sono sempre attenuta al contratto: affrontare i nemici armati, sottometterli ed ubbidire agli ordini del Comandante. 
Non è compito mio curare il marcio di questo mondo.

 

Non ho tradito perchè mi sentivo in colpa. 
Ho tradito perchè... Patricia... e credeco di poterla far finita con... tutto questo 
continuo. 

Il mondo per me è troppo marcio, e se lo ripulisci marcirà di nuovo. Mi ha ricordato me. Quando avevo sogni, speranze... e a 12 anni il mondo me li ha distrutti. Cacciata dalle poche persone che amavo, coperta di sangue a piangere per giorni con solo una spada troppo lunga per me in mano da sola dopo che un bruto mi ha strappato cio' che una donna puo' avere di piu' caro e comunque ho ucciso per proteggere chi avevo di caro al mio fianco. 
Sospiro con un sorriso. A Patricia non le è andata male come a me, certo, ma... hai capito. continuo sbuffando triste. 

Forse... anche perchè sono stanca di essere una spada...forse continuo.
Non mi sento in colpa per alcun crimine, non mi sento fiera per le conquiste e le cose belle che faccio. Tutto ciò che faccio, buono o cattivo, è il mio committente il responsabile. L'unica emozione è il brivido del combattimento. 
Voglio costruire qualcosa. Una mercenaria crebbe me e la mia famiglia... mi pare giusto cominciare crescendo qualcuno che mi ricorda tanto me. 
proseguo stanca. 
Quando mi hai promesso di darmi libertà, lei e dei soldi per lei in cambio di combattere per una causa che per una volta non ha scale di grigi ma un bianco ed un nero... mi son sentita... libera

Passo un paio di secondi silenti, cercando le parole. per continuare.


Per questo mi sento in gabbia. ammetto col paladino. 
Non so', non dico che mi fosse dovuta la libertà... ma dalle tue parole avevo sperato in un nuovo inizio. E invece... sono di nuovo qua, a combattere per sopravvivere e ottenere quello di cui ho bisogno per arrivare ad un altro giorno, i miei nemici solo un passo fra me e quello che mi è stato promesso, l'unica emozione il brivido della battaglia. 

Non credo di riuscire ad esprimerlo.. non sono brava a parole... ma speravo che stavolta il contratto servisse solo per regolarizzare la situazione... ed invece è di nuovo la mia elsa a puntarmi contro un nemico non perchè voglio, ma perchè è il mio committente a volerlo non posso altrimenti se voglio arrivare a domani.

La consapevolezza di potermene andarmene ma restare comunque nonostante non sia per i soldi o per altro sarebbe stato... finalmente diverso, un uso nuovo della mia furia in battaglia...

E' l'assenza di scelta il problema: anche dirmelo in viaggio e decidere di NON fuggire sarebbe stato scegliere per me di accettare le conseguenze.  invece non ho avuto scelta. Nessuna.

Ma dopotutto, lo hai detto anche te: che posso farci io? Che puoi farci pure te? Devo pagare le mie colpe prima, sono stata forse un illusa da me stessa che ai Buoni bastasse vedere la bontà e puntando al bene tutto fosse perdonato... Questo è il mondo reale dopotutto. No? Chiedo lui infine. Mi son dimenticata come funziona questo posto quando ho visto Patricia.

Devo solo ricordarmelo, essere di nuovo una Spada, abbattere Stag e poi forse allora... ripenso poi a quanto qualcuno nel gruppo mi ha promesso dopo Stag, in previsione della futura invasione. 

Dopotutto, morto Stag, avrò una terra, un lavoro come Capitana sotto il regno di quel ragazzin-... ma cosa sto pensando... che sarebbe cambiato allora? Perché avrei tradito? Per altri soldi? Perché farico a fare chiarezza..?

 

Jormand, so' che non puoi farci niente, e sono onesta: io APPREZZO quanto ti stai esponendo per me...ma mettici quello che mi avevi promesso al ponte, i viaggi mentali da ragazzina illusa che il mondo forse era diverso da come lo vedevo, che forse posso fare qualcosa io di mio.

Mi spiace, ma non posso sentire mia una causa se sono costretta ad aderirvi, per questo ti avevo chiesto libertà e Patricia per prima cosa. Non mi sento propriamente in gabbia... ma sento che combattere Stag in questo modo... è solo "lavoro". Non riesco a sentirla 'mia' come causa, ma tua, io sono solo una tua spada fin quando non sarò libera.

Lavoro

Il solito lavoro. 

Battuto Stag e ottenuta la libertà, potrò finalmente scegliermi una causa.

 

Mi alzo, prendo la cassa di armi e mi allontano facendo un cenno della mano.

 

E' la prima volta che apro il mio cuore tanto a qualcuno: il dubbio sul mio lavoro un segreto ben custodito. Un mercenario cresce estraniandosi dai peccati commessi su commissione, ma per lo stesso motivo fatica a vedere come propri ideali che difende per denaro. 

Ogni giorno una fazione diversa, fino a quando capisci che la guerra... non ha senso al di fuori del denaro. 

Ideali? Entrambi gli eserciti spesso hanno gli stessi. Credenze? Entrambi a volte pregano lo stesso dio.

Rivoluzioni illuminate che possono portare ad anarchia,  monarchie corrotte in dittature. Se vedi come è il mondo veramente... o impazzisci, o ti difendi. Se il denaro e sopravvivere è tutto il tuo scopo, stai sicuro che non sbagli mai ideale. 

Per questo mi estranio dalle colpe dei miei committenti... ma anche dai meriti del mio lavoro. 

Quando ho visto i "nobili cavalieri" che Raend mi aveva decantato ho conosciuto Avindel, e la storia ha trovato conferma. Il suo buon cuore ne era la prova. Da lì è scattato: da lì ho detto "basta"

"Voglio fare pure io qualcosa e prendermene il merito. Qualcosa di buono, come loro. Sono stanca di servire"

 

Ora, però... ancora una volta... non dipende da me cosa farò. Il trattamento di ieri sera e il conseguente obbligo per sopravvivere di fare quello che Jormand vuole... mi ha fatto scattare quel blocco mentale ormai in servizio da 16 anni. Quel blocco di cui volevo liberarmi.

"Non lo faccio perché voglio, la volontà è indifferente. Lo faccio perché devo: non è colpa mia, non è merito mio"

Ecco perché torno a pensare di nuovo fredda, come una Spada. 

Batti Stag, torna libera. Dopo penserai a cosa vuoi.

Un giorno, forse, impugnerò la mia spada

queste le parole criptiche che lascio a mezza voce dietro di me. Un tono amaro, come chi si sveglia da un bel sogno per tornare al mondo reale. 

 

 

Essere mercenaria sin da molto giovane lascia cicatrici emotive insormontabili a volte da sanare. 

Il baccano ai portoni attira la mia attenzione. La situazione è strana... sospetta. 

Sara' la poca fiducia, ma DUE carovane pacifiche e girovaghe che affollano questa stazione di frontiera? Nello stesso giorno? Con quali possibilità...

Penso a come Cragger possa diventare invisibile... e chissà che poteri ha Stag stesso. Potrebbe esserci qualcosa in ballo

 

Passo vicina ad Avindel e Jormand e bisbiglio a loro due.

E'... strano. Mi puzza. Sento che qualcosa non va'. Quella folla non è normale ed è TROPPO variegata. 

Vado ad indossare l'armatura e mi tengo l'arma vicina. Fate lo stesso. Il mio istinto mi sta urlando che qualcosa non va'.

Mi allontano, chiamando Patricia. Vieni, andiamo ad allenarci. Ho preso delle cose per insegnarti a combattere Le dico Allontanandomi assieme a lei dalla vista prendendo una cassetta di legno e andando agli alloggi.

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Raend

Guardo il succedersi degli eventi con palese distacco, non mi sono fidato di questi tizi dall'inizio e ora men che meno. Tutto quello che sta capitando mi sembra un sogno ad occhi aperti: gente che arriva a caso e che si mette a cantare, gente che osserva e gente, per fortuna, che come me guarda con distacco e occhi aperti. Mi sembra di notare con la coda dell'occhio che la rossa stia mettendosi l'armatura. Che sia in qualche modo in combutta con questi, mandati da Stag a prenderci alla stazione commerciale? Forse sto diventando paranoico, forse è impossibile. 

Fatto sta che rimango a distanza tale da poter osservare ciò che succede ma non poter esser visto con le tenebre che avvolgono l(intera stazione. 

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Jormand

Lancio uno sguardo a Kesten, prima di rispondere alla Rossa: Va bene, Avindel accompagnala e preparati a difendere Patricia. Non sottolineo l'ovvio, ovvero che deve anche controllare lei.

Io, invece, forte dell'armatura e delle armi che avevo cinto in previsione del giro di guardia durante lo spettacolo, mi porto davanti a tutti e avanzo tentando di intercettare la allegra comitiva: Buonasera messeri! Il mio nome è Jormand di Goldar. Chi siete e cosa vi porta qui!

La mano destra è alzata in segno di arresto o di saluto, mentre la sinistra è stretta sull'elsa della spada.

@athelorn

Spoiler

Seguo il suo discorso con attenzione, lasciando che si allontani dicendo soltanto: Secondo me, dovresti provare a considerarla la tua causa. Questa volta non stai combattendo per nessuno se non il per futuro tuo e di Patricia. Cerca la risposta nel tuo cuore, io non ti forzerò più di quanto non abbia già fatto, e di cui mi scuso di nuovo. Non conosco altri modi per sistemare questa situazione, e speravo che questo non ti turbasse tanto.

Mentre si allontana, aggiungo con un sorriso: Per Patricia, ti consiglio il fendente laterale sul ginocchio: data la sua statura, è un attacco difficile da parare e molto efficace.

 

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La Rossa di allontana quindi dal trambusto per andare ad armarsi, seguita a ruota da Avindel che obbedisce alla richiesta di Jormand. Patricia è invece con Svetlana, che ha molto da fare in cucina.
Mentre Raend osserva il tutto dall'alto della palizzata, Jormand e Jonathan affiancano Kesten al cancello, presto raggiunto da Oleg. Persino qualcuno dei Chavarria si è avvicinato, incuriosito dalla situazione. I due bei giovani gemelli, braccia conserte, osservano la scena assai divertiti.

Jormand esordisce presentandosi, al che un uomo sulla trentina si stacca dalla massa e con passo affettato e dondolante si mette in posa drammatica
Piacere, Messer Jormand di Goldar, io sono Re Malvain di Filkhar e porge il dorso della mano. La gente esplode in una risata fragorosa con fischi e scampanellate, persino qualche ululato, poi l'uomo rientra nei ranghi con un sorriso soddisfatto.
Vogliamo mangiare! grida una voce E bere! Altro scroscio di applausi.
Oleg e Kesten si guardano, poi il locandiere urla Non ho posto per tutti voi dentro, ma posso sistemarvi dei tavoli all'esterno. Se per voi va bene e avete i soldi, faremo così. Qualche testa si volta verso l'uomo sul ciuco, ancora silente.
Offre Jormand di Goldar! qualcuno urla e scoppia l'ennesima risata. Un'altra voce I baciapile son pieni di soldi, figuriamoci quelli del dio dei mercanti. Si solleva un vociare d'approvazione, scampanate e tamburellate.

Avindel e la Rossa da lontano odono il boato della folla senza ben capire cosa stia succedendo. Ci vogliono diversi minuti per la donna a sistemare tutti i pezzi dell'armatura e l'aiuto di Avindel si rivela indispensabile per sistemarla correttamente.
Al termine, escono dall'alloggio ma dalla palizzata qualcuno li richiama. Kesten e Jormand avevano un accordo, la donna gira disarmata. Così mi era stato detto. E' Aenea, che li guarda dall'alto con il suo consueto cipiglio austero.

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Jormand

Irritato, guardo la delirante comitiva con sguardo attento, prima di rispondere alzando appena la voce per farmi sentire in tutto quel trambusto: Non verrete qui ad insultare i Bianchi Signori, i loro rappresentanti ed il Re di Filkhar gratuitamente. Chiedere scusa e voltatevi, la prateria è molto grande alle vostre spalle. Alzo il braccio, indicando lo spazio dietro di loro.

I Giovani Regni stanno andando tutti a rotoli.

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