Zarro Inviata 29 Gennaio 2017 Segnala Condividi Inviata 29 Gennaio 2017 (modificato) Chi ha giocato questa bella avventura per D&D 3.5 edita dal Gruppo Chimera in occasione di Torino Comics 2004 sa che alla fine si lascia aperta una traccia che ora vorrei sviluppare per proseguire in una Campagna. Chiedo aiuto per sviluppare gli eventi partendo da questa trama. Qui sotto Trama e Antefatto da cui partire. Metto Spoiler per chi volesse giocare l'avventura Il Ladro di Stelle, scaricabile gratuitamente dal sito del Gruppo Chimera. Se volete maggiori informazioni per darmi una mano, chiedete Spoiler In sostanza i PG si recano dai Cavalieri della Luce di Greyhawk per chiedere il loro intervento circa una creatura di nome Ulgurstasta (un potente non-morto creato da Nerull di GS11 e presente su Fiend Folio) che è imprigionata in un piccolo semipiano subacqueo al quale si può accedere solo toccando la superficie di un lago all'ora del tramonto. Il Lago si trova a nella zona nord-orientale delle Flaeness, nei territori dei Barbari della Neve, e viene ritenuto maledetto. I PG hanno già interagito con il Lago Maledetto, in quanto hanno già sconfitto ne "Il Ladro di Stelle" un potente nemico non morto che faceva da guardiano e che minacciava il pacifico villaggio di Barbari. Per sconfiggere questo non-morto hanno rinvenuto una potente Ascia Magica Intelligente sacra a Pelor che li ha messi in guardia dall'Ulgurstasta e dall'entrare in quel semipiano. Telpaticamente l'Ascia li ha invitati a recarsi dai Cavalieri della Luce di Grayhawk per avvisarli della minaccia. Dopodiché l'Ascia Magia ha chiesto i essere lasciata in fondo al mare custodita nel tesoro del Grande Drago Marino, al fianco delle spoglie del Re Barbaro che l'aveva fatta forgiare e l'aveva impugnata con fede e ardore 50 anni prima. Bornhald stava spostando il medaglione a forma di Sole da un dito all’altro senza farlo cadere. Era il suo modo per concentrarsi prima di prender una decisione. Questa volta la scelta non era facile. Del resto da quando era diventato Alto Sacerdote di Pelor non erano molte le decisioni da prendere a cuor leggero. Solo che questa volta ciò che gli avevano riferito era quasi incredibile. La mattina aveva ricevuto degli avventurieri nel Tempio in udienza privata e, se quello che dicevano era veritiero, allora il pericolo era già molto grande. Inconcepibile come fosse potuto sfuggire un Mostro di tali dimensioni e malvagità! Il nome della creatura subito non gli aveva fatto capire l’entità del problema e solamente consultando antichi scritti nella biblioteca aveva capito cosa si sarebbe trovato ad affrontare. Tutto questo presupponendo che gli avventurieri non si fossero sbagliati. Comunque il tempo a disposizione diminuiva sempre di più e avrebbe, invece, dovuto innalzare una preghiera a Pelor per il tempo guadagnato grazie al resoconto dei reduci dal lungo viaggio al nord. Poteva apparire incredibile alla ragione, ma lui sapeva che c’era Qualcosa di più a guidare i destini del mondo. L’Ulgurstasta avrebbe avuto modo di scoprire quanto potesse essere abbagliante la Luce di Pelor. Hochopepa non aveva ancora smesso di sudare nonostante si fosse svegliato ormai da diversi minuti. Il fuoco ardente che aveva sentito nel sonno se n’era andato lasciandolo a rabbrividire sotto una luna striata di nubi. Era così ogni volta che il suo Dio decideva di parlargli tramite i sogni, se sogni si potevano definire. Orrende visioni che promettevano terribili sofferenze per chi non avesse eseguito gli ordini. Ma lui aveva perso ogni velleità di determinare autonomamente la propria vita dal momento in cui aveva abbracciato l’empio culto del suo Dio. Ora era evitato ed emarginato, costretto a vivere lontano dai suoi simili. Ma questo era il prezzo del potere. Potere di dominare i non morti e di usare la magia. Nessuno avrebbe più riso di lui, oggi. Il compito che gli era stato assegnato era di proteggere un piccolo lago. Non gli era dato di conoscere i motivi che spingessero il Dio a interessarsi a un luogo apparentemente insignificante, sperduto nelle Terre del Nord. Ciò che lui doveva sapere era che nessuna creatura intelligente avrebbe dovuto avvicinarsi allo specchio d’acqua. Ciò in cui lui non avrebbe dovuto fallire. Avrebbe radunato i suoi servitori silenziosi e si sarebbe trasferito sulle sponde di un piccolo lago ignoto ai più. Modificato 29 Gennaio 2017 da Zarro Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Zarro Inviato 2 Febbraio 2017 Autore Segnala Condividi Inviato 2 Febbraio 2017 Ho cominciato a sviluppare un'idea. Mi date qualche suggerimento per approfondirla? I PG si recano a Greayhawk, dove Trannir (un'Ascia Magica intelligente) ha suggerito loro di incontrare i Cavalieri della Luce di Greyhawk. Non appena i PG giungono nei pressi del Palazzo sacro a Pelor, vedono la folla accalcarsi e le Guardie tenere a bada i curiosi. Il corpo dell’Alto Sacerdote è riverso in terra in posizione innaturale, ed una vistosa chiazza di sangue vermiglio fuoriesce dalla frattura del suo cranio. Sembra essersi lanciato dal suo loggione alto 30 metri, dove avrebbe dovuto tenere il consueto discorso settimanale. Quando indagano i PG scoprono che la camera dell'Alto Sacerdote è intonsa, perfetta e ordinata come sempre. Con un’attenta ricerca scovano un cassetto segreto nella scrivania, con una chiave avvolta in un panno bianco. La chiave, scopriranno, apre un tabernacolo nelle cripte del Palazzo Sacro, dentro al quale manca un’antica reliquia (una coppa) di Aurorum (lo stesso materiale argenteo di Trannir). Che cosa è successo? Chi ha rubato la reliquia? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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