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Inviato

tutti i simbolisti franceasi sono sul genere, come Mallarmè, Verlaine e soprattutto Bodlaire. Mai letti i fiori del male o lo spleen di Parigi? Dovresti!

Di Arthur Rimaud piace molto la venere .... ma qui non posso postare i ltesto della poesia

Inviato

scusa la pignoleria ma si scrive Baudelaire...

comunque io ho letto i fiori del male ed è bellissimo... sono rimasto affascinato da Baudelaire lo trovo un genio...

Inviato

A me Rimbaud piace di più. Forse Baudelaire è più abile, più esperto, ma non ha quella presuntuosa e struggente necessità che colgo, ad esempio, nelle Illuminazioni del nostro. Le poesie di Rimbaud imho sono quanto di più puro e visionario sia mai stato scritto.

Baudelaire, che rimane un genio, qui si parla di titani, a mio avviso non ha la stessa forza, la stessa terrificante sinerità.

  • 1 mese dopo...
Inviato

Visto che ho scelto come nuova firma una frase del nostro giovane maledetto, riporto in auge il thread a riguardo...

Non avevo ancora espresso la mia. Che dire?

Geniale.

D'altronde, era un periodo fertile.

Inviato

Beh, sarò banale ma dico Vocali, ma anche, per dirne una, Il Male... Sono particolarmente legato a quella in cui offende le sue precedenti amanti (Mes petìtes amoureuses, credo tradotto in italiano con un letteralissimo Le mie piccole innamorate).

Inviato

Imho, la sua opera veramente geniale è Le illuminazioni. Hanno una carica visionaria pazzesca.

@ Aerys: qual è Il male? Io ho letto la sua opera omnia, ma al momento non me la ricordo...

Inviato

@esahettr:

Le Mal

Tandis que les crachats rouges de la mitraille

Sifflent tout le jour par l'infini du ciel bleu ;

Qu'écarlates ou verts, près du Roi qui les raille,

Croulent les bataillons en masse dans le feu ;

Tandis qu'une folie épouvantable, broie

Et fait de cent milliers d'hommes un tas fumant ;

− Pauvres morts ! dans l'été, dans l'herbe, dans ta joie,

Nature ! ô toi qui fis ces hommes saintement !...

− Il est un Dieu, qui rit aux nappes damassées

Des autels, à l'encens, aux grands calices d'or ;

Qui dans le bercement des hosannah s'endort,

Et se réveille, quand des mères, ramassées

Dans l'angoisse, et pleurant sous leur vieux bonnet noir,

Lui donnent un gros sou lié dans leur mouchoir !

  • Mi piace 1
Inviato

Ora che ci ripenso, è proprio una delle sue migliori. Non dico al livello del Bateau Ivre, o dell'Oraison Du Soir, per dirne da paura, ma è gran bella anche questa.

Il Male

Mentre gli sputi rossi della mitraglia

Fischiano tutto il giorno nell'infinito azzurro del cielo;

E scarlatti o verdi, accanto al re che li deride

I battaglioni crollano in massa nel fuoco;

Mentre un'orrenda follia massacra

Centomila uomini in un mucchio fumante;

Poveri morti! Nell'estate, nell'erba, nella tua gioia,

Natura! Tu che santamente creasti questi uomini!...

C'è un Dio, che ride sulle tovaglie damascate

Degli altari, fra l'incenso, fra i grandi calici d'oro;

Che cullato dagli osanna si addormenta,

E si risveglia quando madri, raccolte

Nell'angoscia, piangendo sotto la vecchia cuffia nera

Gli offrono qualche moneta nel loro fazzoletto.

  • 1 mese dopo...
  • 3 settimane dopo...
Inviato

non devi scusarti, come fai a comparare Boudelaire (o come si scrive) on Rimbauld? Allafine è molto più scorrevole e stilisticamente leggibile il primo

Io non sono assolutamente d'accordo. Baudelaire è un altro grande, ma se dovessi trovargli un difetto direi proprio che è eccessivo, svraccarico, ridondante. Ovviamente, queste è uno dei rischi dei simbolisti, ma Baudealire, che nè è l'archetipo, infatti, sembra caderci maggiormente.

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