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Rimbaud


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A me Rimbaud piace di più. Forse Baudelaire è più abile, più esperto, ma non ha quella presuntuosa e struggente necessità che colgo, ad esempio, nelle Illuminazioni del nostro. Le poesie di Rimbaud imho sono quanto di più puro e visionario sia mai stato scritto.

Baudelaire, che rimane un genio, qui si parla di titani, a mio avviso non ha la stessa forza, la stessa terrificante sinerità.

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  • 1 mese dopo...

@esahettr:

Le Mal

Tandis que les crachats rouges de la mitraille

Sifflent tout le jour par l'infini du ciel bleu ;

Qu'écarlates ou verts, près du Roi qui les raille,

Croulent les bataillons en masse dans le feu ;

Tandis qu'une folie épouvantable, broie

Et fait de cent milliers d'hommes un tas fumant ;

− Pauvres morts ! dans l'été, dans l'herbe, dans ta joie,

Nature ! ô toi qui fis ces hommes saintement !...

− Il est un Dieu, qui rit aux nappes damassées

Des autels, à l'encens, aux grands calices d'or ;

Qui dans le bercement des hosannah s'endort,

Et se réveille, quand des mères, ramassées

Dans l'angoisse, et pleurant sous leur vieux bonnet noir,

Lui donnent un gros sou lié dans leur mouchoir !

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Ora che ci ripenso, è proprio una delle sue migliori. Non dico al livello del Bateau Ivre, o dell'Oraison Du Soir, per dirne da paura, ma è gran bella anche questa.

Il Male

Mentre gli sputi rossi della mitraglia

Fischiano tutto il giorno nell'infinito azzurro del cielo;

E scarlatti o verdi, accanto al re che li deride

I battaglioni crollano in massa nel fuoco;

Mentre un'orrenda follia massacra

Centomila uomini in un mucchio fumante;

Poveri morti! Nell'estate, nell'erba, nella tua gioia,

Natura! Tu che santamente creasti questi uomini!...

C'è un Dio, che ride sulle tovaglie damascate

Degli altari, fra l'incenso, fra i grandi calici d'oro;

Che cullato dagli osanna si addormenta,

E si risveglia quando madri, raccolte

Nell'angoscia, piangendo sotto la vecchia cuffia nera

Gli offrono qualche moneta nel loro fazzoletto.

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  • 1 mese dopo...
  • 3 settimane dopo...

non devi scusarti, come fai a comparare Boudelaire (o come si scrive) on Rimbauld? Allafine è molto più scorrevole e stilisticamente leggibile il primo

Io non sono assolutamente d'accordo. Baudelaire è un altro grande, ma se dovessi trovargli un difetto direi proprio che è eccessivo, svraccarico, ridondante. Ovviamente, queste è uno dei rischi dei simbolisti, ma Baudealire, che nè è l'archetipo, infatti, sembra caderci maggiormente.

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