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Inviato

3 426 861.m41

@due decimane prima

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Gli ordini della Judge Regia erano arrivati inaspettati due ore prima. Gli accoliti avevano fatto a tempo a giungere alla spazio porto di Bastion Serpentis per essere raccolti da una scialuppa e portati a bordo della nave da Assalto Valkyrie

Qui gli era stato fornito l’equipaggiamento per la missione e quindi erano stati inquadrati all’interno dei ranghi del battaglione Imperiale. La nave frattanto si era già messa in viaggio raggiungendo l’orbita di Scintilla, la capitale del settore.

I motori della nave da assalto ruggivano mentre le rampe posteriori si aprivano. Il vento penetrò all’interno della stiva, assordante. I soldati sedevano ai fianchi degli accoliti controllando le proprie armi e, dopo un saluto al compagno affianco abbassando i propri visori. Le spire dell’Hive Sibellus erano visibili sotto di loro, un migliaia di case nobiliari che si contendevano lo spazio in una foresta di stendardi.

@all

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Inviato

Omar

Scusami baby avevo soltanto detto a Lady D soltanto due ore prima mentre balzavo fuori dalle lenzuola, quando gli ordini dell'inquisizione erano arrivato nel momento meno opportuno possibile. Giusto il tempo di una doccia, rimettersi pantaloni e impermeabile, recuperare i ferri del mestiere e via, ci si ritrova su una Valkyrie d'assalto. Le familiari spire di un hive attendevano di sotto, brulicare di vita in cui sguazzare a piacimento, molto meglio degli spazio vuoti ed alieni di un relitto vagante nello spazio.
La squadra è cambiata ancora e un certo Victor occhieggia da sotto la visiera. Non pare un novellino, vedremo se è altrettanto noioso come Kardotrus. Spero proprio di no.
Andiamo a prendere questo Bulagor? dico facendo scattare il meccanismo di ricarica del fucile a pompa.

Inviato

Victor Montoya

Victor si era limitato a salutare i suoi compagni di missione. Era la sua prima azione sul campo come vero e proprio Accolito, operativamente distaccato dall'Adeptus, e sentiva tutta la pressione dell'aspettativa, assieme alla totale mancanza di certezze su quanto avrebbe dovuto affrontare.

Studiò gli altri, mentre ricevevano gli ordini e mentre si imbarcavano sul Valkyrie. Non aveva un passato comune con loro e non conosceva i molti dettagli della questione, al contrario dei suoi nuovi compagni, come lasciavano trasparire i loro cenni d'intesa alle parole della Giudice e le parole della Giudice stessa.

Indossò la tuta antiproiettile e arricchì le sue dotazioni d'arma, mentre continuava a scrutare gli altri. Rimase particolarmente colpito dalla presenza di una Sororitas in armatura potenziata... ci sarebbe stata decisamente poca azione in incognito, quel giorno.

A quel pensiero, giocherellò istintivamente con l'impugnatura della sua pistola... l'inseparabile compagna di un Metallicano. Tutti gli ipno-condizionamenti della galassia non potevano cancellare abitudini acquisite ed innate.

Guardò verso Omar, quando pose quella domanda, evidentemente retorica.

"Chiunque lui sia", rispose Victor.

Inviato

Solomon XI

Passo il tempo prima dello sbarco a controllare in modo quasi maniacale il mio equipaggiamento, in particolare le due pistole che tengo al fianco e il fucile di precisione che tengo a tracolla. Pugnale nello stivale e spada sulla schiena, ho lasciato da parte il fucile a pompa per questione di praticità.

L'idea di piombare su un gruppo di eretici però mi fornisce sollievo. Specialmente se si considera che sono gli stessi cui apparteneva Forden.
 

Inviato

Judith

Come sempre, ad inizio missione, lei era silenziosa. Il tono gioviale di Omar andava sempre a infrangersi già semplicemente sullo sguardo dell'Adepta. Loro erano il braccio armato dell'Ecclesiarchia, il braccio religioso del Governo Imperiale. La collaborazione con l'Ordo Hereticus era solo stato un passo successivo.
Nei giorni precedenti si era fatta inviare il necessario per la successiva missione. Nonostante ciò osservò attentamente l'equipaggiamento messo a loro disposizione prima dell'assalto. Senza esitazione afferrò le granate e le agganciò alla cintura della power armor, poi prese anche il coltello.

Guardò i compagni, vecchi e nuovi. Piantò pesantemente gli occhi sul nuovo, non per giudicarlo o inquadrarlo ma perché lui si era mostrato incuriosito. Forse l'armatura... d'altronde stavano per assaltare un edificio facendo fuoco con una Valkyrie. I soldati che avrebbero iniziato l'assalto prendendo posizione e permettendo loro di entrare, il loro obiettivo era chiaro e seppur quella missione non richiedeva l'urgenza della precedente, il rischio di rinforzi nemici era alto.
Abbassò la visiera dell'elmo sigillandolo. I respiratori non erano attivi, così come i filtri, per risparmiare la poca quantità di ossigeno presente.
Da dietro quel casco la voce era ovattata "Per l'Imperatore. Credete in lui e torneremo vittoriosi."

Imbracciava già il GodWyn-De'az.

Inviato (modificato)

3 426 861.m41

La missione era chiara. Bulagor Thrungg era l’ultimo di una fiera casata. Aveva sperperato l’importanza della sua dinastia per il suo desiderio personale, aveva guardato all’eresia come un divertimento. Da qualche parte della sua dimora vi era un Museo dell’Apostasia che gli accoliti doveva trovare ed investigare. L’uomo era accusato di posso di libri ed artefatti proibiti. L’uomo, senza ritegno, aveva parlato liberamente della sua collezione ad altri nobili, attirando l’attenzione dell’Inquisizione su di lui.

Il Protettorato di Scintilla, su ordini dell’Inquisizione, stava tentando di prendere Trhungg vivo, se possibile, per interrogarlo.

La Valkyria si abbassò lentamente nell’atmosfera verso Casa Thrungg. Le mura della tenuta racchiudevano un palazzo con un’ala interamente ricoperta di vetro mente il resto dell’edificio era marcato da mostruosità gotiche. File di tombe ricoprivano i giardini che circondavano l’edificio.

Le truppe di difesa della tenuta, piccoli granelli, da quell’altezza, correvano lungo le mura e attraverso il prato.

“Uomini del Protettorato” urlò il Capitano Scipio in piedi in mezzo alla cabina tenendosi con la mano ad una delle sbarre di sicurezza che ne percorrevano il soffitto “Ci lanceremo fra trenta secondi. Scendete sparando verificata con precisione i vostri obiettivi.”

Poi si avvicinò agli accoliti con un viso duro “E voi. Voi scenderete nella falsa cappella. Non ci aspettiamo difese lì e mentre noi ripuliremo il resto della casa voi aspetterete senza mettervi nei guai. Trovate le prove che dovete e provate a non farvi uccidere” aggiunse per poi controllare con un gesto della mano la chiusura degli scivoli gravitazionali che ciascuno di loro indossava.

La Valkyria intanto era scesa a cinquanta metri da terra. Le guardie della residenza sparano proiettili e laser contro la navetta del Protettorato mentre i soldati rispondevano dal portellone posteriore. Al primo passaggio una squadra si lanciò dopo il getto di alcune granate.

Con un abile mossa il pilota riallineò la navetta sorvolando la zona ricoperta da vetri. 
La porta laterale della Valkyria si aprì subito con un suono secco. Un paio di Guardsmen usarono i loro bolter per distruggere i vetri del lucernario della Cappella creando un punto dove poter scendere.

“Forza tocca a voi” disse Scipio rivolto agli accoliti  “non perdiamo tempo. Veloci.”

Modificato da AndreaP
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Inviato

Judith

Non disse nulla, seppur avrebbe voluto commentare l'affermazione del Capitano Scipio. Era quasi convinta avrebbero trovato difese e qualcuno pronto ad accoglierli. Posò lo sguardo su Ludovicus, Solomon e Omar, seppur il casco nascondeva l'espressione, loro avrebbero certo capito cosa intendesse dire loro "Ottimo lavoro Capitano."
Si alzò e fulminea scattò in avanti percorrendo la passerella calata della Valkyrie, il bolter puntato in avanti pronto a far fuoco contro nemici o ostacoli materiali. In caso di necessità si sarebbe messa a correre a zigzag per non dare un bersaglio facile.
"Andiamo andiamo andiamo!" gridò tre volte sopra il rumore dei laser e dei bolter e invitando gli altri raggiungere l'ingresso della cappella.
 

Inviato

Solomon

Estraendo in modo fluido entrambe le pistole laser seguo immediatamente la Sorella, pronto a sparare contro possibili ostacoli o a individuare punti di tiro da dove possono piovere proiettili o laser sulle nostre fila.
La concentrazione che tengo durante lo sbarco non mi impedisce di pregare: nulla può farlo.
Una mente aperta è come una fortezza sguarnita.
Temi l'eretico, uccidi l'eretico.
Una mente aperta è come un soldato disarmato.
Temi l'eretico, brucia l'eretico.

Inviato

Victor Montoya

Victor guardò i suoi compagni un attimo, studiando le loro vesti ed il loro equipaggiamento. A parte la Sororitas, i loro ruoli non erano così facilmente comprensibili.

Probabilmente uno di loro era un "Sapiente", uno studioso o qualcosa del genere. Non poteva chiudere la fila. Ma gli altri? 

Uno era un... pistolero? Un mercenario? Era lo stesso che aveva aperto bocca prima del Capitano... sembrava di tutt'altra "caratura" rispetto alla rigidità e compostezza della Sorella Guerriera, più spigliato, informale.

Poi, c'era quell'altro tizio, che pareva non avere ancora aperto bocca. Cupo ed ombroso, con addosso, apparentemente, una montagna di armi. E quella tuta nera, che adesso era nascosta sotto la tenuta antiproiettile... lui non era certo uno studioso... un mercenario anche lui? Un... killer? Benchè non fosse di formazione strettamente militare, Victor non aveva mai sentito parlare di soldati di prima linea che se andavano in giro con addosso una sorta di muta nera... Tuttavia, si era subito posto dietro l'Adepta...

L'Arbitrator scosse la testa. Lui stesso, per primo, non era un soldato "da prima linea". Al contrario di molti suoi commilitoni.

Fece le sue valutazioni. Se la Sororitas apriva la fila e, con quella straordinaria armatura potenziata a proteggerla, poteva davvero essere uno scudo per tutti loro (per non parlare dell'assurda potenza di fuoco che brandiva, capace di renderla anche un terribile ariete da sfondamento...) e se il tizio nero era in grado di darle man forte, come appariva probabile, Victor doveva decidere dove posizionarsi in modo da risultare il più efficace possibile.

Fece quindi cenno allo studioso di porsi in mezzo, seguendo il "killer" e si rivolse al "mercenario": "Chiudo io la fila". Nel parlare, fece scattare l'astina del fucile, innescando il meccanismo di riarmo, con quell'inconfondibile rumore sordo che tanto gli era familiare.

Gettò uno sguardo all'ufficiale delle forze del Protettorato di Scintilla: "Non aspettarsi resistenze o guai è un gran bel modo di morire, Capitano. Non esistono missioni facili, nè sicure.

Buona fortuna".

 

Inviato

3 426 861.m41

La prima a lanciarsi fu Judith. Fatti due passi sullo scivolo la Battle Sister lasciò la sicurezza della navetta per trovarsi a metà aria.

Le informazioni ricevute parevano corrette e nel punto dove erano non vi era resistenza nemica. Il combattimento in quel momento si stava concentrando verso il luogo dove la prima squadra era scesa

Gli scivoli gravitazionali fecero il loro lavoro e la sorella si vide scendere lentamente verso il buco nei vetri del lucernario della cappella per accedervi.

Solomon fu subito dietro di lei.

@Solomon e Judith

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@Omar, Ludovicus e Victor

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@Landar e Pippomaster

 

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Judith

Cappella

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Solomon

Cappella

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3 426 861.m41

@Cappella

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@Omar, Ludovicus e Victor

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@Ludovicus

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@Pippomaster

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@all

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Omar

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Solomon

Cappella

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Inviato

Victor Montoya

Dal Valkyrie con amore

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Judith

Cappella

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3 426 861.m41

@Cappella

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@PippoMaster

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@all

 

Inviato

Omar

Atterro agilmente e d'istinto prendo a mia volta copertura accanto alla Sorella.
Beh l'avevano detto che sarebbe stato un inizio in grande stile... commento sarcastico prima di puntare lo shotgun verso il gun-servitor e scaricare il primo colpo. Per fortuna le altre guardie se la sono già fatta sotto.

DM

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