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Inviato

Victor

"Niente di utile... comunque, non dargli troppo credito, sorella"", rispose Victor. 

"Si tratta sempre di quel bastardo di Gustavus. Si vede che si divertiva anche ad infilzare creature più piccole dei suoi stessi parenti...

Sala del telescopio? Alla fossa comune possiamo sempre tornare dopo".


Inviato (modificato)

3 478 862.m41 3.13

Appurato che i fogli erano semplici ricevute di contabilità, come suggerito da Judith i compagni si mossero per raggiungere il planetarium

Superato il corridoio e giunti nella navata gli accoliti si fermarono. Nella prima fila delle panche, nella penombra, vi erano sedute, dando le spalle al gruppo, due persone.

@all

Spoiler

@Zellos ci sei? Non ti sei iscritto al topic...

 

Modificato da AndreaP
Inviato

Victor

Victor imbracció il fucile e si mosse di lato, permettendo così al resto del gruppo di aprirsi a ventaglio.

Avrebbe volentieri lasciato i "convenevoli" alla Sororitas, fra tutti loro, al momento, quella con la più chiara ed immediata autorità. 

Inviato

Judith

Il bolter era carico seppur ormai i colpi iniziavano a scarseggiare, certo ne aveva a sufficienza per quei due. Fece quindi cenno agli altri di fare in silenzio, guardò chi tra loro appariva più leggero e gli indicò di allargarsi e avanzare di qualche passo per osservare meglio i due e magari circondarli. Era un suggerimento, lei sarebbe rimasta piantata lì, troppo rumorosa e ingombrante per avanzare.
Poi con l'indice indicò il cuore e subito dopo la testa, nella Fede avrebbero trovato la forza di resistere ad altri assalti psionici.

Inviato

Solomon

Mormorando silenziosamente una preghiera, eseguì l’ordine non verbale della sorella guerriera, fulgido esempio di Fede, iniziando ad avanzare lentamente in avanti. 

Inviato

3 478 862.m41 3.14

I compagni avanzarono lungo la navata fino a giungere nei pressi della prima fila di panche, propio ai piedi dei comandi del cannone e della pendola.

Lo sguardo degli accoliti andò sui due seduti: erano un uomo elegantemente vestito con una divisa militare dell'Imperial Navy e una donna in abiti nobiliare con un'acconciatura aristocratica. Subito gli accoliti li riconobbero come Gustavus Hekate e di quella che avevano intuito essere Nikaea Hekate

Entrambi erano fermi: l'uomo teneva in mano una piccola chiave simile a quella che gli accoliti avevano già trovato in precedenza.

Inviato

Omar

Un po' di stupore per chi si fece vivo alla festa: gli ultimi due Hekate mancanti. Adesso il party era al completo. L'accolito abbassò leggermente la canna del fucile, non volendo puntarla dritta in faccia ai due, ma già sapeva che prima o poi avrebbe dovuto rialzarla e premere il grilletto. Per quello era pronto, quindi attese che uno dei due nobili facesse la prima mossa.

Inviato

3 478 862.m41 3.14

Gli accoliti osservarono i due Hekate: erano chiaramente gli stessi due che avevano sconfitto solo la sera prima. Ma erano di nuovo integri e, questa volta, immobili.

Inviato

Omar

Visto che nessuno prendeva l'iniziativa, l'accolito si parò davanti ai due nobili, il fucile tenuto di traverso e qualche metro di sicurezza tra loro. Ne studiò le fisionomie e cercò un barlume di intelletto, o di follia, nei loro occhi.

Toc toc, c'è nessuno?

Inviato

Solomon 11

Si poteva notare una leggera impazienza negli occhi di Solomon, quella condizione di tensione dello strumento pronto all’uso.

Rimase in attesa, pronto alla reazione delle due aberrazioni non morte.

Inviato

3 478 862.m41 3.14

Nonostante le parole di Omar i due Hekate seduti il prima fila della navata rimanevano perfettamente immobili. Li avrebbero scambiati per delle mummie simili a quella già trovata in una stanza precedente, se non fosse stato per le sembianze non rovinate dal passare del tempo.

Tutto era fermo. L'unico rumore che si sentiva era il forte pendolo che sull'altare vicino al cannone scandiva il tempo.

Inviato

Judith

La Sorella non aveva spiegazioni per tali emanazioni psichiche. Per lei quel mondo era oscuro e il suo sguardo passò rapidamente su chi forse ne sapeva qualche cosa in più ma allo stesso tempo avanzò fino quasi a raggiungere la zona di fronte ai due. Si fermò leggermente di lato in modo da doverne affrontare uno per volta in caso e permettere agli altri di passare dall'altro lato. Cercò di capire dove stessero guardando i due per raccogliere qualche informazione in più ma quell'intento non la distrasse per nulla, teneva il bolter spianato, puntato sul più vicino, sulla destra. Al minimo accenno di minaccia avrebbe fatto fuoco. Quella chiave sembrava poter attivare qualche altro meccanismo.

Inviato

Omar

Con un pizzico di follia, l'accolito avanzò verso la coppia di Hekate e provò a porre una mano sulla spalla di uno dei due, passando poi ad una circostanziata perquisizione se questi non avessero dato segno di reazione.

Inviato (modificato)

3 478 862.m41 3.14

@Victor 

Spoiler

Victor guardò l'orologio per la prima volta. Segnava l'ora giusta con le sue due lancette che ingombravano il quadrante a dieci numeri, coprendo parzialmente su di esso tre piccole toppe per chiavi che probabilmente servivano a regolare la suoneria.

Lo sguardo dei due Hekate era perso nel vuoto davanti loro. Omar avanzò lentamente toccando la spalla di Gustavus. Subito la figura crollò in polvere, lasciando integra solo la piccola chiave simile a quella trovata in una stanza addosso al cadavere mummificato della donna identificata come Nikaea

Modificato da AndreaP
Inviato

Victor

"Razzo, sì!", esclamó Victor, imprecando in metallicano.

"C'è una terza chiave! Ci deve essere! Guardate l'orologio! Ha tre razzute toppe! E qui erano ossessionati con gli orologi!".

Inviato (modificato)

Omar

Dopo aver fatto un balzo indietro quando l'Hekate si scioglie come cenere al vento, l'accolito raccolse la chiave spuntata tra i suoi resti.
Se questa è una, abbiamo le altre?
Con il calcio del fucile, toccò anche l'altra Hekate.

Modificato da Dmitrij
Ospite
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