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Inviato (modificato)

Craig Babcock

Osservo ancora per qualche istante i proiettili e i fori presenti sulla stoffa troppo lacera per carpirne i segreti

Sono proiettili compatibili con un fucile tipo il suo dico indicando l'arma di Lockly Impossibile stabilire una balistica certa dato il pessimo stato di conservazione della stoffa ancora addosso allo scheletro ma è probabile che si tratti di un tiro orizzontale o quasi

Colgo poi il cenno del tedesco e mi sposto sul fianco sinistro di Lockly con un movimento quasi casuale

Modificato da dalamar78

Inviato

Carter

Pur contribuendo ad accerchiare, molto lentamente, Lockly, Carter domandò: "Professor Morgan, lei era a conoscenza di tutti i membri della spedizione di Williamson, per caso? Non mi è del tutto chiaro...".

Inviato (modificato)

Dottor Terence Buell

Incamminatosi verso l'uscita ma con ancora bene in vista le spalle di Locky, il dottore prese in considerazione la possibilita' di sparare alla loro guida se avesse cercato di scappare dalla sua parte.

No, probabilmente non ne sarebbe stato capace.

L'unica sua possibilita' era dunque quella di fermarlo facendolo inciampare e per questo sfilo' dallo zaino il cavalletto della macchina fotografica e lo tenne pronto stretto tra le sue mani.

Modificato da shadizar
Inviato

20 Aprile 1922 Mattina

"Certo" rispose Morgan a Carter "oltre al professor Williamson e Baldwin vi erano quattro studenti. Non so quante guide indigene"

Alle parole di Craig anche Lockly replicò "Non so cosa vogliate intendere. Ci sono molti fucili come il mio. E' l'arma più usata dai contrabbandieri."

Tutti gli occhi erano puntati su di lui

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Ludwig

"Il piu' usato, dice? Addirittura? Cosa avra' di meglio di una Luger? Probabilmente la gittata, ma il peso mi sembra uno svantaggio notevole rispetto alla maneggevolezza di una pistola." il tedesco porse una mano aperta verso la loro guida "Posso maneggiarlo? Vorrei capire come comportarmi se mi trovassi con un contrabbandiere che mi punta contro uno di questi fucili. Se davvero e' poco maneggevole, ridurre la distanza scartando lateralmente potrebbe essere l'unica chance..."

@DM

Spoiler

L'intenzione e' farsi dare il fucile per poi NON restituirlo.
Probabilmente ci va qui una prova di raggirare e/o di diplomazia.

 

Modificato da PietroD
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Inviato

20 Aprile 1922 Mattina

"Ma che domande sono" rispose a Carter "certo tutti sanno quando parte una spedizione e cercano buone guide"

Poi rivolto a Ludwig in modo aggressivo aggiunse "E' un fucile, come altri. Meglio di una pistola nella giungla sicuramente. E non siamo qui per discutere di armi e provarle. Fate quello che dovete ed andiamocene."

Morgan osservava la scena con gli occhi sgranati.

Inviato

Carter

"E quindi lei sa chi era la guida della spedizione Williamson, mio caro Lockly? Ci potrebbe fare comodo saperlo, dovessimo trovare un corpo o dei documenti", incalzó Carter, sempre, però, con tranquillità. 

Inviato

Ludwig

"Il punto è, signor Lockly, che qualcuno ha usato quel tipo di fucile. Qualcuno che era parte di quella spedizione, perché lo studioso non era allarmato, anzi stava disegnando! Il che fa della guida di quella spedizione, a mio parere, il principale sospettato, poiché ritengo improbabile che altri della spedizione, tutti accademici, fossero armati di un fucile come il suo."

Squadrò Lockly, fronteggiandolo. Intanto, poggiava il bastone ad un muro per avere una mano libera. Nell'altra ancora c'era la Luger, lungo il fianco.

"Saprà sicuramente quale dei suoi colleghi era parte della spedizione. Comincio a convincermi che sia sua la responsabilità di quella morte... e delle altre scomparse!"

@DM

Spoiler

Ludwig si sta preparando ad afferrare il fucile di Lockly, senza però intenzione di provare a strapparglielo. Solo per evitare che lo punti quando lo accuserà apertamente.

 

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Inviato (modificato)

20 Aprile 1922 Mattina

"Voci dicono che il lavoro l'abbia preso Geremy Roderik" disse Lockly "un creolo di Belize, esperto di viaggi nella giungla e non certo uno stinco di santo. Questo è quello che so"

Poi voltatosi di scatto verso Ludwig aggiunse con tono aggressivo "Io non so cosa tu voglia da me, crucco, ma se vuoi accusarmi di qualcosa dillo apertamente e fai vedere le prove. Io non sarò il capro espiatorio per l'opera di trafficanti di reperti"

Modificato da AndreaP
Inviato

Ludwig

"Lasci l'arma al suolo, così farò io. Poi le mostrerò qualcosa che troverà interessante. E le farà comprendere i miei timori."

Il tedesco si stava esponendo molto, ma riteneva questo confronto ormai improcrastinabile. E confidava nell'aiuto del resto del gruppo per evitare problemi.

Posò a terra la Luger.

"Ha forse paura della sfida di un crucco?"

Inviato

20 Aprile 1922 Mattina

"Non sono stupido" disse deciso tenendo saldamente l'arma in pugno "io sono americano. Vi siete convinti che io abbia fatto qualcosa di male: ma non avete prove, se no le avreste già tirate fuori."
Poi urlò con rabbia
"State solo cercando qualcuno a cui dare delle colpe perché la missione non sta andando come pensavate. E avete scelto me"

Inviato (modificato)

Carter

"Ma che sciocchezze, signor Lockly, come se lei fosse l'unico statunitense qui in mezzo!", intervenne Carter, la mano ancora sulla fondina. 

"E proprio perché non la considero stupido, le suggerisco amichevolmente di calmarsi... Ma resta il fatto che non ci ha detto ancora tutto, o sbaglio?".

Modificato da Ghal Maraz
Inviato

Ludwig

All'improvviso, un pensiero baleno' nella mente del tedesco. Che Lockly avesse dimenticato? Doveva capire quanto era sincero, quanto fosse convinto di non centrare nulla con la spedizione sparita. L'altra alternativa che poteva giustificare questa incongruenza con il diario del Porf. Wiliamson, era che la guida dela vecchia spedizione si fosse presentata col nome di Lockly agli accademici scomparsi, senza esserlo.

Spiegazioni improbabili, eppure possibili. "Lockly, non mi fido di quanto afferma, ne' del fatto che tenga in mano un fucile, perche' gia' qualcuno in questa spedizione e' stato vittima dei suoi proiettili. Lei dice sia stato un incidente, io mi trovo costretto a dubitarne. Non intendo essere il secondo 'incidente', e le mostrero' cio' che getta un'ombra su tutto il suo operato, lasciando che mi dia una giustificazione. Solo se accettera' di dare il fucile, temporaneamente, ad uno degli altri. A sua scelta e di sua fiducia."

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Inviato

20 Aprile 1922 Mattina

La tensione era palpabile nell'aria "Non soggiacerò alle vostre paranoie" disse Lockly facendo un passo indietro "se siete impazziti per quello che avete visto, io sono ancora sano"

E sempre imbracciando il fucile aggiunse "Io ora me ne andrò. Non ho fatto niente e ci tengo alla mia pellaccia. E pensateci prima di provare a fermarmi: un paio di voi me li porto nella tomba"

Inviato

Niklas

Mi metto in mezzo alla traiettoria che separa Lockly dal resto del gruppo e parlo a voce alta.

Consiglierei a tutti di darci una calmata e cercare di ragionare insieme, visto che in questo posto dimenticato da dio ci siamo tutti insieme, e sono sicuro che vogliamo anche uscirvi...tutti insieme...e tutti sulle nostre gambe, aggiungerei!

Mi giro verso Lockly e parlo direttamente a lui.

Signor Lockly, la prego, non sia affrettato. Nessuno la sta accusando di nulla, ancora. Abbia pazienza ma siamo tutti molto scossi da quel che abbiamo visto. Capisce che la sua posizione potrebbe generare qualche sospetto? Nessuno vuole fare di lei un capro espiatorio...ma se potessimo fare qualche minuto di pausa, e parlarne civilmente, senza puntarci le armi addosso, sono certo che potremmo trovare una soluzione valida, e magari capire anche come districare questo incredibile dilemma!

Sempre parlando a Lockly, però strizzandogli l'occhio continuo...

E poi ci pensi bene...la ricompensa per lei, se tornerà vittorioso, sarà sicuramente molto più...soddisfacente, non crede?

 

Inviato

Ludwig

"Se fossi paranoico, ora non sarei davanti a lei disarmato." Rispose d'istinto il tedesco alle parole di Lockly. "Ma poiche' la sua reazione mi pare genuina, la mettero' a parte di quanto lei stesso stia rischiando. Ha visto che nella giungla ho trovato un diario, presso quella piramide dove c'erano i picconi arrugginiti? Ebbene, e' manoscritto dal Prof. Williamson, e afferma che stia partendo verso queste rovine insieme ad un ristretto gruppo di compagni, con una guida di cui ha piena fiducia." Apri' la giacca per mostrare all'uomo il taschino interno in cui teneva l'agenda dell'archeologo, la estrasse e la apri' alla pagina in cui compariva il cognome di quella guida. "Riconosce questo nome? E' il suo. Ma lei e' qui con noi e non disperso con l'altra spedizione. Cosa penserebbe, al mio posto?"

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