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Inviato

30 Marzo 1922

Una mattina nuvolosa accolse il gruppo presso il molo dove il piroscafo “Scorpion” si apprestava a partire.
La nave avrebbe fatto scalo a Belize per poi proseguire verso Panama.

Come promesso l’Università aveva fatto avere i visti consolari Britannici ai componenti della spedizione e ora sul molo il professore Armitage attendeva i componenti gli amici con un sorriso

“Sono felice di rivedervi” disse “Purtroppo Dale Cooper mi ha comunicato che impegni pregressi gli impediranno di partecipare alla spedizione. Ora siete pronti a partire?” chiese

@all

Spoiler

 

Eccoci: verificate gli equipaggiamenti e ricordate che non potete portare animali e valuta superiore ai 500$

Come dettoci chi vuole rientrare nel pbf è il momento opportuno

 

 


Inviato

Carter Grant

"Assolutamente sì", rispose Carter, che aveva impiegato il pomeriggio precedente a preparare il suo equipaggiamento ed il suo vestiario da spedizione sul campo ed a consultare quanti più testi possibili sull'obiettivo della loro spedizione.

Inviato

30 Marzo 1922

Il fischio della Scorpion riempì l’aria. Dai suoi camini neri vapori si alzavano nel cielo mentre gli ultimi caricatori provvedevano a stipare a bordo dei bancali.

Già sui ponti alcuni viaggiatori si affacciavano pronti a salutare parenti e amici per la partenza.

Bene!” disse il professor Williamson “E’ meglio che non vi attardiate ulteriormente. Vi auguro in bocca al lupo per la vostra missione”

@all

Spoiler

 

Eccoci alla partenza: equipaggiamento a posto?

@Fog @nanobud @dalamar78 @Zellos ci siamo (ghal ha già risposto)?  Dopo il TdS non ho avuto più vostre notizie

 

 

Inviato

Craig Babcock

Il giorno della partenza mi presento sul molo in abbigliamento decisamente meno formale e ben più sportivo, con tanto di zaino in spalla

Pronto a partire dico sorridendo ai presenti

Custode

Spoiler

Ci sono

Come ben sai in questo periodo sono in vacanza e faccio più fatica a postare

Per l'equipaggiamento dovrei avere già tutto quello che mi serve ma ti chiedo la cortesia di potermi far eventualmente aggiungere qualcosa quando sarò riuscito a controllarlo

 

Inviato

Ludwig Von Weber

Esco dal taxi prendendo i miei bagagli: una grossa valigia di cuoio nella mano destra, una sacca di tela lunga e stretta sulla spalla e l'immancabile bastone nella mano sinistra. Pago la corsa e raggiungo i miei compagni aggiustandomi il cappello. Signori, che piacere rivedervi! Pronti per l'avventura? Sarà un safari meraviglioso! Dico ridendo.

Master:

Spoiler

Con me ho 100 dollari nel portafogli e 400 in valigia. Ho vestiti vari, più e meno comodi. Nella sacca ho 2 fucili, un Mauser gewehr 98 (un fucile bolt action con mirino di precisione) ed un sovrapposto da caccia. Nella fondina l'affezionatissima Luger P08 (Come da foto ma senza svastica, per ovvi motivi :D). Ho già verificato la congruenza storica delle armi per evitare di prendere cose inventate più tardi rispetto al momento in cui stiamo giocando. Dimmi se va tutto bene o in caso contrario vediamo insieme! :)

Mauser-Model-GEW-98-Bolt-Action-Sniper-RSavage-Arms-Stevens-555-OU-shotgun-1.jpg7a4ef0b0af721bbb45bb098330a03e4a.jpg

 

Inviato

5 Aprile 1922

Il viaggio in nave si svolse senza incidenti: il mare fu tranquillo e con un’unica stata a Cuba il viaggio in sei giorni si concluse senza problemi.

Belize era una grossa città costruita intorno al fiume ononimo: le case, di foggia tipica delle colonie britanniche, mostravano lo status importante che questa rappresentava in qualità di capitale dell’Honduras Britannico.

Superate le formalità per lo sbarco, fra cui il controllo del visto, gli amici lasciarono il pirscafo immergendoli nella calura primaverile del pese caraibico. Nonostante le palme, che segnavano i limiti delle strade e ne indicavano la natura, la città a differenza di altre della stessa regione, pareva un luogo salubre e pulito

Appena sbarcati, mentre ancora si guardavano intorno, una voce con il tipo accento dell’inglese americano, inusuale nella colonia, attirò al loro attenzione “Suppongo voi siate gli inviati del professor Armitage” 
A parlare era stato un uomo sui trentacinque anni, con un abito bianco con giacca e cappello, e capigliatura e baffi neri. “Benvenuti a Belize. Io sono il dottor Morgan” aggiunse con un sorriso.

@all

Spoiler

 

Eccoci finalmente a Belize

Se dovete fare aggiustamenti nell’equipaggiamento provvedete pure.

 

@Nanaobud

Spoiler

Se vuoi giocare qualche dialogo con Williamson, mentre proseguiamo con il gioco facciamolo in spoiler ora. 

 

Inviato

Ludwig Von Weber

Appena sbarcato mi concedo un sospiro di sollievo Terra finalmente! Se gli uomini fossero adatti a starsene in acqua avrebbero le pinne!

Udita la voce poso l'ingombrante valigia e mi dirigo verso l'uomo. Dottor Von Weber dico porgendo la mano Ludwig Von Weber. È un piacere conoscerla.

Inviato (modificato)

Craig Babcock

Il viaggio in piroscafo si rivela rapido, evitando quindi la noia che le lunghe tratte via mare si portano inesorabilmente dietro

Appena sbarcati in Belize, dopo il controllo dei nostri visti, veniamo avvicinati dal dottor Morgan: zaino in spalla, mi avvicino all'americano

Lieto di fare la sua conoscenza, dottor Morgan. Io sono Craig Babcock, US Marshall dico stringendogli la mano

Custode
 

Spoiler

 

Confermo l'equipaggiamento che ho segnato nella scheda

Come contanti ho nel portafoglio 50 $ e 450 $ nascosti nella Security Money Belt

 

 

Modificato da dalamar78
Inviato


5 Aprile 1922 pomeriggio

Morgan pareva veramente felice di vedere i nuovi arrivati. “Grant, che piacere” disse per poi rivolgersi agli altri stringendo la mano a tutti “quando il professor Armitage mi ha detto che l’Università aveva accettato di coinvolgere dei professionisti nella nostra impresa sono stato davvero deliziato. E’ sintomo di futuro successo” 
Poi aggiunse “Ma io sono stato scortese. Spero che il viaggio sia andato bene, ma in ogni caso sarà stato lungo: queste navi fanno sembrare che il tempo non passi mai. Vorrete andare a riposare un momento per poi parlare dell’organizzazione. Vi ho prenotato delle stanze al “Queen Mary” dove alloggio anch’io. Venite possiamo andarci a piedi e chiacchierare mentre ci muoviamo”

Il sole del pomeriggio e la temperatura decisamente calda e afosa nonostante la stagione primaverile si sentivano nell’aria. Intorno la capitale della colonia britannica era animata per lo più da indigeni che si preoccupavano scaricare e caricare il piroscafo che presto sarebbe ripartito, mentre i bianchi si affrettavano a rintanarsi nei più freschi edifici.

Inviato

Terence E. Buell

- Prima della partenza -

Il vecchio Terence arrivò alla città da dove lui e altri quattro compagni di avventure avrebbero fatto il primo passo verso l'Honduras britannico. Arrivando in anticipo, scese dal taxi e si mise a passeggiare lungo la costa, fermandosi in quei posti che riuscirono a catturare il suo interesse. Aveva concordato con il tassista che questi badasse ai suoi averi finché fu via. Con la fotocamera riuscì ad aggiudicarsi un bello scatto della zona dei moli, mentre cercava di allontanare i pensieri che lo legavano alla famiglia - in particolare alla moglie Gladys.

Ancora turbato dalla preoccupazione che lei non era riuscita a nascondergli, sentiva appieno la stanchezza della notte precedente, trascorsa con troppa ansia per riuscire a chiudere occhio. Sapendo questo, tornò indietro e pagò il tassista, che lo aiutò a spostare i bagagli. Si sedette su una panchina nei pressi del molo, lontano dal trafficare degli uomini di quelle parti. Un sorso di whiskey forse e un paio di tiri della sua pipa lo avrebbero messo più a suo agio. Presto avrebbe incontrato i suoi compagni e rivisto per un'ultima volta il professor Armitage.

- Dopo che furono sbarcati a Belize -

Prima che la nave attraccasse, il vecchio medico era riuscito a fare un paio di scatti della città di Belize vista dal mare. Così è questa Belize, eh!

Mentre gli agenti doganali stavano finendo di controllare le loro carte, il dottor Morgan gli venne incontro e si presentò. "Buongiorno dottore. Lieto di fare la sua conoscenza, sono il professor Buell, ma preferisco essere chiamato Terence." disse abbozzandogli un inchino e un sorriso.

Alla proposta di andare al Queen Mary annuì e seguì Morgan. "Vogliamo parlare subito della spedizione o possiamo pensare a quale spiaggia sia meglio andare?" Disse con tono scherzoso.

Inviato

Craig Babcock

Annuisco alle parole di Morgan e mi incammino dietro lo studioso, guardandomi intorno con curiosità

Ci parli dei membri della spedizione: quanti erano? Era stata aggregata manovalanza del luogo immagino..

Inviato

Ludwig Von Weber

Subito al punto eh colleghi? E va bene, vorrà dire che i convenevoli per questa volta li saltiamo... Accendo una sigaretta e seguo il gruppo ascoltando attentamente.

Inviato


5 Aprile 1922 pomeriggio

Spiaggia?” disse Morgan per poi capire la battuta e scoppiare a ridere “Sì è meglio che ci chiamiamo tutti per nome. Io sono Jeremy”

Poi mentre camminavano cercando continuamente l’ombra dei palazzi aggiunse, asciugandosi il sudore con il fazzoletto “La spedizione del Dottor Williamson? Da quanto ho saputo aveva, come si usa in questi casi, preso delle guide locali: europee ovviamente. Non so quante tuttavia. Oltre a queste vi erano i quattro studenti che lo accompagnavano.”

@Nanobud

Spoiler

Da quanto hai scritto non mi pare dovessi fare un post di risposta su quanto avvenuto prima della partenza: se ho inteso male segnalamelo.

 

Inviato

Ludwig Von Weber

È rimasto in zona qualcuno che abbia preso parte a quella spedizione con cui poter scambiare quattro chiacchiere per caso?

Inviato

5 Aprile 1922 pomeriggio

“No, nessuno è tornato da quella spedizione” rispose Morgan “purtroppo per rintracciarla abbiamo solo le carte che aveva lasciato Williamson”

Intanto i compagni erano giunti davanti al Queen Mary, un albergo in stile coloniale che sorgeva con vista sulla baia. Fuori alcuni ospiti sedevano a dei tavolini, serviti da inservienti indigeni 

“Niente paragonabile a ciò che puoi trovare a Boston, ma questo è il meglio che vi è qui” riprese il dottore avvicinandosi all’entrata “Se volete riposarvi nelle vostre stanze, ho organizzato per appena prima di cena, alle 18, un incontro con gli altri membri della spedizione”

La hall dell’albergo era spaziosa e dietro un bancone due commessi europei in livrea attendevano gli ospiti. Morgan non perse tempo “Questi signori hanno una prenotazione a mio nome.” disse subito. Poi rivoltosi ai compagni aggiunse, mentre venivano tirate fuori le chiavi chiese “Avete richieste particolari?”

Inviato

Ludwig Von Weber

Sei stato fin troppo gentile Jeremy. Ci vedremo direttamente alla riunione.

Prendendo le chiavi mi rivolgo ai due uomini alla reception. Gentilmente potreste far portare un paio di sigari Upman n.2 alla mia camera? Ah, ed un tagliasigari. Disgraziatamente il mio l'ho scordato. Ve ne sono infinitamente grato. Concludo con il mio solito sorriso.

Consegno i bagagli al facchino e faccio per incamminarmi verso la camera. Miei affezionatissimi signori, a più tardi. In questo momento la mia schiena desidera poter assaporare un letto che non si muova con le onde del mare più di ogni altra cosa.

Spoiler

Per me si può passare direttamente alla riunione

 

Inviato

Craig Babcock

Ascolto le risposte di Morgan alle nostre domande, annuendo di tanto in tanto; una volta al Queen Mary ringrazio l'uomo Grazie per adesso Jeremy, a più tardi

Prendo le chiavi della mia camera e saluto i miei compagni di viaggio

Signori, buon riposo. Ci vediamo verso le 18

Tutti

Spoiler

Anche per me possiamo andare diretti all'incontro pre cena

 

Inviato

Terence E. Buell

Ahh, sembra non ci sarà tempo per bighellonare...

"Per la stanza mi sento di chiedere solo che non sia disturbata da troppi rumori di sera, tutto qui. Detto questo sono d'accordo con Ludwig, e vorrei poter ricambiare la gentilezza in qualche modo, presentandosi l'occasione." rispose a Jeremy.

"Allora ci rincontreremo alla riunione. Fino ad allora, ricambio gli auguri per un riposo ristoratore!" Dopodiché Terence indicò al facchino il numero della camera e si lasciò guidare.

Controllati i bagagli decise di scendere a parlare con gli albergatori per sapere qualcosa in più sulla città.

Spoiler

Assumo che Terence non sia riuscito a trovare una mappa della città prima del viaggio. Quindi chiede come è fatta e cosa si trova al suo interno (magari anche qualche cenno di storia, se non è troppo). Chiede anche se il telegrafo sia presente in altre città oltre a Belize.

Prima di lasciare l'albergo (quindi non ora) Terence intende fare una foto di gruppo davanti al Queen Mary, ne parlerà con gli altri quando ci sarà l'occasione. Dopo aver parlato con gli albergatori, se c'è tempo si fa un bagno. Immagino che l'unica possibilità sia una vasca nel bagno della camera, giusto?

Io personalmente non ho fretta di passare all'incontro, ma mi sembra che non ci sia molto altro da aggiungere, senza contare che gli altri chiedono di proseguire.

Quindi ok per me. Se vuoi descrivere qualcosina prima - niente di indispensabile - lo troverei interessante.

 

Inviato

5 Aprile 1922 pomeriggio

Il commesso annuì alla richiesta dei compagni che si appropinquavano a salire verso le stanze

Solo Terence si fermò un momento a parlare

@Terence

Spoiler

Senza problemi il commesso rispose alle domande medico “Belize è la capitale dell’Honduras  Britannoca da ormai quasi sessant’anni quando divenne ufficialmente colonia. Prima era solo un insediamento conteso fra spagnoli e inglesi. Copre il tratto di costa intorno alla foce del fiume Belize” iniziò “Noi siamo sul lato sud dove c’è il porto e il centro ciliegina era cui la casa del Governatore, il tribunale e la British Bank dell’Honduras. Sul lato nord, collegato da un bel ponte che le consiglio di vedere, si trova sullo sperone di roccia che da sul mare Fort George, dove vi è il reparto militare di sua Maestà, e sotto di esso un convento Cattolico con vicino l’ospedale e la Weslyan Church, l’edificio più grande della città.”
Poi aggiunse “Diciamo che gli europei abitano le strade che seguono la costa mentre muovendosi verso l’interno troverà il quartiere dei caraibici.”
“Intorno a Belize non vi è nulla: solo paludi e foreste di Mangrovie: posti ricchi di malattie. Qui non vi sono ne strade ne ferrovie. E oltre a Belize solo due altri punti telegrafici sono presenti: uno a Punto Corda nel sud e uno a Corozal nel nord.”

Sentita la richiesta del bagno subito aggiunse “le farò preparare un bagno immediatamente in camera sua”

Le stanze erano piccole ma confortevoli, dominate da un grande letto con rete zanzariera, avevano un armadio e una tavolo su cui poter scrivere. Una specchiera con catino e brocca completavano il tutto. 
Le camere erano disposte sui due lati di un corridoio e per la metà davano sul porto vista mare mentre le altre avevano vista sul giardino dell’albergo.

Piccoli animali e uccelli si muovevano liberamente intorno alla struttura.

@all

Spoiler

 

Lascio un post per permettere a tutti di interagire se vogliono ancora. Poi salvo richieste diverse passo all’incontro.

 

@Nanobud

Spoiler

Dovrei aver risposto a tutto


 

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