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Ithilden quindi i tuoi maghi non studiano Disintegrazione, o Dito della Morte i chierici?

I tuoi PG non ordiscono trappole mortali in cui i PnG, magari le guardie del castello da assaltare, muoiano prima ancora di rendersi conto di cosa stia succedendo?

Fammi capire: certe cose le devono poter fare solo i PG, oppure tu davvero stai gareggiando per il premio "gdr fair play 2017"? :-)


Inviato (modificato)

Nella mia lunga esperienza di gioco ad un certo tipo di giochi l'argomento "save or die" è saltato fuori spesso.

Mai con risvolti positivi.

Quando eravamo ragazzini, la cosa creava una situazione di competizione, molto più che di divertimento, che ha finito col rovinare diverse campagne.

Crescendo e dando un tono diverso alle campagne e al tipo di gioco, il save or die è diventato un ostacolo che è andato progressivamente sparendo. Ovviamente barando. E i PG finivano ad avere solamente alcune "finestre" in cui poter morire, che rispettassero determinata drammaturgia (o presunta tale) della storia.

In generale credo comunque sia un aspetto più problematico soprattutto in un certo tipo di giochi e alla loro natura complessiva.

Per quanto mi riguarda a quei giochi ho smesso di giocarci da tempo.

Modificato da Albert Rosenfield
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27 minuti fa, MadLuke ha scritto:

Ithilden quindi i tuoi maghi non studiano Disintegrazione, o Dito della Morte i chierici?

I tuoi PG non ordiscono trappole mortali in cui i PnG, magari le guardie del castello da assaltare, muoiano prima ancora di rendersi conto di cosa stia succedendo?

Fammi capire: certe cose le devono poter fare solo i PG, oppure tu davvero stai gareggiando per il premio "gdr fair play 2017"? :-)

Per me alla fin della fiera la cosa importante è non credere che giocare in maniera, passatemi il termine, "spietata e realistica" sia necessariamente più maturo e dunque migliore di altri approcci al gioco. C'è chi può apprezzare il crudo realismo, l'avere i personaggi in balia del destino e con il rischio di morire seriamente e definitivamente a ogni più sospinto e chi no, per mille ragioni sensate e non e con le varie sfumature di mezzo. Semplicemente nessun approccio al gdr è intrinsicamente migliore degli altri, ma solo più apprezzato e adatto a certi giocatori e gruppi.

Tu hai avuto le tue esperienze e ne hai tratto una certa visione del gdr, di come approcciarlo, di come si comportano i giocatori e di come gestirli. Semplicemente non è come tutti i gruppi giocano e si divertono.

Il punto è che, a mia sensazione, dai tuoi post sembra trasparire un certo qual "disprezzo" verso coloro che non sono in grado di essere "maturi", di vivere appieno questo approccio "spietato" al gioco che tu pari apprezzare, come se costoro fossero in difetto di qualcosa, piccoli ragazzini non in grado di gestire e giustare appieno la vera essenza della cosa. Se stanno così le cose allora a mio avviso stai prendendo un grosso granchio e spero te ne renderai conto.

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A me piacciono i romanzi fantasy "crudi" più di quelli cappa e spada, si. E lo stesso vale per i giochi di ruolo, si.

Ma ora che me lo chiedi, ti dico che penso che preferire un tipo di gioco più in punta di fioretto, rispetto a uno "sporchi e cattivi", non ci sia nulla di male. Se devo dirtela tutta, prima di iniziare la campagna che ormai anche tu un po' conosci, sono stato indeciso nel farne un'altra che sarebbe stata un mix tra "Prince of Persia" e "La Stella della Senna", una roba dove non si moriva neanche a chiederlo per favore. Perchè "il gioco", cioè il divertimento, non sarebbe derivato dalla lotta per la sopravvivenza, bensì dal corteggiare la moglie del duca per potersi introfulare alla festa, e di nascosto dileguarsi dal salone del ballo per violare la stanza del tesoro del duca stesso e sostituire un prezioso documento con un falso, ecc., ecc.
Tanti generi di campagna, tutti belli in modo diverso, come dici tu.

Purché si sia coerenti. E qui vengo al punto.

Non si può accettare di partecipare a una campagna come "Il Destino dei Guerrieri", dove nella pagina di presentazione è scritto chiaro e tondo che è cruenta, e ogni post (diciamo meglio "non pochi post") trasuda sangue e violenza (oggi sono morti 50 PnG innocenti, ma anche 1 PG è andato a terra)... E poi dire, come è successo in occasione dello scontro col Ghost Faced Killer: se quel TS l'avesse dovuto fare il mio PG, e l'avesse fallito, e fosse morto, ti avviso che mi sarei incavolato (così mi ha detto uno degli altri PG).
Questo per me significa fare volere la botte piena e la moglie ubriaca, ed è da immaturi.
Di più se a te (chiunque) piacerebbe partecipare a una campagna come la mia, perché ti piace quel genere di atmosfere (come anche "Mezzo Mondo" di Joe Abercrombie, altra mia tentazione), ma non lo fai perché "eh no, perché poi magari il DM mi uccide il mio PG", allora sei immaturo.
Ma anche senza parlare della mia campagna, anche i comuni FR, sono un'ambientazione dove esiste appunto Disintegrazione e ben peggio di questo, e allora perché i PG devono poter lanciare un incantesimo del genere, ma i PnG no?
O si adegua coerentemente tutto il contesto a un ambiente "ovattatto", dove il massimo della ferita è un guanto di seta sbattuto in faccia. Dove c'è Grease e Tasha Hideous Laughter ma non, per nessuno, Dito della Morte. Ci mancherebbe, chi sono io per dirti come è giusto divertirsi e come è sbagliato?
Oppure lo fanno anche i PnG, tu schiatti e non ti azzardi a lamentarti. E i Master devono pretendere questa coerenza da parte dei giocatori.

Poi io magari calco anche la mano (tieni conto la mia immagine di copertina FB è la scena di FightClub dove Brad Pitt procura l'ustione chimica sulla mano di Edward Norton), è pure vero... Però il senso è questo. Meglio ora? :-)

Inviato

E poi ragazzi scusate ma a questo punto mi tocca ricordarvi un altro dei preziosi insegnamenti di Tyler Durden: i PG che possiedi, alla fine ti possiedono. :-D

Tradotto: se la morte di un PG, di un gioco, davvero è in grado di rovinarti l'umore, forse è il caso che per un po' di tempo pianti il GdR e passi più tempo con la ragazza/e, gli amici e ti ubriachi. :-)

 

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10 minuti fa, MadLuke ha scritto:

Non si può accettare di partecipare a una campagna come "Il Destino dei Guerrieri", dove nella pagina di presentazione è scritto chiaro e tondo che è cruenta, e ogni post (diciamo meglio "non pochi post") trasuda sangue e violenza (oggi sono morti 50 PnG innocenti, ma anche 1 PG è andato a terra)... E poi dire, come è successo in occasione dello scontro col Ghost Faced Killer: se quel TS l'avesse dovuto fare il mio PG, e l'avesse fallito, e fosse morto, ti avviso che mi sarei incavolato (così mi ha detto uno degli altri PG).
Questo per me significa fare volere la botte piena e la moglie ubriaca, ed è da immaturi.
Di più se a te (chiunque) piacerebbe partecipare a una campagna come la mia, perché ti piace quel genere di atmosfere (come anche "Mezzo Mondo" di Joe Abercrombie, altra mia tentazione), ma non lo fai perché "eh no, perché poi magari il DM mi uccide il mio PG", allora sei immaturo.
Ma anche senza parlare della mia campagna, anche i comuni FR, sono un'ambientazione dove esiste appunto Disintegrazione e ben peggio di questo, e allora perché i PG devono poter lanciare un incantesimo del genere, ma i PnG no?

Ok quindi se non ho capito male sta qui la questione basilare, ciò di cui volevi effettivamente parlare, ovvero che un giocatore (o più) della tua campagna era apparentemente d'accordo con le premesse di brutalità e spietatezza della tua campagna, ma solo finchè si applicavano alle sue azioni verso i PNG e non viceversa e quando si è arrivati alla situazione "morite male per nulla" si è lamentato

Se davvero la cosa sta così e gli approcci della campagna erano stati messi per bene in chiaro posso capire come questa mancanza di coerenza sia effettivamente poco apprezzabile. Mi domando solo se per il giocatore "cruento" non implicasse necessariamente anche verso i PG, ma solo da parte dei PG.

14 minuti fa, MadLuke ha scritto:

Oppure lo fanno anche i PnG, tu schiatti e non ti azzardi a lamentarti. E i Master devono pretendere questa coerenza da parte dei giocatori.

Se la campagna è stata impostata così, tutti i giocatori ne erano consapevoli fin dall'inizio e hanno accettato volontariamente la cosa allora sì, ci sta da parte del DM fornire questo livello di coerenza da ambo i lati PG/PNG.

Ovviamente è possibile che durante le partite i giocatori realizzino che quello non è lo stile che fa per loro e chiedano di cambiare o magari preferiscano lasciare, ma quello è un altro discorso.

Inviato
3 hours ago, ithilden said:

si parlava di save or die, non della morte dei giocatori, e badate, sono cose molto diverse, almeno dal mio punto di vista.

 

Spero che tutti siano d'accordo che la morte *dei giocatori* sia tendenzialmente da evitare!

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Inviato (modificato)

Ho preso spunto da quell'osservazione del mio giocatore, ma che in realtà è una cosa che nei lustri ho percepito è comune tra i più... Una volta un mio compagno (entrambi PG) si arrabbiò col master perché lui con Saltare +3 era riuscito a cadere in un baratro che richiedeva salto in lungo CD 5. Morto.
E la cosa peggiore era che pure il master si sentiva in colpa, ma de che?!?

Poi, per rispondere a GreyMatter, certo che preferisco evitare la morte dei PnG (non fosse per il fatto che aiutarli a creare un altro personaggio, inserirli nella campagna e gestire le conoscenze del giocatore/personaggio è uno strazio), però come ho già detto, mi piace "il gioco maschio".

Modificato da MadLuke
Inviato

Secondo però stai un po' confondendo due concetti abbastanza differenti.

Nel corso della conversazione mi pare che più o meno tutti si siano detti d'accordo del fatto che la morte di un personaggio è (generalmente) un elemento da tenere in programma come una possibile eventualità, nonchè una cosa che tenda a far giocare gli stessi giocatori in maniera un po' più matura e ruolata e meno eumate.
Detto questo, credo ci sia da fare una dovuta distinzione tra uno stile crudo e violento dove la morte è dietro l'angolo (magari perché i combattimenti sono impegnativi, magari perché il regolamento stesso paga un certo stile di gioco), ed uno dove con un singolo potere/incantesimo/capacità si possa uccidere un pg o un avversari. Sono fortemente convinto che i save or die uccidano qualunque forma di pathos dagli scontri, sia da un lato che dall'altro. Perchè se Damodex, sommo necromante e nemico di tutta la campagna viene ucciso prima ancora che possa agire perché Gianni il mago ha vinto l'iniziativa e lui ha fallito il tiro salvezza, mi pare un finale a dir poco moscio per quello che doveva essere lo scontro finale. Stesso dicasi del mio personaggio, con il quale ho vissuto belle storie e avventure, che si trova a morire non perché ho calcolato male a livello tattico lo scontro, non perché mi sono ostinato a combattere quando sarebbe stato più saggio ritirarsi, e nemmeno perché tutta la sera sono stato flagellato dalla sfortuna ai dadi (e ancora, avrei potuto ritirarmi); ma perché semplicemente ad un certo punto un singolo ed arbitrario tiro di dado ha deciso che io dovevo fare almeno X o morire.

Capisco che tu possa sentirti frustrato dall'atteggiamento del giocatore, e comprendo come possa irritarti (personalmente anche io lo troverei un atteggiamento fastidioso), però non tutti hanno la stessa concezione di "crudo e violento".

Tu stesso hai citato Abercrombie, in nessuno dei suoi libri capita mai che uno dei personaggi principali muoia per un save or die, Uthil, Thorn Batu, Grom Gil Gorm erano tutti grandi guerrieri e ci si aspettava da loro (come lettore) che morissero degnamente tenendo una spada in pugno.

 

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Inviato (modificato)
4 ore fa, SilentWolf ha scritto:

...

In realtà forse ho dato un'impressione sbagliata di me, in quanto appartengo molto più alla seconda categoria, piuttosto che alla prima. Cioè, a parte quella volta del torneo, durante il quale veramente mi elettrizzai, i combattimenti o mi annoiano o li considero sopportabili (se sono veloci), molto raramente mi piacciono. Invece mi appassionano le trame, gli intrighi, i giochi di potere et similia. Mi piace occuparmi della tattica, ma mi interessa meno effettuarla. Ed in effetti accetto tranquillamente la morte dei miei personaggi, purché la morte sia morte "dignitosa" e non il risultato aleatorio di un singolo lancio di dado. E' questo che a me non piace!

4 ore fa, SilentWolf ha scritto:

...

Direi che MadLuke ha la sua risposta. Nient'altro da aggiungere!

4 ore fa, MadLuke ha scritto:

 

Ithilden quindi i tuoi maghi non studiano Disintegrazione, o Dito della Morte i chierici?

 

Guarda, io ho giocato principalmente e a lungo solo una campagna di D&D, nella quale interpretavo un gerofante arcano NB senza incantesimi di necomanzia: non ricordo di aver mai utilizzato neanche un incantesimo da s/d ma non per principio, più che altro perché il mio personaggio tendeva proprio a non uccidere nessuno (esterni malvagi e non morti esclusi). Se non fosse stato per l'allineamento, sì, certamente li avrei usati: se possono usarli i png, li uso tranquillamente anche io, ma non significa che mi piaccia la meccanica. Ovvero, il mio Master, con il gruppo, ha deciso di mantenere gli incantesimi e le prove s/d ed io lo accetto, non mi metto a frignare, ma questo non significa che mi piaccia il tipo di meccanica. Ora io sono master in un gdr mezzo inventato da me e non ho messo assolutamente manco mezza prova di tipo s/d, proprio perché a me non piacciono e non si adeguano allo stile della mia campagna.

3 ore fa, MadLuke ha scritto:

è scritto chiaro e tondo che è cruenta, e ogni post (diciamo meglio "non pochi post") trasuda sangue e violenza

A parte che cruenta, sanguinosa e violenta non significa necessariamente save or die, comunque capisco quello che intendi, ma a questo punto credo sia proprio sbagliata la domanda iniziale del post: non dovrebbe essere "voi master avete il coraggio di uccidere i personaggi dei vostri giocatori, in particolar modo con i save or die?", ma "vi sembra corretto che un giocatore si arrabbi per un evento che sapeva sarebbe potuto succedere e che aveva accettato di affrontare?". Credo che tutti siano d'accordo col dire che prima di iniziare una campagna è necessario chiarire col gruppo il tipo di avventura che si intende iniziare, e che una volta messe le cose in chiaro, i giocatori che accettano non possono poi sorprendersi o arrabbiarsi per qualcosa sulla quale erano stati avvertiti. Ovvero, se accetti che esistano i save or die, non puoi arrabbiarti se muori per un save or die. Puoi rimanerci male, rosicare, ma sapevi che sarebbe potuto accadere ed hai giocato. E' come puntare 100 euro su un gioco a dadi: sai che puoi perdere e se perdi, non puoi lamentarti.

3 ore fa, greymatter ha scritto:

Spero che tutti siano d'accordo che la morte *dei giocatori* sia tendenzialmente da evitare!

Sappi che mi è partito un polmone dal ridere, anche se a volte non è così scontato come si può pensare!! ahahahahahahahah

3 ore fa, MadLuke ha scritto:

se la morte di un PG, di un gioco, davvero è in grado di rovinarti l'umore, forse è il caso che per un po' di tempo pianti il GdR e passi più tempo con la ragazza/e, gli amici e ti ubriachi

Va be', se passi 2 anni ad intraprendere un obiettivo, ci metti impegno, tempo ed energie e poi, dopo tanta fatica il tuo personaggio muore perché fallisci un ts su un incantesimo s/d di un mago ubriaco, ci può stare che ti girino i maroni, soprattutto se poi tutto ciò che hai costruito in quel periodo viene vanificato dalla tua morte.

3 ore fa, MadLuke ha scritto:

i comuni FR, sono un'ambientazione dove esiste appunto Disintegrazione e ben peggio di questo, e allora perché i PG devono poter lanciare un incantesimo del genere, ma i PnG no?

Ma infatti il punto era sulla meccanica in sé: è ovvio che se non ti piacciono, fai come me e li levi in toto. Se li lasci, ovviamente li accetti per tutti, non solo per i pg: non avrebbe senso.

2 ore fa, Nocciolupo ha scritto:

...

Mi hai letto nel pensiero e lo hai scritto meglio di me!

Comunque da quello che ho capito a MadLuke piacciono i gdr nei quali si può morire in ogni momento e per qualsiasi motivo, dove la tensione è sempre al massimo, e si lamentava del fatto che uno dei suoi giocatori non avesse rispettato l'accordo preso all'inizio del gioco protestando per la morte del suo pg, causa s/d fallito: non mi sembra ci sia tanto da dire, quel giocatore aveva accettato e se ora si rende conto che la cosa non gli sta bene come credeva, o convince l'intero gruppo a cambiare stile di gioco, o si adegua e conferma l'adesione allo stile, oppure se ne va. Non mi sembra ci siano altre possibilità.

 

P.S. scusate il wall of text...

Modificato da ithilden
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Inviato

Si, ma poi anche se magari a parole ora il 95% si dice d'accordo su questa linea: se Disintegrazione è disponibile per i PG allora deve essere a disposizione anche dei PnG per ammazzare i PG... Poi si sa com'è la realtà delle campagne D&D: i PG continuaeranno a lanciare Disintegrazione ma i PnG no.
E non perché qualche giocatore si è arrabbiato, perché non era stato messo chiaro prima o cose del genere. Ma semplicemente perché i master si mettono in soggezione da soli, e nel 95% delle volte si spaventano all'idea di uccidere clamorosamente un PG. Gli cambiano il tiro di dado senza che neanche il PG lo sappia, o lo resuscitano dopo 5 minuti, ecc. e tutto il dramma finisce lì, così la campagna può andare avanti senza che nulla disturbi il quieto vivere.

 

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3 minuti fa, MadLuke ha scritto:

Si, ma poi anche se magari a parole ora il 95% si dice d'accordo su questa linea: se Disintegrazione è disponibile per i PG allora deve essere a disposizione anche dei PnG per ammazzare i PG... Poi si sa com'è la realtà delle campagne D&D: i PG continuaeranno a lanciare Disintegrazione ma i PnG no.
E non perché qualche giocatore si è arrabbiato, perché non era stato messo chiaro prima o cose del genere. Ma semplicemente perché i master si mettono in soggezione da soli, e nel 95% delle volte si spaventano all'idea di uccidere clamorosamente un PG. Gli cambiano il tiro di dado senza che neanche il PG lo sappia, o lo resuscitano dopo 5 minuti, ecc. e tutto il dramma finisce lì, così la campagna può andare avanti senza che nulla disturbi il quieto vivere.

Occhio che anche qui secondo me la fai troppo facile e generalizzi esageratamente sulla base delle tue esperienze. Inoltre pari di nuovo vedere con "disprezzo" quei DM e giocatori non in grado di giocare e apprezzare questo approccio per te più adulto e logico. Come se questa nuova generazione troppo politicaly correct non sia più in grado di vivere le sfide appieno e senza rimorso per timore di offendere la gente, si sia rammollita troppo perdendosi "il gioco maschio" e questo sia in qualche modo "sbagliato/inferiore". Se fosse così di nuovo per me stai prendendo un granchio colossale.

Come dicevamo prima potrebbe essere che il salvare i PG "ad ogni costo" avvenga volutamente perchè si sta giocando una campagna supereroistica/sopra le righe in cui nè i PG nè i nemici ricorrenti muoiono mai definitivamente (come per esempio avveniva in molte mie campagne in real), perché i PG e certi PNG sono al centro della storia e li si vuole mantenere in azione il più possibile (poi anche lì in base alla narrativa che si sviluppa potrebbero morire ugualmente). Non è un difetto o un errore nel modo di giocare, solo un approccio diverso, che ti può piacere o meno. Io ho fatto due o tre campagne un pò in stile tuo (vedi l'esempio di prima del PG consumato dalla palla di acido), non le ho apprezzate più di tanto e ho cambiato stile da DM, ma non pr questo lo reputo un modo "sbagliato" di fare, solo non è nelle mie corde come approccio continuativo per una campagna (uno dei motivi per cui non ho mai deciso di provare la tua campagna), ma come stile con cui farmi qualche one-shot ogni tanto ci sta (da giocatore nel caso se possibile).

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Inviato
In questo momento, MadLuke ha scritto:

Si, ma poi anche se magari a parole ora il 95% si dice d'accordo su questa linea: se Disintegrazione è disponibile per i PG allora deve essere a disposizione anche dei PnG per ammazzare i PG... Poi si sa com'è la realtà delle campagne D&D: i PG continuaeranno a lanciare Disintegrazione ma i PnG no.
E non perché qualche giocatore si è arrabbiato, perché non era stato messo chiaro prima o cose del genere. Ma semplicemente perché i master si mettono in soggezione da soli, e nel 95% delle volte si spaventano all'idea di uccidere clamorosamente un PG. Gli cambiano il tiro di dado senza che neanche il PG lo sappia, o lo resuscitano dopo 5 minuti, ecc. e tutto il dramma finisce lì, così la campagna può andare avanti senza che nulla disturbi il quieto vivere.

 

Boh, che dirti. Da GM, io mi cerco sempre di seguire il regolamento al meglio delle mie possibilità e nel pieno rispetto degli eventuali accordi presi con gli altri partecipanti al gioco. Quindi, se il gioco prevede i "saves or die" e non ci si è accordati su nessuna loro modifica eventuale, i PG continueranno a lanciare Disintegrazione e i PNG pure! Personalmente la troverei una cosa del tutto normale: fa parte delle regole del gioco e fa parte dei rischi del mestiere di avventuriero in quella tipologia di gioco. Da GM, ho ucciso clamorosamente diversi PG (anche se io preferisco di gran lunga vederla come "ho gestito in qualità di arbitro, la morte clamorosa di diversi PG") e non ho nessun preconcetto in merito. Se poi da un punto di vista di meccaniche, i "saves or die" possano piacere o meno è un altro paio di maniche.

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Inviato

@Alonewolf87 ti ripeto: se fai come Ithilden che ha deliberatamente rimosso per tutti certe "meccaniche di morte", per gli uni e per gli altri, da parte mia "vai con dio". Ma qui secondo me sei tu che ora non vuoi capire quello che ti dico io: il 95% dei master lascia che i suoi PG studino Disintegrazione (vorrai mica togliere gli incantesimi del manuale base?!)... però ai suoi cattivoni non lo fa usare. E senza nessun discorso o chiarimento, semplicemente ha paura di litigare coi giocatori, o che abbandonino la campagna, che comunque ci siano problemi, ecc.
Cala le braghe, se la fa nelle mutande, chiamala come vuoi, si.

  • Supermoderatore
Inviato
1 minuto fa, MadLuke ha scritto:

Ma qui secondo me sei tu che ora non vuoi capire quello che ti dico io: il 95% dei master lascia che i suoi PG studino Disintegrazione (vorrai mica togliere gli incantesimi del manuale base?!)... però ai suoi cattivoni non lo fa usare. E senza nessun discorso o chiarimento, semplicemente ha paura di litigare coi giocatori, o che abbandonino la campagna, che comunque ci siano problemi, ecc.
Cala le braghe, se la fa nelle mutande, chiamala come vuoi, si.

No guarda che capisco quello che vuoi dire, sto solo ribattendo che

1) quel 95% è un pò sparata per aria come cifra, ma posso essere d'accordo che parliamo di una maggioranza

2) quello che tu chiami "calare le braghe" non è per forza causato da paura di litigare con i giocatori

3) che se anche viene fatto per evitare litigi e disagi non è necessariamente una cosa "sbagliata/immatura/da cagasotto"

4) dici "vai con dio" ma stai comunque dando chiaramente giudizi di valore sull'approccio al gioco degli altri e questo ti chiederei di evitarlo.

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4) non solo ho scritto "vai con dio", ma ti ho detto che io stesso stavo per fare, ancora mi piacerebbe riuscire a farla in futuro, una campagna "amichevole" dove buoni e cattivi si rincorrono senza mai uccidersi. Che giudizio di valore starei dando???
Se invece ti riferisci all'aver chiamato "imbelli" certe categorie di master (senza fare nessun nome), si, lo confermo. Che è, il "politically correct" su 'sto sito è arrivato a tal punto che non solo non si possono criticare le persone (neanche nel rispetto dei limiti dell'educazione), ma neanche i princìpi e atteggiamenti in astratto??

Modificato da MadLuke
  • Supermoderatore
Inviato
24 minuti fa, MadLuke ha scritto:

Se invece ti riferisci all'aver chiamato "imbelli" certe categorie di master (senza fare nessun nome), si, lo confermo. Che è, il "politically correct" su 'sto sito è arrivato a tal punto che non solo non si possono criticare le persone (neanche nel rispetto dei limiti dell'educazione), ma neanche i princìpi e atteggiamenti in astratto??

Da parte mia sì, indubbiamente non apprezzo chi dice "giochi male perchè fai così e cosà, invece che cosà e così" anche in generale senza andare direttamente contro qualcuno e non è questa grande novità sul forum, penso a tutte le discussioni "role vs roll" che si sono avute in passato. Il problema non sta nel sottolineare quelli che ritieni siano gli aspetti deboli ed incoerenti di un atteggaimento (infatti eravamo poi arrivati a concordare con te riguardo l'atteggiamento di quel giocatore), ma nel ritenere intrinsicamente un approccio più maturo e superiore ad altri. E anche se dici che non stai dando giudizi di valore a mio avviso invece è proprio quello che traspare da quello che scrivi. Prendiamo questo frase

"E senza nessun discorso o chiarimento, semplicemente ha paura di litigare coi giocatori, o che abbandonino la campagna, che comunque ci siano problemi, ecc. Cala le braghe, se la fa nelle mutande, chiamala come vuoi, si."

Io ci sento un tono di sufficienza verso chi ha quel comportamento "da debole", o sbaglio?

Comunque se ritieni questo modo di gestire i discorsi troppo "politically correct" e fatto per motivazioni da cagasotto allora ti sfugge proprio il senso di fondo.

Più in generale vorrei farti una domanda, questa discussione per te ha lo scopo principale di "lamentarti" dello stile di gioco a te inviso e così ampiamente diffuso al giorno d'oggi oppure c'è una vaga speranza che tu possa cambiare idea e valutazione sulla qualità del gioco degli altri?

EDIT: giusto per chiarire non che ci sia qualcosa di sbagliato se fosse il primo caso, era giusto per capire quanta energia dedicare alla cosa.

  • Mi piace 1
Inviato

Boh, secondo me a te, o a questo sito (ma magari il problema fosse relegato a questo sito!), sfugge che se si vuole avere rispetto delle opinioni di tutti:
1) si deve avere la libertà di esprimere tali opinioni (nel rispetto dei principi di educazione), perché se le tieni nascoste per paura di offendere, ovviamente nessuno potrà "rispettarle"
2) il rispetto delle idee non può essere per tutti o per tutte le idee, perché equivarrebbe a non avere rispetto per niente e nessuno.

Tono di sufficienza: non sbagli.

la 1).
Più precisamente, pur sapendo in anticipo che sarei stato in minoranza, volevo solo farmi un'idea se a masterizzare come me fossimo 1 su 5 o 1/100.

  • Supermoderatore
Inviato
7 minuti fa, MadLuke ha scritto:

1) si deve avere la libertà di esprimere tali opinioni (nel rispetto dei principi di educazione), perché se le tieni nascoste per paura di offendere, ovviamente nessuno potrà "rispettarle"

Infatti ho fatto un edit al post di sopra proprio per questo.

7 minuti fa, MadLuke ha scritto:

2) il rispetto delle idee non può essere per tutti o per tutte le idee, perché equivarrebbe a non avere rispetto per niente e nessuno.

Visto che stiamo parlando di un gioco che ognuno svolge come preferisce per me invece sì, è proprio quello il caso. Concordo con quell'affermazione riguardo altre situazioni e contesti più estremidella vita di tutti i giorni certo, ma qui stiamo a parlare di "fantacazzate" :D

7 minuti fa, MadLuke ha scritto:

Tono di sufficienza: non sbagli.

Ok allora non mi è chiaro, stai dando giudizi di valore su certi modi di giocare oppure no?

7 minuti fa, MadLuke ha scritto:

la 1).
Più precisamente, pur sapendo in anticipo che sarei stato in minoranza, volevo solo farmi un'idea se a masterizzare come me fossimo 1 su 5 o 1/100.

Ok, buono a sapersi. Buona prosecuzione allora.

Inviato

Si. Sto dicendo che se un master concede Disintegrazione ai suoi PG ma poi non la fa usare mai anche ai suoi PnG, sta giocando da debole, che è un particolare tipo di gioco sbagliato.

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