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Urban Fantasy - Le notti di Praga [TdG]


Pippomaster92

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Principali partecipanti

Galahad Todd

@DM

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Strattonando l'antico, tenendolo sempre sotto la minaccia della pistola, raggiungo la centralina, la apro con la chiave e mi faccio spiegare come aprire le celle.

Ma prima di fare qualsiasi cosa, mi volto di nuovo verso il mio prigioniero: "Se invece che aprire le celle scatta un allarme, o roba del genere, ti sparo prima nelle palle, poi in un polmone e poi al fegato. Sai cosa vuol dire? Che se anche dovesse arrivare qualcuno a salvare la tua inutile pelle, vivrai il resto della tua schifosa vita come un vegetale. Quindi, pensaci bene: cosa devo fare per aprire le gabbie? Uso questo pannello, o il passepartout?"

 

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Galahad

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Sei piuttosto convincente.
"Se vuoi aprirle tutte assieme il pannello...nessun allarme, non serve! Il passpartout serve solo per aprire qualsiasi cella con una sola chiave, ma ne apre solo una per volta...devi usarlo sulla serratura della porta. Senti, amico...non serve aprire le celle. Non riuscirai a scappare con quelli laggiù, sono ridotti malissimo"

 

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Galahad Todd

@DM

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"Questo lo lasciamo decidere a loro" rispondo secco, azionando il pannello. Attendo un attimo per assicurarmi che effettivamente non ci siano trappole o allarmi, quindi ritorno con lui nella stanza.

Dopo essermi assicurato che le gabbie siano effettivamente aperte, mi rivolgo a tutti i prigionieri, sempre in tedesco: "So che siete messi male, che non riuscite quasi a reggervi in piedi. Potete scegliere, potete cercare di scappare ora, con me; non so cosa ci sia oltre quelle porte, potrebbero cercare di ucciderci tutti quanti, ma potremmo anche farcela e fuggire da questo posto.

Oppure potete restare qui. Probabilmente vi sposteranno da un'altra parte, ma vi prometto che se uscirò da qui ancora vivo, arò tutto il possibile per trovarvi e venire a salvarvi. Allora, chi se la sente di tentare la fuga con me?.

 

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Galahad

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Dei dodici prigionieri, solo una manciata sembra accorgersi delle tue parole, o anche solo dell'apertura silenziosa delle loro celle.
Uno degli uomini, il seelie maschio e la seelie femmina sono abbastanza in forze da uscire, nudi e malconci, e avvicinarsi a te con aria stordita o confusa.
Gli altri prigionieri, compresa la donna della tua specie, sono tutti immobili nelle loro celle. 

Non suona alcun allarme.

Neil

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Raggiungete in macchina il terzo posto. Non è affatto vicino, rispetto agli altri due, e restate intasati nel traffico per un po'. 
Klaus riesce nel suo silenzio totale ad innervosirti non poco. Ma alla fine arrivate ad una...boutique.
Infatti pare che Teofila Kaminski sia una sarta. Il suo negozio è aperto, ma ci sono molte clienti che guardano gli abiti in esposizione.

 

Modificato da Pippomaster92
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Chiris O'Brian

@DM e erich

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"Be sinceramente non so cosa stiamo aspettando! Andiamo a vedere la vera faccia di Praga, e magari possiamo trovare alte notizie sul nostro amico, Mister V. Ricordati di dare il regalo a questo "Cane", non so perchè ma dal nome non promette nulla di buono" detto ciò mi avvio a compiere il rituale suggerito dal vecchio per entrare nella Praga Antica

 

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Chris ed Erich

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Non c'è nessuno, e con il costante incoraggiamento di Nonno Piotr Chris mette in pratica il rituale. Quello che vi si apre é un vero portale verso una città che di trova contemporaneamente a Praga, e lontano da essa.

Vi ricorda un po' casa, con le molte creature indaffarate che si muovono su strade tortuose. Alberi crescono nei posti più bizzarri, mentre una luce spettrale ma comunque calda sostituisce il sole. Siete in ciò che resta del mondo fatato, il luogo da cui venivano i vostri avi.

Appena entrare, un uomo grosso con il volto severo e freddo si fa avanti. Ha una divisa del Concilio, e un bastone di legno in mano...un oggetto semplice ma dall'aria pericolosa. Ringhia. Erich lancia subito la carne cruda, che viene afferrata al volo e inghiottita in un solo boccone...del tutto infattibile per un essere umano.

"Sono Cane, il genius loci di questo posto. Vedo che siete saggi, vi avviso dunque di non creare problemi. Potete entrare" 

 

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Kyle Sumnay

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Prima domanda, se ieri sera eravamo insieme quando hai parlato con tua madre di quella li di cui non mi ricordo nemmeno il nome, seconda domanda, perchè proeccuparsi se è un pezzo grosso o simili, ci sono i baffi di mio fratello a bloccare ogni possibilità che una ragazza gli si avvicini anche se questa è immensa e simili, quarta domanda chissene frega di Matt e dei suoi problemi di cuore?  (questo è il comportamento normale di Kyle)

 

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Aewre "Erich"

Chris e Dm 

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La sensazione di essere in mezzo al mio popolo è indescrivibile. Nulla contro gli umani, ma stare in mezzo a fatati, antichi e duali mi fa sentire molto meglio. 

Oservo il grosso uomo che ci avvicina ed ingoia la carne in un sol boccone, decidendo subito di fare come dice. Mi allontano da lui senza troppi convenevoli, garantendo il massimo rispetto delle norme. 

Segue le indicazioni del vecchio, e raggiungo la ragazza che ci ha indicato. Quando sono davanti il palazzo dove alloggia, busso al portone d'ingresso 

 

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Erich e Chris

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Vi trovate davanti ad un palazzone antico a quattro piani, con muri a secco e coperto di rampicanti. Quando bussate si apre subito il portone, e compare una vecchia alta un metro, con la pelle color legno e una coda da topo. Il folletto vi guarda e ammicca "Due giovanotti come voi che ci faranno mai qui?"

Kyle

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"Ti ricordi, no? Le ho mandato un messaggio con il nome da umana..?" scuote la testa con un sorriso tra l'esasperato e il divertito "Lasciamo perdere, l'importante è che stia bene. Non parliamo di lui, torniamo a noi. Se non ricordo male, stavamo dicendo che avremo cinque o sei figli, no?"

 

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Matthew

GM

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Sospiro "Al contrario: è una brutta storia, ma è giusto che tu lo sappia."
Inizio a narrare "Avevo 17 anni, poco giudizio in corpo e molto alcol, dato che per reggere la festa in discoteca per i 18 anni di uno dei miei migliori amici ho dovuto bere più di quanto voglia ammettere. Erano le 3,40 di notte ed ero tra gli ultimi ad uscire con lui ed un altro paio di suoi conoscenti ed una mia cara amica.
All'improvviso vedo uno strano figuro, pallido come un cadavere, convincere la mia amica ubriaca a seguirlo in un vicolo. Io ho provato a scuotere gli altri, ma il mio amico era talmente assonnato da ciondolare in piedi e gli altri si erano fatti di qualche merd* sintetica.
Mi sono avvicinato silenziosamente al vicolo ed ho sbirciato... per vedere la mia amica azzannata al collo da un vampiro."
 attimo di pausa "Tornai indietro, scossi gli altri ma nulla. Incosciente com'ero e come sono tornai verso il vicolo, non dopo aver raccolto da terra un tubo di piombo ed un bastone appuntito.
Quando sono tornato, però, il vampiro non c'era più ed i buchi al collo della mia amica si stavano rigenerando."

Guardo Sley serio "Ho scoperto il vostro mondo dalla via sbagliata, in fondo, vedendo prima il peggio."

 

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Matt

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"I vampiri...eh, qui nell'est sono ancora una piaga. Sei stato fortunato a non trovarlo più, ti avrebbe ucciso. E per quanto sia brutto dirlo, non sono poi così pericolosi: tendono a non uccidere e cambiare spesso preda, così non destano sospetti. Noi tutti della comunità magica tendiamo a chiudere un occhio se non fanno effettivamente del male" scrolla le spalle "Molti di noi non-umani possono sembrarvi spaventosi e pericolosi, e in realtà lo siamo. Ma è dai comportamenti umani che devi guardarti"

 

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Neil

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Teofila è una donna sulla cinquantina ancora piacente, con capelli tinti di biondo e un trucco leggero. Contrasta molto con l'ambiente in cui si trova, perchè porta un tailleur molto semplice e sobrio. In effetti la presenza di due uomini in un negozio indirizzato ad una clientela femminile sembra stupirla, ma come prima il nome di Sley fa miracoli.

"Un amico di Sley? Come sta la mia ragazza? Ho sentito che è qui in città, e ancora non ha trovato un momento per venirmi a trovare! Beh, si sa che i giovani sono così...sempre spensierati. Se volete parlare di affari, vi chiederei di attendere una ventina di minuti: così posso offrivi un pranzo e possiamo parlare con calma e tranquillità" lancia una rapida occhiata ad alcune clienti, a indicarvi che sarebbe meglio parlare di certe cose senza orecchie curiose nelle vicinanze. Alla sua proposta Klaus annuisce, un po' a disagio "Per me va bene, aspettiamo in macchina" e si volta per uscire dal negozio.

 

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Neil

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sorrido alal signora, annuendo alla sua propost allora a tra poco dico per poi seguire Klaus in macchina restando in silenzio non dimenticarti del messaggio gli dico quando vedo che più o meno è passata un'ora da quello precedente

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Percezione +5 per vedere se riesco a notare il codice di sblocco del cellulare (cerco di non farmi vedere ovviamente)

 

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Neil

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Klaus grugnisce qualcosa in ceco, ma non prende il telefono. Solo quando ormai mancano pochi minuti, con calma, lo estrae dalla tasca e manda il messaggio.
"Rilassati, non me ne dimentico. è anche nel mio interesse..." 

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riesci a leggere il codice di sblocco. il messaggio lo scrive in ceco, ma probabilmente basta copiarlo e rimandarlo, in caso. 

 

 

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Neil

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Ritornate alla Boutique, e trovate la padrona che sta chiudendo. Vi invita a pranzo in un ristorantino nelle vicinanze, un locale non per turisti ma decisamente interessante. 
Mentre mangiate la tipica e semplice cucina ceca, Teofila si rivolge principalmente a te (tenendo presente il quasi totale mutismo di Klaus).
"Bene, è sempre un piacere parlare con un amico di Sley. Dunque sei qui per fare affari: per comprare o per vendere? Lo chiedo subito, perché ciò che produco ha un certo costo, e un discreto potere. Come conoscente di una cara amica, sono disposta a mostrarti le mie creazioni, ma temo di non poter fare un prezzo di favore. Spero tu abbia un buon capitale alle spalle" 

 

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