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Inviato

Leidorl

Durante il viaggio in carovana mi viene in mente di chiedere un piccolo aiuto da Vanesh.

Mi avvicino a lui. 

@Vanesh

Spoiler

Scusi principe, so che non è il momento adatto, ma lei conosce bene il suo esercito, così volevo chiedervi se sa consigliarmi qualcuno che ha studiato magie e artefatti di creature antiche.

 

Inviato (modificato)

Oloth

Cavalco placido, quasi lasciando che il cavallo segua la strada da se.
Non sono affatto interessato ai vari discorsi, piuttosto scribacchio cose su un quaderno, mentre ne consulto spasmodicamente altri tre o quattro.
Qualche volta mi cade qualche foglio, non ci presto molto attenzione, il mio famiglio provvede a recuperarlo per me.
Infatti sulla mia spalla si trova una civetta delle nevi, fatta di carta.
 


Sposta fluidamente la testa per sorvegliare intorno, e quando un fogliettino mi scivola di sotto, senza neanche un comando, parte a recuperarmelo, e riportarlo nel suo quaderno.
Raramente mi guardo intorno, ma un uomo nomina con disprezzo i  Vholkan, attirando la mia attenzione.
Conduco il cavallo più vicino a lui, limitandomi a stargli dietro, in modo da sentire altro, in caso ce ne fosse bisogno, per il momento comunque non mi faccio avanti.
 

Modificato da sani100
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Inviato

Sole

Mi avvicino ad Oloth che non vedo da giorni Dove eri finito gli ultimi tempi? Non ti abbiamo visto nemmeno alla battaglia per Rass...

Tolta la curiosità torno a cavalcare a fianco di Unilla.

Inviato

Oloth

Alzo lo sguardo verso Sole, e gli sorrido.
Ho un po' di occhiaie, e le mani sono completamente segnate da inchiostro e mina di lapis.
Tuttavia non sembro stanco.
"Hey, come son passati questi giorni?"
Chiudo i libri su cui sto lavorando, e ne rimetto alcuni in borsa.
Porgo il dorso della mano alla mia civetta, in modo che ci possa salire sopra.
"Mi stupirei se tu mi avessi trovato, non c'ero.
In questi giorni ho studiato.
Nei prossimi, indovina?
Dovrò studiare.
Un mago è inutile se non conosce le magie giuste, e io, per ora, non le conosco."

Faccio un sospiro, ma il tono è tutt'altro che abbattuto
"Per questo, devo studiare.
Te che mi racconti?"

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Inviato

Sole

Si ma non avrai mica passato la battaglia a studiare? Insolito per un un soldato. Della civetta che mi dici invece? E' un tuo nuovo incantesimo? Contento di rivederti in ogni caso.

Inviato (modificato)


@Sole (flashback)

Sei nella tenda di Unilla e parli con lei.
La sacerdotessa è seduta su un grande cuscino. Non ci sono letti qui ma solo cuscini (suoi gusti). Le si copre il volto con le mani quando le riveli di aver origliato involontariamente. E’ imbarazzata ma ti prega di non intervenire nei suoi problemi.
Ha un debito con diversi uomini nel villaggio in cui è nata, nella nazione di Swoliss.
Non sono tipi pericolosi quindi non rischia alcuna ritorsione.

Lei inizia a raccontarti della leggenda del cavaliere che gli ha ispirato a diventare una donna d’arme. Mille anni fa ad Eltheria c’era la schiavitù ma un giorno uno di questi schiavi si ribellò e da solo sfidò l’intera nazione.
E’ proprio grazie ai suoi gesti che a Eltheria è stata abolita la pratica del commercio di esseri umani.

Unilla però si blocca e diventa rossa come il fuoco.
Un momento… esclama …ma tu hai sentito tutta la conversazione? Tutta tutta? Si compre di nuovo con le mani e agita la testa.
Hai sentito anche quando Unilla ha rivelato alla kaiisa che ti ama… non è un’infatuazione passeggera ma un vero e proprio amore.
Unilla sta morendo di vergogna.

@Liedorl

Raggiungi Vànesh per rivolgergli alcuni domande.
Lui ti risponde: mmm… mi vengono in mente alcuni uomini ma credo che il più indicato sia una donna che tutti chiamano Corvo veggente. Quando torniamo dall’esercito puoi andare a parlarci… ma se ti offre del fumo non accettare.

@tutti

L’intervento di Alberich sui Vholkan lascia perplessi i due soldati intenti a chiacchierare tra loro.
Altri commenti vengono fatti su questa casata.
Astilla inizia ad agitarsi e fa di tutto per non darlo a vedere.
Lei sa benissimo che Aurline odia i Vholkan… ma nessuno sa che lei è per metà una di loro.
La ragazzina infatti ha scoperto in questo mese* che suo padre, un Vholkan, mise in cinta sua madre… una prostituta di Faisson.
E’ stata proprio la regina di quella città a rivelare il suo passato di Astilla.
Solo la ragazzina e Haresia conoscono questo segreto… e Astilla lo custodisce per se.

[*se ricordo bene]

Il resto della giornata procede tranquillamente.
Aurline parla con Herlan, anche se è incuriosita dalla strana relazione che c’è tra Zantes e un’ingestibile Selexia.
Whylgrimm risponde a Astaron: certo che ho notato che sei grosso, perché ti avrei scelto secondo te? Yasill al suo fianco arrossisce per l’imbarazzo.
Ma perché deve essere sempre così oscena?! Dice tra se e se… ma la brooler riesce a sentirla (dato il suo udito sviluppato da bestia) e incalza rispondendogli: perché almeno sulla lingua non ho peli.

Zantes stuzzica Selexia.
Lei fissa il senzanome con il classico suo sguardo (occhi “a fessura” ed espressione superficiale).
Non mi serve il tuo aiuto… razza di arrogante bastardo! Dice lei prima di allontanarsi da Zantes. Inizia a "giocare" con un bracciale d'arme ma gli scivola dalle mani e cade sotto il letto. Imbarazzata, Selexia si rivolge a Zantes: mi è caduto un bracciale d’arme e non riesco a piegarmi.

-.-.-.-.-

Per tutta la giornata il sole ha picchiato duro sulle vostre teste ma, una volta scesa la sera, si scatena un violento temporale.
Trovare riparo in una grande locanda dedicata al Dio della cucina.
Il locale è stato costruito sulla strada principale che collega diverse città di Eltheria. Lasciate i cavalli nella scuderia ed entrate per scaldarvi e mangiare.

L’interno della locanda è molto pulito quanto accogliete.
E’ quasi interamente fatto di legno. Le colonne sono state intagliate in modo che in rilievo compaiono dei volti di goblin intenti a fare smorfie.
Un grande camino illumina la sala, anche se gli angoli più estremi della locanda sono in penombra.
Questa sera il locale non è affollato.
Ci sono altri umani, alcuni elfi, una creatura grande quanto Astaron (ma non è un brooler) e un nano della gilda dei bardi intento a raccontare storielle sconce.

Tre bardi (della gilda dei bardi) sfidano il pubblico.
Costoro sostengono di conoscere tutte le canzoni del continente e scommettono una moneta d’oro a melodia che nessuno di voi può coglierli in fallo.
Alcuni uomini accettano la sfida e perdono.
Quando l’ultima nota dell’ultima melodia viene suonata, anche Aurline raccoglie la sfida e dice ai tre bardi di suonare una canzone.
La donna pronuncia il titolo nella sua lingua madre, in perfetto accento valàngo.
I tre bardi sembrano disorientati… ma era solo una finta.
Iniziano a suonare la canzone tipica di Valang.
E’ ritmica, coinvolgente ma anche nostalgica. Viene voglia di ballarla.
Aurline si gode quelle note che la riportano alla sua terra natia. Chiude gli occhi e batte a ritmo un piede a terra e una mano sul tavolo.

Un uomo (non fa parte del vostro gruppo) che è un cliente abituale del posto, porta al centro della locanda una delle figlie dell'oste e inizia a ballare con lei. Aurline però si alza e dice all'uomo che sta facendo alcuni errori.
La strega dei ghiacci conosce benissimo quel ballo... sia perchè è nata e cresciuta a Valang sia perchè ogni nobildonna della nazione deve saperla ballare.
Allontana garbatamente l'uomo e "ne prende il posto" ballando con la figlia dell'oste.
La differenza di stile tra quel cliente e Aurline è palese a tutti quanti.

PS
Whylgrimm si è messa mangiare proprio tra Herlan e Astaron.
Con la bocca ancora pieni di cinghiale con contorno di fagioli, la brooler indica Aurline ballare e dice: arrrrrapante!

Modificato da darteo
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Inviato

Astaron Ignitus

alzo un sopracciglio verso Whylgrimm quando dice di avermi scelto apposta, scrollando le spalle con un mezzo ghigno

vorrà dire che ti porterò da un chierico quando avremo finito... non garantisco per il poter camminare subito dopo però...

ascolto poi quello che Yasill e la brooler hanno da dire per poi intervenire a mia volta

ti sembreranno volgarità gratuite Yasill, ma questo comportamento è frequente in membri della nostra razza con una pronunciata consapevolezza di sè... non è il caso di spiegarti gli intricati meccanismi della nostra specie, ma per farti capire meglio in termini semplici, quanto più un individuo dimostra sicurezza di se, individualismo, e una spiccata personalità, più riesce ad influenzare gli altri... per noi è forse più proninciato perchè abbiamo tratti animali, e quindi siamo naturalmente portati ad avvicinarci a brooler di simile potenza caratteriale, ma esiste tranquillamente anche nelle altre razze... poi è possibile che sia in estro, ma sembra essere il suo carattere e basta

mi faccio scappare una risata

@Tutti

Spoiler

sto cercando di spiegare nel modo più fantasy possibile il carisma per i brooler sommato ai feromoni

poi se entrambi sappiamo che cosa vogliamo dirci perchè essere schivi a riguardo? questa sincerità la ho anche io, e voglio vedere quanto è disposta a spingersi con le parole prima di passare all'azione

mostro i denti a Whylgrimm e faccio il segno di un morso verso di lei, continuando a sorridere

@DM

Spoiler

i felini maschi prima dell'atto mordono il collo della femmina

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alla taverna guardo interessato i canti e i balli, ma appena interviene Whylgrimm sospiro pesantemente e le metto una mano sulla testa scompigliandole il pelo

sai cos'altro è arrapante? la differenza tra un ruggito e un gemito...

metto una zampa sul tavolo rivolta verso l'alto e vicina alla donna, aspettando che sia lei a trascinarmi via se vuole

Inviato

Alberich

Questi momenti di felicità non si adattano, proprio a me. Ma tanto vale approfittarne credo. Com'è che si fa per iniziare una conversazione? Si offre qualcosa? Credo. Proviamoci. 

Prendo un boccale di birra dall'oste, e appena Aurline ha finito di ballare glielo porgo.

Sei di Valang anche tu? Ricordo quel ballo dalle feste di paese. Era meno complicato però. Credo. Non me ne intendo. Comunque è un bel ricordo. Grazie.

Inviato

Miira

Dato che dovrò viaggiare con loro sarà meglio conoscerli

Comincio a guardare i nuovi compagni, quindi alcuni di loro sono chiavi, storia interessante

Potrei anche mettermi a parlare con loro, ma preferisco godermi la festa

Mi alzo e senza dire nulla mi avvicino ad Herlan allora facciamo vedere come è che si balla?

Senza aspettare la sua risposta lo prendo per una mano e lo strattono per poi ballare con lui

@dm

Spoiler

Intrattenere danza 12

 

Inviato

Nomos

tutto molto bello. Tutto molto divertente. Carini questi balli e queste canzoni. Ma stiamo perdendo tempo. Solo Miira mi sembra nello spirito di un combattente

 

Mi metto a bere qualcosina e parlo con gli altri, soprattutto con gli NPC che non conosco.

Accolgo la sfida dei bardi e gli chiedo se conoscono una canzone molto famosa di Vitra. 

Inviato

herlan 

Mi sento come se sto mangiando "al tavolo dei bambini" vedendo che al mio fianco ci sono 2 brooler di cui uno é whyl. Gattina ti volevo ringrare di avermi salvato la vita ti devo un favore ed é un piacere vederti in gran forma questa sera. Il gatto vicino a lei sembra che questa sera vuole rimediare, continuo a mangiare per godermi il seguito.Osservo aurline ballare so che a lei piace e mi viene spontaneamente da sorridere. Oltre a godermi la sua bravura studio anche i movimenti e le note della musica.

Ad un certo punto arriva la tipa che avevo visto nella tenda di vanesh e come al solito non mi invita a ballare ma mi obbliga. È la terza volta che mi strattonano in pista da ballo .Speriamo che questa non ha istinti omicidi come l ultima volta....... Caz..o poi c e Aurline .

Faccio cenno ad aurline che non é stata una mia idea . 

@Miira 

la guardo con il mio sorrisino da rubacuori mentre stiamo ballando poi dico. Signorina le ammetto che questa sera ha sbagliato compagno per ballare io purtroppo sono inadatto.

Suppongo che non sto ballando con una semplice soldatessa considerando il fatto che ti trovavi da vanesh quando gli portarono Speranza. Ah scusa la maleducazione io sono Herlan.

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Inviato (modificato)

Oloth

@Sole (flashback)

Sorrido al suo commento.
"Ma io non sono un soldato, sono uno studioso della gilda del Corvo.
Almeno in primis."

Me la ridacchio un po', e continuo ironicamente, mentre la civetta spicca un piccolo volo intorno a me
"Parliamone, non sono neanche un metro e mezzo, a chi vuoi che possa incutere timore in battaglia.
E a malapena so reggere una lama."

Faccio di nuovo atterrare sul palmo della mano
"Che  poi, non so se ricordi, ma ho colpito più temibili ciuffi d'erba che nemici, con le mie frecce"
Uso l'indice per grattare sotto il collo al mio famiglio, poi lentamente me lo passo sulla fronte, picchiettandomi la testa
"Questa, caro mio, questa è la mia arma.
E ad oggi è assai poco affilata.
No, devo studiare.
In battaglia sarei solo un sacco di patate da salvare"

Esplodo a ridere, mentre la civetta con un piccolo balzo passa sulla spalla.
"Lei è Edwige, è un famiglio generato tramite un incantesimo, serve per richiamare la mia alcova.
In pratica la mia casa.
Vedrai anche Nomos ha qualcosa di simile, magari il suo è un gioiello, o un oggetto inanimato."

Mentre parlo la civetta si sporge verso sole, inclinando la testa verso destra, lentamente.



In taverna non perdo troppo tempo, appena posso tiro fuori i libri che appoggio sul tavolo, e continuo a scrivere e studiare anche mentre mangio.
Stavolta sul tavolo ho quaderni diversi, visibilmente sciupati  pieni di appunti sconnessi e bozzetti vari scoordinati e spesso inconcludenti.
Sono scritti unicamente a lapis.
Ogni tanto mi concedo il lusso di una pausa, alzando la testa e seguendo distrattamente una canzone, o battendo la punta del lapis in alto a destra di una pagina, lasciando una scia di puntini.
Ma non dura troppo, e si nota che una parte di me è comunque sugli appunti.

 

Modificato da sani100
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Inviato

Miira

Non penso proprio di aver sbagliato, il resto dei tuoi compagni è un ammasso di peli e muscoli, mi sembri il più adatto.

prendo Herlan e lo stringo più vicino poi gli sussurro , non ti preoccupare conduco io le danze

In ogni caso torno al mio tono di voce normale hai ragione non sono un soldato sono un capitano dell'esercito di Dorwal, mi chiamo Miira

@dm

Spoiler

Intrattenere danza 12

 

Inviato

Leidorl

@Vanesh

Grazie per il consiglio Principe. Andrò a cercare quella donna.

Mi allontano e torno verso il gruppo.

Quando arriviamo in locanda, libero il mio spirito.

Oste, qui si muore di sete! Porta altra birra, con una mi ci sciacquo le pa**e.

Un po' di riposo me lo merito.

Guardo gli altri ballare, ma non mi unisco a loro. 

Perché ballano? Cosa ci trovano di divertente? Bah.

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Inviato (modificato)

Zantes-Senza Nome

Il bracciale sciovola sotto il letto e non appena finisce di rotolare, gli occhi di lei incrociano il mio sguardo. 

Mi è caduto un bracciale d’arme e non riesco a piegarmi.

Sospiro. Poi mi abbasso appoggiando un ginocchio sul pavimento ed inizio a tastare il pavimento per prendere il guanto senza mettere la testa sotto al letto in modo tale da continuare a guardarla. 

Eccolo. Mia signora. Le porgo il guanto. Sai... nel mio mondo una bella fanciulla che lascia cadere oggetti lasciando che sia un cavaliere a raccoglierli... viene considerato un atteggiamento civettuolo volto ad attirare l'attenzione dell'uomo per farsi corteggiare. Sorrido alla dragonessa. 

Poi torno a sedermi. 

 

Poco dopo arriviamo in una locanda molto grande dove prendiamo un tavolo per mangiare e bere. Mi siedo al fianco della dragonessa mentre mi godo la scena di quanto sta accadendo tra Whylgrimm Astaron e Herlan. 

Mentre il mio sguardo vaga per la taverna vedo quel barattolo ambulante di Ativolas. Che avrà in mente di fare....

Modificato da Asteroid
Inviato

Sole

19 ore fa, darteo ha scritto:

Unilla però si blocca e diventa rossa come il fuoco.
Un momento… esclama …ma tu hai sentito tutta la conversazione? Tutta tutta? Si compre di nuovo con le mani e agita la testa.

Rimango un po' spiazzato e non so che dire poi mi avvicino a lei e la abbroccio con fare rassicurante Cosa ti prende? L'amore è una cosa bella, non qualcosa di cui vergognarsi. Tu sei la prima donna che ho avuto in vita mia... n-non conosco ancora bene queste sensazioni ma ad esempio in battaglia sono sempre preoccupato per te, vorrei starti sempre vicino per proteggerti ma lotto contro questo istinto perché so che sei una donna forte e che te la sai cavare da sola. Sei sempre nei miei pensieri e adoro stare qui a coccolarti e non solo... Dico con un pizzico di malizia.

Credo, ecco credo di amarti anche io... rimarrò al tuo fianco per sempre.

---------------------------

19 ore fa, darteo ha scritto:

Per tutta la giornata il sole ha picchiato duro sulle vostre teste

Scusatemi.

@Oloth flashback

Gli chiedo se posso accarezzare il suo famiglio Edwige e lascio che torni ai suoi studi.

---------------------- Taverna

Chiedo ad Unilla di unirsi a me in quella danza anche se non la conosco.

Finita la canzone pago i bardi per cantare la leggenda del cavaliere senza nome e senza volto.

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Inviato (modificato)

Selexia non si fa coinvolgere dalla musica.
E’ ancora troppo debole dato che ha perso il cuore di Kratoa. Ha uno sguardo spento e per questo può essere erroneamente scambiata per una donna annoiata.
Ha bisogno però di muoversi e si alza dal tavolo per prendere delle birre al bancone dell’oste (quest’ultimo è intento a fissare sua figlia ballare con la sconosciuta Aurline).

Mentre passa al lato del tavolo, gli occhi di Selexia notano gli schemi che Oloth sta disegnando sui suoi fogli. La dragonessa appoggia un dito su quegli schizzi e, sempre con voce flebile, dice: questo non va qui… indica un altro punto del disegno e Oloth capisce subito il suo errore.
Il vostro compagno non ha più problemi per finire il suo schizzo.
La dragonessa non ha neanche dovuto fermarsi per correggerlo.

Anche Silkàr stava fissando Oloth e si sente in dovere di intervenire una volta sentite le sue parole: circa una settimana fa Astilla è montata su un cavallo e ha guidato dei soldati contro dei corrotti per salvare dei compagni in difficoltà.
Astilla lascerà l’esercito una volta arrivati a Alvoran… ma se decidesse di restare con noi sarà a tutti gli effetti una veterana… il che vuol dire che può darti ordini, Oloth.
Lei è molto più corta di te, non sa reggere una lama e non studia la magia. Quella sera però si è sentita in dovere di intervenire e oggi diversi guerrieri e una kaiisa sono vivi grazie a lei
(e Sildas)… alcuni di questi guerrieri sono qui con noi… indica Whylgrim, Yasill, Sole, Unilla, Selexia e altri due uomini.
Il coraggio e la volontà sono le prime armi di un uomo, segue poi la lealtà verso la bandiera… solo alla fine troviamo le spade.
Se eri tu al posto di Astilla, questi uomini sarebbero morti per mano dei corrotti… perché preferisci studiare quando incombe l’ora del bisogno.  
La tua lealtà è stata pesata… ed è stata trovata mancate.

Silkàr, da quando è morto Darn, è diventato cinico e inconsolabile. Parla raramente o ogni volta che lo fa è solo per sgridare qualcuno (come in questo caso).
Astilla arrossisce per l’imbarazzo e guarda per terra. Odia il fatto di essere stata usata come “uno strumento” per poter infierire su Oloth.

Whylgrimm si rivolge a Silkàr: tu hai la faccia di uno che non scopa per niente!
Yasill cerca di farla ragionare: shhh… ma che ti dice il cervello?
La brooler ha la faccia rossa per il troppo bere, barcolla anche se è seduta e non fa altro che far ondeggiare il suo grosso boccale di birra con un braccio solo.
Lei continua ignorando la donna scorpione: avanti Sil.. Silkàn? Silkaz? Sciogliti un pò! Bevi, divertiti… quando ci ricapiterà una sera come questa?
Whylgrimm scola tutta la birra che aveva nel boccale poi lo agita verso l’oste e, sentendo le parole di Leidorl, incalza: mi devo sciacquare le palle pure io con questa pisciatina calda? Rabbocca oste! E sta volta fino all’orlo… e vedi di metterci un po' di birra sta volta… tira dei colpetti con il gomito a Astaron e dice …certi uomini sanno solo darmi schiuma e nient’altro.

L’oste inizia a preparare le birre e dice tra se e se: tu guarda se mi tocca servire dei cani brooler alla mia locanda!
Vànesh ha sentito il suo commento e interviene: gli uomini a questo tavolo sono eroi di guerra! Abbiamo riconquistato Rass, molti dei nostri fratelli sono morti in quella battaglia… e ora ci stiamo armando contro il Buio. Fissa l’oste con occhi di ghiaccio.
Il suo sguardo è così terrificante da far tremare le gambe del locandiere. Persino Whylgrimm torna seria per un attimo.

Le birre vengono prese da Selexia (si era alzata per questo). Le prende e le distribuisce al tavolo: le passa a un paio di soldati, da Astilla, da Leidorl e da Whylgrimm. Senza fermarsi, la dragonessa scompiglia i capelli della brooler e dice con voce debole: calma, miciona. Si rimette poi a sedere vicino a Zantes e al cucciolo di drago.
Astilla si passa la lingua sulla labbra mentre fissa la birra nel grande boccale.
Lo afferra con entrambe le mani e far bere ma Unilla glielo strappa via dalle mani e dice: diventa alta come me e poi potrai ubriacarti.

Whylgrimm intanto è tornata a stuzzicare i due uomini vicino a lei.
Si rivolge ad Astaron e dice: perché non mi mostri la differenza tra ruggito e gemito? Voglio una prova pratica.
Yasill esclama: oh santa Aurlilla proteggici tu! E getta il volto nelle sue mani prima di scuotere la testa.
La brooler però sente Herlan chiamarla “micina”.
Lei sorride e indica il soldato con un cenno del capo, si rivolge a Astaron e dice: lo hai sentito? Devi impegnarti di più se vuoi avermi. Stasera sono contesa.
Yasill fa riemergere la testa dalle mani: vi prego smettetela di farla bere! Un’altra birra e scoperebbe anche quel nano laggiù! La donna scorpione indica il nano (non della vostra compagnia) intento a raccontare storie sconce.
Quest’ultimo ha sentito tutto quanto e risponde con un sonoro rutto per poi dire: quello, nella lingua dei nani, significa “si”.
Whylgrimm si sente lusingata e lo saluta con la mano muovendo sinuosamente le dita.

Herlan intanto viene trascinato al centro della stanza da Miira e i due iniziano a ballare.
Altre coppie si formano e danzano al ritmo della musica dei tre bardi.

Herlan lancia un’occhiata ad Aurline.
Quest’ultima ha appena pagato i bardi con una moneta d’oro (dato che ha perso la scommessa) e, vedendo Herlan, interpreta male il suo sguardo. La strega dei ghiacci crede che l’uomo abbia voluto provocarla con quella sua occhiata.
Questo, per Aurline, è la goccia che fa traboccare il vaso (e già era adirata dalle attenzioni di Whylgrimm).
Alberich si avvicina alla strega e le offre un boccale di birra.
Aurline è sinceramente sorpresa di scoprire che l’uomo viene da Valang come lei. La donna prende la birra e si allontana con Alberich dal centro della locanda per poi dire: ah già… tu sei quello che non vuole essere toccato da nessuno. Ma proprio da nessuno?
Beve mentre fissa Alberich al di là del boccale. I suoi occhi sono magnetici (anche se macchiati dalla corruzione parziale del Buio).

Selexia intanto gioca con il piccolo drago.
Lei ha incrociato le braccia sul tavolo e ha poggiato la testa su esse. Il cucciolo si trova anche lui sul tavolo, di fronte a lei.
Selexia gli lancia dei pezzettini di carne e il piccoletto li afferra quasi tutti al volo. E’ molto più coordinato nei riflessi rispetto a una settimana fa.
Dimmi, Zankyr, anche tu mi credi una civetta? Gli occhi della dragonessa si spostano su Zantes. Lei è sempre più stanca e inizia a sbadigliare.

Un soldato era uscito per controllare i cavalli.
Rientra e si libera del mantello inzuppato d’acqua. Corre verso Vànesh e gli dice qualcosa che non riuscite a udire per via della musica.
Il comandante però vi rivela quello che si è detto con il soldato: a Rass abbiamo fatto alcune importanti scoperte: tra i cadaveri dei brooler abbiamo trovato dei corpi di creature strane che indossavano mantelli neri e impugnavano quasi tutti dei coltelli.
Appartengono a una razza che non avevamo ancora scoperto e che è nata da poco.
Sta notte abbiamo avuto la conferma: quando un brooler si unisce a un kaali
(razza umanoide) nascono queste creature. Sono simili a degli umani ma hanno dei tratti da brooler come orecchie, occhi e coda. I tratti da bestia sono più “aggraziati” e il loro corpo è attraversato da fasci di muscoli nodosi che li permettono di essere molto agili, in più sembrano avere una certa attitudine per le magie di spostamento.
I brooler da poco hanno iniziato ad abbracciare altre culture e a unirsi ad altre razze… ecco perché alcune loro abitudini sono mutate.

La canzone termina qui.
Un bardo, con la scusa di riposarsi per qualche minuto, si avvicina a Miira e prova a parlare con lei. Il musicista infatti è stato rapito dalla sua bellezza. Nomos intanto sfida quel trio ma uno di loro gli risponde che non è il caso di suonare a Eltheria una canzone di Vitra dato che le due nazioni sono acerrime nemiche da molto tempo. Rifiuta cordialmente la richiesta di Nomos.

Dopo un po' i bardi tornano a suonare e Sole ne approfitta per richiedere la canzone del cavaliere senza nome e senza volto. Nulla di più facile… dato che si tratta di una melodia molto nota.
Il chierico non voleva sfidare i bardi ma solo fargli suonare una canzone molto gradita a Unilla. Lui e l’ex kaiisa ballano al centro della taverna.
La canzone sembra far rinsanire anche Selexia. La dragonessa torna a fissare Zantes.
Nei suoi occhi si cela (ma non troppo) il desiderio di ballare.
Nah! Dice infine tra se e se.
Verso la fine della canzone Unilla sussurra a Sole che lo ama.

La musica cessa e Vànesh ne approfitta per prendere parola. Si alza e batte le mani per attirare l’attenzione di tutti. Vi suggerisce di andare a dormire perché domani ha intenzione di partire presto… sempre se il temporale finisce. Vuole raggiungere Clarcin il prima possibile… e evitare di non far attendere la sua regina.

 

 

Modificato da darteo
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Inviato

Alberich

30 minuti fa, darteo ha scritto:

La donna prende la birra e si allontana con Alberich dal centro della locanda per poi dire: ah già… tu sei quello che non vuole essere toccato da nessuno. Ma proprio da nessuno?
Beve mentre fissa Alberich al di là del boccale. I suoi occhi sono magnetici (anche se macchiati dalla corruzione parziale del Buio).

Sta facendo gli occhi dolci? Che senso ha? Mi guardo attorno, imbarazzato, notando però un uomo nella sala. Uno dei nostri compagni, con cui prima di portarmi al centro della sala si è scambiata un'occhiata. Ah. Adesso le cose mi tornano. Vuole fare ingelosire quello. Reggo il gioco? O glielo dico? Come funziona? 

La guardo dritto negli occhi. Bella è bella. E la corruzione negli occhi le dona, in qualche modo. Non me la sento di inventare una scusa con lei.

Odio farmi toccare dagli sconosciuti. Da bambino diciamo che ho ricevuto un trattamento speciale dai Vholkan. Mi rapirono, togliendomi dalla mia terra, dai miei familiari. Cercavano di riprodurre qualcosa, qualcosa legato alla nostra regina credo. Per via del mio sangue di fata, fecero diversi esperimenti sul mio corpo. La maggior parte delle cicatrici che porto sono frutto di quegli esperimenti. Bevo un sorso della mia birra, distogliendo lo sguardo da lei per guardare nel vuoto. Quando ebbero finito, mi abbandonarono nella foresta, in una notte di tempesta ammantata dalla neve. Mi abbandonarono come si fa con un cane incapace di cacciare. Decisi che avrei fatto qualcosa, che avrei cercato vendetta. Ora però sono un po' più cresciuto, e non so più se cercarla mi renderà quello che ho perso. Vedrò. Comunque è da quella sera che evito di farmi toccare. Semplicemente, non riesco a fidarmi abbastanza da permettere un contatto fisico. Credo sia normale. Penso. Non lo so. Torno a guardarla, con gli occhi vuoti nella memoria delle sofferenze subite. Non so perché te ne ho parlato, magari ho pure rovinato la tua serata. In realtà saranno mesi che non dico così tante parole in fila. Immagino sia che veniamo dalla stessa terra. Non saprei. Sono nuovo alle relazioni con le altre persone. Spero di non aver fatto qualcosa di sbagliato. Nel caso, un secondo giro sarebbe il minimo. Io ne ho sicuramente bisogno adesso. Accidenti, lo dirà a tutti? O avranno sentito? Cavolo, non voglio che mi guardino con pietà... Ma poi perché raccontare tutto così, nero su bianco? Che senso ha? Magari ne avevo solo bisogno. E' stato bello condividere. Forse. Non lo so, si vedrà. Rimane che mi prenderà per un idiota, o un tipo macabro. Beh poco importa. Tanto già non piaccio a nessuno qua, uno più, uno meno.

Abbozzo un sorriso a mezze labbra, cercando di alleggerire la tensione. Può rimanere un segreto tra di noi? Lo apprezzerei. Anche se sicuramente qualcuno avrà sentito. Ah e posso sapere il tuo nome? Il mio è Alberich.

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Inviato (modificato)

Oloth

@sole(flashback)
Con un sorriso faccio un gesto alla civetta, e si posa su Sole, permettendogli di accarezzarla tranquillamente.
La carta è di pregevole fattura, lievemente ruvida al tatto ma ben resistente.
Si muove emettendo un lievissimo fruscio, e le pieghe non sembrano sciupate, dopotutto è pur sempre magica.


----Taverna---

L'intervento di Selexia è cruciale per i miei studi, e mi sbrigo a correggere.
"Vedete, ho ancora molto da imparare.
Grazie"

Rispondo con leggerezza, anche se i ringraziamenti sono sinceri.
Quando Silkàr mi rivolge la parola lo guardo per educazione, e rimango in silenzio per un lungo attimo, con tutta l'intenzione di non rispondergli.
Solo dopo un veloce sguardo all'imbarazzo di Astilla decido di intervenire, più per educazione verso di lei.
"Il gesto di Astilla è stato senza dubbio eroico, degno di elogi.
Un gesto che con la sua semplicità tutti potevamo compiere, ma che data la situazione solo gli animi veramente forti potevano concepire.
Non posso che ammirare tanta prontezza, e sicuramente prenderne ispirazione"

Alzo il calice verso Astilla, per brindare in suo onore.
"Ma anche io ho fatto le mie gesta.
Tutti noi abbiamo fatto le nostre gesta.
Anche io ho salvato i miei compagni.
Anche io sono stato salvato dai miei compagni.
Nel momento del bisogno non ho mai esitato a tirarmi indietro, non ho esitato a caricare a testa bassa un nemico ben più grande di me, anche se il mio piano poteva fallire.
Il coraggio e la volontà sono armi di tutto rispetto.
Ed è con questa volontà che io seguo i miei studi.
Che io non sono a ballare, non sono a ubriacarmi, non sono a divertirmi con altre donne.
E' con questo coraggio che io mi sono sottratto alla battaglia, con il coraggio di un uomo che sa di poter essere un peso, una distrazione, e magari non rivedere più i suoi compagni.
Già."

Annuisco, pensando a Hinox, mentre continuo a tenere lo sguardo fisso su Silkàr.
Il tono è serio, ma cerco di non essere troppo duro, ne aggressivo.
"Perché tutti noi abbiamo perso qualcosa, in questa guerra, o magari in un altra.
E tutti noi dimostriamo grande coraggio anche solo a presentarsi qui, oggi.
Con quella paura di alzare lo sguardo e non trovare una persona cara, un amico, o anche solo un compagno di bevute.
Con quel coraggio di farlo comunque, e cercare di ricordare gli occhi di tutti, perché potrebbe essere l'ultima volta.
Non vi serve un'altro manichino da proteggere oggi in battaglia, ma un mago del corvo che sappia darvi un considerevole supporto, un domani."

Mi faccio servire di nuovo da bere, qualcosa alla frutta, possibilmente frizzante, rigorosamente analcolico.
"Non mi interessa chi pesa la mia lealtà, non mi interessa come la trova.
Perché se mi fidassi di persone il cui giudizio si rivelasse sbagliato, semplicemente fallirei nel mio lavoro.
Se ad Aurilla avessero dato un ordine contrario, magari da un superiore che voleva semplicemente limitare le perdite, credendola un'azione troppo avventata, senza successo, molti non sarebbero qui."

Il mio tono è stanco, ma non dalla discussione.
In nessun modo voglio mettermi in competizione con Silkàr, ne attaccarlo.
Infatti mi alzo, e propongo un brindisi, a gran voce:
"AD ASTILLA, A SILKAR, E A TUTTI GLI ALTRI GUERRIERI CORAGGIOSI CHE OGGI SONO QUI"
Mi rimetto tranquillamente a sedere.
Bevo un sorsetto, e ricomincio a scarabocchiare sui miei appunti.
 

Modificato da sani100
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