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Magnus

Sorrise di rimando al monaco. La guardia cittadina sembrò davvero sollevata dal suo atteggiamento e soprattutto dalla notizia che si era fatta ora di mangiare "Ottimo davvero. Stavo iniziando ad avere un po' di fame."
Sicuramente Will in quel momento stava pensando che il compito di Fratello Eberhardt era quello di indorare la pillola amara che avrebbero a breve ingoiato, ma Magnus continuava a pensarla diversamente. Diede una pacca sulla spalla del giovane studioso superandolo.


Inviato

Wellentag 27 Jahdrung 2515 — Sera  - Cielo limpido

Attraversando il cortile guidati da fratello Eberhardt i compagni videro che orami in giro non vi era più nessuno: solo in alcuni edifici, fra cui il tempio posto al centro della comunità, la luce era ancora acceso.

Il Refectorium era un grosso ambiente con lunghe tavolate e un tavolo per l’Abate posto più in alto. Un leggio per il lettore permetteva probabilmente durante i pasti ad i monaci di ascoltare passi di letture sacre.

All’arrivo del gruppo il Refectorium era vuoto. Solo alcuni posti erano apparecchiati per loro. Il cibo era molto semplice anche se più saporito del previsto: formaggio pane e zuppa, accompagnata da vino annacquato.

Fratello Eberhardt si fermò in un angolo della stanza mentre i compagni mangiavano, lontano a sufficienza per permettere loro di parlare senza essere sentiti. 
Sapevano tutti che una volta terminata la cena avevano un appuntamento con Fratello Emile l’archivista.

@Magnus 

Spoiler

Il watchman mentre camminavano verso il Refectorium si era guardato intorno. In un angolo buio fra due edifici un soldato era appoggiato alla parete: òa sua impressione fu che li stesse controllando.

 

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Willebrod Brewster (umano studioso)

Cercai di mangiare il più rapidamente possibile, mi si era chiuso lo stomaco e non avevo appetito ma non volevo darlo a vedere, con il risultato che mi alzai dal tavolo con una leggera nausea quando anche gli altri ebbero finito. Pregavo che la faccenda finisse più in fretta possibile mentre ci avviavamo al colloquio con Fratello Emile.

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Grugno

Percorse i corridoi che portavano alla sala mensa senza parlare. L aria negli stretti spazi era piena dell odore di incenso e cera bruciata, qua e la la tremula luce di una lanterna ad olio illuminava gli ambienti creando strani giochi di luce ed ombra.

Giunti nel refectorium lo trovarono vuoto, un solo tavolo era stato apparecchiato con scodelle di zuppa fumanti e vassoi di legno con del pane nero e delle forme di formaggio dall aspetto invitante.

L atmosfera era pesante, lo studioso era teso come la corda di una balestra mentre gli occhi del giovan Knocken si alzavano di qunado in quando dalla scodella saettando qua e la in cerca di eventuali minacce.

Il nano non capiva il motivo di tanto nervosismo, consumo' il suo pasto in attesa di capire se davvero fosse stato l ultimo o no

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Ralf Follyfoot

Non mi faccio distrarre dalle facce degli altri, perlopiù cupe e preoccupate. Sorrido al frate, e mi accomodo al tavolo , mangiando con gusto il cibo.

Dopo aver finito il formaggio, faccio una bella sorsata di vino, storcendo un angolo della bocca

"Ahhh, ci voleva proprio, non trovate?....certo, il vino non è di primissima qualità , mai li formaggio è ottimo, così come il pane e la zuppa..." dico, tornando poi a finire la cena, facendo valere una delle mie armi preferite, il cucchiaio e la forchetta.

Inviato


Wellentag 27 Jahdrung 2515 — Sera  - Cielo limpido

Terminata la cena i compagni furono condotti da fratello Eberhardt verso lo Scriptorium dove sapevano già che vi fosse l’ufficio di fratello Emilie. L’aria fredda della sera era pungente mentre attraversavo la spianata dell’abbazia passando in fianco all’ottagono del tempio di Sigmar.

Quando arrivarono trovarono il monaco nel suo caotico ufficio. “Prego prego, benvenuti vi stavo aspettando” disse prontamente Fratello Emilie indicando quattro sedie disposte davanti alla sua scrivania. Dietro di questa, oltre a quella dell’archivista ve ne era un’altra vuota.

Fratello Eberhardt, potete recarvi dal Capitano Weil e dirgli che i ragazzi sono arrivati e che lo stiamo aspettando.” disse. Il giovane monaco subito si accomiatò

“Sono molto contento che siate venuti. Ma vedo che vi è un nuovo compagno con voi.” E alzatosi salutò Humfried.

Lo studioso del nord pareva un po’ perplesso su cosa dire e si limitò a salutare con un “Humfried Grunfëld, di Middenheim”

“ Avete fatto bene, per attraversare la foresta proibita servono tutte le attenzioni, vero?” aggiunse l'archivista con tono retorico
 

Inviato (modificato)

Magnus

Mangiò con serenità, gustandosi il pasto che sembrava ben più saporito dell'ultimo o forse era perché per giorni avevano mangiato razioni piuttosto secche senza bere altro che acqua. Sembrava soddisfatto.

Non dimenticò però quella sensazione, o di più l'impressione che erano in qualche modo osservati. Come aveva detto a Will era qualche cosa che a lui sembrava normale, considerata l'impresa compiuta ma allo stesso tempo non era gradevole. Quando finirono e furono chiamati quindi percorsi i corridoi facendo bene attenzione, per avere conferma. Aveva con se la mappa che avrebbe riconsegnato ad Emile o al Capitano.
"Benritrovato Fratello Emile. Beh... dormire in un posto sicuro e mangiare un pasto caldo prima di riprendere il viaggio era un offerta che a quanto pare non potevamo rifiutare." si lesse chiaramente tra le righe che era una scelta quasi obbligata anche se alla fine molto logica "Inoltre Herr Grunfeld in realtà viaggia con noi da quando lo abbiamo incontrato a Todmoss, dopo essere stati gentilmente ospitati dalla signora Agnetha Cranach." fu giusto mettere subito le cose in chiaro per non ficcare nei pasticci quel poveretto.

Modificato da Landar
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Willebrod Brewster (umano studioso)

"Si anche quelle divine, Fratello Emile. Qualcuno ci ha protetto dall'alto se siamo tornati indietro tutti vivi e vegeti." risposi. "Il signor Grunfeld è stata una piacevole sorpresa sul nostro cammino di ritorno; anche lui è un uomo di cultura, abbiamo scambiato delle belle conversazioni accademiche." aggiunsi dopo le parole di Magnus.

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Grugno

Si accascio' sulla sedia con la faccia di un condannato a 100 vergate a culo nudo. Era in arrivo un fiume di chiacchiere tra sapientoni e di sicuro nessuno avrebbe chiesto il parere. 

Sospiro' pesantemente emettendo sommessamente vari rumori tipici del dopo pasto

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Wellentag 27 Jahdrung 2515 — Sera  - Cielo limpido

“Ah capisco” disse fratello Emilie “uno studioso del nord. Fa sempre piacere incontrare un uomo di cultura.”

Grunfeld rimase in silenzio al complimento

“E avete conosciuto Agnetha Cranach di Toddmoss? Una strana donna, mi dicono… al limite del lecito…”

Il discorso del confratello fu interrotto dall’aprirsi della porta e dall’entrare del capitano Weil accompagnato da un freddo “Buona sera signori”

Sedutosi il capitano affianco al monaco, questo riprese “Ben arrivato capitano. I ragazzi mi stavano presentando Humfried Grunfëld, uno studioso di Middenheim che hanno incontrato una volta usciti dalla foresta”

Il soldato osservò in silenzio l’uomo per poi passare gli occhi sul viso di tutti gli altri.

Un po’ in imbarazzo l’archivista continuò rivolgendosi al gruppo “bene volevamo sapere cosa avevate trovato nella foresta proibita. Io ero rimasto che foste andati verso Dergenhof”.

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Hans

Aveva guidato il gruppo verso la foresta e alla fine aveva dato la mappa a Magnus. Aveva seguito i compagni in silenzio, la sua missione era finita e doveva essere pagato. La situazione pero' si stava svolgendo nel modo opposto, sembrava che fossero loro oggetto di una qualche forma di prigionia.

Mentre ci muoviamo sono sempre attento a controllare angoli bui e dopo pranzo mi siedo vicino a Grugno in silenzio attendendo il momento per parlare.

AdG

Spoiler

Perception (+20 keen sense) mentre ci muoviamo tra le celle e nei locali per vedere se ci sono guardie in sovrannumero.

 

Inviato

Willebrod Brewster (umano studioso)

"E l'abbiamo trovata. -dissi con una certa soddisfazione- Gli edifici sono ormai in rovina ed inglobati nella natura, però le massicce mura del tempio di Sigmar ancora reggono bene nonostante la mancanza del tetto, crollato da tempo, probabilmente in un incendio dati i segni che abbiamo trovato fra le rovine. Nel sotterraneo abbiamo trovato lo scheletro di un uomo, dai suoi averi pensiamo fosse uno degli aiutanti assoldati dal professore, ma di Friedmann Lessing o degli altri nessuna traccia. L'uomo sembra essere morto di morte violenta, probabilmente a causa dei goblin che abbiamo avuto la sventura di incontrare anche noi. Ipotizzo che siano caduti in una imboscata dei goblin e che egli sia riuscito a scappare, gravemente ferito e si sia rifugiato lì, nella casa di Sigmar, dove poi è morto raccomandando la propria anima. Ad ogni modo fra le sue cose abbiamo trovato una lettera, probabilmente scritta dal professore, che indicava un luogo verso colline di grande interesse per i suoi studi e che corrispondeva ad un bassorilievo trovato in quella stanza, un circolo di pietre. -dissi porgendo la lettera- Dopo aver sepolto quel pover uomo abbiamo deciso di dirigerci verso le colline per seguire i passi della spedizione, ma siamo stati attaccati nella notte da molti goblin, alcuni di loro persino in sella a dei grossi lupi feroci. Ci siamo salvati per miracolo come può ben vedere dal nostro stato. Troppo feriti per continuare l'impresa e con il rischio che quelle infide creature decidessero di rifarsi vive in forze, abbiamo deciso di tornare a casa. Abbiamo abbastanza elementi per supporre che gli uomini della spedizione, siamo tutti morti." spiegai cercando di rimanere il più calmo possibile. 

Inviato

Grugno

arriccio' il naso alla storia di Will piena di mezze verità. 

Non sapeva quanto i monaci sapessero delle zone e dei luoghi da loro visitati ed omettere teoppi dettagli avrebbe potuto metterli in cattiva luce e far sembrare in malafede.

tuttavia non era il auo ruolo parlamentare, se ne stette seduto in silenzio in attesa di vedere l evolversi della situazione 

 

 

Inviato

Wellentag 27 Jahdrung 2515 — Sera  - Cielo limpido

@Hans

Spoiler

Mentre si erano mossi fra il dormitorio ed il refettorio, e ancora mentre avevano proceduto fra il refettorio e la biblioteca guidati da fratello Eberhardt, la guida aveva notato che nel cortile dell’abbazia vi erano alcune guardie che parevano osservare il gruppo. Non era tuttavia riuscito a capire quanto fosse casuale la cosa

Fratello Emilie pareva alquanto deluso “Quindi non siete riusciti a trovarlo. E segni della maledizione e che si dice aleggi su quelle colline, ne avete visti? O templi pagani che possono indicarne la presenza?”

“I miei uomini, solo per essere di poco penetrati nella foresta proibita sono tornati pazzi.” aggiunse freddamente Weil “Raccontano storie di spiriti. La preoccupazione mia è di capire quale pericoli possano venire da li. Cosa avete da raccontare in proposito?”

Inviato (modificato)

Willebrod Brewster (umano studioso)

"Quello che si dice della foresta è vero. Strane colonne di luci appaiono nel mezzo della notte e figure spettrali si aggirano fra quegli alberi, ma non ci hanno mai aggredito. Non sembrano essere a caccia di vivi e nemmeno sembrano curarsi di noi. È come se ogni notte a mezzanotte inscenassero una parodia di alcuni attimi della loro vita, eventi accaduti in quella foresta che li riguardavano combattendo addirittura fra di loro ed inscenando uccisioni, inseguimenti, cerimonie per poi sparire nuovamente così come erano apparsi. Fino a qualche giorno fa non avevo mai creduto alle storie di spiriti e fantasmi, e devo dire di essere rimasto alquanto turbato e sconcertato a constatare con i miei occhi che sono reali,  ma se sono tutti come quelli che abbiamo visto noi, i racconti sulla loro pericolosità e malvagità sono notevolmente esagerati." dissi un po' preoccupato ma senza tensione, in fondo non si erano mai dimostrati una minaccia. "Ad ogni modo non sono un esperto di religione , ma in genere il culto di Sigmar non fa uso dei preesistenti circoli di pietre dell'Antica Fede per i propri riti, giusto? Sulle pareti del tempio in rovina abbiamo trovato anche una scritta che recita: Benedetto sia l’Ottavo Teogonista che tornerà al centro di un cerchio di pietre nell’ora del bisogno. Non è che ci abbia capito molto ma le date non coincidono o sbaglio? L'ottavo teogonista era già morto da molto ai tempi della Mage War ed il tempio non è parso così antico da essere coevo a quella figura. Lei cosa ne pensa?" aggiunsi incuriosito ma anche un po' dubbioso e confuso, le informazioni e conoscenze che avevo erano troppo frammentate e superficiali per chiarirmi le idee.

Modificato da Pyros88
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Knochen

Johann lasciò la gestione della conversazione al sapientone; d'altronde, era lui il primo incaricato del controllo sul campo della missione, secondo le indicazioni del loro committente, che era l'ordine di Verena e non il Lettore ed i suoi rappresentanti in loco.

Inviato (modificato)

Magnus

Will era un fiume in piena e nonostante questo riusciva a tenere nascosti alcuni fatti, per altro definitivamente salienti. Di certo se il Capitano avesse mandato altri uomini a rintracciare quel circolo sarebbe poi venuto certamente a conoscenza della loro presenza lì, di tracce ne avevano lasciate fin troppe: il professore era stato seppellito, certo non avrebbero potuto affermare con certezza fossero stati loro. In ogni caso quello non era un problema che li riguardava ora direttamente, anche Magnus non si sentì in dovere di scendere in particolari riguardanti i ritrovamenti nei pressi del circolo. Quello era affare che riguardava il culto di Verena.
"Spettri... molti. Cavalieri, templari sigmariti probabilmente in carica contro iniziati di quel culto. Li hanno giustiziati e poi hanno purificato la città. Questo è ciò che abbiamo visto, probabilmente ciò che è accaduto. Come sia rimasto riflesso nel tempo in quel modo è però un mistero che a me non compete svelare, non ne ho nemmeno le capacità. Non ho motivo di dubitare che i Vostri uomini siano tornati traumatizzati dalla vista di quelle scene. Hanno causato un certo effetto anche a me, ho continuato a sognarli per due notti successive. Tuttavia credo di aver superato quel trauma, così come i miei compagni."
Era più che giusto aggiungere qualche particolare, anche se questo li avrebbe fatti sembrare pazzi "So che sembra poco credibile."

Quindi porse la mappa a Emile "Come promesso. E' integra, è stata molto preziosa per noi. Grazie ancora."

Modificato da Landar
Inviato

Ralf Follyfoot

Ascolto come Knochen e Grugno la conversazione in silenzio, ascoltando le parole di Will e Magnus poi. Quando la guardia cittadina ricorda le visioni, un brivido freddo mi percorre la schiena. Deglutisco profondamente, prima di intervenire

"Magnus ha ragione; potreste pensare che sia una storia poco credibile, ma fidatevi..." annuisco lentamente "..è andata proprio così. Sono un tipo superstizioso, questo è vero, ed ahivoi, poco religioso " faccio spallucce "...però.....beh, vedere quelle figure a cavallo....diafane e feroci allo stesso tempo...falciare i monaci ed accanirsi....con tale fervore...ehh..."passo una mano sul viso, quasi a scacciare simili ricordi

"Comunque, e' un luogo pericoloso, e non solo per i goblin... " chino il capo, allargando i capelli per mostrare la brutta ferita inflittami, al fine di dare maggior credito al nostro racconto " In tutta franchezza, non ci tornerei affatto,questo è sicuro"

Inviato


Wellentag 27 Jahdrung 2515 — Sera  - Cielo limpido

“Interessante ciò che avete detto” disse Fratello Emilie “vi confermo che non vi sia nulla nella teologia del culto di Sigmar legato a cerchi di pietra. Questi sono invece legati a pratiche di alcuni seguaci di Taal e soprattuto ai culti dell’Antica Fede.”
“Nella Wizard’s War Gottfried con Mauchen guidò un contingente di Templari di Sigmar contro preti corrotti dalle potenze oscure presenti nell’area: è probabile che le scene viste da voi riguardasse questi eventi”
“In ogni caso non so come possa essere inerente tutto ciò all’Ottavo Teogonista che visse piedi 1500 anni prima. Il nome che prese quando salì alla cattedra di Altdorf fu Bron I. Fu il successore del Gran Theogonista Eadrik I, il cui regno fu marchiato da alcune dispute dottrinali. Il regno di Bron I durò non più di tre anni e le dispute dottrinali non vennero certo risolte allora: tuttavia non capisco cosa centri questo con i cerchi di pietra.
” concluse perplesso.

“Comunque mi confermate che voi non avete avuto contatti con quei fantasmi?” intervenne Weil

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