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Risus - PbF


Airon

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Ricambio lo sguardo, lasciando un'anima di sfida solo in un angolino dell'occhio destro. Quel tono non mi piace, anche perchè non vorrei che lo usasse quando ci rotoleremo sotto le stesse lenzuola...

O, Rosa selvatica... se vuoi giocare allora giochiamo... - faccio un fulmineo occhiolino e poi mi rivolgo al bellimbusto.

Il compito degli sfigati è chiaro. Ma il mio qual è? - roteo gli occhi come se a parlarmi fosse stato un cubo di porfido. Ma prima che l'energumeno capisca le mie parole e s'inalberi, continuo: Va bene, mi sembra abbastanza chiaro. Mi basta sapere semplicemente dove devo andare. Ah, si, e ovviamente a quanti zeri questo rischio corrisponda...

Poi, ma con un filo di voce per non farmi sentire, dico al mio vicino: Ma tu guarda... una rosa che cresce vicino al letame... - e mi rimetto a fissare negli occhia la sventola...

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Friz

E bravo il ragazzone! Venite, qui, tutti e tre - dice ciò metre poggia delle piccole mazzette di denaro sul tavolo - Questi sono i vostri anticipi: cinquecento dollari a testa. Nauralmente, a lavoro finito... saranno circa dieci volte tanti....e magari ci scappa qualche extra, chi lo può sapere?

Vi lancia anche tre cartellini palstificati con uno strano codice impresso. - Darete questi lasciapassare a Lou: vedete di non perderli adesso potete andare, Kyle vi dirà dove dirigervi. In cùlo alla balena! ahr!

I tuoi compagni intascano quanto loro offerto senza fiatare, scambiandosi qualche occhiata di sbieco. Non hanno ancora aperto bocca, neppure quello sbruffone di Lukewald.

Alfred

Purtroppo, il tuo vicino è troppo impegnato a guardare il pavimento con occhi gonfi di recenti lacrime per cogliere la battuta. L'altro, invece, il giovanotto brufoloso, continua a tenere gli occhi incollati a Rose.

L'energumeno e la bellezza sono giunti abbastanza esplicitamente al limite della sopportazione con te, ma il primo fa uno sforzo di sopportazione che gli fa germogliare un paio di vene verdastre sul collo taurino.

- Senti un po', ometto - e ti afferra la spalla destra con una mano che sembra più una pressa idraulica. - Io apprezzo che tu sia in grado di sfoggaire una parlantina così sciolta perchè è quello che ti si chiede...beh, oltre al fatto di essere irrilevante per il resto del pianeta. - con l'altra mano ti schiaffa una mazzetta di dollari nello stomaco, come se volesse farteli digerire senza farli passare dalla bocca. La ragazza, senza degnarli di uno sguardo, lancia mazzette simili agli altri due - Qui ci sono cinquecento verdoni, ciccio. Neavrai dicei volte tanti a lavoro svolto. Ti sembrano sufficenti? - hai l'impressione che il suo pollice si stia conginugnedo al suo indice attraverso la tua spalla.

Flavia

uh... di chi...non saprei... - Julia è un po' sorpresa dalla tua domanda, ma Kate interviene - Che importa chi presenti? Ci pensate? Vallette agli oscar...ah...il mio sogno!

In quel momento venite gentilmente chiamate dalla ragazza e da Daniel, che avevano parlato per i cavoli loro fino a quel momento. - Prego, signorine - vi invita Daniel - stiamo per partire: andremo fino allo studio in cui si svolge la cerimonia degli oscar. - Apre la porta e fa uscire voi tre e la sua compagna, che si dirige al di fuori dello studio-hangar, all'aperto, da un'uscita secondaria, verso un pullmino che sembra nuovo. Le tue due nuove compagne la seguono sorridendo e scambiandosi battutine.

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Friz

Kyle si dirige in un corridoio poco illuminato, che percorrete per poco più di 50 metri: dopodichè passate in una stanza con due porte: da una finestrella sopra quella di sinistra, si intravede lo studio-hangar, con tutti coloro che ancora si accalcano per avere un posto. Kyle invece apre la porta di destra: vi ritorvate in un garage, contenente un pulmino e un uomo. Difficile dire chi dei due sia più grosso.

L'uomo è alto più di due metri, e non pesa meno di 150 chili egualmente distribuiti tra muscoli e grasso. E' mulatto e porta corti capelli neri con basette fino ai lati della bocca. Indossa un vestito gessato che lo contiene per miracolo.

Il gigante saluta con un cenno Kyle e dice: - Voi sareste i combattenti? I duri? pffffffffff... Kerouac ha prorprio scelto il meno peggio, vedo - vi guarda con evidente superiorità - vabbè, datemi i cartellini e montate, siamo già in ritardo...

Alfred

Venite condotti da Rose e dall'altro tizio lungo un corridoio. Durante il tragitto, il tipo che era rimasto seduto in lacrime per tutto il tempo, ti si avvicina, ti appoggia una mano sulla spalla e guardandoti disperato, dice: - andiamo incontro alla morte...la vita è dolore...da quando Lei non c'è più... -

E si allontana fulmineo. Un po' stupito, arrivi in un garage, dove trovate una Hummer rossa fiammante. L'omaccione sale al posto di guida e vi invita a montare su. Rose resta a terra, con grandissimo scorno del ragazzo brufoloso. Il tipo disperato invece sale subito, su un sedile posteriore.

Flavia

Purtroppo non ci sono scalini, ma quando alla fine finite di camminare, siete in un garage dove vi invitano a montare su una bellissima automobile cabrio anni '70, color celeste. Daniel sale al posto di guida, la ragazza al posto passeggero e vi invitano a salire sul seile posteriore.

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[comunicazione di servizio: non eravate nello stesso posto tutti e tre! a volte è capitato che qualcuno rispondesse a quanto detto nella risposta ad un altro...vabbè è un problema che non sussite più :-) ]

Friz

Lou ti guarda come si guardrebbe uno strano insetto e alza le spalle - Ma sì, ma sì, dico tanto per dire. Muoviamoci, va, che è già tardi - Salite sul pullmino e Lou si mette alla guida, uscendo dal garage guidando come un pazzo. Il viaggio non dura molto: vi fermate ben presto davanti ad un grosso teatro, dove Lou vi dice di scendere. Vedete anche una fiammante Hummer e una decapotabile anni '70 sul posto.

Alfred

Il tipo che hai di fianco, guarda, come trasognato, fuori dal finestrino, con sporadiche lacrime che gli colano lungo il viso. L'altro, il ragazzo brufoloso, smanetta sul suo palmare. In pochissimo tempo (l'omaccione guida la Hummer come si conviene, da padrone della strada) arrivate in un largo spiazzo oltre il quale si leva un maginifico teatro. Insieme a voi arrivano un pullmino e una cabrio anni '70, quest'ultima ripiena di belle ragazze...

Flavia

Con il sedile che continua a fare su giù, dato che premi tutti i pulsanti che ci sono (ti viene anche un po' nausea) venite scarrozzate fino ad una bella piazza, davanti alla quale si leva un teatro spettacolare. Scendi, un po' barcollante per la nausea. Nella piazza c'è anche un piccolo pullman e una grossissima jeep rossa. E ci sono anche un sacco di uomini, di ogni taglia e tipologia...

TUTTI

Un uomo enorme, almeno due metri per 150 chili di muscolo e grasso, che si presenta come LOu, vi riunisce vicino a lui, all'ombra dello spettacolare teatro. Coloro che vi hanno portato fin qui vi dicono di avvicinarvi, e i vostri comapgni iniziano ad accostarsi all'omone.

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Prendo il denaro, praticamente da dentro il mio stomaco, e lo conto con cura, banconota dopo banconota... Rialzo la testa e sfoggio un sorriso, tanto per dimenticare il dolore disumano alla spalla.

Più che sufficiente... quando si unirà con le sue 9 sorelline!

Veniamo condotti lungo un corridoio. Il tipo in lacrime mi dice:andiamo incontro alla morte...la vita è dolore...da quando Lei non c'è più... e si allontana. Arrivo in un garage, e trovo una Hummer rossa fiammante. L'omaccione sale al posto di guida. Rose resta a terra, con grandissimo scorno del ragazzo brufoloso. Il tipo disperato invece sale subito, su un sedile posteriore.

Lascio salire gli altri e aspetto in questo modo di salire sul posto di fianco a quello di guida. Vai Goldrake! Portaci nello spazio... Yuhuuuu... velocità curvatura! E afferro saldamente con le mani il sedile, schiacciando il corpo sul sedile come se l'accelerazione fosse davvero quella dell'Enterprise, anche se l'auto è ancora immobile...

Il tipo che ho di fianco guarda fuori dal finestrino, in lacrime. L'altro smanetta sul suo palmare. In pochissimo tempo arriviamo in uno spiazzo davanti ad un teatro. Arrivano anche un pullmino e una cabrio ripiena di belle ragazze.

Dei del cielo, vi ringrazio... tanto ben di Dio... e tutto pronto per me...

Mi rivolgo prima al brufoloso: Hey, senti... cos'ha li Priscilla? Perchè piange in continuazione? Avete soldi e lavoro, due cose che a giudicare dalle vostre facce non credo abbondino per voi....

Poi mi rivolgo all'energumeno: Dimmi, Goldrake. Com'è la situazione? Che dobbiamo fare? Ti prego: dimmi che dobbiamo soddisfare tutte quelle bellezze sulla cabrio... però non credo che dopo di me vorranno provare anche altro...

Dato che mi chiamano, mi avvicino a Lou senza aspettare eventuali altre risposte...

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Ma ... aspetta un attimo ... questo bocconcino tutto curve e niente sale in zucca l'ho già visto! Anche il tizio grosso laggiù mi è familiare. Ma certo! I due con cui ho tentato di entrare stamattina!

Allora devono avercela fatta pure loro... chi l'avrebbe mai detto?

Dimenticandomi del ragazzone, fisso intensamente la fanciulla negli occhi...

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[urka, non mi ero accorto che anche strike avesse risposto...rimedio subito; comunque adesso, se volete interagire tra PG, è il momento adatto...anzi, è meglio se interagite un po']

Flavia

Lou abbassa la testa per osservarti, ti squadra, poi evidentemente gli si accende una lampadina nel cervello - Ciao, bambola, io sono quello che ti farà entrare nel mondo di Hollywood, non te l'hanno detto?...mentre parli con Lou, ti accorgi di un ometto familiare che, poco distante, cerca di incorciare il tuo sguardo...

Friz

Un paio di risolini ti fanno capire che le ragazze ti hanno visto, ma sono impegnate a confabulare tra loro, non si interessano molto a te. Forse non sei abbastanza...

Alfred

[vediamo cosa fa Flavia...]

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  • 2 settimane dopo...

Te l'avevo detto che senza di me non ce l'avresti fatta! E infatti eccoci qui di nuovo insieme... peccato non essere soli, ma c'è tempo. Hai visto? C'è anche il fenomeno di stamattina... per un moto di pietà ho fatto passare anche lui...

E' il momento di puntare sulle balle... che sono la mia specialità!

Ehi, ragazzo! Vieni anche tu con noi... la compagnia si è riformata! Manca tanto così al nostro successo!

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Batto sulla spalla dell'energumeno, Lou, e gli dico: Microbo? Mi pare che stia parlando con te...

Prima di prendere una sana dose di sberle, sfodero un sorrisone e mi unisco ai miei compagni di sventura...

Bene... magari non ci amiamo, magari non abbiamo cominciato con il piede giusto... però secondo me dobbiamo collaborare per avere qualche speranza in questa storia, no?

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