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La Spada e La Strega II


darteo

Messaggio consigliato

Herlan

devo rimanere calmo, devo combattere per chi è ancora vivo, la mia vendetta può attendere. 

Astaron... la ragazza è forte , concedimi un po di tempo.

Aspetto che astaron dia il colpo finale all essere con cui stiamo combattento ,per poi correre da Astilla.

Astilla guardami... guardami... mentre gli asciugo le lacrime. è normale avere paura, tutti noi abbiamo paura.

Quell' essere è qui con l unico scopo di uccidermi, ma non lo temo perchè so che ci siete voi con me .

Non ti lascio sola, resterò al tuo fianco te lo prometto, dobbiamo sopravvivere, kya ti sta aspettando.

Le ferite che hai ora fanno male ma possono guarire , ma i compagni che perdi in battaglia.... loro non possono ritornare..

(uso imposizioni delle mani e la curo di 12, strappo un lembo dal mio vestiro per rallentargli la fuoriuscita del sangue dal braccio) Purtroppo è tutto quello che ho, è il massimo che posso fare. So che sei coraggiosa, ci hai supportato in battaglia diverse volte ed eccoci qui ancora a combattere insieme .... Fatti forza e saremo forti per te....

Astilla lascio le nostre vite alla tua magia....

Anche io devo fare la mia parte , devo concentrarmi , devo provare a risvegliare quel potere che ho usato contro l uguf...

Modificato da MaxEaster93
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Astaron Ignitus

spero che tu sappia cosa stai facendo...

sospiro per poi lasciare una mano libera e artigliare il nemico vicino

non abbiamo tempo da perdere!

@DM

Spoiler

passo in IL-56, attacco il nemico a portata con gli artigli

TxC: +14/+14, danni: 2d6+20, critico x2

CA: 32 (35 con Protection Devotion di Sole)

PF: 68

Fast Heal 3

 

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I corrotti del Buio stanno cadendo come mosche attorno a voi.
Purtroppo però l’avanzata del nemico continua inesorabilmente. Ovunque vi voltate vedete i vostri compagni perire per mano dei servi del re teschio.
Non vengono risparmiate neanche le kaiise.
Un corrotto ha appena infilzato la testa di mozzata di Velgel sulla sua lancia e la sfoggia come trofeo.

Rincuorate Astilla.
Lei vi fissa sorpresa in quanto le vostre parole l'hanno colpita nel profondo. Riprova a usare la magia di cura. Nonostante non siete in un bosco e nonostante lei non abbia cristalli… anche questa volta la figliadelcigliegio riesce a evocare una piccola luce nella sua mano.
Da quella flebile scintilla si sprigiona una luce bianca e accecante, si espande squarciando le tenebre generando anche un fresco vento.
I corrotti del Buio sono spaventati e si coprono gli occhi.
Mezzafaccia è così terrorizzato che scappa via, spintonando i suoi sottoposti.

Un raggio si solleva nel cielo perforando le nuvole. Chiunque in questo campo di battaglia può vederlo.

[Ark si volta in quella direzione, nervoso di fronte a quella luce che non riesce a comprendere.
Per la prima volta nella sua vita si sente piccolo e indifeso.
Per qualche secondo la battaglia si interrompe, tutti contemplano quella luce
.]

Astilla continua a fissare quella luce mentre le raffiche di vento sono sempre più intese e hanno assunto un andamento vorticoso. La ragazzina non può sapere che il suo semplice incantesimo di cura è stato (involontariamente) potenziato dalle parole di Herlan e Sole… i quali hanno risvegliato un incantesimo noto come Magia spontanea.
Il marchio del Buio dietro il collo di Herlan inizia a sanguinare.

Mana, all’interno di Sole, avverte una sensazione di bruciore che poi si trasforma in sollievo.
Il fata oscura si commuove e non riesce a capire perché.

La luce sprigiona tutta la sua potenza espandendosi per moltissimi metri, vaporizzando all’istante tutti i corrotti che irradia.
Un secondo dopo, della cenere cade dal cielo… cio che rimane dei mostri che erano attorno a voi.
Astilla si guarda attorno con bocca e occhi spalancati.
Le vostre ferite si sono rimarginate, anche quelle della ragazzina… ad eccezione della mano mancate.

Altri mostri del Buio vi raggiungono e vi circondano, adirati per quello che è successo.
Astilla si rialza e si mette subito in mezzo a voi, spaventata per il modo in cui quelle creature vi stanno guardando.

HcLi3vd.jpg

Spoiler

Sole = giallo
Astaron = verde
Leidorl = arancione
Herlan = viola
Miira = rosso
Astilla= rosa
Nemici = grigio

III ROUND

Sole
Astaron
Leidorl
Herlan
Miira
Astilla
Nemici
 

Spoiler

 

Sole
TxC 12+13 = 25 colpito
Danni 1d8+18 +(1d6)*2 = 28 +28 = 56 morto

Astaron
Passo +  attacco
TxC 14+5 = 19 colpito
TxC 14+20 = colpito
-TxC di conferma 14+1 = critico non confermato
Danni 4d6+40 = 54 +20 = 74 morto

Leidorl
Attacca
TxC 11+13 = 24 colpito
Danni 1d12+1d8+24 = 40 +29 = 69 morto

Herlan
Movimento + imposizione delle mani su Astilla
Danni 28+12 = 16

Miira
TxC 14+11 = 25 colpito
Danni 1d8+12 = 13 +23 = 36 morto

 

 

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Miira

come ha fatto quella ragazzina ha sprigionare un potere così grande?

in ogni caso siamo salvi grazie a lei

Va bene, non perdiamo tempo dobbiamo raggiungere il principe e gli altri uomini 

ragazzina ti consiglio di salire 

 Mi preparo a caricare il nemico

@dm

Spoiler

Attacco la creatura in R3

Txc 16

Danni (1d8+12)*3

Ca 25 (carica contata)

 

Se tutti scappa faccio fuga anche io

 

 

Modificato da Darakan
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Sole

Vedendo quella luce dorata spazzare via i nostri del buio anche io ne rimango commosso e penso Mana, finché ci sono io non ti accadrà nulla di male.

Ottimo lavoro Astilla, zio Sole è veramente fiero di te. Carico la bimba in spalla e fuggo con gli altri. 

Durante la fuga mi lascio sfuggire qualche lacrima preoccupato per Unilla. In tutto questo casino l'ho persa di vista. Spero tanto che sia riuscita a mettersi In salvo.

Modificato da TheUser
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Herlan

Mentre parlo ad Astilla vedo un mostro del buio con la testa di Velgel, penso che avrei pottuto salvarla , sono triste e adirato per la sua morte ma cerco di non farlo vedere ad Astilla per non demoralizzarla ulteriormente.

Astilla si riprende e usa una magia di luce che polverizza diversi soldati del buio e mette in fuga mezzafaccia,non sono sorpreso dell' accaduto anzi sono fiero di lei.

L aiuto a rialzarsi con una mano amichevolmente  gli spettino i capelli e sorridendogli gli sussuro , ben fatto piccola ....grazie.

Ora che lei è in salvo il mio sguardo si sposta su quel mer..doso  di Mezzafaccia ridendo divertito dalla sua fuga.

Cosa fai scappi??? E la nostra resa dei conti??? Goditi questi ultimi momenti di terrore , perche quando ci rincontreremo morirai!!!! Non dimenticarlo!!!!!

Sento qualcosa che mi bagna le spalle e la schiena istintivamente metto la mano dietro al collo , il mio marchio sanguina , non so dargli una spegazione ed ora non ho tempo per farlo. Do un ultimo sguardo alla testa di Velgel per non dimenticare ne lei ne questo momento ,poi mi ritiro insieme agli altri.

Modificato da MaxEaster93
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Astaron ignitus

rimango stupito dalla dimostrazione di potere di Astilla, e senza quasi rendermene conto mi rivolgo a lei

appena ho una nave mia devi assolutamente entrare nel personale...

scuoto la testa cercando di riprendere concentrazione, e guardando tutti i nemici attorno a noi. rispondo a Herlan mentre mi muovo verso il bosco insieme agli altri

non provocarlo proprio ora Herlan... riunirci con gli altri è la priorità

 

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@Tutti

Miira apre un varco tra i mostri del Buio decapitandone uno.
Seguite il capitano e portate con voi anche Astilla.

In un'altra parte dell’esercito Alberich e Nomos affrontano altri nemici. Zantes usa la speranza per lottare contro un corrotto. Non appena la lama nera tocca la carne della creatura, quest’ultima si incenerisce all’istante. Selexia a Aurline danno una mano a ripulire la zona.

Mirra intanto continua a guidare i suoi uomini verso il bosco.
Non lo raggiungeranno mai perché una magia “cade” vicino a loro generando una tremenda esplosione. L’onda d’urto li solleva da terra.
Il mondo ruota attorno a loro. L’impatto al suolo è violento… poi il nulla.

Alberich, Nomos, Zantes, Aurline e Selexia vengono travolti anche loro sia dalle magie che da una carica del nemico... poi il nulla.

La strage del Buio continua fino a tarda notte.
I servi del re teschio razziano tutto ciò che possono ritenere utile per le guerre future e poi si rimettono in marcia… questa volta in direzione di Alvoran.

-.-.-.-.

Visione

Spoiler

 

Tu sei quella che tutti chiamano Nocciola?
Ahrg!... Una volta! Una solta volta Armac mi chiama così e adesso salta fuori che tutti mi chiamano Nocciola?!
Perché prendersela?! E’ bel nome.
E’ orrendo!
Pensa che a me hanno dato Picchio come nome.
Picchio?
Si perché da bambina assomigliavo a un picchio.
Come si fa ad assomigliare a un uccello?
Non lo so! Forse perché ho i capelli rossi e da piccola li portavo corti e avevo una ciocca sempre all’insù.

La sorella minore di Speranza, che Armac ha ribattezzato Nocciola per via del colore dei suoi occhi, si trova in uno spiazzale del tempio dei ningisa, all’interno delle mura del complesso.
Oggi è il suo primo giorno da novizia e come lei molte altre ragazze della sua età si sono presentate all’evento.
Una di loro, Picchio, si è avvicinata a lei per far conoscenza.
Nocciola guarda tutte le nuove allieve e commenta: certo che non si vede neanche un ragazzo.
Una terza ragazzina si avvicina a loro, poiché attratta dal discorso: ma come? Non lo sai? I ningisa chiamano un anno solo uomini e un altro anno solo le donne.
Perché?
Non lo so, tradizione forse. Ad ogni modo, io sono Balì.
Balì?
Significa “pipistrello”.
Uhg!
E’ il simbolo della mia casa.
Lo conosco
… interviene il picchio …voi siete imparentati alla casata dello scorpione.
Ah! Scorpione insieme al pipistrello… sembra l’inizio di una formula magica.
Balì e Picchio fissano Nocciola, giudicandola per la pessima battuta.
Una ragazza, più grande rispetto alla media dei presenti, passa vicino a loro. La sua presenza non passa inosservata. Si tratta infatti di una creatura dal comportamento regale, alta, bionda e con occhi azzurri.
Chi è quella? Chiede Nocciola.
E Picchio risponde: è la gemma di Eltheria, l’erede di una delle più nobili famiglie della nazioni.
Tsk! I soliti sbruffoni pieni d’oro.

La visione prosegue in fretta.
Nocciola, Balì e Picchio diventano piano piano delle inseparabili amiche e insieme proseguono con lo studio dell’arte ningisa. Nocciola è una delle allieve peggiori di tutto il corso: soffre di vertigini e per questo non può salire sulla scopa, dorme durante le lezioni e per qualche motivo (incomprensibile persino ai maestri) non è in grado di usare nessuna bacchetta.

La vita di Nocciola cambia quando viene a sapere che sua madre è morta per una malattia che l'aveva già colpita molto tempo fa.
I maestri non le permettono di lasciare il tempio neanche per il funerale. Sua Sorella maggiore però non è rimasta da sola. Lei scrive sempre delle lettere a Nocciola… le racconta che Armac va spesso a trovarla e che tra i due sta nascendo del tenero.
Nocciola, in questo periodo della sua vita, si sente depressa.
Si incolpa per la morte di sua madre… magari se era una maga più forte avrebbe potuto curarla Si incolpa persino delle condizioni in cui vive sua sorella maggiore. Quest’ultima le scrive un’ultima volta, dicendo a Nocciola che partirà con Armac per la volta di una città attaccata dal Buio.

Passano tre anni e a Nocciola arriva la notizia che proprio quella città è stata distrutta dal Buio. La ragazza è cresciuta, si è impegnata molto nello studio della Settima gilda e non teme più i severi maestri ningisa.
Afferra un mantello e nel cuore della notte scivola via dal tempio ma viene fermata da Picchio e Balì. Non puoi andar via!
Ti scopriranno!
Mia sorella non è molto lontana… con l’uso della magia tornerò prima che mi possano scoprire.
E se qualcuno ti vede per strada? Se qualche maestro è andato a controllare quella città?
Nocciola ci ragiona per qualche secondo per poi dirigersi in una struttura del tempio in cui sono conservate le maschere di animali usate per la festa annuale del ballo delle bestie.
La ragazza afferra e indossa una maschera da gufo: ora nessuno mi potrà riconoscere.

 

@Nomos + (tutti)

Non riesci a respirare.
E’ questa la tua prima sensazione che avverti. Quel disagio ti permette di ricongiungere la mente con il corpo. Ti svegli ma attorno a te vedi solo ombre.
I suoni sono ovattati e hai dolore in tutto il corpo. Quel dolore ti suggerisce che ti trovi in una posizione scomoda, provi a muoverti ma qualcosa ti impedisce di farlo… qualcosa che è tutto attorno a te. Richiami le tue forze e i tuoi muscoli soffrono per questo, sono indolenziti e sfiniti… come te.
Riesce a spostare una parte della massa che ti avvolge e allunghi la mano verso la superfice.
Alla fine riemergi.
E’ ancora notte ma l’aurora inizia a schiarire il cielo.
Scopri di essere immerso in una pila di cadaveri, tutti uomini del tuo esercito… non sono più creature singole ma una massa di carne morta.
Il sangue ha attirato le mosche e presto arriveranno altri animali. Senti già in lontananza il gracchiare dei corvi affamati.
Ti guardi attorno: ovunque solo morte e desolazione.
L’odore del sangue ti far star male. Vomiti.
Il terreno è intriso di sangue e ovunque si trovano cadaveri… alcuni gettati al suolo altri invece accatastati tra loro.
In diversi punti ardono delle fiamme… qualcosa che brucia e che testimonia la violenza di questa carneficina.

Non il solo ad essere ancora vivo.
Pochi uomini camminano per questa valle di morte... si guardano attorno completamente ricoperti di fango e sangue. Non sanno cosa fare, non sanno neanche come reagire. Su una pila di morti particolarmente grande si trova Selexia.
Anche lei ha uno sguardo spento. E sporca e ferita.
Non si muove, si limita solo a esistere.
Un soldato chiama a gran voce qualcuno, probabilmente un amico.
Da qualche parte si sente qualcuno chiedere aiuto. Da altre zone invece provengono solo delle lamentele.

Spoiler

HERLAN ------------ 16750
LEIDORL ------------ 16700
ASTARON ---------- 15000
SOLE ----------------- 16700
ZANTES ------------- 16150
NOMOS -------------- 16050
OLOTH -------------- 13500
MIIRA/MORNN ---- 16150
ALBERICH ---------- 15900

 

 

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Nomos

Mi guardo attorno. Nonostante tutte le violenze, i roghi, le torture e le devastazioni a cui ho assistito durante la mia vita una scena del genere non l'ho mai vista.

Mi tocco la faccia e il corpo pesto e lacero, incredulo. La mia armatura rigorosamente nera è rossa del sangue dei soldati. 

Respiro pesantemente. tossisco e sputo un po' di sangue. Mi pulisco. Ho gli occhi allucinati. Le ferite addosso mi riportano alla realtà. Deglutisco. Sono vivo. Sia santificato Isokrat se ancora posso ancora camminare.

Inizio a muovermi incespicando varie volte. Cado sui cadaveri.

Mi rialzo ogni volta con le braccia che cedono e il dolore della carne che mi opprime. 

Casco su un'altra pila di cadaveri e da chinato una lacrima si disegna sulla mia guancia. Sono vivo. L'andatura è lenta e incerta. Trascino le mie membra stanche e doloranti per il lago di sangue tutt'intorno a me. Sono vivo? Ad ogni passo sento l'erba appiccicosa sotto i miei piedi. Sono vivo, ca.zzo. L'odore acidulo del campo di battaglia è insopportabile. Come ho fatto a sopravvivere? I pensieri si affollano incessantemente. Il crepitio del fuoco, il ronzio incessante delle mosche e il tetro gracchiare dei corvi martellano nelle mie orecchie in una macabra sinfonia .  

Abbiamo combattuto. E abbiamo perso. Il buio, il buio... Non riesco nemmeno a finire di pensare la frase. Il lugubre spettacolo che si staglia davanti mi fa tremare. Non riesco a smettere. Caccio indietro altre lacrime e serro la mandibola. Respiro profondamente e chiudo gli occhi.

Li riapro.

Alzo lo sguardo e notando Selexia, provo a muovermi verso di lei ma continuo a crollare a terra per poi rialzarmi incessantemente. La raggiungo, la dragonessa mitica, è rassegnata ed apatica ma viva e vegeta sopra una pila di cadaveri.

Parlo con un filo di voce e gli occhi spenti.

Non avrei mai creduto di poter vedere una scena simile in vita mia. Ora è meglio che vada a cercare i superstiti, in qualche modo dovremo continuare a combattere... Siamo ancora vivi. Credo.

Mi volto e lascio Selexia ancora sconvolto. A vedermi da fuori non sembro un chierico di Iskorat ma piuttosto un ragazzino sperduto in mezzo a uno sterminio. Solo e senza difese. Mi fermo un attimo, guardo nuovamente la scena e mi faccio forza. Se respiro posso ancora combattere.

Stringo la mia arma più forte che posso. Sento qualcuno chiamare. Vediamo chi è ancora vivo. 

 

Modificato da StayM
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Astilla striscia per terra per poter anche lei uscire da un cumulo di cadaveri. Ha ancora le due frecce conficcate nel corpo (spalla e costato destro).
Si rialza e si guarda attorno senza dire una parola.
Vede poi Sildas disteso vicino a una pozza di fango. Le sue gambe sono schiacciate da un altro ammasso di morti.
Astilla va da ragazzino e dice con una voce apparentemente calma e rilassata: Sildas… andiamocene.
Gli afferra un braccio per trascinarlo via. Si rende conto che il giovane è molto leggero e, voltandosi, capisce il perché.
Sildas non ha le gambe intrappolate… bensì non le ha più.
E’ stato squarciato all’altezza del ventre e ora parte dei suoi organi sono sparsi al suolo.
L’orrore si impadronisce della mente di Astilla e finalmente si rende conto di quello che è successo.
Urla a pieni polmoni.
Le sue grida sono disumane e straordinariamente potenti nonostante la sua piccola mole.
Quei suoi rispecchiano lo stato d’animo dei presenti.
Selexia è annichilita e non degna di uno sguardo Astilla neanche ora che è in preda a una violenta crisi.

Le sue grida cariche di rabbia, paura e follia vi fanno destare.
Uno alla volta vi rialzate e vedete il mondo in cui vi ritrovate. Solo Zantes dorme ancora.
Il senzanome è vicino alla dragonessa e ha una brutta ferita alla testa (Nomos nota lo stregone solo adesso).

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Nomos

Ripresomi dallo choc noto con sommo terrore Zantes ferito. Mi avvicino rapidamente e ne valuto le ferite. Questo taglio è veramente terrificante. 

Provo a muoverlo delicatamente. Questo dovrebbe funzionare. Impongo le mani sullo stregone. 

Spoiler

Faccio prova di guarire (+11) e se servisse cura ferite gravi. 

 

Nel mentre sento le urla agghiaccianti di Astilla che mi fanno accapponare la pelle. Mi volto verso Selexia apatica: Però lui è tuo amico, ci tiene a te indicando la lesione di Zantes per poi indicare Astilla e pure lei. E ha bisogno di qualcuno. 

Mi accorgo solo ora che tutti si stanno rialzando ed uscendo dalle pile dei cadaveri. Alla fine sono sollevato nel vederli vivi, anche chi non mi va propriamente giù, per tutti gli altri sono contento. Cerco di fare un cenno agli altri e dirgli che c'è Zantes ferito. 

Assicuratomi delle condizioni di Zantes e della sua stabilità lo sistemo per bene e cerco di farlo rinsavire. 

DM@

Spoiler

Se se le condizioni di Zantes me lo permettono mi muovo verso Astilla per cercare di confortarla un minimo. Se in caso incontro altre persone ferite faccio altre prove di Guarire.

 

Modificato da StayM
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Herlan 

apro gli occhi, mi guardo attorno,vedo solo cadaveri .

tristezza, dolore, rabbia , sono molte le cose che provo ma la mia unica reazione è fissare questo lugubre paessaggio con inespressività.

Respiro a fatica, lavista è ancora offuscata,le ossa e le carni mi fanno male.

Le urla di Astilla mi aiutano a riprendermi, e spinto dalla promessa di riportarla a casa mi faccio coraggio per soccorrerla.

Pianto i miei piedi a terra e dando forza alle ginocchia mi rialzo, inutile dire che sto piangendo.

Passo dopo passo, sempre più rapido mi avvicino ad Astilla, nel mentre noto che gli altri sono svegli e vivi come me .

Aurline non è con loro.

Raggiungo Astilla, penso che le sue urla possano attiare i nemici, mi inginocchio davanti a lei come se le ginocchia hanno ceduto, l' abbraccio e gli sussurro

Non guardare ..... chiudi gli occhi astilla....ti prego basta piangere....Ritorniamo a casa.....

cerco di farla smettere di urlare, mi rialzo e la prendo in braccio .

Kya ha bisogno di noi.. Astilla..

mi metto a cercare Aurline.

Uso individuare il male per aiutarmi con le ricerche.

 

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Alberich

Stai fermo, maledetto! No, no, fermi! Farà male... solo un pochino! Andiamo tenetelo più stretto, o prendetelo a cazzotti, non mi interessa, ma non abbiamo tutto il giorno. Basta, basta, BASTA! LASCIATEMI! Ti lasceremo solo quando sarà tutto finito, opponi meno resistenza e ti farai meno male... forse. Acciao, ferro, dolore, no, no, no, no, no, brucia, no, NO!

-.-.-.-.-.-.-.-.-.-

Annaspo in mezzo a qualcosa che non riconosco, a volte duro, a volte morbido. Respirare è difficile, le mani, le braccia, le gambe, tutto si muove con fatica. La vista è offuscata, qualcosa mi bagna le palpebre. Una mano riesce a trovare un'uscita, poi un'altra, la testa emerge e riesco a vedere. Morte. Solo morte intorno a me. Un dolore lancinante alla testa. Starò sognando? No il dolore è troppo. Porto la mano al volto, scosto qualsiasi cosa mi impedisca di vedere. Ora vedo più chiaramente. Vedo... rosso? Sangue. Non il mio però. O almeno non tutto. Appoggio le mani a lato, e noto inorridito che sono affossato in mezzo a pile e pile di cadaveri. Non è il momento per spaventarsi. Mi è già capitato. Il freddo di Valang, i fulmini nel cielo, la prima cosa che ho visto quando sono "rinato"... Questa volta però non sono morto. Sono sopravvissuto. Il mio giuramento rimane intatto.

Riemergo dal mio letto di cadaveri, raccogliendo la spada, e ciò che è rimasto dell'arma della scaglia. Dannazione, che cazz.o è successo. Attorno a me altri si rialzano, piano piano. Sono i compagni al cui fianco ho viaggiato e combattuto in questi giorni. Stranamente, sono contento di vederli in piedi. Soprattutto Astaron. Forse sto davvero imparando. Una ragazzina che piange, la dragonessa che pare morta, Zantes che non sembra lontano dall'esserlo. Un completo disastro. Mi avvio verso quelli che sono rimasti vivi, e attendo che abbiano curato chi deve essere curato, ed accudito chi deve essere accudito. 

Appena tutti hanno finito inizio a parlare. So che non è forse il momento più adatto, ma adesso che si fa? Non vedo nessuno dei comandanti in vita, solo Miira pare essere sopravvissuta. E noi non siamo tanto lontani dalla morte.  Siamo quasi nell'anarchia. Non vi conosco, non so cosa vogliate fare, non so quali siano i vostri scopi, ma credo che per ora dovremmo fare gruppo e cercare di raggiungere la capitale. Dove siamo esattamente piuttosto? Lo sappiamo?

Dopo qualche minuto che la discussione è in atto, mi metto a ragionare anche su di un'altra questione. 

La materia prima c'è, forse dovrei seguire il consiglio della reginaSo di chiedervi una cosa stramba in un momento come questo, ma penso sia il caso migliore in cui potrebbe succedere. La regina Heresia mi ha detto che avete un grandissimo artefatto, un anello appartenuto ad un mago di nome Iurz. Chi di voi lo ha? Potrebbe fornirci i mezzi adatti a sopravvivere e combattere le nostre battaglie future. Secondo le stesse parole che la regina mi ha riferito, dovremmo usarlo in ogni occasione possibile. 

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Miira

Mi alzo ancora frastornata, e comincio a guardarmi intorno

Siamo stati sconfitti... Un vero massacro, come è potuto accadere? 

Abbiamo mai avuto possibilità di fronteggiare il buio? Forse solo Armak ne era in grado e noi siamo stati così stupidi da pensare di poter essere come lui..

Mi metto alla ricerca di Mornn per essere sicura che stia bene

Mi sei rimasto solo tu..

guardo i soldati che sono lì con noi

dove sono i comandanti? Dove è il Principe?

Sento poi le parole di Alberich

io l' unico comandante ancora vivo? No non può essere ci saranno sicuramente altri superstiti

Cosa posso fare io da sola? Se veramente guerrieri come silkar sono caduti forse è meglio arrendersi subito .. o scappare

Nel frattempo rispondo a Alberich

Noi dobbiamo... Dobbiamo..

Cosa dovremmo fare? Arrenderci..

No , finché anche un solo soldato di questo esercito è in piedi è mio compito guidarlo e fare in modo che possa combattere

mi riprendo e finisco la frase

Dobbiamo subito avvisare Alvoran o verranno spazzati via anche loro, vado a cercare superstiti magari un comunicatore, o un capitano..

Inizio a cercare Vanesh o qualche persona di grado elevato

Qualcuno deve ancora essere vivo..

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Leidorl

La situazione è tragica, sono morte troppe persone questa volta. Persone che reputavo forti ed inarrestabili, oggi non ci sono più.

Dobbiamo fare qualcosa o il Buio ci annienterà facilmente.

Mi rialzo da tutto il trambusto e rimango in silenzio, distrutto dalla morte che mi circonda.

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Astaron Ignitus

mi risveglio a causa di un suono ovattato, tutto intorno a me solo buio e umido, un peso enorme sul mio corpo. tento di muovermi ma ciò che mi costringe rende difficile ogni tentativo, solo le gambe sono "libere" da questa pressione. con tutta la concentrazione di cui dispongo riesco ad ancorarmi ad una superficie con i piedi e sgusciare fuori dalla trappola, ed è in quel momento che realizzo che mi trovavo sul fondo di una pila di cadaveri. il mio corpo e vestiti sono ricoperti di sangue e interiora, e da altri cumuli vedo gli altri uscire, insieme a sopravvissuti. mi aggorgo solo ora che il suono che sentivo erano le urla di Astilla. lo scenario di morte fa sorgere una esplosione di rabbia in me, e ruggisco a pieni polmoni mentre guardo il cielo

non avevamo possibilità... era una battaglia persa dall'inizio...

strappo il simbolo sacro di Fio e Dolkar dal mio fianco, fissandolo pieno di ira

e voi non avete fatto niente... nel momento del bisogno non ci siete mai, servite solo a concedere incantesimi ai vostri fedeli...

stringo con tutte le mie forze il disco di metallo, fino a ridurlo ad una piccola palla informe

se è questo il vostro apporto non ho più bisogno di pregare solo per voi... non ho più bisogno di pregare nessuno! mi basta prendere quello che voglio da chi voglio... Aurilla, Isokrat, Nekrumon, Fio e Dolkar...

carico il braccio e lancio il simbolo accartocciato via da me, più lontano che riesco

addio... se non mi siete utili non ho bisogno del vostro aiuto... avrò quello che voglio con la mia forza, senza dover rendere conto a nessuna divinità...

mi dirigo verso i miei compagni ascoltando quello che hanno da dire, per poi intervenire a mia volta

avete ragione, dobbiamo raccogliere i sopravvissuti e i resti dei caduti importanti... a proposito...

mi guardo attorno agitato, per poi spalancare gli occhi

Whylgrimm...

sussurro prima di lanciarmi alla ricerca della brooler, di sopravvissuti, di caduti importanti nostri e nel caso di morti importanti da parte del nemico

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Visione

Spoiler

 

Nocciola ha appena raggiunto la città attacca dal Buio.
E’ la stessa città in cui si trovavano sua sorella e Armac. La metropoli è già stata rasa al suolo e non c’è più nessuno. Nocciola si sente soffocare di fronte a così tanta desolazione e per questo si sfila la maschera da gufo. Si guarda attorno e sta sul punto di piangere quando un rumore la fa trasalire.
Si paralizza per la paura per poi voltarsi lentamente.
A diversi metri da lei c’è un uomo. Non è ferito, non è sporco e ha la stessa espressione incredula che Nocciola ha sul volto.
L’uomo si accorge di non essere solo.
Chi sei? Chiede alla donna.
Chi sei tu? Risponde Nocciola… poi però lo guarda meglio e dice: ci siamo già visti!
Ah si?
Si… tre o quattro anni fa.
Il guerriero è l’alfiere di Armac nonché il suo migliore amico.
Nocciola ricorda di aver avuto una cotta per lui la prima volta che lo vide. E’ un tipo simpatico, con occhi e capelli neri e fisico asciutto… forse un po' troppo magro.
Ma cos’è successo qui?
Il Buio ha distrutto ogni cosa.
E come hai fatto a sopravvivere?
Non mi trovavo qui al momento dell'attacco. Ero un’avanguardia a est. Il Buio ha attaccato da nord.

Armac e mia sorella?
Sono stati costretti a fuggire ma stanno bene.
Meno male.
Ma tu non vieni da Legasia?
Si, perché?
Perché il Buio è diretto lì!

Nocciola viene pervasa dal terrore.
Come hai fatto a non incontrare la loro armata mentre venivi qui?
Perché ho preso una strada diversa… sono uscita tre giorni fa dal mio tempio dei ningisa senza alcun permesso. Oh per gli Dei… il tempio, loro non sanno nulla!

-.-.-.-

Tre giorni dopo Nocciola torna a Legasia.
Con lei c’è anche l’alfiere di Armac. I due scoprono che anche questa città è stata rasa al suolo dal Buio.

Nocciola si ferma in piazza (la stessa piazza che alcuni di voi hanno visitato) e cade a terra, in ginocchio.
In quel punto sorgeva la statua della Dea protettrice di Legasia. Una divinità con l’aspetto di una donna e le corna da cervo.
Sono le corna sono sopravvissute.
Nocciole le stringe tra le mani.
Un rumore cattura l’attenzione sua e dell’alfiere di Armac.
Creature simili a spettri li hanno appena circondati. Sono i risvegliati del Buio.
Costoro estraggono le spade e si avventano sull’amico di Armac. Quest’ultimo para il prima attacco ma i nemici sono troppi.
Un risvegliato colpisce alla testa l’alfiere mozzandogli così metà cranio e portandogli via “mezza” faccia.

Nocciola è la prima volta che assiste a un omicidio.
E’ paralizzata dal terrore mentre uno schizzo di sangue gli raggiunge una guancia. Gli spettri lasciano in quella piazza il cadavere dell’alfiere, catturano Nocciola e la portano nel tempio dei ningisa. Lei non oppone resistenza.

-.-.-.-

Nocciola viene gettata in una grandissima stanza scarsamente illumanta del tempio dove si trovano diversi spalti.
I maestri ningisa la stavano aspettando.
La ragazza si rialza e implora loro di fare qualcosa poiché il Buio sta distruggendo ogni cosa che incontra sul suo cammino. Le sue suppliche sono disperate e commoventi.
Lei continua a parlare e lo fa con in cuore in mano.
Nelle sue parole è racchiusa tutta la sua innocenza e la sua volontà… Nocciola però si rende conto che c’è qualcosa di strano. I maestri la stanno guardando con ghigni malefici.
I loro occhi sono bianchi.
Con orrore Nocciola scopre che i ningisa sono stati corrotti dal Buio.
Hanno accettato le tenebre per poter sopravvivere e per poter essere lasciati in pace dall’oscurità.

Ora che i ningisa sono corrotti, vogliono continuare il loro studio nelle arti della settima gilda e trasmettere il loro sapere (ormai corrotto) alle generazioni future. Moltissimi allievi sono morti e pochi sono riusciti a fuggire.
Nel tempo è rimasto un solo apprendista… insieme a Nocciola.
In questa stanza viene portato tale apprendista, ossia Picchio.

I maestri ningisa danno una bacchetta magica ad entrambe le ragazze e le ordinano di lottare tra di loro fino alla morte. Chi di loro sopravvivrà potrà continuare a stare in questo tempio.
Se fingeranno di lottare o se una di loro si arrende, i maestri le tortureranno a morte.
Picchio e Nocciola piangolo e implorano ai maestri di cambiare idea.
I ningisa si dimostrano irremovibili e infine le due amiche sono costrette a duellare.

Picchio attacca per prima e colpisce Nocciola alla spalla destra con un raggio destro scaturito dalla sua bacchetta. Entrambe sono addolorate ma devono continuare a combattere tra di loro.
Il duello è iniziato con lentamente.
Nocciola non sa ancora usare le bacchette perciò non può far altre che evitare le magie di Picchio. Quest’ultima è traumatizzata ma non può far altro che tentare di ucciderla.
Dopo un po' il duello diventa più “frenetico” e questo piace ai maestri ningisa.
Le due ragazze hanno smesso di ragionare e ora, in loro, c’è solo la paura della morte.
Nocciola non resiste più al terrore: sbatte la schiena sul muro poichè ha ricevuto un altro colpo... per poi urlare e scagliarsi contro la sua amica.

Le immagini di questa visione diventano sfocate in questa parte della storia… inoltre non si sente più alcun suono. Riuscite però a vedere Nocciola (che non si affida alle magie) placcare Picchio e gettarla a terra.
Anche Nocciola cade ma finisce a cavalcioni sulla sua amica.
Afferra la sua bacchetta (che non sa usare)… l’afferra con entrambe le mani e la solleva sulla sua testa.
Accade tutto in un solo istante.
Picchio solleva una mano e la porta vicino al volto per implorare pietà ma si ferma… poiché è convinta che se Nocciola dovesse accogliere la sua supplica, questo tormento continuerà a perpetrarsi nel tempo.
Picchio è ancora combattuta tra i due pensieri (implorare pietà o continuare a lottare) ma Nocciola la pugnala in un occhio con la bacchetta.
Quest’ultima, anche se vedete solo la sua sagoma e i suoni non sono più udibili, inarca il petto e punta la testa in avanti. Capite che sta gridando.
Urla nel vano tentativo di scacciare via la rabbia dal corpo.

La visione torna ad essere chiara.
Vedete e sentite Nocciola che continua a pugnalare Picchio assicurandosi che sia morta e che non possa soffrire.
A ogni colpo, Nocciola desidera di trovarsi al posto dell'amica e si odia per quello che ha fatto.
Si immagina al posto di Picchio... si immagina di colpire e uccidere se stessa, perchè crede di meritarsi quella fine.

 

Zantes riapre gli occhi mentre Nomos gli sta finendo di fasciare la testa.
Da sotto il vestito di Selexia si muove la sua coda draconica. Avvolge il senzanome come se volesse abbracciarlo.
La dragonessa continua a contemplare il vuoto e intanto ascolta le parole di Alberich.
Herlan nel frattempo cerca di far calmare Astilla ma la sua crisi è così potente che la ragazzina ha smesso di ragionare e si divincola quando il guerriero la tocca.
Astilla infatti ha tradotto quel contatto come una minaccia.
Il cavallo di Herlan compare ora da dietro una massa di morti. E’ sporco di sangue ma non è il suo. Vicino al destriero, un corpo riemerge da dei cadaveri sparsi al suolo.
E’ una donna ricoperta di fango.
Capite solo ora che è Aulrine. Ha un braccio spezzato che penzola orribilmente di fronte a se. Nell’altra sua mano la donna stringe la propria spada dalla lama di ghiaccio. Si guarda attorno, scioccata come tutti voi.

Astaron intanto cammina tra le pile di morti.
Il suo sguardo si sofferma su un cadavere riverso al suolo. Non ha più il volto e il cervello è fuoriuscito dalla scatola cranica. Astaron non sa perché è così attirato da quel corpo… in giro ce ne sono altri ancora più sfigurati di quello.
E’ solo dopo qualche secondo di ritardo che il brooler si rende conto di star vedendo il corpo di Whylgrimm.

Una persona cammina con passo incerto nella vostra direzione.
Non vi ha ancora notati. Non ha una meta precisa.
E’ Unilla.
L’ex kaiisa si guarda attorno. E’ stremata, sporca di sangue e cenere.
Non sa cosa dire di fronte a tutto questo.

 

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