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La Spada e La Strega II


darteo

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Una turbata Astilla segue con lo sguardo Selexia mentre le passa vicino.
Le rivolge una domanda: ma non avevi un problema al cuore che ti impediva di usare il soffio?
Anche Zantes gli fa la stessa domanda.
La dragonessa sospira: purtroppo si ma ora sono guarita.
Quando un mago originale muore allora tutti i suoi cloni muoiono… ma se precedentemente un clone ha ospitato il suo spirito attraverso la Risonanza spirituale…

…quel clone diventa il nuovo originale alla morte del vecchio, conosco la storia.
Ma tu guarda! La bambina ha studiato!
Va avanti.

Mi sono unita con la Selexia originale e questo ha sanato il mio problema al cuore. Ora sono un drago completo. Devi sapere che in passato ho fatto cose buone ma anche cose cattive di cui mi pento tantissimo… ho usato l’Armonia e la Risonanza per entrare in un mio clone e ricominciare da capo… come se cambiare vita potesse cancellare tutti gli errori del passato.
Sono arrivata alla conclusione che devo farmi carico delle mie responsabilità. Non posso scappare dai miei errori ma cercare un modo per redimermi.
Il Buio esiste in tutti noi e non possiamo scacciarlo, lo si può solo accoglierlo e controllarlo.
Ho sprecato gli ultimi duecento anni nel tentativo di annientare la “me crudele” quando in realtà dovevo cercare di convivere con i miei errori.
Io… noi tutti siamo luce e Buio allo stesso tem
… Selexia guarda Darsk in fin di vita …ma perché non mi interrompete? Invece di sentire queste stupidaggini perché non andate ad aiutare quel poveretto?

Astilla si avvicina al Dio del tuono mentre continua a parlare con Selexia: quindi sei il cavaliere senza volto e senza nome?
Lo ero.
Perché lo tenevi nascosto?
Per vergogna. L’eroe che diventa un caduto?! E troppo da sopportare.
E ora cosa sei? L’eroe o il caduto?
Entrambe le cose.
Bha… cosa dovrei dire? Buon per te?
E tu, ragazzina? Sei uno dei sette bambini leggendari?!

Astilla alza le spalle: sono sempre la stessa.

Selexia si avvicina a Zantes e gli accarezza il volto.
Gli sorride e lo guarda commossa. Il senzanome ha l’impressione di avere di fronte una donna nuova… rinnovata di nuova energia.
Anche Miira si rivolge a lei.
Selexia guarda la sua capitana e poi l’elsa della sua spada: ah, ecco… non sono “tornata” in me… sono una nuova me. Mi sono schiusa da quel baco di ipocrisia, stoltezza e depressione in cui mi ero avvolta.

La donna si separa da Zantes mentre indossa un ampio e leggero mantello dalle larghe maniche.
Non avverto più Scaglia… mio "fratello" è stato furbo e ha deciso di abbandonare il campo di battaglia. Bruciamo i luogotenenti… le creature troppo corrotte dal Buio, come loro, non possono essere usate insieme all’anello di Iurz.
Si china sul cadavere di Gomihal: amico mio…
Il colosso riapre gli occhi.
Lentamente riesce a mettersi in piedi: io… chi sssono? Come la prima volta che è stato risvegliato, anche sta volta Gomihal ha difficoltà nel parlare. La sua voce e i suoi occhi sono quelli di Djaskård.
La dragonessa risponde: tu sei Gomihal, il mio guardiano.
N-n-non…p-può essere… ricordo… asce… ricordo una barba.
Ti chiami Gomihal.
No… io s-sono Djas…
Go-mi-hal… ti chiami Gomihal!
Io s-sono… Gomihal! Torna a parlare con la sua vera voce e i suoi occhi tornano “normali”.

Selexia si avvicina ora alla cassa di metallo e inizia a frugare il suo interno.
Astilla è perplessa e mentre continua a curare Darsk chiede alla dragonessa: che cos’era quella cosa?
Nulla… un piccolo trucchetto.
Nulla? Non avrai messo in Gomihal un innesto spirituale?
E’ proprio quello che feci, ho innestato in lui l’ultimo gira-anime esistente.
Tsss… ti rendi conto di quanto sia proibito quella magia? E’ praticamente condannata da ogni religione.
Si? Denunciami pure. Selexia sta indossando il suo spallaccio di quando era il senza volto e senza nome. Prende anche l’elmo ma preferisce non metterlo.
Il gira-anime è un innesto che permette a un guerriero di rinascere se qualcuno muore vicino a lui. In altre parole l’anima di Djaskård è entrata nel corpo di Gomihal e ora funge da carburante per il suo corpo. Il colosso aveva ancora i ricordi del luogotenente nano ma si sono dissolti in pochi secondi. Finalmente vedete Gomihal per quello che è realmente: un guerriero morto e privato della sua anima… costretto a tornare in vita consumando le anime dei suoi nemici.

Darsk è ferito e anche inconsolabile poiché ha perso il suo compagno quando la Grifonia è andata distrutta. Quando vi rimettete in marcia, il Dio del tuono viene trascinato in barella ed è riuscito solo a dire: ora come faccio a dirlo agli altri? Vi siete allontanati in tutta fretta dalla tomba del cavaliere.
Selexia è guarita ma ha scoperto che non può ancora assumere una forma di drago poiché sente ancora troppo dolore. Vorrebbe evocare una creatura alata ma attirerebbe l’attenzione dei leviatani bastriani che stanno per raggiungere questo luogo… ecco perché avete deciso di camminare per un po' prima di tornare a volare.
Il sole sta per sorgere e Miira e Mornn iniziano ad avvertire quel tipico formicolio che arriva prima della metamorfosi.
Selexia guarda Miira e dice (mentre continuate a camminare): immagino vorrai seppellirmi di domande prima di tornare a quattro zampe.

 

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Miira

Praticamente mi hai ingannato...

Ero venuta qui per avere un arma contro lei e invece trovo il cavaliere senza nome...

Vorrà dire che userò te come arma hahaha

Sono soddisfatta del fatto che quel nano sia morto , sputo sul suo cadavere e prendo le sue armi

Queste le prendo come rimborso

Si hai ragione ho qualche domanda per te e anche un ordine

Cosa è in grado di fare quella spada? L'ultima volta che abbiamo combattuto contro di loro non siamo riusciti nemmeno a mettere in difficoltà il nano, sembra che sia letale come la speranza ma non sembra avere gli stessi effetti

cosa sono quei segni sul tuo corpo?

Poi indico gomihal , lui chi era in principio? Perché non ci hai detto della sua capacità?

Non possiamo andare via subito dobbiamo recuperare i cadaveri delle persone morte qui, ci serviranno

È avrò bisogno che crei una magia per me, un altra ..

Spoiler

Ricapitolando

Prendiamo i cadaveri di tutte le persone morte durante la battaglia e uccise dall' arciere ,se non erro era andato ad ammazza le guardie della città

Se troviamo il cadavere del secondo ragazzo del tuono meglio

Per quanto riguarda la magia vorrei che si potesse usare Genesi , la magia esiste ma è nei manuali non concessi (quindi la vorrei creare, con gli stessi dati, in soldoni sarebbe una specie di alcova, ma è un semipiano)

Infine suppongo che le armi dei luogotenenti non sia roba normale, è nemmeno il loro equipaggiamento

Prendiamo tutto

 

Modificato da Darakan
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Non ti ho mentito, Miira, credevo sul serio di trovare abbastanza materie prime per entrambe.
Ti ho ingannata sulla mia identità
… anzi …a dire il vero non sono più quel cavaliere da tantissimo tempo quindi ti ho fatto alcun torto. Selexia parla spensieratamente, aver fatto pace con se stessa la fa sentire molto meglio.
Sei sicura di voler portare con noi delle armi di un corrotto?

Mirra gli chiede della sua arma.
Lei solleva l’elsa della sua spada. E’ tentata di richiamare la lama di sangue ma decide di non farlo per non mancare di rispetto all’arma.
E’ complicato. Non è spada che è potente… cioè …è molto potete ma non è uno strumento che permette di risolvere i tuoi problemi. Questa è la spada ultima creata tramite il proibito rituale del bianco e del nero, perfezionato da Haresia tramite le conoscenze della strega d’acciaio.
Per creare questa spada occorrono i migliori materiali e i migliori fabbri del mondo… ma è solo dopo il rituale della “pugnalata”… chiamiamolo così …che la spada viene ultimata.
Quel rito che mi hai aiutato a portare a termine serve per trasferire la mia anima nella spada. Ora il mio spirito è la mia arma sono una cosa sola
.
La spada è la mia proiezione del mio spirito… la mia anima che ha preso una forma concreta.
Non è quindi la spada ad essere potente ma è la mia volontà plasmata in metallo ad esserlo.

Astilla non è interessata a questo discorso ma vuole chiedere una cosa a Selexia: quindi la tua anima è nella spada… vuol dire che non puoi morire fino a quando quell’arma non viene rotta?
Oh no! E’ molto peggio… il mio corpo è ancora mortale. Se mi tagli un vaso importante, mi avveleni, mi tagli la testa… fai qualunque cosa che ucciderebbe un qualsiasi essere umano …allora morirò, poiché il mio corpo non può sopravvivere dopo un danno letale.
Ma se rompi la mia spada allora morirò lo stesso. In altre parole ora devo stare attenta non solo al mio corpo ma anche alla mia spada… è un enorme rischio ma rispetto a quello che ho ottenuto è un piccolo prezzo da pagare.

Miira… sbaglio o mi hai chiesto dei segni sul mio corpo?
Appaiono quando chiamo un potere oculare, un soffio o altre mie qualità. Sono linee arcane, Se faccio un grande sforzo fisico allora vedrai comparire sotto la pelle le vene ingrossate… la stessa cosa accade con le linee arcane quando mi concentro su altre mie capacità. Vuoi averle anche tu?

Cita

Poi indico gomihal , lui chi era in principio?

Shhh…. Selexia smanaccia di fronte a Miira per farle abbassare la mano. Sussurra: mai fare questa domanda di fronte al colosso o avrà una crisi da cui non potrò riprenderlo. Non fare più questa domanda… non indurlo a rammentare chi era in principio

Cita

Perché non ci hai detto della sua capacità?

Perché non è una sua capacità, è un innesto che gli ho applicato attorno al cuore passando per la schiena. Si chiama gira-anime ed è una conoscenza di un’altra realtà. E’ proibitissima… non potevo dirtelo …ci sono gli estremi per condannarmi a morte… anzi ...potrei subire la condanna al Buio, la punizione più atroce che esista.

Miira propone di prendere i cadaveri ma Selexia risponde: e perché? Quasi tutti sono bruciati, schiacciati o danneggiati gravemente. I pochi corpi ancora buoni per noi si contano sulle dita di una mano… lasciamo che le famiglie di questi disgraziati abbiamo un corpo su cui piangere e da dare alle pire per il rituale funebre. Lasciamo stare anche le guardie uccise dall’arciere poiché dovremmo tornare indietro e lì incontreremo i soldati di Krann… quindi altre noie.
Siamo stanchi, mezzi morti, sporchi, affamati e con i vestiti distrutti. Darsk è ferito, io sono ferita, Astilla ha perso la Grifonia e la sua ciurma… ma per nostra fortuna conosco un posto in cui potremo nasconderci. Un posto sicuro come un alcova per un mago.
Si trova nella capitale, Selessa.

La dragonessa guarda per caso Zantes e gli sorride: tu conservi ancora la spada che ti fece Haresia? Se è così potrei usare il rituale del bianco e del nero su te… ma così la tua anima sarà per sempre legata alla tua sp… Selexia si blocca di colpo.
Alla tua spada! Sussurra mentre fissa il terreno. Nella sua mente si formano pensieri e teorie.
Alza lo sguardo verso Miira.
Selexia è scioccata e dice alla donna: l’anima sarà per sempre legata alla spada! Ripete emozionata.

 

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Miira

Per quanto riguarda le armi si, porterò con me queste armi , Mornn troverà il modo per usarle in maniera appropriata come il resto dei loro oggetti

Mi soffermo un attimo per cercare di capire io discorso sulle linee di magia.

Io non sono un mago , come sai , queste linee posso essermi utili anche in questo caso? Se è così ed è possibile apprendere questa capacità sono interessata.

Penso che tu abbia ragione sui cadaveri, lasciamoli

continuo a guardare la donna senza capire di cosa parla

scusami ma non capisco dove vuoi arrivare con l'anima di Zantes..

oppure stai dicendo che anche la speranza contiene un anima? È quella potrebbe essere l anima di armac!

E se queste armi si possono creare solo con le armi di Haresia non ne abbiamo molte..

Modificato da Darakan
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Zantes-Senza Nome

Ho capito! Ho capito! Quindi nella Speranza c'è un anima... o l'anima di LEI o l'anima di Armac...o persino l'anima di entrambi, nel caso in cui il rituale si possa eseguire per due o più volte sulla stessa arma. Una volta riuniti i pezzi della Speranza, dobbiamo distruggerla così l'anima tornerà nel corpo che ha abbandonato. Se l'anima è quella del re teschio lui diventerà mortale... se è l'anima di Lei... forse accadrà qualcos'altro...

Interessante. Davvero molto interessante.

Per quanto riguarda il rituale per la mia spada... preferirei rifletterci un po' di più.

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Selexia indica Zantes: ci sei arrivato! Questo è quello che intendevo… tutto riporta!
La Speranza che è stata costruita con il rito del bianco e del nero… LEI che non muore neanche quando viene decapitata… Armac lich! Tutto porta.

Selexia stropiccia i capelli del senzanome: bravo maghetto.

Raggiungete la capitale di Bastran dopo un giorno di viaggio e dopo un pomeriggio passato sul dorso di una creatura volante evocato dalla dragonessa.
Raggiungete le porte della città a tarda notte.
Selessa è una capitale circondata da un fossato profondo e da cui si sprigiona una luce verde.
Le mura sono solide, imponenti e rivestite in malo modo da del metallo.

La città è formata da un enorme cumulo di leviatani ammassati tra di loro.
Formano diversi mucchi dall’aspetto caotico e instabile. Migliaia di luci fuoriescono da quelle navi. Attorno alla città, in alto nel cielo, circolano decine e decine di leviatani.
Prima di entrare in città, Selexia si copre con un cappuccio.
Lei vi fa strada e scoprite che in questo luogo ci sono diverse statue di Selexia.
Volete darci qualche spiegazione? Chiede Darsk. Il Dio del tuono si è ripreso anche se è ancora troppo debole.
Selexia risponde: ecco… ero considerata una Dea. A Eltheria ero temuta ma a Bastran, poiché lontana dalla mia collera, ero adorata. La capitale si chiama Selessa in mio onore.

-.-.-.-

-un’ora dopo-

Siete entrati in una locanda apparentemente abbandonata.
Appartiene a un uomo che deve molti favori a Selexia ecco perché vi ha concesso l’intera struttura. Siete gli unici presenti di questo luogo... che non è tenuto nei migliori dei modi.
Non solo potete nascondervi ma anche ripulirvi, curarvi e riposare.

Selexia ha voluto prendere un interno piano tutto per lei.
Darsk vuole elaborare il lutto in una sua stanza mentre Mornn è uscito per comprare qualcosa da mangiare.

 

 

[[Nella confusione riuscite a scorgere la chioma rosa di Astilla.
La ragazzina cercava voi ma il suo cammino viene sbarrato da un possente corrotto del Buio armato di ascia. Sferra un calcio alla ragazzina che cade su una pila di cadaveri. Sono cavalieri con pesanti armature di metallo. Il corrotto tiene ferma Astilla su quei morti premendogli un piede sul petto per poi mozzargli via una mano con l’ascia.
Le sue urla si uniscono a tutte le altre presenti in questo luogo
.]]

Astilla è seduta su una poltrona della sala da pranzo della locanda.
Ha la schiena quasi del tutto distesa in una posizione scomposta. Nella mano stringe un grande boccale che ha riempito con il suo personale rum. La forma del suo corpo si confonde nel buio della notte.
Tu sei l’unico a stare con lei in questo momento.
Noti un espressione sofferente di Astilla anche se la copre con uno sguardo austero.

[[Astilla guarda le frecce scendere a grande velocità. La paura divampa in lei e per questo riesce a ignorare il dolore alla mano. Si copre la testa e si mette in posizione fetale.
I dardi impattano al suolo.
Molti soldati urlano poiché sono stati trafitti. Subite anche voi la pioggia di frecce.
Astilla viene colpita al costato e a una spalla mentre un terzo dardo le sfiora un ginoccio.]]

I ricordi di "quella" sera tornano anche questa notte a tormentare Astilla.
Questa volta però sono più vividi e dolorosi.

[[Astilla striscia per terra per poter anche lei uscire da un cumulo di cadaveri. Ha ancora le due frecce conficcate nel corpo (spalla e costato destro).
Si rialza e si guarda attorno senza dire una parola.
Vede poi Sildas disteso vicino a una pozza di fango. Le sue gambe sono schiacciate da un altro ammasso di morti.
Astilla va da ragazzino e dice con una voce apparentemente calma e rilassata:
Sildas… andiamocene.
Gli afferra un braccio per trascinarlo via. Si rende conto che il giovane è molto leggero e, voltandosi, capisce il perché.
Sildas non ha le gambe intrappolate… bensì non le ha più.
E’ stato squarciato all’altezza del ventre e ora parte dei suoi organi sono sparsi al suolo.
L’orrore si impadronisce della mente di Astilla e finalmente si rende conto di quello che è successo.
Urla a pieni polmoni.
Le sue grida sono disumane e straordinariamente potenti nonostante la sua piccola mole.]]

Astilla è così ubriaca che ti scambia per Herlan: ricordi, Herlan, cosa mi hai detto a Silv? Ricordi che mi hai chiesto che fine aveva fatto l’Astilla che aveva conosciuto dieci anni fa?

 

Modificato da darteo
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Zantes-Senza Nome

Herlan?!

Astilla... ecco... io... Vedo la ragazza completamente urbriaca. Inutile spiegargli che non sono Herlan... anche perchè confondermi con quell'armardio è praticamente impossibile vista la mia figura robusta ma di certo non come quella di quel colosso.

No... non ricordo... questa discussione Astilla... però mi piacerebbe davvero saperlo. 

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Lo sguardo Astilla si fa sempre più vago, agita leggermente il boccale per poi dire: è morta, Herlan. Astilla è morta dieci anni fa insieme a tutti quei disgraziati dell’armata. La strega dei gufi può aggiungere un’altra tacca alla sua conta delle vittime… si alza …non ho paura di chiamarla per nome, tanto sono morta.
Si allontana per tornare nei suoi alloggi.

 

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Zantes-Senza Nome

Sei una stupida! Dico versando il contenuto del boccale in faccia alla ragazza per non schiaffeggiarla. Chiamarla con il suo nome, significa attirarla qui e credimi di problemi ne abbiamo molti. Se vuoi buttare al vento la vita dei nostri compagni morti quel giorno fa' come ti pare ma non mettere in pericolo altre persone.

Siamo qui oggi grazie al sacrificio di tanti e siamo qui in questa città per trovare un modo per ucciderla! E se tu vuoi buttare tutto al vento per una sbronza.... lascio il discorso a metà. Quel giorno è morto per la seconda volta quell'uomo che tu chiami Zantes. Non sono più quello che ero... ed è anche  per la mia fiducia mal riposta che quella strage è avvenuta... ma dobbiamo andare avanti e porre la parola fine a questi massacri.

Smettila di piangerti addosso e vedi di far nascere da quelle ceneri un'Astilla migliore di quella che è morta quel giorno. Più furba, più scaltra e con una sete di vendetta capace di fare governare i suoi più bassi istiniti in vista di un fine più grande.

Siamo qui per venedicare non per farci ammazzare. Tienilo in mente la prossima volta o inizierò a trattarti come se non fossi mai cresciuta.

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Lei non risponde ma annuisce senza guardarti negli occhi.

Il mattino seguente uscite fuori dalla locanda e vi preparate a partire.
Selexia sta finendo di caricare i vostri zaini su dei cavalli da lei evocati. Si lamenta perché Astilla non si è ancora svegliata e ti chiede di provvedere.

Bussi sulla porta della stanza della donna.
Entri e la vedi in una vasca da bagno colma d’acqua, senza vestiti e con la testa rivolta verso l’alto.
Nella mano stringe ancora la coppa da cui beveva la scorta notte.

E’ quando ti avvicini a lei che scopri che Astilla ha ingerito un veleno togliendosi la vita.

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Zantes-Senza Nome

Entro nella stanza dopo aver bussato per diverse volte, ma quello che trovo mi lascia senza parole.

Astilla! Corro dal corpo senza vita della ragazza. Astilla... mi carico il corpo della ragazza sulle spalle e lo appoggio sul letto coprendolo con un lenzuolo.

Un'altra vita che ha spezzato... un'altra vita distrutta da quel maledetto giorno. Guardo la ragazza. Forse è una fortuna non ricordare il passato. 

Però... dopo dieci anni... i miei occhi cadono sulla coppa. La prendo e annuso per capire di che tipo di veleno si tratti. 

Scendo le scale ed informo gli altri di quanto è successo.

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Dall’odore nella coppa comprendi di che veleno si tratta.
E’ una sostanza molto difficile da preparare. Uccide lentamente e senza dolore. Sai che Astilla ha offerto da bere a molti uomini, specialmente a Astaron… e intuisci che fiorediciliegio ha dato quindi del veleno a diverse persone (tra cui i tuoi compagni).
Non saprai mai perché Astilla si è comportata in questo modo ma raggiungi infine due ipotesi.
La prima è che la donna voleva testare il veleno su qualcun altro… la seconda ipotesi è che Astilla aveva pianificano da molto tempo il suo suicidio ma non voleva “andarsene” da sola.
Per fortuna il veleno non ha danneggiato nessuno dei tuoi compagni.

Quando esci fuori, Selexia capisce fin da subito che c’è qualcosa che non va.
Ti raggiunge, ti fissa negli occhi per poi rientrare di corsa nella taverna. Non hai avuto il tempo di parlare poiché la dragonessa è stata molto frettolosa.
Darsk invece “riemerge” dal suo dolore e ti chiede cos’è successo. Non insiste quando ti guarda negli occhi… capisce che non deve disturbarti.
Gomihal non parla.

Passano delle ore e infine Selexia esce dalla taverna.
Si pulisce del sangue dalla bocca e ha gli occhi arrossati. Il suo sguardo è carico di dolore e di rassegnazione. Si trascina da Darsk e dice: portaci da questo mago, facciamola finita con questa storia.

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Sei sicuro che sia questo il posto?
Per la millesima volta… si!
Te lo ripeto perché credo di aver già visto quel fungo!
Ma cosa credi? Che stiamo girando attorno, che mi sono perso e non voglio dirlo?
In questo momento dovrei fingere una buona educazione ma… non lo farò! Credo proprio a tutto quello che hai appena detto.
Vuoi avere pazienza? Siamo quasi arrivati!
E che qui non c’è la luce del sole! Come puoi orientarti?
Sai… ti preferivo quando eri depressa, almeno stavi zitta!

Sono due ore che state camminando in quello che dovrebbe essere uno dei cinque boschi più grandi e antichi di Valshenar. Gli alberi sono così grandi che hai la sensazione di esser stato rimpicciolito fino ad assumere le dimensioni di un insetto. Ci sono piante preistoriche che non avevi mai visto, funghi grandi come un casa a due piani e fuochi fatui ovunque.
I pochi raggi solari che raggiungono il suolo sono filtrati da delle foglie delle bluquerce… alberi titanici dalle sfumature blu. In tutto il bosco quindi aleggia un’aurora azzurra.
Delle antiche statue appartenute a una cultura dimenticate riposano in silenzio nel bosco, fondendosi con la vegetazione.

Alcuni alberi hanno dei volti sulla corteccia.
Darsk vi spiega: quelli sono gli treant dormienti.
Credevo che i treant fossero tutti morti almeno da mezzo millennio.
I treant non muoiono mai veramente ma entrano in uno stato eterno di sonno. I loro frutti sono il prodotto dei loro sogni.
E cosa sognano?
La vita. Sono loro a immaginare le forme del popolo silvano.
Il popolo “cosa” ?
Le fate, cara dragonessa, questi treant sono l’origine delle fate.

Sentite ora un canto dolce e ipnotico.
Darsk spiega: questo è il canto della foresta.
Chi sta cantando?
In questo momento? I fiori.
Riesci a capirli?
Si… i fiori dell’est della foresta stanno dicendo ai fiori dell’ovest come hanno passato la giornata… eccoci, siamo arrivati.

Darsk vi ha condotto di fronte all’ingresso di una grotta.
E’ una caverna alta larga. L’interno sprofonda nella più tetra oscurità.
Questa è la casa del principe delle tenebre.

Un tintinnio metallico proviene dal fondo della caverna.
Cinque funghi antropomorfi compaiono di fronte a voi, sono armati di lance e picche. Alle caviglie e ai polsi hanno delle pesanti catene.

 

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32 minuti fa, darteo ha scritto:

Il salto è violento e vieni sbalzato via in un altro bosco.
Capisci di trovarti dentro l’ingresso di una grande grotta.  Hai urtato qualcosa di morbido e sei poi finito a terra. Ciò che hai colpito è un fungo alto due metri… munito di braccia e gambe e persino armato di una picca. Altri quattro “funghi guardiani” sono vicino a te.
Ti guardi attorno e scopri che, appena fuori dalla caverna (nel bosco), Zantes, Selexia, Darsk e Gomihal ti stanno fissando a bocca aperta.

Mi alzo guardando il fungo antropomorfo. Alzo un sopracciglio Dove sono finito adesso? Che razza di dimensione e' questa? 

Do una sistemata alle mie vesti A forza di cadere ovunque sono tutte rovinate, miseriaccia. Devo proprio lavarle e rattoppa...

Nel mentre mi guardo intorno e solo ora noto la presenza degli altri. ...leee. Sono ancora nel nostro mondo allora! Ciao ragazzi!

Corro a mettermi al loro fianco Sono venuto a farvi visita! Potete darmi del maleducato ma non ho portato nulla da bere come omaggio questa volta. 

Chissa' se sono gia' fuori da quell'incubo? Sal, Erok? Come staranno? Vorrei poter tornare indietro solo per aiutarli, e a questo punto un altro salto non mi stupirebbe. Ma e' la prima volta che sono finito nel nostro mondo, nel nostro tempo. Potrei essere definitivamente fuori dall'anomalia. Maledizione.

Quale e' la situazione? E soprattutto cosa sono questi funghi?

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Zantes Senza-Nome

Desmanos! Con una stretta di mano saluto l'uomo. I funghi antropomorfi sono le guardie armate del mago che dobbiamo trovare... non so come sei abiutato con Sal e Erok... ma noi beviamo sangue dai crani dei nostri nemici.Guardo verso Gomihal con fare d'intesa. E i nostri nemici sono tutti coloro che ostacolano il nostro passaggio.  Quindi inizia a darti da fare.

Dico puntando il palmo contro i funghi preparandomi a lanciare un incantesimo.

@Master

Spoiler

Palla di fuoco sui funghi

 

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Gomihal ricambia il cenno d’intesa con Zantes ma vuole fare una precisazione: non penso che questi cosi abbiano del sangue… ma sta mattina non ho ancora fatto colazione e voglio un po' di funghi trifolati.
Sfoderate le armi

ifsncOv.jpg

Spoiler

 

Zantes = blu
Desmanos = verde
Selexia = rosso
Dasrk = nero
Gomihal = viola

Funghi = grigio

 

 I ROUND

Zantes
Desmanos
Selexia
Darsk
Gomihal
Funghi

 

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Salto via e mi metto dietro agli altri. Io non ho mai ucciso nessuno in vita mia! Rispondo con naturalezza Preferisco proteggere la vita che toglierla... ma questi sono solo funghi.

Ferire concatenato sui funghi. 150 danni a tutti

 

Modificato da NinjaCow
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Desmanos incanta i funghi e sul loro corpo si aprono moltissime ferite.
Del sangue (o il suo equivalente) color viola schizza in ogni direzione inondando il nunk. Così come è apparso… così il vostro compagno scompare nel nulla. Per te non è difficile arrostire tre dei funghi già gravemente feriti.
Gomihal e Selexia pensano a sistemare gli altri due.

Lentamente (e ancora sconvolti per l’apparizione di Desmanos) vi addentrate nella caverna.
Comprendete attraverso la magia che il nunk era maledetto e ha trasmesso in voi la sua maledizione… per questo i vostri ricordi sono stati modificati.
Qualunque cosa sta facendo Desmanos, dopo circa una mezz’ora riesce a spezzare l’incantesimo… liberando anche voi dalla maledizione.
Darsk è furioso perché ha capito di essere in lutto per un amico che non mai esistito.
Deve elaborare la rabbia e decide di non proseguire.

Raggiungete infine una grande stanza nella grotta.
Il pavimento è liscio ma le pareti e il soffitto sono di roccia allo stato grezzo. Una luce tenue irradia la zona ma non riuscite a capire quale sia la sua fonte.
Dalla parte opposta rispetto a voi si trova un trono su una pedana girevole.
La sedia in realtà è una grande poltrona di stoffa verde scurissima e con degli spuntoni come arredamento.
Tra voi e quel trono c’è un piedistallo alto poco più di un metro.
Ha sedici lati ed è fatto interamente di pietra. Sulla sua levigata sommità si trova un anello a forma di un drago che si mangia la coda.
Nessun segno del bambino leggendario.
Tu, Selexia e Gomihal raggiugente l’anello e lo fissate perplessi.
E’ un invito? Chiede Selexia.
Il colosso vi mostra le mani… ha dita troppo grandi per l’anello.

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