Vai al contenuto

Messaggio consigliato

Inviato

Joe McNeal

poco prima di avviarci verso l'uscita un rumore di cose che cadono proviene dal camion ovvio che non poteva andare tutto liscio... faccio eco alle parole di Tilly, speriamo almeno che sia uno solo... concordo con il non sparare, tira con l'arco finchè non è vicino, proviamo a bloccarlo in due e spappoliamogli il cranio


Inviato

Erik Larssen

Mugugno qualche imprecazione nella mia lingua nel sentire il rumore al di là del camion. Prendiamolo su due fianchi. Mark, avrei voluto darti l'arco, ma le mie ferite bruciano terribilmente e non sarei capace di affrontarlo in un corpo a corpo. Io lo attiro dal davanti con l'arco e mentre sparo qualcun altro gli piomba da dietro, fracassandogli quel dannato cranio. Cerco di tenere volutamente il tono della voce basso. Sperando ne sia uno solo... aggiungo con un filo di voce, incoccando una freccia sulla corda tesa della mia arma.

 

Inviato

Grazie alle chiavi recuperate nel negozio aprite silenziosamente la porta a grata (che è ben oliata e non cigola) e vi muovete come spettri nel locale buio. Fortunatamente il temporale che sta spazzando l'esterno qui è molto ben udibile (anche perché la rampa d'uscita, benchè chiusa da un cancello, non offre isolamento acustico) e copre i vostri passi non proprio da ninja della notte.

Fate così il giro del camion, vedendo dall'altra parte un corridoio simmetrico a quello da cui siete venuti col cancello aperto e, sul fondo, una figura intenta a spostare dei pesanti scatoloni dentro quello che pare essere un magazzino e poi a riportarli fuori. I movimenti della figura suggeriscono che non si sia accorta di voi.

Inviato

Erik Larssen

Rimango immobile ad osservare la scena, con la freccia incoccata. che cavolo sta facendo? sibilo tra i denti in una sorta di sussurro. Un dubbio mi assale: e se fosse un altro sopravvissuto? Assottiglio lo sguardo cercando di mettere a fuoco la figura e assicurarmi che effettivamente sia un redivivo. 

Spoiler

osservare, percezione.

 

Inviato (modificato)

Mark Hopper

Osservo come Erik il tizio, che sembra intento a muovere degli scatoloni. Guardo il grosso svedese accanto a me, che sembra incuriosito dalla cosa, fino a pensare che possa essere un altro sopravvissuto.

Le cadenze dei movimenti però, mi fanno pensare ad altro. Sussurro come Erik, per non farmi sentire

"Sembra...sembra quasi che ripeta in modo cadenzato ed automatico ciò...ciò che faceva prima....una sorta di ricordo passivo, rimasto dopo....dopo la morte..." dico con gli occhi fissi verso la scena

Certo è un idea folle, presa paro paro dagli innumerevoli film o libri visti e letti durante la mia vita, ma le mura della logica, negli ultimi giorni, hanno subito numerose brecce, nelle quali si è riversato il virus dell'imprevedibilità

Rimango quindi ad osserva il tizio, continuando a stringere l'accetta presa nel negozio di articoli sportivi.

Master

Spoiler

Come erik prove di Osservare ed Ascoltare

Idee? per il pensiero del robo-zombie? :D 

 

Modificato da Karl_Franz
Inviato

È difficile osservare la figura nell'ombra in cui è immersa: di certo c'è praticamente solo che sta muovendo sempre gli stessi due o tre scatoloni e che non pare aver paura del buio o esserne disturbato.

In effetti, man mano che espone ad alta voce il suo pensiero, Mark è sempre piuù convinto che sia giusto: come altri zombie che avete incontrato (ad esempio i beoni al pub), sembrerebbe coerente che questo - se non disturbato - segua una sua routine in modo quasi ossessivo.

Ad ogni modo lo zombie pare continuare a non notarvi e, caricato un pesante pacco (un pacco che un uomo normale solleverebbe a fatica), si avvia verso il magazzino.

Inviato

Joe McNeal

non sembra averci visti...sussurro agli altri, sembra troppo concentrato sul suo lavoro... forse potremmo riuscire ad andarcene senza rischiare un altro scontro....

mi volto verso la grata che porta alla rampa d'uscita e a bassa voce dico a Mark, vuoi provare a vedere se il cancello è aperto o se una di quelle chiavi lo apre? Noi ti copriamo

Inviato

Logan Ambrose

Sono d'accordo. Cerchiamo di uscire senza attirare l'attenzione. Ti accompagno io Mark. Lascio pendere lungo la spalla il fucile ed estraggo il pugnale

Inviato

Mark Hopper

Perche proprio io?

Sembra dire la mia faccia,ma poi,soffermanfomi a guardare gli altri,in parte capisco; sono,insieme a Logan il meno ferito del gruppo,ed in ottima cooperazione è giusto che vada io

"Ok....bene...." quandi anche Logan si fa avanti,ringrazio con un sorriso; meglio avere un militare al proprio fianco in simili occasioni.

Prendo l'accetta dallo zaino,procedendo con Logan verso la porta

 

Inviato

Mark e Logan si muovono silenziosamente verso il cancello metallico che divide la zona dove è parcheggiato il camion dalla rampa di uscita e, quando vi giungono davanti, hanno modo di vedere per la prima volta dal "vivo" il mezzo diluvio che si è scatenato fuori: visibilità minima, acqua a catinelle, tuoni e fulmini!

Fortunatamente, però, i due riescono senza troppe difficoltà ad aprire il cancello che - nonostante sia a comando elettrico - è dotato di una piccola porta pedonale nell'anta sinistra, porta che le chiavi di Mark aprono senza difficoltà.

L'anta cigola leggermente all'apertura, probabilmente non è molto usata, ma il temporale copre completamente il suono lasciando al gruppo una comoda via di fuga, qualora decidano di approfittarne.

Intanto gli altri rimasti dentro cominciano a sentire, proveniente dal percorso da loro stessi fatto per scendere nei magazzini, il suono di impatti attutiti: forse gli zombie al primo piano hanno finalmente capito dove potrebbero essere fuggite le loro prede!

Inviato

Mark Hopper

Il temporale sta imperversando all'esterno, ed il rumore dei tuoni e lo scrosciare della pioggia mi ipnotizzano per alcuni istanti; quell'atavico rumore che da sempre lascia qualcuno ad osservare l'impatto delle gocce o l'acqua che scorre per le strade.

Dura un attimo, giusto il tempo di guardare all'esterno, e poi torno ad osservare verso gli altri, rimasti indietro

Faccio quindi dei cenni inequivocabili verso di loro, invitandoli ad avanzare e a raggiungerci, tenendomi pronto a richiudere dietro di noi la porta.

Inviato

Erik Larssen

Quando inizio a sentire i rumori delle creature al piano di sopra, giro istintivo lo sguardo dietro di me, ripercorrendo con la mente la strada intrapresa. Ho ancora il volto di quei fottuti bastardi stampati in mente e spero con tutto me stesso che non riescano a raggiungerci...o per alcuni di noi, se non tutti, sarebbe la fine. Deglutisco nervoso, quindi rivolgo lo sguardo a Mark e Logan che si sono diretti verso il cancello. Tengo d'occhio la situazione del "magazziniere", poi quando Mark ci fa segno di avvicinarsi non indugio. Guardo gli altri che sono con me e li incito ad avanzare dopo di me, cercando di muovermi più silenziosamente possibile. 

Spoiler

faccio tutte le prove del caso per uno stealth. 

 

Inviato

Joe McNeal

seguo attentamente con lo sguardo Mark e Logan avviarsi alla rampa ed aprire il cancello, poi il primo si volta e ci fa cenno di seguirli. Si iniziano a sentire dei rumori provenienti dall'ascensore, probabilmente tra poco ci saranno altri guai.... Erik inizia ad avanzare e ci incita a seguirlo, non me lo faccio ripetere due volte amico! Penso mentre stringo in una mano la pistola e nell'altra la chiave inglese e avanzo il più silenziosamente possibile. Inizio a pregare mentalmente perchè vada tutto bene e riusciamo a fuggire da questo posto da incubo.

Inviato

Vi muovete rapidamente, raggiungendo il cancello prima che i guai raggiungano voi e - prima che possiate rendervene conto - siete sotto un diluvio torrenziale, che rende la visibilità quasi nulla e in pochi momenti vi infradicia come se foste finiti dentro un fosso.

Il temporale però vi offre anche una discreta copertura quando, su indicazione di Tilly vi allontanate dal centro commerciale, apparentemente non seguiti dalle creature che vi stavano dando la caccia.

ora abbiamo due possibilità per raggiungere lo stadio... vi spiega la giovane agente, cercando rifugio sotto una pensilina dell'autobus possiamo proseguire sulla strada da cui siamo venuti allontanandoci dalla città di un paio di chilometri, fare una "U" e tornare indietro verso la città, oppure tagliare per i campi dietro il Centro Commerciale e risparmiarci un buon venti minuti di strada, dimezzando il percorso...in entrambi i casi incontreremo giusto un paio di villette isolate...

Inviato

Joe McNeal

Alla proposta di tagliare per i campi di grano mi torna in mente la scena dei tizi attaccati dai raptor nel mondo perduto... ehm... io... io preferirei restare sulla strada... già c'è poca visibilità col  temporale... 

Inviato

Erik Larssen

Siamo fuori finalmente. Nonostante la pioggia flagelli la città è un sollievo non dover dividere quelle quattro mura del centro commerciale con un'orda di zombie assassini. Purtroppo la leggerezza d'animo lascia presto la consapevolezza di una nuova prova da superare: arrivare allo stadio. Vivi, possibilmente. Sono d'accordo con Joe. annuisco alle parole dell'autista. Tagliare per il campo non mi sembra una buona idea. 

Inviato

Logan Ambrose

Concordo. Allunghiamo un po' la strada ma evitiamo di infilarci in guai indesiderati. Probabilmente verremmo divorati dalle zanzare... Nella maniera più letterale e radicale possibile aggiungerei

Inviato

Vi avviate quindi lungo la strada, camminando in quello che pare essere una versione dell'Iowa del Diluvio Universale. E' inquietante camminare senza vedere a più di qualche metro dalla punta del vostro naso e un paio di volte vi viene un accidente quando scorgete una macchina abbandonata in mezzo alla carreggiata o che spunta parzialmente da un fosso, ma per vostra fortuna nulla compare dall'oscurità per massacrarvi.

In una cinquantina di minuti (gli ultimi trenta dei quali trascorsi ascoltando Tilly scusarsi perché, in quelle condizioni meteo assurde, ha saltato Washington Street facendovi allungare il percorso di almeno 10 minuti) giungete davanti ad una relativamente grande struttura di forma leggermente ovale: si tratta di uno stadio da Football, di quelli aperti nella zona centrale e dotati di gradinate coperte. 

Eccoci arrivati! dice felice Tilly, indicando la sagoma imponente che intravedete in mezzo alla cortina d'acqua. Affrettando il passo vi muovete verso l'ingresso principale, che trovate però sbarrato con i cancelli di ferro chiusi e le saracinesche metalliche completamente abbassate. Vi muovete allora verso l'ingresso posteriore - quello del ristorante interno - che è altrettanto chiuso. Evidentemente i superstiti all'interno hanno pensato bene di barricarsi per sopravvivere alla notte.

Tilly si mette a chiamare a gran voce e, dopo un po', qualcuno risponde con voce roca, dicendovi di aspettare. Quindi la saracinesca viene alzata un po' (qui non ci sono inferriate, solo la saracinesca di lamiera) e una voce vi dice Strisciate dentro uno alla volta!

E' una procedura lunga e, mano a mano che entrate, vi trovate circondate da cinque uomini (tre dei quali con divise della polizia) che vi puntano fucili addosso indicandovi di spostarvi rapidamente. Quando siete tutti dentro la saracinesca viene richiusa e la porta barricata spostandoci contro un grosso armadio metallico, quindi quello che pare essere lo sceriffo - un uomo anziano al quale Tilly si rivolge chiamandolo "Dan" - dice Che mi prenda un accidenti, ragazzina...pensavo fossi stata sbranata viva entrando in una casa. Quanto a voi...chi diavolo siete e cosa sapete di questa faccenda?

Sceriffo Maxwell... interviene più accomodante una voce di donna subito dopo, mentre la sua proprietaria si fa avanti. si tratta di una donna di colore sui quarant'anni, leggermente sovrappeso ma abbastanza graziosa non crede che dovremmo dare il tempo a questi poveretti per lo meno di asciugarsi e scaldarsi le ossa, prima di fare loro un terzo grado? Quindi, rivolgendosi a voi Piacere, io sono Nicole Jackson, il sindaco di Malcom. Sono felice di vedere altri...sopravvissuti, anche se di fuori città.

Inviato

Logan Ambrose

Sergente Ambrose, del corpo dei Marines. Dico facendo un breve saluto militare. Mi trovavo in viaggio di piacere quando è accaduto tutto questo. Non sappiamo molto se non che le creature temono la luce, hanno una vaga forma di intelligenza ed il fenomeno non è circoscritto agli esseri umani. Temiamo che, qualsiasi sia la causa della morte, il risveglio sia inevitabile. Suggerisco di tenere sotto osservazione individui feriti o malati, se già non viene fatto.

Inviato

Joe McNeal

finalmente riusciamo a raggiungere lo stadio, dove speriamo di passare una notte senza sorprese Grazie, rispondo alla donna che dimostra un po' di premura nei nostri confronti Io sono Joe, Joe McNeal, autista dell'autobus della 46, stavamo venendo da Chicago e abbiamo avuto un... problema durante il viaggio e poi... e poi si è scatenato l'inferno.... con noi c'era anche una signora anziana... come sta? 

×
×
  • Crea nuovo...