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Inviato

Garet jax 

Saluto brevemente il dragonide, concentrandomi successivamente sulle parole di Menfar. 

Immagino abbiate una qualche descrizione di costui. Rintracciarlo così,  alla cieca, potrebbe rivelarsi impresa improba.


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Inviato

Abbiamo alcune descrizioni, anche se non tutti perfettamente concordi. Quello che possiamo dire con certezza per ora è che si tratta di un maschio umano sui trent'anni, dal fisico asciutto al limite dell'emaciato. C'è chi dice sia biondo, chi moro. Un altro elemento distintivo che vi potrà aiutare sicuramente è la voglia a forma di stella a cinque punte che gli appare sul collo, che è il simbolo della linea di sangue di Iggwilv.

Inviato

Levalis

Sangue maledetto. - Concludo, con una smorfia tra la rabbia e il disgusto.

... Conosco quella regione. Caotiche città alle pendici di misteriose montagne... - Per qualche attimo, ammutolisco, perso in confusi ricordi... Poi, tutto trova un suo posto.

La Divina Luce ci condurrà a quell'uomo.

Inviato

Rasziros, paladino dragonide

Le parole di Menfar mi fanno raddrizzare ulteriormente le spalle. Poi ascolto attento quanto ha da dire.

Quando l'uomo parla della Divina Luce che ci condurrà all'uomo, faccio un profondo inchino.

Concordo! Se seguiremo la Luce, troveremo dove Essa fatica a giungere. Lì ci saranno le ombre, e troveremo il nostro nemico.
Non sono esperto delle zone di cui parlate, ma se mi guiderete, vi assicuro che sarò un faro nell'oscurità per trovare e fermare costui!

Inviato

Gretchen

Alla benedizione di Menfar mi lascio andare ad un lungo sbadiglio «Non è che possiamo saltare direttamente allo stramaledettissimo dunque!?» domando con fare seccato, scuotendo la testa che ancora mi duole.

Che poi... che c@zzo significa superno!?

La vista del dragonide mi lascia l'amaro in bocca, mi ricorda il fottuto lucertolone della sabbia e fa peggiorare ancora di più il mio umore, ad un punto che neanche io credevo possibile. Sfioro l'elsa della spada senza neanche accorgermene, come mi capita negli sprazzi di rabbia. Guardo Levalis, guardo la lucertola dorata e scuoto il capo togliendo la mano dall'arma.

«Un altro infoiato di luce divina! Proprio quello che ci serviva!» commento acidamente senza nascondere il sarcasmo, il volto contorto in una smorfia di disgusto.

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Inviato

Levalis

Le parole di Menfar mi ispirano fiducia, con uno sguardo gli comunico intesa, comunione d'intenti.

Il viaggio è lungo. Ciascuno faccia il possibile per mantere segreta la nostra meta e missione... Sento che costui sa di essere oggetto di ricerca. - Dico poi.

C'è altro che dovremmo sapere? Conosce le difficoltà del territorio che attraverseremo? - Chiedo a Mastro RIgby.

Inviato

Rasziros, paladino dragonide

Alle parole della donna schiocco la lingua e agito la coda.

Speriamo che questa blasfema non sia un intralcio nel portare la Luce nelle tenebre...

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Inviato

Mentre state parlando la porta della stanza si apre e una figura incappucciata si fa avanti, avvolta da un debole alone di luce

@Khitan

Spoiler

ed ecco il tuo PG. Il tuo superiore, la Matriarca Sarana ti ha inviato per chiedere conto alla Stella Superna Menfar in merito all'esclusione del clero di Pelor da questa missione, cosa che si reputa essere causata da un tentativo di espansione della chiesa di St Cuthbert a vostra esclusione

 

Inviato

Khitan

Spalanco le porte del tempio di St. Cuthbert, cercando l'entrata ad effetto. Il lungo cappotto bianco, immacolato, chiuso con cappuccio alzato a coprirmi il volto, solo un paio di ciocche ribelli, di un rosso acceso, fuoriescono da esso. Rimango fermo alcuni secondi, aspettando che tutti gli occhi si puntino su di me, il sorriso divertito ben nascosto dall'ombra del cappuccio. Il simbolo del sole ricamato in oro al centro del cappotto, il simbolo sacro di Pelor, anch'esso dorato, che pende dal collo in bella vista. 

Onorevole Stella Suprema, voce di St. Cuthbert e protettore degli innocenti. Imposto la voce per sembrare più imponente. La sacerdotessa del Sole, la Matriarca Sarana, mi ha inviato a voi affinché rendiate conto delle vostre scelte. Delle vostre mancanze!

Passano alcuni secondi, durante i quali cerco di mantenere il più possibile la compostezza, ma alla fine scoppio a ridere, incapace di trattenermi. Va bene, no, perdonatemi, volevo l'entrata ad effetto ma non riesco a mantenere il tono. Sempre ridacchiando inizio ad avvicinarmi, togliendomi il cappuccio e mostrando il mio volto, sul quale risplende un sorriso radioso. Vi prego di perdonarmi vostra magnificenza ma non ho proprio saputo resistere. Mi rivolgo a Menfar. So che dovrei probabilmente mostrare più rispetto, più deferenza, ma non sono mai stato famoso per la mia aderenza all'etichetta. Però non stavo mentendo. La Matriarca sa della missione che suppongo stiate affidando a questo pittoresco gruppo di avventurieri. Faccio un cenno di saluto verso il gruppo, sempre rivolgendomi alla Stella Suprema. E si chiede perché il tempio di Pelor non sia stato invitato a partecipare alle danze. Una situazione così delicata, una missione così importante. Mi stringo nelle spalle andando a grattarmi distrattamente la nuca. Siamo sicuri che non sia assolutamente un tentativo di presa di potere da parte della chiesa di St. Cuthbert, in fondo combattiamo tutti per gli stessi ideali. Una dimenticanza forse?

@descrizione

Spoiler

Khitan è un mezzelfo alto e slanciato. Il volto, dalla pelle estremamente pallida, quasi radiosa quando viene illuminata dalla luce, ha tratti più elfici che umani, con zigomi alti ed orecchie con la punta pronunciata. Gli occhi di un verde brillante, le labbra sottili e perennemente atteggiate in un sorriso, sono contornati da una folta chioma di un rosso acceso, lunga fin sotto le spalle. Al centro della fronte, semi-nascosto dai capelli, è possibile intravvedere un marchio, quasi una bruciatura, dalle forme arzigogolate ed appuntite. 

Indossa gli abiti del clero di Pelor: pantaloni bianchi comodi, una camicia azzurro chiaro sormontata da un'armatura di scaglie perfettamente lucidata, un paio di guanti bianchi ed un lungo cappotto con cappuccio, anch'esso bianco, con il simbolo di Pelor ricamato in oro su petto e schiena. Alla cintola porta una mazza ed una balestra, legato dietro la schiena un grande scudo con, tanto per stare in tema, il simbolo di Pelor intarsiato al centro. Tutto immacolato. Quando cammina sembra irradiare un alone di luce attorno a sé

 

  • Supermoderatore
Inviato

Dopo lo stupore iniziale dei presenti Menfar si schiarisce la voce alle domande di Khitan e con tono di voce leggermente incerto replica La Matriarca è sempre stata una persona molto attenta ai dettagli, caso fortunato in questa evenienza. Se davvero la Chiesa di Pelor non è stata contattata sicuramente si è trattato di una svista e di un errore. Non abbiamo motivi per cercare di sottrarre lustro e prestigio ai nostri colleghi devoti al Dio del Sole. La benevolenza di Pelor e l'assennatezza di St Cuthbert sono sovente andate di pari passo in passato e non vedo perché non potrebbe essere anche questo il caso.

Se vorrai unirti a questa missione giovane accolito di Pelor e non ci sono obiezioni prosegue Menfar e qui rivolge un'occhiata a Rigby, che scrolla le spalle quasi infastidito. dopodiche si volge verso di voi con sguardo eloquente, come a chiedervi cosa ne pensate

Inviato

Levalis

Nell'eterna guerra tra bene e male, anche due braccia in più fanno la differenza. - Dichiaro senza troppo entusiasmo.

E siamo qui per far guerra, con il cuore in mano. Non per meschini calcoli. - Concludo con un'occhiata severa al monaco sorridente.

Inviato

Garet Jax

Da quando esiste l'uomo, la religione è sempre stata causa di molte azioni, benevole o meno.
Ancora oggi, in un mondo che tentiamo di civilizzare, le varie Chiese partecipano a giochi di potere e politici.
Due braccia ed una mente in più possono solo essere di aiuto, miei Signori - Mi rivolgo sempre con referenza a Menfar e mastro Rigby.
Gli uomini di chiesa hanno sempre fatto parte della mia vita, ma in quest'avventura ce ne sono, forse, fin troppi. Prevedo scontri, dobbiamo essere bravi nell'uso della diplomazia.
Non posso non dare uno sguardo a Gretchen: dal poco che ho capito di lei, non sarà felicissima di quest'altra nuova aggiunta.

Inviato

Rasziros, paladino dragonide

Un sopracciglio ricoperte da scaglie dorate si alza alla presentazione del chierico di Pelor.

Ho visto tante cose nella mia vita, ma mai un sacerdote di Pelor tanto... spiritoso...

Non rispondo direttamente, ma mi limito a fare un cenno di assenso a Menfar per assicurargli che le obbiezioni non verranno da me.

  • Supermoderatore
Inviato

E allora così sia dice Rigby voi cinque partirete per la missione come già spiegato. Vi forniremo animali da soma ed equipaggiamento per il viaggio, oltre ad alcuni oggetti curativi in caso vi imbatterete in agenti di Iuz. Avete un giorno per prepararvi come meglio crederete poi partirete, la velocità è fondamentale in questa situazione

Inviato

Gretchen

Guardo Garet «Ovviamente non sono d'accordo! Ma tanto nessuno darà retta a Gretchen...» dico parlando da sopra a Rigby. Scrollo le spalle e prendo la via dell'uscita «Vado ad ubriacarmi, sono troppo sobria per accettare questo mare di merd4!»

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Inviato

Garet Jax

La risposta di Gretchen mi strappa una piccola risata.
Vorrei dedicarmi ad attività di intrattenimento anch'io prima di una partenza così importante, ma sono molto curioso di sapere che tipo di oggetti curativi riceveremo in dono.
Dove possiamo ritirare tali oggetti, mio Signore? Verranno consegnatici domani alla partenza?

Inviato

Levalis

Osservo sprezzante Gretchen allontanarsi.

Nessun problema. Possiamo partire senza di lei. - Dico, quando ancora è sufficientemente vicina da sentirmi.

Inviato

Khitan, Chierico della Luce

Notando le reazioni alle mie parole il sorriso si allarga. In un modo o nell'altro la mia entrata è stata abbastanza d'effetto da rendermi soddisfatto. Ovviamente vostra Magnificenza. Rispondo unicamente alle parole della Stella Suprema, sempre con il tono scanzonato. Come ho detto, siamo sicuri che sia stato unicamente un problema di comunicazione e la Chiesa di Pelor si prende senza problemi la sua parte di responsabilità. Siamo tutti dalla stessa parte ed a tutti interessa che la luce risplenda nel nostro meraviglioso mondo, con costanza e serenità! Faccio anche un leggero inchino. 

Mi volto quindi verso gli altri, notando la donna decisamente infastidita dalla mia presenza che si allontana. Li guardo tutti uno ad uno, cercando di capire il più velocemente possibile i rapporti tra loro, per cercare di inserirmi il più facilmente possibile. Permettetemi di presentarmi, il mio nome è Khitan de'Vlaies, sacerdote della chiesa di Pelor, al vostro servizio. Ancora una volta mi inchino, con movimenti ampi e teatrali. Possa la luce illuminare il nostro cammino e guidare le nostre braccia verso il successo. Mi rivolgo quindi verso il dragonide. Ho notato ben poco entusiasmo nel gruppo all'idea della mia aggiunta alla missione, ma le sue parole sono quelle che mi danno uno spunto migliore. Non tutti i fedeli della Luce sono bacchettoni ed accademici messere. Certo, buona parte forse lo sono... la maggior parte magari, ma potreste essere sorpreso da quanta gioia si possa trovare se ci si abbandona ciecamente al calore del Sole. Esito un secondo, scegliendo le parole migliori per concludere. E poi che divertimento ci sarebbe a vivere sempre con una scopa infilata dove nulla dovrebbe entrare? E gli faccio un occhiolino divertito. 

Mi volto quindi verso la Stella Suprema, aspettando una risposta alla domanda sugli oggetti. Per questa sera comunque, se vorrete accettare, vorrei offrire a tutti un giro in una delle locande di questa splendida città. Nulla di meglio di qualche bicchierino per conoscerci meglio e partire l'indomani nel migliore degli animi.

Inviato

Rasziros, dragonide paladino

"Ho sentito di voi seguaci della Luce più... come dire... Frivoli?"

Non voglio offendere il sacerdote, cerco di misurare le parole.

"Il mio nome è Rasziros, Faro della luce degli Antichi, e fedele al Loro giuramento.

Sebbene con approcci differenti, e modi forse agli antipodi, serviamo tutti la Sacra Luce affinché scacci le tenebre, e questo basta affinché possa mettere la mia vita nelle tue mani, ed accogliere la tua, se vorrai affidarmela."

Solenne, porgo un braccio artigliato e squamoso al sacerdote.


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