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[Dalamar78 - GURPS] Nightwatch - Oltre la Barriera


dalamar78

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Jarger, lo zio, Kneight

Lo Zio si blocca al comando di Daeron. Il veterano tiene alta la guardia, pronto a reagire in caso di attacco ma sa che la fiducia deve essere riposta sempre in chi comanda.

Con la coda dell'occhio osserva i compagni sperando che presto vengano a dar man forte al gruppo 

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Daeron Storm

Il mio corpo improvvisamente si paralizza, le braccia cadono flosce lungo i fianchi ma mantengo la presa sullo scudo di fronte a me, forse solo grazie a un riflesso condizionato. Lo sguardo rimane sempre sul metalupo, almeno fino a quando gli occhi si rovesciano ma nonostante questo il volto è fisso in quella direzione.

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Annuso l'aria attorno a me, la sensazione non è del tutto nuova. Non è la prima volta che accade ma... è diverso. Sento la natura selvaggia respirare attorno a me, i colori sono diversi, sbiaditi ma questo lo sapevo. Ho il sapore del sangue in bocca, annuso ancora voltandomi verso gli altri del branco. Con un segnale istintivo, quasi naturale, faccio segno loro di arretrare mentre io avanzo, lentamente, col capo chino senza ringhiare... verso quel che era il mio corpo. Lo riconosco, lo percepisco, ma è lontano. Gli odori sono incredibili, persino la neve ha un suo odore. Mi volto per un istante verso Kneight, armato e pronto ad attaccarmi. Lo sguardo è freddo, fermo ma non aggressivo.

Ritrovo me davanti a me stesso, annuso me stesso. Alzo una zampa toccandolo. Voglio che questo odore rimanga impresso. Quindi torno indietro, è come se iniziassi a dimenticare ciò che sono realmente. Corro via, portandomi dietro il branco, in cerca di ciò che abbiamo attaccato in precedenza, in cerca di altro cibo. Non ricordo dove sia, non posso accedere ai ricordi del metalupo, mi lascio guidare dagli odori e dal resto del branco.

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Mi accascio sulla neve, gli occhi ancora rivoltati, immobile... come fossi privo di coscienza.

Master

Spoiler

Continuo a correre affidandomi all'olfatto. Sento una furia dentro che non ho mai provato, nonostante questo posso controllarla. Cerco di comprendere il nuovo corpo, capire quanto sia affamato. Tento di rimanere quanto più possibile aggrappato alla coscienza umana ma è un'impresa, alla fine l'unica cosa che mi rimane è lasciare impresso un legame, un legame positivo. Tento di allontanare l'idea che quegli uomini siano la preda, ma che piuttosto sia un branco come questo, che tenta di sopravvivere contro un comune nemico. Comune nemico che ancora non ricordo. Presto, presto saprò chi è morto il giorno precedente. Presto, dovrò mangiare... carne.

 

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Rekar Ironsmith

 

Le grida mi raggiungono nella tenda, impreco con la bocca leggermente impastata, mentre lotto per superare il momentaneo intorpidimento dato dall'aver dormito in armatura.
Prima di uscire dalla tenda, scosto leggermente un drappo dell'ingresso per osservare quanto accada all'esterno.

Non mi voglio certo far mettere una lama alla gola prima ancora di aver capito cosa succede

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Leonteus

Mi sveglio di soprassalto e sguscio velocemente fuori dal sacco a pelo senza dover perdere istanti per uscire dalla tenda. Penso tra me e me che così in caso di pericolo notturno potrei essere avvantaggiato nella fuga rispetto agli altri e diventare uccel di bosco, mentre tutti combattono, tuttavia la situazione non sembra ideale per la fuga: un branco di lupi sembra indeciso se attaccare o meno l'accampamento, quindi a scappare in solitudine diventerei solo la loro preda. Afferro un pezzo di legno infuocato del nostro falò e, brandendo il tizzone incandescente, mi avvicino alle sentinelle, che fronteggiano i lupi.

 

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Master

Il massiccio metalupo si blocca, si gaurda intorno poi pare quasi annuire prima di fare dietro front e svanire nell'oscurità che circonda il vostro piccolo campo base, seguito dagli altri lupi. Attorno a voi adesso sentite solo il vento e il freddo intenso dell'inverno perenne oltre la barriera

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Ammon

Tremante per il freddo e la tensione tengo l asta della lancia pronta a guizzare ed intercettare il balzo del lupo. La punta si abbassa per la sorpresa nel vedere il grosso metalupo bloccare il suo assalto, guardarsi attorno spaesato per poi voltarsi e sparire nel bosco seguito dal resto del branco. 

Qualcosa mi dice che non troverò mai nessun libro in grado di spiegarmi quella reazione improvvisa 

Che mi venga un accidente...

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Daeron Storm

Non rispondo, svenuto o addormentato sono disteso nella neve in accanto a Kneight.

Master

Spoiler

Continuo la mia cosa, in cerca del luogo dove c'è stata la lotta tra uomini e lupi. Da lì seguirò le tracce fino a trovare i fuggitivi o i cadaveri.

 

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Leonteus

Correndo in soccorso di Daeron, accasciato a terra sulla gelida neve, lo indico al veterano.

"Jarger, non direi tutti bene: Daeron è a terra."

Quindi mi piego sul capopattuglia e gli mollo un paio di sberle sulle guance per vedere se sia svenuto e, nel caso, farlo rinvenire.

"Ehi, mi senti?"

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Ammon

Passato il pericolo la mia attenzione viene richiamata dalle parole di Leonteus, stranamente il nostro capo pattuglia e' a terra nonostante non ci sia stato alcuno scontro.

Lascio cadere la lancia e mi avvicino rapidamente a Daeron sospettando che la tensione di quei momenti gli abbia fatto perdere i sensi.

"Presto una coperta, dobbiamo proteggerlo dal freddo"

- Narratore

Spoiler

Diagnosis 12

 

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Master

Il corpo di Daeron è freddo al tatto ma il suo cuore batte forte nel petto, quindi lo avvolgete in una coperta e lo avvicinate al fuoco

Ammon

Spoiler

Non sai dire cosa possa avere Daeron: il suo corpo non presenta ferite di sorta ma la sua mente sembra del tutto assente

Daeron
 

Spoiler

 

Prosegui la tua corsa nel corpo del lupo: ogni odore che giunge alle tue narici è diverso da come lo ricordavi: più forte, più marcato; anche muoversi è diverso ma senti la forza del lupo ad ogni movimento

In poco tempo raggiungi la tua tana, dove un corpo senza vita di un esploratore bruto giace a terra semi mangiato

 

 

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Jarger, lo zio, Kneight

"Gli altri dico" risponde secco lo Zio a Leonteus "Rakar! Osmund! ogniuno protegga un lato. Dobbiamo stare attenti che non tornino"

Con un ulteriore sguardo verso Daeron,  lo Zio si preoccupa che la guardia non venisse abbassata "Non siamo utili tutti intorno a lui a guardarlo"

@Narratore

Spoiler

Osservare

 

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Ammon

Avevo sentito parlare di malori del genere durante i miei studi nella cittadella. La perdita dei sentimenti causata da diversi motivi, stanchezza, paura, fattori esterni. Risvegliarlo potrebbe essere molto pericoloso decido quindi di chiedere aiuto ai ranger.

"Ha perso conoscienza, dobbiamo tenerlo al caldo. Qualcuno riavvivi il fuoco, aiutatemi a portarlo vicino al calore o morira' congelato prima dell alba"

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Rekar Ironsmith

 

 Appurato che non ci sia nessuno ad attendermi con le armi appena fuori dalla tenda, recupero le ciaspole e mi reco all'esterno. Aiuto a spostare il corpo di Daeron vicino al fuoco, recuperando poi il mio telo cercato e il suo sacco a pelo e sistemandolo di fianco al fuoco che provvedo a ravvivare.

Vado a recuperare altra legna, cerco di rimanere qui intorno... la situazione non mi piace per niente, ma sapevamo di non affrontare una passeggiata di salute qui fuori.

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Daeron Storm

Nel mondo dei sogni

Spoiler

La corsa è inebriante, il freddo solo un ricordo, la vita attorno a me sembra prendere nuova energia in realtà è semplicemente la forza con la quale giunge alle mie... sue narici. Questa creatura è impressionante, con la sua forza e quella dell'intero branco potremmo concludere la missione in pochissimo tempo e senza alcun rischio.
L'odore del sangue del corpo del bruto però interrompe i processi logici seppur inapplicabili che stavo facendo, lasciando spazio solo all'istinto. Quasi senza accorgermene mi avvicino al cadavere e lo mordo staccando un altro grosso brandello di carne e inizio a masticare. Quel che provo è indescrivibile: soddisfazione e orrore, piacere e senso di colpevolezza. Deglutisco, non dimenticherò mai questo sapore.

Quindi torno indietro, non riesco a pensare chiaramente cosa fare. Di certo rimanere in questo corpo ci aiuterebbe a trovare ciò che cerchiamo ma... l'altro corpo sarebbe un peso.

Torno, veloce. Quando so di essere in prossimità di me stesso, della metà fisica, ordino al branco di fermarsi. Poi lentamente riemergo dalla boscaglia dalla quale era emerso il grosso lupo la prima volta. Osservo la situazione del piccolo campo. Cosa fanno. Prima di tornare nel mio corpo cerco ancora una volta di imprimere un pensiero di amicizia, collaborazione... per la sopravvivenza.

 

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Master

Vi guardate intorno in cerca di pericoli che paio non palesarsi... almeno per una decina di minuti: dalla boscaglia emerge un massiccio lupo grigio, seguito da altri due esemplari più piccoli. Gli animali si bloccano ad una ventina di metri di distanza, paiono annusare l'aria o osservarvi, non riuscite a capirlo con esattezza; poi il corpo di Daeron, immobile fino a quel momento, ha un sussulto, infine il giovane riapre gli occhi

Nello stesso momento il grosso lupo grigio scuote la testa, lancia un breve ululato e poi torna sui suoi passi, sparendo nella boscaglia insieme agli altri due lupi

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Ammon

Sono chinato accanto al corpo del nostro comandate quando il rumore nel sottobosco mi fa trasalire. Dopo alcuni istanti di sorpresa il corpo di Daeron ha un fremito e lentamente sembra tornare in sentimenti. Il mio sguardo passa incredulo dal comandate al lupo poi di nuovo al comandate che lentamente apre gli occhi e mi guarda con aria sorpresa.

Sono un uomo di sapere, non credo a magia malocchio o superstizione ma in passato sono esistite persone portate sul rogo per stregoneria per molto meno di cio' che e' appena accaduto davanti ai miei occhi.

I lupi sembrano non essere interessati a noi, cerco di distogliere i miei pensieri da quelle assurdita' e tornare a ragionare in modo logico e razionale

"Comandate come vi sentite? Avete perso conoscenza per diversi minuti, temevo che il gelo oltre la barriera fosse riuscito ad avere la meglio su di voi."

Dico mentre controllo di nuovo lo stato di salute di daeron

- Narratore

Spoiler

diagnosis 12

 

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Daeron Storm

Lascio che Ammon mi visiti, anche perché sembro piuttosto scosso. Il passaggio da un corpo all'altra è sempre traumatico e non per l'attivazione di quello strano potere che ho sin da quando sono fanciullo ma perché il cambio di percezione di tutto ciò che ho attorno mi lascia ogni volta provato. Questa volta ancora di più. E' la prima volta che entro in un corpo di un tale esemplare, tutto era più lucido, chiaro, facile...

Appena il compagno finisce mi rialzo, sbando un istante poi tiro un profondo sospiro e vengo scosso da un forte brivido di freddo... era così calda quella pelliccia.
"Sto bene. Non pensavo di poterlo fare, non così lontano da casa. Non sono svenuto... credetemi o no, ho trasferito la mia coscienza nel corpo del metalupo. Era l'unica possibilità che avevamo per evitare perdite." mi rivolgo versi i compagni, forse qualcuno di loro ha già sentito storie simili, per gli altri potrei sembrare un totale folle e lo giustificherei e comprenderei.
"E' assurdo lo so. D'altronde si dice anche la Barriera sia intrisa di magia... lo sapevate no?" posso cogliere le loro espressioni esterrefatte "Ora però dobbiamo pensare a continuare. Sono arrivato fino alla loro tana, hanno ucciso un bruto. Sono quindi vicini, da ora in poi dovremo stare molto più attenti... spero quel branco non sia più un problema per noi. Avrei potuto seguire le tracce di quest'ultimo forse... ma non potevo lasciarvi troppo tempo soli col mio corpo privo di sensi."

Mi fermo, è come se avessi voluto parlare il più possibile per comprendere se ancora fossi in possesso il dono della favella. Guardo gli altri, le loro espressioni, attendo ulteriori domande. Ho ritenuto fosse una follia mantenere un tale segreto e non intendo apparire come un debole che sviene alla vista di qualche bestia. Spero questo non mi si ritorca contro.

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